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LOUDBLAST + DETESTOR + SOULDECEIVER ed altri - New Bulldog, Serra Riccò (GE), 20/01/2012
25/01/2012 (3075 letture)
Speravo di poter parlare in questo live report di entusiasmo e partecipazione, di poter dimostrare la voglia di musica dal vivo di Genova, di smentire almeno in parte il trend di cui vi avevamo parlato in uno dei nostri articoli... invece la realtà dei fatti ha spazzato via le mie speranze.
Ma andiamo con ordine.

Trasferta italiana per i francesi Loudblast, impegnati in cinque date nel nostro Paese, delle quali una in quel di Serra Riccò al New Bulldog, teatro lo scorso anno dell'esibizione dei Necrodeath documentata su questa pagina di Metallized. Devo ammettere che il Bulldog è un locale al quale sono legato da parecchi ricordi di tipo musicale e, sinceramente, l'idea di andare a trascorrere una serata all'insegna del death metal mi entusiasmava parecchio. Così io ed il mio socio di concerti (al quale va dato il merito delle foto qui allegate) ci dirigiamo verso il locale arrivando in loco attorno alle nove, trovando le band impegnate nella cena e quasi nessun avventore. Poco male, ci diciamo, è ancora presto, così dopo aver salutato i ragazzi dei Nerve decidiamo di andare fuori a fare due chiacchere approfittando della temperatura relativamente mite per il periodo.
Il tempo passa ma di gente ne arriva poca, così intorno alle dieci gli Hybrid Circle, il primo dei cinque gruppi in scaletta (gli Adimiron infatti non sono previsti per la data genovese), salgono sul palco con il locale semivuoto. I sei membri della band abruzzese si presentano tutti vestiti con dei camici bianchi, richiamo evidente (per chi lo conosce) al concept di Hybrid Circle - Before History, il progetto del quale abbiamo lungamente parlato nel corso di alcuni articoli. La formazione propone un progressive death influenzato dai Meshuggah, con largo uso di tastiere che, purtroppo, tendono un po' a coprire (assieme alla batteria) le due chitarre. Nel complesso però la proposta degli Hybrid Circle è interessante, l'unico appunto che mi sento di fare è sul mostrare più personalità sul palco, anche se la situazione non era delle migliori ed aprire una serata semi-deserta non è l'ideale per nessuno.

Tempo di fare un cambio palco ed ecco arrivare il turno miei concittadini Nerve. È la terza volta che mi capita di vedere la band genovese nell'ultimo anno e mezzo circa, ma nonostante ciò ero molto curioso di rivederli per due motivi, il primo dei quali era dato dalla presenza del nuovo batterista Fabio Cuomo che, lo scorso autunno, ha sostituito Massi. L'altro motivo, invece, era costituito dai due nuovi brani, intitolati The Antichrist e Waves, che la band avrebbe eseguito in scaletta, gustosa anteprima di quello che dovrebbe essere il prossimo disco. Qualche inconveniente di suoni in apertura non smonta la formazione, che continua imperterrita per tutto il set a martellare con il cantante Fabio ad approfittare dello spazio vuoto sotto il palco per muoversi più liberamente. Devo dire che mi ritengo soddisfatto di quello che ho visto e sentito: il nuovo batterista ha mantenuto intatta (e forse aumentato) la furia dei quattro ed i brani inediti, seppur bisognosi di rodaggio live, promettono di continuare la strada intrapresa nel precedente Hate Parade. Adesso i Nerve, secondo quanto mi è stato riferito da loro stessi, voleranno in Polonia per registrare le parti di batteria (in origine previste a novembre) assieme a Daray dei Dimmu Borgir.

