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FAKE IDOLS - Vivere circondati da falsi idoli
03/08/2014 (2739 letture)
Il debut album dei nostrani Fake Idols si è rivelato una piacevole sorpresa: un disco energico, spontaneo e coinvolgente, in grado di appassionare fin dal primo ascolto. I cinque ragazzi friulani non sono di certo gli ultimi arrivati, vantando invece un pedigree di tutto rispetto (Raintime, Slowmotion Apocalypse, Jar of Bones le loro band precedenti) e avendo già accumulato una bella dose di esperienza live. Noi di Metallized abbiamo chiacchierato un po’ con la band, interrogandola sui propri progetti futuri e cercando di carpire i segreti di Fake Idols.

Midnight: Ciao ragazzi e benvenuti su Metallized! Come state?
Fake Idols: Tutto ok, grazie!

Midnight: Domanda inevitabile per una band al debutto: vi va di parlarci un po‘ della vostra storia? Chi sono i Fake Idols?
Fake Idols: Il gruppo è nato dalle ceneri dei Raintime nel 2012. Claudio (voce) ed Enrico (batteria) hanno deciso di porre fine a quel progetto a causa degli infiniti cambi di line-up (più di 10!). Con l'arrivo di Ivan dagli Slowmotion Apocalypse (chitarra) i Fake Idols iniziano quindi a registrare i primi pezzi. In seguito si sono aggiunti Ivo (basso, ex Slowmotion Apocalypse pure lui) e Cristian (chitarra, ex Jar of Bones).

Midnight: Come avete scelto il nome e qual è il suo significato?
Fake Idols: Il nome deriva da una canzone dei Raintime. L'abbiamo reputato pertinente all'idea che avevamo del nuovo gruppo. C’entra col nostro modo di vedere la realtà odierna, realtà in cui viviamo circondati da falsi idoli. L‘onestà e la sincerità, che dovrebbero essere alla base dei rapporti umani in una società davvero civile, nel mondo contemporaneo sono due concetti sempre più vaghi e distorti.

Midnight: Come si è svolto il processo compositivo del vostro primo disco?
Fake Idols: Inizialmente i pezzi sono stati composti da Claudio, Enrico e Ivan, poi hanno contribuito anche Ivo e Cristian. Non partiamo da uno schema fisso. Alla base di un brano ci può essere un riff di chitarra, o magari una linea vocale. La maggior parte del tempo la passiamo ad arrangiare i pezzi, scomponendoli (a volte distruggendoli!) alla ricerca di una soluzione che ci soddisfi completamente.

Midnight: Fake Idols è un album frizzante ed energico. Che dite, è proprio l'energia contagiosa sprigionata dai brani la sua caratteristica vincente?
Fake Idols: Quello che volevamo era creare un album che fosse immediato ed energico, ma non per questo grezzo e superficiale. C’interessava che fosse coinvolgente, ma anche che il coinvolgimento non si esaurisse al primo ascolto. Da quello che dici sembra che abbiamo colto nel segno!

Midnight: Siete soddisfatti della resa complessiva (sound, produzione, qualità dei brani, lyrics, ...) del lavoro? Quanto vi rappresenta come musicisti ed esseri umani?
Fake Idols: Siamo soddisfatti. Venivamo da esperienze diverse con i nostri gruppi precedenti, tutti caratterizzati da un suono più estremo (pur nella loro eterogeneità). L'iniziare un progetto con sonorità differenti, connotato da una ricerca melodica molto più dichiarata, è stato quindi un metterci alla prova, sia come musicisti (sotto l'aspetto tecnico) che come uomini (un nuovo approccio nel fare musica). Ci ha aiutato la scelta di far produrre il disco a Matteo “Ciube“ Tabacco che, forte dell'esperienza coi Dufresne, ci ha permesso di definire meglio il nostro sound. È stato un lavoro di squadra (che ha richiesto molta pazienza) finalizzato a ottenere il prodotto migliore.

Midnight: Parlateci di due sicuri elementi d'interesse del disco: la collaborazione con Mia Coldheart delle Crucified Barbara e la curiosa, ma azzeccata, scelta di coverizzare My Favourite Game dei The Cardigans. Come sono nate queste due indovinate scelte?
Fake Idols: I Jar of Bones, gruppo precedente di Cristian, fecero da spalla al tour italiano delle Crucified qualche anno fa. In seguito i rapporti con le svedesi sono sempre rimasti ottimi. Quando abbiamo pensato a una guest per il nostro album abbiamo subito domandato a Mia se fosse interessata. Ha immediatamente accettato con entusiasmo. Per quanto riguarda i Cardigans l'idea nasce da Ivan. Volevamo trovare un pezzo che non fosse troppo inflazionato o tamarro anni ‘80... Da qui la proposta di lavorare su una hit del gruppo svedese, che trovavamo, e troviamo tuttora, molto adatta per una nostra rivisitazione.

