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SINHERESY - Diffondere l'eresia
19/01/2014 (2360 letture)
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Attraverso le parole del chitarrista Lorenzo Pasutto e del tastierista Daniele Girardelli cerchiamo di conoscere meglio i triestini Sinheresy, una delle migliori promesse del power metal italiano autori del sorprendente album d’esordio intitolato Paint the World pubblicato dall’etichetta discografica Bakerteam Records.
Hmitl: Salve Lorenzo e Daniele e benvenuti su MetallizeD! Cominciamo con la più classica delle domande di rito: raccontaci la storia del vostro gruppo. Lorenzo: Ciao MetallizeD!! Nell’ormai lontano 2009, dopo esserci stufati di suonare le solite cover, abbiamo deciso di concentrare le forze per creare qualcosa di nostro che allo stesso tempo incontrasse i gusti di tutti i componenti. Così sono nati i Sinheresy, una band di cinque elementi diventati poi sei con l’entrata di Daniele alle tastiere.
Hmitl: Come siete arrivati a scegliere il monicker Sinheresy? Lorenzo: Per non correre il rischio di omonimia abbiamo messo insieme due espressioni: peccato ed eresia. Oltre a questo sono anche delle parole che rappresentano spesso ciò che i nostri testi raccontano.
Hmitl: Siete stati un cover band dei Nightwish ai quali ritengo vi ispiriate ancora. Quali sono gli altri gruppi italiani e stranieri che vi influenzano maggiormente nel comporre ed in cosa vi differenziate rispetto ad altre band che suonano il vostro stesso genere? Lorenzo: Ognuno di noi mette del suo ed ognuno di noi ha influenze diverse. Passiamo dai Symphony X e Children of Bodom ai System of a Down e Iron Maiden per finire addirittura con i Queen!! Per quanto riguarda i gruppi italiani, sicuramente posso citare i Rhapsody of Fire. Quello che ci differenzia da altri formazioni è il possedere due cantanti dove entrambi interpretano il testo scambiandosi e alternandosi con pari importanza, oltre al fatto che Stefano usa pochissimo il growl.
Hmitl: Quali sono le tematiche trattate nei vostri testi? Lorenzo: I testi sono scritti da Cecilia e rispecchiano quello che lei prova durante la stesura degli stessi. In pratica i sentimenti, le emozioni e quello che le persone che le stanno intorno le trasmettono vengono, poi, trasformate in parole.
Lorenzo: Oltre alla produzione di maggior qualità e la più matura vena compositiva, Paint The World risulta meno cupo del precedente lavoro essendo appunto legato ai testi scritti da Cecilia che delineano l’atmosfera generale.
Hmitl: Quanto ha influito in positivo l’apporto di Johan Ornborg e Jens Borgren nella riuscita del progetto? Lorenzo: Sicuramente l’apporto di Johan nella fase di mixaggio è stato più che positivo, lui stesso ci disse che per far star tutte quelle tracce in singole canzoni sarebbe stata dura, ma con un lavoro di gruppo (siamo andati in Svezia) ci siamo riusciti con risultati più che ottimi. Jens ha fatto il lavoro del mastering... beh! ascoltate!
Hmitl: Com’è nata la collaborazione con Lorenzo Visintin, che ha magistralmente curato le parti orchestrali, e con il coro Auricolare Vivavoce? Daniele: Con Lorenzo è stato facile dal momento che è attualmente il mio insegnante di pianoforte! Avevo già avuto occasione di sentire alcuni suoi arrangiamenti orchestrali (principalmente provenienti da trailer e colonne sonore per il suo progetto di tributo alla saga di Final Fantasy con la sua band) di conseguenza è stato del tutto naturale da parte mia proporgli di lavorare con noi sulla componente orchestrale del disco! È stato fatto un ottimo lavoro da parte sua, e siamo entrambi fieri di quello che ne è venuto fuori! Per il coro Auricorale Vivavoce si è occupato Lorenzo, il chitarrista, di contattare la direttrice del coro, conoscendola di persona! Le abbiamo proposto la collaborazione, hanno provato un paio di volte i vari brani e poi via in studio. E’ stato un lavoro duro a causa del poco tempo a disposizione ma alla fine siamo molto soddisfatti di aver potuto includere delle parti di coro vero nell’album.
Hmitl: Nella mia recensione auspico per il futuro una maggiore personalizzazione del vostro sound ancora un po’ ancorato a stilemi conosciuti. L’apprezzabile utilizzo delle percussioni specie in Elua’s Gift può essere inteso in questo senso come un passo verso nuove direzioni? Daniele: La tipologia di percussioni iniziali di Elua’s Gift è presente anche in Last Fall e Lost in the Shadows. Per questo disco avevamo comunque pensato di incorporare nel nostro sound una componente cinematografica, per cui era previsto, durante la realizzazione di tali arrangiamenti, di includere in essi alcune parti di percussioni, nei punti in cui contribuivano alla costruzione di determinate atmosfere.
