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CRYPTOPSY + CATTLE DECAPITATION + DECREPIT BIRTH + Altri - Rock’n’Roll Arena, Romagnano Sesia (NO), 20/04/2013
25/04/2013 (3975 letture)
Per qualsiasi amante del death metal tecnico, un evento come quello che si è tenuto al Rock’n’Roll Arena di Romagnano Sesia è praticamente impossibile da disertare. I Cryptopsy, dopo il loro recente full length omonimo, si sono dati ad una serie di date in giro per il mondo. In questo tour, i nostri canadesi preferiti sono stati accompagnati da nomi altrettanto importanti come i Cattle Decapitation – anch’essi freschi di studio con il loro Monolith of Inhumanity – ed i Decrepit Birth, senza contare una serie di band ad apertura dei vari show diverse di paese in paese. A Romagnano Sesia, nella fattispecie, le tre band di supporto sono state tutte italiane: si parla di una band con esperienza ultradecennale, ovvero gli Eyeconoclast di Roma, ma anche di gruppi più giovani, vale a dire i Synodik, genovesi, e gli Humangled di Pisa. Assenti invece, per motivi che ignoro, i The Last Shot of War, del Belgio. Questo ha causato uno slittamento degli orari previsti, facendo iniziare lo show alle 19:00, anziché alle 18:20 come inizialmente programmato. Devo dire che questa mancanza ha giocato a mio vantaggio, dal momento che mi ha permesso di godermi anche gli Humangled che, giungendo io alle 19:00 precise, avrei altrimenti perso. Vediamo più nel dettaglio com’è stata la serata.

HUMANGLED
Al quintetto di Pistoia è spettato l’onore di aprire la serata, con del buon death metal diretto ed energico. La performance del gruppo è stata sicuramente soddisfacente, grazie anche agli ottimi suoni – da questo punto di vista il Rock’n’Roll è una garanzia – ed alla bontà intrinseca della proposta, non particolarmente originale ma piuttosto adatta ad essere suonata dal vivo e a scaldare il pubblico – ancora scarso – presente. Il gruppo, che ha attinto le canzoni dal proprio album Fractal e dal nuovo EP Odd Ethics, può essere criticato dal punto di vista della presenza scenica: i membri della band appaiono un po’ statici e distaccati, con una piccola eccezione per il cantante Andrew, che si è anche preoccupato di introdurre i pezzi nella maniera meno banale possibile.

SYNODIK
Eccellente la prova della formazione genovese: l’impianto di alta qualità ha consentito ai Synodik di esprimere al meglio il proprio technical death metal ricco di sfaccettature. L’esibizione è stata in grado di catturare l’attenzione, per merito anche dell’ottimo palco e dei suoni congegnali anche alla band, oltre che del pubblico, come il bassista Giacomo mi confiderà più avanti nella serata. Indiscutibili le capacità tecniche dei ragazzi, specialmente per quanto riguarda la sezione ritmica, costituita da Giacomo ed Edoardo dietro alle pelli, e per la chitarra solista, a cura di Leandro. Le canzoni, estratte dal disco Sequences for a New Matrix, rendono molto bene dal vivo nonostante la complessità tecnico/strutturale: menzione particolare meritano le due tracce conclusive, City of Falling Rain e la title track, che hanno fatto "calare il sipario" su uno show davvero sorprendente.

EYECONOCLAST
I romani sono gli ultimi a suonare prima dei tre "pesi massimi" della serata. Gli Eyeconoclast sembrano volersi rifare del non aver potuto suonare nella data di Pistoia del tour - a causa del furto del loro set di piatti – e fanno ricorso a tutta la loro esperienza per infiammare il pubblico, sempre più nutrito. Malgrado il songwriting un po’ derivativo, le canzoni della formazione hanno un tiro niente male ed era difficile non venire coinvolti dalla prestazione della band, con un buon numero di anni di attività alle spalle. Il picco si è avuto con le tracce Anoxic Waters – dedicata al ladro di piatti – ed Executioner (Slayer of the Light), prese dal loro più recente album studio. Una volta terminata la performance degli Eyeconoclast, sono uscito a fare una piccola pausa, quanto mai necessaria prima dell’entrata in scena dei tre colossi d’oltreoceano.