Midnight: Quale significato attribuite all'artwork di Fake Idols? Quanto è importante per voi il rapporto tra l'aspetto prettamente musicale, l'universo tematico di riferimento e l'impianto visivo di ciò che fate?
Fake Idols: Ormai per un gruppo l'immagine è diventata importante quanto la musica (e in alcune occasioni quest'ultima fa quasi da contorno). L'artwork, anche se siamo nell'era del digitale e del virtuale, rappresenta il tuo biglietto da visita, soprattutto nel caso di un debut album come il nostro. La scelta della copertina, opera di Mirkow Gastow, è stata il risultato di un percorso travagliato (come molte cose che facciamo che diventano oggetto di lunghe e alcoliche discussioni). Alla fine però ci soddisfa tutti e speriamo piaccia anche a voi.

Midnight: Siete soddisfatti di come Fake Idols è stato accolto dagli appassionati e dalla critica?
Fake Idols: Moltissimo. Francamente per un debut album non potevamo chiedere di meglio. Le recensioni sono state tutte molto buone. Iniziamo quasi a temere di non essere all'altezza di comporre un seguito degno di quest'album!

Midnight: La dimensione live sembra essere la destinazione ideale per il vostro disco. Che feedback avete ottenuto nelle esibizioni dal vivo? State riuscendo a suonare con continuità? Avete intenzione di esibirvi anche all’estero?
Fake Idols: In estate parteciperemo a vari festival (suonando con Candlemass, Down, Rhyme) e stiamo organizzando un tour europeo, con band e periodo ancora da definire. Suonare dal vivo ci piace molto. Dai feedback che abbiamo ricevuto sembra che dal vivo i pezzi, come dici tu, acquistino ulteriore valore e spinta.

Midnight: Come definireste il vostro sound?
Fake Idols: Eh eh... Domanda difficile. Un modern rock/ metal potrebbe andare bene?

Midnight: Provenite da band con sonorità piuttosto differenti l'una dall'altra. Come avete deciso quale direzione musicale intraprendere coi Fake Idols?
Fake Idols: Come dicevamo prima la volontà era di provare qualcosa di nuovo. Tutti, aderendo al progetto, sapevano di dover mettere da parte le proprie esperienze precedenti per inseguire qualcosa di inedito. Non avevamo in mente nulla di definito. Sapevamo solo che doveva essere meno tirato e con un'accordatura più alta!

Midnight: Quali sono le vostre fonti d'ispirazione musicali?
Fake Idols: Infinite. All'interno del gruppo si ascolta di tutto, ognuno ha le proprie preferenze. Dai maestri del metal (Metallica, Iron Maiden, Pantera) ai gruppi rock contemporanei (Foo Fighters, Alter Bridge), passando per il grunge, lo swedish metal, il metalcore, l'hard rock, …

Midnight: E quelle extramusicali?
Fake Idols: Questa è molto più facile: birra&bancone!

Midnight: Che progetti avete per il prossimo futuro?
Fake Idols: Contemporaneamente ai live estivi ci ritaglieremo del tempo in sala prove per scrivere il materiale per il prossimo album. Siamo veloci in fase creativa ma lenti in fase di rifinitura, quindi dobbiamo portarci avanti coi compiti.

Midnight: Quali sono gli obiettivi che vi siete posti con questo album di debutto?
Fake Idols: Riuscire a ottenere visibilità, in quanto gruppo emergente. Già l'aver trovato un'etichetta seria e professionale (cosa, soprattutto in Italia, non scontata) come la tedesca Lifeforce è un traguardo del quale siamo molto fieri. Adesso dobbiamo farci conoscere il più possibile, sia attraverso la promozione dell'album su riviste e webzine come la vostra, sia in sede live.

Midnight: Se poteste decidere, con chi vi piacerebbe suonare?
Fake Idols: Sappiamo dalle precedenti esperienze (con i Wasp, Mnemic, Crucified Barbara) che quando sei in tour è difficile non divertirsi e non imparare qualcosa dai colleghi. Per cui l'importante è salire su un tour bus!

Midnight: Che opinione avete dell'attuale scena metal/ hard-rock italiana? Credete ci sia spazio per un gruppo di qualità ma difficilmente inquadrabile come il vostro?
Fake Idols: Ci auguriamo di sì! Crediamo sia un pregio non essere inquadrabili. Siamo stufi di vedere tanti gruppi indistinguibili l'uno dall'altro (sia per la musica che per i tatuaggi), oppure band il cui unico scopo è quello di mettere in mostra la propria tecnica, senza riuscire a emozionare. Noi cerchiamo con modestia di allontanarci da questi stereotipi, provando a fare qualcosa che come dici tu non sia facilmente etichettabile. La vediamo come un'opportunità: possiamo andare bene in un contesto sia metal che rock, l'importante è che ci sia apertura mentale da parte del pubblico (cosa che in Italia non è così scontata...Sigh!).

Midnight: Altro da aggiungere?
Fake Idols: Speriamo di vedervi a qualche nostro live. Ascoltatevi quindi il nostro debut album e allenatevi con l‘headbanging!

Midnight: Grazie mille per la disponibilità e in bocca al lupo!
Fake Idols: Crepi il lupo! Grazie a voi di Metallized per l'intervista, horns up!



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