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GLI INTOCCABILI - # 2 - Best of 2000s?
10/12/2012 (4522 letture)
INTOCCABILI?
Tra i primi obiettivi che ci siamo posti alcuni mesi fa, quando abbiamo ideato questa miniserie di articoli, c'era di mettere in luce quali fossero i dischi metal più importanti pubblicati dal 2000 ad oggi: non serve sottolineare quanto la nostra amata musica (il metal in senso lato) si sia espansa nel corso dell'ultimo decennio, vuoi per la maggior accessibilità delle tecnologie di registrazione, vuoi per le enormi potenzialità che internet offre a coloro che vogliono pubblicizzare il proprio lavoro, vuoi per il numero sempre crescente di piccole etichette discografiche (argomenti toccati spesso negli articoli del Nostro Francesco Gallina "Raven", come nel recente pezzo sulle label), sta di fatto che anno dopo anno il numero di release non fa che aumentare. Diverse fonti (tra cui mi sento di citare l'autorevole Metal-Archives) sostengono che, nel corso del 2011 e solo in riferimento ai generi affini al macro-cosmo dell'heavy metal, in tutto il mondo siano stati partoriti ben 40.000 (quarantamila) dischi: è evidente che nessuna persona può aver ascoltato ed assimilato una quantità così grande di informazioni, pertanto sarebbe da parte nostra piuttosto arrogante pretendere di definire con estrema certezza quali siano, in questo mare indefinito di uscite, le migliori in assoluto.
Per ovviare a queste difficoltà e cercare di ottenere il miglior risultato possibile abbiamo dunque sfruttato le peculiarità di Metallized.it, affidando lo sviluppo di ciascun gruppo di generi alla sotto-redazione che, nel nostro sito, si occupa di seguire e recensire quei tipi di musica; dopo l'esaustivo articolo della Redazione A, che affrontava le tematiche classiche (heavy, power, hard rock, thrash e derivati) e quella alternative, è venuto il momento di prendere in mano i generi di cui, storicamente, si occupa la Redazione B, con particolare riferimento a ciò che gravita attorno al progressive ed al death. La metodologia di lavoro è stata la medesima: le liste che vedrete a seguire sono state elaborate principalmente dai due responsabili della Redazione B Rami ed Alessio, ma non è mancato il contributo di redattori della C (Massimiliano Giaresti "Giasse") e della D (Selenia Marinelli "Stjärna").
Anche in questo caso i titoli discussi erano molti di più di quelli che potrete leggere a seguire: abbiamo operato una grossa selezione nell'auspicio che il lettore possa, partendo da questa base, ricavare informazioni utili ad avere un quadro chiaro dei grandi protagonisti di questo inizio di millennio. Il nostro obiettivo finale è, stante la bontà dei lavori citati (che certamente possono rappresentare, ciascuno nel proprio campo, l'eccellenza di quanto pubblicato dal 2000 in poi) quello di far partire una discussione tesa ad evidenziare quanta bella musica è stata prodotta. Insomma, ancora una volta l'invito è di considerare queste liste come un punto di partenza, non di arrivo.
A questo punto, non mi rimane che augurarvi buona lettura!

AREA PROGRESSIVE ED AVANTGARDE
Leprous - Bilateral (2011) Disco destinato a diventare un caposaldo del progressive. Scompone, mescola, arricchisce e ricompone il progressive come poche volte si è sentito. Platter che riesce nella difficilissima missione di rendere la sperimentazione accessibile, godibile e popolare, fruibile e facilmente integrabile in una costruzione musicale totalmente improntata sulla "coralità".

Neurosis - The Eye Of Every Storm (2004) The Eye of Every Storm rappresenta il traguardo ultimo del processo di progressivizzazione del post-metal e dello sludge. Il disco riconcilia ciò che la storia aveva diviso, psichedelia, ruvidezza e raffinato senso delle atmosfere.

Devin Townsend - Terria (2001) Album di riferimento per tutto ciò che oggi è il "modern metal", essenziale nell'evoluzione di decine di band, tra cui alcune di primissimo piano. Townsend porta il metal nel XXI° secolo, e lo fa riscrivendo le regole, cancellando i confini tra accessibilità ed estremismo musicale.

The Ocean - Precambrian (2007) I The Ocean con Precambrian definiscono uno stile, ne descrivono le velleità, le potenzialità e tutte le sue forme espressive. Il post-metal è modellato e asservito all'intezione musicale di ogni singolo episodio. Per "suonare progressive" bisogna per prima cosa "pensare progressive".

Winds - The Imaginary Direction Of Time (2004) L'altra faccia nel neoclassicismo. I Winds ci dimostrano che il metal, incontrando le sfumature neoclassiche non sempre si colora di velocità e mero funambolismo. La band norvegese incastra le reminiscenze di Mozart, Vivaldi e Haydn all'interno di un progressive metal fortemente legato alla tradizione avanguardista. Il risultato è un disco di rara raffinatezza, eclettico e innovativo.

Arcturus - The Sham Mirrors (2002) Ha portato la capacità compositiva del gruppo ad un livello superiore rispetto a La Masquerade Infernale (1997), questo grazie ad una produzione che sottolinea le capacità dei musicisti coinvolti. L'inizio di molti sentieri prima inesplorati.

