|
29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
|
|
HARD CASTLE FEST - Piazzale Primo Maggio, Castellazzo Bormida (AL), 28/07/2012
04/08/2012 (2570 letture)
|
Giornata ricca di appuntamenti quella di sabato 28 luglio: Fosch Fest a Bagnatica (BG), Armageddon In The Park a San Giacomo degli Schiavoni (CB), Eyehategod a Cesena, Baroness a Firenze e l'Hard Castle Fest a Castellazzo Bormida (AL). Proprio l'evento piemontese, giunto quest'anno alla terza edizione, era la meta prefissata sabato pomeriggio quando in compagnia di un collega siamo partiti da Genova. Arrivati in loco poco dopo le 18.00 (ed incredibilmente senza perdersi per strada) troviamo ad attenderci uno spiazzo adiacente al campo sportivo nel quale sono sistemati palco, mixer, alcuni banchetti, il bancone del bar ed un tendone con tavoli e panchine per poter mangiare in comodità.
SCREAMING VENEZIA Ho giusto il tempo di salutare alcuni amici e di fare tre acquisti al volo ad un banchetto di cd perchè il primo gruppo della giornata è già sul palco. Agli alessandrini Screamimg Venezia spetta il compito di aprire le danze con il loro metalcore, genere musicale del quale ammetto di non essere un grosso fan. I ragazzi sono giovani ma bisogna riconoscere che hanno energia, il cantante Thomas Franceschetti segue i clichè del genere alternando parti aggressive ad altre con voce pulita e più melodica e scherza col pubblico sotto il palco, composto da molti amici della band. La scaletta proposta passa in rassegna il loro demo (scaricabile gratuitamente), alcuni inediti ed una cover dei Parkway Drive, una delle formazioni ispiratrici dei nostri. L'unico appunto che mi sento di fare è però sul genere proposto: lasciando perdere i gusti personali, attualmente il panorama metalcore è sovraffollato ed ha iniziato ad accartocciarsi su se stesso, per sopravvivere c'è bisogno di più personalità.
RITUAL OF REBIRTH Dopo un rapido cambio di palco è il momento dei miei concittadini Ritual Of Rebirth, che attaccano subito con la titletrack dell'ultimo album, nella quale (almeno all'inizio) la chitarra di Fabio Palombi è leggermente coperta dagli altri nei volumi. La scaletta prosegue seguendo l'ordine di Of Tides And Desert e, nonostante una sbavatura su All Is Blank, la formazione genovese va avanti ed esegue The Japanese Syndrome, l'unico estratto da Ethical Disillusion, il loro disco di debutto, datato 2008. Il brano è indubbiamente uno dei migliori dell'album ed è ben eseguito e permette ai Ritual Of Rebirth di cambiare marcia nella seconda parte della setlist con pezzi veloci come Zebra Stripes o ricchi di groove come Leeches; la chiusura è affidata alle tracce migliori di Of Tides And Desert, la lunga ed evocativa The Blind Watchmaker e Sick Shylock, per la quale pare verrà realizzato un video con le immagini girate proprio in questa giornata. I Ritual Of Rebirth chiudono in maniera energica la loro porzione di serata e, nonostante un paio di sbavature, la loro prova è stata più che buona, soprattutto nella seconda parte, dove sono sembrati meno legati. Per migliorare ancora hanno bisogno di suonare più spesso dal vivo, speriamo che ci riescano.
SFREGIO Terza a salire sul palco è un'altra band genovese, gli Sfregio, autori di quello che loro definiscono Porno Alcoolic Thrash'n'Roll. Ed effettivamente è questa la definizione migliore della loro musica, caratterizzata da ritmi semplici e serrati e testi volgari basati appunto su sesso ed alcolici di stampo umoristico. Peccato che non tutti la pensino così: durante la presentazione del terzo pezzo in scaletta (dall'eloquente titolo Cazzo Marcio) un anziano signore è venuto a protestare per il gergo usato dai nostri, venendo allontanato dagli organizzatori, che, per la cronaca, non erano solamente giovani sbandati adoratori di Satana. Il nostro moralizzatore, non contento, andando via è riuscito ad accedere al quadro elettrico staccando la corrente a tutto l'impianto, rischiando peraltro il linciaggio. Una volta riattivato tutto, lo spettacolo può andare avanti, anche se il chitarrista degli Sfregio comincia ad avere dei problemi alla strumentazione ed alla spia posta davanti a lui, probabilmente dovuta all'improvvisa interruzione precedente. La band genovese riesce comunque a continuare sciorinando i pezzi che compongono i loro due dischi Zabbaglioni e Rock’n’Roll e Marcio Nel Cervello: I Fiori Nel Culo, Racco Nel Casco, Il Diarreone vengono eseguite per la gioia del pubblico e presentate di volta in volta dal frontman Dirty Seth in maniera divertente. Lo stesso Seth invita tutti al casino, organizzando pogo, stage diving e wall of death in occasione di Ma Vaffanculo. Con la semi-ballad Non Mi Credi (dedicata, non si sa per quale motivo, a Peso dei Necrodeath) gli Sfregio chiudono il loro spettacolo che, nonostante i problemi, è stato divertente e tirato ed è stata proprio questa la cosa che mi ha colpito: oltre alla voglia di divertirsi, i genovesi hanno una base musicale solida con un tiro invidiabile, impossibile rimanere indifferenti durante lo show, a patto ovviamente di avere abbastanza senso dell'umorismo.
