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GLI INTOCCABILI - # 1 - Best of 2000s?
19/11/2012 (5581 letture)
GLI INTOCCABILI
In ambito rock, sin dalla nascita del genere negli anni 50 e su fino ad oggi, l’enfasi retorica usata per parlare della musica e dei musicisti, ha assunto da subito caratteri epici: termini come “leggenda” o “leggendario”, “capolavoro” o “masterpiece”, “mito”, “spartiacque” e via discorrendo, sono usati con una frequenza enorme, spesso a sproposito. Quanti sono i musicisti “leggendari” in 60 anni di rock, quanti gli album “leggendari” o “capolavori”? Quanti i concerti o le esibizioni “leggendari” o “indimenticabili”? Migliaia, decine di migliaia. Decisamente troppi, non trovate? Dando retta agli appassionati, ma anche a molta “stampa”, sembrerebbe che anche oggi escano decine di album “assolutamente da avere”, se non veri e propri “capolavori” al mese. Anche in un’epoca di incredibile sovrabbondanza come quella attuale, sembra davvero improbabile che ci siano tanti “capolavori” imperdibili. Non si spiegherebbe, di converso, come mai gli stessi appassionati chiamati poi a descrivere lo stato attuale della scena, finiscano quasi tutti per indicare un forte, fortissimo periodo di crisi, se non di vera e propria decadenza ed un giorno sì e l’altro pure, arriva il critico ad annunciare che il “rock è morto”. Dove sta la verità? Viviamo in tempi mitici, nei quali le leggende camminano tra noi con più frequenza dei vigili urbani o piuttosto in un’epoca di crisi totale, lontana dalla mitica “età dell’oro” posta, a seconda dell’anno di nascita di chi parla, in una decade che va appunto dagli anni 50 agli anni 90? Se è vera la prima affermazione, cioè che in realtà i capolavori escono con una prolificità tale da farli assomigliare a conigli, perché continuiamo a parlare di crisi e perché tanti e tanti appassionati non riescono a provare più le stesse emozioni che provavano con la musica di venti-trenta-quaranta anni fa? Se è vera la seconda affermazione, invece, come mai tanti critici ed altrettanti appassionati continuano ad esaltare decine di dischi e di band presenti oggi sul mercato? Ovviamente, le percezioni individuali non sono numerabili o discutibili: chi sente di vivere in un periodo di crisi, sia essa ristretta al mondo della musica o in generale, non potrà mai essere convinto del contrario da forze esterne. Allo stesso modo, chi nella musica di oggi trova comunque una forma espressiva ed un potere paragonabile a quello del passato, non potrà mai del tutto essere convinto che “la musica è finita”. Ma esistono ancora degli album Intoccabili? Esistono davvero dei capolavori assoluti, paragonabili a quelli che hanno edificato il Tempio del Rock (scusate, è la forza dell’abitudine retorica)? Quando ce lo siamo chiesti, mesi fa, l’impresa sembrava improba. Come sistematizzare e sintetizzare anni che sembrano sfuggenti e così confusi? Si può già cominciare a compiere un’operazione del genere o sarebbe meglio forse lasciarla ai critici futuri, quando tutto sarà storicizzato e “lontano”, come ci appaiono lontane eppure vicine le immagini di Hendrix sul palco di Woodstock o le avventure di Led Zeppelin, Black Sabbath e Deep Purple, piuttosto che quelle più recenti di Iron Maiden, Metallica e Guns ‘n Roses? Esistono oggi bands in grado di prendere il posto di questi mostri sacri? Nella seconda metà degli anni settanta, le grandi hard rock band erano già definite “dinosauri del rock”, oggi continuiamo a sperare che prima o poi gli “eroi del metal” anni 80 si riprendano e producano il “capolavoro” che tutti aspettiamo. Ma è giusto aspettare da eroi del passato una vigoria che inevitabilmente non possono più avere, piuttosto che provare a passare il testimone, tanto nel cuore quanto nei fatti? E verso chi, a chi affidare un compito tanto difficile, se le band odierne appaiono tutte inadeguate ed incapaci di prendere questo scettro e portare avanti la tradizione, magari addirittura innovandola? E se non fosse colpa delle band odierne, ma del mondo in cui sono costrette a vivere, colpa dei cambiamenti nelle abitudini di ascolto, colpa del fatto che il rock stesso ha smesso di essere la “musica di una generazione” ed è diventato un genere di nicchia (relativa), come lo sono la musica “classica”, la lirica, o piuttosto il jazz ed il blues?
Troppe domande e poche risposte. Ma facciamo un passo avanti ed uno indietro e recuperiamone una: esistono oggi degli album Intoccabili? Album di valore assoluto, paragonabili a quelli storici del passato? Secondo noi sì. Esistono. Probabilmente, non è vero che esce un capolavoro ogni due giorni (ma era così anche venti o trenta anni fa, diciamoci la verità), ma negli anni dal 2000 ad oggi sono usciti indubbiamente tanti album dal valore assoluto, in grado di competere con i nomi del passato e di indicare che la musica è tutt’altro che finita. Iniziamo quindi un viaggio nella speranza di dare un piccolo contributo alla sistematizzazione di questi anni tumultuosi, senza avere la pretesa di indicare uno schema di riferimento generale per l’heavy metal, ma solo di fornire qualche indicazione di merito. Incompleta ed in divenire, come sempre lo sono queste operazioni ma, speriamo, almeno significativa. Sia nei confronti di chi pensa che non ci sia più niente di buono dopo il 1991, sia per chi è invece ancora curioso nei confronti di quanto la scena abbia prodotto nello scenario “contemporaneo”. Ovviamente, è giusto ribadirlo, il nostro scopo non è quello di dare una lista completa ed esauriente dei migliori dischi usciti negli ultimi dodici anni (ormai quasi tredici), si tratterebbe di un’operazione praticamente impossibile, e tutto sommato anche fine a se stessa: ognuno potrebbe indicare nomi diversi, album diversi, senza arrivare mai a completare davvero una lista che sia esauriente e completa fino in fondo. Al tempo stesso, non è nostra intenzione stilare una “Lista della Spesa del Metal Odierno”, cosa di per sé inutile ed anche odiosa: una volta comprati tutti gli album da noi indicati, si potrebbe essere sicuri di aver preso il “meglio”? No. E comunque, non sarebbe il meglio per ciascuno, dato che i gusti individuali non sono superabili e dischi che per noi rappresentano un must “intoccabile” e da avere, per altri sono secondari o non così importanti rispetto ad altri. E’ nelle cose che succeda questo e siamo sicuri che voi stessi ci aiuterete in questo senso, magari segnalando cosa ci siamo scordati o cosa potrebbe essere più meritevole. Il nostro scopo però è un altro, ed è quello di cercare di fare il punto della situazione, di far presente a noi, come a chi vorrà seguirci ed aiutarci in questa strada, che la musica non è finita, che ci sono ancora dischi eccellenti ed artisti eccezionali, personalità magnetiche e rockstar degne di rispetto e di posto nell’affollata galleria del Mito e della Leggenda del Rock. La Storia continua, con le sue contraddizioni e le sue ingiustizie, i trionfi di alcuni e le rovine di altri, le celebrazioni pubbliche e le agonie private. Non è la musica ad essere in crisi, semmai tutto ciò che la circonda e che ha costituito il suo alveo, la sua nicchia ecologica nell’ultimo secolo. Gli Intoccabili sono tra noi: forse non così tanti quanto ci aspetteremmo leggendo la stampa di settore, ma nemmeno così pochi come tanti appassionati vogliono credere o far credere.
Speriamo di stimolare una riflessione ed una discussione ampia, che vada oltre la semplice indicazione di “cosa manca” e coinvolga piuttosto quanto già esplicitato in questa lunga introduzione.
Prima di iniziare, una piccola indicazione metodologica: in questa sede ci occuperemo dei dischi di pertinenza della Redazione A, seguiranno poi gli articoli relativi alle altre Redazioni e alcuni articoli conclusivi dell’intera serie, che comprende l’articolo numero zero, scritto da Francesco Gallina ‘Raven’ qualche giorno fa. I dischi che trovate elencati qua sotto, sono il frutto di una consultazione collettiva che ha coinvolto quasi tutta la redazione. I quattro nomi che trovate sotto le varie “aree tematiche” che compongono la nostra Redazione, sono dei Responsabili per Area che hanno scritto le note relative ai singoli album. Ringrazio comunque tutta la redazione ed in particolare coloro che si sono spesi in prima persona fornendo le proprie liste, per il grande lavoro di squadra compiuto. I nomi ed i dischi usciti fuori in questa discussione, come potrete immaginare, sono moltissimi, probabilmente tre volte tanto quelli che poi sono stati effettivamente selezionati e tutti erano, in un modo o nell’altro, meritevoli di finire nella lista conclusiva: una scelta andava fatta e, alla fine, speriamo che sia quanto meno interessante. Ci siamo permessi, infine, di indicare "in verde" tra quelli selezionati, i due album che riteniamo essere i più significativi per ciascuna Area. Un’ulteriore sfida che speriamo possa risultare costruttiva. In fondo, si tratta comunque di un gioco per sollevare altre questioni, forse più alte e significative che un mero elenco.

Buona lettura.


AREA HEAVY/POWER/EPIC
A cura di Arturo Zancato ‘Flight 666’

1) Angra - Temple of Shadows (2004)
Edu Falaschi ha ormai preso il posto di Andrè Matos al microfono, ma le fondamenta del gruppo non sembrano essere cambiate. Temple of Shadows è a tutti gli effetti una pietra miliare del power degli ultimi anni, un album da avere ad ogni costo.

2) Armored Saint - Revelation (2000)
Quinto studio album della band statunitense, Revelation sancisce il ritorno alla formazione del precedente album Symbol of Salvation a distanza di nove anni dalla sua uscita. Un album che pur introducendo qualche novità, si inserisce nella tradizione di eccellenza della band statunitense.

3) Avantasia - The Metal Opera Part I & II (2001 e 2002)
Il progetto nato dalla mente di Tobias Sammet ha segnato un punto di svolta per tutti gli amanti del power metal europeo. Un concept portato avanti negli anni e che vede in questi due album la sua genesi. Con ospiti del calibro di Kai Hansen, Michael Kiske, Bob Catley, Jorn Lande, André Matos, Timo Tolkki e molti altri a dar vita ad una vera e propria metal opera. Imperdibile.

4) Dark Quarterer – Symbols (2008)
Tra le band più di nicchia all’interno della scena metal italiana, i Dark Quarterer non hanno fatto un solo passo falso nella loro carriera e Symbols ne è la riprova, dopo quattro dischi altrettanto fondamentali come i precedenti. Un concept ispirato dai tratti epico-progressivi, una vera perla imperdibile per tutti gli appassionati del genere.

5) Doomsword - Resound the Horn (2002)
Con Resound the Horn, i Doomsword si sono proiettati prepotentemente nell’Olimpo delle epic-band italiane ed internazionali. Ogni traccia è un lungo e cupo viaggio dentro la vita di guerrieri nordici, forti e leali, che lottano con onore per nobili ideali. La veloce Onward Into Battle, la cupa The Doomsword e la maestosa Resound the Horn: Odin’s Hail sono solo alcune delle tracce qui presenti, per un album che non verrà dimenticato.

6) Iced Earth – Dystopia (2011)
Il miglior lavoro degli Iced Earth dai tempi di Something Wicked This Way Comes, quest’album è godibile e ben concepito pur non avendo dalla sua elementi d’innovazione. Dystopia è il primo disco col nuovo entrato Stu Block, che non fa certo rimpiangere il grande Matthew Barlow.

7) Kamelot – Karma (2001)
Un album più maturo rispetto al passato, ricco di orchestrazioni che arricchiscono sempre più le composizioni, amplificandone la carica emotiva. Grandiose le prestazioni dei singoli, con un Roy Khan ancora sugli scudi, dall’alto della sua versatilità vocale, ed un reparto chitarristico ben in evidenza. Non si possono dimenticare canzoni come Forever, The Spell o Don’t You Cry, così come il trittico finale Elizabeth Part I, Part II e Part III, in cui emerge il lato più prog della band. Quinto disco ed ennesima conferma: Kamelot = certezza.

