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TAAKE - Traffic Club/Insomnia, Roma/Scordia (CT), 20-21/04/2012
28/04/2012 (6589 letture)
TAAKE + DISGUISE + SEDNA + NERODIA – Traffic Club, Roma, 20/04/2012
Da tempo aspettavo di vedere i Taake dal vivo, bruciava ancora la delusione per le date italiane cancellate solo pochi mesi fa, perciò non avrei perso questo appuntamento per niente al mondo, anche sfidando temporali, sciopero dei mezzi pubblici e traffico della capitale completamente paralizzato. Il 20 aprile eravamo a Roma per il concerto della band norvegese, in una giornata che ci ha regalato davvero tante emozioni, che ci ha permesso di conoscere Hoest in una veste del tutto inaspettata al Meet & Greet, e in piena forma sul palco del Traffic Club.

NERODIA
Aprono la serata i Nerodia, band black metal locale dalle forti influenze thrash death. Sei i brani proposti nella mezzora a loro dedicata tratti dall’album autoprodotto Heretic Manifesto. Ritmi spezzati, d’impatto, lunghi assoli, parti cadenzate, pesanti come piombo, e venature di stampo death metal svedese sono materia su cui si muovono i Nerodia. Say Yes to The Devil il brano migliore del set, piace e entusiasma il pubblico che lentamente riempie il locale.

SEDNA
L’esibizione dei Sedna è un flusso di violento black metal drammaticamente spezzato da lunghe pause e interruzioni dove trovano spazio arpeggi dissonanti, note liquide che colano dilatandosi, lentamente, come le corde di una chitarra che perdono la giusta tensione. Nel buio totale della loro esibizione i Sedna riescono a creare atmosfere grevi e dolorose, a tratti disperate, che sembrano gravare tutte su Alex Crisafulli, il singer, quasi sempre di spalle o schiacciato a terra. Oblio, Spiral, Taedium e Rain on The Sun sono i brani proposti, tutti tratti dal demo O.
Violenti, tristi e toccanti allo stesso tempo la giovane band romagnola, attiva dal 2009, è stata una scoperta sorprendente e inaspettata, che ha saputo comunicare tenebra, grinta e dolore attraverso una performance particolarmente apprezzata.
Finiscono delicatamente, senza salutare, senza nulla dire, trascinando nell’oscurità un lungo arpeggio lieve come la carezza di un raggio di luna sul viso.

DISGUISE
Tanto delicati ed eterei i Sedna, quanto violenti e brutali i Disguise, un contrasto netto! Il passaggio da una band all’altra è quasi shockante, la band pugliese è un’esplosione di energia, esprime rabbia in modo quasi carnale attraverso un black death grezzo e selvaggio. Le tastiere si notano solo sporadicamente, i brani presentati sono tratti dall’ultimo album Second Coming che segna il ritorno sulle scene di una band attiva dal 1998.
Chiudono lo show con una cover dei Mayhem, Freezing Moon. Non c’è altro tempo, il locale è pieno, siamo tutti in attesa dei Taake.

