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TRAILS OF SORROW - Una passione ventennale per il doom
14/11/2012 (2597 letture)
È sempre un piacere scoprire come, nonostante le difficoltà del caso, ci siano sempre nuove band pronte a mettersi in gioco, a mettere insieme con entusiasmo ed ambizione delle valide idee ed a confezionarle, pur con mezzi limitati, proponendole ad un pubblico sempre più insaziabile quale quello del mondo metal. Ancora più piacevole è il caso in cui si tratti di una giovane e promettente band italiana, nella fattispecie i Trails Of Sorrow, dediti ad un sound prettamente incentrato su funeral e gothic doom. Attraverso la voce del cantante della band proveremo a conoscerli meglio, ad esaminare i contenuti del loro debut album ed a saperne di più anche sui loro progetti futuri.

Metal3K: A nome di tutta la redazione di Metallized, ti dò il benvenuto sulle nostre pagine. Ho avuto il piacere di ascoltare decine di volte e recensire il vostro album d’esordio e ne sono rimasto piacevolmente colpito, così è un ulteriore piacere per me poter approfondire direttamente con te l’argomento. Iniziamo con le presentazioni: ci parleresti un po’ di voi e di come è nato questo progetto?
Dying Poet of Funeral Litanies: Salve ragazzi, ciao Andrea, io sono Dying Poet of Funeral Litanies, cantante e poeta dei Trails Of Sorrow. Sono onorato di questa intervista con Metallized e dei tuoi apprezzamenti sui TOS. Inoltre volevo dirti grazie per la tua recensione, attenta, competente e scritta profondamente con animo. I Trails Of Sorrow nascono nel marzo dello scorso anno da un'idea mia e di Friedrich Restless Soul (compositore del progetto TOS), il tutto semplicemente da una passione condivisa da oltre venti anni di amicizia per le sonorità doom in tutte le loro sfumature. In passato entrambi abbiamo avuto esperienze in altri progetti e, dopo un po' di anni di inattività, abbiamo voluto dare vita a ciò che abbiamo dentro ed all'amore che abbiamo per la musica.

Metal3K: Grazie per gli apprezzamenti, sono molto graditi. Parlaci della label statunitense Domestic Genocide Records: come si sono sviluppati i vostri rapporti con loro? Vi sentite adeguatamente supportati e seguiti?
Dying Poet of Funeral Litanies: Siamo stati contattati dalla Domestic nel dicembre scorso, dopo aver semplicemente postato qualche brano sul nostro canale YouTube e sulla pagina Facebook ed è stato incredibile essere contattati dopo appena sette mesi dalla nascita dei TOS per un cd; una grande soddisfazione, devo ringraziare Trevor della Domestic che ha sicuramente contribuito ad alimentare i TOS. I rapporti con loro sono stati altalenanti, ma alla fine l'importante è che il cd sia uscito e siamo qui a parlarne. Sicuramente mi aspettavo qualcosa in più sul loro operato, ma sono stato comunque previdente, immaginando il modo di lavorare di un'etichetta giovane ed indipendente; a tal proposito, ho ovviato a ciò dandomi da fare in prima persona.

Metal3K: Dal punto di vista della produzione purtroppo in Languish in Oblivion qualche imperfezione emerge, però per una band esordiente ciò è abbastanza comprensibile. Come si è svolta la registrazione di questo album e cosa contate di fare per migliorare la qualità dei vostri lavori nel futuro?
Dying Poet of Funeral Litanies: Certo, una miglior produzione avrebbe messo in luce di più quello che crediamo siano le qualità delle nostre song. Ha sicuramente inciso un pizzico d'inesperienza, contestualizzato in alcuni brani che dovevano far parte di una demo che però non è mai uscita, perché è stata sostituita direttamente dall'album d'esordio. Nel prossimo lavoro a cui già stiamo lavorando, sicuramente ci sarà la componente esperienza e una maggiore qualità con un più cospicuo investimento in termini economici, il che migliorerà di gran lunga la produzione. Sicuramente sarà un passo in avanti per i TOS.

