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KING DIAMOND - Melissa ed Abigail - Le donne nei testi di King Diamond
05/09/2011 (6882 letture)
Nell’immaginario heavy metal, come in quello rock più in generale, le donne rivestono un ruolo fondamentale. Angeli, demoni od oggetto del desiderio, sia esso puramente fisico o ideale di bellezza e perfezione, l’altra metà del cielo continua ad attrarre e scatenare l’ispirazione di artisti che non possono fare a meno di confrontarsi col fascino, la salvazione o piuttosto con la perdizione che l’incontro/scontro tra i sessi da sempre genera e rinnova. Tra i molteplici esempi e le infinite parole che sono state dedicate a questo argomento, abbiamo deciso di occuparci di un autore che, a prima, vista, parrebbe richiamare tutt’altro tipo di ispirazione: parliamo di Kim Bendix Petersen, ai più noto con il nome d'arte di King Diamond.

IL RUOLO DELLE DONNE NELLA MUSICA DI KING DIAMOND
Famoso per il satanismo esoterico dei primi album dei Mercyful Fate e per i concept di matrice horror spiritico della propria band, il cantante danese ha in realtà da sempre manifestato una attenzione particolare ed unica alle protagoniste femminili, fino a legare indissolubilmente ad esse la propria carriera come autore: impossibile negare il loro ruolo fondamentale nello spiegare il fascino ed il successo di King Diamond. Come dimenticare infatti la strega Melissa, prima vera protagonista delle storie narrate dal cantante? La leggenda vuole che Diamond fosse in possesso dello scheletro di una strega bruciata nel Medioevo -Melissa, appunto- e che quella narrata nella canzone omonima fosse la sua “vera” storia, come narratagli dallo spirito della donna. L’iconografia stessa usata dal cantante sul palco, il suo famosissimo reggi-microfono costruito con le “vere” ossa della strega, ha a lungo costituito uno dei primari elementi di fascino utilizzati dal cantante per emergere e caratterizzare la proposta dei suoi Mercyful Fate. Sempre la leggenda vuole che queste ossa fossero poi rubate attorno alla metà degli anni ’80 dopo un concerto a Copenhagen, per tornare in possesso dello stesso Diamond solo dopo molti anni. Finzione o realtà? Scoprirlo riveste poca importanza, quello che conta è che, sin da subito, la donna acquista un rilievo primario nell’immaginario del cantante. Tanto che sulla copertina del suo primo album solista, Fatal Portrait, troviamo appunto il ritratto di una giovane, Molly, il cui spirito è stato rinchiuso dalla malvagia madre nella tela. Il secondo album porta il trionfo del personaggio femminile più noto nella carriera del cantante, la piccola Abigail. Se scendiamo nel particolare possiamo notare, però, che in tutti i dischi dell’artista sia possibile individuare una o più protagoniste femminili, siano esse bambine, ragazze o donne adulte, quando non direttamente spiriti: che si tratti di Molly, di Miriam (madre di Abigail), fino alla terribile Grandma di Them, e via proseguendo con Missy, Jeanne Dibasson, la Nurse Needle, Madeleine, Lucy, Sarah, Little One, Viktoria, la donna-lupo di House of God e la piccola Girl in the Bloody Dress dell’ultimo Give Me Your Soul… Please!!!, sembra proprio che l’universo femminile eserciti un'attrazione particolare per la penna del buon King. Anche quando Diamond si presenta come protagonista delle terribili vicende cui la sua penna dà forma, il suo contraltare è sempre da ricercarsi in una protagonista femminile, quando non sono esse stesse le uniche e principali attrici sul palcoscenico: un’attenzione che merita un approfondimento.
Com’è noto, i plot creati per i dischi partono tutti da un background tipicamente horror a cui viene legata una forte connotazione antireligiosa, dapprima dichiaratamente satanista e quasi misogina, poi via via più esoterica e spiritica, sempre meno di marca anticristiana. Il mondo di King Diamond, che esploreremo meglio in seguito, è misterioso e violento, esoterico e profondamente legato a regole arcane che sfuggono agli uomini, i quali si illudono, con i propri feticci religiosi o scientifici di poter spiegare o addirittura controllare ciò che, di fatto, resta inspiegabile e lontano. Una visione ben poco allettante, nella quale le donne ricoprono un ruolo fondamentale: siano esse il veicolo attraverso il quale il male si manifesta o le sue vittime primarie, sono loro ad essere investite in prima persona dagli eventi o sono loro a provocarne l’infallibile sviluppo e l’altrettanto inevitabile epilogo.