TAAKE
Tra le dense nebbie fumose che avvolgono il palco del Traffic appare Hoest avvolto nella grande, consunta, sporca ma adorata bandiera norvegese. Le note di Nordbundet si diffondono per il locale. Dietro il face-painting non vedo più Ørjan Stedjeberg, il ragazzo tranquillo, gentile e disponibile incontrato nel pomeriggio durante il Meet & Greet, ma vedo Hoest, fiero, orgoglioso, freddo e glaciale capitano dell’armata discesa dall’estremo nord. Di colpo diviene estremamente chiaro il significato della maschera tatuata sul suo petto, indossata anche sulle copertine di Kveld e Nekro. Un teschio, bianco e nero, due volti, due personaggi, due ruoli con cui vivere e convivere. Senza respiro, senza mollare la presa arrivano le note e i ritmi martellanti di Du Ville Ville Vestland, ancora un brano dall’ultimo album. Il pubblico è accalcato sotto il palco in adorazione. É la prima volta che i Taake suonano a Roma, l’accoglienza è davvero calorosa ed Hoest dedica un brano a Caligola, controverso, instabile, perverso personaggio che deve avere in qualche modo affascinato il norvegese.
Un breve tuffo nell’album omonimo dei Taake per presentare anche Umenneske e di nuovo si torna sulle note di Noregs Vapen, Fra Vadested til Vaandesmed e Orkan arrivano in veloce sequenza.
Sul finale di Dei vil Alltid Klaga og Kyta il bassista V’Gandr (Helheim) lascia cadere sul pubblico note grevi e pesanti suonate con un lungo archetto sul basso. L’effetto è straordinario, ed è chiaro che per questa band nulla viene lasciato al caso, ma tutto viene eseguito con cura e passione per ogni dettaglio. Non era sicuramente facile dare una buona resa live a pezzi che sull’album sono arricchiti da strumenti tanto particolari, come il Mellotron, ma i compagni di viaggio di Hoest hanno lavorato bene, la band ha coesione, c’è intesa ed i brani sono eseguiti con meticolosità. Nella seconda parte dello show vengono rispolverati i pezzi dei primi album, anche se le tonalità acide dei brani più vecchi sono un po’ penalizzate dall’acustica e dai suoni, che invece erano perfetti con il groove black’n roll basso e profondo di Noregs Vapen.
Nattestid, il brano forse più atteso, arriva sul finale, il pubblico si esalta.
L’ultimo pezzo, a sorpresa, è Die When You Die di GG Allin, altro controverso personaggio della scena punk hardcore statunitense, noto per i suoi show estremi e irriverenti, morto nel 1993 dopo una vita di eccessi. Sorprende come i Taake sembrino trovarsi perfettamente a loro agio anche in ritmiche e sonorità prettamente punk-oriented.

Cerco di scrutare tra i fumi che nascondono il palco ma i Taake se ne sono già andati. Un’ora di concerto è passata troppo velocemente. Con fare sospetto raccogliamo il chiodo abbandonato da Hoest sul palco e glielo riportiamo, giusto per avere una scusa per infilarci nel back stage e sbirciare la band che ormai si sta già ripulendo dal face-painting. Scattiamo altre foto, approfittando anche della presenza del nostro amico Fabban. Hoest ormai totalmente trasformato abbraccia tutti, si diverte, non sembra sentire il peso di un tour. Domani Catania, poi ancora altre date, altri concerti.
Anche noi riprendiamo la strada verso casa. Ed è vero, non c’è dubbio, per loro, come per noi, è una passione, assoluta.

Corre di nuovo la Summer Breeze Car, chilometri macinati nella notte, strade deserte, i Coldworld nello stereo. Serate come questa sono la nostra vita…

SETLIST TAAKE
Nordbundet
Du Ville Ville Vestland
Umenneske
Fra Vadested til Vaandesmed
Orkan
Dei vil Alltid Klaga og Kyta
Hordalands Doedskvad Part I
Over Bjoergvin Graater Himmerik Part IV
Nattestid
Die When You Die (GG Allin)


Fotografie a cura di “Persephone” e Fabrizio Giosuè “Fabriziomagno”.

TAAKE + ALTRI - Insomnia, Scordia (CT) 21/04/12
Arriviamo a Scordia pieni di entusiasmo, convinti di poter assisitere ad una grande serata black, contornata da una degna cornice di pubblico. Sarà andato tutto come previsto?

NIGHT FROST - BEASTS OF TORAH - VALEFAR - ARCANUM INFERI
Dopo qualche minuto trascorso nel camerino con Hoest intento a truccarsi, ci avviciniamo allo stage per seguire il concerto dei Night Frost. Il loro set, purtroppo, è risultato scarsamente fruibile a causa di un settaggio troppo approssimativo delle chitarre, che hanno sommerso il resto della strumentazione, rendendo il tutto ingiudicabile. Più decodificabili i Beasts Of Torah, essenzialmente a causa di una proposta meno monolitica, condita da cambi di tempo più cadenzati. Coreografico il singer Otragon, impegnato anche in un numero da mangiafuoco. A seguire i Valefar, anche loro aiutati da una maggiore pulizia del suono, anche se la sproporzione tra basso e chitarre era comunque evidente. I cinque di Francofonte sono stati autori di una prova basata su un black con ampie aperture depressive di discreta fattura. Spazio infine agli Arcanum Inferi, connotati da un singer avvolto in una cotta di maglia e dal buon lavoro al basso di Sethyel ed alla batteria di Frozen, ma non del tutto convincenti, forse ancora a causa di un amalgama sonoro non buono tra voce e chitarra.