Solefald - In Harmonia Universali (2003) Il massimo vertice della creatività della band che, se con i precedenti aveva osato, in questo disco è riuscita a concretizzare il proprio pensiero. Multi-lingue, letterario e psichedelico: un inno alla fantasia.

Ulver - Perdition City (2000)Questo disco contribuisce all'esistenza di una nuova dimensione musicale. Nulla è lasciato al caso, ogni momento è un pregevole diamante incastonato nella storia dell'avanguardia. Impossibile rimanere apatici lungo l'ascolto dei suoni nove brani. Superlativo.

Dog Fashion Disco - Adultery (2006) I fuorilegge. Gli sbandati. Quelli che non piacciono. Autori di un disco unico, racchiude gli insegnamenti dei grandi maestri e lo porta ad un livello superiore. un concept album da brividi.

Ephel Duath - The Painter's palette (2003) Multicolore, caleidoscopica e formale esperienza tra le pennellate di una tavolozza da scoprire. un approccio unico ed irripetibile. Esperienza cromatica singolarissima nel mondo musicale.

Sigh - Imaginary Sonicscape (2001) Che cos'è il genio? Istinto, follia e un pizzico di razionalità. Tutto questo forma un disco incredibile, sopra le righe, per dimostrare al mondo che si può ancora sorprendere. Unico nel suo genere.

AREA INDUSTRIAL
Rammstein - Mutter (2001) Il capolavoro indiscusso della più nota industrial metal band europea, che qui si libera dei dettami della Neue Deutsche Harte per creare il proprio sound originale, granitico, tamarro e groovy ma emozionale e gotico, in bilico fra le chitarre monolitiche di Kruspe e le tastiere estrose di Flake.

The Kovenant - SETI (2003) L'equilibrio perfetto fra cyber metal, elettronica e melodie sintetiche dipinte su freddi panorami alieni apparentemente asettici, ma in cui la sofferenza e il dolore bruciano ancora sotto le ceneri di un'umanità ormai fagocitata dalla tecnologia.

Red Harvest - Sick Transit Gloria Mundi (2002) Uno dei capolavori assoluti di ibridazione del metal estremo con l'elettronica. Un album claustrofobico, sperimentale, apocalittico, la punta di diamante della discografia di una band visionaria e sempre un passo avanti, un album "di culto" che avrebbe meritato notorietà maggiore.

Pain - Nothing Remains The Same (2002) Il lavoro più noto del versante industrial del genio di Peter Tagtgren, fatto di groove danzereccio ed elettronica a pioggia, ritmiche serrate e rapimenti alieni.

Samael - Reign Of Light (2004) Il ritorno sulle scene di una delle band più innovative ed originali del panorama industrial, dopo un lungo stop forzato dovuto a problemi legali con la label. Un nuovo gusto arabeggiante riscalda di positività e buoni propositi composizioni elettroniche e chitarre in cui rimangono minimi accenni del black metal delle origini.

AREA DEATH
Deicide - The Stench Of Redemption (2006) Un album che, a suo tempo, segnò un nuovo corso di vita per i Deicide e che a distanza di diversi anni viene ancora ricordato come uno degli episodi più brillanti della carriera dei Nostri, condizione più che sufficiente a convincerci ad inserire l'album "in classifica".

Hail Of Bullets - Of Frost And War (2008) Un vero e proprio tributo al death classico, messo al mondo da gente che il death classico ha addirittura contribuito a modellarlo. Pesante, diretto e crudo, tanto nella musica quanto nei testi. Un'esperienza da provare a 360 gradi.

Necros Christos - Triune Impurity Rites (2007) Rivelazione del death old school, dopo innumerevoli demo, split e varie collaborazioni, i tedeschi Necros Christos hanno trovato in Triune Impurity Rites un'interessante combinazione di brani mid-tempos e brevi interludi strumentali o parlati, bagnati da un riffing elaborato quel tanto che basta da creare un'atmosfera maligna ed assolutamente caratterizzante.

Necrophagist - Epitaph (2004) La Storia ha decretato il successo di quest'album, attualmente considerabile come un vero e proprio faro illuminante nel mondo del techical death, benedetto oltretutto da una produzione nitida e che ben mette in evidenza le grandi doti dei suoi esecutori. Alcuni degli elementi in esso presenti si possono tutt'ora sentire nelle migliori uscite del genere.

Obscura - Cosmogenesis (2009) Parenti stretti dei succitati Necrophagist, gli Oscura di Cosmogenesis consegnano al mondo ciò che è stata definita come una sorta di rivoluzione in campo death; un disco difficilissimo, iper-tecnico eppure coinvolgente ed a suo modo intenso: un vero e proprio gioiello.

Martyr - Feeding The Abscess (2007) I Martyr di Daniel Mongrain riescono a soddisfare le aspettative degli esigenti amanti del technical death: la presenza di elementi armonici e melodici molto diversi dalla natura burrascosa del death metal caratterizza un album che ha saputo resistere al logorio del tempo, mantenendo inalterato il proprio valore e potendosi ancora permettere il lusso di fare da esempio.

