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ANTROPOFAGUS + DENIAL + SOMAN - L'Angelo Azzurro Club, Genova, 11/01/2014
16/01/2014 (3546 letture)
Primo concerto del 2014 per il sottoscritto e si riparte da dove avevo lasciato, ovvero dall'Angelo Azzurro di Genova, ove ebbi occasione di vedere i Tygers Of Pan Tang in una delle date italiane di dicembre.
Questa volta il contesto è diverso, anzitutto perché stiamo parlando di una serata death metal e poi perché i tre gruppi protagonisti sono genovesi, senza ospiti provenienti da fuori, un modo per tastare il polso del supporto locale di Genova.

SOMAN
Il primo gruppo a salire sul palco sono i Soman, band giovane sia come formazione (si parla di inizio 2012 nella pagina di facebook ufficiale) che come età media. Il loro è un death metal a tinte brutal abbastanza classico, peccato che i volumi delle due chitarre non rendano giustizia alle trame chitarristiche degne di nota. Da un punto di vista scenico il gruppo deve migliorare, dato che, a parte il cantante (che si è dato molto da fare per incitare il pubblico), gli altri membri della band mi sono sembrati un po' sulle loro.
I Soman stanno attualmente registrando il loro disco di esordio, per cui immagino che ci sarà occasione di ascoltare meglio la loro proposta e loro stessi potranno migliorare come personalità live.

DENIAL
La storia dei Denial è particolare: il gruppo risulta formato da più o meno dieci anni ed ha all'attivo un paio di demo, di cui uno dei quali, Morphogenesis, recensito anche da noi agli albori della webzine. Nonostante questo il disco di esordio non è mai arrivato e si è rimasti in una situazione di stallo (conditi da molti cambi di line-up) che è perdurata sino allo scorso anno, quando la band è tornata e le lavorazioni su quel famigerato debut sono iniziate.
La formazione è composta da musicisti già impegnati in altri gruppi genovesi, dai chitarristi Olly (attualmente nei Killers Lodge ed in passato membro live di Cadaveria e Sadist) e Doctor Rock, ascia degli Sfregio alla sezione ritmica vede invece impegnati il bassista Azoth (ex-Spite Extreme Wing e membro degli Ianva) ed il batterista Francesco La Rosa, anch'egli già negli Spite Extreme Wing e Ianva, oltre ad essere membro dei Thought Machine. Insomma, una formazione con esperienza completata dalla cantate Giulia.
Il genere proposto è un technical death metal non esasperato, che trae ispirazione dalla seconda parte di carriera dei Death, e non soltanto per la pregevole esecuzione verso la fine della cover Flattenning Of Emtions dell'immortale Human che ha parecchio animato il pubblico.
Le parti strumentali si sviluppano in passaggi parecchi tecnici che evidenziano le qualità del batterista e di Olly durante gli assoli e talvolta fanno capolino soluzioni melodiche che non stonano affatto. Il cantato è forse la cosa che mi ha convinto meno, ma questo più per gusto personale che per altro, nel complesso i Denial hanno mostrato ottime qualità e chissà se questo benedetto disco di esordio non possa essere una bella sorpresa in questo 2014 appena iniziato.

ANTROPOFAGUS
Curiosamente, da quando si sono riformati, gli Antropofagus non hanno mai suonato nella città di Genova, escludendo l'apparizione al Metal Valley del 2011 tenutosi però in quel di Rossiglione. In tanti quindi sono gli amici e gli appassionati accorsi a vedere una della band che ha dato lustro alla nostra città.
L'inizio è affidato a tre dei migliori brani di Architecture Of Lust, che mostrano subito l'ottimo stato di forma della band ed il fatto che a quasi due anni dall'uscita il disco non sia calato minimamente. I suoni sono inizialmente a posto, salvo però peggiorare di colpo quando il volume della chitarra di Meatgrinder si alza improvvisamente, tendendo a coprire gli altri e a far "friggere" la cassa. La botta è comunque micidiale, con una sezione ritmica precisa e potente ed il cantante Tya si dimostra padrone del palco; l'insieme funziona anche nei pezzi più vecchi e folli tratti da No Waste Of Flesh, come il classico Loving You in Decay, unita in questa occasione a Thick Putrefaction Stink in un putrido abbraccio.
Le teste cominciano poi scapocciare al tempo di Sadistic Illusive Puritanism, gemma in stile old school death metal sempre estratta dall'ultimo lavoro; la scaletta procede con il pogo il palco animato da qualche persona invasata ed un piccolo incoveniente accade prima di Eternity To Devour, quando la chitarra di Francesco rimane muta, forse a causa di un precedente cambio di strumento non concluso alla perfezione. Piccoli contrattempi risolti subito e che comunque fanno parte della dimensione live.
Per il finale viene rispolverata la vecchia Recollections of Human Habits, come chiusura gore ad una serata death metal.

Ebbi già occasione di vedere gli Antropofagus nel giugno del 2012 in occasione del release party di Architecture Of Lust, in occasione di quello che fu l'esordio dell'attuale formazione della band e di acqua sotto i ponti ne è passata da allora. I concerti (su tutti vorrei ricordare l'apparizione al Brutal Assault dello scorso anno) hanno migliorato l'affiatamento del gruppo, che ha così potuto così colmare l'unica pecca che notai allora, ovvero l'amalgama. Le date europee da headliner che gli Antropofagus terranno nel mese di settembre e che verrano annunciate a giorni sono solo il prossimo passo.

SETLIST ANTROPOFAGUS
1.Architecture of Lust
2.Exposition of Deformities
3.Sanguinis Bestiae Solium
4.Loving You in Decay
5.Thick Putrefaction Stink
6.Sadistic Illusive Puritanism
7.Eternity to Devour
8.The Lament Configuration
9.Demise of the Carnal Principle
10.Recollections of Human Habits


Tre gruppi con storie diverse ed una serata che si può dire riuscita, con una buona risposta del pubblico. Come ho già avuto modo di dire in altri report, ho notato con piacere la presenza di musicisti di altri gruppi underground genovesi, segno di supporto reciproco ed un piccolo presupposto alla creazione di qualcosa.

Foto Denial ed Antropofagus a cura di Nicola Giordanella



IMMAGINI
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Il flyer della serata
ARTICOLI
16/01/2014
Live Report
ANTROPOFAGUS + DENIAL + SOMAN
L'Angelo Azzurro Club, Genova, 11/01/2014
 
 
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