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I DIECI COMANDAMENTI - # 4 - Gli archetipi del metallaro
28/10/2014 (4379 letture)
È inutile negarlo.

Anche -e forse soprattutto- il mondo della musica metal è sommerso dagli archetipi più disparati, dalle categorie di ascoltatori che si differenziano gli uni dagli altri per delle curiose, quanto divertenti particolarità. Salvo il primissimo periodo della musica metal, quello caratterizzato dall’heavy che niente era se non una “degenerazione” dell’hard rock, il nostro genere musicale più amato si è specializzato in decine di sotto categorie, alcune con delle definizioni di genere talmente lunghe e particolareggiate da far impallidire persino l’entomologo Enrico Brunetti, scopritore della mosca-soldato da lui simpaticamente chiamata Parastratiosphecomyia stratiosphecomyoides. Tornando ai mammiferi, il metallaro odierno può essere distinto, proprio grazie a questa grandiosa evoluzione degli ultimi trent’anni, in tantissime sottospecie che possiedono il proprio habitat, la propria natura, le proprie convinzioni e le proprie danze d’accoppiamento. Mettetevi comodi e fate partire il secondo movimento della Suite per Orchestra n° 3 di J.S. Bach, che Metallized vi sta per accompagnare fra i meandri dell’esistenza devota al sacro metallo, cercando di semplificarla il più possibile e di riassumerla nelle dieci macro-categorie più diffuse (cinque di natura genetliaca e cinque di natura evolutiva). Il tutto, ovviamente, con un preciso intento riflessivo dietro l’immancabile ironia descrittiva, cui bersagli siamo tutti noi, scrittore e lettori, nessuno escluso. Cercate di non fare troppo rumore, mentre vi inoltrate in questo mondo e, se proprio non riuscite a rimanere silenziosi, almeno fate in modo che i vostri suoni si accomunino di buon grado con ugole disperate, amplificatori fumanti ed il tramestio scalpitante di centinaia di anfibi che corrono in cerchio.

1) IL METALLARO OCCASIONALE (Metallarus Vulgari)
Il Metallarus Vulgari è una particolare specie di metallaro facilmente individuabile in alcuni habitat, ma capace di mimetizzarsi attentamente in altre situazioni. Solitamente, si muove in branco una-due volte all’anno per la stagione del live degli Iron Maiden nell’hinterland milanese o, meno frequentemente, per la comparsata milionaria dei Metallica in terra italica. Durante questi spostamenti migratori, il Metallarus Vulgari è caratterizzato da un tipo di abbigliamento molto simile: maglietta rigorosamente nera con lo stemma -o la cover dell’album più conosciuto- delle due band succitate, jeans neri e stivali occasionali (se la migrazione avviene nel periodo estivo, un paio di converse e/o vans). Questa scelta è dettata dal fatto che il guardaroba del Metallarus Vulgari consta esclusivamente di due magliette, la cui immagine è scolorita ed è piena di pieghe perché “fa vissuto”, anche se è stata indossata una singola volta, al Rock in Idrho dell’anno prima. Viene dunque spiegata la presenza, sempre e comunque, di un metallaro con la maglietta di Fear of the Dark e/o di Master of Puppets ad un qualsiasi evento di musica live, sia anche solo per errore. Nel periodo restante dell’anno il Metallarus Vulgari non incarna il perfetto essere “trve” come vuole far credere di essere nelle consuete migrazioni stagionali, ma si diletta con diversi hobby più tranquilli: suona la chitarra, ma solo per imparare alla perfezione l’assolo di Fade to Black; passa il tempo nel coro della catechesi, perché è l’unico posto dove riesce ad allenarsi con la chitarra acustica, tanto sempre di tre accordi si parla; oppure ascolta all’infinito gli album succitati, esaltando sempre i songwriter -spesso definiti i migliori al mondo- pur non conoscendo nemmeno un miliardesimo dell’underground della sua regione d’appartenenza. Tornando agli spostamenti migratori, quando non si muove in branco, il Metallarus Vulgari raggiunge le location più famose della nazione per ascoltare quelle band che lui ritiene tra le migliori -ovviamente dopo i Metallica e gli Iron Maiden- pur mantenendo fede al proprio credo “un concerto dove non vi sono almeno cinquemila partecipanti non è un concerto cui valga la pena di partecipare”. Ed è proprio per questo motivo che il Metallarus Vulgari è indispensabile per il proseguimento dei tour più commerciali e per i sold-out immediati di biglietti da 70 € a colpo, l’unica specie in grado di tenere in vita la macchina dei grandi concerti dal vivo. Infatti, a dispetto del suo epiteto “Vulgari”, rimane un esemplare di estrema importanza per l’habitat metallaro generale, visto che la sua eventuale estinzione potrebbe comportare seri danni all’economia delle metal band più famose al mondo. Anche perché, in tal caso, a quegli eventi vi parteciperebbe solamente la ristretta categoria degli affezionati metallari da concerto (di cui parleremo in seguito), dato che i metallari da internet si ritroverebbero a lamentarsi della prestazione e della location su YouTube o su qualche sito specializzato, i metallari onnivori sarebbero troppo impegnati ad ascoltare i duecentonovantacinque dischi acquistati nelle ultime ventiquattro ore ed i metallari da underground sarebbero troppo impegnati a sentire suonare i loro nuovi idoli, in pub dalla capienza di cinque persone, tre gatti ed una decina di acari della polvere.

