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VADER + MELECHESH + STERBHAUS + W.I.L.D - Init Club, Roma (RM), 24/04/2013
28/04/2013 (2704 letture)
Occasione imperdibile per gli amanti del death la data capitolina del Back To The Black Tour che ha visto l’esibizione degli inossidabili polacchi Vader e degli israeliani Melechesh accompagnati da due promettenti gruppi, gli svedesi Sterbhaus ed i francesi W.I.L.D Il concerto si è svolto all’Init Club in via della Stazione Tuscolana, 133 (l’evento originariamente doveva svolgersi al Jailbreak Live Club, ma a causa di un furto perpetrato da ignoti di quasi tutta l’attrezzatura ciò non è stato possibile).

W.I.L.D
I corpulenti transalpini W.I.L.D (precedentemente si chiamavano Wild Karnivor) hanno suonato per circa mezz’ora -inizialmente di fronte a sette persone poi salite a una ventina, sigh!- pezzi per lo più estrapolati dal loro terzo album del 2012 Agony of Indecision proponendo del viscerale death/thrash e ponendo in risalto un’apprezzabile tecnica complessiva. Mi ha colpito in particolar modo l’ugola graffiante del singer Jérôme Thilly che canta in stile growl ed il dirompente lavoro della sezione ritmica composta dal duo Thomas Verdonck e Eddy Meurin, mentre gli arcigni riff di chitarra sciorinati da Fred Patalas stordivano i pochi fortunati presenti. Da sballo puro la cover di Slave New World dei Sepultura! Si tratta di un gruppo da seguire che dal vivo, come avrete capito e come si suol dire, spacca proprio!

STERBHAUS
Dopo un cambio di palco durato troppo (ben mezz’ora) è stata la volta degli scandinavi Sterbhaus. Se gli opener hanno pienamente soddisfatto, meno interessante è stata l’esibizione di questo quartetto, presentatosi sul palco con le facce dipinte di nero, dedito ad un più convenzionale ed energico death/thrash trascinato dalla sei corde del duo Simon Olovsson e Jimmy Ahovalli. Di spessore anche il drumming forsennato di Victor Bingzelius. Nella mezz’ora (forse qualcosa di meno) concessagli hanno suonato pezzi tratti da Angels for Breakfast…and God for Lunch del 2012 con sugli scudi Insecticide. Peccato per l’acustica non proprio perfetta che li ha penalizzati, ma nel complesso è stata una performance discreta e nulla più.

MELECHESH
La curiosità era molta per i tanto attesi Melechesh, il cui genere può definirsi oriental black. Bella l’idea di riverberare la mitologia mesopotamica ed intrigante il fatto che il combo sia originario di Gerusalemme (i componenti vivono, però, in Olanda), ma il singer Melechesh Ashmedi non convince (meglio come chitarrista) e ho trovato alcune soluzioni musicali piuttosto accademiche e prive di quell’originalità che, invece, si attendeva. Ottima, comunque, la presenza scenica (il bassista e il secondo chitarrista hanno eseguito il primo pezzo Illumination: The Face Of Shamash con il volto e la testa coperti da un tagelmust come i Tuareg e Ashmedi è un vero e proprio animale da palcoscenico). Tra le tracce eseguite mi sono piaciute Ladders to Sumeria, contenuta nel pregevole full lenght Emissaries, Triangular Tattvic Fire, song tratta dallo splendido Sphynx del 2003, e la conclusiva Rebirth of the Nemesis (Enuma Elish Rewritten) unica canzone di spessore del controverso The Epigenesis di tre anni fa (mi ha stupito l’esclusione dalla setlist della magnifica Ghouls of Nineveh). Ho l’impressione che proprio da quell’opaco disco il gruppo si sia un po’ smarrito per strada. Attendiamo il prossimo platter e speriamo in un ritorno alle origini più marcatamente black.

