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IL METAL FAROESE - L'orgoglio di una nazione
03/12/2012 (4617 letture)
Isole Fær Øer: 18 isole, a metà strada tra l'Islanda e la Norvegia. 49mila abitanti, meno della metà di un quartiere di Roma come il Tuscolano. Clima ostile, gente forte. Forse una parte di voi ha già sentito parlare di Tórshavn in ambito calcistico. Sicuramente una fetta più ampia del pubblico che ci legge conosce qualcosa in più sulle isole grazie al viking metal dei Týr (dalla rivisitazione dell’inno nazionale Tú Alfagra Land Mítt in poi), certamente la band più famosa e rappresentativa della scena metal faroese. Ma il metal di questa nazione scandinava si ferma davvero qui? C’è qualcosa oltre ai Týr? La risposta a quest’ultima domanda è affermativa, anzi, il metal targato Fær Øer ha molto più da offrire rispetto a quanto ci si possa immaginare.

Pur non avendo più di vent’anni di vita, la scena metal faroese ha infatti già raggiunto una maturità ed una varietà notevole. Nata nei primissimi anni Novanta, dalle menti di ragazzi senza una specifica formazione da musicisti, ma con una grande passione per gruppi storici quali Kiss, Iron Maiden e Twisted Sister, l’idea di un metal made in Føroyar si è sviluppata innanzitutto con le cover band, ancora presenti ma allora particolarmente attive sia all’interno della scena metal che quella pop, tra le quali i Betrayer, che coverizzavano grandi classici di Iron Maiden, Pantera, Slayer, Metallica e Megadeth.
In seguito, lentamente ma inesorabilmente, cominciarono a svilupparsi i primi gruppi con musica e stile propri come i Mold, una band rock/grunge con testi in inglese, attiva per sette anni tra il 1992 e il 1999, durante i quali ha prodotto due full-length, gli Oblivion, che da combo rock, si trasformò rapidamente in metal, dando vita ad uno stile che ora potrebbe essere definito come proto death metal o i Wolfgang (ex Cruiser), degli allora giovanissimi Gunnar Thomsen e Heri Joensen, attiva fino al 1997.

Successivamente, nel 1998, si formò quella che per la maggior parte dei metalheads nel mondo rimane la band faroese per eccellenza: i Týr. Fondati da Thomsen e Joensen, i Týr hanno negli anni guadagnato sempre più popolarità e consensi, sopratutto tra i fans del viking metal, che hanno potuto apprezzare, ragionevolmente per la prima volta, tematiche e liriche ispirate alle tradizioni, alla storia faroesi e alla mitologia di un tempo (lo stesso nome Týr è riconducibile ad una divinità nordica della giustizia), senza tralasciare un tocco di orgoglio nazionale, che da sempre contraddistingue questa popolazione. Heri Joensen, che per altro è frontman di un altro gruppo progressive metal, gli Heljareyga, formato nel 2009 con altri quattro giovani musicisti, si è consolidato negli anni come punto di riferimento all’interno della scena musicale, come insegnante di musica e non solo, visto che recentemente si è schierato a favore della preservazione di alcune tradizioni locali delle isole, finite al centro di una polemica internazionale.
Nell’ultimo decennio il metal faroese ha decisamente preso piede, vedendo nascere molti gruppi di valore. Tra i più noti, perlomeno al pubblico nordico e tedesco, sono sicuramente da nominare i SIC (pronunciato: sick), band fondata nel 2002 e con tre album all’attivo (di cui uno live), che si attesta su un death/thrash pesantemente ibridato dall’hardcore, con un mix che ricorda da vicino gli Hatesphere, a cui questo quintetto ha fatto da opening act nel 2009. Oppure i Synarchy, altra band che è riuscita a farsi conoscere con un lungo tour europeo nel 2010 e che, dopo un inizio un po’ in sordina, ha trovato la sua strada con un death metal melodico decisamente d’impatto. Durante recenti festival, si sono fatti notare anche gruppi di recente formazione come gli Incurse, combo di puro thrash metal old school in stile vecchi Metallica, gli Earth Divide, band progressive metalcore sorprendente, poiché privo di tutta quella commercialità e banalità che fin troppo spesso contrassegnano progetti di questo genere, o gli The Apocryphal Order, al momento trasferitisi in Danimarca, ma pur sempre faroesi, fautori di un thrash/death con potenzialità. Senza dimenticare il caso 200, band fondata nel 1997 come combo alternative rock con testi solo in faroese, ma sviluppatasi negli anni come l’unico combo punk/rock delle Fær Øer, diventando in tal modo un gruppo/genere a sé stante. Una scelta rischiosa, ma che per ora sembra pagare bene.
