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NASHVILLE PUSSY - Aumenta il dosaggio!!!!
03/02/2014 (3310 letture)
Stare al telefono con Ruyter Suys è un’esperienza più unica che rara. Una persona divertente, loquace e piena di voglia di vivere. Oltre ad essere una musicista con i controbilanceri ha pure un innato senso dell’humor. Prende la vita per quello che è, soprattutto in ambito sentimentale. Tutto gira intorno al sesso, alla relazione e la musica è vista così. Un relazione con il proprio strumento, una passione mai nascosta. Nashville Pussy è una garanzia di divertimento e allegria, per me è stata una splendida occasione per andare incontro a nuove realtà, altamente distanti dalla mia quotidianità ma altrettanto interessanti sotto molteplici punti di vista. Ecco qui senza filtri cosa ci siamo detti, parola per parola.

Ad Astra: Ben trovata Ruyter, sono molto contento di poterti sentire, spero tu stia bene
Ruyter: Sto meravigliosamente grazie, sono contenta anche io di parlare con te!

Ad Astra: Che ne dici se iniziamo subito a parlare del nuovo disco?
Ruyter: Certo, guarda, credo al 100% che abbiamo registrato il nostro disco più potente, quello più riuscito, nel quale tutte le energie e le nostre idee sono andate a buon fine. Volevamo fare qualcosa di più semplice e diretto.

Ad Astra: Mi sembra quasi che oltre che potenti siate ancora più rumorosi, se mi concedi il termine.
Ruyter: Certo che te lo concedo, la penso come te!! Sai quando vuoi fare casino e divertirti? Questo era quello che ci piaceva, semplice diretto e schietto. Basta fronzoli e non credi che ci siamo riusciti?

Ad Astra: Questo non posso negarlo, anzi concordo con te. Proprio parlando di semplicità mi viene in mente la copertina. Alquanto insolita per i vostri canoni, come mai questa scelta?
Ruyter: Certo, volevamo qualcosa di diverso, semplice e diretto. La gente ormai ci conosce e non abbiamo più bisogno di quelle copertine frivole ed eccessive, non siamo più delle novità come magari qualche anno fa. Ma credo che fosse proprio la scelta di creare qualcosa di diverso che portasse anche attenzione che ci ha fatto andare verso questa direzione. Altrimenti non credi che non ne staremmo nemmeno parlando? (Ride)

Ad Astra:No certo, anche perché mi è sembrata alquanto efficace. Questo mi fa pensare che può essere visto anche come un nuovo inizio? Oppure mi sto sbagliando?
Ruyter: Non so se definirlo nuovo inizio, so per certo che è quanto di meglio potessimo fare ad oggi. Ero in studio di registrazione e sentivo questa potenza che veniva fuori, non riuscivo a essere calma o rilassata, anzi ogni volta che finivamo un canzone mi sentivo sempre di più elettrizzata e non vedo l’ora che i nostri fan possano ascoltarlo. Ci abbiamo messo tutti noi stessi davvero.

Ad Astra: Infatti in questi giorni ho ascoltato anche i vecchi dischi e qualcosa di diverso lo si riesce a percepire, non un rivoluzione ma qualcosa di nuovo c’è, forse è proprio questione di intensità con cui l’avete svolto.
Ruyter: Sì, penso che riuscivo proprio a sentirlo dentro, ogni senso, ero convinta al momento della registrazione e lo sono ancora di più adesso che è finito. Come hai detto anche tu, c’è qualcosa di diverso ma niente di che, perché ad ogni modo il nostro è quello e non possiamo cambiare completamente. Vediamola così, decidiamo di fare qualcosa di grande, veramente grande oppure rimaniamo li dove siamo, ancorati al passato e continuiamo a fare le stesse cose come sempre. Alla fine credo che potrei stancarmi anche io. Non posso farlo però perché i Nashville Pussy sono tutto per me e ci metto l’anima.