VADER
A mezzanotte finalmente …i Vader (il loro nuovo atteso lavoro in studio intitolato Straight to Hell è in dirittura di arrivo). Si tratta di uno di quei gruppi che anelavo da tempo ammirare on stage specie dopo che alcuni miei amici mi avevano descritto le loro qualità in sede live. Devo ammettere di essere rimasto strabiliato dalla classe sopraffina di Piotr "Peter" Wiwczarek (la sua voce sembra provenire dall’inferno, nonostante gli evidenti problemi di acustica e si farà ricordare pure per una bestemmia urlata a squarciagola in italiano). Un’ora e mezza di pura devastazione sonora durante la quale è stato suonato, come preannunciato, tutto il disco Black to the Blind uscito quindici anni fa: davvero un grande’album non c’è che dire specie la title track! Non sono mancati classici come Sothis che ha aperto le danze e Dark Age dello storico debut album The Ultimate Incantation. Due delle tracce migliori dell’ultima impeccabile fatica discografica Welcome to the Morbid Reich hanno letteralmente estasiato e si è trattato di Return to the Morbid Reich e Come and See My Sacrifice. Come bis è stata eseguita un’eccellente versione di Hell Awaits dei mitici Slayer. Ineccepibile da tutti i punti di vista la prova di quest’inossidabile formazione con il duo Tomasz “Hal” Halicki e Marek “Spider” Pajak impegnati, oltre che a suonare divinamente, in un indefesso headbanging! Avrei preferito venisse proposta qualche song da Litany, un’opera che adoro, ma vabbè pazienza! Gli spettatori, divenuti nel frattempo un centinaio, si sono scatenati in un pogo forsennato e qualcuno ha provato l’ebbrezza di gettarsi dal palco tra la folla. Se siete amanti del death e vi capita l’occasione, andate a gustarveli ne vale la pena!

IN CONCLUSIONE
Una serata davvero divertente trascorsa insieme ai miei amici Marco e Asia con i quali abbiamo bevuto birra (un po’ troppa) lamentandoci, però, dell’ora eccessivamente tarda perché il concerto è terminato all’una e un quarto a causa dei tempi biblici intercorsi tra un’esibizione e l’altra. In questo senso gli organizzatori dovrebbero apportare correttivi facendo magari iniziare gli spettacoli prima anche se nel caso in esame a vedere gli W.I.L.D, come detto, non c’era praticamente nessuno (una tiratina d’orecchie il pubblico metallaro romano se la merita proprio).

SETLIST MELECHESH
1. Illumination: The Face Of Shamash
2. Sacred Geometry
3. Ladders to Sumeria
4. Defeating the Giants
5. Grand Gathas of Baal Sin
6. Triangular Tattvic Fire
7. Rebirth of the Nemesis (Enuma Elish Rewritten)


SETLIST VADER
1. Intro
2. Sothis
3. The Wrath
4. Fractal Light
5. Heading For Internal Darkness
6. The Innermost Ambience
7. Carnal
8. True Names
9. Beast Raping
10. Return To The Morbid Reich
11. Reborn In Flames
12. Foetus God
13. The Red Passage
14. Distant Dream
15. Come And See My Sacrifice
16. Black To The Blind
17. Dark Age
18. Vision And The Voice


Encore

19. Hell Awaits



valereds
Domenica 28 Aprile 2013, 17.55.23
6
Grandi Vader!!!
Ocean (fu Zarathustra)
Domenica 28 Aprile 2013, 13.49.18
5
Mi ero totalmente dimenticato di questo concerto e mi dispiace molto: i Vader, che ho visto a Roma quando vennero con i Gorgoroth, dal vivo sono una garanzia (e lo furono nonostante le circostanze particolarissime di quell'esibizione). Ma spiace soprattutto per tutto il resto: i guai del Jailbreak, le difficoltà organizzative, l'affluenza discreta ma non esaltante. Non conosco i W.I.L.D. e...beh, approfondirò, mi hai molto incuriosito.
hm is the law
Domenica 28 Aprile 2013, 13.25.21
4
@ Greatest_Tiz: è vero ed i prezzi non erano nemmeno eccessivi.
Greatest_Tiz
Domenica 28 Aprile 2013, 12.56.41
3
Ammazza quanto merchandising che hanno!!! Magari ce l'avessero tutti così..
doomale
Domenica 28 Aprile 2013, 10.08.43
2
Purtroppo stavolta non sono andato a vederli...ma una cosa è sicura..i Vader dal vivo sono una garanzia..li vidi nel 96 di supporto ai Cannibal Corpse e spaccarono alla grande..poi dopo un botto di anni li rividi coi Gorgoroth e rispaccarono come pochi altri...e oltretutto riescono a coinvolgerti e non se la menano come tante primedonne che sono in giro e non hanno neanche un dito del loro talento. I Melechesh non li ho mai visti..ma la loro proposta mi è sempre piaciuta..anche l'ultimo Epigenesis..e quindi a giudicare dal report anche il loro live set è stato interessante!Peccato..sarà x la prossima.
hm is the law
Domenica 28 Aprile 2013, 9.31.54
1
Colgo l'occasione per un bocca al lupo agli amici del Jaillbreak!
IMMAGINI
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Locandina del tour
ARTICOLI
28/04/2013
Live Report
VADER + MELECHESH + STERBHAUS + W.I.L.D
Init Club, Roma (RM), 24/04/2013
 
 
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