|
26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
|
|
NIGHTWISH + SONATA ARCTICA - Mazda Palace, Milano, 28/10/2004
13/11/2004 (11456 letture)
|
La voglia di partecipare a questa serata "made in Finland" era davvero moltissima, un po' per vedere i miglioramenti dei Sonata Arctica (sbandierati a destra e a manca dai numerosissimi fan sui vari forum internazionali) e un po' per gustarmi i Nightwish, mai visti in vita mia e che ultimamente ho iniziato a seguire con particolare interesse.
SONATA ARCTICA
La band capitanata da Tony Kakko era assente dai palchi italiani dal 2001 (Vidia di Cesena con Gamma Ray e Vanishing Point) ed in quella occasione, sebbene giù amassi i primi due dischi, la delusione fu davvero tanta perché il combo finnico non si dimostrò certamente una grande live-band. Ma per fortuna ora il discorso ora è cambiato, e di molto: altri due dischi ed un live album hanno sicuramente portato più esperienza e sicurezza ai membri dei Sonata e la differenza con quel concerto dell'ottobre 2001 è abissale. Oggi infatti il gruppo finlandese può contare sulla voce d Tony Kakko che, lungi dall'essere perfetta come su disco, dimostra comunque un certo miglioramento e che grazie al chitarrista Jani Liimatainen, ma soprattutto al tastierista Henrik Klingenberg, riesce a ripetere, almeno in parte, quella grande quantità di cori e controcori presenti su disco.
Se i miglioramenti del frontman sono evidenti, sono ancora più in vista quelli del batterista Tommy Portimo (pur essendo questi un drummer prettamente "power") e del chitarrista Liimatainen, che non è certo un altro clone di Malmsteen ma che invece ricerca soluzioni più personali, al limite del progressive. Il concerto inizia dunque con Reckoning Day, Reckoning Night, una sorta di intro già presente nell'ultima release e che pertanto ci introduce alle prime due canzoni del concerto, ossia le prime due songs di Reckoning Night: Misplaced e Blinded No More suonano davvero bene dal vivo (il sound non è certo perfetto, ma non essendo i Sonata Arctica headliner questa sera ci può stare) ma a mio avviso queste, comunque, si confermano come le due canzoni meno riuscite dell'ultima fatica discografica; credo che la freddezza del pubblico, almeno all'inizio, confermi questa mia sensazione. Già da 8th Commandament (tratta dal fortunatissimo debut Ecliptica), però, la storia cambia e le oltre settemila persone che riempiono il Mazda Palace dimostrano di gradire ed iniziano ad incitare alla grandissima il gruppo. Il binomio successivo Victoria’s Secret/Broken fa letteralmente esplodere i fan della band -una buona percentuale, a mio avviso. Il suono migliora leggermente giusto in tempo per Replica e My Land; due canzoni osannate da tutti che hanno una incredibile resa sonora. Silence putroppo esce come il disco più ignorato da questa setlist, con la sola Black Sheep (non eseguita perfettamente). Don’t Say A Word ci fa dunque tornare al recentissimo Reckoning Night: l'entusiasmo del pubblico presente aumenta, col suo refrain trascinante e con le bellissime melodie scritte da Kakko. Tocca quindi a The Cage chiudere il concerto dei nostri (se si esclude il simpatico siparietto di We Need Some Vodka). In sintesi si è trattato di un ottimo show, davvero godibile... che dire? Speriamo in tour europeo da headliner.
NIGHTWISH
Anche i Nightwish mancavano dal suolo italico da un pò e, a testimonianza di ciò e naturalmente del grande successo ottenuto di recente dal gruppo finlandese, la grande maggioranza delle persone presenti erano venute quasi esclusivamente per assistere al loro show, che si è rivelato essere uno spettacolo a tutti gli effetti, con tanto di fuochi d'artificio, cannoni spara-coriandoli e grandi effetti di luce, anche se la cosa più importante, è bene precisarlo, è stata la prestazione dei cinque musicisti: i suoni erano davvero perfetti (fatta eccezione per l'opener Dark Chest Of Wonders) ed il carisma del bassista Marco Hietala era davvero impressionante. Un pò più fredda la cantante Tarja Turunen, che comunque spazza via qualsiasi dubbio, se mai ci fosse stato, sulle sue qualità canore. Al contrario dei Sonata Arctica i Nightwish dimostrano di saper tenere il palco più che discretamente, forti anche della presenza del chitarrista Emppu Vuorinen, che si agita come un matto e non si ferma nemmeno un secondo; oltre a lui il batterista Jukka Nevalainen ed il tastierista Tuomas Holopainen ci mostrano come si può intrattenere il pubblico suonando in modo preciso e pulito. Le canzoni scorrono via veloci, passando dall'ultima uscita Once (Dark Chest Of Wonders, Planet Hell) ai primi grandi successi di Wishmaster (Deep Silent Complete, The Kinslayer, Dead Boy's Poem). Vengono poi suonate anche molte canzoni dalla penultima release, cioè Century Child, un vero successo sotto l'aspetto commerciale e che il pubblico dimostra di gradire molto. Immancabile il grande classico Stargazer (tratto da Oceanborn). A sorpresa la band ci propone una cover dei Megadeth, Symphony Of Destruction, in una versione molto energica e che ha scaldato ancor di più i presenti. La chiusura è spettata alle tre canzoni più immediate (ma non per questo meno belle) di Once, cioè al primo singolo Nemo, acclamatissimo dal pubblico, da Ghost Love Score in versione integrale e dalla Wish I Had An Angel, cantata a squarciagola da tutti.
In poche ma semplici parole? Un bellissimo concerto che sarà difficile da dimenticare... ed ogni altra parola sarebbe superflua!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2
|
pure io c ero , un concerto indimenticabile , la voce di Tarja una delle più belle in assoluto , gli altri signorini devono in parte a lei il loro successo . |
|
|
|
|
|
|
1
|
io c'ero...concertone... emozioni eterne |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|
|
|