Tuttavia, all’interno di questa nuova ondata di gruppi, il nome che dovrebbe risultare più noto tra il pubblico italiano è Hamferð (pronunciato: hamfer). Questo sestetto doom metal nell’ultimo anno è saltato agli onori delle cronache per gli importanti traguardi che ha raggiunto. Fondato nel 2008, nell’autunno del 2011, si è fatto conoscere in Europa e nella nostra Penisola durante il tour con i Moonsorrow e i conterranei Týr, colpendo l’audience con un opening act elegante e ricercato, composto da lunghi brani doom cantati esclusivamente in faroese. Una scelta, quella di optare per dei testi in madrelingua, che è strettamente legata al concept della band stessa: come più volte dichiarato dal frontman Jón Hansen, il termine Hamferð (parola priva di una traduzione diretta, ma che descrive una sorta di apparizione ai familiari dello spettro di una persona che sta molto a cuore, probabilmente per affrontare l’ineluttabilità della morte) è un infatti concetto fortemente legato alla tradizione popolare delle Fær Øer. Questa scelta linguistica allo stesso tempo sembra comunque premiare il gruppo, che ha guadagnato molti consensi proprio grazie a questo aspetto misterioso della loro musica. Non a caso, la scorsa primavera, gli Hamferð sono stati proclamati da una giuria internazionale meritati vincitori della prima edizione della Wacken Metal Battle Føroyar, sorprendo tutti con la successiva ed importante vittoria anche alle finali internazionali svoltesi al WOA 2012, che ha permesso loro di guadagnare la possibilità di firmare un contratto con la nota label Nuclear Blast, diventando la seconda band faroese a sbancare a livello internazionale. Tuttavia, il successo non ha fatto perdere la testa ai sei di Tórshavn, che hanno mantenuto l’umiltà e la semplicità che da sempre contraddistinguono la scena faroese e che molto mi hanno personalmente colpito durante lo svolgersi della stessa Wacken Metal Battle Føroyar, durante la quale era pur sempre in palio un posto per suonare a Wacken! Infatti, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, durante questa competizione (svoltasi per la prima volta nel 2012 con il supporto di sponsor esclusivamente locali come il comune di Tórshavn, la Tutl, la Norðurlandahúsið í Føroyum e Ljóð og Tøkni) notevole è stato sia il senso di orgoglio che questa nazione prova per i suoi gruppi musicali, ma sopratutto l’atmosfera della serata, assolutamente pacata, con i singoli musicisti che sono apparsi più come membri della stessa famiglia piuttosto che come artisti impegnati in una competizione serrata e senza esclusione di colpi.
Questo approccio “familiare” e decisamente aperto si è mantenuto intatto nel corso di altri eventi come, per esempio, durante lo svolgimento dell’evento open air più importante dell’estate faroese, il G! Festival. Nato nel 2002 dall’idea del musicista Jón Tyril, questo festival ha visto sempre più ampliarsi nel corso degli anni la sua componente metal, con esibizioni non solo di artisti locali, ma anche di nomi importanti come Arch Enemy e Meshuggah, senza mai vedersi mancare l’appoggio da parte della gente, del posto e non solo. Quanti festival in Italia potrebbero permettersi un programma di 3 giorni che spazia tra generi e sottogeneri dei più diversi, ottenendo comunque il sold out? Qui accade, perché il supporto alla scena musicale è costante e radicato, e il genere di musica rimane spesso solo un’etichetta formale, che non impedisce agli stessi musicisti di far parte di band completamente diverse, visto che l’importante, alla fine è far musica.
