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VADER + BUNKER 66 + GUESTS - Discoteca Blackout, Modica (RG), 19/04/2014
23/04/2014 (3784 letture)
Le premesse per una grande serata metallica c'erano tutte. Non che i Vader siano nuovi a visite nel nostro Paese, tutt'altro, ma fino ad ora non si erano mai spinti così a sud, arrivando fino alla zona più meridionale della Sicilia. L'interesse per l'evento si presumeva quindi essere abbastanza alto. Per ciò che ci riguarda, partenza dopo pranzo ed arrivo sul posto poco dopo le 17. Non appena scesi dal nostro mezzo, ci imbattiamo subito in Peter, il quale attende col resto della band di poter effettuare il sound check. Ne approfittiamo per concordare una breve intervista da effettuare in serata e per assistere a parte del check stesso, per poi spostarci di qualche chilometro al fine di testare le rosticcerie della zona. Ritorniamo al locale intorno alle 19:00, dove notiamo la presenza di una piccola pattuglia di persone in attesa di fare il biglietto, il cui numero però, non è ancora significativo. All'orario previsto, comunque, la serata ha regolarmente inizio con la prima band in programma.

MYSTICA NOX
Sala ancora semi-vuota quando i palermitani aprono le ostilità. Molto giovani, propongono un black metal 90's oriented che si intuisce essere di una certa atmosfera, per quanto molto canonico. Lo spazio molto ampio ed occupato da appena venti o trenta persone, però, non aiuta di certo ad ottenere suoni facilmente decodificabili, limitando di molto la fruibilità delle loro canzoni. Il problema riguarda praticamente tutti i gruppi chiamati ad aprire una serata ed in forza di ciò, anche in questo caso valutazione che rimane necessariamente in sospeso. Va aggiunto che non è semplice aprire davanti ad una sala scarsa di presenze con uno stile che ha bisogno di un certo feeling col pubblico.

RESONANCE ROOM
Sala un po' più piena, suoni diversi ed intrinsecamente più chiari, maggiore esperienza come band. Sono stati questi i tre fattori che hanno reso l'esibizione dei catanesi più interessante. Il loro approccio musicale sostanzialmente dark/goth, quindi più intimista, è arrivato abbastanza bene agli ancora pochi presenti, nonostante qualche imprecisione iniziale, per un set piuttosto raffinato, come peraltro già rilevato nelle precedenti occasioni in cui ci siamo imbattuti in loro. Discreta la prova strumentale complessiva, nonostante il singer Alessandro Consoli si ritrovi col microfono leggermente basso e quindi con la voce poco intellegibile nei frangenti più sussurrati e con buona coesione di gruppo, nonostante i recenti cambi in formazione.

CARVED
Provenienti da La Spezia, i sei avrebbero meritato un pubblico più importante numericamente, ma anche più partecipe. Il loro death melodico con un preciso spazio riservato alle tastiere di Mattia Nuti, infatti, è risultato molto performante a dispetto della scarsa presenza a tratti delle suddette tastiere e di una eccessiva saturazione di una delle chitarre. Governati dal cantante Cristian Guzzon, i ragazzi ci hanno dato dentro con grande convinzione, cercando costantemente di coinvolgere gli ancora pochi presenti, ma soprattutto mitragliando un set molto interessante basato sul loro ultimo lavoro intitolato Dies Irae. Peccato per il poco coinvolgimento del pubblico, nonostante il prodigarsi dei sei sul palco. Un nome, il loro, da annotare sull'agenda.

TALES OF DELIRIA
Dopo aver saltato giocoforza l'esibizione dei CO2 in quanto coincidente l'intervista a Peter, spazio ai baresi. Incontrati molto recentemente come supporter dei Sodom, i cinque non hanno fatto altro che confermare nuovamente le loro prerogative. Concerto serrato, massiccio e con poche pause per rifiatare. Anche per loro set incentrato principalmente sulle ultime composizioni, con il singolo Formalin sugli scudi ed il singer Vittorio Bilanzuolo ancora una volta a suo agio on stage. Band affidabile e discretamente coreografica, come sempre.

