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27/04/18
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LEGENDS OF ROCK - # 22 - Rory Gallagher
30/07/2012 (8739 letture)
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Liam Gallagher era nato a Ballyshannon, County Donegal (Irlanda) il 2 marzo 1948, per poi trasferirsi con la sua famiglia a Cork. Si fece chiamare Rory perché, come affermò lui stesso, non esiste nessun San Rory e mi piace l’idea di non avere un nome di un Santo. Comunque penso che mia madre avrebbe preferito Rory a Liam. Aveva un fratello di nome Dònal che diventò il suo manager. La passione per la musica, oltre ad ereditarla dai genitori (il padre Daniel, che era anche organista, e la madre Monica cantavano entrambi), esplose quando vide per la prima volta Elvis Presley in televisione. A nove anni gli venne comprata la prima chitarra acustica è la imparò a suonare, sviluppando da subito un’inveterata passione per il blues. Gli artisti che prediligeva erano Leadbelly, George "Buddy" Guy, Freddie King, Albert King, Muddy Waters, Woody Guthrie e John Lee Hooker. Ricorda Rory:
In famiglia non avevamo uno stereo. Quando ero piccolo passavo il tempo a sintonizzarmi su Radio Luxembourg, BBC e AFN (Armed Forced Network) dalla Germania. Il primo blues elettrico che ascoltai fu un pezzo di Muddy Waters sulla AFN. Era molto tardi una notte e arrivò il suono dall’altra parte veramente chiaro, stava suonando una Telecaster e mi colpì veramente. Così il fine settimana seguente andai alla biblioteca di Cork e presi dei libri sulle origini del blues. Poi mi imbattei in Lonnie Donnegan, Leadbelly, Big Bill Broonzy, Chuck Berry, Eddie Cochran e altri artisti. Più ne ascoltavo e più ne diventavo dipendente.
A dodici anni vinse un concorso di talenti a Cork che lo convinse a procurarsi la sua prima chitarra elettrica. Nel 1963 scoprì lo strumento che sarebbe diventato il suo simbolo per il resto della vita: una chitarra 1961 Sunburst Fender Stratocaster (numero seriale 64351) che comprò di seconda mano per 100 $ al Crowley’s Music Center di Cork. Purtroppo, nello stesso anno questo strumento gli fu rubato.
Doveva essere la prima Fender Stratocaster in Irlanda. Per settimane ogni mattina andavo a cercare la mia chitarra nella custodia, la trattavo come un essere vivente che conoscevo o come una specie di cosa magica anche per il suo odore che permaneva nella custodia.
Fortunatamente due settimane dopo la ritrovò…
Ho ancora la Fender Stratocaster rubata a Dublino, riavuta indietro dopo due settimane dal furto. Era stata gettata in un fosso aveva dei graffi e altri danni quando la ripresi, è stata sotto la pioggia e dopo tutto questo giurai di non venderla o ridipingerla.
E così fece anche quando la vernice che restava cominciò a sparire a causa del sudore sprigionato mentre la suonava con il suo proverbiale feeling. A sedici anni fu folgorato da un’esibizione dei The Rolling Stones a Londra, che lo unì in modo indissolubile al rock’n’blues. Nello stesso anno entrò a far parte dei Fontana Showband (divenuti poi The Impact). Nel 1965 con questo gruppo, che aveva come principale fonte di ispirazione Chuck Berry, fece la sua prima apparizione in televisione, eseguendo il classico rock’n’blues Slow Down di Larry Williams al programma Pickin’ The Pops sulla RTE. Prima dello scioglimento della band furono tenuti alcuni concerti in Gran Bretagna, a Madrid ed Amburgo. Nel 1966 si unì a Eric Kitteringham (basso) e Norman Damery (batteria) formando i Taste. Questo combo fece numerosi show in Irlanda, Germania e a Londra. Rory accrebbe la sua fama al punto che alcuni amici lo seguirono fino a Londra, esortandolo a gran voce con la classica pronuncia irlandese Galla-H-ER da Cork!. La line up dei Taste venne modificata nel tempo: Kitteringham e Damery lasciarono il gruppo, rimpiazzati da Richard "Charlie" McCracken (basso) e John Wilson (batteria ) -precedentemente nei Them di Van Morrison.
