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DELAIN + SERENITY - Alcatraz, Milano, 09/05/2011
13/05/2011 (3569 letture)
Prendere il treno in modo da essere davanti all'Alcatraz due o tre ore prima dell'apertura dei cancelli?
Questo il dilemma che mi ha attanagliato ieri prima di optare (con il benestare della mia dolce metà) per le 3 ore prima... non sia mai che ci sia già troppa coda e ci tocchi vedere lo show da una posizione troppo defilata.
Ringraziando gentilmente le ferrovie dello stato per la puntualità, dopo un paio d'ore arrivo - per la terza volta quest'anno - davanti ai cancelli del locale milanese. Con mio sommo stupore noto che ad aspettare non ci sono più di 15 persone... un po' pochine anche se, in fondo, manca ancora molto tempo.
Cosa ancora più curiosa è scoprire che almeno 4 persone tra le presenti sono state al concerto degli Epica in occasione dell'Autunnonero Gothic Fest: certo, c'è una vaga affinità di genere tra i protagonisti di questo e quel concerto, però la cosa fa riflettere su quanto la conoscenza di certi gruppi - almeno qui in Italia - sia cosa limitata a poche migliaia, se non centinaia, di appassionati.
L'attesa scorre veloce grazie alle solite piacevoli chiacchierate pre-concerto e grazie all'apparizione per qualche foto e qualche autografo di Martijn Westerholt (tastierista dei Delain) e Lisa Middelhauve (cantante ospite dei Serenity ed ex Xandria); mi è stato raccontato che anche Charlotte era uscita a parlare con la gente in attesa (alcuni lì dal mattino presto), ma purtroppo non ero ancora presente.
Con una insolita puntualità alle 19.00 si aprono i cancelli, entro e guadagno rapidamente la prima fila più facile della mia vita, anche perché all'inizio del concerto dei Lost in Thought, davanti al palco secondario dell'Alcatraz, non c'erano nemmeno 200 persone.

LOST IN THOUGHT
Ammetto di essere arrivato totalmente impreparato circa questo giovane gruppo Gallese fautore di un progressive metal abbastanza canonico ma comunque godibile nella sua alternanza tra pezzi più spinti e ballads melodiche.
Ottima la prova del chitarrista David Grey che ha dimostrato delle capacità tecniche invidiabili svisando assoli rapidissimi, tecnici e sopratutto estremamente puliti; discreto anche il cantato di Nate Loosemore (tra l'altro dotato di un ben poco invidiabile pancione da birra) quasi del tutto focalizzato su tonalità alte tenute discretamente, eccezion fatta per qualche piccola sbavatura comunque comprensibile vista la difficoltà dei pezzi e la giovane età.
Nel complesso una buona prova macchiata solamente dal basso volume delle tastiere, problema che si ripeterà con gli altri gruppi nel corso della serata; ci tengo ovviamente a precisare che tale impressione potrebbe essere dipesa dalla mia posizione (prima fila sulla destra), non escludo che all'altezza del mixer la situazione potesse essere migliore.