SETLIST TALES OF DELIRIA
1. Under This Shroud
2. Towards North
3. The Anguish Fixer
4. D.T.
5. Formalin
6. Ethereal Warrior
7. Ethereal Warrior II


BUNKER 66
Siamo nella parte più alta del tabellone. I Bunker 66 sono una delle realtà italiane maggiormente in vista del settore più basico e più legato ad una certa tradizione del thrash, anche all'estero. Anche in questo caso, il termine più ovvio da tirare in ballo è "affidabile". Dopo aver preso possesso dello stage armati dei tipici occhiali scuri d'ordinanza, nello spazio loro riservato -dal quale, purtroppo, hanno dovuto tagliare due pezzi per motivi di tempo- l'esecuzione di canzoni come Blasphemous Ignorance e Chubby Love ha avuto il solito effetto, davanti ad una sala abbastanza partecipe e, come è ovvio, aumentata di numero rispetto all'inizio e alla parte centrale del concerto. La serata è stata utile anche per presentare Screming Rock Believers e Cannons of Satan, due pezzi che andranno a finire sul nuovo album del trio, in uscita a breve e che si preannuncia interessante.

SETLIST BUNKER 66
1. Overnight Sacrifice
2. Blasphemous Ignorance
3. Walpurgisnacht
4. Screaming Rock Believers
5. Chubby Love
6. Storm of the Usurper
7. Cannons of Satan


VADER
Per i polacchi basterebbero davvero poche parole. Ciò che ci si aspettava da loro era devastazione e devastazione è stata. Tolte le comode tute e le felpe con cappuccio indossate fin lì e calzate le borchie d'ordinanza, spazio dunque ai Vader. Capitanati da Piotr "Peter" Wiwczarek, i polacchi sono passati dallo stato di grande tranquillità e rilassatezza del pre-concerto, a quello di autentiche, rodatissime macchine da battaglia che hanno mosso guerra a questa parte della Sicilia. Saliti sul palco a cavallo della mezzanotte, hanno sventagliato sugli astanti una dozzina di pezzi che hanno messo in mostra soprattutto la figura carismatica del leader del gruppo. Basso e chitarra all'altezza (per Spider qualche problema tecnico che ha causato una breve interruzione della sua prova, peraltro senza che questo abbia rallentato il concerto) e un batterista micidiale come James. Da una set-list per alcuni versi criticabile per l'assenza di alcuni brani -ma vista la brevità dell'esibizione in molti sono rimasti fuori per forza- da Sothis a God is Dead, passando per Decapitated Saints, Return to Morbid Reich e Reborn in Flames, giusto per citarne qualcuno "random", quelli eseguiti sono risultati appaganti. Immancabili le bestemmie di prammatica e qualche parola di italiano un po' rabberciata, ma simpatica. Come da tradizione, primissime file che hanno visto un pogo selvaggio seppur non troppo significativo per numero di partecipanti, talvolta eccessivo, con alcuni momenti di tensione che potevano essere evitati, ma catartici per tutti i coinvolti, anche a causa del grande spazio che il locale offriva. Concerto che purtroppo si interrompe bruscamente e senza bis verso l'1 del mattino per i motivi che esporremo nel paragrafo conclusivo, che non consentivano la possibilità di dilungarsi oltre l'orario. Pubblico che dapprima rimane giustamente perplesso, aspettandosi lecitamente almeno un bis, per poi capire la situazione ed accalcarsi verso la zona backstage in attesa dell'uscita della band per le foto di rito e qualche ricordo da portare a casa, un plettro o altro.

SETLIST UFFICIALE VADER
1. Sothis
2. Vicious Circle
3. Silent Empire
4. Decapitated Saints
5. Carnal
6. Return to Morbid Reich
7. Come and See My Sacrifice
8. Chaos
9. Reborn in Flames
10. Dark Age
11. Wings
12. God is Dead


