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IL METAL E IL SUBLIME - Come le copertine diventano Arte
11/07/2011 (5495 letture)
“Il piacere del Sublime contiene meraviglia e stima, cioè merita di essere chiamato piacere negativo..."
Kant , Critica del giudizio Estetico, 1790

Partire dalla definizione di Kant significa attraversare il concetto di Sublime dal suo apice fino al fondo. Questo perchè il profeta della gnoseologia, in quella frase usa sapientemente le parole "piacere" e "negativo", che così su due piedi ci appaiono in netta contraddizione. In realtà si tratta di due facce di una stessa medaglia chiamata "Sublime" oppure "Orrido". Si tratta di un termine astratto -qualcosa dal valore sensitivo e intellettuale ma non tattile- che ha trovato la sua strada nei secoli attraverso ogni forma di perversione intellettuale che nell'arte venne spacciata per genio. Ma dunque di cosa si tratta? E soprattutto, in che modo potrebbe interessare al popolo dei metallari?

Facciamo una premessa: tutto ciò che nasce nell'ambito artistico nasce per dare voce, suono o immagine alla parte incorporea della mente/anima umane, la parte dove nasce l'ispirazione, l'idea e il genio. O, a dir si voglia, dove le stimolazioni esterne diventano sentimenti come il desiderio, la paura, l'ossessione, la disperazione e la follia. E' lì che sono nati i più grandi capolavori. Inoltre un concetto astratto ha la capacità "fisica" per poter passare attraverso i secoli e arrivare fino al nostro (conoscete l'Urlo di Munch? Ecco, quello è un bell'esempio di Sublime in un ambito più contemporaneo). Prendo in prestito un'altra definizione, questa volta più concreta: "Tutto ciò che può destare idee di dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in un certo senso terribile o che agisce in modo analogo al terrore è fonte di Sublime." Questa era la definizione che nel 1759 Edmond Burke pubblicò nella sua inchiesta personale. Il Sublime nasce in pieno Illuminismo, in un clima dove i sentimenti e gli impulsi più primordiali cercavano di essere repressi in nome della scienza e della razionalità assolute. Tutto il resto veniva organicamente tacciato di immoralità o di insanità, destando un vero e proprio orrore -che in realtà non era altro che senso di inadeguatezza verso fenomeni che non potevano del tutto spiegare e ancor meno controllare. Nello stesso momento, per tutta una serie di ragioni, provenienti sempre dalla reazione all'Illuminismo, ci fu un forte avvicinamento al mondo naturale; per domarlo da una parte, per lasciarcisi avvolgere irrazionalmente dall'altra. Ovvero: se nella prima metà del Settecento il piacere era di tipo intellettuale e derivava da una natura armonica, nell'ultima parte dello stesso secolo si ammette la presenza di un piacere di tipo emotivo, che deriva da una natura diversa -Sublime- e che verrà restituito attraverso la futura arte del Romanticismo. Il Sublime era dunque un coinvolgimento emotivo votato alla ricerca del "bello" -e quindi usato in quella famosa parte incorporea- ma dove i sentimenti principali erano lo stupore, la paura, il terrore di fronte a cose di ovvia superiorità.

Diciamo la verità: se vi dicessero che potete assistere ad un vero sabba demoniaco non ci andreste? Eppure la parte razionale ci dice che è una cosa pericolosa, malsana e anche blasfema (per chi gliene importa qualcosa). Questo avviene perchè il terrore, di tutte le emozioni, è la più potente; non si può celare o dissimulare il terrore ed esso annulla completamente ogni capacità razionale dell'uomo. Agli occhi degli "illuminati" questa era una cosa talmente straordinaria che meritava di essere considerata: si venne a creare questo legame tra lo sconcerto e la bellezza e tutto ciò che era terribile divenne Sublime; l'idea era che se la sapienza veniva dall'uomo, tutto quello che non veniva da lui doveva essere Genio. Questo desiderio di irrazionalità prese vita da qui e proseguì sotto altre forme e nomi: Romanticismo, Simbolismo, Crepuscolarismo, Espressionismo e così via (e ovviamente non parlo solo di arte). Cercare il Sublime nelle manifestazioni di artisticità contemporanea è abbastanza semplice; basta andare laddove si cerca di catturare il coinvolgimento più istantaneo e autentico, qualcosa che non può lasciare indifferenti. Il Sublime ha bisogno di una base materiale per essere evocato -quadri, poesie, romanzi, musica, sculture, fotografie e quant'altro. Mettendo in relazione l'Arte del mostrare e del descrivere la Musica (e nel nostro caso un certo tipo di musica) il risultato è una manifestazione del Sublime autentico. Attraverso le copertine degli album.