Quest’attitudine, così lontana da certi focolai di polemiche sterili a noi noti, è culminata quest’estate con l’intera prima pagina su un noto quotidiano faroese che è stata dedicata agli Hamferð dopo la vittoria in Germania. Questo certo non significa che tra la popolazione faroese non ci siano detrattori della musica metal, anzi, in un’area dove la religione conta ancora così tanto, le difficoltà non mancano. Inoltre, è di pochi pochi mesi fa l’annuncio che il fondo nazionale per la cultura e l’arte subirà a breve un taglio notevole dei contributi erogabili, andando a creare non poche difficoltà agli artisti faroesi. Tuttavia, quello che mi piacerebbe potesse diventare un’ispirazione anche per gli italiani, è la tendenza faroese a fare blocco, a sentirsi un gruppo unico, anziché in una competizione di band che si sentono minacciate anche dalle altre che suonano il loro stesso genere. Qui è ancora viva la passione reale, intatta, autentica, quella che qui sta diventando sempre più rara, impedendo per esempio alla Wacken Metal Battle Italia, importante trampolino di lancio per gruppi emergenti, di essere organizzata dal 2011 e di non avere nulla di pronto nemmeno per il 2013.

Infine, non va dimenticato come i gruppi musicali di qui (metal, rock e non) hanno potuto avere e continuano a poter contare su un importante punto di riferimento: la Tutl Plátufelagið, fondata nel 1977 dal musicista danese (ormai faroese d’adozione) Kristian Blak. Essa, più che un’etichetta discografica, si può definire come il centro della musica faroese, in quanto pubblica e sponsorizza i lavori qualsiasi combo musicale voglia far musica. Negli anni, la Tutl è diventata a tutti gli effetti la rappresentante della scena nazionale faroese all’estero e, specialmente nell’ultimo quinquennio, è riuscita a sottoscrivere degli accordi con altre etichette europee, in modo tale da espandere la sua rete di distribuzione e permettere a più di un artista di potersi esibire all’interno di festival e rassegne svoltesi sul continente.

Anche grazie a quest’importante impegno di promozione, negli ultimi anni l’attenzione dell’Europa ha cominciato a rivolgersi alla scena delle isole Fær Øer, come fonte di ispirazione e di nuove interessanti proposte. Grazie alle moderne tecnologie che permettono di contattare tutte le band faroesi attraverso i social network e acquistare le loro produzioni dal sito della Tutl, è infatti sempre più facile poter conoscere qualcosa di più in merito a questa realtà, che per il prossimo anno ha già lanciato una nuova sfida a sé stessa: raddoppiare la Wacken Metal Battle Føroyar, facendola durare due giorni e arricchendola di almeno 2-3 gruppi in più rispetto a quest’anno. Mentre si rimane in trepida attesa dell’edizione 2013 del Wacken Open Air, durante la quale si esibiranno ben due gruppi faroesi, un piccolo record per una nazione così piccola, ma a cui il potenziale davvero non manca.

Un ringraziamento per la collaborazione nella stesura di questo articolo a: Heri Joensen, Fróði Tórálvsson Stenberg, Jón Hansen, Niels Arge Galán, Teitur Egholm Fossaberg.
