|
19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
|
|
BARBARIAN + BUNKER 66 + CICLOPE - Random Club, Reggio Calabria, 13/02/2015
21/02/2015 (1907 letture)
|
San Valentino, tempo di cioccolatini, bigliettini d'amore e frasi romantiche. Per molti il periodo a cavallo della metà di Febbraio rappresenta tutto questo, ma per altri decisamente no. Una discreta rappresentanza di giovani e diversamente giovani interessati invece a trascorrere una serata all'insegna del thrash più crudo e basico, integrato dal death/doom di una band reggina, si è data convegno al Random Club. Cioccolatini pochi, in compenso birra e mazzate sui denti a profusione.
BIRROZZE E SOUNDCHECK Partenza dal molo di Messina alle 18,00, traversata tranquilla ed arrivo a Reggio Calabria intorno alle 19,00. Ancora nessuno presente al locale se non i gruppi stessi ed alcuni amici e tutto il tempo per sistemarsi ed assistere al soundcheck. Dopo che tutti e tre i gruppi hanno regolato i suoni come meglio possibile, il tempo viene fatto passare come di consueto tra qualche birra, qualche risata e la consueta attesa che la gente si raccolga in numero significativo e comunque tale da giustificare l'inizio dei concerti. Intorno alle 23,00 ad avviare le ostilità è il gruppo destinato ad aprire la serata.
CICLOPE Tocca ai reggini Ciclope suonare per primi. La band del capoluogo propone un sound a cavallo tra il death ed il doom, costruito su una vocalità riferibile al primo ed una musica basata per lo più sul secondo, ma niente affatto esente da accelerazioni tipicamente death. Su tutto un certo sapore onirico ed a rendere il tutto più sfizioso, i riferimenti testuali alla mitologia ed alla letteratura antica evidenti in pezzi come Antigone, ad esempio. Tanta energia e voglia di suonare, ma spettacolo interrotto da un problema tecnico al morsetto del pedale della batteria che costringe i Ciclope ad una interruzione di circa 10 minuti, che inevitabilmente si ripercuote sull'effetto del concerto. A parte questo gruppo dalla personalità necessariamente ancora in itinere, ma buoni spunti da sviluppare per il futuro ed una divertente cover finale di You Suffer dei Napalm Death che ha strappato più di un sorriso a causa della sua durata notoriamente.. contenuta.
SETLIST CICLOPE In Hoc Signo Mori La Caduta del Sogno I See the Comet Antigone You Suffer (Napalm Death cover)
BUNKER 66 L'altra sponda dello Stretto viene rappresentata al Random dai Bunker 66, band ormai affermata nel giro underground e ben rodata dal vivo. Il set del trio, pur non molto lungo per lasciare il giusto spazio agli headliners della serata, ripropone ancora una volta le loro caratteristiche principali. Tanta attitudine old school, altrettanta integrità e la solita voglia di cazzeggiare e divertirsi, più la facilità con la quale la loro musica scatena il mosh davanti al palco. Musica alcolica, cori sghembi, poco fumo e tanto arrosto come il genere richiede. La scaletta contenuta in otto pezzi per questioni di tempo ed incentrata in misura maggiore sulle loro ultime cose, con Another Victim, Ghetto Dwellers, Cannons of Satan e (She’s Got) Demon Eyes su tutte, non ha fatto altro se non confermare il loro consueto standard qualitativo, scatenando un trambusto notevole all'insegna di qualche birra di troppo trangugiata prima dello spettacolo e della sana voglia di divertirsi da parte di tutti. Insomma: uno show assolutamente made in Bunker 66 col finale affidato ad un loro classico come Overnight Sacrifice e molte richieste di bis (Chubby Love, soprattutto) non soddisfatte per questioni di tempo.
