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KALEDON - Lo studio report
05/05/2005 (3886 letture)
Sta per giungere al terzo capitolo la saga medieval–fantasy dei Kaledon, band nostrana che ha fatto delle atmosfere epiche e del classico trademark power metal una bandiera. La loro ultima fatica, “Chapter 3: The Way of light” vedrà la luce a giugno, ed abbiamo l’opportunità di ascoltare in anteprima 5 delle 14 tracce che comporranno l’album, in una versione probabilmente non definitiva, ma già ampiamente indicativa di quello che il terzo Volume della “Legend of the forgotten Reign” conterrà. Tra le curiosità e le note, da segnalare senza dubbio la presenza dietro le pelli, per le recording sessions, nientemeno che di Jorg Michael, drummer dei blasonatissimi e rinati Stratovarius, che ha sostituito il defezionario David Folchitto (batterista anche negli Stormlord, peraltro già rientrato nei ranghi), e lo ‘zampino’ in fase di engineering di Giuseppe Orlando, noto quasi più come produttore che come (bravissimo) membro dei Novembre. Bando alle ciance, entriamo nel dettaglio e gustiamo assieme i primi 5 brani del nuovo Kaledon.

Track n° 1: The Inexorable Light
Un intro potente ed epico fa da preludio ad un bel riff, che sosterrà una song heavy e impreziosita da bei suoni di tastiere. Un plauso alla voce di Claudio Conti, capace di acuti molto alti. La song si snoda tra momenti più cadenzati e parti velocissime, Jorg Michael dietro le pelli è una sicurezza.

Track n° 4: The Hidden ways
Stacchi e velocissimi passaggi di batteria aprono la track, che partirà ‘a martello’ subito dopo. Scelte musicali non originalissime, mai però fuori dei cliché del genere. Un cambio di tempo all’inizio della parte cantata (il singer alterna bene parti acutissime con registri da baritono), con un accordo minore un po’ “rischiato”, e un ritornello speed. Lo stile fa molto Labyrinth del periodo Heaven Denied.

Track n° 9 :Black Telepathy
Song strumentale sotto i tre minuti, con un grande unisono chitarra-tastiera, ed una sezione ritmica lanciata in una cavalcata epica. Niente di nuovo, ma decisamente ben suonata. Molto bravo il keyboardist Daniele Fuligni.

Track n° 10: Come with me
È la batteria di Jorg, insieme al basso di Paolo Lezziroli ad aprire questo mid-tempo, dalle linee vocali molto AOR-oriented. Ci sorprende a metà song un break più leggero, in cui Claudio Conti duetta con una bella voce femminile.

Track n° 11:Break the Chant
Si torna a strutture più Heavy, con un tempo terzinato, spezzato da una strofa più prog. La voce è sempre alta, a volte però sembra un po’ fine a se stessa, poco modulata, o comunque sostenuta da linee non irresistibili. La song, come un po’ tutte quelle finora ascoltate, ripete le sue strutture troppo spesso in maniera identica, rischiando di smarrire la concentrazione dell’ascoltatore. Belli i suoni di chitarre, molto “Maidenish”.

Che dire? I brani ci sono, l’inventiva spesso non la fa da padrona in un platter che dovrebbe consacrare i nostri nel mondo power. La produzione è decisamente buona, ma mancano strutture accattivanti, che ‘osino’ un pelo di più. Io la prendo come una scelta stilistica di coerenza; 5 brani sono pochi per giudicare un lavoro, ma credo che i fans dei nostrani Kaledon e del power in generale non resteranno affatto delusi dal nuovo “Chapter 3: The Way of light”, a patto di non aspettarsi grandi novità.



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