MELISSA ED ABIGAIL
Vediamo adesso, più nello specifico, le parole che Diamond riserva alle sue amate (?) protagoniste. La prima e, probabilmente, più famosa delle donne che esamineremo nell’articolo è senza dubbio Melissa: è lo stesso King a narrare in prima persona il triste destino della sua amata nell’omonima canzone che dà il titolo al primo album dei Mercyful Fate,

I'm kneeling in front of the altar
Satan's cross upon the wall
Strange emptiness, a crystal ball between two candles
Melissa has entered another life
Melissa, you were mine
Melissa, you were the light
She was a witch
Why did they take you away?
Melissa, you were the queen of the night
Melissa, you were my light
I swear revenge on the priest
The priest must die
He must die in the name of Hell
Melissa, can you hear me?
Melissa, are you there?
Nothing is left outside at the stake
They've taken her away from me...
I think Melissa's still with us


Sono inginocchiato davanti all’altare
La croce di Satana sul muro
Uno strano vuoto, una palla di cristallo tra due candele
Melissa è entrata in un’altra vita
Melissa, tu eri mia
Melissa, tu eri la luce
Lei era una strega
Perché ti hanno portato via?
Melissa, tu eri la Regina della notte
Melissa, tu eri la mia luce
Io giuro vendetta su quel prete
Il prete deve morire
Deve morire nel nome dell’Inferno
Melissa, puoi sentirmi?
Melissa, sei lì?
Niente è rimasto là fuori,
Ti hanno portato via da me
Io credo che Melissa sia ancora con noi


Melissa torna nel secondo disco dei Mercyful Fate, Don’t Break The Oath, nella conclusiva Come To The Sabbath: è ancora King a parlare

Come come to the Sabbath
Down by the ruined Bridge
Witches and Demons are coming
Just follow the magic Call
Come come to the Sabbath,
Down by the ruined Bridge
Later on the Master will join us
Called from the Heart of Hell
At first we light up a Fire,
And then we hail our Lord
Two Candles, a black and a white,
Are placed upon the Altar
North, South, East and West,
And so we clean the Air
High Priestess invoking the Devil,
Infernal names are spoken
Come to the Sabbath, Sabbath...
The ceremony's proceeding
It's time to grant your wishes
And evil curse on the priest
Who took the life of Melissa
Now we must close up the ritual
Lead the Enochian key
And so it will be done, Amen...now come
Come to the Sabbath, Sabbath...
If you say heaven I say a castle of lies
You say forgive him I say revenge
My sweet Satan you're the one


Unisciti, unisciti al Sabba
Al di sotto del ponte crollato
Streghe e demoni stanno arrivando
Devi solo seguire la magica Chiamata
Unisciti, unisciti al Sabba, Sabba
Al di sotto del ponte crollato
Più tardi il Maestro si unirà a noi
Chiamato dal cuore dell’Inferno
Per prima cosa accendiamo un fuoco
E dopo saluteremo il nostro Signore
Due candele, una bianca ed una nera
Sono posizionate sull’altare
Nord, Sud, Est ed Ovest
E così ripuliamo l’aria
Alti Sacerdoti invocano il Diavolo
Nomi infernali vengono pronunciati
Unisciti al Sabba, Sabba
La cerimonia sta procedendo
E’ tempo di rispondere ai desideri
E maledire il prete
Che prese la vita di Melissa
Ora dobbiamo chiudere il rituale
Condurre la Chiave di Enoch
E così sarà fatto… Amen, vieni
Unisciti al Sabba, Sabba
Se dici Paradiso, io dico un castello di bugie
Tu dici perdonalo, io dico vendetta
Mio dolce Satana, tu sei il solo


Come è noto, la trilogia di Melissa si chiude nel disco del ritorno dei Mercyful Fate, In The Shadows: secondo alcuni, però, Is That You, Melissa? non sarebbe una vera e propria conclusione della storia, in quanto in esso troviamo sempre King che, da solo, ricorda i tempi passati e la morte della strega, il cui spirito sembra essere presente, negando un proprio ritorno. Potrebbe quindi trattarsi di una sorta di omaggio che il cantante rende a questo personaggio ed alla storia narrata nei dischi precedenti. Di certo c’è che King, saluta qui definitivamente la propria amata:

Oh... Melissa, You're in my dreams
You're with me every day
Oh... Melissa, could that really be your voice I hear?
Too soon for you and I
The priest took his sacrifice
And sent you to the other side
Oh... Melissa, You're in my dreams
You're with me every day
Oh... Melissa, do you remember the time we shared?
Do you remember the magic nights?
I will never forget your smile
Do you remember the love we had?...
Oh the love we had
"No... Melissa"
You gotta tell me why
"No... Melissa"
I want her by my side
"This is against the rules
There won't be another time"
Melissa tell me why
I wanna know why
"No... Melissa"
You gotta tell me why
"No... Melissa"
I want her by my side
Oh... Melissa, You're in my dreams
You're with me every day
Oh... Melissa, close your eyes and say goodbye
One last time... we'll kiss goodbye
I kiss your soul goodbye


Oh Melissa… Sei nei miei sogni
Sei con me ogni giorno
E’ realmente la tua voce quella che sento?
Troppo presto per me e per te
Il prete ottenne il suo sacrificio
E ti ha mandata dall’altra parte
Oh Melissa… Sei nei miei sogni
Sei con me ogni giorno
Oh Melissa… Ricordi il tempo che abbiamo condiviso?
Ricordi le notti magiche?
Non dimenticherò mai il tuo sorriso
Ricordi l’amore che abbiamo condiviso?
Oh L’amore che avevamo
”No… Melissa
Devi dirmi perché
“No…Melissa”
La voglio al mio fianco
“Questo è contro le regole
Non ci sarà un’altra volta”
Melissa, dimmi perché
Voglio sapere perché
Oh… Melissa, sei nei mie sogni
Sei con me ogni giorno
Oh…Melissa, chiudi i tuoi occhi e saluta
Un’ultima volta…Ci baceremo salutandoci
Bacio il tuo spirito, addio


Come si può notare, l’amore che King prova per Melissa non conosce pace, fino a spingerlo ad un’invocazione satanica per maledire il prete che l’ha portata sul rogo. King non nega mai che Melissa fosse una strega ed anzi sottolinea anche la propria appartenenza a Satana. Un “particolare” che ci rivela la natura duplice della figura di Melissa (e dello stesso King), vittime ma allo stesso tempo artefici della propria dannazione. Un concept tipico del primo periodo “satanista” del King Diamond autore, che sarà in seguito abbandonato dal cantante, il quale arriverà poi in House of God a rivelarci che Dio e Satana non sono che burattini nelle mani di divinità ben più antiche e malefiche, che utilizzano queste due figure per confondere e distruggere gli uomini.
La seconda figura di cui ci occuperemo è l’altra protagonista assoluta della carriera di King Diamond, la piccola Abigail, la cui storia è narrata nel secondo omonimo album solista del cantante e nel successivo reprise Abigail II. Il complesso concept che la vede come protagonista, ambientato tra il 1777 ed il 1863 D.C. si snoda tutto all’interno di una casa padronale circondata da una foresta: l’antica magione dei LaFey (cognome che ci riconduce, per assonanza, ad un’altra strega, la famosa Morgana, sorellastra di Re Artù). La storia vede come protagonisti anche la giovane Miriam ed il fantasma della piccola Abigail (Little One), oltre al fantasma del vecchio conte LaFey, il suo erede Jonathan (marito di Miriam) ed i misteriosi Black Horsemen, cavalieri al servizio della famiglia, guidati da O’Brian, fratellastro della stessa Abigail e reale padre di Jonathan. La storia prende le mosse nel 1777, quando il Conte LaFey scoperta la maternità fedifraga della moglie, non esita ad uccidere lei e la figlia che sta aspettando, gettandola dalle scale. La piccola, nata morta, viene chiamata Abigail e viene sepolta nella cripta della villa dai Cavalieri. Il suo spirito, resta però imprigionato nella villa, e si manifesta quando Jonathan e Miriam vi giungono. I Cavalieri cercano di dissuadere la giovane coppia ad entrare, senza successo. Lo spirito di Abigail prende possesso del corpo della giovane che resta incinta, mentre il fantasma del vecchio Conte allerta Jonathan di quanto successo in passato. Il giovane, consapevole della mostruosa gravidanza della moglie, sembra decidersi ad ucciderla, incitato dalla stessa Miriam ma Abigail, che controlla il corpo della "madre", riesce a gettarlo dalle scale, mentre Miriam muore per il dolore dando alla luce la bimba nella Cripta. A questo punto, i Black Horsemen irrompono nella casa, prendendo Abigail per ucciderla nuovamente:

