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LEPROUS + LOCH VOSTOK + PERSEFONE + OERKENKJØTT - Barrio's Cafè, Milano, 12/10/2012
20/10/2012 (4420 letture)
INCIPIT
Leprous, the third coming. Dopo le precedenti tappe in due anni, la prima di supporto ai Therion, la seconda come special guest per gli Amorphis (qui il report), i cinque norvegesi tornano con un tour da headliner, accompagnati dagli svedesi Loch Vostok, dagli andorrani Persefone e dai connazionali Ørkenkjøtt. Non potevamo assolutamente mancare a questo appuntamento, complici il grande hype che accompagna i Leprous e l'occasione di testare i nostri in una dimensione più raccolta rispetto ai grandi palchi che li hanno visti finora esibirsi unicamente come support act.

Va premesso che le tre band di supporto hanno dovuto tagliare, chi più, chi meno, le proprie scalette, a causa del ritardo con il quale la carovana dell'European Progressive Assault è giunta in terra meneghina, quindi l'analisi qui di seguito è comunque da ritenersi parziale per quanto riguarda l'efficacia delle setlist e la tenuta delle bands.

ØRKENKJØTT
Freschi di debutto con il disco Ønskediktet (qui potete leggere la recensione), il quintetto norvegese a primo impatto trasuda eclettismo e personalità, acconciature, costumi e trucchi quanto meno discutibili ed una attitudine a calcare il palco davvero degna di nota. Scaletta, come già anticipato, piuttosto stringata, cinque brani dei quali sicuramente vanno menzionati Skygger Og Stшv, Skygger Og Stшv II e la conclusiva Redneck Randy, tanto inspiegabile su disco, quanto efficace on stage, per la quale i cinque allestiscono anche un siparietto, con il singer Mikael Haukeland, dopo un rapido cambio, vestito da redneck texano, il capo cinto da un cappellino dei Lynard Skynard, camicia a quadri e fucile giocattolo in mano.

Dunque, una piacevole sorpresa, sia per coloro che conoscevano la band, avendo ascoltato il debut album, tanto per chi ignorava l'esistenza stessa degli Ørkenkjøtt, che portano a casa un'ottima esibizione, grazie anche ai suoni bilanciati e la discreta acustica del Barrio's Café.

Breve ma intenso.

PERSEFONE
I Persefone, da Andorra, hanno sicuramente bisogno di meno presentazioni, artefici di un extreme progressive pieno di rimandi al melodic death, al groove metal ed al prog nelle sue molteplici forme, per questa data milanese propongono una scaletta incentrata su alcuni dei nuovi brani che andranno a comporre il nuovo disco, ancora ufficialmente senza titolo e senza una release date. Il sestetto sfodera un eccellente prova, lievemente inficiata dai suoni di chitarra leggermente sottotono, soprattutto per quanto concerne la parte solista, ma in generale poco bilanciata sui volumi, tanto da rendere irriconoscibili i riff più intricati e caratteristici. Le note positive sono senza dubbio alcuno la prova del frontman Marc Martins, dell'axeman Carlos Lozano e del drummer Marc Mas Marti, mentre la nota dolente è tutta da attribuire alle clean vocals del tastierista Miguel Espinosa, tanto efficace strumentalmente quanto carente vocalmente. I quattro nuovi brani presentati, Flying Sea Dragon, Mind As Universe, Inner Fulness e Upward Explosion, piuttosto strutturati e ben eseguiti, mostrano il fianco ad una certa spersonalizzazione nelle soluzioni, ed anche se non è questa la sede opportuna per questo genere di disamine, è comunque un commento doveroso, essendo delle assolute premiere. Niente da dire invece su quelli che sono ormai dei classici per gli andorrani, Shin-ken e Fall To Rise e davvero divertente e ottimamente arrangiato lo Star Wars Medley.

In definitiva una grande prova per i Persefone, band che si dimostra valida in studio quanto dal vivo, bravi a tenere il palco, ottimi showmen e davvero disponibili e ricettivi verso il pubblico.

Efficaci.