Hmitl: Quali sono le iniziative tese a supportare Paint the World? Daniele: Da quando Paint The World è uscito, abbiamo dedicato i mesi successivi a suonare dal vivo per far conoscere il nostro disco a più gente possibile! Inoltre siamo anche in fase di realizzazione del nostro prossimo videoclip, che sarà la title-track Paint the World!
Hmitl: Avete in programma un tour? Daniele: Finora, a parte il nostro release party a Trieste, abbiamo avuto modo di partecipare ad alcuni concerti, tra cui uno a Bologna, insieme agli Anathema (suonando in acustico) a fine ottobre, e alle date italiane del Brazitalian Tour, a metà novembre, suonando insieme ai Secret Sphere e agli Almah! Avremmo dovuto suonare anche a Kiev, a metà dicembre, insieme agli Amaranthe, ma per i disordini socio-politici che sono sorti nelle scorse settimane, è stato deciso di posticipare l'evento a febbraio! Per il 2014 stiamo valutando diverse proposte, e forse presto avremo qualche nuova sorpresa in merito, ma per scaramanzia preferiamo non rivelare ancora nulla, non avendo avuto ancora conferme ufficiali!
Hmitl: Come giudicate il panorama underground musicale friulano e giuliano? C’è un interscambio culturale con i musicisti sloveni e croati o permane ancora oggi diffidenza? Lorenzo: Il panorama underground è vivo nella nostra regione, ci sono molte band e molta voglia di fare soprattutto da parte dei più giovani. Quello che manca sono gli spazi. Nel nord-est siamo periferia, anche musicalmente parlando, ci sono pochi locali e pochissima attenzione delle istituzioni per le rock-band del territorio. Si punta sui grandi nomi che riempiono gli stadi, come Metallica e Springsteen lo scorso anno per fare un esempio, e poco altro. Esiste ancora una certa diffidenza con i nostri vicini croati e sloveni. Il nostro batterista Alex sa lo sloveno e probabilmente è solo grazie a questo che abbiamo suonato diverse volte in quei paesi.
Hmitl: Come si presenta all’alba del 2014 il movimento metal italiano? Pensate che le nostre band siano effettivamente in grado di competere a livello internazionale? Perché è così complicato farsi spazio nel nostro Paese proponendo metal? Daniele: In Italia abbiamo tante band che hanno le carte in regola per competere a livello internazionale, questo è poco ma sicuro, secondo me!! E personalmente reputo l'estero l'unico target serio per promuoversi! L'ascoltatore medio italiano ormai non ha più interesse (con le dovute eccezioni, ovviamente) verso nuove band, soprattutto se sono italiane. A differenza, invece, degli altri paesi che hanno perlomeno la curiosità di approfondire nuovi artisti, a prescindere dalla nazionalità! Per questo motivo non credo più neanche nell'esistenza di un movimento metal italiano...in un paese dove oggi ci sono più gruppi musicali che pubblico...dove tutti si chiedono come mai nessuno li va a vedere quando suonano e poi quando suona l'amico musicista, si preferisce passare la sera a casa su Facebook…
Hmitl: In campo precipuamente power quali sono le formazioni migliori al momento? Daniele: Mmh... personalmente ti rispondo Blind Guardian, Kamelot, Helloween, Stratovarius (spaccano, anche se non sono più comunque quelli dell'epoca d'oro di Visions), Symphony X, DGM, Secret Sphere e i Luca Turilli's Rhapsody.
Hmitl: Quali sono i vostri progetti futuri? Daniele: Oltre a tutte le attività che ti ho citato nelle domande precedenti, stiamo tirando giù le prime bozze per le canzoni del prossimo album, che speriamo di poter pubblicare probabilmente nel 2015. Ma per il momento preferiamo concentrarci su tutte le altre attività inerenti alla promozione di Paint The World.
Hmitl:Grazie per il vostro tempo, l’intervista è finita. Volete salutare i nostri lettori o aggiungere qualcos’altro? Daniele: Grazie mille Fabio per questa intervista, veramente! Metallized è in assoluto una delle mie webzine preferite, continuate così! Ringrazio anche tutti i lettori! Ascoltate il nostro CD, compratelo se vi piace e invitiamo tutti quanti a seguire i nostri aggiornamenti e news dal nostro sito ufficiale o dai nostri canali social (Facebook, Twitter).
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