VADERETRO, PUBBLICO!
Tiriamo le somme: locale isolato, ampio, con problemi di acustica legati al suo impiego normale come discoteca -quindi per musica e persone che non hanno bisogno, né chiedono qualità in questo senso- ma inferiori a quelli che si potevano prevedere osservandolo; un buon palco, un buon service integrato da alcuni "prestiti" da parte di musicisti locali che non hanno nemmeno suonato (non è da tutti), ampio parcheggio gratuito e birra artigianale a 4€. Dato per scontato che il posto è fuori dal centro abitato di un paese non certo dietro l'angolo e che, di conseguenza, è raggiungibile solo da chi dispone di un mezzo privato (ma c'era la possibilità di organizzare dei bus in base alle adesioni), la presenza di pubblico per una band della storia e del curriculum vitae dei Vader è stata di circa 200 unità, valutate molto ad occhio, dato che il locale ne poteva contenere tranquillamente almeno 500 / 600, quindi sembrava -o poteva sembrare- probabilmente più vuoto di quello che era. Pochi? Molti? Se la manifestazione si fosse tenuta altrove, dove i Vader sono di casa o comunque sono già passati e senza contare almeno altri tre gruppi con un certo nome in cartellone, si potrebbe probabilmente parlare di buon successo ma, visto che il tutto si è tenuto in una zona assolutamente vergine per loro ed in generale avarissima di concerti con band di grido, ritengo che il dato numerico non sia esaltante. Quello che oggettivamente può essere citato in negativo, è la risicata durata dell'esibizione degli headliner -comunque non prevedibile, quindi non citabile come causa dell'astensione da parte di molti- contenuta in meno di un'ora e senza nemmeno un bis (tagliate Final Massacre, Crucified One e, appunto, i bis con la consueta cover degli Slayer), cosa che non è dipesa direttamente dall'organizzazione, ma dai permessi orari ottenuti, connessi col dilungarsi dei Vader nel sound-check, fatto che si è infelicemente incastrato con l'orario molto vicino alla fine del live dell'aereo di ritorno dall'aeroporto di Catania. Anche la già citata ubicazione della location può aver tenuto lontani una parte degli under-18, non ancora in grado di spostarsi autonomamente. A questo possiamo magari sommare anche un paio di altri eventi live minori in altre zone dell'isola, ma tutto ciò non basta ancora a giustificare il numero dei non intervenuti. Potrei concludere con la canonica frase: "gli assenti hanno ancora una volta avuto torto" ed a dispetto del poco tempo passato on stage dagli headliner, è proprio così, in effetti. È comunque un dato di fatto che gli amanti del death e della musica estrema in Sicilia, specialmente nel catanese -quindi vicino a Modica, ma non solo- sono molti, ma molti più di quelli intervenuti. Evidentemente di questi, fatti salvi quelli giustificati che indubbiamente ci saranno, alcuni sono più "youtuber" che "metaller".

Foto a cura di Carmelo Currò.