2) IL METALLARO DA CONCERTO (Metallarus Concerti)
Il Metallarus Concerti è una specie nomade, in perenne movimento da una regione all’altra del paese, con ricorrenti uscite stagionali nelle nazioni adiacenti. L’errore più comune in un live è quello di associarlo, a prima vista, al Metallarus Vulgaris, con il quale condivide in realtà solo alcune location dalla grande capienza. Infatti, pur non lasciandosi scappare i concerti di Metallica ed Iron Maiden, il Metallarus Concerti vive in funzione del calendario delle manifestazioni metal, traendo denaro da fonti sconosciute e sentendosi realmente vivo solo quando è in coda per il raggiungimento della prima fila. Solitamente, il Metallarus Concerti appare in tutte le fotografie scattate dal palco, attaccato alle transenne con la giacca piena di toppe, sgualcita solamente nella parte posteriore dove orde di altri metallari si sono aggrappati per strappargli la prima fila, sempre invano. Può vantare un curriculum infinito di presenze ai concerti, delle quali fa sfoggio ogniqualvolta che se ne presenta l’occasione: chiaro esempio è la maglietta celebrativa del Wacken, spesso utilizzata come pigiama, o la maglietta dell’Hellfest, il più delle volte sfoggiata come divisa elegante a matrimoni e cresime; da non dimenticare anche la presenza fissa della maglietta del tour post-St. Anger, indossata al contrario prima di prendere posto sul water, così da mantenere la propria regolarità intestinale. Proprio riguardo quest’ultimo utilizzo, è da segnalare come il Metallarus Concerti sia anche la specie meno schizzinosa, visto che è in grado di espletare i propri bisogni nei bagni chimici adiacenti a qualunque parco-concerti, agghiaccianti location dove addirittura i Bring Me the Horizon rinuncerebbero ad esibirsi come opening-act. Dopo il Metallarus Vulgari, il Metallarus Concerti è la specie più diffusa in natura ed è riconoscibile per via dell’abbigliamento: infatti, da quando il Gods of Metal ha tradito la sua cadenza annuale, il metallaro da concerti ha reinvestito i fondi risparmiati nell’acquisto di magliette delle band più disparate, così da poterne avere una sempre diversa ad ogni evento. La regola vuole, infatti, che il Metallarus Concerti indossi una t-shirt che non appartiene ad un tour, solamente quando giunge alla location del concerto, proprio prima di acquistare quella nuova con le immancabili date stampate sulla schiena. Da non dimenticare anche il ferreo comandamento che si auto-impone la classe del Metallarus Concerti: mai indossare la maglietta della band che si va ad ascoltare, ma sempre quella di un gruppo che si ritiene superiore, nobile e che possa attirare le occhiate invidiose e/o ammirevoli da parte degli altri astanti.

3) IL METALLARO DA INTERNET (Metallarus Yotobii)
Da alcuni definito come la nemesi del Metallarus Concerti, da altri come la rovina della società metallara, il Metallarus Yotobii sarebbe la specie più presente in natura se solo la sua esistenza fisica fosse individuabile e tangibile. Infatti, nati grazie all’avvento di internet e ad una variazione del patrimonio genetico del Metallarus Concerti, i metallari da internet sono in grado di comparire a frotte in pochi minuti sugli schermi dei computer -solitamente con lo stesso indirizzo IP ma con nickname differenti- salvo poi svanire in un istante e non lasciare alcuna traccia. Caratteristica definente di un Metallarus Yotobii è la completa, assoluta ed onnipresente insoddisfazione verso l’operato organizzativo del mercato musicale, soprattutto nelle zone dove la difficoltà preparativa di un esibizione dal vivo è molto alta. Infatti, che si tratti di un concerto ristretto o di un festival annuale che viene organizzato con sudore e fatica, le esibizioni live in terra italiana è la principale fonte di sostentamento del Metallarus Yotobii, l’unica in grado di fornirgli una sufficiente margine di adattamento per moltiplicarsi e depredare l’operato altrui. Solitamente l’attacco avviene frontalmente, tramite la prediletta forma dell’insulto poco forbito verso l’organizzatore, colui che suona, colui che scrive e/o colui che ha partecipato all’evento ed ha espresso un proprio parere civile; particolare caratteristica di questo attacco è la sua assenza di fondamento, visto che il Metallarus Yotobii esiste solamente nell’iperuranio, idea immutabile e perfetta dello “sfrangimaroni” di professione. Vivendo in tale luogo, dove solo a Chuck Schuldiner è permesso di suonare musica metal dal vivo, è pressoché impossibile che egli possa aver assistito di persona all’esibizione in questione; nonostante ciò, a causa della sua natura immutabile ed incontrollabile, egli si sente in dovere di criticare qualsiasi cosa e la nascita di YouTube gli ha fornito tutti i poteri di cui aveva bisogno per risultare quasi credibile. Se il periodo dell’anno non offre una sufficiente fonte di sostentamento in termini di manifestazioni dal vivo, il Metallarus Yotobii può dirottare il proprio interesse verso le recensioni dei dischi: esisterà sempre un album migliore di quello in questione, ci sarà sempre un LP che si sarebbe meritato una recensione di grande valore rispetto a quello mediocre ivi trattato e che ha ottenuto tre pagine di disamina, così come si dovrà per forza esprimere un paragone con altre band -talvolta di tutt’altro genere- malgrado non vi sia alcun tipo di collegamento spazio-musico-temporale con gli argomenti trattati. Sebbene si abbiano migliaia di incontri giornalieri con il Metallarus Yotobii, non si è ancora trovata una cura -o un antivirus- per evitare i suoi interventi in grado di causare un’orchite galoppante a tutte le altre specie di metallaro che seguono determinate pagine web. In ogni caso, un recente studio pilota condotto dal Centro di Biogenetica Metallara di Oslo, ha dimostrato che ignorare tali interventi può allungare la vita e rendere la giornata del metallaro medio meno difficile da sopportare, con buona pace del fegato che potrà continuare ad essere bombardato esclusivamente dalla birra.