Terzi a salire sul palco sono i toscani Souldeceiver, con il loro death metal compatto, forti della pubblicazione lo scorso anno del loro secondo disco The Curious Trick Of Mind. La band di Massa dimostra di avere una buona presenza scenica ed una coppia di chitarristi molto valida; è fatto largo uso di basi pre-registrate come introduzione a molti dei lori brani. Purtroppo devo rilevare che la proposta dei cinque non mi ha colpito più di tanto a livello musicale, forse perchè l'unico brano a spiccare nella setlist della formazione è stato Terror Of Knowledge, pezzo tratto dal loro primo album Mankind's Mistakes.

Per me e molti miei coetanei il monicker Detestor rappresentava quasi una leggenda nell'underground genovese, eravamo infatti troppi piccoli quando i musicisti erano in auge e, una volta cresciuti, la band non esisteva più; loro erano quelli che ce l'avevano fatta, con quell' In The Circle Of Time che a tutt'oggi rappresenta il punto massimo della carriera dei genovesi: capirete quindi con che mentalità mi sono approcciato alla loro esibizione, nonostante il recente Fulgor non mi abbia convinto fino in fondo.
Questa sera il secondo cantante Niki non è presente e l'onere/onore di frontman ricade solamente su Jaiko, membro storico della band, che apre la serata con The Wrong Way, brano tirato, estratto dall'ultimo album. La resa della band è stata ahimè rovinata dai bassi volumi della chitarra di Loris, che necessitava di più spinta per rendere al meglio. Tutta la discografia del gruppo viene passata in rassegna, compreso il discusso Red Sand e l'ep Ego, ma sono i brani di In The Circle Of Time ad essere in maggioranza, con Life Goes, Well Of Madness ed I Have The Power posta in conclusione, anche se in realtà, secondo la scaletta che ho potuto vedere, ci sarebbe dovuto essere spazio per un altro brano, Clear The World. Degna di nota anche l'esecuzione di Free To Cry, brano tirato ed anch'esso estratto dall'ultimo Fulgor.
Una prova onesta per i Detestor, con la sezione ritmica in grande spolvero, probabilmente il loro problema più grosso è il dover convivere con un passato molto (forse troppo) ingombrante al quale vengono continuamente paragonati.

SETLIST DETESTOR
01 The Wrong Way
02 Womb Of Lies
03 Life Goes
04 My Great Wings
05 Free To Cry
06 Well Of Madness
07 I Have The Power


Dal palco del Sonisphere a quello del Bulldog. Strana situazione per i Loudblast, non certo un gruppo di prima fascia ma sicuramente un nome che ha un discreto passato e che ha pubblicato dischi validi. È circa l'una e venti quando i quattro francesi salgono sul palco, purtroppo la gente presente è ancora diminuita, forse perchè esaurite le band di casa e vista l'ora tarda qualcuno ha preferito perdersi l'esibizione dei Loudblast. Al combo transalpino va dato il merito di non lasciarsi influenzare dalla scarsa affluenza, cercando di coinvolgere il pubblico e contemporaneamente regalando una prestazione massiccia e precisa sin dall'iniziale Flesh, tratta da Fragments. Nonostante un piccolo inconveniente accaduto alla chitarra del cantante/chitarrista Stéphane Buriez (prontamente sostituita) durante l'esecuzione di Presumption, la formazione continua imperterrita proponendo i brani estratti dall'ultimo Frozen Moments Between The Life And Death, come la più atmosferica (almeno all'inizio) Emptiness Crushes My Soul e la terremotante Neverending Blast. Ottimo il lavoro della sezione ritmica, in cui spicca l'eccellente lavoro del batterista che sostituisce Hervé Coquerel e delle due chitarre intente a macinare riff ed a cesellare assoli. Anche il disco della svolta death del 1991, Disincarnate, viene citato con due estratti, Disquieting Beliefs e The Horror Within, ma è con la tripletta finale che la formazione dà il meglio di sé: Sublime Dementia, Cross The Threshold e My Last Journey provengono dal loro periodo migliore e chiudono la bella prova dei Loudblast quando sono appena passate le due. Secondo la scaletta che ho potete vedete ci sarebbero dovuti essere altri due brani (la titletrack di Frozen Moments Between The Life And Death e Taste Me), ma evidentemente non c'è stato il tempo.