jek
Lunedì 28 Aprile 2014, 20.34.35
35
Bel report, ci fossero state ai miei tempi tutte ste manifestazion i
Raven
Lunedì 28 Aprile 2014, 15.02.42
34
E altrove invece agli stessi e con più pubblico. Discorso sterile. continuiamo o la finiamo qui? In ogni caso non sono permessi link esterni, grazie.
l'Accademico
Lunedì 28 Aprile 2014, 14.04.22
33
ma quale spam? Personalmente può andare in malora tutto. Era per segnalare all'articolo come, altrove, organizzano gli orari.
l'Accademico
Lunedì 28 Aprile 2014, 1.37.30
32
Niente spam su Metallized, grazie
ObscureSolstice
Domenica 27 Aprile 2014, 18.10.48
31
Se ci fossero state anche solo 50 persone presenti è già tanto per un pubblico dove i Vader è la prima volta che suonano, in una terra dove tutti si lamentano che non ci sono mai concerti. Pensavo peggio sinceramente dico davvero. Ho visto svariati show a Milano dei Vader e il pubblico raggiungeva si e no 50-100 persone massimo, dove bisogna tener conto che il nord è più abituato a concerti, quindi non vi preoccupate..
Raven
Sabato 26 Aprile 2014, 9.45.19
30
Dai ragazzi, non nascondiamoci dietro un dito. Anche variando l'orario (che comunque non è variabile più di tanto) e senza riferimenti a questo singolo evento, la gente ormai usa venire tardi perchè è trendy snobbare chi si esibisce tra i primi. Ho parlato (parlato, non scritto) molto in questi giorni di questo fatto, ed ho notato un dato incontrovertibile: tutti, e dico tutti gli ultratrentenni sono sconcertati da questo atteggiamento e dal fatto che sia diventato un problema star fuori il sabato o raggiungere locations non in centro, mentre gli under 30 il problema se lo pongono. Stranissimo, perchè dovrebbe essere il contrario, ma è così. Al nord è diverso? Me ne compiaccio, ma non mi pare. E' il cambio generazionale che risente della situazione generale, i promoters dovrebbero tener conto. Purtroppo.
Zess
Sabato 26 Aprile 2014, 3.24.41
29
Il fatto che a Bari ci fosse il pienone, con orari identici, significa che questa debba essere la prassi? Ma proprio no.
Nazareno Impalato
Venerdì 25 Aprile 2014, 20.21.18
28
Buona serata, i Vader un pò troppo scolastici e di maniera per i miei gusti , gli unici sprazzi di furore underground nei live sets di Mystica Nox, Tales of Deliria e Bunker66
Reyals
Venerdì 25 Aprile 2014, 12.01.14
27
Premetto che per vari motivi, che non sto quì ad elencare, non partecipo attivamente da un po di tempo alla scena metal isolana e d'oltre stretto ): Detto ciò, giocando "in casa", ho assistito al concerto e conosciuto splendide persone, Raven in primis, ma quello che veramente mi ha fatto male è vedere la non risposta del pubblico siculo ad un evento "unico" nel suo genere: un grosso nome internazionale in sicilia! Qualcuno si ricorda del “supporto alla scena”? Io da giovane mi sbattevo e di questo ne vado fiero, sia per i gruppi underground che per i grandi festival. Tutti i siciliani che ho conosciuto negli anni sabato dove erano? Attenzione, il mio non è un rimprovero, bensì una amara constatazione. Per quanto riguarda il numero di bands di supporto al gruppo principale resto dell’idea che non dovrebbero essere così tante ma riducendole si potrebbe dare loro più tempo a disposizione così da valutarle meglio.
Sambalzalzal
Venerdì 25 Aprile 2014, 10.43.34
26
Sono d'accordo sia con Raven@ che con Brainfucker@ e ne avevamo parlato anche nella news degli Infernal Poetry. Non si parla più di bands valide o non valide, italiane o no che piacciono o no, si tratta di un discorso di pubblico che non c'è o che comunque preferisce "vivere" la musica in altro modo. Non penso nemmeno il problema sia la Sicilia perché altrove succede esattamente la stessa cosa. I problemi per raggiungere alcuni posti sicuramente sussistono ma se uno vuole andare ad un concerto ce la fa. Lo facevo io a 15 anni e lo possono fare tutti. Gli orari, lasciatemelo dire, sono una scusa che potevate non tirare in ballo. Quando ci sono più gruppi in scaletta gli headliners ANCHE all'estero suonano tra le 23:30 e l'una e la gente poi o va in albergo oppure prende il taxi oppure dorme alla stazione (date un'occhiata agli orari dell'Inferno fest della settimana scorsa ad Oslo con la giornata iniziata alle 18 e gli headliners che hanno cominciato all'una). Se il concerto fosse iniziato il pomeriggio sarebbero scattate critiche all'incontrario ergo che era troppo presto. Contenti voi che vi dite le bugie da soli, contenti tutti.
Raven
Venerdì 25 Aprile 2014, 10.34.27
25
Queste manifestazioni sono di sabato nel 99% dei casi, quindi discorso inutile , appunto. Devo citare ancora le recenti manifestazioni a Bari con ancora più gruppi e sala piena o giù di lì, con orari identici?