Nel 1968 i Taste si stabilirono nella capitale inglese. Rory venne soprannominato Yakety Sax in quanto in quel periodo suonava anche il sassofono. L’omonimo album di debutto, prodotto da Tony Colton, fu pubblicato il 1 aprile 1969 dalla Polydor in Europa e dalla Atco/Atlantic negli Stati Uniti. Conteneva nove brani rock’n’blues in larga parte da lui composti. Nello stesso anno, i Taste si esibirono in Nord America in un tour con i Blind Faith e nel 1970, dopo aver rilasciato il secondo pregevole lavoro intitolato On The Boards, che presenta un Gallagher ispirato in veste di chitarrista, cantante, sassofonista e armonicista, presero parte al leggendario Isle of Wight Festival. In merito è possibile ascoltare la loro performance immortalata nell’album Live At The Isle of Wight rilasciato dalla Polydor nel dicembre del 1971.
WHAT’S GOING ON
L’ultima esibizione dei Taste prima dello scioglimento avvenne al New Years Eve 1970 (concerto di capodanno) a Belfast. Queste sono le sue tarde ed uniche amare riflessioni sulla fine, da lui fermamente voluta, dei Taste: Sono molto arrabbiato riguardo tutto questo. Non mi piace pensarci troppo spesso perché mi sconvolge ancora. Ho sempre creduto che quella che faccio dovrebbe essere musica in un certo senso illegale e il mio atteggiamento è stato sempre di ribellione. Credo che tutti i migliori artisti siano fuori dal sistema, perciò non sono mai stato saggio e al corrente della questione finanziaria. Ma ho ignorato troppo questo aspetto e ho permesso a taluni di fregarmi. Non voglio riaprire le ferite in proposito. Non ho rancori e molte delle persone coinvolte sono morte da allora. Al contrario di ciò che pensa l’opinione popolare non ho mai guadagnato un penny al di fuori dei Taste. Ci sono ancora questioni legali che continuano e mi costano ancora denaro. Il tutto mi fa essere molto diffidente dalla gente che gira intorno alla musica per affari. Non mi frega niente dei soldi. È la gente stessa che ti fa andare in basso che mi infastidisce di più.
Dal 1970 al 1972 Gallagher suonò in un trio che si chiamò con il suo stesso nome; il gruppo comprendeva Gerry McAvoy (basso) e Wilgar Campbell (batteria). L’album di debutto, intitolato Rory Gallagher, fu rilasciato nel 1971 in America dall’ Atlantic Records (le parti di piano furono assicurate da Vincent Crane) e già alla fine dello stesso anno fu la volta del secondo e più significativo disco Deuce, con una regolarità sorprendente, che sarebbe divenuta un elemento distintivo del musicista irlandese.
CREST OF A WAVE
I concerti si susseguivano in tutta Europa e negli Stati Uniti e ad Amburgo conobbe uno dei suoi più grandi amici, Ronnie Drew dei The Dubliners, che ricorda così quell’evento:
Ero al bar di un hotel e questo giovane dai lunghi capelli venne da me. Questo fu il dialogo tra noi: (Rory) "Tu sei Ronnie Drew?", (Ronnie) "Sì, sì così sembra", (Rory) "Come stai? Che stai facendo", (Ronnie) "Sono con i The Dubliners, stiamo facendo concerti qua e là." Lui aveva la sua solita camicia della Lumberjack e pensai che forse stesse lavorando in qualche cantiere edilizio o qualcosa del genere. (Ronnie) "Cosa stai facendo da queste parti?", (Rory) "Sto facendo concerti anch’io", (Ronnie) "Oh! Davvero? Cosa fai?", (Rory) "Canto e suono anche", (Ronnie) "Qual è il tuo nome?", (Rory) (Rory Gallagher). Mi presi la testa con le mani, ero così mortificato e speravo di sprofondare sottoterra perché non ci potevo credere. Cosi trascorremmo la giornata insieme, eravamo entrambi liberi, liberi in tutti i sensi!! Eravamo totalmente liberi e andammo anche a cena. Il mattino seguente scesi giù e trovai un messaggio per me da Rory che diceva "Abbiamo trascorso una grande giornata, ci rivedremo".