Metal3K: To Live as to Live is to Suffer è probabilmente il brano che preferisco in assoluto, un perfetto esempio di quel connubio tra l'austerità e l'ultra lentezza del funeral e gli arrangiamenti oscuri e sinistri del gothic doom che sembra essere il motivo principale di questo disco. Che ne pensi di questa chiave di lettura?
Dying Poet of Funeral Litanies: Immagino la faccia di Fredrich, sarà molto soddisfatto delle tue parole perché, a tal proposito, è uno dei pezzi che lui preferisce. Condivido la tua analisi in pieno, oscuro e tagliente aggiungerei. Vedi, nonostante le etichette che si possono attribuire al nostro sound, credo che la nostra musica sia (a nostro rischio e pericolo) molto originale; insomma, abbiamo sin dall'inizio voluto essere quello che siamo, avere una precisa identità, un nostro sound. Vogliamo che le persone, quando ascoltano la nostra musica, riconoscano subito le nostre caratteristiche e non ci accumunino ad altre mille band, che sono a loro volta la copia di band che hanno fatto la storia.

Metal3K: I generi su cui avete scelto di incentrare il vostro sound sono a volte considerati di nicchia in ambito metal. Provando a spiegarlo a chi non ne è particolarmente attratto, cosa rispondesti se ti venisse chiesto che cosa ci trovi di entusiasmante nel doom ed in particolare in quello estremo?
Dying Poet of Funeral Litanies: Personalmente non mi sono mai fossilizzato ad ascoltare un solo genere musicale, penso che la musica (e la buona musica in genere) vada apprezzata tutta in tutte le sue sfumature. Sicuramente, per i profani il doom, il suo primo impatto è duro da digerire, bisogna cercare nelle sue intime pieghe la sua essenza. Certo, se ti soffermi superficialmente e vuoi ascoltarlo come un album grind o brutal, come anche qualche recensore incompetente e totalmente poco professionale ha fatto, non apprezzerai nulla.

Metal3K: Quali sono, secondo te, i dischi imprescindibili in ambito funeral e gothic doom, cioè quelli che consiglieresti a chi volesse iniziare ad avvicinarsi a questi generi?
Dying Poet of Funeral Litanies: Non è semplice scegliere solo qualche album tra funeral doom e gothic. Diciamo per esempio, scegliendone cinque (per darsi un numero), che opterei per: My Dying BrideTurn Loose the Swans, SkepticismLead and Aether, Celestial SeasonForever Scarlet Passion, Anathema – Pentecost III e Officium TristeReason; credo che potrebbe essere un buon inizio.

Metal3K: Mi vengono in mente diversi esempi di band che in passato hanno iniziato a muovere i passi nel doom estremo per poi gradualmente distaccarsene. Avete intenzione di continuare ad esplorarne le potenzialità, magari introducendo qualche elemento innovativo, oppure in futuro pensate anche voi di abbandonarlo o quantomeno di smussarne gli angoli?
Dying Poet of Funeral Litanies: Stiamo già lavorando sulle song che faranno parte del nuovo album che vedrà la luce il prossimo anno e sicuramente il nostro sound è in evoluzione. Le nostre strade vengono comunque tracciate dalle nostre ispirazioni compositive, non sono mai figlie di un progetto preconcetto. Sicuramente sarà un passo in avanti, perchè vogliamo portare avanti il progetto Trails Of Sorrow in modo professionale, vogliamo migliorarci e cercare d'imporci tra le band del panorama europeo.

Metal3K: Le parti vocali sono più varie di quanto si possa immaginare, perché oltre al classico growling oltretombale, abbondano sezioni cantate in clean cariche di effetti e non mancano urlati quasi in stile black a tratti davvero raggelanti. Sotto questo aspetto ci si muove un po’ al di fuori dei classici binari funeral, anche se forse un ricorso un po’ meno frequente ai clean vocal avrebbe potuto donare maggiore incisività alla struttura delle parti canore. Come mai questa scelta e qual è l’approccio canoro che ti è più congeniale?
Dying Poet of Funeral Litanies: Fondamentalmente nasco come singer death metal. Il mio modo di cantare così diverso nei pezzi fa parte di quell'elemento di originalità che cerchiamo nelle nostre composizioni; non vogliamo essere la copia sbiadita di qualche band, ma vogliamo essere noi e fare quello che ci piace e non seguire una ricetta come se ci trovassimo ad un concorso di cucina. Personalmente amo cantare pulito e studio per aver nelle parti pulite una maggiore bellezza ed incisività; la voce nei TOS è come uno strumento.