METHEDRAS Il sole sta tramontando ed è il turno dei milanesi Methedras, che già lo scorso anno ho avuto occasione di vedere dal vivo al Metal Valley. La formazione propone il suo thrash/death, questa volta però con solamente una chitarra ed è un peccato perchè durante gli ottimi assoli di Eros Mozzi la parte ritmica rimane un po' sguarnita, con solamente basso e batteria. Purtroppo c'è da segnalare la poca presenza di persone sotto il palco nonostante i continui inviti del frontman Claudio Facheris, che comunque non si lascia scoraggiare e prova fino all'ultimo a coinvolgere la gente, tantod a organizzare un wall of death con le persone che li hanno seguiti sino in fondo. Da segnalare l'esecuzione di alcuni nuovi brani che faranno parte del prossimo disco, tra cui uno dedicato al defunto batterista, indubbiamente un bel momento nell'energico show della band. Vedremo se il prossimo disco farà fare ai Methedras quel salto di qualità per emergere.
NECRODEATH I Necrodeath sono e rimangono un pezzo della storia metal italiana e, nonostante abbia già avuto occasione di vederli lo scorso anno, ero curioso di sperimentare la resa live del recente Idiosyncrasy, che ho avuto l'onore di recensire e quindi di assimilare per bene. Mentre sono intento a scambiare qualche parola con i ragazzi dei Ritual Of Rebirth sento risuonare nelle casse il ringhio del rottweiller che apre proprio l'ultimo disco e capisco che i quattro sono pronti ad iniziare lo show, proponendo subito al pubblico le prime due Part di Idiosyncrasy. Ancora una intro registrata (in questo caso February 5th, 1984, marchiata dalla storica voce di Cronos) ed ecco Forever Slaves, unita poi a Necrosadist e Burn And Deny; com'è oramai consuetudine i Necrodeath giocano molto con i loro brani miscelandoli ed unendoli, magari suonando solamente una strofa od alcuni parti, scelta che magari potrebbe far storcere qualche naso, ma che comunque garantisce continuità al concerto senza cali di tensione. La formazione ligure è in forma e rispolvera il passato recente suonando un paio di brani da Phylogenesis e la titletrack di Draculea, in quello che possiamo considerare un altro blocco di canzoni associate alla storica At The Mountains Of Madness ed alla sempre valida Hate And Scorn. Tra i vari presenti al concerto ci sono anche alcuni volti noti del panorama metal italiano, tra cui Giorgia Gueglio dei Mastercastle, che sale sul palco a sorpresa per cantare Queen Of Desire, unica traccia estratta dal discusso Ton(e)s Of Hate; ospite a sorpresa quindi, ma non sarà l'unica. Lo show procede con la storica The Flag Of The Inverted Cross introdotta come di consueto dall'oscura intro Agony, un vero e proprio cavallo di battaglia, tratto direttamente dal quel pezzo di storia di Into The Macabre. Flegias approfitta della pausa per presentare in maniera simpatica Master Of Morphine (alludendo al video realizzato per il brano) ed al termine del pezzo vengono inseriti un passaggio della titletrack di 100% Hell e la parte conclusiva della Part VI di Idiosyncrasy sino a sfociare nell'assolo di Pier Gonella, che si permette anche di suonare con i denti (e di far rifiatare i suoi soci che, nel frattempo, hanno lasciato il proscenio). Siamo quasi alla battute conclusive e dopo la cover di Black Magic degli Slayer l'ultimo blocco di canzoni vede i Necrodeath calare i pezzi da novanta: Mater Tenebrarum, Sauthenerom e Fragments Of Insanity (introdotta quest'ultima dal coro Destroy della Part IV) garantiscono gli applausi, prima di Red As blood e di The Theory. In quest'ultima è presente l'altro ospite di cui parlavo prima, Dick Laurent, chitarrista dei Cadaveria, presentato da Flegias come quinto membro dei Necrodeath. I Necrodeath si dimostrano ancora una volta un ottimo live act e soprattutto affiatato, come dimostra la scorrevolezza dei vari blocchi, che magari possono togliere un po' di sorpresa per chi li ha già visti di recente ma che comunque garantisce poche pause ed una scaletta compatta.
