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ELECTRIC WIZARD + DOOMRAISER - Init Club, Roma, 11/03/2011
16/03/2011 (5690 letture)
Siamo ancora qui, ancora on the road, pronti a supportare la scena che tanto ci piace e ci emoziona.
Siamo giunti all’Init Club di Roma per la data degli Electric Wizard, uno dei gruppi stoner/doom migliori di sempre che, attivo da quasi vent’anni, continua a sfornare ottimi dischi, tra cui l’ultimo arrivato Black Masses, uscito nel 2010.
La serata si preannuncia spettacolare, anche per la grande mole di persone presente sin dall’apertura: significativo, in questo senso, è il formarsi di una lunga fila al botteghino, fenomeno non certo visibile tutti i giorni qui all’Init. La folla appare pronta a dare man forte tanto alla band britannica quanto ai nostrani Doomraiser che, attivi dal 2003 e con già due full-lenght alle spalle, si segnalano per la notevole esperienza live, oltre che per le ottime doti artistiche da continuare senz’altro a far fruttare anche per il futuro.

DOOMRAISER
I Doomraiser si preparano a salire sul palco: qualche minuto di soundcheck ed il basso terremotante di Andrea Ciminti (noto come BJ) inizia a frantumarci le orecchie. Un volume decisamente alto travolge l’intero locale che, già colmo di gente, è ormai affollato fino quasi alla porta d’ingresso. Il pubblico, sin da subito, si mostra partecipe e coinvolto.
I nostri danno il via alle danze con Guardian Of The Great Eye che, tratta dallo split con gli americani Earthride, nonostante il volume alto, appare ben equilibrata. È questa, infatti, una serata veramente ottima per l’audio che, fortunatamente, non sembra aver mai avuto grosse sbavature.
The Age Of Christ, dal primo disco Lords Of Mercy, esalta piacevolmente la nutrita mole di fan. Reazioni positive si notano anche per il nuovo pezzo, Phoenix, anticipazione dall’imminente terzo album dei nostri, la cui uscita è prevista per il prossimo 13 Marzo (per saperne di più, anche sul già organizzato release party, clicca qui).
Infine, prima di lasciare spazio al piatto forte della serata, la band capitolina ci saluta con Rotten River, ultimo brano di Erasing The Remembrance, pezzo che scatena i presenti in un ampio pogo accompagnato da cori. Ecco, dunque, incorniciata un’altra ottima prova live dei nostri Doomraiser, orgoglio nostrano che può oggi vantare anche un’apertura di grosso calibro come quella per gli storici Electric Wizard.

SETLIST
01 Guardians of the Great Eye (7" split con gli Earthride)
02 The Age of Christ
03 Phoenix (new)
04 Rotten River


Introduzione e report dei Doomraiser a cura di Simone "Blackout" Ferri


ELECTRIC WIZARD
L’OCCULTA INIZIAZIONE
Lisergici, deliranti, oscuri, gli Electric Wizard non deludono il pubblico romano dell’Init che, già infiammato dall’incandescente performance dei nostrani Doomraiser, attende il quartetto britannico in una surreale atmosfera tra l’ansioso, il soffocante e l’invasato. Il locale è a dir poco gremito: una Black Mass eterogenea, come d’altronde è lecito aspettarsi nel caso di una band eclettica come quella in questione.

Un veloce cambio palco di circa un quarto d’ora ed intorno alle 23:30 lo Stregone Elettrico è pronto ancora una volta ad incantare le menti della sua “nera” folla di adepti. Il primo accenno di distorsione ed è subito follia. L’attacco è riservato alla lunga e solenne The Chosen Few, pezzo acido e luciferino tratto dal penultimo full-lenght, Witchcult Today. È una lenta marcia che inesorabilmente ipnotizza le coscienze. I nostri, d’altronde, non necessitano di espedienti scenici di sorta: la loro è un’arcana magnificenza tutta racchiusa nel potere trascinante di una musica dai tratti cupi e massicci, un vero e proprio viaggio alla volta di quei tenebrosi intermundia che, subdola presenza, popolano i più foschi anfratti della nostra mente.

Il tempo di riaccordarsi e dare una sistemata alla batteria (imprevisti tecnici che riportano per un attimo l’uditorio alla noiosa contingenza del reale) e il trip riprende con Scorpio Curse e Night Child, entrambe figlie di Black Masses, ultima alchimia esoterica prodotta in casa Electric Wizard. È rito e psichedelia: la trance è ormai palesemente visibile sul volto di ciascun membro della band, Jus Oborn su tutti, le cui labbra semiaperte rasentano l’estatica perfezione di un incomprensibile rapimento. La sezione ritmica è magnetica ed incalzante: Shaun Rutter si mostra una creatura distaccata ed impassibile, irrimediabilmente persa in uno scandito martellare dalle sfumature asfissianti ed ossessive, per non parlare della sciamanica new entry, il bassista Tas Danazoglou che, demone dipinto, perfettamente in sintonia con il paranoico sortilegio sul quale parrebbe fondarsi l’essenza stessa della band, non rinuncia a lasciarsi possedere dal medesimo febbrile assillo con cui si approccia allo strumento. E che dire dell’enigmatica Liz Buckingham, dea della distorsione, il cui viso rimane un mistero celato da una lunga e fluente chioma dorata?