Ad Astra: Giusto, hai perfettamente ragione. Oltretutto siete riusciti a mettere in luce ancora di più la vostra creatività andando a produrvi da soli. E’ stata una scelta dettata da un budget oppure perché volevate mantenere il controllo del tutto?
Ruyter: Sì volevamo mantenere tutto sotto controllo, le altre volte non è che fosse andato tutto male, anzi, credo che ci sia stato un ottimo lavoro nei precedenti dischi ma, come ti ho detto, volevo qualcosa di più potente, dritto al punto e per raggiungere questo obbiettivo credo fosse indispensabile che noi ci mettessimo la faccia in prima persona. Sia io che mio marito siamo molto orgogliosi e credo che siamo riusciti a trasmettere questa positività e fiducia anche al disco. Per quello che riguarda il budget invece abbiamo dovuto fare i conti con il costo del tutto ma non lo vedo come il motivo principale. Anche se non ti nego che risparmiare mi ha fatto bene (Ride)

Ad Astra: Eravate un po’ più in famiglia, un po’ più voi stessi ala fine
Ruyter: Sì certo… il problema è che eravamo spesso ubriachi, bevevamo sempre come dei matti. Questo non ha inficiato sulla riuscita del disco, però che bevute. Sai io non riesco a stare un giorno senza bermi una birra o qualcosina e alla fine eravamo tutti carichi anche per questo. Sì, a pensarci bene credo proprio che un fattore per cui questo disco sia uscito così potente e cazzuto è proprio la giusta dose di alcool che avevamo in corpo mentre lo scrivevamo (Ride)

Ad Astra: Che bello deve essere stato in fin dei conti, un clima rilassato è quello che lascia tutti più soddisfatti.
Ruyter: Già, pensa che mentre eravamo lì mi è venuto in mente tutto il mio background musicale e le mie passioni, ho pensato agli ZZ Top e a quando siamo stati in tour con loro. A quella volta che mi sono trovata loro di fronte e mi chiedevo che ci facessero vicino a me i miei idoli. Solo dopo ho capito che era vero che ero in tour con loro e non potevo crederci. Anzi, adesso ancora a volte ho difficoltà. Insomma attraverso questi viaggi mentali ho pensato che magari sarebbe piaciuto anche a loro un disco così selvaggio e cazzuto. Ma magari sono solo fantasie mie, chi lo sa! (Ride)

Ad Astra: Suonare con i propri idoli è un’occasione che succede una volta nella vita, sono anche quelle esperienze che ti segnano in un modo o nell’altro.
Ruyter: Sì infatti mi svegliavo a volte alla mattina e, davvero non ci credevo ancora, no… non potevo essere io lì con loro. Anni prima avrei fatto di tutto, e quando dico tutto intendo tutto e adesso invece guarda che sono riuscita a combinare. E pensa che a volte ci parlavo tranquillamente e loro erano gentili, alcune tra le persone più rilassate che io abbia mai visto.

Ad Astra: Succede sempre così. Quando credi che alcuni V.I.P. siano al di fuori di ogni umana comprensione ti ritrovi a passare tempo con loro e trovare delle persone splendide che prima manco pensavi.
Ruyter: Giusto, guarda… Aiuto non lasciarmici pensare ancora che ogni volta mi viene la pelle d’oca.

Ad Astra: Ok, va bene facciamo finta di nulla e andiamo avanti (rido). Hai mai pensato di andare oltre alle Nashville Pussy e fare qualcosa di tuo, solamente tuo? Oppure tutto quello che esprimi col tuo gruppo ti appaga?
Ruyter: Sì, diciamo che spesso e volentieri ci ho pensato. Ho o comunque, avevo -ora bene non riesco a dirti- questo progetto con mio marito dove facevamo così più tranquille, più personali diciamo. Suono inoltre nei Dick Delicious and the Tasty Testicles con i quali mi diverto un mondo. Sai a pensarci bene io sono molto libertina, mi piace divertirmi e rilassarmi, quando poi sono sul palco, finché la musica mi piace, mi lascia uscire tutto quello che ho dentro. Avere un progetto personale sì, ma ora non ne sento la necessità così fortemente. Vado sul palco per divertirmi e rilassarmi, a volte. A volte (Ride)!! Non riesco a concepire come fanno in molti che devono per forza esagerare e tirare fuori tutto lo sforzo e cose simili. Penso che la musica vada presa un po’ più con rilassatezza. Così riesci a farti tuo anche qualcosa in più che prima magari non conoscevi.

Ad Astra: Sì in fin dei conti prendersela con calma è la strada migliore per ottenere molti più successi, o per meglio dire, soddisfazioni.
Ruyter: Ma sì. Poi ho già in famiglia chi se la prende con calma, mio marito se ci pensi è molto preciso e puntiglioso sul risultato finale, questo non lo posso negare ma a volte si lascia un po’ troppo andare e aspetta che l’ispirazione venga fuori. Magari ci sono dei riff che sono buoni e ci riflette sopra. Arrivo io e gli dico: "Questo bisogna metterlo, vai che è bello!" Ci riflette e dice “sì dai, aspetta però, magari ho anche quest’altro che potrebbe andare bene” (ride).