4) IL METALLARO ONNIVORO (Metallarus Bastachesiametallus)
Solitamente, tra i mobili stracolmi di dischi e vinili originali, il Metallarus Bastachesiametallus possiede anche un appartamento, luogo dove trascorre buona parte del suo tempo libero dal lavoro ricercando nuove chicche da aggiungere alla sua sconfinata collezione. Peculiarità della specie è la sua indiscriminata fame di nastri di registrazione, a partire dalle care e vecchie cassette dalla pessima registrazione acquistate nei lontani anni ottanta, sino a giungere al più recente super-audio blu-ray che permette di distinguere anche il vomito dell’acaro della polvere sulla terza corda vibrante di un John Petrucci qualsiasi. Nemesi del Metallarus Vulgari, questa specie onnivora si diletta nell’ascolto di ogni tipo di genere, passando senza alcuna difficoltà dai Motorhead ai Gorguts, Blut Aus Nord e YOB con la semplicità di un neofita che ascolta gli AC/DC per la prima volta. Questa sua caratteristica gli permette di avere una sconfinata cultura musicale, realmente tangibile al contrario di quella del Metallarus Yotobii e dei suoi presunti 180 gigabyte di musica su iTunes, che mette in campo con parsimonia ed eleganza durante le sue fastidiose disquisizioni. Difficilmente, il Metallarus Bastachesiametallus si lascerà trascinare in polemiche sterili, riuscendo ad evadere in modo elegante tutte le provocazioni, facendo sfoggio della sua cultura musicale che servirà come riparo da tutti gli insulti che gli verranno rivolti dai presunti metallari tuttologi. Ai concerti è facilmente riconoscibile visto che, prima e dopo -talvolta anche durante- le esibizioni live, la sua metà superiore del corpo è stolidamente immersa nei banchetti del merchandising, alla ricerca di una qualsiasi chicca discografica che manca alla sua collezione.

ATTENZIONE: il Metallarus Bastachesiametallus non è da confondere con il succitato metallaro tuttologo (Metallarus Sottuttoius), il quale pur non possedendo nemmeno un miliardesimo dei dischi del metallaro onnivoro, crede di essere molto più colto, musicalmente parlando. In qualsiasi discussione, questa particolare mutazione riesce a far credere al suo interlocutore di possedere la conoscenza totale: lui sa quante volte Luc Lemay è andato in bagno negli ultimi dieci giorni a produrre dissonanze naturali, lui conosce alla perfezione il numero di granelli di sabbia che ci sono nella villa ai Caraibi di Steve Harris e, cosa ancora più incredibile, lui conosce ogni discografia nei minimi particolari, nota dopo nota, pur avendola esclusivamente su iTunes a zero riproduzioni. Si differenzia dal Metallarus Yotobii per la sua esistenza fisica (non è raro incontrarlo ai concerti, tra un cambio palco e l’altro dove rivolge il suo essere saccente verso sconosciuti) e per la sua convinzione di possedere l’onniscienza per quanto riguarda il mondo del metallo, talmente estesa da potersi permettere di spiegare a Dave Mustaine come si dovrebbe suonare la ritmica di Holy Wars dopo averlo cacciato dalla sala prove. Solitamente, il Metallarus Sottuttoius ha visto tutte le band metal dal vivo, conosce i loro punti di forza nei live e si prodiga sempre in paragoni di alto livello che farebbero accapponare la pelle anche ad una persona il cui valore di ascolto metallaro in una scala tra zero e Lemmy Kilmister, segna Gianna Nannini. Fortunatamente, queste vanterie si limitano alle durate dei cambi palco durante i concerti, così che poi il nostro stolido Metallarus Sottuttoius possa nuovamente concentrarsi sui grandi dilemmi che lo affliggono durante alcune esibizioni, tipo “come mai il microfono di Hetfield non funziona mai durante Orion” o “che fine ha fatto il bassista degli Animals as Leaders”. In fondo, il mondo metallaro è bello perché vario.

5) IL METALLARO DA UNDERGROUND (Metallarus Tuberi)
Come un cane da tartufo, del quale riprende anche parte della nomenclatura latina, il Metallarus Tuberi è l’unico in grado di scovare tutte le band da urlo presenti nell’underground di un Paese. Queste sue meravigliose capacità di ricerca sono però associate ad un carattere molto esigente e scostante, che lo porta ad abbandonare il novantanove percento delle band che adora, quando diventano eccessivamente commerciali. Un esempio su grande scala fu il passaggio dei Metallica del 1982 dal garage di casa Mustaine (dalla capienza di circa 25 persone) sino al garage di casa Hetfield, in grado di far registrare il tutto esaurito con ben 45 partecipanti; uno smacco insopportabile che condusse il Metallarus Tuberi ad abbandonare gli ormai commercialissimi Metallica per i neonati Megadeth, che si esibiscono nuovamente a casa Mustaine. Talvolta saccente, spesso eccessivamente pignolo e nuclear-blastofobico, il Metallarus Tuberi possiede un database mentale sconfinato, nel quale sono registrate le qualità di una band agli esordi, le sue potenzialità ed il rischio di commercializzazione imminente. Per forza di cose, le gerarchie musicali nella labile mente del Metallarus Tuberi sono in continuo mutamento: ogni giorno le carte vengono rimescolate, le band che hanno avuto un successo enorme nell’ultima esibizione nel pub sotto casa (20 persone) vengono etichettate come vendute, mentre la playlist del suo iPod subisce più variazioni del Nasdaq. A seconda dei punti di vista, il fattore positivo o negativo, è da ricercarsi nella ristretta presenza numerica di questa specie, la quale risulta la minore tra quelle trattate e che conta ben pochi elementi in ogni città -i cosiddetti guru del metal, osservati sempre con rispetto e discrezione dai frequentatori più occasionali dei locali. Anche grazie a queste particolarità, il conoscere un Metallarus Tuberi potrebbe essere molto utile per scoprire band di alto livello con grande anticipo ed apprezzarle durante la loro eventuale ascesa.

