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FESTA BIKERS - Day 1, Cologno al Serio (BG), 29/08/2013
03/09/2013 (2690 letture)
Nel contesto della annuale Festa Bikers di Cologno al Serio (BG), l’ampio palco collocato nell’area del raduno ospita quest’anno nomi davvero importanti della scena italiana, tra i quali gli storici thrasher Bulldozer, i power metaller Freedom Call e i classici Strana Officina. Il giovedì vede l’affollarsi di un pubblico nutrito per un evento in settimana, ma è perchè il seguito dei Bulldozer non manca di supportare energicamente e in gran numero la formazione di AC Wild e Andy. In apertura l’azzeccata scelta dei giovani thrasher emiliani Game Over, che hanno dato prova di saper suonare in modo energico e divertente, aprendo con del sano metal una serata tra motori, salamelle e birra.

GAME OVER
Quattro giovani ragazzi che propongono thrash alla vecchia maniera, di quello in genuino stile ’80, puro e semplice: una storia che abbiamo già sentito molte volte, ma i Game Over sono riusciti ad impressionare e ad impressionarmi, non solo per l’attitudine al genere e il modo di tenere il palco, ma anche per i pezzi che, pur nella loro linearità, schivano ampiamente noia e banalità, unendo al thrash in stile Bay Area del quartetto di Ferrara melodie ben strutturate, rapidamente memorizzabili, incisive e capaci di suscitare tra i (non pochi) astanti mosh, headbanging e in generale una coinvolta partecipazione. È molto convincente l’opener Mountains of Madness, che intuisco possa essere un dovuto tributo a Lovecraft; non mancano comunque pezzi dal colorito ironico, come la rapidissima Nuclear Shark Attack, ma i pezzi mantengono sempre un tiro difficilmente scalfibile dalla critica e un decisamente maturato gusto per il genere. Sono convincenti anche i pochi estratti dal futuro secondo album, previsto per il 2014. Tra i non rari siparietti tra il cantante e i presenti, scambi di battute e quant’altro, nonché l’incessante alchimia di tupa-tupa e riff taglienti, i Game Over conducono uno show di circa 3 quarti d’ora davvero ricco di passione, preparazione musicale più che discreta e tanto, tanto, tanto sano thrash ignorante.

SETLIST GAME OVER
1. Mountains Of Madness
2. Abyss Of A Needle
3. Tupa Tupa Or Die
4. Eyes Of The Mad Gardener
5. Overgrill (El Grillador Loco)
6. N.S.A.
7. Bleeding Green
8. Another Dose Of Thrash
9. Evil Clutch
10. Dawn Of The Dead