Ed è ora la volta dell’insana Return Trip, malato viaggio psichico tra i meandri dell’incubo, le cui note riecheggiano disturbanti tra gli sguardi allucinati dei presenti: un salto indietro nel tempo sino ai gloriosi giorni di Come my fanatics… Segue Satanic Rites of Drugula, un classico ancora da Witchcult Today, vorticoso preludio all’incendiaria Black Mass. La compatta ressa degli iniziati, infatti, è ormai priva di controllo: pogo e stage diving si fondono in un furioso sabba metropolitano. È la danza forsennata del popolo degli Electric Wizard che, simile ad un sol uomo, urla a squarciagola la satanica invocazione:

Hear me Lucifer,
Black Mass, Black Mass,
Take me Higher, Higher,
Black Mass, Black Mass.


Lo stesso Jus Oborn è una trasfigurata maschera di sudore che ondeggia spiritata, quasi incapace di reggersi in piedi, abbacinato come sembra nella selva di un ennesimo assolo dalla rallentata cadenza visionaria. La prova vocale è superlativa, appassionata e coinvolgente: lo stregone sa come richiamare l’attenzione delle sue schiere.

Un climax ascendente, dunque, che, orgasmo collettivo, passa per un’ammaliante Witchcult Today e raggiunge l’highlight nella monumentale Dopethrone, dall’omonimo capolavoro.

Stoner, doom, acida psichedelia, accenni di sludge ed un sound da sempre erede dell’esperienza sabbathiana: ecco gli ingredienti vincenti dell’ineguagliabile formula targata Electric Wizard. Le menti degli astanti hanno ormai ampliato il proprio spazio di percezione ed i nostri, dopo un’ora e venti di delirio ed ipnosi, abbandonano il palco alla spicciolata, lasciandoci in uno stato di catatonico stordimento, ancora sopraffatti dalle distorte dissonanze, ebbri di un’assuefazione, i cui tratti presentano la malìa di un’infernale tossicità. Una foto al volo con il “demone dipinto” che, finalmente, vediamo sciogliersi nella genuinità di un semplice e rilassato sorriso (complice anche l’immediatezza d’effetto di una meritata birra ghiacciata) e siamo pronti a tornare alle ben più prosaiche trame di una molesta quotidianità.

Ma lui no. Lo Stregone Elettrico è condannato a portare avanti il suo verbo, il suo segreto percorso d’iniziazione, il cui insondabile mistero non può essere afferrato se non per la breve durata di uno show, a conclusione del quale non resta che esaltazione, smarrimento e una scia di oscure rivelazioni…

"La notte s'apre sull'orlo dell'abisso. Le porte dell'inferno sono chiuse: a tuo rischio le tenti. Al tuo richiamo si desterà qualcosa per risponderti. Questo regalo lascio all'umanità: ecco le chiavi. Cerca le serrature; sii soddisfatto. Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred: per primo io le ho trovate: e sono matto." (dalla prefazione al Necronomicon)

SETLIST
01 The Chosen Few
02 Scorpio Curse
03 Night Child
04 Return Trip
05 Satanic Rites of Drugula
06 Black Mass
07 Witchcult Today
08 Dopethrone


Fotografie a cura di Simone "Blackout" Ferri e "Persephone"



Emiliano
Giovedì 17 Marzo 2011, 3.17.10
5
belllo bello bello bello.......
Tiziano
Mercoledì 16 Marzo 2011, 18.10.12
4
Gran bello show! Malgrado la setlist purtroppo.. (PS: Sono nella foto del pubblico dell'Init )
Lizard
Mercoledì 16 Marzo 2011, 17.38.29
3
Che roba.... Gran report ragazzi e spettacolo sicuramente da paura... Come To The Sabbath... Black Mass!!!
One~Eye
Mercoledì 16 Marzo 2011, 14.49.27
2
Visti alla data di Torino. Gran bella musica, buona scaletta, ma con effetti scenici uguali a zero un paio di canzoni in più non mi sarebbe spiaciuto ascoltarle. Bel concerto ma non da piena soddisfazione.
ALESSIO
Mercoledì 16 Marzo 2011, 14.12.37
1
SPETTACOLARE!!!!
IMMAGINI
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La locandina della serata
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