Ad Astra: Mi sembra di capire che ti tocca fare l’uomo della situazione a volte, sei tu che tiri fuori i testicoli. Però dai alla fine c’è sempre il lieto fine e andate d’amore e d’accordo.
Ruyter: Si è vero, anche se a volte siamo stati vicini a scontrarci realmente, ma per cazzate davvero. Siamo troppo uniti e andiamo oltre certe cose, solo che a volte penso davvero sia troppo. Non posso fare tutto io insomma! Un po’ come il sesso: va bene che la donna seduce, magari prende l’iniziativa e tutto il resto. Ma tu che sei uomo devi darci dentro, insomma, un po’ di spirito d’iniziativa!

Ad Astra: Sì ma attenzione, che così magari intimorisci le persone, non tutti gli uomini sono così predisposti a farsi avanti (rido)
Ruyter: Ma va bene però non me ne frega un cazzo: tu, voi, siete uomini cavolo, tirate fuori le palle. In ogni situazione. Pensa che tocca quasi a tutto a me l’aspetto organizzativo. Mi piace questo non lo nego, però penso di fare già abbastanza, vuoi almeno fare l’uomo quando serve oppure no? (Ride) Pensa che una volta, di preciso non ricordo quando, ero ad un concerto e io mi sento molto calorosa quando sono in sede live e mi sono sentita dire da un uomo, credo molto bigotto, che stavo esagerando e che dovevo vergognarmi, che certi comportamenti non sono adatti ad una donna e cazzate del genere. Ma non ci credo ancora che ci siano maschi che ragionino ancora così, oggigiorno.

Ad Astra: Magari è perché tu sei molto focosa nelle tue apparizioni e non era preparato.
Ruyter: Beh ora che mi ha conosciuta, sa a cosa va incontro quel tizio. Vedrai che la prossima volta ci penserà due volte.

Ad Astra: Tu fai vivere il pubblico, fai sentire molto quello che stai provando in quel momento, nessuna stronzata o cose simili, anzi più li vedi agitarsi e più ti piace, mi sembra di aver compreso.
Ruyter: Ma certo, cavolo. So cosa vuol dire essere dall’altra parte e so cosa significa essere appassionati di una band. Credo che sia giusto e doveroso nei loro confronti andare incontro alle loro esigenze. Chi invece cerca ancora di fare il retrogrado forse è meglio che stia lontano dai nostri concerti, magari chissà, rimarrebbe traumatizzato (Ride)

Ad Astra: E’ un po’ come mi hai detto qualche istante fa. Come il sesso la gente deve percepire le stesse cose, avere le stesse emozioni, non bisogna essere dei cubetti di ghiaccio che stanno lì a guardare impassibili.
Ruyter: Vedi che ci capiamo. Il sesso è importantissimo, guai se non lo si apprezzasse. In paragone, è così un concerto. Se vieni per fare il morto, non capisco il senso della tua presenza! Non hai passione, non hai interesse, non hai soddisfazioni alla fine del tutto.

Ad Astra: Mi sembra comunque di capire che ci siano state a volte delle piccole problematiche, stupide se così vogliamo dirla, ma non sempre tutto è filato liscio.
Ruyter: Sì in effetti il nostro modo di presentarci sul palco a volte ci ha procurato qualche parola di troppo da parte della gente dentro e fuori dal pubblico. Non credo però che sia un grave problema, anche perché oggi giorno ci sono tutti i mezzi di informazione per farti un’idea eventuale di quello che potrebbe essere uno nostro spettacolo. Non voglio fare la perbenista, però a volte mi sembra di ritornare indietro nel tempo, tanto è ottusa la mentalità. Noi beviamo, ci lasciamo andare a volte. Ma non vedo dove sia il problema, se non sei contento te ne vai, non devi per forza stare qui a fare l’offeso o cose simili.

Ad Astra: Guarda, non vi ho mai visto dal vivo, ma spero davvero di avere la possibilità a breve. So che a febbraio avrete diverse date, per cui perché no?
Ruyter: Quindi mi stai dicendo che sei vergine?

Ad Astra: No, che non ho ancora avuto il piacere di vedervi sul palco.
Ruyter: Quindi sei un verginello per quello che riguarda le Nashville Pussy, giusto?

