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EVIL THRASHING NIGHT - Chakra Lounge Spiritual Taste, Catania, 03/01/2014
08/01/2015 (2578 letture)
I grandi festival, si sa, sono una gran bella cosa. Grandi spazi, tanta gente, grossi gruppi (almeno, così dovrebbe essere), ma non sempre la resa di questi eventi è pari alle attese. A noi di Metallized piace dare spesso un'occhiata nelle cantine e nei piccoli locali, per tastare il polso della situazione "dal basso", visto che il metal era e resta musica fatta dalla gente per la gente, per pura passione ed in buona parte per istinto di ribellione. Tutto questo si trova il più delle volte nei piccoli locali che nei concerti organizzati per migliaia di utenti, ed è per questo che continuiamo a seguirli anche se non tutto va sempre per il verso giusto.

QUANDO LE FACCE RACCONTANO TUTTO DI NOI
Solo una novantina di chilometri da percorrere stavolta per la solita "cricca" di appassionati e partenza quindi intorno alle ore venti. Un orario piuttosto insolito per chi generalmente deve mettere in preventivo spostamenti chilometrici a tre e spesso a quattro cifre tra andata e ritorno per vedere un palco con sopra qualcuno che suona del metal. Arriviamo a destinazione attorno alle 21, dopo una breve ricerca del parcheggio (a pagamento anche di notte per un importo di € 2, con sovrapprezzo del pizzo del posteggiatore abusivo versato davanti ad una pattuglia di vigili) e dopo essere stati inseguiti per svariate decine di metri da un simpatico ragazzo che in mezzo a centinaia di persone che affollavano la movida catanese, ha individuato solo noi come certi possessori di cartine, per poi andarsene infastidito e poco convinto del nostro diniego della disponibilità delle medesime -evidentemente facce ed abbigliamento inducevano a questa ineluttabile considerazione- giungiamo davanti al locale. Un po' di gente fuori e meno dentro, c'è da aspettare e ne approfittiamo per visionare la location dell'evento, a noi sconosciuta. Una sala con bar e posti a sedere ai tavolini fa da anticamera a quella concerti, decisamente molto piccola, almeno rispetto a quelle che siamo abituati a vedere -circa 100/150 posti di capienza, ad occhio e croce- con un piccolo palco montanto in fondo, abbastanza ben attrezzato rispetto alle possibilità offerte dallo spazio a disposizione. Si intuiscono problemi di acustica che in parte saranno confermati in seguito. Dopo essere stato scambiato alla cassa per il padre di uno dei presenti (evidentemente il tempo continua a scorrere, ca..spita) intorno alle 23 si comincia con i Pestem.

PESTEM
Già incontrati come spalla in occasione del report dei Necromass, i Pestem si presentano sul palco con un diverso bassista e col loro tipico black metal dalle cadenze ipnotiche e retrogusto doom/thrash. Bardati con i copricapo da boia già sfoggiato nell'esibizione prima richiamata, i quattro hanno offerto una prova abbastanza coesa, col cantante Lvrtz a far da baricentro con la sua voce tra i riff patibolari di Zigla ed il tappeto ritmico offerto da Dovorcon e Frozen. Più spazio per loro rispetto alla prova del maggio dello scorso anno ed ancora una volta la dimostrazione della giusta attitudine algida che lo stile richiede, confermandosi quindi come gruppo da seguire per il futuro, specialmente se dovessero sviluppare meglio i passaggi tra momenti cadenzati ed accelerazioni.

BUNKER 66
Non è certo la prima volta che ci imbattiamo nei tre tizzoni d'inferno, ma stavolta la veste che decidono di calzare è diversa dal solito. In occasione del trentennale dell'uscita dell'esordio dei Bathory e del decennale della morte di Quorthon, Damien Thorne & C. si presentano on stage con la proposizione integrale del disco, intro ed outro compresi. Poco da dire sul concerto in sé, visto che la cosa è da intendere sotto le insegne dell'omaggio e del divertimento. Qualche imprecisione, molto divertimento e un disco ultra conosciuto da riascoltare nelle loro versioni. Una non-cover band che per una volta si cala in questi panni, presentando sul palco come ospite anche Azmeroth Szandor degli Heretical. Fin qui comunque suoni accettabili, visto il contesto.

SETLIST BUNKER 66
1. Storm of Damnation
2. Hades
3. Reaper
4. Necromansy
5. Sacrifice
6. In Conspiracy With Satan
7. Armageddon
8. Raise the Dead
9. War
10. Outro


INNER HATE
Sala che si svuota in misura che non si può fare a meno di notare per gli headliners della serata (sui motivi torneremo in chiusura del pezzo), ma Nisseni che non si smontano per nulla e, forti di una decina di irriducibili palesemente lì per loro che non hanno mai smesso di fare mosh, bestemmiare e bere, mitragliano il loro thrash metal old school mostrando oltretutto una certa soddisfazione nel farlo. Anche loro già incrociati, stavolta in occasione del report dell'ultimo Metal Camp Sicily, i cinque hanno ribadito pregi e difetti della loro proposta. Tanta rabbiosa attitudine e musica non troppo originale, ma diretta e sincera, il cui impatto è stato però smorzato da un settaggio dei volumi sbagliato. Tutti gli strumenti troppo alti, in particolare il basso, tranne la chitarra del cantante Daniel Ferrara che era praticamente inudibile in fase di assolo e leggermente basso anche il suo microfono. Concerto in questo senso più da intuire che da gustare quindi, nonostante i pochi presenti abbiano mostrato di apprezzare il loro "ignorantissimo" spettacolo senza badare al resto e la grande carica dei cinque abbia in parte annullato gli effetti dei volumi.

