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SIRACUSA EXTREME METAL FEST - La Factory, Cassibile (SR), 30/12/2011
03/01/2012 (4862 letture)
E' la pioggia battente a salutare la mia partenza alla volta di Siracusa per la quinta edizione del Siracusa Extreme Metal Fest, manifestazione organizzata in una zona in cui imbarcarsi in avventure simili non è certo semplice; lasciato per fortuna alle spalle il maltempo all'altezza di Catania (maltempo che ci attenderà fantozzianamente al ritorno, esattamente nello stesso punto), raggiungiamo la location dell'evento, dopo aver attirato l'attenzione di una Cassibile (località in cui ricade la Factory) ancora evidentemente poco abituata a loschi figuri e losche figure di pelle abbigliate. Il casale riadattato in cui è ricavato il locale è isolato, ma raggiungibile molto facilmente, il prezzo del biglietto bassissimo -cinque euro per sei band- ed è lecito pertanto attendersi una discreta partecipazione, ma di questo parleremo quando tireremo le somme, in chiusura del pezzo.
Preso atto dell'assenza forzata dei Triskelion per causa di forza maggiore, ad aprire la manifestazione sono stati chiamati gli Average Death. Si tratta di un gruppo ancora più che acerbo e dedito alla proposizione di cover, tuttavia si sono prestati a suonare al posto di altri, e pertanto non mi sento di affossarli, riproponendomi di risentirli se e quando disporranno di materiale proprio.

CROMIA OSCURA
La prima band rilevante in scaletta sono quindi stati i Cromia Oscura, gruppo dedito ad un black con influenze thrash che, devo dire la verità, mi ha stupito in positivo. Questi ragazzi, pur essendo molto giovani e pur non inventando nulla in ambedue i generi di riferimento, hanno messo in mostra una buona capacità di costruire i pezzi ed un cifra tecnica rispettabile, soprattutto per ciò che riguarda il chitarrista Damien Aldwych Oscura. Il loro set è risultato massiccio e fruibile e, se un appunto si può muovere loro, è quello relativo alla presenza scenica decisamente migliorabile, ma alla fine dei conti, è una pecca di valore secondario.

TAMED DARTS
A seguire spazio on stage per i Tamed Darts, band della quale ci siamo occupati in occasione della recensione del loro album autoprodotto, la quale ha spostato il focus della serata in ambito heavy, seppur molto denso di influenze più o meno recenti. La loro esibizione dal vivo ha in parte confermato i rilievi mossi in sede di recensione, ma anche un maggiore impatto dei pezzi (cosa scontata in ambito live), che li ha resi in ogni caso interessanti. Per fare il salto di qualità i Tamed Darts hanno bisogno di svincolarsi da alcuni passaggi troppo "conseguenziali" gli uni agli altri, che portano ad una relativa prevedibilità degli arrangiamenti, ma soprattutto curare la gestione della voce nelle parti in clean da parte del singer Boris Pieri, ben più efficace in quelle in growl. Esibizione comunque gradevole per una band con ampi margini di miglioramento a disposizione.

INFERNALIA
Tocca ai padroni di casa. Anche di loro ci siano occupati in occasione della recensione di My Will, prodotto che ha ottenuto un generale interesse nel settore death/thrash underground, ed anche in questo caso ero curioso di sentirli dal vivo. Il loro set non ha fatto altro che confermare l'impressione che avevo ricavato dal loro CD: si tratta di una band affidabile e concreta, potente e rocciosa senza essere troppo veloce, ed in grado di orchestrare un'esibizione pesante e senza fronzoli, che il pubblico ha apprezzato proprio per queste qualità. Anche qui niente di nuovo sotto il sole, ma attitudine giusta e pezzi efficaci che hanno scatenato i primi accenni di mosh.

CRIMSON WIND
Cambio completo di atmosfera con il power dei palermitani CrimsonWind, band che sta riscuotendo un certo interesse anche all'estero e della quale avevo già seguito un concerto alcuni mesi fa, di supporto a Pino Scotto. Rispetto a quell'esibizione i CrimsonWind hanno messo in mostra una maggiore coesione, soprattutto grazie dell'amalgama ottenuta col tastierista Diego Galati, all'epoca da poco entrato in formazione, e della prova più incisiva del singer Alessio Taormina, mentre gli altri componenti della band hanno tutti confermato le loro qualità. La loro proposta musicale raffinata non è forse adatta a scatenare un headbanging forsennato, ma si è rivelata anche stavolta elegantissima e piena di spunti interessanti.

