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GIANLUCA FERRO - La perturbante forza della musica
17/06/2011 (3154 letture)
Quest'anno un grande chitarrista italiano ha dato alle stampe un grande disco solista, Unheimlich: abbiamo organizzato quindi alcune domande per approfondire la storia del disco e l'attuale vita professionale del suo autore, Gianluca Ferro: buona lettura!

Khaine: Ciao Gianluca, benvenuto sulle nostre pagine e grazie per aver accettato la nostra proposta di intervista virtuale :-)
Gianluca: Grazie a voi! E' un vero piacere!

Khaine: Ho avuto modo di apprezzare molto Unheimlich, il tuo ultimo disco solista. Ti va di spiegare ai nostri lettori come mai hai scelto proprio questo titolo, anche in relazione agli "strani" nomi che hai dato alle canzoni? Tra le tante interpretazioni che derivano dal termine "das unheimliche", quale sarebbe la più idonea ad indicare il contenuto musicale di Unheimlich?
Gianluca: Mia moglie, Marta, qualche tempo fa stava leggendo un saggio di Freud che verteva prorio sul concetto del perturbante nella letteratura, "das Unheimliche" per l'appunto. Nello specifico Freud si riferiva ad una sensazione estremamente evanescente di forte disagio che il lettore, o più in generale il fruitore dell'opera d'arte, si trova a provare di fronte a personaggi in bilico tra il mondo animato e quello inanimato. Freud citava il racconto di E.T.A. Hoffman, L'uomo di Sabbia, in cui Olympia è una ragazza pallida che si muove a scatti e che ben presto si rivela essere un automa. L'idea evanescente del perturbante però è anche legata alle figure della bambola, dello zombie, di certi pupazzi e dei robot. Pensai che il concetto fosse simbolicamente legato all' idea che stava dietro il mio disco: una visione astratta di un futuro incerto e cagionevole nel quale il positivismo lascia il posto ad oscuri presagi dove la tecnologia gioca un ruolo ambiguo, minacciando di privare gli uomini della proria umanità.

Khaine: Già che siamo in tema di concept, che significato hanno le due figure rappresentate nell'artwork del CD?
Gianluca: Le due figure sono due bambole ispirate dalla figura di Olympia, la ragazza-robot di Hoffman, che si fondon con delle figure frattali che simboleggiano il futuro e l'astrazione.

Khaine: In Umheinlich ti occupi di parecchie cose (chitarre, basso, tastiere), ma ti avvali anche dell'aiuto di bravissimi musicisti. Come e perchè hai instaurato queste collaborazioni proprio con queste persone?
Gianluca: Nel corso di questi anni ho avuto l'occasione di collaborare con tanti bravissimi musicisti: con alcuni di questi ho instaurato un legame profondo, soprattutto dal punto di vista umano. Alberto Bollati, Edo Sala, Eugenio Ventimiglia, Nicola Angileri, Lorenzo Milani sono grandi amici. Ciò ha reso il lavoro più semplice e divertente!

Khaine: Il risultato finale di Unheimlich, lasciamelo dire, è strepitoso: la cura dei suoni è quasi maniacale, tanto da eliminare ogni possibilità d'errore. Quanto tempo hai impiegato ad incidere l'album? Ti sei completamente autoprodotto?
Gianluca: Ti ringrazio moltissimo! Nel processo di produzione dell'album ha giocato un ruolo decisivo Andrea De Bernardi, un altro carissimo amico. Dopo aver registrato le parti di batteria (Pathwaves Studio ed Aerial Sound Studio) mi sono concentrato sulle chitarre e i bassi nel mio home studio. Successivamente abbiamo effettuato il reamping di alcune parti di chitarra ed infine Andrea ed io abbiamo mixato il disco. Il fatto di poter lavorare solo nei ritagli di tempo ha allungato di molto la durata dei lavori... Ci sono state numerosissime "pause forzate" durante il processo di lavorazione; alcune durate più di un anno... Ho iniziato a lavorare nell'estate del 2007 e il missaggio è stato completato nell'ottobre 2009!

Khaine: Parliamo del songwriting: non vorrei rubarti segreti industriali, ma ti va di illustrarci (per grandi linee) con che processo concretizzi le tue idee musicali? Gli ospiti presenti sul disco sono dei semplici esecutori o hanno anche partecipato al procedimento compositivo?
Gianluca: Ma certo! Tutto il processo di stesura dei brani inizia nel mio home studio, dove realizzo le versioni "demo" dei miei brani. Cerco di curare la maggior parte dei dettagli fin dall'inizio così da fornire ai musicisti indicazioni precise di quello che ho in mente. Non appena i ragazzi sono pronti si entra in studio e si sostitituiscono le parti provvisorie, registrando così le parti definitive di basso, batteria e chitarre. Spesso poi accade che alcune parti registrate al volo durante la steserura delle versioni "demo" siano più convincenti di quelle definitive e si finisce col tenere quelle!

Khaine: Un nostro lettore mi ha chiesto se questo disco sia stato interamente registrato con chitarre ad otto corde: onestamente non credo di avere gli strumenti per rispondergli, ma tu sicuramente si...
Gianluca: No, non tutto il disco è stato registrato con chitarre ad otto corde. E' stato quasi interamente realizzato con chitarre a sette corde, ad eccezione di Crimson Robotron, Metanfenasia, Black Lydian ed Ulam Spiral Dysphoria che sono state registrate con la otto corde.

