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SINPHONIA - Parlano Monika e Henrik
08/04/2004 (2561 letture)
1. Innanzitutto complimenti alla band ed in particolar modo (che nessun'altro me ne voglia...) a Monika, una delle più belle voci femminili che abbia mai sentito... Allora, complimenti a parte, iniziamo subito con una breve introduzione per chi ancora non vi conosce. Chi sono i Sinphonia?

Monika: Grazie dei complimenti
Henrik: I Sinphonia possono essere descritti come una dark progressive metal band caratterizzata, come tu giustamente hai detto, da una bellissima voce femminile. Abbiamo pubblicato due album nel mondo sotto la label italiana Lucretia che sono stati accolti piuttosto bene dai media. Musicalmente cerchiamo di esplorare maggiormente il lato atmosferico del metal mantenendolo ugualmente aggressivo.

2. Subito dopo l'uscita del vostro secondo album "The Divine Disharmony" il gruppo si scioglie. Come mai questo split?

Henrik: E' accaduto agli inizi del 2002 e ci siamo divisi perchè eravamo realmente stanchi di combattere quella che sembrava essere una battaglia disperata. Per lungo tempo abbiamo avuto molti problemi con il nostro manager e la nostra etichetta. Abbiamo avuto una deludente produzione nel nostro secondo album, ed eravamo giunti al punto di non sapere se sarebbe mai uscito ("The Divine Disharmony", 2003).

3. A distanza di neanche un anno (correggetemi se sbaglio...) dallo scioglimento però, avete riformato il gruppo. Cosa via ha spinto a questa reunion? Il capitolo Sinphonia non era ancora pronto per dichiararsi concluso?

Henrik: In realtà sono passati due anni da quando ci siamo divisi ma abbiamo ricominciato a lavorare due mesi fa. Dici bene, il capitolo Shinphonia non era ancora del tutto conlcluso. Pensiamo ancora che la nostra musica abbia molto potenziale da esprimere. L'unica cosa cambiata è la nostra volontà di suonare che è tornata ad essere a tempo pieno.

4. Con la vostra reunion avete intenzione di continuare laddove i primi Sinphonia si erano fermati o avete in mente qualche idea diversa dal punto di vista musicale? Cosa bolle nella pentola dei Sinphonia?

Henrik: Ti posso dire che stiamo continuando più o meno da dove ci eravamo fermati. Cercheremo di focalizzarci maggiormente sul lato teatrale ed atmosferico che abbiamo toccato in un paio di canzoni di "The Divine Disharmony".
Gli elementi progressivi ci saranno ugualmente, ma ci concentreremo sugli aspetti gothic / dark della nostra musica.
Monika: Stiamo cercando di creare un flusso migliore nella nostra musica. Sia nelle canzoni che tra le canzoni.

5. Vi siete proposti al pubblico con un genere che esplora i territori del prog, del gothic con influenze dark. Voi come definireste la vostra musica?

Henrik: Come hai appena detto tu. Odio parlare di questo, anche le meno originali band black metal sembrano dire la stessa cosa, ma ho realmente molte difficoltà nel descrivere il nostro genere. Ti posso solo dire che abbiamo sempre cercato di essere originali e penso che i Sinphonia ci siano sempre riusciti.

6. Quali sono le vostre coordinate musicali? Che musica ascoltate e da quale gruppo o da quali gruppi siete stati particolarmente influenzati?

Henrik: Ascolto molto metal, ogni tanto rock e qualche musical. Alcune delle mie bands preferite sono i Nevermore, i Symphony X, King Diamond ma mi piacciono molto anche i Queen, Bowie e cose del genere. Tutti i generi di musica mi ispirano ma la maggior parte delle volte lascio che sia il metal a darmi una mano…
Monika: Mi ispirano molti generi tra loro diversi. Ascolto certamente molto metal ma trovo ispirazione anche nel jazz, rock e specialmente nei musical.

7. Ascoltando la vostra musica si nota subito una ricercatezza musicale. Cosa vi ha spinto ad intraprendere questo percorso? E soprattutto quali sono le difficoltà che si incontrano nel comporre canzoni così complesse?

Henrik: Penso dipenda dal fatto che tutti noi amiamo qualsiasi sfumatura nel metal. Noi non siamo solo dei fan del power, true, black o prog. Siamo semplicemente fan del metal e abbiamo molto idoli all' interno di questo genere. Così, lasciamo solo che tutte queste influenze convergano nella stessa creazione per dar vita alla musica che per noi suona bene. Accanto a questo c'è il bisogno in tutti noi di essere originali. La difficoltà di fare musica in questo modo è certamente quella di stare all'interno di confini invisibili che definiscono i Sinphonia.

8. Il vostro tipo di musica per qualcuno può risultare difficile da capire. Il fatto di usare una certa accuratezza e ricercatezza musicale, nonché un mix, a dire il vero molto azzeccato, di generi, è stato un po' un lato negativo nel vostro approccio verso il pubblico?