AREA BRUTAL E GRIND
Nile - Black Seed Of Vengeance (2000) Black Seed Of Vengeance resta senza dubbio il lavoro più riuscito del gruppo americano. I Nile con il loro brutal death hanno dato una ventata di innovazione al genere, grazie a tematiche che, oltre a rivelare un’autentica passione e profondità di conoscenza della cultura dell’Antico Egitto, sono diventate un marchio di riconoscimento che, assieme agli originali inserti melodici, hanno conferito alla band un surplus che la rende unica nel suo apparire così maledettamente irraggiungibile

Incinerate – Anatomize (2008) Gli Incinerate hanno dato prova, con questo delirio soffocante chiamato Anatomize, di essere semplicemente "oltre"; ultra-tecnici, ma di una tecnica che non è frutto di in un’esigenza onanistico/virtuosistica, piuttosto l’esempio di come possa essere messa completamente a servizio della ferocia. Teneteli d’occhio e lasciatevi incenerire dalla loro musica.

Gorgasm - Masticate To Dominate (2003) Masticate To Dominate rappresenta un concentrato di cattiveria, perversione, ogni minimo particolare è studiato per stordire e al termine dell’ascolto non si può che rimanere tramortiti. Se siete alla ricerca di un album che riassuma cosa sia (o dovrebbe essere) il brutal death metal oggi eccovi serviti.. con tutti gli sventramenti e le mutilazioni del caso. Senza dubbio un prodotto ispirato e da usare come arma contro il piattume in cui spesso, purtroppo, alcune band di questo genere incorrono.

Insect Warfare - World Extermination (2007) Unico disco prodotto dalla band, World Extermination è stato in grado di graffiare e lasciare cicatrici indelebili. La cassa della batteria è un martello costante nelle orecchie ed in certi punti sovrasta gli altri elementi del brano divenendone protagonista assoluta. World Extermination è anche l’album dei record: registrato in un solo giorno assurge a manifesto della forte incisività ed immediatezza degli Insect Warfare, la cui attitudine potremmo riassumere con una dicitura che loro stessi scrissero sul loro myspace: Trust No One. Fuck scenes. Fuck leeches. Fuck backstabbers. Fuck you.

Discordance Axis - The Inalienable Dreamless (2001) Quest'album ha senza dubbio significato molto per il genere ed è semplicemente un capolavoro, nel suo essere strutturalmente perfetto, sia dal punto di vista musicale che testuale. Le lyrics affrontano tematiche con un linguaggio nichilista e poetico in grado di sbeffeggiare tutti i miscredenti che sostenevano (e, ahimè, sostengono ancora) la pochezza di questo genere. Un album forse da alcuni dimenticato, tutt’ora di nicchia, ma che certamente resta nel cuore dei grinders più feticisti: un urlo straziato e stridulo, che per 23 minuti fa accapponare la pelle, ci conduce attraverso un percorso caotico e dilaniante, al termine del quale il vuoto e l’angoscia sono sensazioni ancora vivide.

Wormrot - Abuse (2009) Autentico esempio di ciò a cui dovrebbero puntare le nuove generazioni di grindcores, Abuse rappresenta l’esordio brillante di una band che, nella sua freschezza, ha dimostrato di avere qualità in un crescendo esponenziale. A vederli di persona non lo diresti mai che questi visi simpatici siano gli autori di uno degli album migliori che siano stati prodotti negli ultimissimi anni: un calcio in faccia ai melanconici, una sicurezza per le nuove leve e la promessa di una discografia finora impeccabile.

INTOCCABILI!
Continuo a guardare e riguardare la lista di dischi che abbiamo appena discusso e mi viene naturale rievocare il suono di ciascun titolo, ma con altrettanta scioltezza penso a tanti altri nomi che, nella stessa "categoria" musicale, possono per più versi considerarsi parimerito; non riesco a pensare agli Hail Of Bullets senza immediatamente collegarmi agli Asphyx, ne posso immaginare gli Obscura senza immediatamente passare ai Blotted Science, così come più in genere nella mia testa spuntano fuori mille altri nomi: Immolation, Dismember, Entombed, Psycroptic, Decrepit Birth, Myrath, Opeth, Anubis Gate, Fair To Midland, Tool, Pain Of Salvation, Symphony X ma anche Pathology, Defeated Sanity, Disgorge, Agoraphobic Nosebleed, Nasum, Static-X, Oomph!, Eisbrecher, tutti facenti parte della lista invisibile degli esclusi eppure autori di dischi più o meno memorabili. Gli anni 2000 sono stati, per la musica metal, una vera e propria manna dal cielo: le opere che abbiamo evidenziato in quest'articolo sono certamente intoccabili, perchè difficilmente se ne potrà mettere in dubbio l'altissimo livello qualitativo e perchè certamente sono in grado di rappresentare il meglio di ciò che è stato pubblicato nell'ultima dozzina d'anni; il nostro auspicio è che questo compendio possa essere da stimolo per un sano dibattito, volto a dare dignità ad un decennio che è stato pieno di grandi momenti musicali. Qualcuno potrebbe forse dimostrare il contrario?