Foto dei
Týr a cura di Emma Livin Photos
Foto del G! Festival a cura di Ólavur Frederiksen
Foto degli
Hamferð e di tutte le altre band in sede live a cura di Eija Mäkivuoti Photography



Silvanus
Martedì 26 Marzo 2013, 11.52.53
47
incredibile! ottimo articolo
Silvanus
Martedì 26 Marzo 2013, 11.52.52
46
incredibile! ottimo articolo
mattia
Lunedì 17 Dicembre 2012, 13.07.03
45
un intervista agli hamferd è d'obbligo a breve
AL
Giovedì 13 Dicembre 2012, 10.22.51
44
articolo veramente interessante! 'sti scandinavi vivono a pane e metal! il Vahalla quindi esiste!
warrior
Sabato 8 Dicembre 2012, 11.27.24
43
speravo di trovare qualcosa su questi gruppi, recensioni o cose cosi' sul sito sopratutto per gli hamferd! anche perché l'intervista dell'anno scorso mi era piaciuta sul serio!!
FRA LAMBRUSCORE
Mercoledì 5 Dicembre 2012, 7.17.37
42
@Metal maniac, allora quando l'Italia ha giocato ,ad esempio, contro la Germania, quante parole abbiamo detto tutti contro di loro, anche se poi, il metal tedesco è amatissimo da noi, haha....
MartaV
Mercoledì 5 Dicembre 2012, 0.05.41
41
bello questo articolo, descrive davvero bene tutta la scena! ed e' vero, dovremmo fare piu' fronte comune e non solo nella musica
Metal Maniac
Mercoledì 5 Dicembre 2012, 0.02.27
40
mamma mia non prendertela così tanto... era un piccolo OT sul calcio... se a te il calcio non interessa, eccoteli resi i 10 secondi... contento?
Kraftwerk
Martedì 4 Dicembre 2012, 23.54.57
39
Che intervento interessante, Vorrei che mi rendessi i dieci secondi che ho perso leggendolo. Dico davvero.
Metal Maniac
Martedì 4 Dicembre 2012, 23.29.36
38
...ma poi a parte tutto sti bastardi delle far oer sono una delle nazionali più scarse d'europa a livello calcistico, solo che quando incontrano l'italia gli rendono la vita non difficile, difficilissima! tutti gli altri vincono 7-0, 8-0, 10-0... arriviamo noi e vinciamo (sudando come delle bestie) 2-1, 3-2, 1-0... e la cosa più raccapricciante è che vanno in vantaggio pure loro... ma che se ne andassero aff*****o sti str***i...
Theo
Martedì 4 Dicembre 2012, 23.12.59
37
@Delirious Nomad: Ahahahah! Anche il vaticano si modernizza! XD
Delirious Nomad
Martedì 4 Dicembre 2012, 22.25.10
36
@metal maniac: chiediiglielo, ormai é su twitter...
Metal Maniac
Martedì 4 Dicembre 2012, 20.21.26
35
vuoi mettere la svizzera coi 5 paesi che ho nominato io? tutti e 5 insieme non riescono a fare un cantone della svizzera! passi per i primi 4 che ho detto, ma vi sfido a trovare un gruppo metal di città del vaticano... a meno che non sia composto dal papa e dai suoi collaboratori... ve lo immaginate?!? secondo il me il papa sotto sotto è un gran metallaro! yeeeaaahhh!!! \m/
Undercover
Martedì 4 Dicembre 2012, 20.09.08
34
Gli ultimi commenti non comprendo se siano seri o meno, dovessero esserlo, beh, pura stupidità, basti pensare che la Svizzera una delle nazioni più piccole del nostro fottuto pianeta ha dato i natali ad almeno 5 band FONDAMENTALI, non cito neanche i nomi perché sono l'abc per chi dice di ascoltare metal... e non parlo di "mainstream", fate voi... . P.s. la scena Maltese è tosta, davvero tosta.
Mattia Jonne Montag
Martedì 4 Dicembre 2012, 19.52.04
33
C'è metal anche in Andorra, Liechtenstein, e pure a Malta cavolo, praticamente in tutte le nazioni cavolo.
sipe
Martedì 4 Dicembre 2012, 19.02.39
32
Hamferð! dovrebbero dare più spazio al loro doom
Metal Maniac
Martedì 4 Dicembre 2012, 18.13.38
31
io invece voglio un articolo dettagliato e completo sulle realtà metal di liechtenstein, lussemburgo, andorra, san marino e città del vaticano!!!