Ad Astra: (Rido) Sì in effetti se così la vogliamo mettere è proprio così.
Ruyter: Allora bisogna proprio che vieni a sentire cosa vuol essere sverginati a livello musicale. Sentirai molto più piacere scommetto e comprenderai ancora di più le parole che ti ho detto (Ride)

Ad Astra: Aiuto e adesso cosa mi aspetta? (Rido) Dai non farmi pensare cose assurde. Parlando di stage c’è qualche band con cui vorresti suonare e ancora non ci sei riuscita?
Ruyter: Mmmh… Direi gli AC/DC, ma non credo succederà mai. Suonare anche solo di spalla a loro costa un casino, ti partono almeno 40.000 dollari senza batter ciglio e noi non potremo mai permettercelo a meno che non ci scelgano loro, ma questo lo vedo ancora più improbabile, per cui…

Ad Astra: So che dovrebbero fare un po’ di show in Europa la prossima estate, perché no? Magari potrebbe essere una occasione. (al momento dell’intervista non c’era la conferma che non eseguiranno nessuno show n.d.A.)
Ruyter: Sì ovvio, ma meglio che rimanga con i piedi per terra, poi non credo nemmeno potremmo essere nell’ambiente giusto.

Ad Astra: Beh… suonare in apertura a loro significa più o meno la possibilità di suonare di fronte ad almeno 15/20.000 persone se va male, è una opportunità unica. Capita a pochi, spesso nemmeno sanno loro come ci sono arrivati fino li, però è un buon modo per farsi pubblicità credo.
Ruyter: Sì, ma dai non farmici pensare che poi alla fine arrivo pure a crederci veramente (Ride). Voglio continuare così e me la gioco bene, penso di sapermi difendere. Ad ogni modo la vedo come te, molti non sanno nemmeno come sono saliti su quel palco.

Ad Astra: Va bene, prometto che non lo tocco più questo argomento, andiamo avanti che ho ancora qualche domanda. So che avete da poco una nuova bassista, Bonnie. Come siete arrivati a sceglierla?
Ruyter: Semplicemente l’abbiamo scelta (Ride). La abbiamo chiamata e lei ha detto sì. Più semplice di così non c’è nulla.

Ad Astra: Quindi tu hai preso il telefono, gli hai chiesto se ci stava e lei: “Certo e che cazzo me lo chiedi a fare?” (Rido)
Ruyter: Sì, più o meno è andata così, ti giuro. C’è anche un retroscena però dietro tutto questo. La conoscevamo già perché lei era una grande fan. Mi ricordo che la conoscemmo la prima volta ad un nostro show. Era lì fuori che ci attendeva prima dell’inizio dello spettacolo e mentre stavamo entrando nel locale, l’ho guardata e le ho detto: “dai, aiutami a portare dentro un po’ di roba”. Dopo, durante il concerto, lei è rimasta nelle retrovie a guardare tutto ed era più emozionata di un bambino. Siamo rimasti in amicizia e chiacchierando abbiamo scoperto che suonava il basso. Ovviamente all’epoca non sapevamo che sarebbe finita così, ma quando abbiamo avuto necessità di trovare un nuovo membro in pianta stabile abbiamo pensato subito a lei. Non è nemmeno stato difficile farla entrare in sintonia con il gruppo, anche se il suo passato è un po’ distante dal nostro: lei ha una formazione più legata al thrash metal; ma non ci ha messo molto anche perché le canzoni le conosceva già.

Ad Astra: Meglio di così non poteva andare, un tipico colpo di culo.
Ruyter: Già, davvero, sembra impossibile ma è la realtà. Pensa che la cosa bella è che lei è un’amante del Fernet Branca come noi, ti dico questo perché la prima volta che ci siamo trovati in sala prove ci siamo messi subito a bere ed è venuta fuori subito una splendida atmosfera. Conosci il Fernet Branca? E’ italiano.

Ad Astra: Sì, lo conosco abbastanza, l’ho bevuto diverse volte. Un po' forte ma non è male.
Ruyter: Ah cazzo io l’adoro, mi ricordo che me lo fecero provare all’inizio per scherzo e ne rimasi colpita.