6) IL THRASHER (Metallarus Slayeriani)
Grezzo, marcio, rabbioso: il Metallarus Slayeriani è l’archetipo per eccellenza del metallaro anni ottanta. Grazie al caratteristico aspetto formato da gilet in jeans con toppe sgualcite, simboli di radiazioni e di funghi atomici, pantaloni stracciati e una birra gelata, sono facilmente riconoscibili ad ogni concerto. Per questa particolare categoria di persone, la preparazione tecnica strumentale in un concerto è un elemento meramente secondario: il Metallarus Slayeriani partecipa ad un live solo per potersi scatenare al primo riff urticante a corda vuota, così da avere il pretesto di travolgere qualsiasi cosa gli si pari davanti in un pogo inarrestabile. Fornito di possenti corde vocali, in grado di esprimere rutti da centosettanta decibel che possono anche interrompere un concerto degli Anthrax per alcuni secondi, il Metallarus Slayeriani ha un solo credo da affiancare alla birra: Reign in Blood. Chiunque si permetta d’insultare quel disco in presenza di un Metallarus Slayeriani, rischia dai sei ai quindici anni di coma profondo dovuta alla convergenza assassina di un circle-pit e di un rutto concatenato da cinque kiloton (N.B. la sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa da un amante del metal-core). Dal punto di vista formativo, il thrasher vanta una conoscenza discografica particolarmente estesa, malgrado le band abbiano nomi tutti simili e seguano un canovaccio ben preciso: disastri, assalti, massacri, assassini, esplosioni, bombe, armi sono tutti elementi che devono necessariamente rientrare nella nomenclatura di una band thrash per poter essere apprezzata da un Metallarus Slayeriani. Gli appartenenti a questa categoria sono anche gli unici in grado di distinguere perfettamente ogni minima variazione nel sound tra una band e l’altra, insultando pesantemente tutti coloro che non possiedono un orecchio così allenato da riuscire a capire le labili differenze sonore che intercorrono tra le band ottantiane tedesche. Se ci spostiamo all’ambito geografico, scopriamo che il Metallarus Slayeriani vive -almeno spiritualmente- in due zone del mondo: la Bay Area ed il bacino della Ruhr. Qualche evoluzione più colta, mischiata con qualche gene del Metallarus Disparicus e del Metallarus Morbidus, si è spinto fino alla regione elvetica. Indipendentemente da questi fattori, il Metallarus Slayeriani risulta comunque essere l’archetipo più semplice con cui rapportarsi tra quelli qui descritti: solitamente non uccide nessuno, non brucia chiese per divertimento e non è tanto saccente da chiederti di pronunciare il tuo codice fiscale in tempi dispari. Basta porgergli una birra media, sfidarlo ad una gara di rutti e dimostrare di avere un collo capace di ruotare di trecentosessanta gradi; fatto ciò, ditegli che il riff del bridge di Angel of Death è stata la vostra colonna sonora di battesimo e che i Metallica non sono mai esistiti dopo Master of Puppets: vi sarete fatti un amico per la vita.

7) IL PROGSTER (Metallarus Disparicus)
Prima di parlare del Metallarus Disparicus, è d’obbligo segnalare la sua suddivisione in due macro-categorie: i Pro - Dream Theater e gli Anti - Dream Theater. I primi ritengono che la musica progressive metal sia stata fondata ed esista solamente grazie a Portnoy & co., hanno inciso il santino di John Petrucci sul comodino e conoscono a memoria The Dance of Eternity, anche al contrario. I secondi possiedono una sconfinata conoscenza della musica prog in ogni sua sfaccettatura, solitamente si dilettano tra suite di venticinque minuti come se fossero brani radio-edit e non si azzarderebbero mai a definire una miglior prog band, vista la loro sconfinata conoscenza sulle peculiarità di ogni gruppo; inoltre, come lascia intendere il nome, odiano i Dream Theater come se Petrucci gli avesse storpiato il gatto con un arpeggio. Esiste ovviamente una piccolissima percentuale in grado di apprezzare sia i Dream Theater, sia uno sconfinato numero di altre prog band, evitando qualsiasi insulto e/o paragone tra esse, ma si tratta di una specie talmente ristretta da non fornire nemmeno un elemento caricaturale. Specificato ciò e tenuta bene a mente questa differenza, possiamo parlare in modo più generico di questa specie metallara: sin da bambino, il Metallarus Disparicus mostra una spiccata propensione verso il genere, scegliendo sempre e solo “dispari” quando deve fare uno spareggio con un amico. Durante la pubertà inizia a tossire sui 5/4, ignora la tabellina del due, inizia i cinque anni di conservatorio necessari per imparare a fare headbangin’ ad un concerto progressive e si compra un Mesa Boogie che lo accompagnerà per tutta la sua vita da sedicente arpeggiatore. Una volta cresciuto, il Metallarus Disparicus si trova nell’incapacità di apprezzare qualsiasi genere musicale che non sia il suo amato progressive o il jazz, finendo col criticare il thrash, il death (salvo qualche band talmente tecnica da meritarsi la sacra definizione progressive death metal) ed il black, visto che non hanno al loro interno almeno una battuta in 27/64. Talvolta saccente, spesso classista verso i metallari più “ignoranti” in fatto di gusti e di tecnica, il Metallarus Disparicus è comunque supportato da una vastissima conoscenza musicale e tecnica, che è necessaria per riuscire a cogliere ogni sfaccettatura messa in atto dalle band che ama. Ricordiamo, a scanso di equivoci, che il Metallarus Disparicus è puntuale esclusivamente quando deve chiudere l’assolo in sweep picking; in tutto il resto è una persona caratterizzata da un ritardo cronico -questo perché suddivide il minuto in sessantuno secondi- specialmente ai concerti dove arriva con circa mezz’ora di ritardo, perdendosi di fatto la primissima parte dell’intro del gruppo di apertura (rimane comunque molto più fortunato dell’amante del grindcore che, con un ritardo del genere, si perderebbe almeno le prime quattro band).