Può esistere una realtà del Sublime attraverso le copertine degli album del metal, di tutti i tipi? Decisamente si. Si tratta di una circostanza ai limiti del casuale, perchè questo rapporto vive di analogie: l'idea di scioccare lo spettatore, diventato fan, con la premessa che quello che ascolterà corrisponderà a quello che ha visto sulla copertina. Si tratta di uno stuzzicamento di tutti i sensi, con alla base sempre un sentimento di mistero, inquietudine, a volte pure schifo. Cominciando con un vero classico, prendiamo quella che viene considerata la prima copertina metal: Black Sabbath dei Black Sabbath del 1970. Anche se le atmosfere sono molto da vecchia America e da film dell'orrore, si fa notare la pesantezza della sua immobilità. Uno dei punti in comune è la vicinanza con il dato naturale allo stato puro, qualcosa che appaia incontrollabile e assolutamente selvaggio. Anche se gli alberi in quel giardino avrebbero avuto solo bisogno di un giardiniere, le acque stagnanti del mulino e la presenza in nero creano un insieme inquietante ma allo stesso tempo curioso e attrattivo: risultato, solo in Inghilterra più di 100.000 copie vendute. Questo perchè Ozzy e compagni riuscirono ad innestare il meccanismo dell'"inquietante-sconosciuto" che portò la gente ad acquistarlo anche solo per scoprire chi fosse la figura in nero e per continuare lo sballo del lasciarsi inquietare. Sforzatevi di capire: il Sublime non è né splatter, né horror (altrimenti potremmo parlare dei Cannibal Corpse e farla finita) ma qualcosa di più sottile che riguarda la sfera inconscia, per non dire onirica, e che ha come componente fondamentale la natura; infine, il tutto deve essere trasportato attraverso un qualcosa di familiare per l'occhio umano che funga -per così dire- da catalizzatore del "terrore magnifico" (una scena di sbudellamento sarà paurosa o schifosa ma non sarà mai "magnifica"). Facciamo un altro esempio: l'esordio eponimo di Burzum. In questa, la sensazione di Sublime si da attraverso la mano notevole del disegnatore e il senso di totale angoscia per la situazione che si para davanti agli occhi. Si resta affascinati dall'ignoto e da questa natura del tutto raccapricciante; si guarda al braccio della figura incappucciata e a cosa sta indicando. Se poi l'idea suggerita è "misantropia" (bisogno di isolamento e totale avversione per il genere umano) ci si chiede se la figura incappucciata sia il misantropo oppure una visone surreale dovuta a un isolamento macabro.