SETLIST BUNKER 66 Seduce me Tonight Another Victim Ghetto Dwellers S.R.B. On The Prowl Cannons of Satan (She's Got) Demon Eyes Rulin' Like a Tyrant Ovenight Sacrifice
BARBARIAN Tocca infine al gruppo principale chiudere la serata, ossia ai toscani Barbarian. Band assolutamente accostabile a quella che la ha preceduta (non per nulla i due gruppi sono anche autori di uno split qui recensito) i Barbarian hanno messo insieme un set basato sull'immediatezza e sulla distruzione sonora, presentando lo stesso numero di brani di chi li ha preceduti, ma mostrando un piglio un po' più allucinato, qualità identificabile essenzialmente nel cantato di Borys Crossburn, peraltro anche più effettato. Dopo l'"attacco" iniziale con The Hammer and the Anvil, il concerto è entrato nel vivo con pezzi tratti da Faith Extinguisher, ossia Inhale the Dead, la title track e Godless, Amoral & Proud, con immediato mosh da parte dei soliti noti del pubblico, già all'opera fin quasi dall'inizio della serata. Il resto dello show ha ribadito, pur con qualche imprecisione esecutiva, quanto i Barbarian siano violenti dal punto di vista dell'impatto e devoti ad Hellhammer e Celtic Frost ed inoltre come, anche in questo caso, il verbo sia uno solo: divertirsi all'insegna della birra e della velocità. Neanche a dirlo, missione compiuta ed a fine spettacolo rimane solo una cosa sensata da dire: UH!!.
SETLIST BARBARIAN Intro/The Hammer and the Anvil Inhale the Dead Godless, Amoral & Proud Cult of the Empty Grave Absolute Metal Fools of Golgotha We Are the Profane
UN'ORGANIZZAZIONE ATTENTA, FINALMENTE La serata della quale avete appena letto ricadeva come quarto appuntamento, all'interno del cartellone di una manifestazione denominata Nero Extremo, che si dovrebbe concludere ad Aprile e che, da quanto ho potuto osservare in questa singola occasione, gode di buona organizzazione. La location prescelta, un piccolo locale in centro ricavato da un semicantinato e dalla capienza approssimativa di 100/120 persone, si è rivelata adeguata, dato che il pubblico si è assestato ad occhio e croce in circa 70/80 persone. Come prima accennato, l'organizzazione una volta tanto è stata buona sotto tutti i profili, con i gruppi che sono stati trattati bene ed hanno avuto tutti e tre la possibilità di effettuare un soundcheck col fonico del locale. I suoni, di conseguenza, sono stati accettabili dati i limiti intrinseci della struttura ed i mezzi a disposizione e tutto si è svolto all'insegna della collaborazione, del divertimento e del rispetto dei tempi previsti, fatto salvo il solito ritardo iniziale per attendere che si presentasse un pubblico numericamente accettabile. Alla fine non rimane che affrontare tutti insieme la traversata dello Stretto (Bunker 66 e Barbarian replicavano il giorno seguente a Catania) e cascare nel letto attorno alle 04,30 del mattino strafatti, ma contenti per aver partecipato ad un'altra di quelle serate che probabilmente non passeranno alla storia degli eventi live della nostra penisola, ma che sono quelli più aderenti ad un certo modo di vivere la musica.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
Non so gli ultimi dettagli,di sicuro c'è che il locale ha i sigilli.....quindi tutt'al + se riescono a spostarli(??????Dove????) in qualche altro locale...... |
|
|
|
|
|
|
3
|
Ah. I ragazzi mi avevano parlato di problemi di varia natura, ma non pensavo ad un epilogo così rapido. Quindi i prossimi due appuntamenti sono annullati? |
|
|
|
|
|
|
2
|
Ottima come al solito recensione di Raven.......ovviamente un locale che comincia a tirare un discreto numero di gente alternativa che fine poteva fare???Chiuso dal comune di Reggio Calabria a tempo indeterminato per svariate supercazzole......-_- |
|
|
|
|
|
|
1
|
Deve esser stata una bella serata..oltretutto una buona scusa x i reggini per boicottare il famigerato San Valentino!..ottimi questi appuntamenti underground... |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|
|
|