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MOTORPSYCHO - Circolo degli Artisti, Roma (RM), 06/05/2013
11/05/2013 (2509 letture)
Nell’ambito del tour a supporto del recente album Still Life With Eggplant, i norvegesi Motorpsycho si sono esibiti lo scorso 6 maggio nella Capitale (le date in Italia sono state in totale ben quattro). Il concerto si è svolto presso il Circolo degli Artisti, in via Casilina Vecchia n. 42, un locale non troppo ampio e letteralmente gremito di appassionati che attendevano con trepidazione l’evento. Puntuale come un orologio svizzero (i complimenti vanno anche agli organizzatori) la band ha iniziato lo show alle ore 21,30, come previsto, allietando gli astanti per due ore e mezza sciorinando musica a forti tinte psichedeliche (il monicker è tutto un programma). Il trio è stato accompagnato per l’occasione dal biondo chitarrista svedese Reine Fiske che ha collaborato nella stesura del citato lavoro; l’artista ha anche cantato e suonato magistralmente il mellotron (deve essere decisamente affezionato alla sua sei corde bianca che presentava evidenti segni di usura).
Questa talentuosa formazione, in attivo dal 1989, ha cambiato camaleonticamente pelle nel corso degli anni. I dischi in studio, sinora ne sono stati sfornati sedici, dispongono di una veste mutevole che difficilmente si fa imbrigliare in un genere specifico e le lunghe ammalianti jam session, derivative dai fantastici seventies (The Grateful Dead, Pink Floyd, Jefferson Airplane e la lista potrebbe continuare), hanno il potere di inebriarti piacevolmente trascinandoti in un mondo onirico e fantastico.

Le composizioni sono state rese in modo impeccabile e d’altronde il bagaglio tecnico del bassista Bent Sæther -ottima, peraltro, la sua presenza scenica- e del chitarrista Hans Magnus Ryan è a dir poco di elevato spessore. Anche Kenneth Kapstad, presentatosi in canottiera, ha suonato divinamente la sua batteria bianca che è stata posizionata inusualmente sulla parte destra del palco.
L’esibizione si è svolta in due parti.
Nella prima sono state eseguite tre delle cinque tracce che compongono Still Life With Eggplant (titolo piuttosto bizzarro tradotto significa natura morta con melanzana): la cover August dei Love, la dirompente Hell, Part 1-3 -splendida cavalcata doomeggiante con divagazioni stoner e ammiccamenti vocali melodici- e Barleycorn (Let It Come/Let It Be)), song acustica munita di un azzeccato ritornello e belle parti di chitarra. Tra gli altri brani citiamo l’opener Year Zero (a Damage Report), una suite di oltre undici minuti introdotta da una parte strumentale che apre ad un lineare e accattivante tema portante melodico per chiudersi con lunga jam session; la trascinante The Ocean in Her Eye tratta da Trust Us e Watersound (estrapolata dal doppio Thimoty’s Monster), perfetta fusione tra linee progressive e hard rock melodico con arpeggi alla sei corde a dominare; da sballo Überwagner or A Billion Bubbles in My Mind, uno dei momenti che ho maggiormente gradito in quanto arricchita dalla riproposizione di The Pilgrim, autentica perla del repertorio dei Wishbone Ash.
Dopo una pausa di pochi minuti i Motorpsycho hanno sorpreso un po’ tutti riproponendo praticamente tutto il full length Blissard. Non so dire se si tratti del miglior platter prodotto dal combo di Trondheim, ma certamente è tra i più significativi. Egregia l’esplosiva S.T.G. -i musicisti l’hanno colorita con un po’ di scenografia portando insieme gli strumenti in alto durante il refrain- ed emozionante la lunga lisergica Fools Gold che ha posto il sigillo ad una serata eccellente.

Tanta la classe che ho ammirato e grande è stata la partecipazione da parte del pubblico, caratteristica quest’ultima non da poco, che incornicia una serata all’insegna della musica d’autore. Non riesco proprio a comprendere le ragioni per cui i Motorpsycho rimangano fondamentalmente (almeno in Italia) una band di nicchia tenuto conto che nel settore del rock alternativo sono senza dubbio tra i migliori in circolazione. Dal punto di vista meramente personale la serata rimarrà indelebile nei miei ricordi: ho assistito al concerto con il grande amico Pietro che non vedevo da tanto tempo e che è partito entusiasta da Rieti per ammirare con me i suoi beniamini.
La magia della musica, ragazzi, unisce ed è davvero infinita.

SETLIST MOTORPSYCHO
1. Year Zero (a Damage Report)
2. The Ocean in Her Eye
3. August
4. Überwagner or A Billion Bubbles in My Mind/Pilgrim
5. Hell, part 1-3
6. Feel
7. Barleycorn (Let It Come/Let It Be)
8. Watersound
9. You lied
10. The Bomb-Proof Roll and Beyond (for Arnie Hassle)


----Seconda Parte----

11. Sinful, Wind-Borne
12. Drug Thing
13. Greener
14. s Numbness
15. The Nerve Tattoo
16. True Middle
17. S.T.G.
18. Manmower
19. Fools Gold



andrewlikesmusic
Mercoledì 29 Marzo 2023, 15.26.20
7
Ero presente al concerto e lo ricorderò per tutta la vita. Fu un vero viaggio per i sensi che mi sorprese, nel senso che non pensavo dal vivo potessero essere meglio ancora che su disco. I Motorpsycho sono una band di musicisti preparati che ha una visione ampia della Musica. Esprimono una potenza rafforzata dalla notevole fantasia delle loro composizioni. A mio parere sono i migliori in ambito Progressive/Psychedelic Rock/Hard Rock.
HPS
Giovedì 20 Giugno 2013, 11.01.39
6
mty favourite band ever... bella rece....!
Hm is the law
Martedì 14 Maggio 2013, 2.49.00
5
@ Barracuda: grazie a te!
Barracuda
Lunedì 13 Maggio 2013, 21.49.58
4
Immensi!!!!!!!! Leggendo questo live report mi rimarrà a vita il rammarico per non esser riuscito ad assistere all'esibizione!! Tanks Hm is the law
hm is the law
Lunedì 13 Maggio 2013, 21.05.00
3
@ Pietro: non ci fermeremo mai, la musica è vita!
Pietro
Lunedì 13 Maggio 2013, 20.37.14
2
Della serie "ma che bel filotto.........." Abbiamo iniziato con i Tool, a Marino nel 2006, per poi proseguire con i Grinderman nel 2010 a Roma sino ad arrivare allo stupendo concerto dei Motorpsycho. E non ci fermeremo di certo qui!!!!! Grazie grande Fabio, grazie amico mio!!!! Picco del concerto Sonic Teenage Guinevere con a ruota Drug Thing e Hell 1,2,3.
Giovanni
Lunedì 13 Maggio 2013, 10.13.30
1
Grande gruppo li vidi alcuni anni fa e mi piacquero tantissimo. Bel report.
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