8) Rhapsody - Power of the Dragonflame (2002)
Un album vario e raffinato, il più maturo e completo della band friulana. Maggiori orchestrazioni, più cori, una formazione più ispirata che mai, un disco che rappresenta la vera essenza del power metal a tinte epiche. Il quarto album della band italiana è forse il migliore da cui partire per chi desidera avvicinarsi alla loro proposta per la prima volta.

9) Riot - Immortal Soul (2011)
Immortal Soul è il risultato di un gruppo stellare, con una carriera lunghissima alle spalle, ma ancora in grado di graffiare quando serve. Un ritorno al power/speed più tipico della band, l’ultimo sigillo di un pezzo di storia del metal.

10) Sonata Arctica - Silence (2001)
Il punto più alto della loro carriera, l’essenza del power metal nordeuropeo. Un disco ispirato e che rappresenta tuttora lo standard con cui giudichiamo la band finnica. Mitragliate come Black Sheep e Wolf and Raven si amalgamano senza sbavature a brani più calmi ed atmosferici come Last Drop Falls e Tallulah. Un caposaldo nel panorama power di sempre.


AREA THRASH/GROOVE
A cura di Nikolas De Giorgis ‘Agent Orange’

1) Exodus - Shovel Headed Kill Machine (2005)
Da sempre destinati ad una fama minore di quanto meritato, gli Exodus non perdono comunque un colpo; con al microfono un discusso Rob Dukes gli statunitensi sfornano il tipico disco thrash che tutti vorrebbero sentire dalla propria band preferita, grazie ad una prestazione di grande livello tecnico (la line-up parla da sé...); non c'è molto altro da dire: mazzate sui denti ed headbanging sfrenato, dovrebbe bastarvi!

2) Heathen - The Evolution Of Chaos (2010)
La sorpresa che non ti aspetti! Un capolavoro nel 1987 (Breaking The Silence), ed un grandissimo disco ben 23 anni dopo! The Evolution Of Chaos è stato davvero una sorpresa anche per chi ben conosceva la band; impensabile immaginarsi un gruppo così in forma e ispirato, capace di tirare fuori pezzi che suonano come i Metallica vorrebbero probabilmente suonare da vent'anni (ascoltate la cavalcata incredibile di No Stone Unturned, ad esempio). La dimostrazione che non dobbiamo essere sempre scettici quando vi è di mezzo una reunion!

3) Kreator - Violent Revolution (2001)
Eccoli, i re del thrash metal tedesco ancora in formissima dopo tutti questi anni! Violent Revolution è un pugno in faccia a tutte le nuove mode ed a chi vuole dare il thrash metal per morto. Freschi, veloci, cattivi, i Kreator trascinano milioni di teste a ritmo di headbanging con un disco irresistibile, ricco di anthem di impareggiabile livello (la title track, All Of The Same Blood, Second Awakening ed altre) con anche una vena melodica che si manterrà inalterata per gli anni successivi regalando una nuova giovinezza alla band di Essen.

4) Lamb Of God - As The Palaces Burn (2003)
I mastodontici Lamb Of God, padroni del groove più potente in circolazione, sfornano quaranta minuti destinati a dividere, come ogni uscita del genere. Aggiungono qualcosa al panorama attuale? Forse no, ma per chi è privo di pregiudizi si tratta dell'ennesimo disco di gran classe, potenza e cattiveria; l'evoluzione del metal passa anche di qua, piaccia o no, e la qualità in questo caso è abbastanza alta per poterne essere felici.

5) Machine Head - The Blackening (2007)
Tanto, tantissimo è stato detto su questa band e questo disco. È un capolavoro? Forse, ma non è questo il vero punto; quello che dobbiamo chiederci è cosa questo disco porti alla scena, e la risposta è: tanto, tanta nuova violenza groove/thrash ben supportata da tecnica, produzione e da un songwriting che non disdegna di tenere un occhio fisso sui gusti del pubblico, e questo non è necessariamente un male. The Blackening è sicuramente uno dei dischi più importanti nel panorama thrash post-2000, anche se forse non uno dei migliori, e i Machine Head con questo disco si sono meritati almeno ancora 10 anni al centro della scena.

6) Mekong Delta - Wanderer on the Edge of Time (2010)
"E questi da dove spuntano?","I Mekong Delta thrash??". Due domande lecite: la prima un tipico dramma di chi non ha mai conosciuto una band incredibilmente sottovalutata, la seconda figlia della grande commistione che il gruppo ha sempre creato tra thrash e progressive. In Wanderer On The Edge Of Time la band continua lungo la propria strada, sfornando un platter che senza clamore e senza troppa pubblicità costituisce un piccolo gioiellino per i fan. Per gli amanti di tecnica usata con classe e per chi ricerca una violenza decisa ma mai eccessiva si tratta di un disco irrinunciabile.

7) Nevermore - Dead Heart In A Dead World (2000)
I sempre freschi Nevermore alle prese con la necessità di dare un degno successore a Dreaming Neon Black, inaugurano il nuovo millennio con un disco che mette assieme thrash roccioso, testi come sempre di grande qualità, misti ad atmosfere da brividi. Un disco che molti considerano l'apice della band di Seattle, e che sicuramente è il loro migliore dal 2000 in poi.

8) Overkill - The Electric Age (2012)
Cosa si può dire agli Overkill? Una discografia lunga e priva di veri punti deboli, una band umile ed incredibilmente sottovalutata, che nonostante un successo di gran lunga inferiore ai meriti ha sempre soddisfatto i suoi fan con release di grandissimo livello; The Electric Age non costituisce l'eccezione a questa regola, non delude i fan di vecchio corso, ma si distingue anche dall'ondata thrash attuale presentando strutture più complesse e vari livelli di ascolto, costituendo così un ottimo punto di partenza anche per un novizio del genere.

9) Vektor - Black Future (2009)
Eccolo qui, il miglior disco thrash post-2000! Un’etichetta che sta comunque ridicolmente stretta ad un prodotto così follemente malato, schizoide, potente e innovativo. Sono i figli illegittimi dei Voivod? Probabilmente sì, resta il fatto che i quattro ragazzetti dell'Arizona hanno messo ferro a fuoco una scena viva ma stantia con nove tracce che sono subito entrate nel cuore di tutti i fan. Tecnicissimi ma mai prolissi, cattivi ma mai banali, guidati da riff allucinanti e dalla straziante voce di David Disanto, i Vektor sono la grande promessa da seguire per gli anni a venire. Black Future è un disco che non stanca mai, fresco e godibile ancora dopo vari anni, e se chiamandolo capolavoro rischiamo di sopravvalutare la band, siamo disposti a correre il rischio!


AREA ALTERNATIVE/CROSSOVER/NUMETAL
A cura di Andrea Barricelli ‘Barry’

1) A Perfect Circle – Mer de Noms (2000)
Gruppo bizzarro, i A Perfect Circle: nati come side-project dei Tool ad opera del loro frontman Maynard James Keenan e del suo amico chitarrista Billy Howerdel, hanno sfornato un album che per alcuni aspetti eguaglia la magnificenza dei lavori dei Tool, pur con le sue fondamentali differenze. Mer de Noms è un lavoro che colpisce per la sua qualità complessiva e presenta sia brani che ricordano da vicino lo stile della band primaria del frontman, sia brani completamente diversi, malinconici ed atmosferici.

2) Alice in Chains – Black Gives Way To Blue (2009)
La tragica morte di Layne Staley aveva messo fine, nel 2002, alla storia di uno dei gruppi più validi ed intensi degli anni ’90; questo album, pubblicato nel 2009 con alla voce William DuVall dei Comes With The Fall, segna il ritorno sulle scene dei ragazzi di Seattle e si tratta di un lavoro incredibilmente maturo ed evocativo, con canzoni degne di figurare in un ipotetico best of della band accanto ai grandi classici. C’è certamente qualche passaggio a vuoto, ma nel complesso siamo di fronte a brani stupendi: un album che la fervida penna di Jerry Cantrell difficilmente poteva far uscire più riuscito.

3) Alter Bridge – Blackbird (2008)
Si sostiene spesso che il terzo album, per una band, rappresenti il vero salto di qualità, il lavoro decisivo: ebbene, gli Alter Bridge anticipano tutti e sfornano quello che finora è il loro capolavoro con Blackbird, loro secondo album. Il lavoro è difatti un bilanciamento quasi perfetto fra potenza e melodia, con la chitarra di Mark Tremonti a tessere ora strofe ruvide ed heavy, ora a confezionare melodie da classifica dal notevole buon gusto. Su tutti, naturalmente, svetta la voce di Myles Kennedy, uno dei cantati più dotati dell’ultima generazione.

4) Audioslave – Audioslave (2002)
Dici supergruppo e, spesso, dici danno. Ma non è questo il caso: qui siamo di fronte ad una band che sforna un lavoro interessante e sorprendentemente maturo. Certo, non tutti i brani solo capolavori, ma vengono ampiamente compensati dalla presenza di tracce di qualità superiore nelle quali Chris Cornell ci dimostra perché viene considerato uno dei migliori cantanti rock del pianeta. Un ottimo album, che supera il grunge dei Soundgarden e il rap metal dei Rage Against The Machine per approdare ad un rock pesante ed adulto quanto basta.

5) Deftones – White Pony (2000)
Il capolavoro dei Deftones presenta una copertina sorprendentemente scarna: sfondo grigio, un cavallo bianco vagamente somigliante a quello della Ralph Lauren, probabilmente metafora della cocaina; ma l’interno è un cuore pulsante di musica sognante e testi emotivamente fortissimi, di durezza sorprendente e di atmosfere particolari. E’ il superamento definitivo del nu metal da parte della band di Chino Moreno, il loro approdo ad un tipo di rock/metal che, per certi versi, non rientra in un vero e proprio genere. Sarà proprio il connubio fra melodie oniriche e psichedeliche e metal furibondo a rendere l’album così unico e, soprattutto, a regalarci una perla che ancora oggi pressoché nessun gruppo dell’ambiente ha saputo superare, inclusi i suoi creatori.

6) Foo Fighters – In Your Honor (2005)
Ne ha fatta di strada Dave Grohl, da quando era “solo” il batterista dei Nirvana: il celebre polistrumentista americano, dotato sia di voce graffiante che di mano compositiva e chitarristica estremamente abile, ha via via plasmato una sua creatura personale, meno rabbiosa ed intimista rispetto alla band d’origine, ma più diretta, immediata e melodica. In Your Honor, targato 2005, è un doppio album che racchiude in qualche modo entrambe le componenti della vita musicale di Grohl: la prima parte ci offre il tipico rock di vaga derivazione nirvaniana, con la hit Best of You come apice; la seconda, invece, tratta pezzi acustici più intimisti e diretti, rivelando la definitiva maturità del musicista sia come compositore che come artista in senso esecutorio.

7) Queens of the Stone Age – Songs for the Deaf (2002)
Disco della definitiva consacrazione dei Queens of the Stone Age, Songs for the Deaf è un concept album incentrato su un immaginario viaggio nel deserto nel quale il guidatore cambia in continuazione stazione radio per ascoltare musica diversa. Capolavoro assoluto del rock targato 2000, capace di rinverdire l'immaginario stoner come anche di allargare i confini dell'alternative rock. L'album vede all'opera una line-up mozzafiato composta da Josh Homme, Nick Oliveri, Mark Lanegan e Dave Grohl.

8) Slipknot – Iowa (2001)
Iowa rappresenta probabilmente l’apice degli Slipknot assieme al loro primo, omonimo album: mentre il primo rientrata in piena atmosfera nu metal, Iowa rappresenta il passaggio degli Slipknot da quel genere ad un alternative metal più generico: il talento dei due chitarristi viene fuori anche in sede solista e la band non perde nulla della sua furia esecutiva; accanto a questa, però, vi sono anche aperture melodiche di elevata fattura. E’ insomma un lavoro maturo ed interessante, da parecchi considerato il migliore dei nove di Des Moines.

9) System of a Down – Toxicity (2001)
Difficili da etichettare, i System Of A Down: fautori di un metal influenzato in varie misure dal rap, dall’heavy classico e perfino dalla world music, sono saliti alla ribalta per la cronaca proprio per il loro genere particolare e per gli ululati di Serj Tankian; rispetto al primo lavoro, Toxicity è un album con maggiori aperture melodiche, ma che non rinuncia a rabbia e durezza sonora.