TAAKE
Siamo agli headliners. I presenti fremono e, quando i cinque fanno il loro ingresso sul palco, vengono salutati da una piccola ovazione. Il set dei Taake parte subito senza fronzoli, i suoni ovviamente sono molto migliori rispetto ai gruppi che li hanno preceduti, pur non raggiungendo livelli di eccellenza. La band di Bergen è una macchina da guerra, e snocciola una serie di pezzi che provocano un pogo immediato. Da Nordbundet e Du Ville Ville Vestland, fino al super-classico Nattestid Ser Porten Vid I, passando per Orkan e Dei Vil Alltid Klaga Og Kyta -tanto per citare una piccola serie di pezzi, a dare l'idea dello svolgersi del set- il massacro è stato chirurgicamente totale. La voce di Hoest forse non è più al suo massimo splendore, ma si mantiene su livelli più che accettabili. Il resto della band macina riff ed assoli senza sosta, ed il bassista V'gandr, oltre a suonare il suo strumento, si occupa bene delle backing vocals e di dare una mano dal punto di vista scenico. Concerto che si chiude tra la soddisfazione generale e la ressa presso il camerino dove, complici gli alcolici e la presenza di alcune ragazze, si respira un'aria piuttosto rilassata e gioiosa.

UN'OCCASIONE MANCATA
Nonostante la presenza di gente venuta da Calabria, Puglia e Campania, le presenze sono state circa 200; un dato assolutamente inaccettabile in una zona in cui un concerto simile non si vedeva da anni. Generalmente a questo punto mi lancio in lunghe filippiche contro questa situazione, ma la dimensione doppio report mi costringe ad essere sintetico. Dico solo questo: 200 paganti a 12 euro per 4 band (più l'headliner) non coprono le spese. Non vorrei che tra qualche anno, così come fino ad ora si diceva: "Ti ricordi quando i Mayhem vennero a Scordia?", ci si ritrovi sconsolati su qualche scalinata a dire: "Ti ricordi quando i Taake vennero a Scordia?". Perchè sarebbe solo colpa nostra.

Report di Scordia a cura di Francesco Gallina "Raven"
Foto a cura di Carmelo Currò