Delirious Nomad
Martedì 4 Dicembre 2012, 18.03.39
30
Anch'io voglio un articolo sulla scena maltese!
I am a viking
Martedì 4 Dicembre 2012, 17.42.35
29
E di metal maltese esiste qualcosa? E di metal cinese? Son curioso! ohh, billorock, cos'è successo? sei andato in tour con marylyn manson a fare il cosiddetto FINTO SPETTATORE, pagato per fare da spettatore? Bravo! aahhahahaah! Bentornato comunque, senza di te Metallized era troppo serioso
Francesco
Martedì 4 Dicembre 2012, 16.51.52
28
Il sito della Tutl è una manna dal cielo per farsi una cultura e in quelle isole c'è qualità non solo in ambito metal. Consiglio in questo senso Eivør Pálsdóttir (pezzi come Brostnar Borgir, Trøllabnundin, Nú Brennur Tú Í Mær trasudano sciamanesimo).
BILLOROCK fci.
Martedì 4 Dicembre 2012, 14.50.37
27
Oooh ben ritrovato Il Vichingo, ciao !!
Lauren
Martedì 4 Dicembre 2012, 14.14.05
26
A me gli Hamferð piacciono davvero molto a romagnano suonarono bene e mi dispiaque avessero solo poco tempo! ora cercherò di informarmi sugli altri gruppi
il vichingo
Martedì 4 Dicembre 2012, 14.07.44
25
Delle band citate ne conosco giusto un paio, oltre i Tyr ovviamente, e devo dire che nessuna di queste mi fa impazzire. Per quanto attiene la scena metal faroese, escludendo i Vhernen citati da Mattia e i Tyr (quelli dei primi due dischi) passo oltre anch'io, come Billo.
Sheckter93
Martedì 4 Dicembre 2012, 13.56.33
24
davvero un ottimo articolo prima dalle Fær Øer conoscevo solo i Týr ben ora vedrò di approfondire anche le altre band e se penso che nel 2007 fui ad andarci ho ancora gran rimpianti e mi chiedo perché non ci sono andato ma in compenso mi rifeci col resto della Danimarca.
BILLOROCK fci.
Martedì 4 Dicembre 2012, 13.35.37
23
Beh il fatto che ci possano essere più band li che in provincia di Varese non mi sorprende, lo chiamo l'effeto isola, ovvero i giovani devono inventarsi qualcosa per distrarsi, non possono certo ubriacarsi tutte le sere e basta. Qualitativamente non mi esprimo, fatto sta che Far oer e Scozia misticamente mi intrippano, musicalmente passo oltre !!
Mattia Jonne Montag
Martedì 4 Dicembre 2012, 13.19.24
22
Se non ricordo male nelle isole Føroyar ci dovrebbero essere anche i Vhernen, che se non ricordo male fanno black metal. Comunque ho sempre apprezzato le Føroyar anche prima che iniziassi ad ascoltare metal (la lingua è una figata), tant'è che ho la bandiera in camera.
lollo
Martedì 4 Dicembre 2012, 11.55.41
21
hai detto bene sarebbe ora che i gruppi facessero fronte unico al posto di rovinarsi a vicenda!
Unia
Martedì 4 Dicembre 2012, 11.48.54
20
Conoscevo solo i Tyr in ambito faroese (suona strano dirlo! xD). Ottima band, andrò ad approfondire le altre!
kidman
Martedì 4 Dicembre 2012, 11.13.44
19
io che pensavo fossero tutti come i danesi!