DECREPIT BIRTH
Il locale è ormai quasi pieno quando iniziano a suonare i Decrepit Birth, esponenti di spicco del technical death metal a stelle e strisce. La strumentale Of Genocide rappresenta un’introduzione all’esibizione vera e propria, a mio avviso la migliore dell’intera serata. Bill Robinson, autentico signore del palcoscenico, ha tutto il tempo di presentare la band ed esternare il proprio affetto nei confronti dei fan italiani prima di partire con il secondo estratto dal debutto …And Time Begins, The Infestation, durante il quale il pubblico si scatena in un po’ di sano mosh. Robinson è un esplosivo concentrato di carisma: interagisce continuamente con i suoi compagni, cerca il contatto fisico con il pubblico, non sta fermo un istante. Memorabili i suoi "duetti" con il chitarrista Matt Sotelo, che comprendono un audace – e spassosissimo - assolo di air guitar suonato da Bill sul suo microfono. Sotelo, assieme a Bill, spicca particolarmente tra gli altri membri per capacità tecniche infallibili, nonostante sia spesso concentrato sul pubblico, al quale non mancherà di far toccare la propria chitarra a fine esibizione, alla stregua di una sacra reliquia. In generale, la band mostra di divertirsi un mondo, come e più di coloro che la stanno osservando, facendo passare assolutamente in secondo piano qualche minuscolo errore compiuto dal bassista. Passando attraverso due canzoni prese da Diminishing Between Worlds e due da Polarity, i Decrepit Birth chiudono l’esibizione con la cover di Crystal Mountain degli immortali Death, la quale ha stregato tutti quanti, compreso il sottoscritto che non vede di buon occhio le cover, specialmente in sede live. Grandi!!!

SETLIST DECREPIT BIRTH
1. Of Genocide
2. The Infestation
3. A Gathering of Imaginations
4. The Resonance
5. Diminishing Between Worlds
6. Symbiosis
7. Crystal Mountain (Death cover)


CATTLE DECAPITATION
I quattro di San Diego calcano il palco ed è subito massacro. L’esibizione dei Cattle Decapitation, totalmente incentrata sul loro ultimo disco Monolith of Inhumanity, è di un’intensità bestiale e ci si è trovati davanti ad un muro di suono impressionante, costruito con una sola chitarra. Questo ha portato ad una leggermente minore chiarezza del suono rispetto alle band precedenti, ma nulla di grave: la precisione e la bravura dei Cattle lasciano basiti e tutta la pesantezza e la cattiveria del loro album è perfettamente ricreata. Sicuramente, la follia assoluta di Travis Rayan al microfono gioca un ruolo importante: il cantante non si limita a ruggire i suoi testi del microfono, ma li interpreta accompagnando la sua voce caratteristica con una grande eloquenza nelle espressioni facciali e nell’utilizzo del corpo. Tra una linea vocale e l’altra non manca di deliziare gli astanti con dei virtuosismi nella nobile arte dello sputo, il che immancabilmente suscita una risata tra il pubblico altrimenti impegnato in un costante mosh pit. Josh Elmore non sbaglia un colpo con la sua sei corde e questo, unito alla rocciosa sezione ritmica, garantisce una potenza devastante in pezzi killer come The Carbon Stampede o Forced Gender Reassignment. Il gruppo, però, non delude neanche in quelle sezioni più melodiche ed epiche caratteristiche di tracce come Lifestalker e la conclusiva, eccezionale Kingdom of Tyrants. Nel complesso, un’esibizione inattaccabile e coinvolgente, a dimostrazione che i Cattle Decapitation sono maturati non solo in studio, ma anche dal vivo, passando dall’essere una buonissima live band ad un’autentica macchina da guerra.

SETLIST CATTLE DECAPITATION
1. The Carbon Stampede
2. A Living, Breathing Piece of Defecating Meat
3. Dead Set on Suicide
4. Lifestalker
5. Do Not Resuscitate
6. Your Disposal
7. Forced Gender Reassignment
8. Kingdom of Tyrants