Primo ed ultimo paragrafo a cura di Nicola Strangis "Khaine; la discussione riguardante le liste degli album ha visto partecipi Rami Ali "Nagash", Andrea Poletti "Ad Astra", Alessio "NeuRath" Galbiati, Massimiliano "Giasse" Giaresti e Selenia Marinelli "Stjärna"



Ihsahn
Giovedì 6 Luglio 2017, 11.07.00
65
ma che scelte orrende
MorphineChild
Mercoledì 9 Gennaio 2013, 18.00.24
64
decisamente meno centrata dell'episodio precedente. e non per questione di gusti: Blackwater Park, Mabool, The Perfect Element, In Absentia, Lateralus, Leviathan... tutti dischi che hanno profondamente influenzato quanto venuto dopo. poi degustibus, ma nella precedente le scelte mi sembravano più calibrate, Dystopia a parte!
FABRYZ
Giovedì 3 Gennaio 2013, 16.26.56
63
complimenti x il lavoro,innanzitutto.... io aggiungerei nel grind i nasum di hellvete, i napalm death di "the code is red", i cattle decapitation dell'ultimo "Monolith of Inhumanity" e, anche se + sul versante death, i misery index di "heirs to thievery", i dying fetus di "destroy the opposition" e i cephalic carnage con "xenosapien". x cio' che riguarda il prog gli orphaned land di "mabool",gli opeth di "ghost reveries", gli ayreon di "01011001", i myrath di "tales of the sands" e, anche se non sono in questo caso proprio prog ma lo sono diventati con i cd successivi, i mastodon di "leviathan". A cavallo tra death e thrash moderno metterei gli strapping young lad con "alien" .
Third Eye
Lunedì 24 Dicembre 2012, 16.10.25
62
Sebbene molti utenti abbiano parlato giustamente di liste influenzate dai gusti personali io vado un pò oltre e dico che non riesco ad intravedere alcun disegno unitario alla base, mi sembra che in alcuni casi manchi un filo logico a supporto delle scelte della redazione. Mi rendo conto che si tratta di semplici liste e che alla fine vanno considerate come spunti per discutere, però, non ho potuto fare a meno di notare questo particolare.
jek
Domenica 16 Dicembre 2012, 21.01.21
61
Nel 2011 sono usciti 40000 dischi in odore metal? Personalmente sono fermo all'area thash della puntata precedente. Di sti qua sopra ne conosco una paio ma molto generi non sono nelle mie corde considererò l'area death e progressive. Comunque grazie per le segnalazioni.
Delirious Nomad
Venerdì 14 Dicembre 2012, 11.23.07
60
Il fatto che molti non siano contenti e abbiano altre scelte prova se non altro che la quantità di grandi album in questi anni è stata molto elevata. Bene, prego continuate a dire cosa manca!
Pietro
Venerdì 14 Dicembre 2012, 11.18.08
59
Quello che intendevo dire è che questa lista mi pare mooolto filtrata dal gusto personale (ed è pure naturale e comprensibile). Io per esempio trovo assurda la mancanza di alcune opere di Wilson (un In Absentia ad esempio) dato che è innegabile che è sicuramente l'artista che più ha influenzato il suono del Progressive odierno, sia con i suoi lavori che in veste di produttore. Ma si sa, alla fine questo tipo di liste sono sempre estremamente discutibili....e quindi siamo qui a discuterne
Michele
Giovedì 13 Dicembre 2012, 6.00.29
58
Non sono stati neanche lontanamente citati i Behemoth... Eppure The Apostasy per me è un capolavoro :/ Detto questo, aspetto la sezione folk/viking per giudicare meglio, questi non sono generi di mia competenza
Painkiller
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 16.59.04
57
Dopo il primo articolo, ho letto le recensioni e mi sono ascoltato un paio dipezzi sul sito dei Leprous.....dovrò riascoltarli perchè mi hanno spiazzato.....non in senso buono però.
vecchio peccatore
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 16.37.01
56
La maggior parte di questi dischi non li ho mai ascoltati, alcuni non li neppure sentiti nominare. Bello comunque quello degli Ulver, anche se non so cosa c'entri col Metal, ed avrei almeno messo qualcosa di Tool e Mastodon. Ottimo disco anche "...Of frost and war", comunque l'articolo su ciò che più mi interessa, ovvero Black-Viking-Folk-Doom, deve ancora arrivare. Ah, un'ultima cosa, avrei messo i Nasum, Helvete è un grandissimo disco.
Vesper-Jana
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 15.01.20
55
Black Metal Ist Krieg!!! Vado a preparare i miei bracciali con gli spuntoni.. Ah ah ah
piggod
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 14.58.19
54
@Khaine: l'articolo l'ho letto, non mi sono fermato su dei miei preconcetti e quando ho contestato ho spiegato le mie ragioni.
il vichingo
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 14.33.02
53