BULLDOZER
Poco dopo le 10 e mezza le luci si spengono nuovamente davanti all’ormai ben nutrito pubblico bergamasco e i membri dei Bulldozer cominciano a fare la loro entrata sulle inconfondibili note dell’Overture di Neurodeliri, un pezzo più che adatto al ruolo di opener, data la commistione che presenta tra il thrash brutale e diretto della formazione e le tastiere (delle quali si occupa il giovanissimo figlio di Contini). AC Wild, nella sua immancabile tunica, si posiziona dietro al suo pulpito insanguinato con le corna alzate al cielo e lo uno sguardo sinistro prima di iniziare a cantare, con un’energia che non lascia certo indifferenti i presenti, tanto che il moshpit è subito attivo. Immediatamente dopo, il carismatico frontman annuncia una parte della setlist (con mia immensa gioia) dedicata al side A del classico IX, il terzo disco dei Bulldozer; Andy, il chitarrista ancora presente dalla formazione originale (l’unico insieme a Contini), comincia l’assalto al fulmicotone di IX (o meglio The Ninth Circle of Hell), pezzo dall’impatto allucinante, cui seguono senza interruzione la strofa e il chorus della successiva Desert! e un nuovo reprise della precedente. I suoni sono più che soddisfacenti e permettono alla band di muoversi facilmente tra un pezzo e l’altro, non lasciando scampo agli astanti in costante headbanging. Come non parlare poi di uno dei pezzi imprescindibili e marchio di fabbrica della band italiana, Ilona The Very Best, con ironia presentato dallo stesso AC Wild come pezzo da loro dedicato alla "grande maestra" della pornografia, tanto che cantando non si fa mancare gestualità esplicite che unite all’impatto sonoro complessivo, rendono lo show dei Bulldozer assolutamente unico. E se si è parlato di donne, anche Misogynists è d’obbligo: un pezzo, che come racconta il cantante, non mancò di essere aspramente criticato per il suo testo che, non preso con la giusta ironia e intento umoristico, venne considerato offensivo da diversi metal magazine stranieri, i quali, per citare proprio AC, "…non capirono un cazzo come al solito". Il metal dei Bulldozer non conosce compromessi con educazione e moderazione, ma un chorus inneggiante alla masturbazione non può che essere fantastico. E per rincarare la dose allegramente e bonariamente maschilista, il coro "Milan!!!" di The Derby, pezzo cadenzato e potente, nonché ultimo estratto di IX, viene sostituito con un più opportuno "Figa!!!". Di certo è un gruppo da amare, senza se e senza ma; a chi invece lo odia e non ne capisce l’intento ironico (oltre che metallicamente distruttivo), dedicano una sbeffeggiante Impotence o, proprio per le band, un’immancabile Minkions. Apprezzatissimi poi, gli estratti dal secondo album, quale l’oscura e malvagia title-track The Final Separation o Ride Hard – Die Fast, sulla quale la coppia di batteria e basso formata dai due membri dei Death Mechanism, Manu e Pozza, dà il meglio di sé. Non vengono esclusi da una così corposa scaletta anche degli estratti dal più recente e ottimamente riuscito Unexpected Fate, il primo album dopo la reunion; mantenendo i classici stilemi della band, la pesantezza e l’abrasività sono assicurate e l’ottimo chitarrista solista Giulio "Ghiulz" dà prova di una grande preparazione solistica (nonché gusto) muovendosi con decisione sulle 6 corde. Una breve pausa, scandita dal sentore intensamente old school e maligno della tape di The Exorcism, che apre il primissimo LP della band, The Day of Wrath, permette alla band di prepararsi per il finale e di radere al suolo tutta l’area circostante con la violentissima Cut-Throat e l’attesissima Whisky Time, cantata a squarciagola da moltissimi presenti. A seguire una più inattesa (ma fortunatamente proposta) We Are … Italian, che dà poi lo spazio adatto alla presentazione dell’intera formazione e alla commemorazione, come al termine di ogni loro show, del loro fondatore prematuramente scomparso Dario Carria, militante anche nei Neurodeliri, dal quale prende il titolo il quarto album a lui dedicato. A lui dedicano una più cupa e seria Willful Death, in cui la tastiera la fa nuovamente da padrona; infine, le stesse note di apertura chiudono lo spettacolare show dei Bulldozer, insieme all’inchino degli stessi e il coro "Bulldozer! Bulldozer!" da parte dei fan più affezionati. Non indifferenti al calore del pubblico, risalgono a sorpresa sul palco pochi secondi dopo e AC Wild, che reggendo una bottiglia di Jack Daniel’s dedica ai presenti e "all’alcolismo bergamasco" il bis di Whisky Time, che dà l’ultima possibilità ai supporter di fare casino prima di lasciare effettivamente il palco, tra grida e applausi, dopo oltre un’ora e venti di show da togliere il respiro.

SETLIST BULLDOZER
1. [Overture]
2. Neurodeliri
3. IX
4. Desert!
5. Ilona the Very Best
6. Misogynists
7. The Derby
8. Impotence
9. Minkions
10. The Final Separation
11. Ride Hard - Die Fast
12. Use your Brain
13. Bastards
14. Micro VIP
15. [The Exorcism]
16. Cut-Throat
17. Whisky Time
18. We Are... Italian
19. Willful Death
20. [Outro]

---- ENCORE ----
21. Whisky Time (bis)


CONCLUSIONI
I Bulldozer si confermano, anche dopo questa serata, una delle realtà storiche del metal tricolore, tuttora solidamente ancorata al proprio paradigma musicale ed espressivo, nonché ancora in grado di impressionare davvero in sede live. Grandi!



Giaxomo
Martedì 3 Settembre 2013, 11.26.02
1
Vabbè i Game Over sono la punta di diamante delle nuove leve nel panorama thrash italiano. Chapeau!
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