CRYPTOPSY
Quando i Cryptopsy si presentano sul palco, non posso non notare – con un certo disappunto – che si esibiranno con il solo Christian Donaldson alla chitarra. Naturalmente ero a conoscenza dell’abbandono di Jon Levasseur, che ha lasciato il gruppo poco dopo l’uscita di Cryptopsy, ma mi sarei aspettato quantomeno la presenza di Youri Raymond, a livello teorico la seconda ascia della band. Purtroppo il gruppo canadese verrà penalizzato non poco da questa mancanza, rendendo certe sezioni meno coinvolgenti di quanto avrebbero potuto essere. Il gruppo apre con Two-Pound Torch, opener adattissima e trascinante, sfortunatamente piagata da un problema al microfono di Matt McGachy, che ha portato all’esecuzione di un pezzo strumentale per oltre metà del suo corso. Sistemato l’inconveniente, la band si lancia nel primo estratto dallo storico None So Vile, vale a dire Benedictine Convulsions. Il pezzo permette al combo di confermare le proprie qualità, soprattutto a McGachy, che si dimostra sensibilmente migliorato e dotato di una buona presenza scenica – anche se da questo punto di vista non può che uscire leggermente sminuito dopo l’esibizione di due frontman a dir poco eccezionali come Robinson e Ryan. Proseguendo con la scaletta, che va a pescare principalmente da None So Vile e Whisper Supremacy, oltre che dall’ultimo album, si giunge ad una bellissima medley di pezzi tratti da Blasphemy Made Flesh. Memorabile lo scream di Open Face Surgery, che McGachy ha astutamente pensato di eseguire assieme al pubblico presente nelle prime file: una soluzione intelligente che ha reso il momento molto emozionante, specie per coloro che sono stati direttamente coinvolti, me compreso, "aggirando" al contempo una sezione vocale molto difficile da eseguire. Dopo l’encore, i Cryptopsy sono tornati sul palco per eseguire tre canzoni conclusive, tra le quali Slit Your Guts – in cui l’assolo di basso di Olivier Pinard mi ha favorevolmente colpito – e la storica Phobophile, chiusura di una serata senza dubbio da incorniciare. I Cryptopsy non hanno dato il meglio di loro stessi – eccezion fatta per Flo Mounier, sempre al massimo, e per Pinard che ha davvero convinto – ma nonostante questo sono riusciti comunque a garantire una performance di alto livello. Certo, dopo due esibizioni colossali come quelle che hanno preceduto la band, ci si poteva aspettare qualcosa in più, ma ci si può tranquillamente accontentare.

SETLIST CRYPTOPSY
1. Two-Pound Torch
2. Benedictine Convulsions
3. Emaciate
4. Worship Your Demons
5. Graves of the Fathers
6. Shag Harbour’s Visitors
7. Cold Hate, Warm Blood
8. Blasphemy Made Flesh Medley
--- Encore ---
9. Slit Your Guts
10. The Golden Square Mile
11. Phobophile



Metal3K
Giovedì 9 Maggio 2013, 10.05.59
11
@Luca: se tutti quei capelli appartengono a te ti faccio i complimenti, beato tu
Luca
Mercoledì 8 Maggio 2013, 20.32.27
10
Serata devastante.... specialmente il Cirlepit finale! P.S.otete vedermi in prima fila nella foto sotto il volantino xD
pulkan
Venerdì 26 Aprile 2013, 23.06.10
9
se qualcuno sa con precisione il medley inerente a "blasphemy made flesh" (oltre la già citata "open face surgery") ....glie ne sarei molto grato!
Doomale
Giovedì 25 Aprile 2013, 20.37.42
8
...beato chi è andato..non so che darei per vedere a Roma i Cattle Decapitation...Massacratori con lucida follia! Deve esser stato davvero un bel concertone
The Void
Giovedì 25 Aprile 2013, 20.09.14
7
Presente a pistoia, concertone assurdo, bravi cattle e decrepith ma cryptopsy allucinanti! Anche con una chitarra hanno distrutto tutto e tutti, tracklist differente (hanno messo white worms, defenestration, e poi non ricordo), praticamente ho cantato con matt ahahah! Bravi bravi bravi
Pat
Giovedì 25 Aprile 2013, 16.39.18
6
Concordo con Peppe...Nonostante i continui sollecitamenti dei cantanti di tutte le band c'è stata pochissima partecipazione da parte del pubblico..McGachy quando ha detto "dont be a pussy" ci ha azzeccato in pieno... A parte questo,personalmente sono soddisfatto delle performance delle bands..Suoni impeccabili,tanta tecnica muro sonoro violentissimo!
MrFreddy
Giovedì 25 Aprile 2013, 13.16.59
5
Certo che sono sicuro... Con le prime tre band no, con i db solo durante gli estratti da and time begins e coi cd e i cryptopsy ce n'era spesso e volentieri... Ho anche partecipato in prima persona, quindi...
Peppe
Giovedì 25 Aprile 2013, 12.37.48
4
Sicuro di aver visto il concerto di Romagnagno? Perché che io ricordi di mosh ce n'era poco e niente... Comunque concerto della madonna da parte di tutti!
Bloody Karma
Giovedì 25 Aprile 2013, 11.40.43
3
levausser ha di nuovo abbandonato la band??? mah...
SleepingGiant
Giovedì 25 Aprile 2013, 11.23.56
2
Concerto della madonna! Tutte esibizioni di livello altissimo. Menzione particolare per Flo Mounier, dal vivo ho visto suonare colossi come George Kollias, Steve Asheim, Inferno, ma nessun batterista mi ha impressionato come lui in sede live. Grandi!
tenebra occulta
Giovedì 25 Aprile 2013, 2.35.59
1
report completo ed esaustivo, bel lavoro! e immagino bel concerto!
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