@Vesper-Jana: anch'io, e lì si scatenerà la guerra!!!... (se avete dubbi, sto scherzando )
Vesper-Jana
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 14.28.19
52
Articolo tanto interessante quanto lo sono i commenti.. Con tantissimi spunti e suggerimenti interessanti. Mmmmm... non vedo l'ora di leggere l'articolo sul black metal!
Khaine
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 8.24.51
51
@ Piggod: considerato che "la lista", come la chiami tu, era un pretesto per discutere di bella musica (stante l'inciso riguardante le decine di migliaia di uscite annuali), credo che il senso del tuo intervento sia sterile. "La lista" giusta o perfetta non solo non esiste, ma in se e per se non serve a niente: ti prego di leggere anche il resto dell'articolo e di non soffermarti sui tuoi preconcetti, sennò mi pare che parliamo del nulla.
Aelfwine
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 0.45.15
50
Non entro nel dettaglio delle varie top 10 che saranno ovviamente sempre opinabili. In ogni caso apprezzo molto questi articoli sulla musica di quel decennio: anche se sono cresciuto con la musica degli anni '90, quella dei 2000 mi sembra ancora meglio! E spero che gli anni '10 saranno ancora più interessanti.
piggod
Martedì 11 Dicembre 2012, 23.33.15
49
Mah, in tutta sincerità più guardo alla lista, più la trovo malriuscita. Nell'area avantgarde/progressive sinceramente non comprendo cosa ci facciano Ulver (Perdition City rientra più nell'industrial - ovviamente non inteso come industrial rock/metal - o, alternativamente, con musica totalmente sperimentale come i progetti di John Zorn, che nell'avantgarde nato dalle sperimentazioni di Arcturus. Ved Buens Ende, In The Woods, ecc.), Neurosis (post metal/sludge, sebbene non concordi neanche con la scelta del disco - iThe eye of every storm, pur essendo un gran disco, è il loro disco più atipico, essendo decisamente calmo, dove non ci sono esplosioni di aggressività). Poi inserire i The Ocean e non menzionare i Mastodon mi sembra follia. Area death brutal grnd, ecc. Beh creare due categorie dove ci possono stare death metal, brutal death (e slam), tech death, grindcore e goregrind non mi sembra una scelta felice. Tralasciamo la mancata menzione di gruppi che negli anni '2000 hanno scritto pagine di storia dei summenzionati generi. Industrialorvolando il fatto che l'industrial è un genere molto, ma molto vasto, diciamo che il mancato inserimento dei Ministry - rinati negli anni 2000 grazie alla trilogia - è un delitto. Ma sono veramene tante le cose che, a mio parere, non funzionano in questa lista.
Mickey
Martedì 11 Dicembre 2012, 21.48.15
48
@NickyDarrell vero verop, mi ero dimenticatodi citare i Lykathea nel post precedente: folgoranti.
NickyDarrell
Martedì 11 Dicembre 2012, 21.26.46
47
Ragazzi....ELVENEFRIS....unico e intoccabile.....è un reato che non ci sia..
-Cobray
Martedì 11 Dicembre 2012, 21.06.49
46
Vi ostinate ad omettere i Gojira... almeno nella lista a fine articolo avrei gradito vedere il loro nome! Pazienza. Ottimo lavoro as always.
Undercover
Martedì 11 Dicembre 2012, 20.48.11
45
Se confrontato con i due precedenti anche un rutto e più godibile
Resurrection
Martedì 11 Dicembre 2012, 20.35.03
44
Non ho mai compreso per quale motivo "The Stench of Redemption" è considerato quasi all'unanimità come un capolavoro del Death. Io lo trovo al più un disco gobile. Poi se confrontato con i precedenti due è oro colato. Bah sarà una questione di gusti.
Selenia
Martedì 11 Dicembre 2012, 19.37.51
43
@Mickey: mi fa piacere tu abbia apprezzato i Discordance Axis!! quell'album è meraviglioso, il mio preferito in assoluto tra i tre grind che ho citato!
Er Trucido
Martedì 11 Dicembre 2012, 19.16.57
42
Il problema è lo stesso della nazionale di calcio, siamo tutti allenatori. Si tratta di spunti di discussione, ma se nessuno discute rimane solo un elenco sterile. Mia opinione chiaramente
piggod
Martedì 11 Dicembre 2012, 18.33.58
41
Il problema di liste,elenchi, ecc. che dovrebbero presentare il meglio di un periodo è che tale operazione risulta altamente contestabile. Non inizio nemmeno, dato che otre ai dischi scelti, dovrei contestare anche la collocazione di genere...
organium
Martedì 11 Dicembre 2012, 17.38.42
40
Secondo me l'avantgarde è la commistione di vari generi partendo da una base estrema e aggiungedo poi strumenti e/o sonorità inusuali, quindi i Ne Obliviscaris li considero avantgarde o se preferite progressive/black. Comunque grazie a Waste per la precisazione
NeuRath
Martedì 11 Dicembre 2012, 17.30.50
39