Ad Astra: Pensa che oggi stavo parlando con un mio amico e gli ho raccontato che stasera avrei avuto questa intervista con una persona che abita in Tennessee. Ci siamo messi a parlare di Jack Daniels, del fatto che proviene da li e che secondo una sua teoria il vero Jack Daniels, quello dalla botte singola, ha l’etichetta verde lì dove abiti tu. Mentre ora mi dici che adori un amaro Italiano (Rido)
Ruyter: Guarda non so cosa abbia bevuto il tuo amico ma da noi è come lì in Italia da voi il Jack Daniels, nero come tutti lo conosciamo. Secondo me l’hanno fregato, perché io bevo birra, bevo del vino ma quando si parla di Jack Daniels nessuno mi frega. Io adoro berlo ma da quando ho scoperto il Fernet Branca, non riesco a stare giorno senza potermene fare un sorsino. Pensa che qualche giorno fa ero in Brasile in tour, avevo voglia di bermi il sorso quotidiano di Fernet Branca e non riuscivo a trovarlo. Sono rincoglionita perché non capivo come mai non potessero averlo lì. Che cazzo bevete? (Ride)

Ad Astra: Allora facciamo così, quando verrete in tour e farete le tappe italiane, io vengo e ti porto una bottiglia di Fernet branca.
Ruyter: Ma stai scherzando? Non vedo l’ora!

Ad Astra: No, sono serio e ce la beviamo insieme, che ne dici?
Ruyter: Ma per me sarebbe fantastico, vieni sotto la mia ala protettrice e vedrai che ti diverti, ti faccio bere che poi ti ricorderai.

Ad Astra: Io non scherzo, mi presento con la bottiglia e ti ricordo di questa telefonata. Guai a te se dici che non hai tempo.
Ruyter: Ma come potrei, no no, ora guai a te se non vieni, mi raccomando. Io adoro il Fernet Branca e specialmente se me lo offrono da bere. Guarda che ci conto (ride)

Ad Astra: Ma detta tra noi due, tanto non ci leggerà nessuno (ironico n.d.A), è più facile essere sul palco ubriachi oppure sobri? Tu come ti trovi?
Ruyter: Direi che la giusta via di mezzo è la perfezione. Alla fine ti diverti, bevi un po’ durante il concerto e ti rilassi e la lingua lavora meglio. La mia routine è fatta di un bicchiere di Jagermeister, che adoro ugualmente, e due bicchieri di Fernet Branca, così mi va benissimo e vado sciolta.

Ad Astra: Questa è una domanda stupida, ma te la voglio fare. Ho scoperto questo poco tempo fa. E’ vero che sei stata eletta dal giornale femminile Elle come migliore chitarrista al mondo nel 2009. Ma è tutto vero?
Ruyter: Sì, è tutto vero ma onestamente non me ne frega un cazzo, secondo me han preso il primo nome a caso che si sono trovati e han scelto me.

Ad Astra: Penso sia andata veramente così. Un giornale come quello, ma come diavolo ci sei arrivata li sopra?
Ruyter: Ma che cazzo ne so, però penso che sia giusto così, alla fine nel bene o nel male parlano di me come una buona chitarrista e questo mi fa piacere. Anche se ti ripeto per me è una presa per il culo, non penso di averlo mai letto.

Ad Astra: Magari una di quelle galline che lavora lì dentro è venuta al vostro show, trascinata dal moroso e ha pensato che fossi l’unica donna che suonasse quella musica e si è sentita in dovere di inserirti.
Ruyter: Sì sì (ride N.d.R.) anche secondo me è andata così. Alla fine dei conti chissenefrega, magari le è pure piaciuto e come succede spesso è tornata anche più eccitata. Di sicuro avremo spaccato il culo quella sera ed è rimasta sconvolta. Immagina una di quelle fighette ad un concerto come il nostro… No dai, non può non essere rimasta sconvolta. E’ un po’ come mettere un cowboy a New York, lo ritroverai spaesato. Quando arriviamo tutte le volte in una di quelle grandi metropoli ci facciamo sempre riconoscere e finiamo per attrarre l’attenzione anche senza volere. Ci piace e ci diverte (ride).

Ad Astra: Splendido il paragone con New York e cowboy, non ci avevo mai pensato ma è azzeccatissimo. Ora però non farmici pensare più che poi mi fai venire in mente al casino che potrebbe succedere quando vengo a vedervi dal vivo e con in più il Fernet Branca. Posso solo ringraziarti di questa splendida intervista. Mi sono divertito moltissimo e non vedo l’ora di vedervi live.
Ruyter: Sono io che ti ringrazio, mi sono divertita un casino e almeno non abbiamo fatto la solita intervista. Voglio solo ricordarti che ti devo sverginare; Ciao ciao (Ride).