Nel 1972 venne rilasciato il magnifico album Live! In Europe che divenne disco di platino arrivando al secondo posto nella classifica americana.
BULLFROG BLUES
Rory fu premiato come Musicista dell’anno dall’ Uk’s Melody Magazine, battendo artisti del calibro di Eric Clapton e Jimmy Page. Le incendiarie esibizioni live di Rory Gallagher sono accompagnate da vari aneddoti molto interessanti. In un concerto in Europa nei primi anni ‘70 cadde dal palco e la folla esplose in applausi credendo che fosse tutto programmato.
Nel lato sinistro del palco c’era una buca incavata che non avevo visto. Sicuramente serviva per sollevare i congegni, ma non l’avevo notata. Stavo correndo per il palco quando all’improvviso mi sono sentito cadere. Ho alzato le mani per fermarmi ed ho afferrato una barra di metallo e ci oscillavo come Tarzan. La mia chitarra cominciò ad avere dei ritorni di suono e improvvisamente realizzai che la folla stava applaudendo impazzita e io, invece, ero in pericolo di vita! Alla fine dopo un po’ ho chiuso gli occhi e mi sono gettato sul palco; immediatamente ricevetti un altro giro di applausi. Così corsi per il palco suonando un altro paio di note. Ho avuto grandi recensioni ed elogi per questa performance acrobatica.
Durante uno spettacolo a Nottingham, i fan in delirio di Rory salivano incessantemente sul palco e le nuove guardie del corpo Rory Corkman e Tom O’Driscoll iniziarono a liberare il palco gettando tutto ciò che capitava a tiro, compreso un tecnico, le chitarre e lo stesso Gallagher!
Era un continuo tuffo dal palco, uno dei primi concerti di Tom con me e fu un vero battesimo di fuoco per lui. La folla era imbestialita e fui gettato fra loro, così suonai un paio di battute e mi arrampicai sul palco prima che tutti capissero ciò che stava accadendo. Strano da dire, ma Tom lavora ancora con me.
Ancora in Europa, Gallagher e compagni rischiarono la vita ad Atene.
Avvenne poco dopo il colpo di stato in Grecia e si stavano tenendo le prime elezioni. Cominciai a vedere tutte fiamme sul retro dello stadio. Stavano bruciando ristoranti e negozi sulla strada. Penso che non volessero tante persone allo stadio o lasciarne entrare troppe, comunque arrivò la polizia e cominciarono a spararci il gas CS. E’ stato il concerto più spaventoso che ho mai fatto. Il gas CS è roba pericolosa. Ti scombussola gli occhi e non puoi vedere dove vai nè niente. Alla fine, quando arrivammo nel backstage, c’era talmente tanta confusione che non capivamo chi ci stava proteggendo e chi ci voleva attaccare. C’erano ragazzi e mezzi militari che ci camminavano intorno e ci guardavano minacciosi. Così saltammo in un’auto e provammo a tornare in hotel, ma dovemmo abbandonare l’auto e iniziammo a camminare. C’era di tutto, fu un incubo. Eravamo fradici con gli occhi lacrimanti e tremavamo di brutto. Il concerto è andato bene lo stesso, ma è stato troppo spaventoso. Non volevo morire in un campo di calcio in Grecia senza neppure sapere cosa stesse succedendo.
La sua notorietà aumentava a vista d’occhio, tanto da convincere il grande Muddy Waters a chiamarlo per la realizzazione dell’album The London Muddy Waters Sessions del 1972. Per sua stessa ammissione, Gallagher conserverà ricordi indelebili di quella esperienza. Dal 1972 al 1976 la band cambiò line up: oltre al chitarrista irlandese comparivano Gerry McAvoy (basso), Lou Martin (piano) e Rod de’Ath (batteria), realizzando nel 1973 i dischi Blueprint e lo sperimentale Tattoo.