SETLIST LOUDBLAST
01 Flesh
02 Presumption
03 Wisdom... (Farther On)
04 Emptiness Crushes My Soul
05 Neverending Blast
06 Disquieting Beliefs
07 The Horror Within
08 Sublime Dementia
09 Cross The Threshold
10 My Last Journey


A margine vorrei evidenziare la disponibilità della band sia con il pubblico che con gli altri musicisti che si sono alternati durante la serata: gli amplificatori e la batteria usati erano quelli dei Loudblast, messi a disposizione di tutti, e gli stessi francesi hanno speso parole d'elogio per i loro compagni d'avventura. Poco prima di andare via ho avuto occasione di scambiare qualche parola con il bassista Alex Lenormand, purtroppo non solo la serata genovese ha avuto scarso riscontro di pubblico ma anche quella al Viper di Firenze della sera prima non è andata bene (ha detto che c'erano in tutto diciotto spettatori). A maggior ragione mi sento in dovere di elogiare la professionalità di questa band, che meriterebbe maggiore considerazione.
Possiamo trovare mille scuse (c'era la partita, il prezzo del biglietto e delle consumazioni, il locale eccetera), possiamo dire che forse è stato fatto il passo più lungo della gamba a livello organizzativo, ma se anche nelle altre location c'è stata poca presenza allora è forse il caso di domandarci perchè facciamo certe figure, se -com'è successo con la data dei Redemption- ci meritiamo che vengano certe band in Italia, persino se loro (le band) si meritano di trovarsi in situazioni del genere.

Tutte le foto a cura di Nicola Giordanella



marduk
Domenica 29 Gennaio 2012, 13.16.52
30
però la differenza con il metal valley è che si poteva cmq aloggiare in alcuni agriturismi o in campeggio e quindi chi non avesse mezzi propri poteva poi partire il giorno dopo la serata coi loudblast...oltre al fatto che veramente in pochi conoscono il gruppo non è stata praticamente pubblicizzata...non ne era a conoscenza quasi nessuno...che poi l'ascoltatore medio genovese appena deve tirare fuori più di 5 € non si muove perchè preferisce sfasciarsi di birre o preferisce andare a vedere gli amici...quella è un'altra storia...XD
Er Trucido
Domenica 29 Gennaio 2012, 11.20.55
29
@marduk: ripeto, in parte hai ragione, ma secondo me siam sempre lì, anche la gente deve muovere il culo. tu stesso c'eri al metal valley e ti eri lamentato dicendo che ci doveva essere più gente. @Dave: posto che i Loudblast sono una band valida, in una città dove certi nomi non verranno quasi mai (e quando dovevano venire l'organizzatore è praticamente scappato con i soldi) c'è solo da leccarsi le dita con una tappa dei Loudblast in Italia, che, per inciso, all'estero un locale così lo riempono. Mi spiace, ma è un problema di atteggaimento, sia degli spettatori che non s'interessano (lo stesso marduk ha detto che alcuni suoi amici non li conoscevano, bastava farsi un giro su youtube per farsi un'idea e chissà quanti altri) sia di locali/organizzatori che dovrebbero capire le esigenze logistiche dei primi. Anche se, scusate non è una critica rivolta a voi in primis, quando ci siamo lamentati degli orari in un altro live report c'hanno dato dei pelandroni, in questo caso essendo un venerdì non ho ritenuto farlo.
Dave Insane
Domenica 29 Gennaio 2012, 3.32.37
28
e soprattutto bands valide... se i Vader a volte hanno fatto 50 spettatori,cosa pensate che facciano i Loudblast...?
marduk
Domenica 29 Gennaio 2012, 0.40.41
27
no ci vuole organizzazione...prezzi umani e orari ragionevoli...