Count de LaFey uncovered his cheating Wife
9 months of loving and sharing
Oh it was a bastard child
How could he have been so blind
"No bastard baby
will inherit what's mine"
Another one of her affairs
had left him in despair
So he pushed her down the stairs
to die..."No" She cried
In 1777, on the 7th Day of July
The Countess broke her neck and the
embryo came out dead
The he burned his beloved Wife
and the embryo he gave a name
"Abigail You must rest in shame" Rest in shame
Obsessed with a strange idea
He wanted to mummify
The girl for the future to find...and he did
So he pushed her down the stairs
To die..."No" She cried
In 1777, on the 7th Day of July


Il Conte de LaFey scoprì il tradimento della moglie
9 mesi di amore e condivisione
Oh, era una figlia illegittima
Come aveva potuto essere così cieco?
“Nessun figlio bastardo
Erediterà ciò che è mio”
Un’altra delle sue relazioni
Lo aveva condotto alla disperazione
Così, la gettò giù dalle scale
Per ucciderla… “No” lei urlò
Nel 1777, il settimo giorno di luglio
La Contessa si ruppe il collo
E l’embrione nacque morto
Poi Lui bruciò la sua amata moglie
Ed all’embrione diede un nome
“Abigail… Tu riposerai nella vergogna. Riposa nella vergogna
Ossessionato da una strana idea
Volle mummificare la piccola
Per il futuro… E così fece
Nel 1777, il settimo giorno di Luglio
(“The 7th Day of July 1777”)


On the very next morning
When the mist was eaten away by the sun
Miriam grew hour by hour and
Jonathan he cried
He knew the ghost had been telling the truth
So this was 9
The pregnancy would not last overnight
Oh she started singing
A lullaby, rocking the cradle again
And then she said
"I'm having Your baby my love...love"
But it wasn't love, Oh no
She was possessed...and he knew
"I will get what is rightfully mine"
Speaking with different tongues
Miriam was eaten alive from inside
Again she said
"I'm having Your baby my love...love"
But it wasn't love, Oh no
She was possessed...possessed


La mattina successiva
Quando la nebbia fu ingoiata dal sole
Miriam cresceva di ora in ora e
Jonathan piangeva
Sapeva che il fantasma aveva detto la verità
Così questo era il 9
La gravidanza non sarebbe durata fino alla notte
Oh… Lei iniziò a cantare
Una ninnananna, muovendo la culla
E poi disse: “Sto aspettando tua figlia, mio amore… Amore”
Ma non era amore… Oh no... Lei era posseduta e lui lo sapeva
“Avrò quello che è mio di diritto”
Parlando con lingue differenti
Miriam era divorata dall’interno
E nuovamente disse:
“Sto aspettando tua figlia Mio amore… Amore
Ma non era amore, oh no
Lei era posseduta… Posseduta (“The Possession”)


"Abigail, I know You're in control of her brain, Abigail
And I know that You're the one that's
speaking through her, Abigail
Miriam can You hear me"
"I am alive inside Your Wife
Miriam's dead, I am her head...”
"Abigail, don't You think I know what
You've done, Abigail
I'll get a priest, he will know
How to get her soul back"
"Oh Jonathan, this is Miriam
Our time is out
Remember the stairs, it's the only way"
"Abigail, nothing I can do but give in, Abigail"
"follow me to the crypt"
"Abigail you ought to be reborn where you died Abigail"
"Jonathan, I agree...Yes I do"
"I am alive inside Your Wife
Miriam's dead, I am her head...soon I'll be free!!!"


"Abigail, io so che stai controllando il suo cervello, Abigail
E so che sei colei che sta
Parlando attraverso di lei, Abigail
Miriam puoi sentirmi?"
“Io sono viva dentro tua moglie
Miriam è morta, io sono nella sua testa”
“Abigail non pensi che io sappia
cosa hai fatto, Abigail
Porterò un prete, lui saprà
Come rimandare indietro il tuo spirito”
“Oh Jonathan, qui è Miriam,
Il tempo è finito
Ricordati le scale, è l’unico modo”
“Abigail, non posso fare altro che andare avanti
Seguimi alla cripta
Abigail, tu rinascerai dove sei morta, Abigail”
“Jonathan, Sono d’accordo… Sì lo sono”
“Io sono viva, dentro tua moglie
Miriam è morta, io sono nella sua testa… E presto sarò libera
(“Abigail”)