Khaine: ...Ed a proposito di otto corde, cosa ci puoi dire degli Strings 24, band che nel 2008 ti ha visto protagonista insieme ai chitarristi Frank Caruso e Stefano 'Sebo' Xotta?
Gianluca: E' vero! Quella degli Strings 24 è stata la prima formazione in cui ho utilizzato chitarre ad otto corde in modo massiccio: è stata un'esperienza importante grazie alla quale ho potuto confontarmi con realtà nuove, come clinics e dimostrazioni di strumenti musicali. Nonostante qualche divergenza di vedute è stato bello miscelare idee e stili differenti con Sebo e Frank!

Khaine: Con Unheimlich entri ufficialmente a far parte della scuderia di SG Records, una label molto giovane ma che sta pian pianino prendendo piede nel mercato grazie soprattutto ad un insieme di uscite pregevoli. Ci racconti come sei arrivato all'accordo con loro?
Gianluca: Inizialmente ero indeciso se autoprodurre il disco oppure affidarmi ad una etichetta. I ragazzi di SG Records mi hanno contattato chiedendomi di sottoporgli il master del disco. Dopo averlo ascoltato abbiamo iniziato a discutere di una possibile collaborazione ed in breve mi sono convinto della loro professionalità e competenza!

Khaine: So che sei insegnante all'Accademia di Musica Moderna MMI: da bravo professionista, però, suppongo tu ti esibisca anche dal vivo. In che occasioni potremo vederti live?
Gianluca: Con gli S.H.I.N.E. realizzeremo un tour appena dopo l'uscita del debut CD, prevista per novembre 2011; nel frattempo siamo molto attivi nel nord Italia, quest'anno abbiamo aperto per Kiko Loureiro, un vecchio amico con cui ho collaborato su Reviviscence, poi abbiamo suonato insieme a Reb Beach (Whitesnake, Winger, Alice Cooper). A novembre suoneremo con Paul Gilbert e Guthrie Govan e poi partiremo per un lungo tour in Inghilterra dove siamo già stati quest'anno. Siamo anche attivi come clinicians e ci esibiamo regolarmente a supporto di marchi come Schecter, Paiste, Dragoon e D'Addario. Sul mio sito web sono indicate tutte le date e le clinics!

Khaine: Ti va di parlarci un po' degli S.H.I.N.E., la nuova band formata col bravissimo batterista Edo Sala, col mitico bassista Alberto Bollati e -se non erro- col tastierista Andy Vergori? Come e perchè vi siete formati? Quali sono i vostri progetti?
Gianluca: S.H.I.N.E. è un progetto ambizioso, l'idea è quella di utilizzare lo stesso team di lavoro per progetti differenti. Attualmente la nostra priorità consiste nella registrazione del debut album; la settimana prossima inizieremo a registare le parti di basso e di chitarra. La nostra musica è un progressive metal in cui si fondono elementi più classici, riconducibili a Yes, Rush etc. insieme ad elementi più moderni e sperimentali riconducibili a Meshuggah, Periphery, Sikth... La voce di Alberto ha poi una timbrica rock che dona al nostro sound un che di originale. Siamo anche attivi sul piano didattico con numerosi seminari e workshop che vertono sugli argomenti più disparati, Storia del Rock, Sviluppo ritmico, composizione, arrangiamento ed infine, come ti accennavo prima, suoniamo spesso a supporto di marchi di strumenti musicali.

Khaine: Poniamo il caso che, tra coloro che leggeranno quest'intervista, qualcuno voglia introdursi all'affascinante mondo della musica solista, sperimentale o meno che sia: quali artisti gli consiglieresti di ascoltare, al di là dei "soliti" grandi nomi?
Gianluca: Sicuramente inviterei all' ascolto di Guthrie Govan, Allan Holdsworth, Ron Jarzonbeck, Dave Martone, Chris Poland, Jeff Kollman.

Khaine: Bene, per questa volta ho finito le domande e ti lascio andare: ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e ti invito ad usare il seguente spazio per lasciare un messaggio ai nostri lettori. A risentirsi!
Gianluca: Beh... io inviterei tutti a tenere vivo l'interesse per la musica live andando ai concerti; ho l' impressione che la musica venga fruita sempre più in modo "telematico", attraverso il web ... a tutto svantaggio delle vere emozioni!



Alessio
Mercoledì 25 Maggio 2016, 20.00.47
4
Artista e musicista strepitoso! -A Hole In The Ocean- è il titolo del nuovo album di Gianluca, questo è il link per supportare la sua campagna fondi ormai già al 94% del traguardo https://www.musicraiser.com/it/projects/5531
Cosmo
Venerdì 17 Giugno 2011, 23.31.00
3
"sto ragazzo è un signore" hehhe...
Mauro Paietta
Venerdì 17 Giugno 2011, 20.07.06
2
Credo che Gianluca oltre ad essere un chitarrista di gran lunga superiore alla media sia il musicista professionista più umile e disponibile che abbia mai conosciuto! e nel mondo della musica (e non solo) è una dote positiva e bellissima, più unica che rara!
Undercover
Venerdì 17 Giugno 2011, 9.52.48
1
'Sto ragazzo è un signore da sempre.
IMMAGINI
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Frammento dell'artwork di 'Unheimlich'
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GIANLUCA FERRO
La perturbante forza della musica
 
 
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