Riguardo all'industrial, come già detto si tratta di "industrial METAL" e quindi sono ovviamente esclusi tutti gli altri sottogeneri (EBM, martial, eccetera). Per quanto riguarda l'industrial black, è un mondo quasi del tutto indipendente e più legato al black che all'"industrial metal" tradizionale (con cui non ha quasi nulla in comune, in effetti) per cui ho preferito non citarlo, anche per evitare di sovraccaricare troppo il mio elenco (ovviamente non potevo mettere troppi dischi).
Fede12
Martedì 11 Dicembre 2012, 16.51.01
38
mmh mi sono stupito di non vedere l' album degli Spiral Architect nella sezione prog!
luigi
Martedì 11 Dicembre 2012, 16.40.15
37
@Pietro, finalmente qualcuno che si rende conto di quanto daniel sia debitore al mitico mike patton, altro che DT, ha avuto tutt'altre influenze per quel che mi riguarda...
Mickey
Martedì 11 Dicembre 2012, 15.53.09
36
Oh la roba interessante! Concordo assolutamente sui Discordance Axis, amore al primo ascolto, complimenti per averlo messo! Per ilresto concordo con gli Arcturus, Ulver (anche se non proprio metal) e con i Solefald. Bella scelta anche i Sigh e i The Ocean. Comunque io avrei messo anche Panopticon degli Isis, Jane Doe e The Mantle
enry
Martedì 11 Dicembre 2012, 15.40.50
35
Sì Undercover, ma il black-industrial (o anche il death industrial di alcune bands della CMI), come si definiscono anche gli MZ.412, è però diverso dal Martial di gente come Puissance, Triarii , Arditi, Toroidh o Dernière Volontè che sono lontanissimi dal metal, quello intendevo, più che altro alcuni di questi signori hanno anche progetti metal (Algaion, Parnassus) e il sound cupo e apocalittico a volte si avvicina a suggestioni Black. Gli stessi MZ.412 hanno inciso un solo pezzo black metal sul secondo disco, non ne ricordo altri. Ma va bè, viene un discorso lungo e credo sia anche OT rispetto all'articolo in questione. I Neo-Inferno non li conosco quindi mi fido sulla parola. Sui Deicide sono d'accordo ne abbiamo già parlato, pure sugli Origin che effettivamente ci stavano.
waste of air
Martedì 11 Dicembre 2012, 15.04.52
34
@Pietro: nessuno nasce imparato, ovvio che qualsiasi gruppo ha tantissime influenze; la sfida poi è il riuscire ad assemblarle in modo da creare una personalità nuova e indipendente! I Leprous, già da giovanissimi, con Aeolia partorirono un disco che per molte band potrebbe anche essere un punto di arrivo; tall poppy è il suo seguito naturale e potenziato mentre bilateral il capolavoro. Non sono arrivati dalnnulla.. Poi sará il tempo a deciderne l'impatto sulla scena; per me lo avranno!
Delirious Nomad
Martedì 11 Dicembre 2012, 14.58.25
33
Questo è decisamente un ambito più consono agli "intoccabili" della nostra era. Grandissimi dischi, saranno certamente in maggior parte ricordati per decenni. Complimenti davvero. Solo... gli Orphaned Land? Sarebbero death, a meno che non li abbiate spostati in folk.
gianmarco
Martedì 11 Dicembre 2012, 14.45.13
32
grandi come sempre
Ubik
Martedì 11 Dicembre 2012, 14.40.39
31
Precambrian è stupendo, non mi aspettavo una posizione dedicata ai The Ocean. Nel primo gruppo avrei messo anche Panopticon o Oceanic degli Isis
Undercover
Martedì 11 Dicembre 2012, 14.25.58
30
beh ma il Martial fa parte del mondo metal industriale e a sto punto la Francia dei Neo-Inferno 262 che fanno black/industrial ci sarebbero stati a pennello a esempio... poi anch'io sono convinto che questa volta tutto sia molto più discutibile della precedente, soprattutto l'area death è da sfacelo iniziando ripeto dall'assenza dei Nasum e la presenza oscena dei Deicide che non beccano un disco dal 1997 o 98 anno e anche lì in tanti direbbero che son finiti prima. A sto punto gli Origin sarebbero dovuti esserci se si mettono i Necrophagist. Gli Obscura l'ho detto e lo ripeto, quel disco mi sa di nulla, ma alla fine questa è una classifica fatta soggettivamente che d'intoccabile, come del resto quella che potrebbe stilare ognuno di noi, non ha quasi nulla.
enry
Martedì 11 Dicembre 2012, 14.15.50
29