SERENITY
Quello dei Serenity credo sia stato uno dei concerti più divertenti (proprio in senso di risate collettive) a cui io abbia mai partecipato e vi garantisco che non c'è ironia nelle mie parole. Si tratta semplicemente del risultato di alcune scenette che vi racconterò tra poco.
Questa volta però sono preparato all'ascolto: il symphonic power con venature prog proposto da questi ragazzi austriaci (con bassista italiano) è davvero di qualità e non è una cosa da poco per un gruppo power del 2011; non ci sono molte novità ma i loro lavori sono assolutamente notevoli.
Dopo un intro molto atmosferico (Set Sail To...), parte la devastante New Horizons, canzone dotata di un tiro considerevole, affilata e con la stupenda voce di Georg Neuhauser sugli scudi. Questo ragazzo tirolese ha un timbro davvero cristallino ed evocativo e una capacità di tenere le note alte invidiabile; il resto della band non è comunque da meno e mette al servizio delle loro ottime composizioni un tasso tecnico altissimo. Sono rimasto colpito in modo particolare dalla precisione e dal buon gusto degli assoli di Thomas Buchberger e dalla bravura del bassista Fabio D'Amore, che oltre a non sbagliare una virgola anche delle parti più difficili (tapping compreso), è uno dei più attivi nel dialogare con il pubblico.
Ma torniamo alla scaletta: I Serenity hanno poi proseguito con Far From Home, canzone dal ritornello indimenticabile, Coldness Kill estratta dal loro precedente lavoro Fallen Sanctuary, Fairytales all'inizio della quale è salita sul palco nientepocodimeno che la mezzosoprano tedesca Lisa Middelhauve per supportare Georg durante la struggente storia di tradimenti raccontata nella stessa; Lisa è poi rimasta anche per la successiva Serenade of Flames (tra l'altro su disco i Serenity si concedono come guest vocalist proprio Charlotte Wessels) canzone anche recitata sul palco - con tanto di trono usato per far sedere Lisa - incentrata sul dialogo tra un inquisitore e la sua vittima: una giovane ragazza accusata di stregoneria.
Lisa è poi scesa dal palco e i Serenity hanno degnamente concluso lo spettacolo con When the Canvas Starts to Burn (l’episodio più cattivo proposta nella serata) e la più dolce Velatum.
Ma vi avevo promesso degli aneddoti divertenti o sbaglio?
Dunque: dopo la seconda canzone, appena Georg si è permesso di far notare che il pubblico di Marsiglia la sera prima era stato più caldo del pubblico italiano (cosa plausibile, dato che durante lo show dei Serenity c'erano poco più di 200 persone) il bassista Fabio ha preso il microfono urlando un molto diplomatico “facciamo sentire a ‘sti cazzo di austriaci com'è caldo il pubblico italiano!”, mentre i suoi compagni lo fissavano con uno sguardo tra il divertito e il sorpreso; ancora meglio il dialogo tra un ragazzo vicino a noi che ha urlato un simpatico “vaffanculo” a Georg che, ridendo, ha risposto “io sarei un vaffanculo?... Stronzo!!!”, nulla di offensivo ovviamente, tanto che lo stesso cantante - ancora sorridente - durante la canzone successiva ha allungato il braccio per salutare il ragazzo in questione... cose da metallari insomma!
Chiudo questa sezione complimentandomi anche con la band per la disponibilità dimostrata con il pubblico subito dopo il concerto: nessuno tra chi ha chiesto è rimasto senza un autografo o una foto (io e la mia ragazza compresi) e tutti i membri si sono fermati a chiacchierare a lungo con gli spettatori.
La prossima volta che toccheranno il suolo italico cercherò di esserci!