SETLIST NECRODEATH 1. Part I 2. Part II 3. Forever Slaves 4. Necrosadist 5. Burn And Deny 6. Final War 7. Propitiation Of The Gods 8. Draculea 9. At The Mountains Of Madness 10. Hate And Scorn 11. Queen Of Desire (con Giorgia dei Mastercastle) 12. Flag Of The Inverted Cross 13. Master Of Morphine/100% Hell 14. Part VI/solo Pier Gonella 15. Black Magic (cover Slayer) 16. Mater Tenebrarum 17. Sauthenerom/Part IV 18. Fragments Of Insanity 19. Red As Blood 20. The Theory (con Dick Laurent dei Cadaveria)
È mezzanotte meno un quarto, le luci si accendono e come volevano i Carabinieri lo show si è concluso prima dello scoccare della mezzanotte, la prima serata della terza edizione dell'Hard Castle Fest si è conclusa e nonostante l'incidente agli Sfregio (che sulle prime strappa un sorriso, ma testimonia tutti i problemi della libertà d'espressione in Italia) è andata bene. Certo, un concerto con dei bei nomi, con un'ottima qualità audio ed in più gratuito dovrebbe attirare più gente, anche solo per passare un sabato sera diverso, ma come oramai è diventata abitudine i numeri sono questi. Onore a chi ha suonato, a chi ha organizzato e a chi c'era, tra l'altro vorrei segnalare la presenza tra il pubblico di Tommy e Trevor dei Sadist, Roberta Delaude (aka Morgana) e John (aka Killer Bob), ex-Necrodeath e membro di Cadaveria, Dynabyte e Raza De Odio. Al prossimo anno, sperando che l'incoveniente degli Sfregio non porti con sè fastidiosi strascichi.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
8
|
Grande Matocc, è stato un piacere conoscerti! |
|
|
|
|
|
|
7
|
bella serata passata all'insegna del divertimento... birra, grigliata e metal in sottofondo a 2 passi da casa mia -e poi ho conosciuto Er Trucido di persona! Ritual of Rebirth e Methedras bravissimi così come i Necrodeath. esperienza da ripetere... |
|
|
|
|
|
|
6
|
@Lizard: eh, probabilmente è stata una leggerezza dato il clima familiare, gli stessi ragazzi dell'organizzazione sono stati colti alla sprovvista, il quadro era dietro una porta evidentemente il tipo sapeva dove trovarlo. Dopo ci sono stati attenti, ma alla fine tutto si è risolto |
|
|
|
|
|
|
5
|
er Trucido: fatto!! diciamo che in una partita di rugby ti fai meno male, sai che botte ti pigli, anche perchè un conto spingersi dare spallte tipo pogo, li volavano calci e tenerei schiaffi di qua e di la... mah... ci credono che la band sei divertono, anche mi divertirei a vedere 100 caprone che si menano ahahah |
|
|
|
|
|
|
4
|
Una roba folle, che credevo fosse impossibile oggigiorno... Anche se non dovrebbe essere cosi' facile arrivare all'impianto elettrico. Comunque, mi fa piacere che ci fossero altri musicisti a seguire i concerti, e' una cosa importantissima che da' credibilita' all'intero movimento. |
|
|
|
|
|
|
3
|
ricevuto.. vado a vedere... |
|
|
|
|
|
|
2
|
Ehehe, può darsi Billo, l'importante è non dire "cazzo e fica" Per il wall of death fai prima a guardare qualche video su youtube (anche se qui era più in piccolo la cosa eh ) |
|
|
|
|
|
|
1
|
Domanda tecnico tattica, ma cosè il wall of death?'? mi manca all appello !! eh poi saluto il bravo signor anziano che dopo aver creato fastidio agli Sfregio, magari è andato bere al circolino del paese ed a bestemmiare mentre gioca a carte . |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|