SETLIST INNER HATE
1. Bloody Face
2. Suffering for All
3. Kill Your Mind
4. Beat the Bastard
5. System/Collapse
6. You Deserve to Die
7. The End is Near
8. The Holy Massacre


L'IMPORTANZA DELLA CONSUMAZIONE
Al tirar delle somme una serata divertente da interpretare in maniera non eccessivamente critica, vista la situazione divertente e rilassata, ma anche stavolta con qualcosa di negativo da registrare. L'Evil Thrashing Night prevedeva un ingresso il cui costo era fissato a € 3 a titolo di erogazione liberale per un contributo spese alle band, ovviamente consumazione esclusa. Ovvio, direte. Forse, visto che il pubblico già tutto sommato non eccessivo, ma nemmeno risicato (oltre un centinaio di persone in sala ad occhio e croce, non male per una manifestazione simile, ma molti fuori), e diventato inferiore già per i Bunker 66, è sceso a meno della metà alla fine, a quanto pare in parte perché disinteressato alla musica in generale ed in parte perché poco convinto del fatto di dover pagare senza avere una consumazione compresa, o addirittura di dover pagare e basta. Circa l'usanza di restare fuori della sala mentre i gruppi suonano ci siamo spesso espressi ed insistendo non faremmo che ripetere concetti già ribaditi pur restando la cosa nel pieno diritto della gente, sul resto aggiungo solo che nelle stesse ore si è sviluppata a Messina una polemica identica su una serata con biglietto più alto in un locale dal target diverso e più... raffinato, se capite cosa intendo. Stiamo diventando anche noi come quelli che combattevamo moralmente un tempo, senza spirito di fratellanza e senza sentire come doveroso supportare i gruppi underground, come dovrebbe essere normale fare una volta che si esce di casa per andare a vederli? Spero proprio di no, ma episodi simili registrati un po' ovunque non mettono di buon umore. Personalmente continuo a trovare i piccolissimi concerti come questo dal sapore ancora unico ed irrinunciabile, anche filosoficamente visto che in queste occasioni si può respirare aria di fratellanza. O forse si dovrebbe, pur senza consumazione.

Foto a cura di Carmelo Currò



LAMBRUSCORE
Sabato 24 Gennaio 2015, 8.17.26
5
Brutti tirchi del c.... profittatori e scrocconi -in tutti i campi- adesso apro un topic, se non esiste già ,per sputtanare questa vera e propria categoria, lo so bene che c'è gente che si lamenta di pagare 3 euro, ma voglio dire, 3 gruppi, quindi alcune ore di musica, non va bene? Spero sempre che questi personaggi stiano a casa, ahaha, ci sono ovunque, fidatevi...
Lucio Chakra
Giovedì 8 Gennaio 2015, 15.52.02
4
E' ovvio che la scelta dell'ingresso e stata scelta delle band, ma... credo che non ci sia nulla di anomalo visto che chi suona sa che ci sono delle spese da sostenere prima durante e dopo, e alla fine non è un guadagno ma pagarsi solo le spese! come del resto in un locale, visto che se non si consuma non potrebbe andare avanti! E poi mi chiedo ma... per andare al cinema non si paga il biglietto? Per vedere un gruppo importante non si paga il biglietto, e in quale cifra? Quindi perche non si dovrebbe pagare per il gruppo locale con un prezzo ridimensionato a 3 euro.....
Vor V Zakone
Giovedì 8 Gennaio 2015, 15.15.13
3
E' stato un concerto fantastico. Al prezzo di 3euro (con tanto di adesivo ufficiale in regalo). Se la gente non ha pagato per starsene fuori,e sentire lo stesso, la dice lunga sulla passione che hanno per la musica.Con 3 euro non ti compri nulla,neanche una birra al pub. Questi ragazzi hanno tirato su una serata davvero bella,chiedendo in cambio veramente poco. Non lamentiamoci che poi la scena non cresce,che al sud non c'è un cazzo ecc ecc. Siete i primi a lamentarvi e i primi a non alzare un dito. L'accidia e l'attaccamento al denaro sono due brutte bestie.
raven
Giovedì 8 Gennaio 2015, 14.43.50
2
Non esageriamo il locale ospita metal e continuerà a farlo. Ha dei limiti strutturali, ma trovare chi crede nel genere e se lo porta a casa non è facile. Per il resto non è un problema di ct, ma generale visto che abbiamo assistito a scene del genere un po' ovunque o ne abbiamo sentito parlare.
salvatore di blasi (ct)
Giovedì 8 Gennaio 2015, 14.38.26
1
in poche parole, catania "sta fitennu" per supporto e location
IMMAGINI
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La locandina dell'evento
ARTICOLI
08/01/2015
Live Report
EVIL THRASHING NIGHT
Chakra Lounge Spiritual Taste, Catania, 03/01/2014
 
 
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