AREA HARD ROCK E DERIVATI
A cura di Saverio Comellini ‘Lizard’

1) Black Country Communion – Black Country (2010)
Mettere insieme quattro musicisti eccezionali, due songwriter instancabili ed ispirati, con qualche giorno a disposizione e lasciare che sia la musica a parlare. Black Country non è solo un grande disco, un album composto da canzoni che diventano automaticamente dei classici, è l’esaltazione della jam come forma creativa insuperabile. Un disco magnifico, senza tempo, imperdibile.

2) The Black Crowes & Jimmy Page – Live at the Greek (2000)
Tutto ciò che un live album dovrebbe avere per entrare nella leggenda è la materia prima contenuta in Live at the Greek: canzoni stellari, una grande prestazione da parte di una band grandiosa, un ospite d’eccezione, tanto feeling e la sensazione magica di un momento unico ed irripetibile. Degno dei migliori live album di sempre.

3) Chickenfoot – III (2011)
Un disco praticamente perfetto. Un album che nasce dalla passione e dal divertimento di quattro musicisti potenzialmente senza limiti, che dopo un grande album di debutto, affinano e rodano la propria proposta realizzando il disco che forse in assoluto ricorderà l’hard rock degli anni 2000 anche in futuro.

4) Gotthard – Lipservice (2005)
Nati quando il classico hard rock a stelle e strisce sembrava dover tramontare per sempre, i Gotthard hanno dimostrato che anche in Europa batteva un cuore inarrestabile, che avrebbe avuto ragione di tutto e tutti solo grazie all’innata classe di questi musicisti ed all’ugola indimenticata di Steve Lee. Lipservice è un disco che trasuda passione e feeling, inattaccabile dal tempo ed assolutamente da avere.

5) The Poodles – Metal Will Stand Tall (2006)
Non credete a chi racconta che il rock è morto, che non c’è spazio per nuove band, che solo i vecchi leoni sanno ruggire ancora. Mettetelo su una decapottabile e portatelo ad un party selvaggio con i Poodles di sottofondo e vedrete che gli svedesi faranno cambiare idea al più scettico degli scettici. Attitudine e grandi canzoni, non serve altro per diventare probabilmente la migliore hard rock band degli ultimi anni.

6) Slash’s Snakepit – Ain’t Life Grand (2000)
L’album migliore mai scritto dall’ex-Guns n’ Roses. Un concentrato di sporchissimo street metal, soul e rock’n’roll primigenio. Una band semplicemente perfetta, con la magnifica voce di Rod Jackson ad esaltare un disco bollente e semplicemente irresistibile.

7) Tesla – Into the Now (2004)
Una delle più grandi hard rock band di sempre torna dopo anni di silenzio con un disco grandioso, che rinnova la lezione della scuola statunitense al meglio, aggiornandone l’impatto, senza rinunciare al caratteristico senso della melodia. Un album compatto e praticamente perfetto.

8) Wicked Minds – Witchflower (2006)
La capacità di unire la migliore tradizione degli anni 70, quella che va da Led Zeppelin a Deep Purple fino agli Uriah Heep, con la psichedelia ed un tocco di stoner di scuola Monster Magnet, non è cosa da tutti. L’Italia può vantare uno dei migliori dischi degli ultimi quindici anni grazie ai Wicked Minds. Prima o poi qualcuno dovrà accorgersene.

9) Winger – Karma (2009)
L’ennesima dimostrazione di una classe superiore. Ormai lontani dalla luce della ribalta, forse anche troppo dimenticati e da sempre sottovalutati, Kip Winger e soci alzano lo sguardo oltre l’infinito e regalano al mondo un disco stupendo, un crescendo continuo che regala un filotto di perle incredibili, con la conclusiva Witness, che ascende al podio delle più belle ballad chitarristiche degli anni 2000. Provare per credere.

10) Wolfmother – Wolfmother (2005)
Un debutto che ha fatto parlare di sé in tutto il mondo: abili miscelatori di polvere di stelle o furbi imbonitori di folle superficiali alla ricerca di veloci nuovi miti? La risposta è nelle canzoni che compongono questo splendido album, che sia furbizia o una scintilla di grandezza, queste tredici canzoni resteranno ad esempio di come si possa essere moderni parlando un linguaggio antico.


CONCLUSIONI
Conclusioni su uno scibile così ampio è sempre difficile trarne: dove sta andando il metal? Una domanda destinata a rimanere senza una risposta chiara ed univoca. E’ chiaro a tutti che accanto ai “mostri sacri” ancora in pista, molte band scalpitano per entrare nel novero, purtroppo spesso invecchiando in un’inutile attesa per una consacrazione che non arriva mai definitivamente; come novelli Carlo d’Inghilterra, vedranno probabilmente i propri “figli” sul trono, senza esserci mai arrivati personalmente. E’ indubbio che le tendenze più forti in assoluto sono quelle che fanno capo ai due estremi innovazione e conservazione, con band che tentano di rinnovare il verbo del metal e portarlo nella Nuova Era, ed altre che si ostinano in un continuo revival a volte estremamente fruttifero, altre decisamente desolante ed asfittico. E’ chiaro che un genere musicale esploso da oltre trent’anni, difficilmente può produrre i sui lavori migliori oggi, data la velocità e l’ampiezza dell’incendio generato. Lo stesso genere jazz, dopo quasi un secolo di incubazione, ha conosciuto uno sviluppo repentino che in poco più di cinquant’anni ha indicato tutte le vie percorribili per il genere e quello che è venuto dopo ha potuto solo riprendere in mano ciò che era già stato percorso e provare ad esplorarlo più approfonditamente, al massimo contaminandolo, più che innovandolo davvero. E’ probabilmente la stessa strada percorsa dal metal, che non ha però ancora rinunciato a tentare strade davvero nuove, come probabilmente emergerà in misura maggiore dagli articoli relativi alle altre nostre Redazioni, le quali affrontano generi musicali mediamente più recenti ed ancora forieri di innovazione, rispetto al classico heavy, piuttosto che all’hard rock: due generi che non sono certo rimasti fermi negli ultimi anni, ma che sicuramente più che innovarsi radicalmente, hanno cercato di aggiornarsi preservando la propria natura specifica. Leggermente più innovatore è stato, nonostante tutto, il thrash, ma le nuove band sembrano, salvo rare eccezioni, molto più interessate a ricercare un ritorno al passato, oppure a proseguire la vena groove nata negli anni 90, che ad innovare realmente il genere. In questo campo, insomma, novità vere si attendono più che altro dalla branca “alternativa” per eccellenza, che ha comunque proseguito un percorso di ricerca attraverso il numetal e l’alternative propriamente detto, almeno fino alla prima metà dei 2000.
In attesa di capire cosa ci riserva il metal per i prossimi cento anni, non resta che provare a ricalibrare quanto prodotto negli ultimi anni, magari imparandolo ad amare un po’ di più. Si ama ciò che si conosce, mentre si tende a diffidare di ciò che è estraneo: è un comportamento animale dettato dall’istinto alla sopravvivenza. Ma in musica, si tratta di un modo di procedere assurdo: l’innovazione musicale è la fonte della crescita continua, non una ragione di morte. Sarà poi la selezione a preservare ciò che merita. Intanto, la curiosità resta la miglior forma di intelligenza, almeno in campo musicale.

Alla prossima!

Introduzione e conclusioni ad opera di Saverio Comellini ‘Lizard’