So there they stood at the top of the stairs
Miriam in the mood, Jonathan was scared
Gazing into the dark, Jonathan saw the star
For a second he turned his back
And she was there like a ghost
She pushed him hard and clean
To the bottom of the stairs
"Now we're finally alone, Miriam
Abigail is here to stay"
The birth of Abigail would soon be realized
The second coming of a devil in disguise
And the moon did not shine
It was darker than ever before
On this sacred night
The soul of Miriam was crying out in pain
Remembering the day, arrival in the rain
The pain of labour was so strong that Miriam died
The final seeing was a pair of yellow eyes
You can still hear her screaming
If You're walking the stairs in July
Riding from beyond
The 7 Horsemen would arrive before the dawn
Servants of the count, when Abigail was born the first time
Oh no...they found her in the sarcophagus
Baby Abigail was eating, Oh I cannot tell You
"Take her...and bring her
To the chapel in the forest
So go now...The ceremony
And the coffin's waiting"
The Black Horsemen
That's the end of another lullaby
Time has come for me to say Goodnight


Così si trovarono sulla cima delle scale
Miriam posseduta, Jonathan era spaventato
Scrutando nel buio, Jonathan vide le stelle
Per un secondo voltò le spalle
E lei era lì, come un fantasma
Lo spinse duramente
Dalla cima delle scale
“Ora siamo finalmente sole, Miriam
Abigail è qui per restare”
La nascita di Abigail sarà presto realtà
La seconda venuta di questo diavolo in disgrazia
E la luna non brillava
Era scuro come mai prima
In questa note sacra
Lo spirito di Miriam stava urlando dal dolore
Ricordando il giorno dell’arrivo, sotto la pioggia
Il dolore del parto fu così forte che Miriam morì
L’ultima cosa che vide furono un paio di occhi gialli
Puoi ancora sentirla urlare
Se percorri le scale in luglio
Cavalcando da altrove
I sette Cavalieri arrivarono prima dell’alba
Servitori del Conte, quando Abigail nacque la prima volta
Oh no… La trovarono nel sarcofago
La piccola Abigail stava mangiando, oh non posso dirvelo
“Prendetela… E portatela
Nella cappella nella foresta
Andate ora… La cerimonia
E la bara attendono”
I Cavalieri neri
E’ la fine di un’altra ninna-nanna
Il tempo è venuto per me di dire buonanotte
(“The Black Horsemen”)


La storia di Abigail termina nel 1863, quando la giovane diciottenne, viva perché graziata dal fratellastro O’Brian, abbandona la cappella in cui è cresciuta e durante una tempesta arriva alla magione dei LaFey, dove Little One, il fantasma della Abigail originale la attende, aprendole il cancello. Nella casa la giovane trova Jonathan, ancora vivo ma ridotto su una sedia a rotella dalla caduta dalle scale. Jonathan, che ora si fa chiamare Conte LaFey, non riconosce la ragazza ed addirittura la chiama Miriam, convincendosi che la moglie è tornata. La notte Abigail sente Little One che incessantemente cerca la mamma. Credendo di far l’amore con Miriam, un folle Jonathan in realtà violenta Abigail, che giura di ucciderlo. Ma il piano non funziona come previsto e dopo la morte di Jonathan il fuoco che Abigail ha appiccato per bruciarne il corpo la lambisce a causa degli spiriti che ormai infestano la casa ed anche la giovane muore, per sempre, lasciando Little One, lo spirito della Abigail originale, intrappolato nella casa. Ancora una volta, non ci sono vincitori, nessuno si salva e il fuoco non può distruggere del tutto il male compiuto dagli uomini, lasciando intrappolato lo spirito inconsapevole della piccola Abigail.