DELAIN
Dopo un cambio di palco durato circa 20 minuti, alle 21.00 cominciano puntuali gli headliner della serata. Mi guardo indietro e noto che c'è qualche spettatore in più, ma non molti... ad occhio 300 scarsi che però hanno risposto ottimamente: devo ammettere che mi aspettavo una maggior quantità di pubblico.
Buio e via con Manson, anteprima del nuovo lavoro - di cui non si conoscono ancora né il titolo né la data di release -: la mia impressione è che i Delain abbiano leggermente appesantito il songwriting con sezioni ritmiche più spinte e suoni delle tastiere che mostrano abbondanza di lead sounds affiancati alle orchestrazioni (cosa che in Lucidity ed April Rain avveniva molto meno).
Giusto il tempo di un saluto e si prosegue con Stay Forever, estratta da April Rain, eseguita senza nessuna sbavatura e in modo molto più cattivo rispetto alla registrazione. Siamo solo alla seconda canzone ma ho già un sentore (che nel corso della serata diventerà una certezza): lo spaventoso miglioramento vocale in sede live di Charlotte; premettendo che per degli strani casi del destino i Delain sono il gruppo metal che ho visto live più spesso in vita mia (questa era la terza dopo averli visti come spalla ai Sonata Arctica nel novembre 2009 e al Wacken Open Air nel 2010) non posso non constatare la maggiore tenuta vocale anche nelle parti più spinte (e vi garantisco che a volte sale su tonalità davvero molto alte) che permette alla vocalist rimanere molto aderente alle linee presenti nel cd; nella pratica i vibrati sono perfetti e la voce di testa è molto più potente di prima. C'è finalmente un attimo per riposarsi e Charlotte può - come del resto prova a fare sempre - dialogare con il pubblico nella lingua del paese che li ospita “Grazie Milano! Siempre felizi di essere qui!..”.
Dopo essersi presi un minuto per presentare il nuovo, giovanissimo chitarrista Timo Somers (ha infatti appena 19 anni), si continua con Invidia, song dalla presa live non indifferente e che mi permette di parlare proprio del “newbie”: è evidente che il ragazzo abbia già una certa attitudine ai live dimostrando un'ottima padronanza delle canzoni - pur essendo in line-up da nemmeno due mesi, periodo che non ha permesso alcuna personalizzazione delle parti soliste -; gli sono stati anche affidati i vocalism maschili sui quali non ha però fornito una prestazione esaltante (ha mancato l'attacco della sua parte proprio in questa canzone).
“Volete sentire un'altra nuova canzone?” - che domande retoriche Charlotte... certo che sì! E così ecco che arriva Get the Devil Out of Me, credo la più cattiva delle tre proposte, con un bellissimo giro di basso in apertura.
No i Delain non si sono dimenticati di Lucidity, viene infatti presentata la opener del suddetto disco: Sever in cui possiamo ammirare la rossa cantante alle prese anche con le parti vocali che sul disco sono affidate a Marco Hietala (Nightwish, Tarot), che peraltro ripropone in una tonalità ancora più alta.
Visto che si parla di opener, i nostri sciorinano anche April Rain, che dal vivo non sembra affatto il brano poppy e tranquillo del cd; rimanendo nello stesso album ci viene proposta Go Away, mid-tempo che potrebbe aver creato non pochi problemi alle cervicali dei presenti.
Che il disco nuovo sia ancora un work in progress lo dimostra la presentazione della traccia successiva che “per ora” pare si intitoli Milk and Honey, appellativo non certo “metalloso” che però racchiude una partitura frizzante seppur meno tirata delle precedenti.
Seguono l'ottima Shattered estratta da Lucidity e la stupenda Nothing Left, che in sede live dimostra di essere un pezzo davvero stupendo (tra l'altro cantato a squarciagola da tutti i presenti); ero curioso, appena è stata presentata Virtue and Vice, di sentire come Timo avrebbe gestito le parti vocali in growl (dato che le backing vocals sono ufficialmente affidate a lui), ma sorprendentemente è Otto van der Oije ad avvicinarsi al microfono, peraltro con buoni risultati. Già che ci sono spenderei ancora due parole proprio sul bassista dai lunghi capelli: intanto in questo tour è passato ad usare il basso a 6 corde (a Wacken sfoggiava un 5) - scelta saggia considerando le molteplici accordature utilizzate dal gruppo olandese -, inoltre come sempre ha dimostrato una grande pulizia e precisione anche ad alte velocità (tutto rigorosamente con le sole dita).
Viene annunciata l'ultima “pillola” della serata... ”ma come? Sono passati appena 50 minuti!”.
È Pristine, episodio cattivissimo che come closer funzionerebbe perfettamente non fosse che, appena usciti dal palco, un coro di “We want more” richiama i Delain per l'encore che si apre con Sleepwalker's Dream, una delle mie preferite di Lucidity, oltre che una delle migliori dimostrazioni della capacità in voce di testa di Charlotte che a fine concerto riesce a tenere con la potenza di cui vi parlavo poc'anzi.
Control the Storm senza l'apporto di Hietala suppongo sia un'autentica sfida, ma la giovane cantante olandese conclude al meglio senza cali di voce o incertezze; grazie agli stacchi degli altri strumenti si sente bene anche il piano di Martijn che come suo solito è rimasto per tutto il concerto concentrato dietro le sue due Korg, limitandosi ad un po' di headbanging e sfoderando una prova pulita e precisa. Purtroppo, come già accennato, la tastiera è stata un po' penalizzata dall'acustica (forse solo dalla mia posizione).
Ah, visto che questo report è già pieno di aneddoti ne aggiungo un altro: durante la serata - come è successo in altre del tour - Martijn indossava una maglietta degli Hail of Bullets, vero esempio di eclettismo musicale!
Per chiudere non c'è forse nulla di meglio nella discografia dei Delain di The Gathering, brano coinvolgente estratto da Lucidity, tanto che in un attimo ci ritroviamo tutti a saltellare come dei pazzi. Degna chiusura di un concerto breve ma intenso.
I Delain ci salutano mentre una rilassante suite di Enya viene utilizzata come outro... una serata da ricordare!
Che dire per concludere: un concerto non troppo lungo ma appassionante e ben bilanciato tra lavori vecchi e novità, con due ottime band entrambe giovani e di belle speranze che hanno fatto del loro meglio per intrattenere i purtroppo pochi presenti. Ad ulteriore titolo di merito, questa volta i buttafuori dell'Alcatraz hanno evitato di sbattere fuori la gente dopo cinque minuti, permettendo ai presenti di intrattenersi con i Serenity, usciti a firmare autografi.
Esperienza da ripetere!