Andy71
Sabato 28 Gennaio 2012, 15.12.48
26
Ho quasi 41 anni e suono da più di 20,per me è sempre la solita storia,ci vogliono meno cazzate,meno parole e muovere di più il culo!
RubberMan
Sabato 28 Gennaio 2012, 8.20.30
25
Loudblast: 8/10 Detestor: 7/10 Souldeceiver: 4/10 Nerve: 4/10 Hybrid Circle: 2/10 Bastavano e avanzavano Loudblast e Detestor.
PaulThrash
Giovedì 26 Gennaio 2012, 12.24.59
24
Credo che la verità stia nel mezzo di tutto, ma proprio tutto quello che è stato scritto già da voi prima di me... orari infattibili, band in contesti che magari sostituiscono altre band della zona (anche se una band deve sempre cercare nuove possibilità di espandere la propria nomea...), locali che non supportano, anzi ti chiedono esplicitamente quanta gente pensi di poter portare quella sera, prezzi dei "beni di consumo" alle stelle (che purtroppo vengono nel 95% dei casi preferiti ad un supporto concreto alle band...meglio due birre in più che il cd di un gruppo che hai magari anche apprezzato proprio quella sera, senza ipocrisia), lotte intestine fra le stesse band e scarso supporto live (io in primis, purtroppo non riesco a seguire tutti i concerti che vorrei, alle volte perché te ne dimentichi, alle volte perché hai già altri impegni che esulano, alle volte perché stupidamente non hai voglia ecc ecc)... e si potrebbe proseguire a dismisura! Poi, il fatto che si assista ad eventi in cui non tutte le band riescono a catturare attenzione ed interesse è normale; è il fatto di trattare con sufficienza le stesse che non è corretto, a mio modesto parere, anche nel caso in cui siano davvero inascoltabili, scarse, monotone ecc ecc ci vuole sempre un minimo di "tatto", o in caso la tanto agognata (da chi ha un cervello e non si è già montato la testa) "critica costruttiva"... Awanagana a tutti
Metal4EverMore
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 21.38.33
23
La mia non era una critica rivolta a te direttamente ma al fatto che prima di scomodare mostri sacri bisogna accertarsi di poterlo fare i Nerve mi garbano molto, passo anche sullo space appena ho 5 minuti.
Er Trucido
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 21.32.45
22
Preciso: I richiami ai Meshuggah degli Hybrid Circle di cui parlo sono solo in alcuni passaggi, diciamo più meccanici. Per i Nerve ti consiglio qualcosa di Hate Parade, 3 seconds è del primo e stavolta non l'hanno fatta
Metal4EverMore
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 21.28.18
21
Io al live nn ero presente ma di solito leggo i report con curiosità per scoprire nuovi gruppi, soprattutto italiani. I Loudblast li conoscevo di nome, ho appena ascoltato qualcosa e li colloco molto vicini alla scuola death americana anni 90, mi ricordano gli Asphix. I Detestor invece li conoscevo da tempo e li ho sempre apprezzati, Circle of Time è un must. Le altre tre band non le avevo mai sentite nominare. Buoni i Souldeceiver, anche se un pò derivativi, troppo simili per certi versi agli ultimi Carcass, anche i Nerve sono stati una piacevole sorpresa, ho appena visto il video di 3 Seconds Madness, non propriamente originali ma ascoltabilissimi con delle belle clean vocals.infine gli Hybrid Circle, addirittura accostati ai Meshuggah (che io adoro), ho trovato su youtube solo una cover degli Alice in Chains e la voce è letteralmente obbrobriosa.Per me significa saturazione del mercato, putroppo oggi come oggi tutti possono suonare e non è un bene, terribili, comprendo Brutal eheheh.