tiffi candy crush
Martedì 4 Ottobre 2022, 16.14.12
132
anche avril lavigne
Galilee
Martedì 4 Ottobre 2022, 14.04.43
131
Molti di questi dischi più che indimenticabili li trovo appena ascoltabili. Quelli che non conosco li ascolterò. X Area. Ma si dai.. il primo era bello ma ancora troppo Guns. Ain't life grand era un vero calcio nei coglioni. Isipratissimo oltretutto.
progster78
Lunedì 3 Ottobre 2022, 14.47.06
130
Tra tutte le band citate aggiungo Ritual degli Shaman disco top nel 2002 e secondo me negli anni a venire.
Area
Lunedì 3 Ottobre 2022, 13.12.56
129
Ain't life grand il migliore degli Snakepit?? Ma dai... il più é il primo!
tiffi candy crush
Domenica 2 Ottobre 2022, 16.28.37
128
w i green day
L'ImBONItore
Sabato 1 Ottobre 2022, 11.08.49
127
Beeeeeeeee' io ci metterei come band significative nel rock brittanico degli ultimi 20 anni anche gli Editors, i White Lies, gli Snow Patrol, i Block Party. Eeeeeeeeee che dighe dei Killers? Eeeeeeeeeeeee cheeeeeee dighe dei MGMT nel campo piu' squisitamente ellettronico/alternative ? Eeeeeeeeee che dighe nella scena australiana dei The Presets, squisitamente elletro/Dance con incughsioni Industrial? EEEEEE amisci, ma sapete quante ce ne sono di band che nel logho piccolo o medio ooooo eeeeee grrrrrrande compito hanno rappresentato questi ultimi 15-20 anni degli anni 2000? Anni 2000 che li fa entrare di diritto tra i piu' Grrrrrrrrrrrandi protagonisti del '900 !
Bea
Venerdì 30 Settembre 2022, 10.47.49
126
Sicuramente tra le band anni 'oo più importanti ci sono i Foo Fighers, i Green Day, i Red Hot Chill Peppers, i Muse, i Linkin Park ecc..ma ci sono altre band oltre queste iconiche. Per esempio band come Epica, Delain, Nightwish, Apocalyptica,Within Tempation e After Forever sono dei gruppi che hanno segnato il symphonic metal (sopratutto Nightwish, Epica e Within Tempation), che però non è mai stato una vera e propria moda (almeno in America). Per il rock alternativo/gothico due band da citare sono gli HIM e i The Rasmus, di questi ultimi, tutti ricordano "In The Shadows", ma hanno fatto tante altre canzoni che meriterebbero molto ma sono sottovalutate, mi riferisco in particolare a "Last Waltz", "Chill", "First day of my life", "Sail away" e "Shot".
FABRYZ
Giovedì 3 Gennaio 2013, 16.36.34
125
Bravi, ottimo lavoro x scoprire nuove bands da ascoltare.. nell'area groove thrash citerei anche i nevermore di "this godless endeavor" (al posto di dead heart), i devildriver di "the last kind words" e i municipal waste di "the art of partying"..sul versante alternative-crossover direi gli amen di "we have come for your parents" (crossover punk), i volbeat di "rock the rebel" (metal,thrash,punk e rockabilly) e i lostprophets di "start something"..nell' hardrock un gran cd e' "15" dei buckcherry.
jek
Giovedì 29 Novembre 2012, 20.55.13
124
Seguito il consiglio e cominciato ad ascoltare i Vektor. La Madonna se limpatto è questo capisco l'inserimento negli intoccabili.
jek
Giovedì 29 Novembre 2012, 20.54.17
123
Seguito il consiglio e cominciato ad ascoltare i Vektor. La Madonna se limpatto è questo capisco l'inserimento negli intoccabili.
nerkiopiteco
Mercoledì 28 Novembre 2012, 9.47.34
122
Third Eye: però poi necessariamente per dare un giudizio bisogna passre dal generale al particolare e viceversa, anche perchè, non dimentichiamoci, si tratta sempre di scegliere un prodotto da comprare, sembra brutto a dirsi ma è così: ed allora se i generi nuovi, che comunque ci sono e si sono ben sviluppati, non piacciono tanto quanto i classici per forza di cose il giudizio generale, così come il particolare, non può essere esaltante e si tende a "mitizzare" gli 80, non può essere altrimenti; e fidati che gli stessi addetti ai lavori che sfornano album e generi nuovi tendono a mitizzare gli 80, eccome, quindi non vedo perchè doversi sentire in colpa
Third Eye
Lunedì 26 Novembre 2012, 11.34.02
121
@ nerkiopiteco: io non mi sono soffermato su un genere in particolare, nè tanto meno sul thrash, ho fatto piuttosto un discorso di tipo generale e ho parlato di metal nell'accezione più ampia del termine.
freedom
Sabato 24 Novembre 2012, 13.01.52
120
Lizard: Ops, hai ragione.
nerkiopiteco
Sabato 24 Novembre 2012, 12.54.58
119
@Third Eye: non si può neanche puntare il dito contro chi preferisce il Thrash di 30 anni fa a quello di oggi; non è una questione ideologica ma di gusti; piacevolissimo da ascoltare ma se devo fare una classifica di tutti i tempi sono pochi quelli che ci faccio rientrare; avete parlato giustamente di evoluzione, ma non è che se una cosa cambia deve piacere per forza; per fortuna alcuni dei nuovi generi evoluti negli ultimi anni funzionano, altri meno; i generi classici si mantengono in vita ma non potendo più inventare nulla (non si chiamerebbero classici altrimenti) fanno fatica ad emergere ma comunque ci sono; l'heavy di adesso pure mi piace ascoltarlo, ci mancherebbe...anche un banale Head of the Pack degli Skull Fist mi piace e merita già solo per la cover dei Tokyo Blade, però preferisco comunque l'riginale @waste of air: ci siamo capiti
Lizard
Sabato 24 Novembre 2012, 12.50.36
118
Ragazzi, mi rendo conto che aver inserito il numeretto puo' aver ingenerato della confusione, ma quelle non NON sono classifiche!!! I gruppi sono semplicemente in ordine alfabetico altrimenti che senso avrebbe avuto segnalare in verde i piu' meritevoli per poi metterli in classifica in posizione diversa dalla prima e dalla seconda?
freedom
Sabato 24 Novembre 2012, 12.24.25
117
Dei Lamb Of God avrei messo anche Ashes Of The Wake, che reputo alla pari di ATPB, e gli Exodus in terza posizione dietro a Nevermore e appunto Lamb Of God. Shovel Headed Kill Machine è un ottimo disco ma di tutto mi sa tranne che di capolavoro, e non credo che meriti di stare in prima posizione. Poi avrei tolto Alter Bridge e Foo Fighters (possono colpire ad un primo ascolto ma è musica destinata ad essere dimenticata, robetta...) per inserire Kid A o Amnesiac dei Radiohead e L.D. 50 dei Mudvayne. E Lateralus dei Tool meritava di starci pure secondo me. Tornando al thrash, anche God Hates Us All mi sembra troppo sottovalutato...
Third Eye
Sabato 24 Novembre 2012, 12.07.54
116
Condivido il pensiero di waste of air (n. 105) e aggiungo: se si è così folli da trascurare o accantonare decenni di musica (minimizzandone la portata storica o anche solo pensando di poterne sminuire il valore intrinseco) significa che alla base non può che esserci un atteggiamento sbagliato... si può discutere su alcune singole questioni (un certo disco, un certo stile, ecc) e dare la propria interpretazione ma non si possono sovvertire in toto fatti relativi a svariati movimenti musicali, non si possono buttare a mare anni e anni di musica per puro e semplice gusto personale. Ritengo, inoltre, che di musicisti capaci di rischiare o di andare oltre ce ne siano sempre stati (e continueranno ad essercene), il problema semmai è la staticità di certi ascoltatori, questo volersi rifugiare nei ricordi... Io direi che esiste molto semplicemente della buona musica e della cattiva musica, pensare di poter associare (in maniera esclusiva) la musica di qualità ad un preciso momento storico (gli anni '80, per esempio) e di rifiutare nel contempo ciò che ha da offrire il presente è un atteggiamento legittimo ma quantomeno illogico e curioso. Per non parlare poi del fatto che così facendo si delegittima un genere, dal momento che non se ne vuole riconoscere la capacità di evoluzione e di sviluppo; se dobbiamo guardarci continuamente indietro per poter ascoltare grandi gruppi e grandi dischi allora significa che il metal è morto perchè non ha più nulla da dire o da offrire e sinceramente io non penso che sia così, anzi... Mi permetto, inoltre, di dire che attorno agli anni '80 si è creata un'aurea di mito che non ha motivo di esistere se circoscritta a quei soli anni; se vogliamo divertirci a mitizzare ogni cosa allora è giusto farlo anche con quel periodo, altrimenti il tutto si riduce ad un'operazione che sembra essere volutamente esagerata.
Vitadathrasher
Sabato 24 Novembre 2012, 10.31.20
115
Per quanto riguarda il thrash, concordo con i primi 3 posti. 3 album di stampo diverso e tutti e 3 davvero ottimi. Lascerei al primo posto si gli exodus ma il singer all'ultimo, proprio non mi piace!
Metal3K
Sabato 24 Novembre 2012, 9.13.43
114
@Tona: Ensiferum fanno Viking/Folk Metal, generi qui non trattati, ma affrontati negli articoli successivi della stessa serie
Tona
Sabato 24 Novembre 2012, 5.13.34
113
Primo album Ensiferum??????
waste of air
Venerdì 23 Novembre 2012, 17.24.24
112
@nerkiopiteco: giusto! Tralasciamo il fatto che Fabio Volo non scrive libri...Peró il ragionamento è questo: c'è Proust? C'è Dumas? Inarrivabili. Peró Iain Pears ha pubblicato la quarta verità una quindicina di anni fa, ed è un capolavoro immenso. Non vuole sminuire il prima; peró il prima non deve neanche sminuire il dopo, perché la qualità c'è eccome! Diversa ma c'è. Tutto qua.
nerkiopiteco
Venerdì 23 Novembre 2012, 17.05.53
111
@waste of air: tutto sta nel vedere se il carro di Cugnot è quello che c'era 20 anni fa o quello che c'è adesso altrimenti col tuo ragionamento vale più un libro di fabio volo che uno di Seneca...io continuo a leggermi Seneca Poi lo stesso articolo dice " E’ chiaro che un genere musicale esploso da oltre trent’anni, difficilmente può produrre i suoi lavori migliori oggi" ed aggiunge giustamente che il meglio viene nei generi nuovi degli ultimi anni; ogni epoca ha i suoi cavalli di battaglia!!!
fabio II
Venerdì 23 Novembre 2012, 14.51.56
110
Gian vedo che scrivi benissimo anche il dialetto; presonalmente uso l'inglese/ dialetto: GET pressia? se a GO d'ander!
waste of air
Venerdì 23 Novembre 2012, 14.46.36
109
2/3 gin tonic??? A g'ho da guidèr!
fabio II
Venerdì 23 Novembre 2012, 14.22.42
108
*immagazzinarla
fabio II
Venerdì 23 Novembre 2012, 13.58.46
107
A presto Gian! sai dopo 2/3 gin tonic si ragiona meglio! La Masquerade Infernale è davvero un disco dalla madonna....'97 sembra ieri. Comunque aggiungo che, scientificamente, tutta la musica è sacra; è come l'energia stessa e deve essere vettoriale; impossibile immagazinarla, pena squalifica a vita
Undercover
Venerdì 23 Novembre 2012, 13.50.49
106
Mi sa che stiamo a dì la stessa cosa almeno un paio di utenti altri ehm
waste of air
Venerdì 23 Novembre 2012, 13.13.16
105
@fabio: il nocciolo della questione è proprio questo, il cambiamento. Io non vedo i presupposti! Li vedo nella mentalità di molti musicisti, ma non negli ascoltatori! C'è sempre quella fastidiosa tendenza ad andare a ritroso che porta a considerare nullo un buon ventennio di musica. Bisogna si rispettare la storia, ma anche cominciare ad ammettere che i dischi della madonna escono tutt'ora. Gli Arcturus? La masquerade è un disco epocale, e non lo dico io, è un dato di fatto. Peró prendesse 100 come merita ci sarebbe una fila interminabile di proteste come è successo con Devin. Giusto? Non credo proprio. Continuiamo poi di persona con calma, è un discorso complesso questo..
fabio II
Venerdì 23 Novembre 2012, 12.13.13
104
