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26/04/24
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HEAVY BONE - Diabulus In Musica - La Recensione
13/04/2011 (3801 letture)
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Molti di voi conosceranno almeno di vista o per sentito dire Heavy Bone, creatura dalle apparenze demoniache frutto della mente del fumettista Enzo Rizzi: il personaggio lungocrinito altro non è che un chitarrista heavy metal, dedito al culto di Satana, che porta con sè tutti i tratti che -nell'immaginario mediatico collettivo- nel bene o nel male caratterizzano il metallaro medio: Heavy Bone è volgare, violento, depravato, satanista e chi più ne ha, più ne metta! Il classico esempio di personaggio da cui stare distante, l'uomo che non vorremmo mai accanto alle nostre figlie o sorelle, insomma il male incarnato. Il compito di Heavy Bone è quello di portare a definizione il destino delle grandi stelle del rock, avvicinandole a "sua maestà satanica" -il suo "datore di lavoro"- attraverso il sacrificio sull'"altare dell'hellsound": non entrerò troppo nei dettagli per non rovinare la sorpresa di chi deve ancora leggere questa divertente raccolta di storie -otto in totale- ma sappiate che la presenza di personaggi celebri (di quelli esistiti nel mondo reale) non fa che aumentare il senso di ironia del tutto, soprattutto alla luce delle leggende metropolitane che da sempre circolano circa la loro scomparsa, e considerando il periodo di crisi (!) che lo stesso Bone sta vivendo adesso, data l'effettiva carenza di musicisti di una certa portata nell'attuale scena rock e metal!
Otto storie, dicevamo, tutte scritte da Enzo Rizzi e disegnate ciascuna da un autore diverso, eccezion fatta per l'introduttiva Heavy Bone (interamente a cura di Rizzi) e per le ultime tre, ad opera di Arjuna Susini. Otto racconti che, attraverso la narrazione delle avventure del "serial killer di rock star", in realtà ci mostrano qualcosa di ciascuno di noi: dal rapporto sudditanza/disprezzo che esiste tra Heavy Bone ed il suo dio/datore-di-lavoro Satana alle fantasie degli artisti emergenti, troppo spesso tratti in inganno da "operatori del settore" fanfaroni, ai vizi della nostra società ed, in ultima analisi, indirettamente anche all'inaffidabilità della stampa e delle notizie da essa divulgate. Chiaro, questo non è Watchmen ed Enzo Rizzi non è Alan Moore, ma la possibilità di leggere in chiavi diverse delle storie realizzate prima di tutto per divertire costituisce un pregio che non tutti possono vantare di avere.
Ho inoltre avuto modo di apprezzare anche altri due aspetti dell'albo: i disegni ben si adattano al bianco e nero, ed anche se comunemente le stampe a colore sono più apprezzate da chi non è solito leggere fumetti, in fondo chi se ne frega... il bianco e nero è sempre stata una caratteristiche del fumetto italiano (si pensi a Tex o a Diabolik o ancora ai numeri regolari di Dylan Dog), quindi non c'è motivo di lamentare una differenza rispetto ai comic book statunitensi. Inoltre la lettura è scorrevole, sia perchè il linguaggio utilizzato è (volutamente) semplice e volgare, sia perchè la costruzione delle storie è realizzata a favore della linearità della narrazione, senza troppe sorprese ma senza neanche mai annoiare. Infine la brevità dei racconti permetterà a chiunque di poter entrare immediatamente in contatto col diabolico mondo di Heavy Bone: nel complesso sono quindi convinto che l'acquisto di Diabulus In Musica possa essere preso in considerazione da un'ampia fascia di persone, anche dai neofiti del fumetto e -lo dico? Lo dico- anche dai neofiti dell'heavy metal. Anche perchè, diciamocelo pure, 9,00 € per un albo di 90 pagine (comprensive di pin-up, intervista e biografia di Rizzi, il tutto in formato A4, tanto per intendersi) non sono affatto una cifra esagerata. A buon intenditor, metalliche parole...
::: RIFERIMENTI :::
Titolo: Heavy Bone - Diabolus In Musica
Genere: fumetto
Formato: b/n
Anno di pubblicazione: 2010
Autore: Enzo Rizzi
Editore: Aaron Works
Prezzo di vendita: 9,00 €
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2
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un "fumetto" orribile, zeppo di luoghi comuni e stereotipi bolliti per l'ennesima volta. |
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Io ancora non l'ho letto, ma dopo essermi gustato per bene la storia del metal disegnata e raccontata da Enzo Rizzi penso che non mi farò mancare anche questa uscita! |
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