Er Trucido
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 20.25.35
20
Ah ok, io ho parlato solo col bassista e col batterista (per poco) e capisco comunque la loro delusione, specie se non era la prima volta. Sul tardi ti dò ragione, io ad esempio sapevo che sarebbe iniziato un'oretta prima, non so come mai poi è cambiata la cosa oppure se l'informazione che avevo non era corretta. Io mi ritengo fortunato perchè al sabato non lavoro, capisco che non tutti siano nelle stesse condizioni, se ci sono tante band forse sarebbe il caso di iniziare prima.
Brutal Necromancer
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 20.04.15
19
Er Trucido per pretendere intendo che a fine serata Stéphane lamentava la scarsa affluenza, ci ho parlato io personalmente. Bastava eliminare una band per far si che la serata non si allungasse troppo!E' impossibile protrarre il brodo fino alle 2 e mezzo di notte dato che in molti il sabato mattina lavorano, ad esempio gli H.C. (abruzzesi da quel che ho letto) a cosa servivano?Ho visto almeno 5/6 persone andar via per il tardo orario e la maggior parte del pubblico era visibilmente stanco ed annoiato.Chi ha pagato il biglietto è venuto per i Loud e per i Detestor, non per tornare a casa alle 4 di mattina con 3 gruppi riempitivi.Vada per i Nerve (almeno si sono portati gli amici dietro) che sono di Genova, vada anche per Souldeciver (che hanno comunque tirato fuori un ottimo disco, The Curious Tricks of Mind, secondo me molto originale e ben pensato), ma gli H.C. erano proprio necessari?Con nessun disco all'attivo e praticamente sconosciuti?Ci sono gli Anachronism, gli Strange, i Gallery of Senses (quasi tutti di Genova) e vengono messi nel bill una band che fà slittare soltanto gli orari e non porta pane a casa?Alcune volte non compredo con quale logica gli organizzatori pensano di mettere su delle date dove si possano superare le venti unità, specie se non si valorizza la proposta musicale locale che è quella che porta gente.
Er Trucido
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 19.13.55
18
Non sono d'accordo sul definire i Nerve indecenti, sono stati un po' penalizzati dai suoni (almeno all'inizio) e possono non piacere, però ci hanno dato dentro come al solito. In generale ho notato che i suoni sono migliorati mano a mano che passava la serata (o forse erano le mie orecchie). Sui Loudblast non ho capito cosa intendi quando dici "pretendono di più" comunque penso che all'estero facciano più presenze
Brutal Necromancer
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 18.44.58
17
Tralasciando il posto assurdo e tralasciando i chilometri che mi sono sciroppato, ma che razza di serata hanno messo in piedi? Su 5 band, soltanto 2 sono state all'altezza. Alla fine il biglietto pagato per 5 band che sembrava inizialmente economico, economico non lo era affatto!ho speso soldi anche per roba che definirla insulsa è poco! Mi rendo conto del fatto che il metallaro medio si lamenta sempre, ma qui cristo santo si rasenta il ridicolo. Un mini festival organizzato con i Loudblast ci stà (anche se come dice Cuoredipietra sono 20 anni che suonano e ancora non concludono nulla), ma nemmeno si può pretendere più di tanto da un "evento" che viene pubblicizato come imperdibile ma in realtà non lo è assolutamente. E' una band che ha fatto storia, ma la storia fine a se stessa purtroppo, senza nessun lascito e senza lode. Vi dirò, io sono andato per curiosità dall'inizio della serata (avevo la maglietta degli Entombed se qualcuno si ricorda di me) e dire che ci sono rimasto male è poco!Birre a prezzi incredibili e le prime 2 band che hanno suonato definirle inascoltabili è un complimento. Con i Souldeceiver si è cominciato a ragionare (un minimo) ma la vera musica è arrivata con i Detestor (superbi), peccato che era mezzanotte passata e gli Hybrid e i Nerve mi avevano messo k.o. con la loro indecente proposta.I primi su tutto, un monumento alla staticità.I Loudblast oggettivamente hanno dimostrato di saperci fare, ma se da headliner in un festival misconosciuto con 20 persone presenti pretendono di più, credo che l'unica cosa che li porti avanti è la loro determinazione, molti altri già da tempo avrebbero appeso gli strumenti al muro. Praticamente se la sò suonata e se la sò cantata.