8) IL DEATHSTER (Metallarus Morbidus)
Si vocifera che un metallaro, per poter essere catalogato come Metallarus Morbidus, debba essere concepito nel periodo giusto -solitamente in una notte di luna piena- con il letto rivolto verso la Florida e a ritmo di The Exorcist dei Possessed. Solitamente battezzato nel sangue, il Metallarus Morbidus si distingue dagli altri tipi di metallari sin dalla primissima età: piange in growl, si alimenta esclusivamente da mammelle down-tuned e attira l’attenzione dei genitori sbattendo i giochi sul pavimento in blast-beat. Appassionato di elementi naturali quali occultismo, misticismo, mutilazioni, cannibalismo e necrofilia, è il ragazzino più temuto dagli insegnanti di religione, i quali, quando vi hanno a che fare, portano al preside la giustificazione firmata dai genitori per poter uscire un’ora prima dal lavoro. L’adolescenza è il periodo più tranquillo e rilassato del Metallarus Morbidus: le orecchie ingurgitano ore ed ore di Obituary, Deicide, Asphyx, Cannibal Corpse, Cryptopsy e Morbid Angel, mentre la cameretta viene tappezzata da immagini di Scream Bloody Gore, Welcome to Hell e qualche allegro pentacolo. Nell’affacciarsi all’età adulta gli possono accadere due cose: si evolve verso altri generi, abbandonando l’esclusività della musica death metal per diventare un coltissimo Metallarus Bastachesiametallus; oppure continua a scendere nella propria spirale marcescente e putrida. In questo secondo caso, il Metallarus Morbidus può essere definito un purosangue e può assurgere a trovare la giusta compagna per effettuare i preparativi di concepimento della sua prole. Requisiti minimi di sistema per essere un Metallarus Morbidus adulto: ascoltare esclusivamente death metal marcescente ed ignorante (i Gorguts sono già troppo elaborati); evitare come la peste ogni tipo di “progressivismo” e/o tecnicismo, da sempre ritenuti elementi commerciali nati per ammorbidire (e non nel senso di Morbidus) il sound finale; mettere su Dark Recollections dei Carnage durante la pennichella pomeridiana. Requisiti consigliati di sistema per essere un Metallarus Morbidus: growlare ad un fanboy di Symbolic che in realtà è Scream Bloody Gore il vero capolavoro dei Death, insultare cinque volte al giorno il death-core, invocando altrettante volte la benedizione di Padre James Murphy e farsi tatuare sulla fronte la cover di Dreams of the Carrion Kind. Come potrete facilmente immaginare, il Metallarus Morbidus verace disprezza ogni tipologia di Metallarus Vulgari e le sue band preferite; inoltre, sarebbe il principale predatore del Metallarus Yotobii se solo fosse in grado di raggiungere l’iperuranio dove essi risiedono. Al momento, purtroppo per tutti noi, è ancora saldamente confinato nelle viscere della terra ed al morboso fuoco infernale. Chissà…forse un giorno riuscirà nel suo intento di rivoluzionare il mondo e ci troveremo tutti ad ascoltare Onward to Golgotha degli Incantation in prima serata su RTL. Per il momento, si dovrà ancora limitare a martellare di blast-beat il volante della sua utilitaria mentre si dirige pacatamente al lavoro.

9) IL BLACKSTER (Metallarus Satanicus)
Senza ombra di dubbio, il Metallarus Satanicus è uno degli elementi più bizzarri e caratteristici del nostro mondo. Inizialmente nato e cresciuto nelle foreste norvegesi, questa particolare specie si è specializzata nel cibarsi dei resti di legno bruciato e di compagni di band. Da non confondersi con una nota marca d’amplificatori inglese, il Blackster è difficilmente gestibile, in quanto ha timore esclusivamente dalla bandiera svizzera, dal momento che la croce impressa al centro di essa non può essere rovesciata in alcun modo. A livello musicale è composto per la maggior parte da metallari da underground, in quanto è un perfetto scopritore di gruppi “kvlt”, sgradevoli e “trve”. Le caratteristiche prioritarie che un Metallarus Satanicus esige dalla sua musica sono principalmente tre: i colori della copertina devono essere in numero dispari e tre è già troppo (sono comunque tollerate le asfissianti scale di grigi o di blu glaciali), il logo deve essere illeggibile (tanto da non riuscire a capire chi si sta ascoltando) e la produzione deve essere quanto di più gelido ci possa essere, non importa se poi non si riesce a distinguere uno strumento dall’altro. Alle esibizioni dal vivo devono esserci al massimo cinquanta persone e settantacinque teste di capra volteggianti; nel caso in cui il Metallarus Satanicus si trovi suo malgrado in un live che non si attiene a queste caratteristiche, allora è necessario che si posizioni in un angolo, appoggiato al muro e con le braccia conserte, senza mostrare il minimo accenno di interesse sul suo volto da Border Collie. La sua dura scorza, malgrado spesso pesi al massimo cinquanta chili con indosso borchie ed anfibi, gli permette di sopravvivere insieme ai lupi nelle foreste norvegesi; nonostante questa simpatia, il Metallarus Satanicus non è in grado di vivere in gruppo come gli animali succitati, ma condivide la rivalità in continuo divenire. Basta infatti un accordo che suona troppo bene, la proposta di suonare realmente un basso durante le registrazioni di un disco, o anche solo il fatto di russare eccessivamente ed ecco che partono le coltellate, gli spari e le esplosioni, in grado di fornire tante nuove idee per la cover del disco. Questo, ovviamente, accadeva all’inizio degli anni novanta e in forma limitata nell’estremo nord-europa. Ora, l’inflazione e le oppressive tasse sulle armi hanno portato il Metallarus Satanicus alla semplice via dello scioglimento della band: un metodo molto più complesso e meno diretto, ma che lascia un po’ più puliti gli appartamenti affittati e ci permette di ascoltare band black non propriamente “trve norwegian” che ci regalano grandi perle di atmosfera e di melodia. Se hai annuito a quest’ultima frase, sappi che sei un poser e che non meriti di ascoltare il sacro metallo nero; torna ad ascoltarti i Behemoth e implora di aver salva la vita.