Zess
Venerdì 25 Aprile 2014, 0.20.07
24
Tsk... è un discorso sia di orari assurdi e troppe bands - quasi tutte inutili - di spalla, sia di pigrizia cronica degli ascoltatori. Sono stato all'estero diverse volte per concerti, e posso assicurare che solo in italia (no, non ho dimenticato la maiuscola) i gig finiscono così tardi. E no, la nottata fuori lì non fa parte del pacchetto, in quanto il giorno dopo bisogna lavorare e quindi ritardare/sforare non si può. In questo caso però era un sabato, quindi è un discorso inutile.
Elisa
Venerdì 25 Aprile 2014, 0.02.34
23
Una risposta da "youtuber"....va a nanna che è tardi su.
Raven
Giovedì 24 Aprile 2014, 22.36.41
22
Chiariamo subito e preventivamente: qui si parla di musica, se qualcuno ha intenzione di litigare usi le mail private, fb, poste italiane o qualsiasi altro mezzo. Grazie.
l'Accademico
Giovedì 24 Aprile 2014, 22.33.29
21
Elisa, resta sull'albero... lascia stare il resto.
Piero
Giovedì 24 Aprile 2014, 21.29.40
20
Comunque non avete per niente reso giustizia ai Mystica Nox. Per quanto il Black Metal, non sia uno dei miei generi preferiti i ragazzi mostrano grande abilità. Hanno davvero capito e fatta loro la lezione impartitagli dai grandi del genere (Darkthrone su tutti). Loro insieme ai Bunker 66 sono stati i gruppi migliori della serata (ovviamente non tiro in causa i Vader, visto che è implicito ricordare il loro primato). Gli altri sulla sufficienza. Alcuni non hanno ancora ben capito cosa vuol dire "conoscere un genere e saperlo fare".
Elisa
Giovedì 24 Aprile 2014, 20.56.02
19
La verità è che in sicilia gli amanti del metal estremo sono dei bravi chiacchieroni, per quanto riguarda i fatti sono bravi solo a farsi le seghe....concordo con Francesco quando li definisce "youtuber", mi raccomando poi lamentatevi quando in sicilia non si faranno più concerti.....quell'altro che si la menta degli orari e parla di organizzazione con la O maiuscola (adesso sono tutti organizzatori esperti), ma fatevi crescere le palle prima di parlare.
brainfucker
Giovedì 24 Aprile 2014, 20.38.20
18
l'orario, il target a cui si riferisce,troppe band-spalla..tutte chiacchere. la gente ha il culo pesante e preferisce lamentarsi piuttosto che andare a vedersi un concerto. è inutile nascondersi dietro a sti discorsi inutili
firestorm
Giovedì 24 Aprile 2014, 20.18.21
17
Sicilia o meno, troppe band di apertura. e anche troppo noiose e inutili. e questo più o meno ovunque in Italia. p.s. amo l'underground e lo seguo, però mi sfuggono i criteri con cui sono scelte nei "grossi" eventi. illuminatemi.
Elluis
Giovedì 24 Aprile 2014, 20.06.09
16
Come al solito la verità sta, più o meno, nel mezzo: come discorso generale concordo totalmente con @l'Accademico che, soprattutto nel post n.10 sintetizza al meglio come dovrebbero essere organizzati e gestiti, in linea teorica questi concerti. Ma il vero problema, evidenziato da @Raven, è la mancanza cronica della gente: ogni evento recensito da @Raven che ha avuto luogo in Sicilia si è quasi sempre rivelato un fiasco a livello di pubblico, il perchè è presto detto, il genere metal tira poco o niente, e quei pochi che magari andrebbero, sono spesso fermati dal fatto che non possono raggiungere il locale e tornare a casa in tempi "umani"; ma non è un problema solo siciliano, è un discorso comune in quasi tutto il territorio nazionale.
CowboyFromHell
Giovedì 24 Aprile 2014, 19.25.33
15
Ahahahaha grandissimo Lambru. @Nomad Oddio mi sa che non l'ho capita mai nella vita questa.
Raven
Giovedì 24 Aprile 2014, 19.14.37
14
Ma guardate che il problema è l'assenza degli over 18, non degli under, che io stesso ho giustificato.
Delirious Nomad
Giovedì 24 Aprile 2014, 18.54.21
13
Forse è meglio non parli, cowboy, sei l'unico a cui potrebbe capitare di dover mettere il golfino . La questione è spinosa, in effetti a volte gli orari diventano impossibili tra ritardi e problemi vari, d'altro canto anche Raven ha ragione, fa tutto parte del pacchetto. Bisognerebbe guardare il target di età a cui è rivolto il concerto, ma anche lì è ingiusto mettere i Saxon alle tre del mattino solo perchè la maggioranza degli astanti saranno maggiorenni/adulti dotati di auto, il povero fan giovane non potrà mai vederli! Non so cosa dire a riguardo :/
LAMBRUSCORE
Giovedì 24 Aprile 2014, 18.44.12
12
Non bere tesoro e non andare a figa, che poi se sei ubriaco mi porti in casa una scoreggiona che mi fa fuori tutti i cappelletti che avevo preparato per te...
CowboyFromHell
Giovedì 24 Aprile 2014, 16.54.23
11
Mi raccomando caro, a mezzanotte ti voglio in casa, mettiti il golfino e chiamami quando sei arrivato.