marduk
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 16.49.58
16
se avessi potuto sarei andato anche io a vedere i loudblast pur conoscendoli poco (ma avevo un impegno improrogabile purtroppo -.-) chi può secondo me dovrebbe supportare questi eventi...e non muoversi solo per i gruppi degli amici...cosa che troppo spesso succede qua...ioad esempio mi ricordo che quando passarono i dragonforce...pur facendomi pena...ho speso volentieri i 20 € per il semplice motivo di far vedere che la gente si muove anche qua
Er Trucido
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 15.45.04
15
Allora, sono tornato dal lavoro e posso parlare in modo più completo: dunque è vera la questione volantini e pubblicità per Genova e sono veri i costi citati da Kleyos, il quale penso che abbia vissuto il locale negli stessi anni in cui c'andavo anch'io. Gli eventi su facebook c'erano, ma forse non avete inteso quello che intendevo dire nell'ultimo paragrafo del report: su cinque date tre sappiamo che non sono andate bene, quindi il problema non può essere solo del locale. Cuordipietra ha ragione quando dice che i Loudblast non sono di prima fascia (l'ho anche detto nel report) e lo stesso marduk mi ha confermato che alcuni non conoscendo la band non si sono interessati, ed è qui il punto perchè manco io ero un grosso esperto dei Loudblast, ma sapendo che venivano me li sono ascoltati. Forse manca questo passaggio da parte di qualcuno, sempre parlando della situazione in generale e da questo punto di vista forse neanche i volantini sarebbero serviti. Poi andando nello specifico ci sono un sacco di problematiche, ma boicottando il locale in questo caso si è boicottato anche l'agenzia che ha organizzato. Sulle band infine vorrei spezzare una lancia perchè i ragazzi che conosco si danno una mano quando possono, anche perchè più o meno tutti suonano con tutti
Khaine
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 15.24.09
14
Bell'intervento Kleyos, grazie mille. Saresti così gentile da mandarmi una mail? Avrei una cosuccia da domandarti in privato... nicola.strangis [chiocciola] metallized.it
Kleyos
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 15.12.37
13
Ciao a tutti. Credo che in molti abbiamo ragione quando parlano di problematiche organizzative nel raggiungere i locali, gente che non va a vedere le altre band amiche/nemiche, partite di calcio e quanto altro, ma purtroppo credo che il problema principale non sia questo. Quelli già citati da altri prima di me sicuramente sono problemi importanti, sicuramente, ma non sono i principali. Mi spiego meglio. Abito a circa 2 km di distanza dal New Bulldog Pub di Serra Riccò. E nonostante questo non sapevo della serata perchè nemmeno su Facebook sono riuscito a trovarla. In giro nelle cittadine della zona non c'era un volantino/manifestino, a Genova neanche l'ombra della presenza di un gruppo francesce come i Loudblast e delle altre band emergenti. Ma il problema dove sta? nelle band emergenti che "litigano" fra di loro per chi viene a vedersi l'un con l'altro o forse sta nell'organizzazione dei (ormai ben pochi qui a genova) locali e dei loro gestori inadempienti i quali pensano di poter tirare su dei soldi con gli amici della band anzichè pensare a tirare su una propria clientela e cerca di arrotondare qualcosa nei weekend grazie ad un concerto? Vogliamo parlare del New Bulldog Pub a livello organizzativo? Parliamone. Da assiduo frequentatore quale ero negli anni passati sono passato a nemmeno guardarlo di striscio da quando hanno iniziato a far pagare un qualsiasi bicchiere contenente qualcosina di alcolico la bellezza di 6 euro. Pensate al New Bulldog Pub come ad una splendida villetta a due piani di circa 120 mq per piano nel bel mezzo delle ridenti colline dell'entroterra genovese (ergo sperduta