patris
Martedì 4 Dicembre 2012, 10.36.28
18
Ma dai??? gli Hamferd hanno vinto anche a wacken?? e pubblicatele queste notizie!! ho letto una loro intervista in italiano l'anno scorso,òl'unica finora e ho vsto che è tua!! fanne un'altra,aggiornaci
Cerberus
Martedì 4 Dicembre 2012, 9.46.36
17
ho visto dal vivo Tyr e Hamferd durante il tour accennato dall'articolo. I primi non rientrano nei miei gusti anche se li reputo ottimi musicisti, ma gli Hamferd per me sono stati una rivelazione: sound diverso dal solito doom, che riesce ad assorbire l'ascoltatore come pochi, immagine in linea con ciò che trasmette la band. 10+
Anna
Martedì 4 Dicembre 2012, 0.45.56
16
conoscevo qualcuno dei gruppi ma solo perché conosco te, grazie per questa finestra sul nord. E ora voglio sentire i 200 il gruppo-genere-scena a sè!
sonato arctico
Martedì 4 Dicembre 2012, 0.36.38
15
complimenti all'articolo e a questa scena cosi' ricca,impressionante
manaroth
Martedì 4 Dicembre 2012, 0.11.38
14
quindi se cerco questa tutl posso comprare i cd loro? che l'anno scorso non ho preso quello degli hamferd a romagnano e me ne sono pentito amaramente!!
giorgio
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.48.23
13
ma dai quanta strada hanno fatto gli hamferd in pochi mesi!spero che farai loro di nuovo un'intervista, sono una band spettacolare
Kirves
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.45.06
12
Veramente un articolo interessante! ... la prima pagina di quel giornale conferma il tipico stereotipo delle terre scandinave: metal, birra, carne (con simbolo un vichingo) e shampoo xD
Flag Of Hate
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.37.40
11
Dimenticavo, complimenti per l'articolo, sono lavori come questo che fanno la differenza tra un sito di metal-gossip qualunque e uno che invece fa CULTURA.
Flag Of Hate
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.33.20
10
E' una vita che lo dico, metto da parte i soldi e vado a vedermi le Fær Øer e l'Islanda, adoro i paesaggi duri, solitari e aspri del Nord, Il viaggio più bello della mia vita è stato Oslo-Bergen-Nordkapp nel 2003, che ricordi...
anja
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.32.39
9
Interessante!!
Akaah
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.26.01
8
@Lady Nera: ancora nessuna data certa per l'Italia, ma visto il successo degli ultimi mesi è piuttosto probabile un loro ritorno a breve, magari con il prossimo album in uscita la primavera prossima @Kiske: la pronuncia esatta è -letta come si scrive- Twir
Kiske
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.23.15
7
dove ho vissuto fino adesso? ho ascoltato una traccia degli hamferd e dei synarchy, pazzeschI, meritano! Comunque come si pronuncia tyr correttamente? visto che sembri saperne a pacchi
Marta
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.17.04
6
e bbrava! comunque mi associo al quesito sugli hamferd, l'anno scorso sono stati davvero super spero davvero che tornino.magari fai pubblicare qualcosa se ci sono novità
blinded
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.14.22
5
Akaah sei inarrestabile! complimenti per l'articolo e beati quelli di metallized che ti hanno lì a lavorare. Non sapevo nulla di queste band, cercherò nuove info
Delirious Nomad
Lunedì 3 Dicembre 2012, 23.09.14
4
Però... é come se le Eolie avessero una propria scena metal "black da Lipari"... vabbé. Andrò a cercarmi un po' di band scoperte con questo interessante articolo, grazie!
Leoz
Lunedì 3 Dicembre 2012, 22.56.34
3
Anche meglio di quanto mi aspettassi dal titolo! comunque hai ragione,è ora che molti dei nostri gruppi se la tirino di meno e inizno a collaborare di più
SilviaIM
Lunedì 3 Dicembre 2012, 22.52.24
2
articolo interessante non pensavo ci fossero altri gruppi oltre ai tyr. Li cercherò in rete!
LadyNera
Lunedì 3 Dicembre 2012, 22.44.31
1
Akaah quando c'è la scandinavia di mezzo un te batte nessuno! questo articolo mancava davvero,ho imparato un sacco di cose. Domanda: ma i nostri cari hamferd si esibiranno in italia a breve? sai nulla?
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03/12/2012
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IL METAL FAROESE
L'orgoglio di una nazione
 
 
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