CRADLE ROCK
Nello stesso anno Mick Taylor lasciò i The Rolling Stones e a Rory fu offerto il suo posto nel gruppo, ma lui declinò l’offerta. Beh, accadde prima dell’unione con Ronnie Wood e stavano facendo audizioni a molti artisti. Ho suonato un po’ con loro e credo che piacessi a Mick Jagger e mi volesse, ma Keith Richards stava piuttosto male a quel tempo e non ero certo che rimanessero insieme. C’erano molte incertezze, poi avevo prenotato concerti in Giappone, così rifiutai e fu l’ultima volta che li sentii. Così doveva andare, credo
Nel 1974 fu pubblicato uno degli album più significativi dell’artista irlandese, il live Irish Tour, che divenne il full length di maggior successo in America e fu promosso con un gigantesco tour mondiale. Rory suonò in un doppio album di Jerry Lee Lewis e nuovamente con Muddy Waters nel suo London Revisisted. Nel 1975 lasciò la Polydor per approdare alla Chrysalis, con cui rilasciò Against The Grain, con conseguente nuovo tour mondiale. Fu headliner al Reading Festival di quell’anno (Rory partecipò al Reading Festival più volte di qualsiasi altro artista). Sebbene fosse ormai una rockstar volle sempre essere uno della gente, mai uno di quei musicisti che si danno delle arie. Nel 1976 divenne il primo artista ad esibirsi in televisione in eurovisione per cento milioni di persone. Ritornò anche in tour negli USA per la decima volta! Nello stesso anno, dopo l’uscita dell’album Calling Card con Roger Glover nella veste di produttore, Lou Martin e Rod De’Ath lasciarono Gallagher.
DO YOU READ ME
Nel 1978 Rory sciolse la band e ne formò un’ altra con il fedele bassista Gerry McAvoy ed il batterista Ted McKenna. Sempre nel 1978 fu invitato da Van Morrison a partecipare alla realizzazione dell’album Wavelenghts. Dopo il tour mondiale del nuovo lavoro Photo-Finish, tornò nel 1979 negli studi per registrare Top Priority (il mandolino venne suonato da Tom Brock), seguito dall’ennesimo tour immortalato nell’album live del 1980 Stage Struck. L’ultimo album per la Chrysalis fu Jinx (line up: Rory Gallagher - voce, chitarra, armonica; Gerry McAvoy - basso; Bob Andrews - keyboards; Brendan O'Neill -batteria; Ray Beavis e Dick Parry - sassofono), che uscì nel 1982, decidendo, quindi, di promuovere una propria casa discografica che chiamò Capo-Demon. Per Defender, primo lavoro per la nuova etichetta, si dovettero aspettare ben cinque anni (line up: Rory Gallagher - voce, chitarra, armonica; Gerry McAvoy - basso; John Cooke - keyboards; Brendan O'Neill - batteria). Per complicazioni varie, questo lavoro non uscì negli Stati Uniti, ma fu comunque un successo nel Regno Unito, arrivando al primo posto nelle Indipendent Charts. Anche per Fresh Evidence i fan dovettero attendere tre lunghissimi anni, ricercando ossessivamente la perfezione. Stavolta anche negli Stati Uniti la gente che lo amava si godette questo capolavoro. Nel 1992 esce The Bullfrog Interlude, l'ultimo suo album in studio. I concerti continuarono fino al 1993, l’anno dell’ultimo tour con la band. Le ultime registrazioni furono due tracce (Leaving Town Blues e Showbiz Blues) dell’album Rattlesnake Guitar – The Music of Peter Green. Lo stesso Peter Green disse che le parti preferite di quel album erano proprio quelle dove suonava Rory e dopo la sua morte l’album fu pubblicato e gli fu dedicato.