IL MONDO DI KING DIAMOND
Melissa, Abigail, Miriam e Little One, come anche Jonathan e l’alter ego King, sono gli archetipi ideali di tutti i personaggi creati da King Diamond. Vittime e carnefici allo stesso tempo, i suoi protagonisti si muovono come pedine di un gioco più grande di loro, le cui regole sono dettate da forze maligne e superiori, che non prevedono salvezza o compassione per il loro destino, quando non sono direttamente orientate al controllo ed all’annichilimento degli esseri umani. Una visione pessimista e fortemente determinista, nella quale anche l’amore è una pura illusione, se non la ragione primaria della perdizione. Non c’è salvezza nel mondo creato dall’autore danese ed anche la morte stessa, ben lungi dal liberare gli uomini e le donne dal proprio ineluttabile destino, si rivela poco più che una porta verso la dannazione eterna. Ogni azione compiuta, ogni delitto commesso, portano inevitabilmente ad un finale tragico e senza ritorno che non fa che alimentare il male, di cui sembra nutrirsi la nostra stessa esistenza. Le donne in questo scenario determinista hanno un ruolo primario: esse sono la chiave attorno a cui ruotano tutte le storie create da Diamond, il fulcro di tutti gli eventi e non è un caso se gli unici album in cui una donna non riveste questo ruolo siano quelli non legati da un concept. Come è piuttosto evidente, l’ispirazione primaria per il cantante non proviene dal classico stereotipo rock, ma direttamente dalla letteratura gotica, a cui viene aggiunta una vena horror leggermente più cruda e moderna. I caratteri tipici della letteratura nata tra il XVIII ed il XIX secolo sono tutti presenti nelle storie create da Diamond. Innanzitutto le ambientazioni: vecchi castelli, abbazie e monasteri, cripte, antiche magioni teatro di eventi terribili, cimiteri, foreste oscure, ospedali psichiatrici. Luoghi che scatenano paure irrazionali, sensazioni forti, terrore ed orrore e, quindi, il sublime, vero archetipo della letteratura gotica e, soprattutto, romantica. Luoghi capaci di esprimere uno stato d’animo e quindi potenti ed oscuri ma al tempo stesso indeterminati e sfuggenti. In secondo luogo, i temi trattati: il paranormale, i conflitti interiori, l’amore senza speranza, la dannazione, l’esotismo esoterico ed, ancora, il rifiuto della visione razionalista tipica dell’Illuminismo, gli abissi della psiche, la possessione demoniaca, le antiche profezie e così via. In terzo luogo, il rapporto con la religione, in particolare quella cattolica, sempre vista come mezzo di oppressione ed occultamento della verità. Ecco così che le “eroine” di Diamond trovano il loro corrispettivo letterario nella Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu, nella Mina Harker di Bram Stoker, nelle protagoniste dei romanzi di Ann Radcliffe, in Berenice, Ligeia e nelle altre “eroine” tratteggiate da Edgar Allan Poe. L’opera di Diamond si inserisce quindi in un filone ben sperimentato, all’interno del quale la donna riveste un ruolo centrale e pieno di fascino, sublimando una tensione erotica sempre presente che resta però spesso sullo sfondo. Per suo conto, Diamond aggiunge, in chiave antireligiosa, un certo pessimismo e la nota relativista per la quale bene e male e le divinità che li incarnano, sono concetti astratti ed incapaci di spiegare la natura umana ed il mondo che ci circonda, tanto quanto la scienza e le cosiddette verità che muovono i nostri passi. L’accusa di misoginia che inizialmente aveva colpito il cantante non sembra quindi giustificata o perlomeno non nei termini classici in cui la si coniuga abitualmente. Di fatto, neanche lo stesso alter ego del cantante, come nessuno dei protagonisti maschili rappresentano un polo positivo: sono anch’essi dei meri strumenti, portatori di male e violenza, insiti nella natura umana in tutte le sue forme. Non esiste un Jonathan Harker, né un Van Helsing nelle sue storie. Eppure, come da tradizione, la donna è la porta attraverso la quale il male si manifesta e seduce gli uomini. Il tramite attraverso il quale giunge nel Mondo. Un paradigma che appare in tutta la letteratura gotica e romantica e che, anche oggi, fatica ad essere superato. Un paradigma che la stessa tradizione religiosa nata col Vecchio Testamento ha propagato ma è precedente ad essa e sembra risalire alla notte dei tempi e trovare conferma nella descrizione dei primi riti magici ad opera dei poeti greci e romani, che quasi sempre hanno una donna come protagonista. Se sia questa la chiave di lettura più adeguata per la complessa opera di King Diamond è difficile da stabilire con certezza, sicuramente il fascino delle sue storie appare slegato dal tempo, pregno com’è di archetipi oscuri ed impressionanti che non possono lasciare indifferenti e costituiscono uno dei segreti del suo successo.