SETLIST LOST IN THOUGHT
1. Assimulate, Destroy
2. Beyond The Flames
3. Seek To Find
4. Delusional Abyss

SETLIST SERENITY
1.Sail To...
2.New Horizons
3.Far From Home
4.Coldness Kill
5.Fairytales
6.Serenade of Flames
7.When the Canvas Starts to Burn
8.Velatum

SETLIST DELAIN
1.Manson
2.Stay Forever
3.Invidia
4.Get the Devil Out of Me
5.Sever
6.April Rain
7.Go Away
8.Milk and Honey
9.Shattered
10.Nothing Left
11.Virtue and Vice
12.Pristine

--- Encore ---

13.Sleepwalker's Dream
14.Control the Storm
15.The Gathering


Foto a cura di Gianluca Leone "Room 101"



Room 101
Domenica 22 Maggio 2011, 14.42.58
15
@Lontano: Felice che ti sia piaciuto e grandissima invidia (non la canzone XD) per Serenade of Flames con Charlotte (a Milano l'ha fatta Lisa perché Charlotte dopo 6 sere di fila voleva concentrarsi sui Delain e non rischiare di rimanere senza voce) e per Control the Storm con Georg !! (mi cercherò i video). Per quanto riguarda i Lost in Thought purtroppo abbiamo dato la notizia qualche giorno fa, hanno avuto un incidente stradale in Slovacchia con il loro van e Chris il batterista purtroppo si è rotto le gambe
Lontano
Domenica 22 Maggio 2011, 12.05.20
14
Qualche nota della data parigina di ieri sera. I Lost in Thought non c'erano, pare a causa di un problema di trasporto, al loro posto i francesi Whysdom, presenti con un act corto da 4-5 canzoni. Serenity fantastici, li conoscevo poco e adesso devo assolutamente colmare la lacuna (avevi ragione Gianluca); "Fairytales" cantata in coppia con Lisa ex Xandria e, attenzione attenzione, nella successiva "Serenade" saliva sul palco proprio Charlotte (osannata dal pubbico). Setlist dei Delain identico, tranne per "Control the Storm" Georg ricambiava la guest-apperance ai Delain, duettando in maniera fantastica, con Charlotte. Gran finale con saluti al pubblico di tutte e tre le bands, ospiti & co. che sono rimasti sul palco per oltre 15 minuti di strette di mano, saluti e abbracci al pubblico. Bhe, per terminare, mia figlia tredicenne ha apprezzato parecchio. E il suo papà... ancor di più (sono quasi afono ed ho un male bestia alla cervicale)
Khaine
Domenica 15 Maggio 2011, 0.11.59
13
hahaha ah chiedo venia
Vlaew
Sabato 14 Maggio 2011, 16.45.33
12
Infatti sono estremamente gelosa lol @Khaine: per macchinetta mi son messa a pensare a un distributore di caffè O_o
Room 101
Sabato 14 Maggio 2011, 16.42.51
11
@Khaine: No Nico quella era un fotografa accreditata, Vlaew è la mia citata "dolce metà" che ha deciso di farsi fare -da me XD- una foto con il cantante dei Serenity dopo il concerto XD così io per farla ingelosire l'ho fatta col bassista XD
Khaine
Sabato 14 Maggio 2011, 16.37.04
10
@ Vlaew: sei la ragazza con la macchinetta?
Vlaew
Sabato 14 Maggio 2011, 16.25.05
9
Foto con Georg *W* Anyway, mi sono divertita da matti in prima fila, bel concerto
Room 101
Sabato 14 Maggio 2011, 16.15.11
8
@Lontano: ti suggerisco di approfondire i Serenity prima del concerto se hai occasione te li godrai ancora meglio e meritano parecchio
Lontano