Un altro esempio di questa linea è Kveldssanger degli Ulver, del 1996; all'effetto del vento impetuoso e della foresta si uniscono le due figure assolutamente intraducibili (una fanciulla dorata e una specie di bestia volante) che creano l'effetto dell'instabilità; una delle cose che mette più a disagio l'occhio umano è non capire esattamente cosa sta vedendo (andatevi a vedere Gli Imbasciatori di Hans Holbein il giovane e capirete di che sto parlando). Passando ad un Sublime dove il dato naturale domina incontrastato vi propongo il promo di Rainmaker degli Iron Maiden: la copertina è una versione contemporanea di un cielo di William Turner, il quale fu uno dei migliori precursori del Romanticismo proprio per questa sua ricerca del dato naturale in grado di sopraffare l'uomo. Oppure l'album da collezione di Dark Passion Play dei molto sublimi Nightwish dove onde sul punto di trasformarsi in tempesta lambiscono l'occhio dello spettatore. Nei quadri di Turner le figure umane erano minuscole proprio per esternare meglio questa accusa alla inferiorità della razionalità umana. Mi permetto di fare un piccolo confronto: nella copertina del singolo Rainmaker l'inganno dell'occhio porta ad osservare i contorni confusi della figura che invoca la pioggia; un istante dopo ci si rende dopo di chi ci sta guardando con l'occhio rosso sangue. Sebbene la copertina del primo sia molto più Sublime "storicamente", la seconda fa decisamente più impressione: questo perchè l'occhio è suggestionato dalla nostra conoscenza e al giorno d'oggi un muro di nuvole come quelle tocca meno la sensibilità, mentre ai tempi di Turner era diverso. L'inconscio, benchè incontrollabile, è influenzato dai nostri stimoli esterni, compresi quelli culturali, e le cause del Sublime cambiano sempre.

Per questo alcuni diranno che la copertina di Kveldssanger è solo una gran crosta e quella di Ulver/Mysticum è solo un bosco. In realtà quest'ultima -sempre degli Ulver, split EP con i Mysticum del 1994- incarna in pieno spirito del Sublime dal fascino nordico, uno dei migliori perché impregnato di montagne alte, burroni vertiginosi, cascate e picchi. Parlando di burroni, che ve ne pare della copertina degli Entombed intitolata Left Hand Path del 1990? Il nero e il celeste ghiaccio tracciano i contorni di un'altra foresta-cimitero; si tratta di una versione dilettantisca di un'immagine Sublime, sciupata dalla scrittona "REST" che somiglia più ad un segnale stradale che a una tomba. Tuttavia l'atmosfera che ne emerge è quella di un luogo che vuole essere fortemente repulsivo per essere allo stesso tempo fortemente attrattivo. Questo è il meccanismo del Sublime. Questa caratteristica peculiare viene condivisa anche con il metal: il mistero, l'oscuro, immagini forti e brutali, visioni da incubo, mondi arcani e nature incontrastate. L'idea di ritrovarsi a picco su un pozzo senza fondo (guardate l'azione Sublime di Stormblast dei Dimmu Borgir dove non si capisce se l'effetto del risucchiamento avvenga dal basso o viceversa) spinge come minimo a guadare, o in questo caso ad ascoltare il cd per ampliare l'effetto della percezione, e quindi aumentare il piacere "negativo" del lasciarsi sopraffare. Anche l'idea dell'attesa ferma e soffocante è indicazione del Sublime, dal taglio però più raffiato e meno "grandioso": esempio magistrale è la copertina di Sounds of a Playground Fading degli In Flames (2011).

Il discorso sul Sublime travalica i confini tanto della musica quanto dell'arte; ergo, sarebbe impossibile stabilire tutte le copertine che possono avere un contenuto di questo genere, o anche solo che ne sono state ispirate. A volte infatti un contenuto Sublime si può trovare all'interno del disco stesso, ignorando il suo look. Ognuno può trovare il Sublime (e dargli una sua interpretazione) in quello che vede, in copertine che non ho citato qui e che potete fare voi nello spazio commenti, dando in questo modo ancora più corpo al mio piccolo confronto. Infine, se avete afferrato il concetto, mi auguro che non riteniate questo pezzo "Sublime", ma solo superbo.



BILLOROCK fci.