l'Accademico
Giovedì 24 Aprile 2014, 15.33.51
10
non è questione di essere ''superati''. Tu stesso lo dici, ragazzini non muniti di macchina non sono potuti venire in un posto fuori mano. Dunque, se si vuole investire SOLDI, per organizzare eventi, bisogna tener conto di alcune regole fondamentali. Orario, luogo, giorni... ecc. E' chiaro che ad ognuno di noi lo show ideale piacerebbe con una mega grigliata fino all'alba coi i vari partecipanti... ma non c'entra nulla con l'Organizzazione (con la O maiuscola) di un evento.
Raven
Giovedì 24 Aprile 2014, 15.29.45
9
Devo fare una precisazione: circa il fatto che sarebbe meglio avere meno gruppi di supporto io sono d'accordo, seppur per ragioni in parte diverse. Per l'orario francamente no. Si presume che si voglia passare del tempo fuori, divertendosi anche dopo, ma soprattutto e per fare esempi recenti: ultimamente sono stato due volte a Bari per eventi live dei quali avete a disposizione il report. In ambedue i casi headliners sul palco a mezzanotte, fine alle due del mattino e sala piena o giù di lì. Io personalmente avevo davanti 5 ore di macchina per tornare, ma non ero certo il solo a venire da fuori. Il viaggio, il cazzeggio, i chilometri, la sosta all'autogrill alle 3 del mattino, fa tutto parte del pacchetto "uscita per concerto", questo è il modo in cui io intendo i live. Sono superato? Forse, ma non intendo cambiare. Non c'è più voglia di fare queste cose? Rispetto, ma tristezza.
l'Accademico
Giovedì 24 Aprile 2014, 15.22.37
8
...ma poi. Ti pare normale che degli headliner comincino a suonare ''cavallo della mezzanotte''? In nessuna parte del mondo ci sono questi orari. E conoscendo le strade siciliane, perché mai dovrei imbarcarmi a vedere uno show che mi riporta a casa alle 5 del mattino? I concerti iniziano tassativi alle 9, alle 10 headliner, alle 12 tutti a casa. In altre occasioni anche prima. Se questo problema di orario lo si risolve con meno bands di supporto non lo so. Ma ti garantisco che molta gente non va più ai concerto proprio perché: 1 non ha voglia di vedere mille band di supporto spesso di scarso interesse (e non parlo di questa serata). 2 non hanno voglia di vedere i propri beniamini all'una di notte per tornare a casa all'alba, e magari di mercoledì. Ecco la mia riflessione.
Raven
Giovedì 24 Aprile 2014, 15.15.44
7
circa il prezzo del biglietto era di 15 euro, quindi contenuto.
Raven
Giovedì 24 Aprile 2014, 15.15.07
6
Evidentemente il problema s'è palesato in corso d'opera. Infatti i Bunker 66 hanno dovuto tagliare 2 pezzi. Il discorso di fondo rimane: la gente non c'era da prima.
Red Rainbow
Giovedì 24 Aprile 2014, 15.12.55
5
Raven, ormai ho smesso di farmi domande sulla rarefazione del pubblico ai concerti metal... pensando solo all'ultimo semestre, ho assistito a show con "giganti" come Swallow the Sun e Saturnus (oltretutto con buona parte del gotha della galassia italica di supporto) in location di buona acustica e comode da raggiungere, con un programma di ore di musica live e per giunta a prezzi accessibilissimi. Risultato ? Se non si può parlare proprio di deserto, di sicuro non si andava oltre la steppa... Che dire, ci resta solo la saggezza latina, mala tempora currunt
l'Accademico
Giovedì 24 Aprile 2014, 15.12.33
4
la mia riflessione è: visto che i Vader hanno segato la loro presenza on-stage, bis eccetera... meno gruppi spalla sul palco, più tempo per gli headliner. Che c'è da capire?
christkrusher
Giovedì 24 Aprile 2014, 11.32.18
3
grandi bunker
Raven
Giovedì 24 Aprile 2014, 10.23.05
2
Guarda, da appassionato della vecchia guardia risponderei che non capisco il ragionamento, visto che con un biglietto contenuto posso vedere molti gruppi e, magari, scoprire qualche nuova realtà da seguire. In questo caso citerei i Carved. Rimane però il fatto che la realtà parla di un pubblico che per varie ragioni arriva in buona parte per gli headliners ed al massimo per i gruppi immediatamente precedenti, rendendo spesso pleonastica la presenza degli altri. Ripeto: non capisco e non approvo, ma purtroppo è così.
l'Accademico
Giovedì 24 Aprile 2014, 1.47.25
1
mmm, troppe bands di supporto? Francamente a volte non capisco proprio il perché di tutti questi gruppi a seguito di un nome che, da solo, varrebbe il prezzo del biglietto (niente di personale alle bands presenti alla serata che non conosco neanche). Cioè, ma non ci sarebbe più tempo e più 'tranquillità' se ad esibirsi fossero solo gli headliner e un solo gruppo spalla? Ripeto, riflessione che non ha nulla a che vedere con nomi proposti nella serata.
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