SHOWBIZ BLUES
Nel 1994, a causa dello smodato uso di alcolici, sarà costretto a sottoporsi ad un trapianto di fegato dopo un’attesa di sei mesi. Sfortunatamente ci furono complicazioni dopo l’operazione e il 14 giugno 1995 l’artista morì al King College Hospital di Londra. Quel giorno tutte le televisioni irlandesi interruppero i programmi. Si spense senza mai sposarsi e senza aver avuto bambini. Tornò nella sua Cork per essere sepolto e la BBC mandò i suoi funerali in diretta nazionale; 15.000 suoi adorati fan lo seguirono lungo le strade dove era trasportato verso la Chiesa Descent of The Holy Spirit. Fu seppellito al Cimitero di S. Oliver.
Quando morì fu terribile, una cosa orribile, sono stato onorato perché il fratello Donal mi chiese di aiutarlo a portare la bara per farla uscire dalla Chiesa. Mi sentivo un po’ imbarazzato perché c’erano tutti artisti jazz e blues, ma poi dissi "Beh, sono onorato di farlo e ti sono grato di avermelo chiesto" perché provavo rispetto e una grande amicizia verso Rory (Ronnie Drew)
Sempre il solito ragazzo, mai diventato come una vera star. Aveva solo ambizione di suonare (un musicista puro). Non so se questa possa risultare un’affermazione banale o altro ma è la pura verità. Non ho mai conosciuto nessuno come lui, mai. Mi ha insegnato l’umiltà e la dedizione e ho rafforzato la mia convinzione che questo era davvero un grande lavoro (Brian May)
Per me è un fatto privato, so che ho passato molto tempo con Rory ed è stato importante musicalmente parlando. Solo il fatto che io, Charlie e lui facevamo musica insieme da circa tre anni quasi tutte le sere della settimana è un'altra cosa (John Wilson)
Era un uomo pieno di grazia ampiamente aperto alla musica, lui voleva ascoltare tutto voleva semplicemente sentire musica. La parola che usavo era Grazia e mi atterrei ancora a questa parola (Martin Carty).
Il blues fa male alla tua salute. E’ semplice. Guarda la lista. Jimmy Reed era epilettico, Howlin’ Wolf ebbe bisogno di un macchinario per il rene, molti degli atri grandi nomi erano degli alcolisti. Muddy Waters è uno di quelli che riuscì a controllarsi. Gente come Skip James non ci ruscì mai. Quando Howlin era in dialisi e smise di bere ciò influenzò stranamente le sue performance. Perciò il bere e il blues sono strettamente collegati, l’una nutre l’altra (Rory Gallagher)….un grande, immenso musicista.
Una lapide speciale fu appositamente disegnata per la tomba: simboleggia le dita della mano destra realizzate in scala sul collo della Fender Stratocaster (ammiratela in foto).
DISCOGRAFIA TASTE 1969 – Taste 1970 - On the Boards 1971 - Live Taste 1971 - Taste First 1972 - Live at Isle of Wight 1994 - The Best of Taste Featuring Rory Gallagher
SOLISTA 1971 - Rory Gallagher 1971 - Deuce 1973 - Blueprint 1973 - Tattoo 1975 - Against the Grain 1976 - Calling Card 1978 – Photo-Finish 1979 - Top Priority 1982 – Jinx 1987 - Defender 1990 - Fresh Evidence 1992 – The Bullfrogg Interlude 1996 - Blue Days for the Blues 1999 - BBC Sessions 2003 - Wheels Within Wheels 2008 - The Essential Rory Gallagher
LIVE ALBUM 1972 - Live in Europe 1974 - Irish Tour 1980 - Stage Struck 1991 - Live in Europe/Stage Struck 2001 - Let's Go to Work 2003 - Meeting with the G-Man 2006 - Live At Montreaux
ANTOLOGIE 1975 - Sinner & Saint 1976 - The Story So Far 1976 - The Best Years 1992 - Edged in Blue 2005 - Big Guns the Very Best of Rory Gallagher
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X Beppe: allora MAURIZIO SOLIERI gli ha reso onore! |
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quasi coetaneo di Rory ricordo sempre il concerto live a Modena negli anni 70 dove oggi Vasco Rossi festeggia davanti a 200.000 persone 40 anni di successi. sempre grande Gallagher immortale. |
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Su JIMI HENDRIX: mai sentita ma possibile. HENDRIX non era x nulla invidioso. Sapeva che come virtuosismo, era difficile competere con chitarristi del genere. C'erano anche, oltre al soliti noti, JOHNNY WINTER, ALVIN LEE, LESLIE WEST... La forza di JIMI era rivolta in altre direzioni. E dire comunque, che nei TASTE, RORY era ancora acerbo. Il meglio lo avrebbe dato dopo. Ma JIMI non poté + seguirlo. Perlomeno non da qui.... |