Argo
Venerdì 9 Settembre 2011, 18.02.22
30
King ha sfornato 2 capolavori con queste 2 donzelle, sarebbe un sogno per me se scrivesse un romanzo riguardante Abigail.
Celtic Warrior
Venerdì 9 Settembre 2011, 12.48.13
29
eh eh Radamanthis sai come gustarti a pieno e con poesia le cose belle della vita . W il buon vino e W Lizard
Radamanthis
Venerdì 9 Settembre 2011, 11.51.31
28
Eh si Lizard, certi articoli vanno gustati...come il buon vino e, se li abbini, vengono fuori bei momenti! Poi, certi articoloni vanno dritti nell'enciclopedia / archivio degli articoli che meritano di essere stampati e da tramandare ai posteri!
Lizard
Venerdì 9 Settembre 2011, 10.50.12
27
Spero che l'esperienza sia stata piacevole come sembra
Radamanthis
Giovedì 8 Settembre 2011, 12.28.01
26
Ieri l'ho stampato e me lo sono gustato di nuovo, ma stavolta in salotto la sera, con luce bassa e un buon bicchiere di vino...
Radamanthis
Mercoledì 7 Settembre 2011, 11.26.31
25
Molto interessante il post di Jimi TG, anche a mio avviso la scelta dei nomi e dei personaggi di King non è a caso ma c'è un motivo dietro e il post di Jimi credo l'abbia svelato!
AL
Mercoledì 7 Settembre 2011, 10.14.43
24
articolone da paura! bravo! il Re è un mito...
fabio II
Mercoledì 7 Settembre 2011, 10.03.55
23
Buongiorno Lizard, ma il merito è tuo che mi hai ispirato con l'articolo; tu cosa fai quando devi recensire un cd?? se è bello ti farai guidare e verrà fuori una recensione entusiasmante, se fa schifo finirai per scrivere cose spesso scontate e ripetitive, così come il prodotto merita( ad arte segue arte ). L'intellegenza e la comprensione sono beni comuni: siamo stati separati e la gente continua a vedere quello. Ma non è così: semplicemente ti hanno dato un'identità per poterti individuare. Grazie ancora per l'articolo, ripeto: originale e ben costruito
Lizard
Martedì 6 Settembre 2011, 19.46.06
22
Fabio Ii: la tua ultima frase mi piace assai
Lizard
Martedì 6 Settembre 2011, 19.44.40
21
Grazie mille per il contributo Jimi!!!! Conoscendo King Diamond ho l'impressione che la scelta dei nomi sia sempre tutt'altro che casuale. Quindi ben venga il collegamento con la Abigail biblica, che stimola nuove riflessioni!
Khaine
Martedì 6 Settembre 2011, 19.37.30
20
Un figlio di nome Kebab???
Jimi The Ghost
Martedì 6 Settembre 2011, 19.19.03
19
Non ne sapevo assolutamente mezza. Ho letto tutto attentamente, e mi ha quasi sconcertato la struttura compositiva e la tua maestria nella narrazione. Pensa Lizard che se prendi la Sacra Bibbia, credo nel passo di Samuele capitolo 25, troverai una figura femminile di minore importanza, proprio Abigail, rappresentata come una donna bellissima ed intelligente (che in ebraico significa "il potere di essere donna") sposata con un ricco possidente, Nabal (significa proprio "stolto"), un marito, cattivo e odioso. La vita di Abigail s’incrocia casualmente con quella di Davide errabondo nel deserto che stava fuggendo da Re Saul che chiedeva con forza cibo e acqua a Nabal, ma lui stoltamente rifiutò.Per non fartela noiosamente lunga....Abigail affascinata da Davide chiederà di aver compassione per il suo stolto e inetto marito Nabal; la donna offrirà a Davide non solo il pane richiesto ma anche vino, carne, grano, uva e fichi secchi. All’improvvisa e prematura morte del marito, Abigail diventerà la moglie libera di Davide e gli darà anche un figlio nal nome Kileàb. Libera e felice.........Jimi TG
Fulvio
Martedì 6 Settembre 2011, 18.53.40
18
Sinceramente non ho propria voglia di leggermi sto lunghissimo articolo!! Almeno...non qui! Me lo stampo, penso meriti di essere archiviato su cartaceo, e lo spolperò con calma stasera leggendomelo sul divano, magari ascoltando il vinile di Melissa. \m/ horns up per il Re e per Lizard.
Lizard
Martedì 6 Settembre 2011, 18.40.26
17
