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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
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EVOLUTION FESTIVAL - Toscolano Maderno, 15/07/2005
26/07/2005 (12662 letture)
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Testo: Renato Zampieri "Renaz"
Foto: Emanuela
Arrivo a Toscolano Maderno: ore 11.30. Purtroppo il traffico del circondario, rimpinguato dalle frotte di turisti accaldati e pronti ad un tuffo nel lago, non è clemente con il sottoscritto, e così salta la visione del concerto dei londinesi Panic DHH, prima band sul palco dell’Evolution Festival, nuovissima iniziativa bresciana che credo farà ancora parlare di sé.
Il paesaggio è davvero sorprendente: acqua e colline ovunque intorno… una location abbastanza inusuale – perlomeno nel nord Italia - per un evento di questo tipo. L’aria è caldissima, ma fortunatamente all’entrata la fila per i “raccomandati” come me (ovvero PRESS, CREW, ARTISTS, GUESTS, ecc) è decisamente esigua: in un paio di minuti mi viene fornito uno splendido pass e mi ritrovo pronto ad entrare, con tutti gli onori. A dire il vero, quasi tutti. Infatti l’accesso o meno al backstage è rimasta una questione fumosa sino all’ultimo momento: alcuni riuscivano ad entrare anche senza il pass della CREW o del ALL AREA (ma guarda caso soprattutto ragazze), altri aventi diritto dovevano limitarsi alla zona concerto, e quindi niente cibo gratis, né tantomeno foto con gli artisti o sbirci di retroscena. Inconvenienti che capitano. Cose che invece non sarebbero dovute succedere sono stati i problemi audio, protrattisi fino all’ultima band.
Si sa che nessuno regala mai nulla, e in tutta onestà il prezzo contenuto d’ingresso (30 euro) unito alla bellezza della location, i costi abbordabili del cibo, la line up decisamente valida, destavano qualche sospetto. Evidentemente l’organizzazione è andata al risparmio con l’ingaggio dei fonici. Ovviamente posso portare testimonianza solo del loro lavoro per quel che concerne il mixer esterno (nulla si sa della qualità del suono su palco), ma dal punto di vista del gradimento del pubblico, è un elemento comunque di estrema importanza. Osservare quattro persone che ridono e scherzano come dei cretini sotto il gazebo, senza curarsi minimamente dei ronzi e dei fischi delle casse, del volume inesistente di molti strumenti, del missaggio grossolano della pasta sonora, devo dire che può risultare molto irritante, soprattutto sotto un sole che spacca le pietre. Un mio amico fonico li ha così giustificati “eh si sa che succede così, quando non sono interessati a quel tipo di musica”. No comment.
L’entrata in scena dei DARK TRANQUILLITY, sommersi da un’anomala calura mattiniera (anche perché sarebbero dovuti essere una delle big band della serata), è strana ma decisamente piacevole. E’ bello iniziare una lunga sessione di concerti con un gruppo importante. Negli ultimi tempi i DT sono riusciti a rendere perfetta l’intesa sul palco, sfornando prestazioni esemplari e perfettamente in linea con la controparte su disco. Stanne è in grande forma, si scusa col pubblico per il cambio di ordine del bill (li aspettava un altro concerto il giorno dopo, se non erro in Finlandia) e parte in maniera dirompente. L’unica pecca che ho rilevato è stata nella scelta dei brani, decisamente noiosi e poco spinti, se escludiamo la sempreverde “Punish My Heaven” e la finale “Final Resistance”. Comunque, una prova di tutto rispetto, e un ottimo inizio di giornata, tralasciando le chitarre inesistenti di Sundin.
Soporiferi invece i tedeschi THE VISION BLEAK, fautori di un gothic piuttosto personale, ma eccessivamente cadenzato, piatto e lontano dalla prova cd (sono state infatti rimosse le belle partiture orchestrali). Da rivedere probabilmente in un altro contesto e valorizzando maggiormente ciò che li aveva resi interessanti su disco.
I DARK LUNACY, l’unica band che al Gods era riuscita ad avere un suono di tutto rispetto, potente e ben equalizzato, grazie alla magia dei fonici dell’Evolution cade rovinosamente come i gruppi che li hanno preceduti, perdendo probabilmente anche più punti. Il drummer dei DL vanta una potenza incredibile, il che mette in crisi i preset di batteria che erano stati mantenuti per i The Vision Bleak. Il risultato: una batteria altissima in primo piano, e un growl flebile in secondo. Meglio non parlare delle chitarre e dei samples d’orchestra. Nonostante ciò, è parso chiaro come i Dark Lunacy siano stati in grado di tenere alta la bandiera italiana con buon gusto e dignità.