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A settembre/ottobre dovrebbe uscire un libro molto completo su di lui. Magari lo scopriamo  |
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Questo articolo me l'ero completamente perso e dire che Rory Gallagher rientra tra i miei preferiti di sempre. Su di lui c'è un aneddoto che mi piace sempre citare (credo di averlo fatto da qualche altra parte). Sembra...pare...che Hendrix, interrogato su come ci si sentisse ad essere il miglior chitarrista del mondo, rispose: "Non lo so, chiedete a Rory Gallagher". Scherzava? Era fatto o ubriaco? Non lo sappiamo, ciò che resta sono le sue parole. Un paio di osservazioni: siamo sicuri che con il Live in Europe arrivo al n. 2 in USA vendendo oltre un milione di copie? Siamo sicuri che la lapide di cui alla foto simboleggi le dita della mano destra e non sinistra? |
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L'ho sempre adorato. Un piccolo omaggio a Rory :" A million miles away " è diventata da tempo la suoneria del mio cellulare. E la sua musica continuo ad ascoltarla con regolarità, aldilà delle mode e aldilà del tempo. Un grande artista senza tempo. |
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Bellissimo articolo. Commoventi la dedizione di RORY alla musica, il suo conseguente rifiuto dello showbiz, la stima incondizionata dei suoi colleghi (+ e - prestigiosi), e dei suoi compatrioti. Uno che si prese il lusso di rifiutare gli STONES con la stessa naturalezza di come si possa rifiutare un caffè offerto al bar. Il suo R'n'B vivrà oltre lo spazio e il tempo!!! |
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tranquilli hm is the law e jek ho rimediato alla grande ! |
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Conosco molto bene Rory perchè ho tutto di lui in cd e dvd e lo adoro ma ora grazie a quest'articolo dettagliato ne so di più anche della sua vita, quindi grazie. Rory is the law ! |
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@airmaccjo attento a non confondere anche i fratelli Gallagher degli Oasis con i fratelli Gallagher dei Raven perché li rischi il linciaggio  |
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@ airmaccjo: per punizione comincia ad ascoltare Rory Gallagher  |
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ops scusate non conoscevo rory e non sapevo che il suo vero nome fosse uguale a quello degli oasis! :/ rimedio al più presto! |
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all'inizio c'è scritto Liam Gallagher....non Rory! ahahaha  |
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2 marzo 1948 - 14 giugno 1995 RIP grande Rory! |
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E' stato davvero interessante tradurre le interviste rilasciate da Rory perchè mostrano la grande umanità e semplicità che lo caratterizavano..una grande persona ed un grande artista!! |
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Articolo fantastico! Lui non lo conosco a parte tre o quattro canzoni, mi avete ampiamente convinto ad approfondirlo. |
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Grande musicista e stupendo articolo |
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Rory...the BLUESMAN..un grande!! Quanta sofferenza,a volte,dentro le note che ascoltiamo. L'opportunità di conoscere i trascorsi di un artista ci induce a un maggiore trasporto nell'apprezzare la sua musica. Ottimo articolo Fabio.. Grazie ancora! |
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Ottimo lavoro Fabio..veramente bello!..E Rory....un GRANDE !! |
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Non posso fare altro che ringraziare l'autore i ragazzi di Metallized per articoli come questo. Ricordare il passato e i suoi musicisti è sempre una cosa molto bella. |
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Un ringraziamento speciale a mia figlia Valentina per le ore passate a tradurre dall'inglese i dialoghi riportati nel testo. |
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