fabriziomagno
Sabato 28 Aprile 2012, 18.07.09
8
a roma grandissimi taake, ottimo concerto, e show interessantissimo da parte dei sedna (impressionante il finale dell'ultima canzone cantato senza microfono...), decisamente da tenere d'occhio.
il vichingo
Sabato 28 Aprile 2012, 16.47.53
7
@Leonardo: ci scommetto i genitali che alla prossima notizia di una grande band che passa nel nord Italia ci saranno dozzine di commenti di persone che si lamenteranno del fatto che la suddetta band non passa mai al sud. E li arriverò io a chiedere: ma cari ragazzuoli, quando erano arrivate le grandi band dove eravate?? Per quanto concerne i Bulldozer spero proprio di no, altrimenti sarebbe proprio la classica zappata sui piedi. Se si presentano in 200 ad un concerto di una delle massime realtà metal italiane siamo no alla frutta, ma all'ammazzacaffe e stiamo domandando il conto.
Raven
Sabato 28 Aprile 2012, 16.35.29
6
No, il punto è che dove dici tu le band passano sempre, qui non si vedevano da anni, quindi era lecito attendersi molta più gente affamata di eventi dal vivo prima completamente assenti. Estragon, Rock Planet, lì i concerti si sprecano, la concorrenza è moltissima, qui no, è diverso.
Dave Insane
Sabato 28 Aprile 2012, 16.24.31
5
scusa Raven, ma a mio avviso 200 persone per 1 solo gruppo importante è in media, nei posti dove vado io di solito (estragon, rock planet e in passato Countrystar e Sottosopra) quasi sempre le band black o death non suonano di fronte a più di 200 persone. a volte, vedi Dying Fetus o Vader, anche 50...
Leonardo Mercadante
Sabato 28 Aprile 2012, 16.11.31
4
Ho notato anche io che c'era troppa POCA gente... e la cosa che più mi infastidisce non sono le poche presenze in se ma la gente che se ne sta fuori a parlare e sorseggiare alcolici vari mentre dentro i gruppi suonano...mi dispiace ma ritengo che entrare solo per vedere gli Headliner sia da stronzi. mi piacerebbe essere più politicamente corretto ma purtroppo non ci riesco. SPERO vivamente che non si debba fare i minchioni e che ci sia affluenza di massa per i Bulldozer perché altrimenti sarebbe da sparare moralmente nelle ginocchia a un bel po di persone... Basta che siamo tutti metalloni duri e puri e poi quando ci sono gli eventi ci si sta a casa...Bah... alla fine ognuno fa quel che cazzo vuole e a me la serata è piaciuta un fottio...mi sono divertito e chi preferisce starsene a casa a fare la muffa o in qualunque altro posto a fare non so bene cosa può anche farlo....se poi però quelle stesse persone si lamenteranno che non ci sono eventi in sicilia mi riserverò il diritto di lavarli di insulti. Gli appelli non servono a un cazzo... gli apatici restano apatici e non si discute... Scordia non è difficile da raggiungere e non ci vuole nemmeno chissà che per arrivarci...sarà che per ora la gente non ha soldi? sarà che gli eventi non vengono pubblicizzati come si deve? ci saranno altre millenovecentoottantatre scuse? non ne ho idea....poca voglia di divertirsi quella sicuramente... ma me ne sbatto.... io mi sono divertito....
Erik
Sabato 28 Aprile 2012, 15.47.54
3
a parte quello che reputo un problema legato a fonici che secondo me son usciti fuori dalle confezioni di merendine da ard discount e di un locale al quale mi sa che fotte poco risolvere i propri problemi di acustica (basti pensare che creare un controsoffitto con dei teli fonoassorbenti ad onde non gli costerebbe un cazzo e risolverebbe enormemente la cosa, abbassando quel cazzo di soffitto), non mi esprimo per quello che riguarda il mio giudizio sulla scena che ultimamente vedo qua in sicilia..... ho visto mayhem, dark funeral, suffocation e brutal truth... e a tutti sti concerti le presenze erano esimie... però le lamentele che non si fà un cazzo le fanno tutti.... la scena è ridicola e fossilizzata, c'è una massa di pecoroni che si muove solo per il proprio comodo e che non riesce a capire che per portare benessere bisogna semplicemente supportare la scena, senza fronzoli, lamentele, e soprattutto l'apatia di organizzarsi mettere a disposizione macchine e partire tutti assieme..... non si risolverà mai nulla se non cambia la testa delle persone e se non ci si sveglia, se non facciamo davvere rendere conto a tutti quelli che dicono, ah mi siddia, il genere non mi attira, che ste cose AMMAZZANO TUTTA L SCENA IN GENERALE, SECONDO ME, RISOLVEREMO BEN POCO, E LE SCALINATE DI CUI PARLA FRA' SARANNO SOLO IL NOSTRO PROSSIMO PUNTO DI RITROVO, PER LE SOLITE DISCUSSIONI, ASPETTANDO CHE TUTTO DECADA NUOVAMENTE.... La scena siamo noi ragazzi, e senza che ognuno di noi da un contributo, non facciamo altro che essere patetici!
Raven
Sabato 28 Aprile 2012, 13.30.35
2
Ovviamente la cifra si riferisce alla data di Scordia, ma credo corrisponda alle presenze a Roma, con la differenza che a Roma c'è un concerto ogni settimana, in Sicilia non si vedeva una band simile da anni.
il vichingo
Sabato 28 Aprile 2012, 12.13.18
1
Lascia basiti il fatto che ci fossero soltanto 200 persone a vedere i Taake, e non ditemi che sono una band "di nicchia" perchè non la bevo. E non è neanche una questione di prezzo, dato che 12 euro non mi sembrano una cifra enorme per un evento del genere. Peccato.
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