Cosa questa che non si può dire per i VISION DIVINE. Escludendo la solita spavalderia di Thorsen e le presentazioni del nuovo (bravo) cantante Michele Luppi, un simpatico buontempone, e tralasciando pure il missaggio disastroso dei fonici… le loro canzoni restano terribilmente noiose. Non una nota, non un ritornello rimane impresso, solo assoli insensati in sweep e vocalizzi ai limiti delle possibilità umane. Sarebbe gradita la formazione del primo album…
E poi, improvvisamente, la rivelazione della giornata. Gli ORPHANED LAND nel giro di poche note spazzano via la concorrenza, con melodie ineguagliate ed una prestazione tecnica davvero invidiabile, capace di cancellare ogni sospetto destato dalla perfezione su album. Qualche santo protettore si è degnato anche di settare l’audio in maniera corretta, fornendo così una esecuzione chiara e godibile per tutti. Una band che ha lasciato i fan sbigottiti fino alla fine, perfino durante la stravolta ma perfetta cover di “Nel Blu Dipinto di Blu” di Modugno. Da rivedere assolutamente.
Un po’ di interdizione per i finlandesi LORDI. La band sul palco fa la sua bella figura, con tante maschere d’effetto, i suoni curati, e il vocione potentissimo del cantante Tommi. L’unico appunto va mosso alla qualità del loro hard rock, che risulta noioso nel volgere di pochi brani, e qualche errore tecnico, soprattutto per quel che concerne i riff di chitarra. Irrinunciabile la hit finale “Would You Love a Monsterman?”, cantata a squarciagola dal pubblico.
La delusione è grande per gli ENTOMBED, band che da sempre non incontra i miei favori, e che ha solo confermato le mie impressioni con la sua esecuzione all’Evolution. La band scandinava ha sfornato una nutrita scelta di pezzi death ‘n roll (grazie a Darksomepoet per la definizione n.d.a.) incredibilmente noiosi e privi di mordente. Va detto comunque che l’esecuzione è stata pregevole e priva di cali di tensione (ma forse è perché la tensione era già molto bassa…).
Un grande concerto invece quello di SEBASTIAN BACH, frontman degli indimenticati Skid Row, coadiuvato da una line up di tutto rispetto, tra membri di Iced Earth, Testament, Halford e Death: l’istrionico cantante di Los Angeles non poteva fallire. E così è, tra hard rock potentissimo e riff suonati in maniera perfetta. Bach non è ancora vecchio, e lo dimostra correndo come un folletto sul palco, scalando, un po’ goffamente, i layer e farneticando buffe frasi in italiano ad un pubblico che dimostra di apprezzare ogni espressione di affetto di un singer ancora in grado di dire molto nel vastissimo mondo dell’hard rock/metal.
E’ la volta dei NIGHTWISH, tra ritardi spaventosi sulla tabella di marcia e gli sbadiglii di un pubblico che comincia a sentire la stanchezza (me compreso). O, almeno, del pubblico che ha assistito all’intera giornata: in effetti nel corso della serata gran parte delle persone tra le prime file è costituito da fan della band finlandese arrivati soltanto al tramonto per assistere all’esecuzione dei loro beniamini. Fortunatamente, tanta attesa è stata compensata da un suono discreto (escludendo, ancora una volta, le chitarre bassissime) e un concerto decisamente valido. Rispetto agli anni passati, Tarja ha migliorato notevolmente la sua presenza scenica, anche se in tutta sincerità è parsa stanca e con poca voce. L’aiuto le è venuto dal bassista, dotato di una voce potentissima, nonostante probabilmente avrebbe fatto anch’egli una figura migliore se non fosse stato brillo. La scaletta proposta ha dato molto spazio a brani recenti, e ha escluso completamente le hit di Oceanborn, il che a mio avviso è stata una mossa azzardata e di cattivo gusto. In qualsiasi caso, una band che si è dimostrata un degno headliner della giornata.