Venerdì 15 Luglio 2011, 17.30.55
33
moro : ( tanto per colloquiare) non mi trovo daccordo con la tua considerazione !! gli impressionisti, dipingevano in base a ciò che un luogo o un contesto gli trasmettevano !! esempio: per taluni il disegnare un temporale era sinonimo di forza della natura, un soffio vivo della terra; viceversa per altri poteva rappresentare un momento oscuro e malefico ! l impressionismo è la democrazia espressa in arte !! altro esempio: per molti, la Gioconda, è un capolavoro, mistero e fascino nascosto, per me è una cagata pazzesca, un quadrettino con su una donna androgina !! quindi, ritornando al Sublime, lo considero molto impressionistico e quindi non è bello ciò che è bello ma ciò che piace !!
Moro
Venerdì 15 Luglio 2011, 17.13.39
32
@BILLROCK: vabeh ma non puoi fare tuo un concetto che è ben altro. Mi spiace ma non c'entra niente con l'impressionismo.. che poi l'impressionismo è semplicemente la messa in teoria (e non in pratica) di quello che facevano da sempre gli artisti: ossia dipingere un dipinto tenendo conto delle luci, delle rifrazioni, del luogo in cui doveva andare, del buio di quel luogo ecc ecc. Questi concetti si erano semplicemente andati a perdere nel Settecento (epoca in cui le commissioni venivano scardinate completamente). La rivoluzione impressionista è stata tutta pratica (che poi guardare un certo tipo di pittura cinquecentesca e seicentesca da vicinissimo riproduce in "micro" esattamente le stesse cose che l'impressionismo rende in macro) e molta definizione di teorie che prima erano da sempre in mano alle botteghe. E cmq quello che dici non è il sublime.
Feanor
Venerdì 15 Luglio 2011, 0.08.13
31
Secondo me una copertina sublime è quella di Kivenkataja dei Moonsorrow. Un'altra che ho sempre trovato qualcosa di incredibile è quella di Arntor dei Windir... ovviamente adoro anche tutte quelle citate nell'articolo...
hellvis
Giovedì 14 Luglio 2011, 22.24.06
30
Io credo che sia Burke che Kant nella loro concezione del sublime fossero molto influenzati dalle teorie del filosofo greco Longino che aveva dato però un taglio prettamente naturalistico alle sue disamine (e che io considero ancora imprescindibili). Guardando le copertine penso che quella dei Black Sabbath e quella uffiiciale di Rainmaker siano più rivolte al soprannaturale anche se in quella dei Sabbath l'ambiente umano è talmente sopraffatto dalla Natura da diventare un tutt'uno con essa.
BILLOROCK fci.
Giovedì 14 Luglio 2011, 21.20.12
29
moro : semplificando il concetto, per me l arte del sublime rientra nella categoria dell impressionismo, ovverò ciò che un immagine ci trasmette nell attimo in cui la vediamo/osserviamo!!
Moro
Giovedì 14 Luglio 2011, 20.54.56
28
@Francesco: attenzione perchè il romanzo gotico nasce molto prima del sublime. Nasce il quell'epoca della crisi dell'illuminismo (che poi getta le basi per il sehnsucht e successivamente per il sublime). Kant scriveva giusto a proposito del sublime, ma Rousseau aveva anticipato tutti di almeno una cinquantina d'anni facendo emergere le prime crepe di quella società "illuminata" e devota alla scienza che contemporaneamente sentiva dentro di se una certa crisi dell'individuo. L'approfondimento dei viaggi intorno al mondo, la voglia di conoscienza per l'esotico e il remoto alimentavano le menti voraci di conoscienza ma stanche di contemplazione dei ricchi e dei mecenati settecenteschi. L'arte ne è l'ennesimo esempio. Ben prima di Friedrich o di Turner artisti come Fussli, Goya, Blake e il "circolo inglese" a Roma stava scoprendo l'inconscio, la solitudine e la ricerca a quell'utopico stato di natura a cui si riferiva il pioniere Rousseau. E' qualcosa di più primordiale, impalpabile ma più sentito rispetto al sublime. Il sublime ne è l'apice ma è l'apice di qualcosa che si sentiva già da sessanta anni.