10) IL METAL-CORER (Metallarus Poseribus)
Sfottuto da tutta la progenie metallara, odiato da tutti le specie succitate (addirittura dal pacato Metallarus Bastachesiametallus), il Metallarus Poseribus è il prototipo dell’anti-trve metal per eccellenza. Principale motivo per cui esiste il detto inglese “Metal is like an apple, it’s all good except the core”, l’amante del metal-core non nasce con la camicia, bensì con una t-shirt con già impresso un bersaglio su cui lanciare bottiglie di birra vuote ed anfibi. Solitamente sfoggia una pettinatura che si vede solo nei poster pubblicitari appesi dai parrucchieri, indossa pantaloni e magliette che sarebbero persino belli se solo esistesse anche il modello da uomo e si diverte ascoltando album costituiti da quarantacinque minuti dello stesso breakdown. Talvolta può accadere che partecipi ad un live non strettamente metal-core e ciò accade quando i Bring Me the Horizon riescono ad ottenere un posto come opening-act di band metallare brutte e cattive, scatenando bordate di fischi e diluvi di bottigliate. In quel caso, il metal-corer sosterrà apertamente la sua band con un coraggio da leonessa, fronteggiando orde di metallari alti più di due metri e conquistando le prime file grazie al disinteresse totale del resto degli astanti, salvo poi ritirarsi negli angoli del locale quando salgono in cattedra band che non usano lo scream e/o non piazzano un breakdown ogni tre battute di tablature in codice binario su una singola corda -sesta o settima a seconda dei casi. Una piccola parte di questa specie, spesso più evoluta ed incline all’heavy/thrash, segue anche band come Avenged Sevenfold e Trivium e le reputa come le migliori realtà del genere musicale, rischiando fino a trent’anni di carcere e quindici punti sulla patente del metallaro (che, ovviamente, ha contraffatto). Se non altro, i gruppi metal-core hanno il gran pregio di portare un po’ di gnocca ai concerti.

CONCLUSIONI
Sperando di ritardare il più possibile la comparsa del Metallarus Yotobii anche in questa pagina, il sottoscritto vi garantisce che lui stesso si è preso come esempio auto-ironico per alcune delle riflessioni sarcastiche succitate ed è proprio per questo motivo che siete invitati ad utilizzare tale scritto per farvi due risate e per dare il via a qualche riflessione costruttiva. Quindi, nella speranza che la lettura di questo articolo sia stata tanto divertente e piacevole quanto lo è stata la sua preparazione e la sua stesura, vi lasciamo con un quesito: a quali di queste specie metallare vi sentite di appartenere?

Sappiate che la risposta “nessuna” non è contemplata.