in mezzo ai monti). Una villetta a due piani sperduta in mezzo ai monti chissà dove nell'entroterra genovese che mette una birra a 6 euro??? Se chiunque di voi andasse in Corso Italia, che è il lungomare di Genova, nemmeno lì riesce a pagare una Becks o una Ceres 6 euro. Ora fossero birre un po' particolari, mi può anche star bene. Ma una Becks/Ceres/Corona/Tennents 6 euro in un posto del genere, a prescindere dal famoso "essere taccagni" genovese, ma penso che nessuno di voi li pagherebbe. Senza poi aggiungere che mettono persino l'ingresso a pagamento! Cosa dovrebbe fare la gente a questo punto? Il bello è che poi accade, ritornando al discorso della gestione dei locali musicali, capita che nella serata che va bene, c'è tanta gente, tutti si divertono e soprattutto consumano bibite alcoliche o meno nel suddetto locale, alla fine della serata dopo tanto sbattimento arriva il gestore del locale che ti dice "sai, abbiamo guadagnato pochino... non posso pagarvi". Cosa dovrebbero fare le band genovesi a questo punto? Beh, signori... questa è la attuale situazione a Genova. Mi dispiace per i Loudblast, per i Nerve e per tutte le altre band presenti quella sera. Ma sinceramente non me la sento di giudicare gli spettatori (paganti) se non vanno nei locali a "supportare" le band locali così come non mi sento di giudicare le band locali di litigarsi l'una con l'altra o di non portare gente/amici/parenti alle proprie serate. Proprio non ci riesco. Tuttavia mi sento di poter puntare il dito verso quei locali (o meglio verso quei gestori) che prendono questi locali musicali e li fanno chiudere per la loro incapacità di gestione e per il loro stupido e inutile pensiero di poter speculare sulle band emergenti o semplicemente che fanno cover facendo dei gran soldi a spese di gente che, in un certo senso, lavora e cerca di guadagnarsi un posticino anche piccolo nel panorama musicale non pagandoli, non dando rimborsi spese e farli sbattere per far sì che portino sempre un mondo di persone in quel suddetto locale (locale ovviamente inteso nel senso più ampio del termine in quanto il nome del locale in questo caso è completamente inutile).
il vichingo
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 14.52.13
12
Sinceramente penso che Flag of Hate abbia detto una cosa molto sensata. Purtroppo qui in Italia la situazione è questa. Poi l'orario è stato il "nemico" di questo concerto: i Loudblast sono saliti sul palco all'una e venti... mi sembra un po' troppo tardi per vedere una band tutto sommato modesta, la gente dopo una giornata di lavoro è stanca e ha un sonno del diavolo
Cuordipietra
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 14.13.10
11
Adesso non vorrei fare l'avvocato del diavolo ma i Loudblast.... sono la classica band di 2°/3° fascia che è in giro da trent'anni e nessuno se ne è mai accorto. Sono una band onesta senza dubbio e piacevole, ma come contorno, mica come piatto principale.
Flag Of Hate
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 13.56.02
10
@Kaine: "Quindi ci devono essere almeno 2/300 persone (contando gli amici si arriva a 7/800) che probabilmente ascoltano questo tipo di musica"- dici il vero, ma proprio ieri avevo ripescato la discussione su "Overload", il documentario di Daniele Farina sulle cover band... uno degli intervistati era il vecchio Pino Scotto, che, riportando la testimonianza di un gestore di locali, diceva che i componenti di altre band underground NON VANNO A VEDERE i concerti delle altre band emergenti, preferendo sfondarsi di birra negli altri locali. Qui in Italia non esiste unità nell'ambiente metal,ma al contrario abbondano le invidie e delle vere e proprie "faide". Basta vedere i campanilismi e le sterili discussioni nei commenti in calce a molte recensioni di gruppi italici su questo sito...