fallingdrapery
Mercoledì 13 Luglio 2011, 2.08.11
27
la copertina di 'blessed are the sick' dei morbid angel! http://is.gd/6RCGEa
Zarathustra
Martedì 12 Luglio 2011, 22.02.42
26
Premessa: questo mio commento chiude la polemica con Trollow. Caro lettore, la redattrice in questione è laureata in Storia dell'Arte con lode, quindi ho come la sensazione che la tua sentenza sia sputata senza criterio. Ma è solo una sensazione, ripeto Bye bye
Sallow
Martedì 12 Luglio 2011, 21.53.27
25
Valkyria: no, non me la sento di rileggere un'offesa all'arte come il tuo articolo. Come anche di spiegarti a qualle passaggio di Gray mi riferivo, dato che è famosissimo. Saluti.
Cristiano
Martedì 12 Luglio 2011, 15.30.28
24
Grande articolo, anche io ho sempre pensato ad un accostamento tra romanticismo e metal, specialmente nella sua variante black/viking, basti pensare a Rousseau e al suo individualsimo con accenni di misantropia e lontananza dalla società per un ritorno alla natura e alla sua potenza e maestosità. Comunque secondo me un'altra copertina "sublime" è quella di Oath Bound dei Summoning, e anche la loro canzone The Land Of The Dead è una di quelle canzoni che risveglia qualcosa di grande nel mio profondo, quella canzone è sublime.
BILLOROCK fci.
Martedì 12 Luglio 2011, 13.26.29
23
corso accellerato d inglese da pub !!
Khaine
Martedì 12 Luglio 2011, 13.24.33
22
Evitiamo gli insulti, cortesemente.
BILLOROCK fci.
Martedì 12 Luglio 2011, 13.13.23
21
sallow : più che altro dovresti chiamarti , "swallow", ovvero "ingoiare" le cagate che dici !!
Valkyria Celtica
Martedì 12 Luglio 2011, 10.23.28
20
Caro Sallow, seguo il tuo consiglio: "Torna a casa il BIFOLCO inchino e stanco, Et a me lascia il mondo e a la fosc'ombra. Già fugge il piano al guardo, e gli s'invola," che dici ti si addice? Inoltre Gray era uno dei poeti della scuola cimiteriale, quindi mi spieghi che c'entra col Sublime? Rileggi ancora quello che ho scritto. A bientot mon ami.
Lizard
Martedì 12 Luglio 2011, 9.11.33
19
La canzone "The Wanderer" degli Emperor... Non riesco ad immaginare altra musica per il quadro di Friedrich!
Alex Ve
Martedì 12 Luglio 2011, 8.07.21
18
Sallow: tu invece continua pure con le banane.
Zarathustra
Lunedì 11 Luglio 2011, 23.45.16
17
Comunque, rispondendo alle presunte critiche di Sallow, non c'è scritto da nessuna parte che le copertine fossero storiche (qualcuna lo è, fra parentesi).
Hangar1893
Lunedì 11 Luglio 2011, 23.43.20
16
Hahaha
Raven
Lunedì 11 Luglio 2011, 22.27.15
15
Elegantissimo, proprio il tipo di lettore cui aspiriamo: educato, colto, desideroso di dibattere e di scambiare opinioni ed esperienze. Eccellente poi la sua esortazione a nutrirsi di frutta, che fa molto bene all'organismo ed al cervello, un vero salutista. Bravo Sallow.
Sallow
Lunedì 11 Luglio 2011, 22.02.50
14
articolo ridicolo, copertine che non c'entrano una ceppa con la storia del metal, sabbath a parte. Citazioni inutili; l'unica che avresti dovuto fare è una di Thomas Gray, dato che ti si addice. Fatti una pera ch'è meglio.