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ucia negli organizzatori, e spero che il prossimo anno avada tutto bene. Non mi piace chi sa solo incensare Dischi e Festival nelle recensioni, mostrandone entusiasticamente solo gli aspetti positivi. E' giusto che esistano anche persone fastidiose come me, perchè qualcosa possa migliorare. Un saluto cordiale, ci vediamo il prossimo anno all'Evo! |
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Andrea, hai pienamente ragione, ma concedimi un'ultima osservazione. Questo "popolo bue", che paga tanti bei soldini per passare una giornata di divertimento, non ha anche il diritto che tutto vada per il verso giusto, nelle grandi manifestazioni? Voglio dire... quando vado al Wacken, mi duole dirlo, ma TUTTO è su un altro livello, e quindi forse i miei commenti negativi non sono dovuti tanto al fatto che mi concentro sugli aspetti tecnici, ma quanto al fatto che, avendo ormai avuto esperienze più appaganti, non riesco più a passar sopra a determinati difetti. Inoltre devi capire che se muovo critiche, spero non rimangano sterili, ma spingano gli interessati (ovvero gli organizzatori) a spingersi a livelli più alti nei prossimi anni. Non chiedo di arrivare ai livelli del Wacken o del M'era Luna, festival che vantano una grande tradizione ed esperienza, ma almeno attestarsi su un livello superiore al Gods Of Metal, che ormai mi delude sistematicamente anno dopo anno. Ho grande fid |
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Leggendo l'articolo sembra che l'Evolution sia stato quasi un flop...io c'ero e non mi è sembrato così male anzi. Sia ben chiaro non sono un musicista e non ci capisco nulla, sono solo un "fruitore del metal" e sinceramente non mi sono accorto ti gran problemi audio ecc Certo ad esempio i Nightwish lo scorso ottobre al Mazda di Milano avevano un suono strapitoso, ma quando son partito per l'Evo son partito con l'idea di farmi un giornata di divertimento, per stare in compagnia, se volevo un bel suono mi mettevo le cuffie a casa. Renaz, a volte non credi che questi eventi siano per il "popolo bue" (come me) e non per esperti del suono? C'erano tante altre componenti da valutare, il semplice fatto di essere su un campo da calcio e non in un'arena polverosa era notevole... Mah a volte si perde di vista la semplicità della cosa e ci si concentra sui dettagli (questo lo vedo nel mio campo, fumetti) ma in fondo la musica, il disegno o l'arte in generale dovrebbe essere per tutti |
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ah,scusa,su una cosa sono d'accordo:i vision bleak.mortalmente soporiferi |
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ora nn facciamo tragedie...niente di personale,eh,capiscimi....dal mio punto di vista nn sono offese,sono opinioni contrastanti,magari le tue da esprimere con più cautezza...parli male dei vision divine,noiosi,minori di un tempo con la vecchia formazione e quant'altro...ok,facciamo un discorso più tecnico:mi pare di intuire dal tuo discorso che tu li valuti poco validi,poco tecnici.magari sarò ignorante io,ma una voce come quella di luppi nn mi pare si trovi tantissimo in giro...ti sei ascoltato i cd con la sua voce all'attivo?prendi identities...nn potrai certo dirmi che la voce in questo pezzo nn sia notevole,tali gli acuti e l'intonazione.prendiamo poi olaf:certo,siamo d'accordo,i veri maghi della chitarra sono ben altri,come pure i suoi virtuosismi saranno inferiori a quelli di altri geni;ma forse è meglio una versione meno impegnata come la sua,nn credi sarebbe noioso farsi un'ora e passa di concerto con solo schitarrate noiosissime o giri psichedelici e,forse,psicopatici qu |
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In effetti quello degli Entombed è di fatto l'unico commento che accetto di buon grado, dal momento che purtroppo li ho considerati da sempre un gruppo sopravvalutato, e di certo la loro esecuzione (la prima e unica che ho visto della loro carriera, lo ammetto candidamente) non mi ha fatto cambiare idea su questo. Dunque, dicevo, accetto di buon grado insulti da questo punto di vista dal momento che è ovvio che piovano insulti quando si boccia una band storica. Digerisco un pò meno l'"ignorante" sulla musica in generale, e l'insinuazione sul fatto che all'Evolution neanche ci fossi stato. |
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vedi,io rispetto ovviamente ogni opinione,ma arrivare a definire(anche x il loro passato)banali e privi di mordente un gruppo storico,seminale e quant'altro come gli entombed x esempio....nn dirmi che nn ti aspettavi qualche critica a tale commento,dai...cmq i gusti son gusti,nn mi permetto certo di criticarti x qst,ma ci vuole anche una certa capacità di giudizio.....va beh,metal up your ass a tutti... |