TRAUMAGAIN
Serata che si avvia alla conclusione nel segno del death con i Traumagain i quali, seppur presenti in formazione rimaneggiata, sono stati in grado di allestire il loro solito, devastante set. Poggiati sul lavoro dietro le pelli di un Primitive sempre più efficace, e sulla solita massiccia (in tutti i sensi) presenza on stage del vocalist Buzz, la band -attiva ormai da circa dieci anni- ha messo a ferro e a fuoco la piccola sala della Factory, scatenando un mosh notevole e riproponendo senza cedimenti di sorta i loro devastanti pezzi. Forse quella del live report non è la sede adatta per certe considerazioni, ma ogni volta che vedo queta band dal vivo non posso fare a meno di chiedermi perchè non abbiano un contratto discografico. Ad ogni modo se dovessero capitare dalle vostre parti, andateli a vedere, perchè lo meritano.

La serata si conclude nel solito modo: tanta birra, tante risate, i soliti discorsi tra vecchi e giovani metallari e la promessa di rivedersi al prossimo appuntamento, peraltro imminente con l'ormai vicinissima discesa dei Forgotten Tomb in Sicilia. Rimane da fare un'ultima considerazione, quella riguardante il pubblico presente il quale, tra biglietti venduti al botteghino ed accrediti vari, ha raggiunto le 200 presenze circa. Pochi? Molti? Secondo me -visto il dato molto altalenante di presenze ai concerti da queste parti, ma spesso tendente al ribasso- è una cifra perlomeno dignitosa, considerando anche il periodo e la congiuntura generale. Certamente, prima di chiudere, va aggiunto che a mio parere è sempre il caso di supportare certe iniziative con la propria presenza (criticando le band e/o l'organizzazione, se necessario), in modo da non decretare la sparizione di certe iniziative che -non dimentichiamolo- non portano nessun riscontro economico a chi si sbatte per metterle in piedi, e servono come il pane in un momento in cui sembra che andare ad un concerto live sia diventato qualcosa di alieno dalle menti di molti.

Tutte le foto a cura di Carmelo Currò.



Raven
Mercoledì 4 Gennaio 2012, 10.06.32
10
Bene, ho preferito prevenire anzichè reprimere, visto che talvolta accade che un paio di post rovinino una discussione che invece può essere utile a tutti.
IlFantasmadelNatalePassato
Mercoledì 4 Gennaio 2012, 10.04.13
9
@Raven: ma certo, io come ripeto stavo spiegando un post che era stato frainteso e la risposta è stata quasi surreale, "Se poi questo non piace si può andare a vedere tranquillamente cover band", il che mi ha fatto comprensibilmente stizzire perché non è assolutamente il modo di rispondere. Ripeto, massimo supporto e diritto di critica, non massimo supporto e tutto è fichissimo perché sì.
Mau
Mercoledì 4 Gennaio 2012, 0.05.47
8
Fantasma di nome e di fatto. Ho solo espresso il mio pensiero senza insultare qualcuno. A maggior ragione se tu non hai sentito non puoi giudicare. Io ho visto e giudico, sempre sotto il mio personale punto di vista.
Raven
Martedì 3 Gennaio 2012, 21.58.20
7
ragazzi,evitiamo flames per favore, riguardo al livello della musica credo che sia opportuno sentirla, prima di catalogarla.
IlFantasmadelNatalePassato
Martedì 3 Gennaio 2012, 17.36.51
6
@maupassau: premettendo che io non c'ero e stavo solo interpretando il commento di Nightblast, la tua uscita è quasi comica. Che, non si può più criticare? O, peggio, se qualcuno si azzarda a toccare una band giovane e/o underground (quindi non affermata, quindi inevitabilmente con qualcosa da rivedere), è meglio che vada da un'altra parte? Complimenti, davvero.
maupassu
Martedì 3 Gennaio 2012, 17.34.30
5
A me è sembrato che tutti i gruppi, seppur sconosciuti, proponessero musica di un certo livello, con discreta tecnica ma soprattutto con passione. Se poi questo non piace si può andare a vedere tranquillamente cover band che da quello che ho notato fanno più gente rispetto a band che si sbattono per proporre la loro musica...
IlFantasmadelNatalePassato
Martedì 3 Gennaio 2012, 11.54.39
4
Credo che Nightblast non intendesse dilettantistiche come fama ma come livello della musica proposta. Sono d'accordo che sia encomiabile dare spazio alle realtà locali, in ogni caso - è proprio questo che aiuta la scena.
INFERNALIA
Martedì 3 Gennaio 2012, 9.27.57
3
L'extreme metal fest da spazio proprio a quelle band dilettantistiche che nessuno vuol far esibire,meglio loro che professionisti viziati e che pretendono mari e monti per suonare in qualche serata.
Undercover
Martedì 3 Gennaio 2012, 2.35.02
2
Ce lo chiediamo in tanti perché i Traumagain siano senza contratto e la risposta è: BOH!!!... misteri.
Nightblast
Martedì 3 Gennaio 2012, 2.04.10
1
Ottima iniziativa che va supportata sempre e comunque per poter dare così in futuro spazio a band di calibro più elevato di queste, che con tutto il rispetto, sono di livello abbastanza dilettentistico per il buon 80%...
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