Davvero non ti piace The Graveyard, Flag? Io lo trovo in assoluto il suo disco piu' psicotico e disturbante e, per restare in tema con l'articolo, il personaggio di Lucy e' strepitoso, uno dei piu' riusciti in assoluto.
Flag Of Hate
Martedì 6 Settembre 2011, 16.55.11
16
Faccio una piccola considerazione che va leggermente OT: King Diamond, nella sua lunga carriera, IMHO è uno dei pochi artisti a non aver mai fatto un passo falso grave, un flop clamoroso: in una ipotetica scala 0-100, anche nel lavoro più "spompato" (che secondo me rimane "The Graveyard") non scende al di sotto del 70. Anche Ronnie J. Dio, il mio artista preferito in ambito Hard'n'Heavy, ha fatto due schifezze (AM e MOTM), mentre quel buon uomo del Re non ha mai fatto grossi passi falsi, al massimo dischi meno ispirat: è proprio una leggenda!
fabio II
Martedì 6 Settembre 2011, 15.40.53
15
Bravo Lizard, idea davvero originale. Tornando al discorso sulle religioni, King sosteneva che in realtà il diavolo è stato creato dalle istituzioni religiose proprio per contrapporre il maligno al sacro, e di come, se ben interpretata, la 'cultura satanica' fosse gioia di vivere e libertà. Poi ancora, come la religione cristiana abbia ripreso e plasmato il 'Libro dei morti' egizio da cui 'Non ho rubato' è diventato 'Non rubare!'; 'Non ho ucciso' è diventato 'Non uccidere!' è così via. In una società civile imperatori e imperativi non dovrebbero esistere
Lizard
Martedì 6 Settembre 2011, 13.31.17
14
Troppo buono Radamanthis, ma grazie
Radamanthis
Martedì 6 Settembre 2011, 10.54.37
13
@Lizard: Beh, è difficile entrare nel merito dell'articolo perchè hai riassunto il tutto in modo inequivocabile e la perfezione dell'articolo lascia poco spazio alla discussione...Non ti sto prendendo in giro, hai fatto un articolone ed è veramente difficile aggiungere qualcosa o trovare qualcosa su cui contraddirti...complimenti ancora!
Valkyria Celtica
Martedì 6 Settembre 2011, 9.12.32
12
...cavolo...
Bert
Martedì 6 Settembre 2011, 7.58.18
11
Veramente tantissimi complimenti. Un articolo con i controcazzi!
tribal axis
Lunedì 5 Settembre 2011, 22.35.11
10
grandissimo articolo, complimenti veramente. l'ho proprio letto con passione!
Lizard
Lunedì 5 Settembre 2011, 21.40.09
9
Innanzitutto grazie a tutti! King Diamond ed i Mercyful Fate sono da sempre dei punti di riferimento imprescindibili e la stima che nutro nei loro confronti e' massima. Rendere loro omaggio e' un vero piacere. Se poi qualcuno volesse entrare nel merito dell'articolo... Ben venga
Flag Of Hate
Lunedì 5 Settembre 2011, 21.17.27
8
Complimenti Lizard, questo è proprio un Signor articolo. Chapeau!
jek
Lunedì 5 Settembre 2011, 20.38.01
7
Non posso fare altro che inchinarmi al "RE" e a "Lizard"
Nightblast
Lunedì 5 Settembre 2011, 16.24.20
6
Articolo meraviglioso...Quante notti insonni da ragazzino pensando ai testi di King...
Vittorio
Lunedì 5 Settembre 2011, 15.01.39
5
Solo Saverio poteva scrivere un articolo del genere. Io sto lentamente riscoprendo tutta la discografia di questo Genio Del Male. E Genio Del Metal.
Marco
Lunedì 5 Settembre 2011, 14.56.42
4
Complimenti per l'articolo... Davvero interessante!!
Ivo
Lunedì 5 Settembre 2011, 14.48.06
3
Articoli come questi, e redattori come questi rendono grande questo sito. Complimenti!
Celtic Warrior
Lunedì 5 Settembre 2011, 14.18.06
2
Dopo questo articolo di ottima fattura vado a rispolverare le vecchie cassette dei Mercyful Fate e questa sera me le sparo !!!
Radamanthis
Lunedì 5 Settembre 2011, 13.20.10
1
Dopo questo articolo non una statua o un altare per Lizard...un intero MUSEO!!! Immenso!
IMMAGINI
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Frammento di 'Abigail II'
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05/09/2011
Articolo
KING DIAMOND
Melissa ed Abigail - Le donne nei testi di King Diamond
 
 
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