Bene waste e siamo arrivati al dunque. Dunque non è importante il mezzo che si utilizza ( lo stile ) come avevi riportato in precedenza, ma la strada che si intende percorrere, se si vuole parlare di musica. Da come la vedo personalmente ha davvero poca importanza, nel contesto storico di oggi, che tu sia salito in pista con 'City' o io con 'Metal Church'. In nessun caso si può parlare di standard. Lo standard ha senso nel jazz, dove pezzi standard sono stati rielaborati in chiave, bop, hard bop, free jazz ecc..Nel rock cambia tutto in modo apparentemente lento, ma costante; è il processo continuo che ha portato, nel settore specifico della musica heavy, hard, post heavy, chiamala come vuoi, dai Black Sabbath al death/brutal. In questo andamento ci sono ovviamente corsi e ricorsi storici, in cui si sono inglobate tendenze esterne a questo mondo. Oggi come oggi è un conto se tu mi proponi i Leprous o riavvolgendo il nastro gli Arcturus,In ambo i casi queste sono bands che vedo dentro questo lento cambiamento costante. Cosa diversa è quando mi si parla degli Alcest; li tiro in ballo visto che Metallized, anche per voce di Khaine che aveva risposto circa la polemica, suscitata da un lettore per la pubblicità apparsa sulla testata; li ha 'adottati'. Ho ascoltato ieri, per ben due volte di fila, l'unico in mio possesso,cioè 'Ecailles De Lune'. Capisco perchè piacciono gli Alcest, ma per me musica come questa è la fine del viaggio, della strada. Non li vedo dentro il lento cambiamento, ma li vedo come una band che ha scattato fotogrammi e il ha assemblati senza metterci nulla di nuovo. Se non che puoi avere 'tutto' in poco tempo. In questo sono dei grandi, perfetta parodia del mondo attuale e di quello che sogna la gente. Giasse ha fotografato benissimo con una frase la musica: 'Le parti con cui questo frullato è stato preparato...' appunto: darkwave, shoegaze, dream pop, attacchi simil grind, Paradise Lost, i Marillion più liquidi, My Bloody Valentine ( lovless è un disco mostruoso!) sono tutte scheggie che mi sono apparse davanti. Eppoi cosa sono tutte ste etichette? I Cocteau Twins sono dream pop, dark wave o shoegaze? ..li ritroverete in tutti e tre i settori. So soltanto che alla fine di uno sbattimento di maroni unico ho rimesso 'Heaven or Las Vegas', bellissimo,e la canzone 'Wear your ring' più che shoegaze a mericorda le sorelle Wilson ( Heart ); ma loro dovrebbero essere sotto il file aor in teoria. PS: Gian, è solo un abbozzo veloce, poi spero ci si veda presto
il vichingo
Venerdì 23 Novembre 2012, 9.49.12
103
Renzismo?? O.o
Flag Of Hate
Venerdì 23 Novembre 2012, 9.48.09
102
Ah ah ah, il Renzismo fa proseliti anche nel Metal
waste of air
Giovedì 22 Novembre 2012, 17.48.33
101
@fabio: giusto! Ma se il carro è uno standard di secoli fa, prova a utilizzarlo come standard attuale! Quindi se musicalmente diamo per standard ciò che è stato fatto un ventennio fa; quando questo standard non ci sarà più, se vorrai vedere un concerto ti adatterai, se no cicca. Il risultato di un certo tipo di mentalità lo si vede da un pezzo, infatti. Ce ne accorgeremo davvero quando i concerti qui spariranno del tutto a causa delle affluenze meno che minime.
fabio II
Giovedì 22 Novembre 2012, 17.00.27
100
waste stiamo dicendo la stessa cosa al riguardo. Anch'io spero che domani esca il disco 'definitivo' ( uso un assoluto che non esiste proprio nell'intento di dare MOLTA importanza alla cosa ). Per me comunque un disco per essere 'definitivo' deve spostare in avanti un concetto di suono ( in qualsiasi stile ), se mi accorgo, magari anche non subito, che in realtà è un restyling può anche essere davvero che mi basti il carro di Cugnot; cosa me ne faccio del cambio automatico se la strada che percorro è la medesima?. Questo secondo me non vuol dire essere passatisti, ma pretendere un radicale cambiamento. Assolutamente sono con questo, in tutti i settori. Quindi mettete qui i dischi personali che vi hanno cambito la vita, poi guardiamo a quanti altri è stata cambiata. Più facile di così.
Painkiller
Giovedì 22 Novembre 2012, 16.35.51
99
ok, ora mi è più chiaro. Concordo poi con quanto scrive waste of air, nel senso che probabilmente è meglio concentrarsi sui nomi nuovi. Ed in questo senso la webzine può dare una grossa mano.
waste of air
Giovedì 22 Novembre 2012, 16.20.23
98
@fabio: capisco quel che dici, ma obiettare è relativo. La musica non è calcio, non è fazionismo, non m'interessa quindi dire che ciò che ascolto è il meglio per tutta una serie di motivi. Mi barrico sul mio caposaldo? Ok: non esiste oggi un album più potente, cattivo, innovativo e che colpisca in diagonale come City. L'unico che si è avvicinato a quella resa è Devin stesso con Deconstruction. Peró non m'importa di questo! Io VOGLIO che qualcuno arrivi e faccia meglio! Ma magari! E sarei il primo a dirlo senza attaccarmi a cose del tipo "eh ma Devin l'ha fatto prima quindi questo è merda". Se il livello qualitativo si alza è sempre un bene, se no torniamo alla storia delle automobili: parti con una 500? Ok, poi esce la Ferrari, te la puoi permettere e cosa dici? Che la 500 è meglio perché è uscita prima e ce l'ha mezzo mondo nel cuore?
nerkiopiteco
Giovedì 22 Novembre 2012, 15.50.22
97
Non parlavo di classifiche, dal numero 1 al 10: parlavo in generale di 10 album (che possono essere 13, 7 o 23) che possono essere definiti come "importanti e necessariamente da acquistare"= IL TOP DEL TOP, e mi stupivo di come era inizxata la discussione (prevedibile comunque) se poi diventano troppi meglio ancora, che male c'è?! Basta suggerirne solo un tot ogni tot tempo. Fare poi le previsioni future può essere interessante ma trova anche il tempo che trova: si può dire tutto ed il contrario di tutto (e ne abbiamo parlato più e più volte, in tutte le sedi), poi domani arriva la banda dei pinco pallo che ti stravolge tutto, in senso positivo dico, ed ecco che tutti i discorsi sui generi morti o morti viventi finiscono, così come il discorso contrario. A me interessa la lista perchè quando entro in un negozio di dischi alla fine compro l'album, non compro idee, ipotesi o opinioni e dato che sugli ultimi anni, soprattutto per certi generi, ho lacune mostruose ecco che la banale lista diventa utilissima, così come "l'archivio della zine" mi è servita a scoprire un sacco di band a me sconosciute...vi pare poco? parliamo di cose concrete, parliamo di musica (di album), il resto viene dopo
Painkiller
Giovedì 22 Novembre 2012, 15.29.01
96
@nerkiopiteco: l'hai scritto tu che ti suona strano il non poter tirar fuori una lista di 10 album usciti negli ultimi 12!!! Ed ora invece mi hai dato ragione, NON è possibile!!! Troppi generi/sottogeneri, troppe proposte e molto variegate, l'archivio della "zine" proposto da te rischia di diventare l'elenco delle recensioni dei dischi dal 2000 a oggi!!!
fabio II
Giovedì 22 Novembre 2012, 15.21.46
95
Sono d'accordo con la tua filosofia waste, prima di tutto devi ascoltare ciò che ti attira, non ciò che piace ad altri, su questo anch'io non transigo. Poi però c'è il rovescio della medaglia. Cioè allora è inutile nemmeno parlarne, trattiamo la musica come le vaschette di gelato, ad ogniuno il suo gusto così non si spreca nulla e tutto viene consumato. In due parole: se il tuo primo disco fosse stato il debutto self titled dei Kingdom Come, non potresti obbiettare se uno ti fa notare che sono una fotocopia dei Led Zeppelin. Con questo potresti sempre preferire i Kingdom Come. Tutto qui
nerkiopiteco
Giovedì 22 Novembre 2012, 14.57.28
94
@Painkiller: Perchè no, si potrebbe fare una specie di "arichivio della 'zine" versione moderna, partendo da una serie di album suggeriti dalla redazione per poi integrarla successivamente coi nostri interventi, poi alla fine, dopo aver toccato tutti i generi, tirare le conclusioni; i gusti ed i punti di vista (udito ) diversi non possono far altro che AGGIUNGERE altri dischi, ovvio che non bisogna scegliere i migliori 10 etc. o fossilizzarsi sul giudizio su questo o quell'album che tizio ha scelto invece di questo o quell'altro, ma tirarne fuori quanti più possibili...tanto alla fine ciò che ci interessa è sempre lo stesso: mettere su un bel disco ed ascoltarselo, quindi avanti coi titoli facevo solo notare che già all'inizio siamo partiti male, quanto a giudizi, ma è colpa anche dei generi toccati. Nei prossimi articoli sono sicuro che la musica cambierà
waste of air
Giovedì 22 Novembre 2012, 14.49.51
93
Mah. Il come la penso io ormai lo sapete: ho il rigetto costante per i dogmi e sono un poser incallito. Perché tutto ciò che è caposaldo a me non piace! Non è colpa mia se quel giorno ho scoperto City e ho considerato inutile tutto il resto, nessuno mi ha incanalato/indottrinato, ho semplicemente fatto le mie scelte e trovato i miei punti fermi da solo. Giusto? Non lo so, ma posso dire che ho vissuto benissimo anche senza consacrare ciò che è storicamente imposto. Le più grandi band prog sulla terra? Pink Floyd e King Crimson. Non sono qua per incensarle allo sfinimento, anzi, rompo i coglioni fino alla morte sul quanto siano validi i Leprous. Se no non si va avanti; vivere con e per il passato è troppo facile. Poi, se continuiamo sempre a sostenere che gli anni ottanta sono l'apice, l'inizio e la fine di tutto, tanto vale allora andare da uno che sta comprando un'automobile e dirgli: "ma lo sai che questa fa cagare perché non inventa niente ed è solo una versione moderna del carro di Cugnot?"
Metal3K
Giovedì 22 Novembre 2012, 14.27.13
92
@Undercover: Ah si', anche per me non c'e' paragone. Sottoscrivo tutto e non mi riferivo di certo ad espedienti come quelli da te citati.
Undercover
Giovedì 22 Novembre 2012, 13.54.02
91
@Metal3k citavo gli Ayreon non per questione di genere quanto per il concetto di metal-opera in sé, in quello Arjen non solo l'ho preceduto ma possiede una qualità compositiva nettamente superiore riuscendo a tirar fuori ottimi pezzi da divagazioni stilistiche molto più ampie. Per quanto concerne il discorso generi classici, pendo per la visione di Gianluca, solo per il discorso che anche infilando una marimba o il marranzano, non è che s'inventa un genere nuovo, si può solamente dare uno sferzata in una direzione lievemente diversa allo stile di partenza, stesso discorso vale per gli ibridi come i dischi heavy nel quale sempre più spesso vi sono accelerazioni "inconsuete" o uso del growl a esempio, possono essere utili sicuramente a fornire una varietà maggiore ma non è che cambino la minestra di fondo.
Painkiller
Giovedì 22 Novembre 2012, 13.36.23
90
@nerkiopiteco: in parte ti ha già risposto Lizard, ma la risposta alla domanda è Sì, per me è impossibile, indipendentemente dal genere, a mano di non fare domande chiuse tipo "qual'è il miglior disco power dal 2000 a oggi? Quale il miglio thrash? Il miglior Black? Etc...ma anche lì ci troveremmo dinanzi a mille sottogeneri e difficoltà nel catalogare moltissimi album, con ovvie discussioni al seguito. Come scrivevo in precedenza, il mondo della musica è cambiato, sono cambiati i metodi di fruizione, ma anche i gusti del pubblico. Ecco che, come citava Lizard, per un "vecchietto" il solo mettere in discussione dischi come master of puppets o tnotb è impensabile, ma le nuove generazioni non la penseranno magari così, preferendo magari suoni più moderni. E dato che l'audience non è fatta dai soli vecchietti o dai soli giovanotti, ecco allora che il metro di giudizio si è spostato nel mezzo tra le due o più generazioni.
Er Trucido
Giovedì 22 Novembre 2012, 12.05.57
89
Occhio però che questo articolo era quello più difficile perchè c'è il paragone con un passato importante, non dimentichiamocene. C'è altra roba post 2000 che degna di menzione slegata da questo contesto. Se parliamo in generale di musica post 2000 dobbiamo farlo nella sua interezza, che poi ci siano generi più in salute di altri non ci piove
Nerchiopiteco
Giovedì 22 Novembre 2012, 11.56.29
88
Si vero, le liste e le classifiche lasciano sempre il tempo che trovano però la verità è che se facessimo un "best of 80s" ne uscirebbe fuori una lista chilometrica, qua invece i nomi e gli album sono sempre gli stessi. Comunque sia per analizzare un periodo storico bisogna necessariamente fare nomi e titoli e quelli presentati ci dimostrano una scena, dei generi qui analizzati, non proprio esaltante. Ovvianente con le dovute eccezioni: non basta qualche album di integrazione (suggerisco già che ci sono Rising out of the ashes dei Warlord) a far passare i 2000 come periodo di abbondanza musicale(parlo sempre e solo dei generi trattati qui) e proprio per questo ritengo che fare una lista sia quanto mai importante al fine di riabilitare questi benedetti 2000 e far scoprire album, a mio avviso, sepolti nella......poi successivamente si fanno le conclusioni, ma successivamente: se prima non facciamo il punto su quello che c'è ora è inutile fare previsioni su quello che ci potrà essere dopo.
xutij
Giovedì 22 Novembre 2012, 11.38.27
87