Dagger
Venerdì 3 Giugno 2016, 1.50.01
41
Sebbene c'è la postilla che è vietato rispondere "nessuna", qui non so bene dove piazzarmi. Apprezzo un po' tutto ma non scendo nell'underground, non frequento molto i concerto data la mia giovane efà, e la mia collezione di dischi conta 61 esemplari in tre anni di raccolta, data la scarsità delle mie finanze. Cerco di non scatenare troppe risse parlando di musica ma nom sempre mi riese. Sono però fedele allo stereotipo del lavarsi poco -non tanto io quanto i miei abiti-, della perenne maglia nera e degli anfibi, oltre all'odio per le discoteche. Dunque dove mi piazzo?
Aelfwine
Domenica 23 Novembre 2014, 16.06.27
40
Mi sono divertito un sacco a leggere questo articolo! In particolare mi sono piegato col duetto di frasi: “come mai il microfono di Hetfield non funziona mai durante Orion” o “che fine ha fatto il bassista degli Animals as Leaders”. Per la cronaca, parlo da Metallarus Disparicus...
HMF LucaR16
Martedì 11 Novembre 2014, 22.58.30
39
Direi che sono un Metallaro Onnivoro, mi nutro di tutto ciò che trasuda metallo da tutti i pori. Oppure creerei la la categoria del Metallaro Diffidente, ovvero quel metallaro che se deve provare qualche cosa di nuovo ci pensa due vole e si fa parecchie pippe mentali spesso inutili, perché quello che ascolterà probabilmente gli piacerà! Bello l'articolo, una rubrica molto divertente, continuate così!!
entropy
Venerdì 31 Ottobre 2014, 11.53.34
38
ancora complimenti ! questa seria dei dieci comandamenti mi fa fare sempre un sacco di risate!! Direi di essere un bastachesiamettallus senza vinili e cassette, solo cd!
zeno69
Giovedì 30 Ottobre 2014, 17.20.11
37
grandioso articolo ormai quarantacinquenne da perfetto metallaro Pokemon, passando attraverso tutti gli stadi evolutivi mi sono definitivamente stabilizzato in metallaro onnivoro (ne ho avuto la prova pur non essendo mai transitato per il metallarus glamster quando ad un Gods of Metal mi sono ritrovato a urlare il ritornello di Girls Girls Girls dei Motley Crue) e ascolto di tutto anche se dentro di me alla fine mi sento un metallarus nostalgicus perché ogni volta che sento le prime tre note di "Stand up and shout" di DIO mi tremano i polsi e la devo ri-ascoltare almeno altre 10 volte di seguito..... LONG LIVE ROCK'N'ROLL
Numbered Days
Giovedì 30 Ottobre 2014, 15.06.14
36
Morbidus-Satanicus-tuberi, diciamo che mi rispecchio molto in queste tre specie! Ottimo articolo
Nu Metal Head
Giovedì 30 Ottobre 2014, 13.52.55
35
@monky: che vuoi dire, che i gruppi nu metal portano zero gnocca ai concerti?!? non mi va mica tanto bene sta cosa qua... peccato perché nel frattempo me ne sono venute in mente delle altre... il nu metaller è colui che ai concerti non vede praticamente nulla dello spettacolo, impegnato com'è per tutto il tempo a fare il tipico "headbanging" dei gruppi nu metal, ovvero non solo su e giù con la testa ma con tutto il busto corporeo... questa occupazione è stata studiata anche perché rispetto al "vero" metallaro il nu metaller non può passare il tempo a contare gli assoli di chitarra, visto che praticamente non ce n'è nemmeno mezzo! inoltre, sempre nei casi più estremi, può essere colui che va in giro pettinato come wayne static o che a carnevale decide di conciarsi in maniera molto sobria, ovvero truccandosi come i mudvayne del primo album!
blackiesan74
Giovedì 30 Ottobre 2014, 11.26.50
34
@Monky: grazie!!
Master originale
Giovedì 30 Ottobre 2014, 9.03.40
33
@Master: potresti gentilmente cambiare nick?
LAMBRUSCORE
Giovedì 30 Ottobre 2014, 8.54.56
32
Io mi dissocio da tutto, gente che beve e che poi si vanta delle proprie emissioni gastriche, bestemmie per acclamare i propri beniamini prima dei concerti, spinte sotto al palco per dimostrare di essere più forti.... una volta addirittura un tizio con una birra in mano mi ha chiesto da accendere, ho notato un orripilante tatuaggio sul suo braccio, per me era un ex galeotto, mi fermo qua...
Master
Giovedì 30 Ottobre 2014, 7.17.58
31
Io mi vedrei come metallaro power ( o metallarus roboris) anche per la passione per la palestra
Nyarlathotep
Giovedì 30 Ottobre 2014, 1.49.15
30
Onnivoro. Grazie per lo "studio sociologico"!
Monky
Giovedì 30 Ottobre 2014, 0.39.57
29
Grazie a tutti per i commenti! Sono contento che sia stato divertente da leggere...da scrivere è stato uno spasso!! @blackiesan74: il Metallarus Makeuppatus è una specie in via d'estinzione da quando le multinazionali della cosmesi hanno triplicato i prezzi è molto meno frequente rispetto alle cinque specie particolari trattate nell'articolo. @Enomis: ascoltare i Savatage non è mai reato! @Nu Metal Head: sul Nu Metaller ho dovuto fare una scelta ed è stato in ballottaggio fino alla fine con il Poseribus. Ovviamente la questione della gnocca è stata deterninante
Forbiddenevil
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 23.53.33
28
Grande Davide.....che ridere!!! Io? Beh.....thrasher!!!
Matocc
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 23.10.37
27
'azz Monky quanto ridere! ho seguito il consiglio e ho letto l'articolo con la sigla di SuperQuark in sottofondo... rende ancora di più
Alessandro Stella
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 22.24.26
26
Pienamente onnivoro.Piccola parentesi:i progster ultra-snob esistono.Anzi sembra che dalle mie parti siano tutti così gli appassionati di metal siano così
Nu Metal Head
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 20.46.04
25
mi dispiace ma io sono costretto a rispondere "nessuna"... e il NU METALLER dove sta?!? colui che ai concerti va con lo zainetto dietro le spalle, che spesso ha i capelli rasta, che considera korn e slipknot come il meglio assoluto esistente sulla faccia della terra, che si veste con tuta e scarpe Adidas per emulare i suoi idoli, o con pantaloni larghi, felpa col cappuccio e cappellino, o anche, nei casi più disperati, con le maschere di ciascun componente degli slipknot a seconda dei giorni della settimana? dove sta? dove staaaaaa?!?!? mi sento offeso...
Ulvez
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 20.05.46
24
penso di potermi definire un incrocio fra Onnivoro e Satanicus. ps quando ho letto "nuclear-blastofobico" ero piegato in due hahaha
andreastark
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 18.23.22
23
metallaro onnivoro! assolutamente
spiderman
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 18.12.26
22
Ahahah, bellissimo ed ironico articolo, sicuramente sono un metallaro onnivoro, ma le mie basi appartengono ad un'altra categoria non contemplata quella dell'heavyest-powerest primordial/big four thrasherest metallurus, inoltre in questi tempi di vacche magre aggiungerei quella del metallarus absque pecunia, ahime' se fino a 3 anni fa potevo permettermi anche 4 concerti in un anno, ora che lavoro da 5 mesi co uno stipendio basso e convivo con la mia ragazza, tra affitto e tutto il resto posso permettermi 1 concerto massimo 2,stessondiscorso per gli album da comprare che debo dosare col contagocce.
er colica
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 17.56.52
21
ecco bravo asher anche se non ci dovessimo mai incontrare te pensa che il tappo qualsiasi al banchetto sia io e fagli un po' di spazio hahahah i slayer so deleteri anche fisicamente lo dico sempre hahah comunque è capitato anche che a dei concerti mi sia arrampicato su sedie o altro sempre per i vichinghi hahahah riesco a trovare sempre una soluzione hahahaha
ASHER
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 17.49.27
20
@Colica mi fai sentire in colpa, la prossima volta da buon vichingo mi metto un pochino più dietro, così non devi spingere. Comunque quelli alti sono quelli che prendono più botte, mi sono pure incrinato una costola con gli Slayer
er colica
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 17.16.37
19