DD
Lunedì 11 Luglio 2011, 20.33.06
13
Tra quelle che conosco, penso la copertina che più mi stimola certi sentimenti sia quella di Subterrean degli In Flames. La silhouette di una bambina che corre tra le fiamme mentre tutto attorno è scuro, una delle mie copertine preferite in assoluto. Seguita da quella di Gardens of Grief degli At The Gates e Mantra degli In Vain. E poi molte copertine Black Una fra tutte quella dell'album omonimo dei Borknagar
Master Of Pizza
Lunedì 11 Luglio 2011, 20.29.02
12
Sublime...
NIcola Mtmtg Dal Sasso
Lunedì 11 Luglio 2011, 19.28.22
11
Articolo scritto splendidamente e tematiche analizzate ed esposte in maniera impeccabile. Condivido tutto dalla prima all'ultima parola. Il rapporto tra romanticismo e metal è uno dei più forti della storia dell'arte e delle sensazioni. Leggere e "sentire" Friederich e Turner assieme agli Iron Maiden ed ai NIghtwish mi ha fatto correre un brivido lungo la schiena. Sono lieto di scoprire che non sono l'unico che ad un certo punto si è fatto certe domande (partendo sia dal romanticismo che dal metal) ed è giunto a certe comuni conclusioni. Ancora complimentoni
Francesco
Lunedì 11 Luglio 2011, 15.54.23
10
Bellissimo articolo, complimenti. E' importante sottolineare il legame tra Romanticismo e Metal (sì il sublime è concetto Illuministco ma è nel Romanticismo che raggiunge le massime vette) perché altrimenti non si può capire tutto il metal estremo. Perché teschi, discorsi macabri, satanismo e tutti gli altri stilemi di black e death sono diventati così diffusi e in un certo senso anche popolari? Per lo stesso motivo per cui la gente ad un certo punto cominciò a leggere i romanzi gotici: per provare un'emozione, il sublime, che nella società moderna non è più possibile provare. Non è un caso che il Romanticismo sia sorto proprio nel periodo del boom della società industriale, perché semplicemente è una risposta ad esso. Inoltre gli sviluppi della musica Metal sembrano ricalcare di pari passo quelli del movimento Romantico: comincia opponendo il sentimento alla razionalità, per poi arrivare a riduscutere tutte le tematiche della società della propria epoca. Allo sviluppo economico e quindi al progressismo si oppone il fascino per il passato e le tradizioni (vedi quindi Folk e Viking Metal), amore per la perfezione contro quello per l'imperfezione (voci e chitarre sempre più distorte), perbenismo contro autoproclamazione della morale (black Metal), ai legacci della società moderna il misantropismo (doom Metal). Notate poi come il metal estremo abbia avuto un forte sviluppo nel periodo della crisi del blocco sovietico, che bene o male aveva rappresentato un simbolo per una società alternativa. Cadendo questa possibilità di alternativa si veniva calati sempre di più nella società attuale e quindi l'odio verso di esse si estremizzò così come le sue rappresentazioni.
AdemaFilth
Lunedì 11 Luglio 2011, 15.19.55
9
Eh ci ho pensato un pò anch'io sinceramente! Di arte figurativa non me ne intendo, ma se ho un dubbio preferisco scioglierlo, anche a costo di rischiare inesattezze (eufemismo di cassate). Fortunatamente c'è chi se ne intende
Metal4ever90
Lunedì 11 Luglio 2011, 14.50.40
8
@Ademafilth: Ora che ci penso avevo in mente di citarla anch'io quella copertina, solo che mi sembrava fuori tema, e invece...
Alex Ve
Lunedì 11 Luglio 2011, 14.39.24
7
Complimenti per l'articolo!!!