Undercover, dici bene ma come hai già detto gli Hocico sono EBM e gli MZ.412 sono Industrial quasi puro che col metal non hanno niente a che vedere, inoltre i loro capolavori li hanno rilasciati negli anni '90, credo che qui si voglia parlare di Industrial Metal e non di Martial Industrial, altrimenti manca praticamente tutto. Comunque, tanti ottimi dischi citati e alcuni di qui non capisco la presenza, tipo quella tamarrata di SETI. Poi ok Arcturus, ma dire che The Sham ha portato la capacità compositiva del gruppo a un livello superiore rispetto a La Masquerade lo trovo moooolto discutibile, idem per i Solefald, per me i primi due restano superiori. Asphyx e Immolation li avrei messi comunque, e forse pure i Gorod. Bene le citazioni per Red Harvest (sempre troppo sottovalutati), Necrophagist (che si pappano a colazione gli Obscura, sempre troppo sopravvalutati), Hail of Bullets e Necros Christos, giusto per citare un po' di nomi forse meno conosciuti rispetto a Samael, Nile e Ulver (che meritano di esserci tutti e tre). Tutto questo a livello personale, s'intende.
il vichingo
Martedì 11 Dicembre 2012, 14.09.46
28
Senza polemica, ma alcune scelte sono veramente molto discutibili, per quanto concerne la sezione Death. Ovviamente si tratta di gusti ed ogni testa un parere, come sempre, ma storco il naso nel vedere citati i Deicide e gli Obscura. I secondi, a onor del vero, li apprezzo anche parecchio ma, anche se non sono un grandissimo esperto di Death Metal, a mio modesto avviso i Gojira, gli Amon Amarth, i Behemoth (Demigod? The Apostasy?), i Decapitated, i Gorguts (From wisdom to hate ci stava tutto), Gory Blister e, perchè no, anche i Gorod (sono i primi che mi vengono in mente, senza neanche citare band Melodeath) potevano starci benissimo.. La parte del''articolo riguardante l'Avantgarde devo ancora leggerla, quindi mi esprimerò in merito in un secondo momento. Per quanto concerne i Ne Obliviscaris sono d'accordo con Waste, trattasi di Prog con marcate venature Black.
Pietro
Martedì 11 Dicembre 2012, 14.05.32
27
Waste, i PoS per come li vedo io, furono influenzati, soprattutto dal capolavoro The Perfect Element Pt1 soprattutto dai Faith No More (credo Daniel debba veramente molto al genio Patton) e ai primi dischi di Tori Amos per le parti più melodiche. Dei DT in quei lavori c'è veramente poco e nulla. Non voglio sminuire i Leprous che sono un'ottima band, sicuramente tra le più interessanti in giro in quell'ambito, dico solo che se si avesse una cultura un pochino più ampia si "capterebbero" moltissime cose prese in prestito. Poi che sabbiano come utilizzarle è fuori discussione...anche se alle volte delle parti cono quasi cut&paste da altre band-artisti
Flag Of Hate
Martedì 11 Dicembre 2012, 14.05.24
26
Sarà, ma secondo me è proprio la parola Avantgarde che ha poco senso.
ad astra
Martedì 11 Dicembre 2012, 13.57.05
25
organium se tu sapessi di cosa stai parlando ti darei ragione... ma dato che il gruppo in primis non usa tale definizione... mi sento di confermati che NO nkn suonano avantgarde.. se poi hai voglia di raccontarci quali canoni stanno alla bane,se maj ce ne fossero,dell'avantgarde sarei onorato.. fprse arrivo a capire che ho sbagliato in questi anni
waste of air
Martedì 11 Dicembre 2012, 13.45.48
24
@organium: fanno un progressive metal con una fortissima base black. Sono comunque stati recensiti dalla redazione c: se l'hanno ritenuto un disco opportuno lo troverai nel prossimo articolo!
organium
Martedì 11 Dicembre 2012, 13.38.35
23
@AD Astra: Che genere suonano allora i Ne Obliviscaris secondo te? Extreme Violin Melodic Metal?
waste of air
Martedì 11 Dicembre 2012, 13.19.01
22
@Pietro: gli stessi Pos devono molto ai dream theater, sia in ambito musicale che al famoso tour del 2001 in cui fecero definitivamente il botto. L'impatto dei Leprous per ovvie ragioni non si può vedere, ma probabilmente lo si potrà, credo quindi che la scelta sia stata orientata in questo senso. Senza ovviamente sminuire i Pos.
Lizard
Martedì 11 Dicembre 2012, 13.15.21
21
Compito difficilissimo, perché questi generi sono, assieme allo stoner ed al post-qualunquecosa, la vera frontiera del rinnovamento. Sinceramente, sono tra quelli che nel brutal e nel death si è fermato ai maestri degli anni 90 e penso che su questo terreno ci sia davvero molto da recuperare. Per quanto riguarda il prog, invece, dopo la scorpacciata dei Dream Theater-cloni e le delle varie ramificazioni col power, sono arrivato alla saturazione (per quanto apprezzi molto i nostrani DGM) ed è per questo che ho molto apprezzato il lavoro di band quali Ark, Beyond Twilight e A Fair to Midland, che hanno davvero introdotto una personalità ed una visione propria all'interno del prog moderno. Sottolineo un album secondo me bellissimo, che è Marbles dei Marillion. Non era facile e va reso onore al merito a chi si è sbattuto, proponendo una lista comunque ricchissima e piena d ottimi suggerimenti.
Metal3K
Martedì 11 Dicembre 2012, 12.22.28
20
Dai un'occhiata alla pagina staff (in alto a destra clicca su REDAZIONE), cosi' ti fai un'idea generale di come siamo strutturati