Un ringraziamento doveroso a Saverio “Lizard” Comellini per l’aiuto in sede di preparazione.



patrik
Mercoledì 5 Febbraio 2014, 9.39.40
16
caro lambrusco li ho visti un 5 6 anni fa dal vivo e consiglio/avo a blaine di cambiare pusher o di andare in pensione a sfondare qualche divano difronte a qualche televisone del cazzo , scusate il cinismo ma quando non si è in grado di fare prestazioni all'altezza consiglio o il prepensionamento ( dopo aver visto la batterista dei white stripe almeno inparare a suonare una batteria ) o di cambiare pusher.....quindi daccordo con il lambrusco ( non so cosa darei per vedere hank in botta o anselmo sotto qualsiasi sostanza ma almeno in forma )
LAMBRUSCORE
Mercoledì 5 Febbraio 2014, 8.32.45
15
Sono l'unico che crede siano un gruppo scarso? Certo, ci suona una gran gnocca rifatta, allora vanno bene, ehe, in senso ironico....
Elluis
Lunedì 3 Febbraio 2014, 18.55.57
14
@deedeesonic in questi gg ho poco tempo ma appena riesco mi ascolto un po più di pezzi in rete. Ribadisco che quel poco che ho ascoltato mi è piaciuto, e anche i video in rete sono belli coinvolgenti (e il concerto è il 22 febbraio..........)
Unia
Lunedì 3 Febbraio 2014, 17.59.17
13
... Minchia che donna. Grande lei come chitarrista e grandi i Nashville Pussy. Non la solita intervista! Portale anche la Sambuca!
Ad Astra
Lunedì 3 Febbraio 2014, 16.14.20
12
ahahha non credo he alla fine iusciro ad andarci pero ora che sapete chi va al concerto ci vada rifornito!!!!
Radamanthis
Lunedì 3 Febbraio 2014, 15.16.26
11
Ahahah bell'intervista Ad Astra...ricorda ciò che le hai promesso però....verginello monello!!!!!!!!
Blackout
Lunedì 3 Febbraio 2014, 14.04.50
10
Questa sì che è una donna. Bella storia Andrè, portagliene due di Fernet va così sei apposto ahah
deedeesonic
Lunedì 3 Febbraio 2014, 13.49.10
9
@Elluis, se puoi andarci, te lo consiglio vivamente, senza pensarci troppo. Non rimarrai deluso! In caso contrario ti rimborso io il biglietto!! Promesso!
Elluis
Lunedì 3 Febbraio 2014, 13.27.14
8
Verso la fine di febbraio saranno a Milano, quasi quasi ci faccio un pensierino davvero !
deedeesonic
Lunedì 3 Febbraio 2014, 13.19.33
7
Mi sono sempre piaciuti, e confermo che dal vivo meritano un casino!
Barry
Lunedì 3 Febbraio 2014, 12.26.51
6
Davvero una bellissima intervista
Er Trucido
Lunedì 3 Febbraio 2014, 12.19.56
5
Grande intervista, bene così. Interessante quando si parla dell'andare in tour con gli Ac/Dc, anche la risposta data è stata molto umile e forse è giusto così.
brainfucker
Lunedì 3 Febbraio 2014, 11.18.59
4
minchia intervistate questa donna una volta a settimana, è fortissima!!altro che i soliti nerd che parlano di "focalizzare tutte le energie in un concept che rispecchiasse la nostra visione dell'io interiore" o "ora siamo su nuclear blast e la produzione è la migliore di sempre" ahahahha
Elluis
Lunedì 3 Febbraio 2014, 10.32.33
3
@Ad Astra gran bella intervista: Finalmente una persona felice della vita, che se la spassa alla grande e se ne frega di tutte le menate perbeniste ecc. ecc. Adoro le persone così, oltretutto è anche una gran bella ragazza quindi è un piacere anche per gli occhi. Avevo già sentito qualcosa dei NP e mi era piaciuto, ora che ho visto anche che tipi sono mi informerò meglio su di loro e la loro musica. Un unico appunto per la Ruyter: lascia perdere il Fernet, prova un po di Braulio, e vedrai che bella scoperta
Arrraya
Lunedì 3 Febbraio 2014, 7.12.26
2
AH AH AH, grandi Nashville Pussy, band cosi fanno solo bene, poche menate, ancora voglia di divertirsi e spaccare i culi.
Lizard
Lunedì 3 Febbraio 2014, 1.01.04
1
Grazie a te per la splendida e divertentissima intervista Andrea... E ricorda che una promessa è una promessa
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