SETLIST
Flying Sea Dragons (Premiere)
Mind As Universe (Premiere)
The Endless Path
Star Wars Medley
Inner Fullness (Premiere)
Upward Explosion (Premiere)
Shin-ken
Fall To Rise


LOCH VOSTOK
Il quintetto svedese, capitanato dal buon Teddy Möller, è stato probabilmente l'act che maggiormente ha risentito per il taglio della scaletta, oltre metà tagliata, e per la location, troppo "chiusa" per liberare nella maniera ottimale il loro suond granitico e fatto di stacchi e importanti cambi di tempo. I suoni si sono rivelati i peggiori della serata, troppo lavorati per le capacità acustiche del Barrio's e mal bilanciati (la batteria si sentiva a fatica). L'apertura è affidata al primo estratto del nuovo disco, V: The Doctrine Decoded, Twilight Of The Dogs, buon brano, poco adatto alla resa live, va meglio con Mission Undivine, canzone dal ritornello trascinante e dal riffing ispirato. La setlist, come detto, ha vita breve e si consuma con altri due nuovi brani, Citizen Cain e Regicide, la chiosa è invece affidata alla titletrack del precedente Dystopium.

In generale la prova dei Loch Vostok è poco inquadrabile, troppo breve e troppo inficiata da suoni non all'altezza, considerando lo show sfornato all'Alcatraz (sempre a supporto dei Therion), il giudizio resta ancorato all'ottima impressione fattami due anni fa.

Un peccato.

SETLIST
Twilight Of The Dogs
Mission Undivine
Tale Of Two Kings (Non eseguito)
Citizen Cain
Regicide
Gestalt (Non eseguito)
Energy Taboo (Non eseguito)
Navigator (Non eseguito)
Sacred Structure (Non eseguito)
Dystopium



LEPROUS
Ed eccoci al momento clou della serata. Cambio di palco sostanzioso, con tanto di installazione di due schermi, che mostreranno sequenze video per tutta la durata dello show, ed i Leprous, vestiti delle loro ormai solite eleganti uniformi rosse e nere, si presentano sul palco. L'attacco è da paura, Forced Entry scalda da subito il pubblico (sfortunatamente non proprio numeroso), e il singolo dell'ultimo acclamatissimo Bilateral, Resteless, lo porta in ebollizione. La band è come al solito compatta, coordinata, precisa e trascinante, Einar Solberg mette in evidenza doti carismatiche eccelse, chiama a sé e scruta gli astanti uno ad uno quasi in trance. I brani si susseguono quasi senza interruzione andando a pescare sia dall'ultima prova in studio, MB. Indifferentia, Thorn, Waste Of Air e Acquired Taste, sia dal precedente The Tall Poppy Syndrome, Dare You, Passing e White, più un brano inedito, probabilmente ancora in fase di lavorazione, Coal, il quale mostra buoni spunti ma la cui struttura è ancora lontana dall'essere totalmente "Leprousiana". Tecnicamente il quintetto non si discute, la riproposizione dei brani è sì fedele ma al contempo organica e spontanea, Solberg si lascia andare a piccole variazioni sul tema vocale, un po' per istinto un po' per un attento controllo della voce, che subisce un lieve calo solo sull'ultimo brano, dopo quasi ottanta minuti di concerto. I suoni sono buoni, dosati, non eccessivamente esplosivi vista la location, ma efficaci e delineano una certa maturità ed attenzione ai piccoli e grandi dettagli.

Insomma, i Leprous si confermano una realtà di altissimo livello, già maturi per le grandi platee e in piena ascesa nonostante la giovane età. La mia terza esperienza con loro è sicuramente la migliore, perché la più complessa, perché la pressione in un tour da headliner è sicuramente maggiore rispetto a quella da supporto, perché la situazione "intima" data dal locale era affascinante quanto pericolosa e soprattutto perché la prova del minutaggio li ha visti trionfanti su tutte le perplessità, giustificate o meno, che potevano accompagnarli.

Ancora una volta, chapeu!.

SETLIST
Forced Entry
Restless
Dare You
Passing
MB. Indifferentia
Thorn
Waste Of Air
Coal (Premiere)
White
Acquired Taste


EXPLICIT
In mezzo a tutto questo suonare e relativo descrivere è doveroso da parte mia soffermarmi su aspetti più umani e collettivi. Da un lato abbiamo tutto quanto c'è stato di buono: la disponibilità di tutti i musicisti, il clima di famigliarità e l'organizzazione. Per il sottoscritto poi è stata una vera "festa", ritrovare a distanza di anni persone che reputo amici (Einar Solberg e Lawrence Dinamarca dei Loch Vostok) che svestiti i panni di musicisti ritrovavi in prima fila a fare headbanging con te ed il pubblico. Dall'altra tutto quanto c'è stato, ancora una volta di negativo: a fronte di un costo del biglietto che definire misero è un eufemismo, 12 euro, l'affluenza è stata come al solito tiepida, una sessantina di persone, di cui una trentina di paganti, per quello che, posso dire senza smentite, era un appuntamento per tutti gli appassionati.