Venerdì 13 Maggio 2011, 21.52.51
7
Ero curiosissimo nel leggere il live-report, io sarò a vederli Sabato prossimo a Parigi all'Alhambra (nuova sala, purtroppo l'Elysée Montmartre non c'è più, ha preso fuoco un paio di mesi fa), anche qui il duo di opener è lo stesso, conosco poco i Serenity e praticamente per niente i Lost in Thought, ma dei Delain sono un fan sfegatato!
Room 101
Venerdì 13 Maggio 2011, 20.47.40
6
@Mirko, c'è da dire che però era un Alcatraz a mezzo servizio perchè quando montano il palco piccolo laterale la capienza penso si più che dimezzi Fabio dei Serenity diceva che probabilmente era anche colpa del fatto che fosse un lunedì. @Flag: de gustibus io ho trovo comunque che stiano pian piano trovando una loro dimensione (c'è già un bel salto tra Lucidity ed April Rain) però si capisce che non possano piacere a tutti, io ripeto ci sono affezionato per tanti motivi e li aspetto abbastanza al varco con il prossimo cd
Flag Of Hate
Venerdì 13 Maggio 2011, 19.53.46
5
Per i Delain il problema non è tanto la "non pesantezza", ma la pochezza della loro proposta musicale. Per questo non sono affatto stupito della scarsità di pubblico (IMHO, naturalmente )
MirkoMetal
Venerdì 13 Maggio 2011, 19.34.53
4
sinceramente me lo aspettavo che facessero non troppa gente... l'alcatraz che, è un locale bello grosso, è troppo per i delain che non si possono ancora permettere una grande platea. Mi spiace non esserci stato, perchè i serenity mi piacciono , i delain non mi dicono molto a parte alcune canzoni non male e la cantante comunque ripeto che li avrei visti bene in un posto più piccolo tipo il viper di firenze
Room 101
Venerdì 13 Maggio 2011, 13.41.40
3
@Raptus:...hai colto nel segno..il problema è che qui da noi hanno paura di non essere considerati TVUE se ascoltano certe cose..ma dico...è buona musica? ascoltala poi non ti piacerà magari, ma ascolta non snobbare a priori solo perché non sono pesanti. Per il resto sì attendo il capolavoro ma ne hanno di anni e tentativi davanti P.S: intanto oggi mi sono aggiudicato il digipak del nuovo Serenity dopo aver scoperto che il negozio cd della mia città ne teneva una copia in vetrina !! da pazzi i negozianti ci vedono più lungo dei metallari XD
raptus
Venerdì 13 Maggio 2011, 12.59.21
2
Che dire, peccato per il fatto che questi 2 gruppi sono sconosciuti proprio dagli italiani in genere e pure da molti metallari.... i metallari italici preferiscono lidi più pesanti e questo non fa che male sia al metal stesso come consensi che alla cultura generale musicale italiana che si limita a pochi. Peccato davvero... sono 2 gran gruppi, ancora "giovani" secondo me cioè quello che da loro manca è un vero capolavoro.... speriamo per il futuro!!
Flight 666
Venerdì 13 Maggio 2011, 1.10.25
1
Letto tutto! Dev'essere stata proprio una gran bella serata...mi spiace non esserci stato!
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13/05/2011
Live Report
DELAIN + SERENITY
Alcatraz, Milano, 09/05/2011
 
 
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