Un album come Terria di Townsend, che può essere tranquillamente messo a pari,per qualità, a qualsiasi capolavoro degli anni 80/90 (infatti è uno dei pochi 100,dati su questo sito) viene ancora allegramente snobbato da certi "intenditori di capolavori metal". Il che dice tutto sul fatto che la nomina del "capolavoro che mette d'accordo tutti" è una bufala. Se per essere un capolavoro,un album, deve essere di parere unanime, significherebbe che gruppi tipo Makong Delta,Watchtower,Coroner, ecc.. (si,sempre i stessi nomi) che sono non di facile fruibilità, e quindi non possono piacere a tutti, non hanno mai scritto capolavori ? Anche per questo, non credo alla nomina di capolavoro che tanto si sbandiera qua e la. Idem per i mostri sacri del genere pre impostati che bisogna adorare a prescindere.
Metal3K
Giovedì 22 Novembre 2012, 11.26.17
86
@Undercover: Premesso che continuo a non capire cosa c'entrino gli Ayreon, tra l'altro uno dei miei progetti preferiti in assoluto, dato che sono di pertinenza della redazione B. Ayreon e' un progetto progressive metal o prog epic metal se vogliamo, ma va inquadrato come prog. Immagino che anche tu sarai d'accordo Detto questo, penso anche io che per i generi classici (e con minore liberta' di movimento) si risenta di una fase di stanca gia' da parecchi anni, ma in linea di massima vedo proprio in questo snaturamento dei generi tradizionali la grande opportunita' che ci e' stata prospettata negli ultimi tempi. Mi spiego meglio: forse dovremmo sempre piu' disabituarci ai dischi facilmente classificabili, dato che col passare del tempo quasi tutte le soluzioni migliori sono nate dall'inserto, all'interno del genere portante, di contaminazioni piu' o meno lievi con altri generi, anche con quelli a cui mai avremmo potuto immaginare di accostarlo. Poi di capolavori degni di questo nome dal 2000 ad oggi a mio avviso ce ne sono stati eccome, specie laddove queste contaminazioni sono state esaltate ed amplificate, ma questo dipende molto dai miei gusti personali probabilmente. Per il resto, sottoscrivo la tua ottima analisi
freedom
Giovedì 22 Novembre 2012, 11.16.51
85
Credo per questioni di genere...
Pomper
Giovedì 22 Novembre 2012, 11.04.22
84
Oh ma i Gojira e i Mastodon??!! hanno fatto alcuni dei migliori cd degli ultimi anni, a me eccita assai anche "The Hunter"!! Audioslave comunque è uscito nel 2002, nel 2006 uscì Revelation!!
Undercover
Giovedì 22 Novembre 2012, 10.48.36
83
@Lizard volertene ahah ma va la, comunque i generi sono tutti ormai in fase di stallo, nel senso che è difficile poter definire e integrare un qualcosa che sia innovativo al giorno d'oggi e concordo con Gianluca "Waste" quando parlando dei The Faceless ne apprezza il modo di utilizzare soluzioni note rendendole fresche e vive all'interno di un sound multisfaccettato, quindi mi chiedi se il power è morto? La risposta è sì, il death altrettanto, tutti i generi sono morti se li consideriamo dal punto di vista evolutivo, non hanno più dove andare a parare se non snaturandosi ulteriormente e divenire qualcos'altro, soprattutto quelli che hanno un margine stilistico meno ampio come quelli classici. Le nuove leve sono all'altezza dei predecessori? Se teniamo conto delle qualità tecniche e compositive ce ne sono anche di pari livello, purtroppo devono convivere con il fatto che ciò che stanno dando alla gente, è stato già creato da altri e quindi sono e saranno sempre figli "di", è una colpa? Ovviamente no, non riconoscerne la validità è invece da stronzi patentati e in quello il metallaro medio è uno specialista di settore. I Capolavori sono stati scritti, il fatto che un disco post duemila per bellezza però sia ritenuto fondamentale e immancabile in collezione, l'ho già detto, non è secondo me discutibile, se vale e col tempo ha raggiunto tale definizione, poi contestabile o meno dal gusto personale, perché barricarsi sempre e comunque dietro alla dietrologia del negli anni Settanta e Ottanta si stava meglio?
Lizard
Giovedì 22 Novembre 2012, 10.15.57
82
Mmh... Se consideri che qualche tempo fa ci siamo presi la briga di "difendere" album come Number of the Beast o Master of Puppets, si capisce di conseguenza che il termine stesso di capolavoro deve essere sempre visto nella prospettiva corretta. Il punto di domanda in fondo al titolo della serie non è messo a caso e non significa solo "è davvero questo il meglio?" che è anche la cosa tutto sommato meno interessante. Le domande vere sono "c'è un meglio?", "qual è il futuro del metal?", "esistono delle basi create oggi che garantiranno un'ulteriore evoluzione del genere e la sua persistenza?". Sono questi gli interrogativi che mi piacerebbe vedere affrontati e che cercavo di sollevare con l'articolo, anche al di là delle liste. Voglio dire: domandarsi perché ci sono gli Avantasia e non gli Ayreon, al di là di tutto, serve a ben poco in senso ampio, se non a stimolare eventualmente chi considera gli Avantasia il massimo del power odierno a confrontarsi con un'altra realtà (ho scelto un esempio a caso, non volermene Undercover ): importante, sicuramente. Ma ci si muove poco dal punto. Il punto è -per dirne uno- il power, genere nato negli anni 80 ed evolutosi negli anni 90, ha trovato dal 2000 in poi la sua maturazione definitiva: è un genere morto? E se sì, chi prenderà il suo posto? Le liste che, lo preciso, non sono "classifiche", servono a fare il punto della situazione, non ad incartarsi su quello che c'è e quello che manca. Guardano al presente/passato per indicare un futuro. E' come un'enciclopedia: non ci si imbarca in un lavoro del genere per il gusto di mettere tutto lo scibile umano in un libro, ma per indicare il punto in cui siamo arrivati e da cui dovremmo ripartire per aggiungere altro.
nerkiopiteco
Giovedì 22 Novembre 2012, 10.08.28
81
*12 anni
nerkiopiteco
Giovedì 22 Novembre 2012, 10.07.30
80
Painkiller: è vero, alcuni album ebbero bisogno di tempo per raggiugere la dovuta posizione di gloria, ma non tutti; possibile che non si possa fare una lista sufficientemente condivisa di 10 album usciti negli ultimi 12?
Painkiller
Giovedì 22 Novembre 2012, 9.56.43
79
SMARTPHONE, appunto
Painkiller
Giovedì 22 Novembre 2012, 9.56.13
78
Scusate i refusi ma scrivendo dallo smarphone capita.
Painkiller
Giovedì 22 Novembre 2012, 9.52.36
77
Ho trovato molto interessante l'articolo, anche coraggioso. Avevo però già idea di dove saremmo andati a parare e da questi primi post il mio presentimento non può che restare confermato. E' anche vero che certe pietre miliari dell' hard&heavy furono inizialmente criticate o prese con freddezza, ma ci misero relativamente "poco" nel diventare dei classici, diciamo magari anche 10 anni, ma poco rispetto alla situazione più recente. Leggendo le liste stilate dalla redazione e le "aggiunte" fatte dagli utenti il quadro che ne viene fuori è esattamente quello che mi aspettavo. Parto dal 1991 in poi: l'aumentare dell'offerta, le commistioni tra i generi, l'esplosione di trend, generi e movimenti (dal grunge al black etc...) e l'avvento delle nuove tecnologie (steaming, mp3 e download) hanno contribuito moltissimo al risultato che si profila in questo "sondaggio". Tralascio quanto già discusso in altri articoli sul fatto che la musica venga sempre meno ascoltata a fondo e che sia sia più disposti a saltare da un tipo di ascolto all'altro per le mille ovvie ragioni, di cui una appunto è l'offerta spropositata di band e generi, ma vorrei porre l'accento su due aspetti precisi. Il primo è che nelle liste ci sono album che considero il peggio di quanto prodotto dalla musica dura dal 1990 in poi, ed il secondo che ci sono band che pur considerando ottime non hanno mai raggiunto picchi tali da poter essere considerate "top" come certi dinosauri. Ora, parto da un altro punto di vista, quello opposto al mio, ossia credo che se stilassi le mie liste molto probabilmente troverene "N" utenti, non pochi, che troverebbero pessime le mie scelte. Credo, alla luce appunto dei commenti letti, che la questione sia proprio questa. La MARZULLIANA domanda che ora CI pongo è la seguente: questa distrubuzione infinita di gusti e giudizi, è frutto più della frammentazione dell'offerta, del reale scarso valore di quanto proposto e quindi di effettivo inpoverimento della qualità e dell'innnovazione della proposta o, infine, del fatto che quanto avvenuto dal 1990 in poi ha contribuito semplicemente a cambiare i gusti dell'audience? Ebbene, nella domanda c'è sicurmanete anche la risposta, ossia che tutte e tre sono concause che concorrono a comporre il quadro, ma anche che, per me, la terza è quella che incide di più. Chi mi conosce attraverso le schermate della webzine ammetterà di non avermi mai visto scrivere male dei gusti altrui. Ho commentato in diversi casi album o band che non gradisco, cercando di spiegare il perché nel dettaglio, rispettando i gusti degli altri. Ed è proprio questo il punto. Trovare nelle liste album come quello di slash, o degli audioslave, o temple of shadows degli Angra che per me sono o il peggio prodotto dall’artista (Angra) o il peggio della musica dura e non in generale (non me ne vogliano i redattori, aspettate almeno la mia conclusione ), ma anche il trovare Karma che per me è un capolavoro assoluto ma conoscere il parere “negativo” di tanti utenti sui kamelot mi fanno capire che non è possibile stilare una lista che abbia anche un solo album “universalmente” riconoscibile come capolavoro. Quindi, infine, credo che i gusti della gente si sia variegati, che sempre più il concetto di “capolavoro” sia opinabile. Da qui quanto scrivevo circa la mia moderazione nel manifestare il dissenso, in quanto rispetto il gusto altrui anche se è diametralmente opposto al mio. Impossibile quindi dire oggi se un disco di 10-15 anni fa (come avvenne negli anni ’80 per certi dischi degli anni ’70) sia in effetti un capolavoro, forse dovremo attendere un altro lustro due, o forse non ci riusciremo mai. Ecco, se questo articolo forse non ci porta ad una conclusione sul valore di certi dischi e bands, è anche vero che ( forse era proprio questo il fine, furbetti? ) una conclusione c’è, ossia che il giudizio di una persona è sempre opinabile, è giusto che sia sviscerato e giustificato ma è sempre e comunque rispettabile.
Devoto Oli
Mercoledì 21 Novembre 2012, 21.18.11
76
Grande Nikolas!!!!
Nikolas
Mercoledì 21 Novembre 2012, 19.33.44
75
O il meglio di South Park?
Devoto Oli
Mercoledì 21 Novembre 2012, 16.24.18
74
@The True Il mio commento è anche "orthografically" incorrect! Comunque grazie, Er Trucido tira fuori il meglio di me.
Maurilio
Mercoledì 21 Novembre 2012, 11.34.00
73
ovviamente Earth...scusate...
Maurilio
Mercoledì 21 Novembre 2012, 11.32.08
72
Essendo un grande fan degli Iced Erath non sono d´accordo sulla ottima valutazione dell´ultimo lavoro, che ritengo inferiore sia a Horror show del 2001 che al sottovalutato The glorious burden del 2004, questi due album contengono molte canzoni valide ( la trilogia di Gettysburg è un capolavoro per testi e musica), mentre l´ultimo cd si basa su 4-5 buone canzoni ma il resto è poca roba. Stu Block è si bravo ma Barlow era un altro pianeta.
the True
Mercoledì 21 Novembre 2012, 9.12.55
71
@Devoto oli: il tuo commento è Politacally incorrect, ma sto crepando dal ridere... aahahahah
Devoto Oli
Mercoledì 21 Novembre 2012, 1.57.29
70
Touché @Matocc
Matocc
Mercoledì 21 Novembre 2012, 1.02.22
69
sì è vero l'introduzione è un po' lunga, ma guardate il lato positivo della cosa: leggendola tutta con attenzione si rischia ad esempio di capire quando ci vuole l'H e quando no
Undercover
Martedì 20 Novembre 2012, 23.39.54
68
@Sandro70 con produzione indegna parlavo ahimé degli Euroforce, per quanto riguarda gli Human Fortress allora ricordavo male, pensavo ci fosse un altro cantante nel primo
Er Trucido
Martedì 20 Novembre 2012, 23.38.35
67
Certo certo
Devoto Oli
Martedì 20 Novembre 2012, 23.37.30
66
Ehi trucido, dovremmo fare qualcosa per quella sabbia nella figa!
Er Trucido
Martedì 20 Novembre 2012, 23.18.21
65
@Devoto Oli: sei simpatico come un riccio nelle mutande, a te non devo alcuna spiegazione di quello che dico
Sandro70
Martedì 20 Novembre 2012, 23.11.56
64
Guarda che Jioti Parcharidis canta sia su Lord of Earth and Heavens Heir ( il primo disco ) prodotto Tommy Newton che su Defenders of the Crown che di produzione indegna non c'è traccia. Mi hai messo curiosità con gli Euroforce che io non conosco, andrò alla ricerca.