Che dire, l'ennesima occasione mancata, a quanto pare i metalhead, o semplicemente gli amanti (pseudo tali) della musica, erano più propensi a spaccarsi la testa con la solita, settimanale serata in qualche discoteca milanese a suon di drink, vampirone debosciate e due di picche come se piovesse.

Band promosse, pubblico promosso. Assenti e millantatori, bocciati.


Foto dei Persefone a cura di Paolo Luigi Scala.



ayreon
Giovedì 1 Novembre 2012, 12.11.27
20
il fatto ancor più sconvolgente è che non c'era neanche la scusa del prezzo,comunque spero tornino al più presto
LAMBRUSCORE
Martedì 30 Ottobre 2012, 13.12.32
19
Premetto che conosco poco dei gruppi in questione, ma quando ho l'occasione cerco di conoscere (specialmente dal vivo) anche bands che non ascolto abitualmente, secondo me Fabio 2 ha centrato in pieno la questione, ma non solo per i giovani, sento spesso persone anche più vecchie di me (che quindi hanno passato abbondantemente i 40) discorsi tipo: siamo amici su facebook, o peggio di gente che ha rotto amicizie di una vita perchè il tipo non lo ha messo tra le amicizie sempre di quel cazzo di facebook lì, io tra l'altro ho un mio profilo, che però uso per essere informato sui concerti, tutto questo discorso per dire che secondo me internet andrebbe usato per ampliare le proprie conoscenze (anche la gnocca va benissimo eh???) ma prima di tutto vengono i rapporti UMANI, capito? Peccato che troppa gente ha già il cervello partito per i social network o il telefonino, niente da fare, cazzi loro.....
Flag Of Hate
Martedì 30 Ottobre 2012, 11.12.07
18
Triste leggere 30 paganti per i Leprous, ma comprensibile: la loro (e sicuramente anche quella dei gruppi di supporto che non conosco) è una proposta troppo elaborata per venir incontro alle esigenze di un pubblico numeroso. Troppo complessa. Se pigli 100 persone e chiedi loro "raga, eccovi 20 sacchi: potete scegliere se spenderli per 4 gruppi scandinavi prog-metal o per andare in disco che c'è la serata latina con sangria in omaggio", è prevedibile intuire cosa sceglieranno in 90...
ayreon
Lunedì 22 Ottobre 2012, 18.34.40
17
concordo,le stecche ci stanno,la band dal vivo è piena di energia e lo ha dimostrato ampiamente seppur avesse a disposizione un palco ridotto,a me ricordano molto i Pain of Salvation di "Entropia" e "One hour by the concrete lake",di sicuro col prossimo disco fanno il botto,me lo sento e glielo auguro di cuore
eddy
Lunedì 22 Ottobre 2012, 18.10.48
16
Cosa ne pensate del patterista dei Leprous, io lo trovo fantastico! (Non a caso ha suonato anche nell'ulitmo disco di Ihsahn). Effettivamente Einar ha steccato qualche volta... ma tutto è passato in secondo piano in quanto a mio avviso ha una presenza scenica notevole.
ayreon
Lunedì 22 Ottobre 2012, 14.02.51
15
io sto andando per i 50 e non mi vergogno a dirlo, ho preso un permess dal lavoro perchè i Leprous me li ero persi già di spalla agli Amorphis e stavolta volevo esserci. I cali del singer ? Provate voi tutte le sere a cantare cosi',non voglio difenderlo ma suona anche le tastiere e non è certo facile passare da cosi' tante tonalità. Le poche presenze me le aspettavo,d'altronde se l'anno scorso anche una band come i Vanden plas ha fatto meno di 100 persone si capisce (non parliamo dei Redemption a Fontaneto)perchè puntino di più su germania e olanda. Per la cronaca,3 giorni dopo ho visto anche gli Anathema a Grugliasco,fantastici anche loro stavolta con un pubblico più numeroso (allla faccia de "La stampa" che manco gli ha dedicato un rigo)
fabio II
Lunedì 22 Ottobre 2012, 11.20.32
14
Quoto Alex al 2, uno schifo, una vergogna: 60 persone?? Ma i giovani che cazzo stanno facendo? Personalmente ho una certa età e non mi è più consentito per vari motivi frequentare concerti a lunga percorrenza in modo assiduo; ma sta appunto ai giovani portare avanti li discroso. Ma dove sono tutti ? a farsi rincoglionire su quella merda di facebook?! PS: Eppoi l'ultimo lavoro dei Leprous a mio avviso era uno dei dischi dell'anno