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I Dark Tranquillity li ho visti 4 volte dal vivo, e non hanno mai fatto una scaletta così noiosa, te lo posso assicurare. I Vision Divine li ho visti per la prima volta, ma ti assicuro che non c'è paragone con le prestazioni live dei Labyrinth (li ho visti 3 volte)... se nei VD fosse rimasta la line up originaria (ovvero quasi tutti Labyrinth), sarebbero stati di certo migliori. Cmq se a te sono piaciuti tutti i gruppi non posso che esserne felice. Non capisco perchè mi devo prendere dell'ignorante se ho trovato noiose 4 prestazioni, ma non importa, ogni commento è ben accetto. |
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non sono d'accordo con diversi(svariati)punti della tua recensione.credo che il concerto sia stata una figata,nn capita tutti i giorni di spararsi dieci potentissime(a parte i vision bleak,che mi han fatto schifo)band in un posto bello come questo con anche il lago dietro,ideale x rinfrescarsi(x di più a 30euro...)......banali gli entombed?noiosi i dark tranquillity?noiosissimi i vision divine?ma tu ci sei stato al concerto davvero?a giudicar da quel che dici nn mi pare sinceramente...certo,il sound nn era ottimo,ma mi sembri esagerato,e dagli aggettivi che usi,perdonami,ma sinceramente anche parecchio ignorante |
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Io mi sono divertito abbastanza e mi è piaciuto molto il concerto degli Orphaned Land che sono davvero unici in questo momento. Bell'articolo e belle foto. |
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Potresti essere più chiaro? Cosa non ti è piaciuto della rece? |
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ahaha questa review mi era proprio sfuggita !! Ma chi avete mandato a vedere il concerto ? Era il suo primo festival ? Trovate qualcuno di + competente per le prossime recensioni. |
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ahh un altra cosa...sebastian bach e' morto dopo slave to the grind???ma va caga va |
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sebastian bach ha fatto un grande concerto se poi dovete pensare che la voce sia identica ha quando aveva 20 anni,credo sia nella normalita' che sia un po' andata giu'...va va sebastian e' stato il vero headliner della serata |
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Bach è morto dopo Slave to the Grind!!! |
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Eheh, toccato. Sì, in effetti si può dire che fare lo sborone sia un tocco ad effetto nel metal, il problema sta nello sfoggio tecnico DI THORSEN: è un pò come mangiare una minestra dall'odore invitante ma che in realtà è totalmente insapore. Ma alla fine è solo un'opinione personale. Vi piace Olaf? E vabbè, mi fa piacere solo piacere! Viva il metal made in Italy! |
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Alura: La voce di Sebastian bach se hai notato nel mix era davvero bassa rispetto agli altri strumenti, inoltre aveva un sacco di effetti sopra. Se un cantante non ha niente da nascondere la sua voce se la fa tenere bella alta e del riverbero se ne frega in quanto vuole farsi sentire bello definito... Sbastian evidentemente ha fatto una scelta diversa e questo mi ha insospettito. Inoltre più di un suo acuto è stato davvero roco. Seconda cosa: ma non è una prerogativa del chitarrista metal fare lo sborone sul palco? Per il resto concordo anche io che Luppi con i Vision deve ancora trovare una sua dimensione di Showman. |
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"Escludendo la solita spavalderia di Thorsen e le presentazioni del nuovo (bravo) cantante Michele Luppi (...)" Non mi pare proprio di aver scritto che Luppi ha cantato male, anzi è stato bravissimo, dopotutto ha studiato molto. Ho solo detto che le presentazioni (non PRESTAZIONI) delle canzoni erano leggermente pacchiane. E riguardo a Thorsen...beh sono certo che molti concorderanno con me sul fatto che oramai si è fossilizzato sulla solita tecnica, ma nonostante ciò ne dà sfoggio come se fosse il dio in terra. Non è una novità del momento, lui è sempre stato così, dopotutto. |
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questo commento e' per il tipo che ha scritto che sebastian bach si e' impegnato di piu' a far vedere che e' ancora in forma..la voce di sebastian mi sembrava davvero ancora bella e migliorata ,forse rispetto a qualche anno fa.sicche ' non dire cazzate va!!! |
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Ma guarda un po' i Vision Divine sono stati il mio gruppo preferito della giornata, anche di più di quel Sebastia Bach più impegnato a far vedere di non essere uno showman finito piuttosto che a cantare e di quei Nightwish che hanno suonato davvero poco e con una prestazione sul palco a dir poco disastrosa (la scaletta invece era buona). Prima di parlare di sweep e vocalizzi insensati cerca di ascoltarti un po' meglio i brani... ma lo hai sentito il CD? E poi, a parte tutto: se si escludono 2 vocalizzi (uno acutissimo ed un'altro lunghissimo) Michele si è limitato a fare esattamente ciò che fa su CD (che non è poco)... non come qualcun altro (leggi Tiranti) che fa tutto in falsetto un'ottava sopra solo per far vedere che è bravo. |
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