Devoto Oli
Martedì 20 Novembre 2012, 23.07.24
63
@Osvaldo (commento 24) c'hai raggiome è lungo come l'hanno della fame sto articolo. @ErTrucido: Sei un po' nervoso, che hai, ti è andata della sabbia nella figa?
Undercover
Martedì 20 Novembre 2012, 22.42.58
62
Gli Human Fortress quello con Yositis alla voce è l'unico che si salva, tra l'altro canto anche negli Euroforce di Theodore Ziras, disco piacevole peccato per la produzione indegna. I White Skull effettivamente la menzione se la sarebbero meritata.
Sandro70
Martedì 20 Novembre 2012, 22.40.39
61
Human Fortress -Defenders of the Crown e White Skull -Public Glory, Secret Agony. Provare per credere.
Sabaton \\\\\\\\\\\\\\\'till death
Martedì 20 Novembre 2012, 22.37.00
60
Poi ci sarebbero stati anche tipo i dream evil per il power
Michele
Martedì 20 Novembre 2012, 21.21.14
59
Mmmmh... Io avrei messo il primo degli Elvenking (ma quello è folk o power? Boh...) Poi: Iowa azzeccatissimo, The Blackening anche.... Dei Kreator avrei messo Hordes of Chaos... E, voglio osare, nella sezione heavy avrei messo Nightmare degli Avenged Sevenfold....
jek
Martedì 20 Novembre 2012, 20.40.27
58
Molta trippa per gatti. Devo ammettere che sono molto all'asciutto sugli anni 2000. Per ora mi limiterò al thrash e metal, di cui conosco pochi dei gruppi citati, con calma vedrò di procurarmi alcune delle segnalazioni, di solito si va sul sicuro segnalerei per partigianeria Killing the Dragon di DIO e Glory of Chaos degli Helstar almeno quelli li conosco bene. D'accordo per Kreator Heaten e Exodus, anche se forse preferisco gli ultimi due dei Kreator per stare nel 2000.
Taste Of Chaos
Martedì 20 Novembre 2012, 18.14.02
57
premesso che ascolto principalmente prog metal, death, metalcore (quello buono, non le schifezze commerciali alla blackveilbrides xD), e djent (sempre che per voi della redazione esista, i pareri sono assai discordi tra loro), leggere questa classifica mi lascia pochino, ma l'idea è comunque spettacolare, e vi ringrazio per questi spettacolari spunti di riflessione e confronto
Painkiller
Martedì 20 Novembre 2012, 16.43.58
56
Oh Gesù, che colpo queste liste, contengono pochi album che ritengo intoccabili, molti che non conosco e diversi che metterei tra i PEGGIORI dal 2000 in poi, ossia gli album di machine head, nevermore, angra, slash e audioslave. Tra gli altri che conosco gli intoccabili sono Karma e Electric Age, credo anche io che Mutter ci entri di diritto, così come Dance of Death e Nostradamus, God hates us all, Incorporated, Babylon (TEN).
Undercover
Martedì 20 Novembre 2012, 16.37.25
55
Concordo pienamente.
fabio II
Martedì 20 Novembre 2012, 16.35.19
54
Si, si Undercover, ma come detto ieri a parer mio sono da mandare a casa le mezze seghe che sono al 20 disco; quindi ben vengano questi nomi! Ma, si sa, che le cose migliori nel metal a parte quella manciata di grossissimi nomi, le hanno sempre partorite le cult band; Watchtower, Cirith Ungol, Warlord o Manilla Road dovrebbero insegnare qualcosa.
Undercover
Martedì 20 Novembre 2012, 16.25.10
53
Che a me gli Slough Feg, adesso si fanno chiamare solo così, piacciono e anche tanto, gli Atlantean sul sito a quanto pare non sono stati graditi , a sto punto ci sarebbero anche i Twister Tower Dire di "Crest Of The Martyrs" da poter tirare in ballo, ripeto la lista sarebbe davvero infinita
Flag Of Hate
Martedì 20 Novembre 2012, 16.24.50
52
Comunque c'è da dire che, capolavori o non capolavori, quasi tutti i dischi citati sono di fattura medio-alta, quindi sono già un ottimo spunto per poter fare una summa del meglio degli anni 2000. Secondo me la redazione ha fatto apposta nel presentare il primo articolo incentrato su Thrash, Heavy, Power e Hard Rock, tutti generi che hanno già dato il meglio di sè anni fa. La vera discussione inizierà quando si esploreranno generi e contaminazioni più recenti, come la galassia denominata "Avantgarde" e quelle cose lì. L'unico disco (che conosco) sul quale dissento totalente è "Dystopia", secondo me non è nemmeno nella top 5 degli Iced Earth, metterlo tra gli Intoccabili mi pare avventato.
fabio II
Martedì 20 Novembre 2012, 16.18.00
51
Undercover e dei The Lord Weird Slough Feg cosa nè pensi? 'Traveller' all'epoca suscitò molti consensi; anche qua vale la storia raccontata prima, e ribadita dallo stesso Undercover, non siamo davanti a dischi irrinunciabili perchè non hanno inventato assolutamente nulla. Poi ci sarebbero anche gli Atlantean Kodex di 'The Golden Bug', epici sulla scia oscura dei Cirith Ungol
Undercover
Martedì 20 Novembre 2012, 15.56.04
50
Disco che possiedo e apprezzo moltissimo, bella scelta Fabio.
fabio II
Martedì 20 Novembre 2012, 15.53.31
49
Nè butto li uno che mi è venuto in mente ed è recente: 'Dawn of Infinity' dei Dark Forest, nwobhm quanto si vuole ma se fosse uscito in quell'epoca sarebbe un classico minore per l'efficacia delle songs.
Theo
Martedì 20 Novembre 2012, 15.34.50
48
Wow gran bell'articolo! ero proprio curisoso anch'io come altri aspetto principalmente altri generi, però vorrei citare alcuni dischi nei generi da me ascoltati, e presi in considerazione nell'articolo, che per me meritano di stare tra i primi 10 degli anni 2000 in poi... Eccoli: Heavy/Power - "Heatenreel" (Elvenking), "Wishmaster" (Nightwish)(Anche se magari per questo lo metterete nella parte Symphonic, quindi aspetto ), "To Hell And Back" (Synergy), "Black Sails At Midnight" (Alestorm)(o magari Folk... chissà... Io le reputo più Power che Folk ma tant'è...) e infine, sicuramente un album dei Sabaton, "Carolus rex" per me il migliore, il più maturo. Thrash - "Phantom Antichrist" (Kreator), che personalmente (assieme a Hordes Of Chaos) reputo migliore di "Violent Revolution", ma sono entrambi ottimi album... Per il resto ottime scelte Sull'area Alternative/Nu Metal, non mi posso esprimere non ascoltando per niente il genere
Undercover
Martedì 20 Novembre 2012, 15.32.06
47
Saverio guarda onestamente se penso al thrash post 2000 per me "M-16" batte quello dei Kreator a esempio, vedo citato Sammet ma non comprendo come possa rimanere fuori a esempio uno qualsiasi dei lavori degli Ayreon che gli fanno il culo a strisce, si parla di epic ma non viene citato uno dei migliori dischi del genere cantato da un singer nostrano con i controcoglioni parlo di Marco Concoreggi e dei Battleroar di "To Death And Beyond", nell'alternative come fa a rimanere fuori "L.D. 50" dei Mudvayne? Ovvio che la lista è lunga per non dire infinita, il punto è che di questi nessuno lo ritengo un capolavoro. Più che fondamentali, i fondamentali per me sono le pietre miliari di un genere, è fondamentale averli, conoscere dischi di ottima fattura è sempre un piacere, poi che siano masterpiece indelebili nel tempo noti ai più o meno, conta nulla.
Lizard
Martedì 20 Novembre 2012, 15.12.53
46
@Undercover: beh... Non vorrei lamentarmi proprio la volta che sei molto diplomatico ma... Dai... Mi aspetto che ti esponga un po' di più in ogni caso, la nostra è una provocazione, come ho scritto nell'articolo: è una domanda. Ci sono dischi fondamentali? Poi che ci sia Tizio invece di Caio o quell'album piuttosto che l'altro, conta relativamente, anche se ringrazio chi ha voluto partecipare attivamente alla selezione.
fabio II
Martedì 20 Novembre 2012, 15.11.22
45
Anche a me Undercover non piace quello dei Foo Fighters; ok per i Nervermore, grande, grandissima band e per i Doomsword. Ribadisco che i Queens Of Stone Age a mio modo di vedere ci stanno perchè con quel disco si sono fatti conoscere ovunque. Personalmente avrei messo 'Lateralus' dei Tool.
vecchio peccatore
Martedì 20 Novembre 2012, 15.07.16
44
Inizio col dire che, per me, il meglio degli ultimi anni probabilmente non è da ricercare in questi generi. Ciò detto, in ambito Hard Rock e simili io avrei messo l'esordio omonimo dei Them Crooked Vultures, ed "Efflorescence" degli Oceansize, disco oltretutto innovativo, per il genere. Ottima (ed obbligatoria) scelta i QOTSA, Songs for the deaf è probabilmente il miglior disco Hard Rock degli ultimi 15 anni se non di più. Quasi tutti i dischi citati in ambito Power/Heavy/Epic non mi convincono appieno, io avrei almeno citato i Grand Magus, e comunque anche gli Accept col disco di quest'anno si sono dimostrati in formissima. Concordo invece con le scelte fatte riguardo al Thrash, peccato però che, per ciò che concerne i vecchi gruppi come Kreator, Overkill ed Exodus uno qualsiasi degli ultimi dischi sia perfettamente intercambiabile con quelli messi. Cioè, "Phantom antichrist" per me non vale meno di "Violent revolution", come "Exhibit B" non è da meno di "Shovel headed kill machine". Ad ogni modo, per concludere direi che questi generi, salvo innovazioni straordinarie ed improvvise, non hanno quasi più nulla da dire. Insomma, non vedo niente di paragonabile a Reign in blood, Kill 'em all, Melissa, Restless and wild... E gli Alice in Chains messi in lista mi sembrano anni luce dietro a quelli di "Dirt". Sono convinto però, come ho già detto all'inizio, che il meglio di questi anni sia stato con generi di nascita più recente, più estremi o più di nicchia. E concordo ovviamente con l'amara, ma veritiera conclusione: il meglio è stato fatto, si può ancora approfondire e trovare ottima musica, anche se ovviamente saranno i posteri a decidere ciò. In ogni caso, ottimo articolo veramente, complimenti come al solito, adesso attendo la seconda parte
Osvaldo@raven
Martedì 20 Novembre 2012, 15.05.32
43
@ Raven: si anzi, non era rivolto a te il mio sfogo, per acido intendevo un'altra persona, se anzi anche lui si fosse rivolto in maniera più gentile come hai fatto tu..ma vabbè, chiuso il discorso! e cmq a sto punto aspetterò che escano le altre categorie co i migliori album di questi scadenti ultimi anni, così potrò fare polemica non a torto
Undercover
Martedì 20 Novembre 2012, 14.48.15
42
@Nerkiopiteco e infatti concordo con te, gli unici che reputo intoccabil in questa lista sono i Doomsword con quello che è per me il loro capolavoro e i Nevermore perché hanno dato una forma personale alla loro musica. Il resto ci sono album ottimi come quello degli Exodus, A Perfect Circle, Dark Quarterer ma di capolavori non ne vedo nessuno, mentre l'ultimo Iced Earth definirlo tale, direi che fuorviante è dire poco. Ripeto è tutto basato molto sul gusto, un articolo che comunque è d'aiuto e un plauso va fatto ai ragazzi per questo. Poi ognuno di noi si orienterà di conseguenza.
blackstar
Martedì 20 Novembre 2012, 14.36.24
41
In effetti mancano Gojira, Mastodon. A me piacciono anche i Bonded BY Blood.
nerkiopiteco
Martedì 20 Novembre 2012, 14.33.39
40
Infatti Undercover il problema è proprio questo: un capolavoro non dovrebbe essere opinabile, almeno basandosi su larga scala; trovare qualcuno, tra gli amanti del Metal, che non consideri, ad esempio, Defenders of The faith un capolavoro è difficile; è più facile trovare chi apprezza Feel the Fire e non The Electric Age piuttosto che il contrario; un capolavoro diventa tale quando è "opus est", quando diventa veramente necessario...
HeroOfSand_14
Martedì 20 Novembre 2012, 14.26.44
39
Era da tempo che attendevo un articolo che parlasse di questo argomento, sopratutto in ambito power. Complimenti a tutti quelli che hanno partecipato, questa "lista" è pure un ottimo punto di partenza per ascoltare quelli che secondo voi sono i miglioir lavori dei citati gruppi, e mi sono salvato molti nomi e album! Comunque sono molto contento che abbiate inserito pure col nome verde Temple Of Shadows degli Angra come album più originale e tecnicamente ottimo degli ultimi anni, se lo merita tutto! Una differenza che mi avete fatto notare tra i vari generi, magari banale, è che se i nuovi o semi-nuovi gruppi thrash tentano il ritorno alle sonorità degli 80s, dure e grezze (magari anche con produzioni scarne che danno maggiore risalto alla carica del gruppo), i nuovi gruppi power fanno la stessa cosa, però senza riuscirci da parecchi anni. Qui sta la differenza: i nuovi power-metaller dovrebbero cercare vie nuove, discostarsi dal vecchio tipico sound doppia cassa e acuti perchè le idee di questo genere sono finite, mentre nel thrash tutto ciò va bene, e fa piacere tornare con la mente ad alcuni anni fa..ma questo è un discorso di cui si dibatte da tempo..