Vizioassurdo
Domenica 21 Ottobre 2012, 19.13.42
13
Rami è un piacere trovare il tuo report, e pure fico è stato rivederti dopo gli Orphaned Land, chiacchiere sempre gradite! A mio parere i cali vocali di Solberg hanno inficiato l'esibizione: non ho notato un abbassamento qualitativo solo alla fine, come scrivi, ma "stecche" piuttosto evidenti in quasi ogni brano. Lo scrivo a malincuore poichè li adoro e aspettavo un loro live da tempo. Certo, concerto godibilissimo e sopra la media, ma non mi hanno esaltato. Gradita sorpresa invece i Persefone, che non conoscevo: non geniali come i Nostri norvegesi ma hanno catturato il mio interesse grazie a un'esibizione live spaccaossa. Per me, i migliori della serata. Alla prossima!
ayreon
Sabato 20 Ottobre 2012, 14.27.48
12
mi son passato la notte fuori,prendendo un bus che portava in Centrale alle 2 di notte (grazie all'autista che ci ha caricato anche se non eravamo alla fermata giusta) ,aspettato ancora 3 ore in stazione ma cazzo ne valeva la pena.I Leprous sono già il presente del prog metal ,grandissimi,strepitosi ,non vedo l'ora di rivederli, eravamo pochi ma buoni,quasi mi son vergognato di pagare 12 euro,gliene avrei dati anche 40
brainfucker
Sabato 20 Ottobre 2012, 13.07.39
11
non prendiamoci per culo..l'italia merita di diventare la nuova atlantide.non c'è più gusto di fare un cazzo.sarei felice se per un annetto non passasse più nessun gruppo grosso per l'italia.ce lo meritiamo
Lost Paradise
Sabato 20 Ottobre 2012, 12.53.34
10
Visti qui in Svizzera il giorno dopo....anche meno di 60 persone...peccato! forse il prezzo del biglietto ha frenato...circa 30 euro....meriterebbero molto di più...ma hanno ancora tempo...
Eddy
Sabato 20 Ottobre 2012, 12.02.55
9
Ennesima dimostrazione di forza da parte dei grandiosi Leprous! Eccezionali anche gli Orkenkjott! Si peccato per la non esaltante affluenza, noi da Vicenza eravamo in 8, quindi pensavo che almeno un centinaio di persone poteva farli il locale....Speriamo comunque che riescano a tornare con l'uscita del nuovo album che aspetto con trepidazione!
Adimiron
Sabato 20 Ottobre 2012, 11.43.10
8
se posso dare un contributo per la cronaca loch vostok e leprous sono arrivati verso le 18.15 perchè fermati alla dogana ve lo dico perchè sono arrivato prima di loro!
anvil
Sabato 20 Ottobre 2012, 11.40.55
7
@NagasH : Beh certo sono pienamente d accordo con te , poi quando vedi che a un concerto di Saxon e Anvil a 25€ ci sono appena duecento persone capisci tutto .
il vichingo
Sabato 20 Ottobre 2012, 11.10.22
6
Sono assolutamente d'accordo con Alex.
NagasH
Sabato 20 Ottobre 2012, 11.08.48
5
@Anvil: Posso assicurarti, parole di Einar quando ancora cercava di schedulare la data in italia, che i Leprous in italia hanno venduto molto, addirittura uno dei paesi in cui il disco è andato meglio...non è questione di conoscere più o meno, è questione di cultura.
waste of air
Sabato 20 Ottobre 2012, 10.59.38
4
Ovviamente nella scaletta dei Leprous ci sono anche io!
anvil
Sabato 20 Ottobre 2012, 9.53.48
3
Beh Alex Ve cosa vi aspettavate ?? dei bravi musicisti , ma in quanti conoscono questa band , poi anche gruppi come Saxon fanno dueceto persone o giù di li ....
Alex Ve
Sabato 20 Ottobre 2012, 9.13.02
2
Solo 60 persone per i Leprous con il biglietto a 12 euro? Ok, allora ce li meritiamo davvero Ligabue, Vasco, Pausini e Negramaro, comprese le rispettive 50 mila tribute band!
Tex
Sabato 20 Ottobre 2012, 8.46.05
1
Concertone...Leprous da paura!!!
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20/10/2012
Live Report
LEPROUS + LOCH VOSTOK + PERSEFONE + OERKENKJØTT
Barrio's Cafè, Milano, 12/10/2012
 
 
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