marduk
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 13.28.42
9
allora...in città l'evento non l'ho visto pubblicizzato da nessuna parte...solo su internet dalla nadir...ma non tutti però guardano gli eventi su facebook....c'erano anche altre serate in altri locali dove la gente gira molto di più perchè organizza sempre serate metal...inoltre io parlando di questa serata con un po' di gente non ho trovato praticamente nessuno che conoscesse il gruppo.....inoltre mettiamoci oltre a questo una location fuorimano che non invoglia ad andare....il risultato è una serata purtroppo disastrosa....anche se il gruppo avrebbe meritato ben altro pubblico....
Khaine
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 13.24.02
8
Beh ma il 20 era venerdì, al sabato non lavora quasi nessuno comunque per quanto possa essere fuori strada il locale è strano che un bacino di utenza come quello di Genova non sia interessato a vedere lo spettacolo. Cioè, ci saranno pure una 50ina di band emergenti nella vostra provincia no? Quindi ci devono essere almeno 2/300 persone (contando gli amici si arriva a 7/800) che probabilmente ascoltano questo tipo di musica. Queste persone sapevano del concerto? Avevano avuto l'opportunità di informarsi per il tramite dei diretti interessati (band e locale)?
Er Trucido
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 13.23.52
7
@marduk : in parte hai ragione, il locale non è in centro e gli orari li ho evidenziati nel pezzo. Però vedendo la scarsa partecipazione a firenze (e da quel che sentito pure al mephisto) penso che forse alla gente in generale non importasse un granché dei loudblast, purtroppo. Ed è questa la cosa più triste.
Finntrollfan
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 13.21.13
6
Si è vero ha ragione Marduk... se si mettono insieme tutta una serie di fattori per me è OVVIO che vanno a vederli solo in 30...
marduk
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 13.14.02
5
cmq gente....vi assicuro che il locale è fuori città e abbastanza scomodo....non è comunicante con i mezzi ovviamente....quindi chi non ha mezzi propri o non trova un passaggio già è tagliato fuori...soprattutto i più giovani o chi come me non ha potuto prendere una patente....inoltre....gli orari totalmente fuori dal mondo....solo a genova i concerti finiscono così tardi...quindi...oltre alla fetta più giovane di pubblico ci si perde pure quelli che il giorno dopo devono andare a lavorare...poi è ovvio che nessuno si presenta........
Khaine
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 12.09.51
4
Comunque 20 o 30 persone presenti significa che sono venuti solo gli amici della band (o le ragazze, o i genitori... che importa?). Mi domando (solo fino ad un certo punto provocatoriamente) se i locali promuovano il proprio posto, cercando di portare nuovi clienti, o se si affidino solo a band di nicchia.
Flag Of Hate
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 11.46.16
3
Piove sul bagnato. Secondo me, tra i 100.000 motivi, uno dei più influenti è che le nuove generazioni latitano... troppo impegnate a spararsi rasponi collettivi su Facebook la sera. O a spendere 60 euro a botta in birra e intrugli colorati nel locale alla moda, salvo poi lamentarsi per il costo del biglietto.
DIMMONIU73
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 10.21.08
2
...tristezza, per forza m'incazzo quando sento i soliti lamentoni che "qui non passa mai nessuno"...
Raven
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 9.52.06
1
Ma si... stiamo a casa... c'è la partita, magari tira un po' di vento, si paga il biglietto, (ma scherziamo?),. Ma perchè in Italia non viene nessuno? CHissà.... eppure una volta il metal si distingueva in primo luogo per la partecipazione ai concerti,, per la condivisione della musica dal vivo. 18 spettatori.... non ho parole
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La locandina delle date italiane
ARTICOLI
25/01/2012
Live Report
LOUDBLAST + DETESTOR + SOULDECEIVER ed altri
New Bulldog, Serra Riccò (GE), 20/01/2012
 
 
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