il vichingo
Martedì 20 Novembre 2012, 14.25.58
38
Articolo veramente ben scritto che a causa delle fretta ho letto velocemente ma prometto di rileggerlo con calma questa sera, ne vale davvero la pena. Ad onor del vero, escludendo l'Epic ed il Power, non impazzisco per i generi citati quindi aspetto l'articolo sul Black, Doom e Viking/Folk (tanto per fare un paio di nomi, per me 1184 dei Windir e almeno i primi due lavori dei Moonsorrow entrano di diritto in un elenco dei dischi imprescindibili degli anni 2000, gusti o non gusti). Anch'io come Flag sono piuttosto ignorante sul panorama Hard Rock "moderno" quindi mi unisco ai ringraziamenti a Lizard. Per quanto riguarda l'Epic, io avrei tranquillamente inserito nella lista Vis et Honor degli Holy Martyr e Worms of the Earth dei Rosae Crucis mentre i Sonata Arctica li avrei lasciati fuori, ma alla fine si tratta di gusti .
Undercover
Martedì 20 Novembre 2012, 14.14.34
37
Bella iniziativa, dei titoli elencati molti li ritengo non necessari e di sicuro non intoccabili, quello dei Foo Fighters poi è decisamente fra le prove più squallide della formazione... diciamo che è tutto molto opinabile. Buon articolo per provare quanto meno a orientarsi con il gusto personale che ovviamente la fa da padrone.
Raven
Martedì 20 Novembre 2012, 14.11.58
36
Osvaldo, non ha visto la faccina? Ti pare un emoticon acido? Ricordate sempre che lo scritto non rende il tono e fraintendere è facile, le emoticon servono a quello. Nè il post era rivolto a te in particolare.
Delirious Nomad
Martedì 20 Novembre 2012, 14.07.48
35
Beh, sicuramente l'hard, l'heavy e il thrash non sono gli ambiti in cui trovare il "nuovo metal", le sue diverse evoluzioni. Per questo il lavoro della redazione A é stato certamente molto complesso, ma é riuscito benissimo, complimenti! ...E ovviamente mi informerò su ciò che non conosco .
nerkiopiteco
Martedì 20 Novembre 2012, 13.36.21
34
The Poodles non li conoscevo, dovrò rimediare. Bell'articolo, rende sicuramente merito ad un periodo storico molto dibattuto, anche se penso sempre che certi album rimangono inarrivabili e non credo sia un caso che siano usciti tutti, più o meno, nella stessa decade. Dei Rhapsody e Angra ottimi album, mentre Sonatica Artica e Avantasia riesco con difficoltà a digerirli; Dark Quarterer sono una garanzia, così come i Riot; i Doomsword sono tra i migliori però, soprattutto in Italia (perchè?), i meno acclamati (io aggiungerei anche My Name Will Live On per chi volesse approfondire); Iced Earth li odio con tutto me stesso: grandissimo potenziale indirizzato, per i miei gusti, male...tropp ospesso passano da un grande pezzo ad uno mediocre Quanto al Thrash io avrei messo di tutto, anche le c.d. "band fotocopia" Alternative/Crossover/Nu proprio non li posso cnsiderare capolavori ma per una semplice questione di gusti: per quanto possa essere piacevole e meritevole l'ascolto per me l'Olimpo spetta ad altri...
Flag Of Hate
Martedì 20 Novembre 2012, 13.21.21
33
... degli ottimi Symphony X, Of Course!
Flag Of Hate
Martedì 20 Novembre 2012, 13.20.25
32
@Lizard: Poveri Angel Witch, eliminati in zona Cesarini Comunque, grazie alla tua top-ten mi faccio una cultura sull' Hard Rock contemporaneo, in pratica mi sono fermato ai Deep Purple Mi sono venuti in mente altri 2 nomi di altissima caratura: in ambito Heavy "Killing the Dragon", l'ultimo capolavoro dei DIO, in ambito Power "The Odyssey" (salvo considerarlo Prog, chissà).
Osvaldo@raven
Martedì 20 Novembre 2012, 13.00.10
31
Infatti ho toppato lo ammetto, però siccome due gruppi da me citati potevano entrare in una delle categorie, non mi rendevo conto che invece usciranno altri capitoli evidentemente con categorie più rappresentative per le suddette bands.. Però sinceramente, se devi risponde acido ad un commento che con educazione chiedeva una cosa, non risponde proprio mica sei obbligato...
the True
Martedì 20 Novembre 2012, 12.55.12
30
Per Dave Grohl è un grande, e non sono un fan sfegatato dei foo fighters e simili...
organium
Martedì 20 Novembre 2012, 12.53.06
29
Concordo in pieno con i dischi scelti dalla redazione( in ambito heavy epic gli altri non li ho ascoltati), complimenti per aver inserito i doomsword!
Raven
Martedì 20 Novembre 2012, 12.51.00
28
Ragazzi, è chiedere troppo accertarsi dell'argomento di cui si discute prima di commentare? Dai.. è anche avvilente per chi scrive. Gli articoli sono stati presentati tempo fa, ed ora c'è tanto di spiegazione in testa e di divisione aree prima delle classifiche, (se volete chiamarle così), non è troppo difficile
the True
Martedì 20 Novembre 2012, 12.44.24
27
osvaldo, non sarai mica della Roma?? Buuuh... ehm tornando a noi, l'articolo invece mi sembra ben impegnato è evidente che cè sempre un pò soggettività in queste"liste" però in linea di massima approvo.
Osvaldo
Martedì 20 Novembre 2012, 12.44.00
26
Dai scusa non ti volevo rovinare la giornata trucido, scusa per la scocciatura...
Er Trucido
Martedì 20 Novembre 2012, 12.38.11
25
Sei te che devi stare calmo, dato che sopra ogni elenco c'è scritto il genere di appartenenza, quindi bastava leggere solo quello senza il "pippone", come lo chiami te. E comunque essendo tipo il quarto commento che spara nomi che non c'entrano niente si può anche essere scocciati, no?
Osvaldo
Martedì 20 Novembre 2012, 12.34.26
24
si ce vole tanto perchè all'inizio c'è un pippone de tre pagine. e cmq chiedevo, stai calmo trucido
Er Trucido
Martedì 20 Novembre 2012, 12.24.36
23
Ci vuole tanto a leggere che questa è solo la parte di competenza della redazione A e che i gruppi citati non rientrano in quella fascia?
Osvaldo
Martedì 20 Novembre 2012, 12.19.51
22
E capolavori dei metà anni 2000 quali the great cold distance (katatonia), leviathan (mastodon), from mars to sirius (gojira)...ce ne sono stati di gruppi moderni validi, perchè dover riproporre overkill, heaten e kreator che, con tutto il rispetto del mondo, hanno fatto le loro migliori cose 20 anni fa quando erano al passo con i tempi?
fabio II
Martedì 20 Novembre 2012, 12.07.14
21
Me stesso allora puoi buttarci dentro anche i Mantic Ritual che personalmente li ritengo più validi...ma son tutti lavori ampiamente derivativi
Me stesso
Martedì 20 Novembre 2012, 11.21.18
20
Sul thrash i municipal waste o gli havoc ci stavano
Me stesso
Martedì 20 Novembre 2012, 11.21.18
19
Sul thrash i municipal waste o gli havoc ci stavano
Me stesso
Martedì 20 Novembre 2012, 11.20.09
18
I Riot ci stanno i rhaosoy e i sonata pure anche gli avantasia,ma wishmaster e' superiore a tutti dischi in questione, coat of arms dei sabaton al posto degli iced poi come disco italiano avrei messo il primo degli elvenking e altra roba
Lizard
Martedì 20 Novembre 2012, 11.14.45
17
@Me stesso: e perché allora non ci dici la tua e suggerisci altri nomi da prendere in considerazione?
fabio II
Martedì 20 Novembre 2012, 11.13.38
16
Sono quasi tutti nomi molto famosi, sul fatto che siano immortali o intoccabili non saprei. Sinceramente per importanza e successo quello dei Queens Of The Stone Age penso sia uno dei pochi inattaccabili dell'elenco. Per esempio tra i 4 albums degli Exodus targati 2000( scartando ovviamente 'Let It Blood' ) non ci vedo molta differenza o perlomeno sono intercambiabili. A Perfect Circle altra ottima band, ma personalmente preferisco il secondo '13th step'....'Revelation' degli Armored Saint è lontanissimo dai precedenti, sempre a mio avviso. Un disco che mi ha soddisfatto è 'Human Remains' degli Hell, perchè riporta in auge la parte più nera della nwobhm, ma con una produzione bombastica ( che può anche non essere un bene per molti, come nel caso dell'ultimo Overkill ) che è sinonimo dei tempi nostri. Qua sotto Flag cita l'ultimo Angel Witch nello stesso settore, che è un altro buon disco. Sul versante melodico/hard rock per me superiore a quello dei Winger ci sono perlomeno Slamer 'Nowhere Land' e Mastedon '3' o Unruly Child 'World's Collide'....cioè sono ottimi dischi in molti casi quelli qui presenti ma non vedo 'Operartion Mindcrime' o 'Reign in Blood'; comunque avanti tutta perchè queste cose stimolano e il confronto aiuta tutti, fosse anche per trovare un solo disco perfetto che non ti aspettavi
Lizard
Martedì 20 Novembre 2012, 11.12.42
15
Manca un "per" dopo il "non".
Me stesso
Martedì 20 Novembre 2012, 11.10.21
14
Quella sull epic e' gestita malissimo, avete dato spazio a band italiane che non sono minimamente all'altezza di band straniere che avete escluso, poi nelle altre classifiche troppo spazio ai vecchiacci
Lizard
Martedì 20 Novembre 2012, 11.09.49
13
Non fare il rompino, ma magari leggere l'articolo prima di chiedere perché non ci sono generi o gruppi che non appartengono alla Redazione A?
Lizard
Martedì 20 Novembre 2012, 11.07.20
12
@Flag: gli Angel Witch c'erano fino all'ultima stesura dell'articolo fanno parte di quei dischi meritevoli in senso assoluto che, per un motivo o l'altro, non abbiamo inserito per un criterio relativo legato alle scelte "forzate" dal numero massimo di 10 dischi per area.
Me stesso
Martedì 20 Novembre 2012, 11.05.50
11
Perché non ci sono i sabaton i turisas e il viking
Khaine
Martedì 20 Novembre 2012, 10.58.16
10
Hahahahahahahahahahahahahaha bella la storia dei rhapsody, tino84
tino84
Martedì 20 Novembre 2012, 10.48.04
9
non entro nel merito dell'articolo (che, come tutte le "classifiche" di musica, mi trova in accordo e in disaccordo sui vari gruppi, nonostante sia molto interessante provare a capire, in un lasso di tempo così breve, i dischi fondamentali dal 2000). Però leggere dei Rhapsody come "la band friulana"... e mi viene da pensare ad una mandria imbufalita di triestini che fanno scrivere all'autore dell articolo 1000 volte alla lavagna "vara che qui no xè Friul, ma Venezia-Giulia, e noi semo giuliani, no friulani" (ovviamente ad ogni errore, una porzione di jota da kg da ingoiare a forza)
Flag Of Hate
Martedì 20 Novembre 2012, 10.23.36
8
Mmmmm, su alcuni sono d'accordo, su altri meno, su altri ancora proprio no, nel Thrash personalmente avrei messo "Tempo of The Damned" per gli Exodus, "This Godless Endeavor" dei Nevermore e "M-16" dei Sodom, e nella sezione Heavy l'ultimo degli Angel Witch perchè, se fosse uscito l'anno dopo l'omonimo "Angel Witch" del 1980, "As Above So Below" sarebbe considerato uno dei capolavori della NWOBHM; e anche "Blood Of Nation" dei rinati Accept. Vabbè, "Dedicated to Chaos" dei Queensryche, "Illud Divinum Insanum" dei Morbid Angel, "Worship Music" degli Anthrax e "LuLù" di Metallica+ il vecchio pazzo sono gli unici album universalmente considerati INTOCCABILI. Nel senso che fanno talmente schifo che la gente ha disgusto a toccarli pure coi guanti.
anvil
Martedì 20 Novembre 2012, 10.20.43
7
A mio parere personale degli album qui citati di capolavori da confrontare con quelli del passato non ce ne ! , dei buoni album si ma niente di più .
freedom
Martedì 20 Novembre 2012, 8.22.13
6
Credo solo per questioni di genere, giusto?
freedom
Martedì 20 Novembre 2012, 8.21.06
5
From Mars To Sirius o The Way Of All Flesh no?
Lizard
Martedì 20 Novembre 2012, 8.07.54
4
@Evilelvis: i Rammstein fanno chiaramente parte di un'area diversa da quelle che abbiamo trattato in questo articolo: ce ne saranno altri i quali completeranno il quadro.
evilelvis
Martedì 20 Novembre 2012, 0.36.13
3
Nevermore e queens of the stone age!li appoggio in pieno questi due...consumati entrambi!però mutter?ve lo siete scordato?
leonardo
Martedì 20 Novembre 2012, 0.22.33
2
ottimo articolo comunque!! metallized è sempre una garanzia
leonardo
Martedì 20 Novembre 2012, 0.09.49
1
sono sicuro che "permission to land" dei the darkness diverrà un vero e proprio classico al pari di dischi come dr feelgood e compagnia bella, i prerequisiti ci sono: solo grandi pezzi, ottima produzione, hit orecchiabili per i nuovi fan e un falsetto riconoscibilissimo ; senza scordare che vendette parecchio!
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