Henrik: Ho sempre trovato divertente questa domanda. Non è affatto stupida, perché il nostro intento è certamente quello di vendere molti dischi. Ma non penso che questi problemi siano rilevanti nel metal. Se vuoi molti fan, fatti un tatuaggio e suona un po' di nu-metal, o dedicati al rap e fatti un bel video con Mariah Carey. Se invece vuoi dei fan reali, allora dovresti solo attaccarti a ciò in cui credi e farlo bene, allora la popolarità arriverà da sola.

9. Parliamo un po' dei vostri testi. Su che cosa si concentrano le liriche delle vostre canzoni? Da dove traete ispirazione per scrivere i testi?

Henrik: Il secondo album, nel quale ho scritto tutti i testi, è la storia di una donna nelle mani di un gioco divino. Per essere brevi, nel primo capitolo le vengono assegnati dagli Dei poteri "divini", realizzando solo nel secondo capitolo di non essere la divinità che lei credeva di essere. Ci sono certamente moltissimi dettagli nella storia ma è troppo lunga da spiegare in questo momento. Ti posso dire che sono stato ispirato dalle polarità: la differenza tra divino e umano, l'anima e la carne, l' infinito e il finito, aria e terra, lo scrittore e le sue parole ecc… E con i Sinphonia ho cercato di raccontare di queste realtà.

10. Dopo la vostra reunion vi siete messi subito al lavoro e avete preparato del nuovo materiale per la pubblicazione di un demo da inviare alla ricerca di qualche casa discografica dopo la separazione con la Lucretia. Quali sono le vostre aspettative per il futuro? Descriveteci come immaginate il futuro dei Sinphonia.

Henrik: Con il nostro prossimo promo mi aspetto e spero in molte cose. Sono sicuro che troveremo velocemente una nuova label. Abbiamo già un nome ed esperienza, adesso ci serve solo il giusto supporto. Non stiamo intraprendendo una sfida, ma penso che il nuovo materiale piacerà a molti orecchi.

11. Che rapporti avete con l'Italia? E quali sono state le tappe in passato che vi hanno portato a firmare per l'italiana Lucretia Records International?

Henrik: Personalmente mi piace molto l'Italia. Vivo a Cagliari da due anni e ho una ragazza italiana. Di certo l'Italia ha alcune particolarità irritanti come Berlusconi, la stupidità nel traffico, e alcune case discografiche. Ma alla fine è realmente un paese affascinante. Abbiamo firmato per la Lucretia perché il nostro vecchio manager ci aveva detto di farlo…

12. Che cosa ne pensate della scena metal in Danimarca?

Monika: Penso che sia cresciuta negli ultimi due anni. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto solo poche bands conosciute come: Invocator, Konkhra e Illdisposed. Nessun altro sembrava potesse sfondare. Gli ultimi anni invece sono stati grandiosi. Gruppi come: Mnemic, Hatesphere e Mercenari hanno oltrepassato i limiti della realtà Danese. Hanno firmato per grosse label come: Nuclear blast e Scarlet. Inoltre si vedono molti più giovani ai concerti rispetto al passato e generalmente molte più persone.

13. E invece cosa ne pensate della scena metal italiana? C'è qualche gruppo italiano che conoscete e ascoltate in particolar modo?

Monika: Conosco solo i Rhapsody che non sono il mio genere di musica.
Henrik: Haha…. Non sono un grandissimo fan del power, e sfortunatamente la scena italiana è sommersa di gruppi che suonano questo genere, che spesso tende ad essere troppo "For the king, for the land, steel, glory, blood of steel and more steel" per i miei gusti. La verità è che l'Italia ha una scena metal realmente in salute, con molti buoni gruppi in diversi generi. Non ascolto molte band italiane ma mi piacciono i Novembre e i Thee Maldoror Collective che rispetto molto per la loro originalità. E poi non dovrei dimenticare "Elio e le storie tese", hahaha, "they are fucking cool".

14. Cinque anni di attività alle spalle e due full-lenght. C'è qualcosa in particolare che cambiereste nei vostri album precedenti?

Monika: Se una cosa del genere si potesse realizzare cambierei la produzione! Se non fosse stato per quello penso che la nostra musica sarebbe stata accolta da molte più persone. Noi sperimentiamo molto sia con la musica che con la voce e questo necessita una buona produzione per rendere giustizia alle idee espresse.

15. Beh, siamo arrivati alla fine dell'intervista. Augurandovi un in bocca al lupo per la vostra "nuova vita", vi lascio spazio per salutare i lettori di Metallized.

Henrik: Ringrazio i lettori di Metallized. So che abbiamo un po' di fan da queste parti e vi prometto che vi piacerà il nostro prossimo album. Ringrazio inoltre tutti coloro che hanno visitato il nostro sito e che ci hanno inviato lettere di supporto.



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Henrik 'Guf' Rangstrup
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08/04/2004
Intervista
SINPHONIA
Parlano Monika e Henrik
 
 
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