Valkyria Celtica
Lunedì 11 Luglio 2011, 13.58.02
6
@ AdemaFilth, hai citato dei nomi validissimi! Per quanto riguarda i Korn nei quali la cultura sovrasta la natura, hai notato la verticalità del picco sul quale gioca la bambina? Quello è un riferimento all'ignoto che solo una altezza vertiginosa può dare, il concetto "razionale" e tutti i riferimenti culturali arrivano dopo In generale a tutti grazie, sono contenta di sapere che la commistione di generi affascina anche voi e che siete in grado di capirla ed e apprezzarla. Vuol dire che riuscite ad andare "oltre"
AdemaFilth
Lunedì 11 Luglio 2011, 13.45.19
5
L'arte visuale non è mai stata di mia competenza, e non penso di essere in grado di esordire con commenti eloquenti, fatta eccezione per i complimenti che ti faccio per la tua abilità di trasmettere in modo tangibile un concetto che non è certo dei più diretti. Quello che posso fare, però, è accogliere la tua richiesta di partecipiazione e citare qualche copertina che innesca, in me, la sensazione ampiamente citata. Dusk... And Her Embrace dei Cradle of Filth, che risulta la copertina meno orrorifica della band, ma a mio parere la più profonda. The Silent Enigma degli Anathema, che meglio si allaccia al discorso della natura sopraffattrice dei sensi. Relentless Recurrence dei ChthoniC, che sinceramente non so come descrivere. Mi viene in mente anche Follow the Leader dei Korn, anche se in quel caso il discorso cambia, in questo caso direi che la cultura sovrasta la natura. Mutter dei Rammstein, Seventeen Seconds dei The Cure. Cito infine, dato che non me ne vengono in mente altre, Memorial dei Moonspell.
Metal4ever90
Lunedì 11 Luglio 2011, 13.43.46
4
Le copertine dei dischi metal nordici sono di un fascino indescrivibile. Anche quelle degli Opeth a me danno un senso del sublime (Morningrise e My Arms and Your Hearse soprattutto)
BILLOROCK fci.
Lunedì 11 Luglio 2011, 12.53.36
3
bellissimo quest articolo, mi piacciono questi accostamenti musica/ arte musica / filosofia ecc !! quest articolo cmq conferma la mia toeria già espressa in alcuni vecchi commenti, ovvero un buon cd parte da una buona copertina !! nello specifico poi, ci sono alcuni gruppi che ne hanno fatto un arte (iron maiden ecc) !! ed è per questo, (tornando ad vecchio articolo vostro), che l mp3 / masterizzare non potrà o non dovrà sostituire il vinile/cd, perchè la musica dei tuoi beniamini l apprezzi anche vedendo la copertina, l impaginazione, le foto !! tutto ciò è ancora più sublime !! the only way is rock n roll for ever.....
MetalHawk
Lunedì 11 Luglio 2011, 11.38.34
2
Wow! Questo articolo è davvero stupendo! Considerato il fatto che quest'anno ho studiato per la matura il romanticismo ed in generale il Sublime (tra l'altro ho visto una mostra su Munch e su alcuni pittori romantici), leggere un articolo sul sublime applicato al Metal è stata decisamente una bella sorpresa! Davvero bello, anzi sublime!
Lizard
Lunedì 11 Luglio 2011, 11.34.04
1
Ah... Caspar David Friedrich.... Questo quadro è a dir poco stupendo ed evocativo... Leggendo l'articolo mi sono venute in mente immagini diverse e lontane, anche stupide, come il Conan che di fronte ad eventi magici o inspiegabili invoca il suo Dio Krom o i Nativi americani per i quali la follia e i pazzi in generali erano espressioni del Grande Spirito o. ancora, i gargoyles delle cattedrali gotiche, i mostri marini delle tombe etrusche, le creature polimorfiche delle chiese bizantine e romaniche, il "monstrum" latino che raccoglie in un concetto meraviglia ed orrore ed, infine, tutto l'armamentario dell'orrore anni '60 della Hammer o dei film italiani di serie b,c,d... Insomma... Il Sublime ci circonda e ci meraviglia, come il potere della Natura e dell'ignoto, contro i quali combattiamo dalla notte dei tempi e dai quali siamo affascinati da sempre.
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Il viandante sul mare di nebbia, di Caspar David Friedrich
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11/07/2011
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IL METAL E IL SUBLIME
Come le copertine diventano Arte
 
 
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