metallaro onnivoro, difatti ai concerti passo almeno 20 minuti sul banco infilato con la testa dentro e in punta di piedi perché so basso, poi col cellulare a farmi da lucina se è buio per leggere i titoli, appena arrivo faccio quello . poi mi capita sempre la stessa storia, io arrivo tutti sti metallari alti 2 metri me se mettono davanti al banchetto e io che so alto un cazzo e mezzo devo farmi largo allora inizio a infilarmi e a spingerli un po' in la hahahaha e che cazzo ma che se magnano sti metallari so altissimi hahaha
Sambalzalzal
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 16.56.58
18
Ahahahahahah come Arrraya@ credo anche se mi risparmio la parte della ressa sui banchetti dei cd per concerti, una cosa che ho sempre odiato!
Third Eye
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 16.55.42
17
Io credo che la categoria più significativa sia la prima per la quale però io preferisco utilizzare la definizione di “diversamente metallaro”; è la più importante perché è la più numerosa ed è quella che per certi versi racchiude al suo interno anche alcune della categorie citate nell’articolo…
Arrraya
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 16.41.42
16
Mah, io Metallaro Onnivoro, essendo tale, incarno un pò tutte le dieci caratteristiche elencate, in proporzioni differenti, quindi anche quella meno pregiata dello Yotobii nell'atto di rompere i coglioni, ma con assenza totale di Trollereria ah ah ah
Enomis
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 15.49.10
15
Stavo iniziando a leggere ma mi è sorto un dubbio dopo le prime righe... Ascoltare i Savatage anzichè Bach è sconsigliato per la lettura?
airmaccjo
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 14.57.23
14
Metallaro Onnivoro sin da quando ho 10 anni
M0RPHE01978
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 14.29.22
13
Decisamente onnivoro
Messère
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 14.13.22
12
Diciamo metallaro da underground, misantropo e asociale. Quasi mai andato in concerti, disprezzo tutto ciò che è commerciale, amo scoprire gruppi non underground ma mooolto underground, amo le distorsioni al massimo con registrazioni pessime da cantina e per questo ascolto quasi solo black metal. Disprezzo inoltre i metallari moderni e suono pure da solo naturalmente black metal. Nonostante ciò non inneggio satana e non apprezzo stron..te simili, preferendo invece misticismo e natura.
therox68
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 13.32.58
11
Io penso che le tette down-tuned sia fra le cose più divertenti dai tempi di Totò Peppino E La Malafemmina. E ho detto tutto.
Doomale
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 13.10.36
10
...ahh ahh...che spettacolo ragazzi!!Articolo irresistibile troppo divertente...me sò tajato dalle risate nel leggerlo! Le chicche per me sono indubbiamente nel letto rivolto verso la Florida con il sottofondo di The Exorcist per il "Metallarus Morbidus" e l'acerrimo nemico della bandiera Svizzera per il "Metallarus Satanicus"!!!...Inoltre per il "Metallarus Yotobii" e il "Metallarus Sottuttoius" (ma che è finlandese???) sono in aumento e due o tre di loro devo dire si sono veramente superati sotto l'ultima rece degli Exodus!!!!...ahhh...Comunque complimenti Monky articolo fichissimo e spassoso!
Ra
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 13.06.21
9
Metallarus Slayerani tutta la vita, Angel of death è la mia preghiera della sera, i Metallica dopo Master of Puppets si sono sciolti formando un gruppo rock chiamato Hetfield and Ulrich band ( che non mi dispiacciono fra l' altro ), ai concerti si andava con la maglietta del gruppo più estremo possibile e che non avesse venduto piu di 500 copie.Max Cavalera è ancora il mio Guru, qualsiasi cosa pubblichi, Io compro e non avete idea di quanto pubblica il Max. Sto' anche cercando di ingrassare come lui............forse a 45 anni dovrei fermarmi e riflettere. Painkiller non preoccuparti i piccoli mostri per fortuna crescono, mia figlia mi canta Ti amo anche se sei di Milano di Fabrizio Moro, per fortuna il piccolo (13 mesi) ha già imparato a ruttare.......Ah dimenticavo il glam metal non è mai esistito è stato solo un brutto sogno.
blackiesan74
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 12.26.17
8
Bell'articolo, divertente ma offre anche spunti di riflessione. Io mi riconosco di più nel Metallarus Bastachesiametallus, ma: @Monky, secondo te un ipotetico Metallarus Makeuppatus (ovvero un glamster) in che categoria potrebbe rientrare tra quelle che hai elencato?
AL
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 11.49.00
7
articolone!! grande! sono una via di mezzo tra il thrasher e il metallaro da concerto
ASHER
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 11.21.13
6
@Painkiller.....GRANDE!!!
Painkiller
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 11.11.29
5
@Monky&Lizard: "Sperando di ritardare il più possibile la comparsa del Metallarus Yotobii"...sbagliato,si chiama Troll e purtroppo sta infettando sempre qui questo bel sito da 6 mesi a questa parte...rivolgetevi alle autorità inglesi, hanno appena approvato delle leggi rigorose contro i Trolls, potrebbero essere d'aiuto...
Painkiller
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 11.08.44
4
Decisamente onnivoro di professione, vivo divorato dal dubbio che questo sia però il lato esteriore, quanto mi sia stato imposto dai miei genitori adottivi sin da piccolo, poichè è evidente che in me vivono le due anime del Metallarus Morbidus e del Metallarus Satanicus, evidentemente i mieri genitori naturali. Di fatto so di essere nato in Norvegia e di essere stato allevato a resti di legno bruciato, il suo odore mi fa impazzire, è nel mio DNA, l'ho sempre saputo ed apprezzato nelle rituali scorribande nei boschi del parco del Po, con chitarre e fuoco tra amici, ma è così anche per il sangue..mi è sempre piaciuto, il suo sapore è semplicemente quello che per altri è il nettare degli dei. E soffro le pene peggiori alla vista di quella cazzo di croce che non capisco da che parte poter girare per vederla diversa... Inutile far finta che non sia così, io sono l’archetipo di una nuova progenie, il Metallarus Morbidus-Satanicus, insidiatosi nella società sotto le mentite spoglie del Metallarus Bastachesiametallus ma che non disdegna di mutar forma alla bisogna, pur di restare nel proprio limbo. Vivo di caccia, caccia al Metallarus Yotobii e al Metallarus Poseribus...che sacrifico sull’altare della chiesa sconsacrata nel Parco delle Groane, nelle notti di luna piena. Per meglio mimetizzarmi mi sono accoppiato con una femmina della specie Umana, ma il mio DNA ha fatto proseliti...miei figli sono: una femmina della specie Metallarus Morbidus che piange in growl, si alimenta esclusivamente da mammelle down-tuned e attira l’attenzione dei genitori sbattendo i giochi sul pavimento in blast-beat. Appassionata di elementi naturali quali occultismo, misticismo, mutilazioni, cannibalismo e necrofilia, insegue la maestra dell’asilo PARROCCHIALE (l’ho iscritta lì per cercare di mimetizzarla e mitigare il suo carattere “vivace” ma non c’è stato nulla da fare) urlando alternativamente in scream/growl e brandendo una copia dell’antiCristo di Nietsche, che spesso resta a casa in malattia. Il primogenito invece è di una specie non riportata qui sopra:viso angelico, modi gentili, si toglie il mantello e sfodera la spada laser alle prime note della marcia imperiale di John Williams, alle prime note di breaking the law, o al risuonare dell’organo di The Crown and The Ring ...ho deciso di rivolgermi ad un entomologo, e la specie è stata battezzata Metallarus Poweratus....
Gokronikos
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 10.37.34
3
Aahahhaaah, mitico! Comunque io sono onnivoro!
Madblade
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 10.29.33
2
Con grande dispiacere del mio portafogli, io mi rivedo nel Metallarus Bastachesiametallus. Però ho abbandonato le audiocassette da oltre 20 anni.
Lizard
Mercoledì 29 Ottobre 2014, 9.45.19
1
Senza dubbio metallaro onnivoro, ma ancora nella prima fase di sviluppo. Forse a 90 anni inizierò ad essere soddisfatto della mia collezione
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