Me stesso
Martedì 11 Dicembre 2012, 12.17.05
19
E quali sono in generi della redazione c?
Me stesso
Martedì 11 Dicembre 2012, 12.15.43
18
Meglio musica da pseudo-vichingo che ste cagate da pseudo-intellettuale
Pietro
Martedì 11 Dicembre 2012, 12.08.24
17
Piuttosto che i Leprous avrei messo i PoS che hanno sicuramente avuto un impatto maggiore sulla scena...e i Mars Volta di cui i Leprous sono grandi debitori, che fondamentalmente hanno mischiato PoS, Mars Volta e Shining... Per fare un esempio veloce il rif della canzone Waste of Air (http://www.youtube.com/watch?v=v8ywTPvgilE minuto o:47) è copiato da quello degli Shining di The Mdness.. anche loro Norvegesi (http://www.youtube.com/watch?v=2FmYnxR38G8 minuto 00:27). Ottima band i Leprous, ma non dei geni come si vuol far credere dato che prende in prestito tantissimi riff a destra e manca
Sambalzalzal
Martedì 11 Dicembre 2012, 12.07.06
16
Ahahahahahahahahah
Te fesso
Martedì 11 Dicembre 2012, 12.03.24
15
Perchè sta musica da pseudo vichingo nordico, in stati mediterranei non conta niente!! infilati il corno pieno di sidro nel culo e va a casa!!
Metal3K
Martedì 11 Dicembre 2012, 12.02.41
14
@Me stesso: perche' questo articolo e' pertinente alla redazione B. Il folk verra' trattato nel prossimo articolo, perche' e' uno dei generi trattati dalla redazione C. Sara' roba inutile per te, ma a qualcuno magari interessa.
Me stesso
Martedì 11 Dicembre 2012, 11.51.55
13
Articolo completamente inutile tolto il death si parla di roba inutile. Perché niente folk metal ?
Painkiller
Martedì 11 Dicembre 2012, 10.40.06
12
oh cavoli, quanti dischi mi sono perso...
BILLOROCK fci.
Martedì 11 Dicembre 2012, 10.33.06
11
nur Rammstein....
perse
Martedì 11 Dicembre 2012, 10.16.53
10
Quoto Undercover e Flag. Abbiamo dimenticato un bel pò di roba eh ....... incredibile come si noti la mancanza di "From mars to sirius".....capolavoro imho
Flag Of Hate
Martedì 11 Dicembre 2012, 10.07.42
9
Mmm, qui sono meno d'accordo rispetto alla volta scorsa, mancano troppe chicche tipo "Damage Done" dei Dark Tranquillity (2002), "Sumerian Daemons" dei Septic Flesh (2003), "From Mars To Sirius" dei Gojira (2005), "The Crusher" degli Amon Amarth (2001) e altri. La sezione death in particolare è troppo sbilanciata verso i sottogeneri più tecnici, e in più presenta delle scelte quantomeno discutibili, come quelli dei Deicide, Martyr e Necros Christos. Effettivamente un capolavoro che mette d'accordo tutti è difficile da trovare...
Bubba
Martedì 11 Dicembre 2012, 9.17.56
8
opeth, cattle decapitation, decapitated, lock up (necropolis transparent), solstafir (prog black/doom rientra nel prog?)
Sambalzalzal
Martedì 11 Dicembre 2012, 8.04.50
7
The Stench Of Redemption visto come episodio "brillante" non direi proprio. Piùcchealtro per chi si è avvicinato ai Deicide con quell'album potrebbe essere un monito di avvertimento che sta a dire di andarsi a riascoltare quanto fatto una decina di anni prima!
Undercover
Martedì 11 Dicembre 2012, 0.26.07
6
Uhm sull'industrial in effetti gli ultimi due rientrano nell'ebm ma allora roba marziale tipo gli MZ-412 o i Neo-Inferno 262
Undercover
Martedì 11 Dicembre 2012, 0.24.17
5
Mah, tutto moltoooooo discutibile, ci sono dischi improbabili come quello dei Deicide e nell'aria grind mancano i Nasum? Industrial e non ci sono gli Hocico? o Qualcosa di Wumpscut? Nah...
Ad Astra
Lunedì 10 Dicembre 2012, 23.48.28
4
solo una cosa... portal of the I.. NON è Avantgarde. per gli OOS sono vengono subito dopo
waste of air
Lunedì 10 Dicembre 2012, 23.36.18
3
Fondamentale nel death Triumvirate dei Monolith Deathcult; Nothing dei Meshuggah è più importante di tutta la discografia degli Obscura e un grande assente è The way of all flesh dei Gojira. Piange il cuore non vedere Helvete e gli immensi Ocean of sadness nell'avantgarde.
Khaine
Lunedì 10 Dicembre 2012, 23.31.31
2
Grazie! Portal of I è effettivamente un gran disco.
organium
Lunedì 10 Dicembre 2012, 23.28.49
1
Bell'articolo non ascolto molto death e grindcore, ma per quanto riguarda progressive e avantgarde, ho ascoltato tutti i dischi citati dalla redazione e condivido quasi tutte le scelte, solo avrei sostituito gli ephel Duath dell'ottimo The painter's palette con Portal Of I dei Ne Obliviscaris, che mi ha coinvolto di più a livello emotivo, ma naturalmente sono giudizi personali. Complimenti allo staff di Metallized per gli articoli, sempre precisi e interessanti.
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