Metal3K: Di certo non deve essere stato semplice per Friedrich Restless Soul curare per intero gli arrangiamenti. Il risultato è ottimo, ma non credi che magari, sviluppando il lavoro di composizione insieme ad altri musicisti, se ne poteva trarre un beneficio? Cioè, cosa porta un musicista/compositore a rinunciare a priori ai possibili vantaggi di un lavoro di squadra per giungere alla conclusione che sia meglio fare tutto da sé?
Dying Poet of Funeral Litanies: Abbiamo pensato (sia io che Fredrich) più volte durante la composizione delle prime song all'inserimento, all'interno del progetto TOS, di altri musicisti, ma alla fine ha prevalso la salvaguardia della nostra affinità, che poteva essere lesa dall'inserimento di un altro elemento effettivo nel progetto. Non è semplice inserire nuovi elementi, non è facile trovare un'idea comune e chi ha suonato o ha progetti conosce le difficoltà di trovare elementi, al di là degli aspetti tecnici che sono quasi secondari (dico quasi). In futuro, se il progetto crescerà, sicuramente nelle esibizioni live faremo ricorso ad altri elementi, ma solo per eseguire le nostre song dal vivo; credo che i TOS sono nati e moriranno così, almeno per il momento.

Metal3K: Ora è La Fine sembra quasi un ultimo sussulto liberatorio, l’ultimo sospiro di un lavoro nerissimo come pochi che ben si adatta al genere trattato. Qui il lato opprimente del funeral sembra ormai lontano, ma nonostante questo i connotati del brano ed i temi in esso trattati sono, sotto forme diverse, sempre profondamente dark. Come nasce l’idea di realizzare un brano simile e che significato ha per voi?
Dying Poet of Funeral Litanies: Ora è La Fine è nato quasi per caso ed ha subito tante modifiche fino ad arrivare alla versione attuale. Nasce come un esperimento, che sin dall'inizio è stato subito apprezzato. Credo che sia veramente un bel lavoro, originale e ben riuscito e credo che la sua collocazione ideale all'interno di Languish in Oblivion non poteva essere altro che l'epilogo finale. Raccoglie tutto ciò che di dark abbiano dentro i Trails Of Sorrow.

Metal3K: Di certo il senso dei singoli brani non può prescindere dal contesto dell’intero album, ma quali brani sceglieresti per rappresentarlo meglio e perché?
Dying Poet of Funeral Litanies: Domanda difficile; diciamo che sceglierei Dreams Are Dying, che trovo una song molto matura, Living As To Live Is To Suffer per la grande ispirazione di Friedrich, dato che è una song veramente carica di emozioni nel connubio musica e parole. Infine, Ora e La Fine per l'espressione dark conferita in una song cantata in italiano.

Metal3K: Spesso accade che alcuni gruppi scelgano di limitarsi a suonare la propria musica solo in studio, il che per certi versi li penalizza, dato che viene a mancare la possibilità di farsi strada verso un pubblico più ampio attraverso un contatto diretto. Voi intendete promuovere il vostro lavoro anche in sede live?
Dying Poet of Funeral Litanies: É nelle nostre intenzioni suonare dal vivo e stiamo pensando a ciò seriamente, anche se per ora il nostro primo pensiero è concentrarci sul prossimo album. Comunque stiamo pensando sicuramente ad un set live che preveda un riarrangiamento delle song affinché rendano al massimo, creando la giusta atmosfera con proiezioni di filmati durante le song e sicuramente ci avvarremo di uno o due musicisti dal vivo per presentare il set al meglio.

Metal3K: Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Dying Poet of Funeral Litanies: Vogliamo definire il contratto per il prossimo album a breve così da continuare il nostro lavoro con tranquillità e, una volta ultimato il prossimo disco, ci metteremo a studiare ed organizzare un set live che ci soddisfi e che rispecchi le nostre esigenze.

Metal3K: Ti ringrazio per la disponibilità e ti rinnovo il mio sincero apprezzamento per il vostro interessante debutto. A te la parola, concludi come preferisci.
Dying Poet of Funeral Litanies: Volevo ringraziare Metallized per l'opportunità concessaci, te Andrea per il supporto e le tue parole di apprezzamento per il nostro debut cd Languish in Oblivion e del supporto concreto al progetto Trails Of Sorrow. A tutti i ragazzi che già ci conoscono vorrei dire di continuare a seguirci e chi fosse in qualche modo attratto dal nostro progetto e ne volesse sapere di più, lo potrà fare sui nostri siti di Facebook, YouTube (canale doomofsorrow), Twitter (dying poet), Reverbnation, Metalnation. Chiunque fosse interessato alla nostra musica e volesse supportarci, per info cd e tshirt (man/girly size) può scriverci all’email: dying_poet@hotmail.it.



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Stay Funeral
moon
Domenica 18 Novembre 2012, 8.34.16
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belli belli bellli
doom
Giovedì 15 Novembre 2012, 17.18.24
2
Grande debutto
Eric
Mercoledì 14 Novembre 2012, 14.59.54
1
Tanta roba loro. Gran bel progetto.
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