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COOKING WITH THE DEVIL - Come stringere un piatto col diavolo. Ovvero: i vincitori del concorso di cucina
04/04/2015 (2415 letture)
Sì, è vero, ci abbiamo messo un po’ prima di arrivare al punto di darvi i risultati della nostra iniziativa musical-culinaria, ma c’è un valido motivo. Dopo aver visto che l’argomento riscuoteva molto interesse ed aver indetto un concorso ufficiale con questa notizia, una volta raccolto e selezionato il materiale prima ed avuti i verdetti poi, abbiamo pensato che fosse un peccato confinare il tutto in una semplice, ulteriore notizia contente il nome del vincitore e magari la sua ricetta, ed allora abbiamo ritenuto che fosse giusto fare qualcosa di più. Quello che state per leggere, infatti, è un articolo che avete scritto più che altro voi lettori, dato che si compone dei giudizi inappellabili e critici dello “chef” John N. Martin sulle sette migliori vostre opere d’arte e sì, proprio dalle vostre ricette così come ce le avete mandate. Il tutto nella classica forma che una volta aveva la classifica dei 45 giri più venduti che i più attempati di noi ascoltavano con trepidazione alla radio, ossia dalla posizione numero 7, fino alla fatidica numero 1 del vincitore. Di fare da novello Lelio Luttazzi, o da sous chef, se preferite, sarò io. Ciò che conta però è che Metallized siete sempre di più anche voi lettori. Ed allora non rimane che dare il via alla nostra “Hiiiit Paraaaade!!!” (cit.)

POSIZIONE NUMERO 7
Ad entrare nella nostra classifica per prima è la Chef Chiara “Kia” C., addirittura (ma è una eccezione), con una doppia ricetta. Quello che ci viene proposto infatti, è un menù quasi completo, fatto di un primo ed un secondo: “Penne The Trooper” & “Pollo Beervana”. Ecco i due piatti.

PENNE “THE TROOPER”
Pochi e semplici ingredienti per sfamare un battaglione:
Per 2 persone:

2 salsicce (io uso quelle toscane)
una grossa cipolla rossa
Passato di pomodoro
olio EVO - sale - peperoncino q.b.
200 gr. di pasta corta (maccheroncini)

Pulite e tritate la cipolla, una parte potete lasciarla a listarelle per un effetto più scenico. Fatela rosolare dolcemente in un paio di cucchiai di olio EVO e salate a piacimento. Spellate le salsicce, spezzettatele grossolanamente e buttatele nella stessa padella dove avete fatto andare la cipolla, poi fate cuocere finché la salsiccia non avrà preso colore. Adesso aggiungete il passato di pomodoro e spezzettatevi dentro uno o due peperoncini a seconda del vostro gusto, regolate di sale e fate ritirare un po’ la salsa, ma attenzione che non risulti troppo densa. Scolate la pasta al dente e tuffatela nella salsa, poi fatela saltare per un minuto o due in modo da amalgamare i sapori, salvate un bicchiere di acqua dove avete fatto bollire la pasta nel caso il sugo si dovesse asciugare troppo. Avete intuito con quale birra l’abbiamo accompagnata, vero?

POLLO BEERVANA
Per 2 persone:
8 sovracosce o cosce di pollo (potete fare anche un mix)
farina - sale - pepe - olio EVO q.b.
Una decina di bacche di ginepro
un paio di foglie di alloro
un paio di bicchieri di birra Forst (noi abbiamo usato la Kroner)

Pulite dal grasso in eccesso il pollo e ponetelo in un tegame dai bordi alti con un paio di cucchiai di olio EVO ben caldo, fate rosolare su ogni lato e salate. Aggiungete il ginepro, l’alloro e innaffiate con la birra (deve coprire la carne), aggiungete circa un paio di cucchiai di farina per addensare il tutto. Incoperchiate e fate cuocere per circa 45 min (a noi piace ben cotto) a fuoco moderato, se vedete che si asciuga troppo aggiungete birra, in caso contrario scoperchiate e alzate il fuoco. Ricordatevi ogni tanto di girare la carne, accompagnare con la stessa birra che avete usato per cuocere la carne.

GIUDIZIO
Tra le due proposte, scelgo il Pollo Beervana per l’efficace abbinamento con alloro e ginepro che fan gola già solo a nominarli. Ci vedrei bene anche una birra più autorevole della Kroner: ad esempio la Bavaria 8.6 o una belga scura, dipende dai gusti. Un po’ spicciola l’associazione con la musica e, data l’essenzialità della ricetta, avrei proposto anche un contorno adeguato.
VOTO: 70/100


Bene, rotto il ghiaccio cominciamo a scalare le posizioni delle nostra specialissima classifica con la...

POSIZIONE NUMERO 6
Il secondo a fregiarsi del merito di chef ABYM (“Approved by Metallized”) è Salvatore C. (alias Tatore77), il quale si è fatto alfiere della cucina partenopea con le sue

TAGLIATELLE DI GRAGNANO E DI SEPPIA AROMATIZZATA ALL’ANETO SU CREMA DI PISELLI
Cominciamo mettendo in un pentolino dell’olio extra-vergine e della cipolla affettata sottilmente che facciamo soffriggere leggermente. Aggiungiamo i piselli (quelli surgelati vanno benissimo) e li facciamo cuocere per 4-5 minuti a fiamma vivace. Togliamo l’aglio, aggiungiamo sale e pepe; dopo di che aggiungiamo un po’ d’acqua, abbassiamo la fiamma e continuiamo la cottura fino a quasi stracuocere. Nel frattempo puliamo le seppie (se le fate pulire in pescheria è meglio) e le affettiamo a striscioline. In una padella scaldiamo l’olio con un aglio in camicia schiacciato. Appena a temperatura togliamo l’aglio, aggiungiamo le striscioline di seppia che cuociamo a fiamma vivace sfumando con un po’ di vino bianco. Sale, pepe, una spolverata di aneto, una leggera saltata e spegniamo. Ora possiamo calare le tagliatelle in acqua bollente salata e, mentre cuociono, mettiamo i piselli (ormai cotti) nel bicchiere del mixer e li frulliamo fino ad una consistenza cremosa che regoliamo con un filo d’olio. Se serve, aggiungiamo un po’ di acqua per rendere la crema più liscia. Aggiustiamo di sale e pepe e passiamo tutto con un colino per trattenere eventuali residui di bucce. Una volta cotte le tagliatelle, riaccendiamo il fuoco sotto la padella con le seppie e vi versiamo le tagliatelle saltandole per un minuto in modo da amalgamare bene.
Ora impiattiamo mettendo sul fondo del piatto un paio di cucchiai di crema di piselli, aggiungiamo le tagliatelle con le seppie e, per finire, una spolverata di buccia di limone grattugiata...e buon appetito.
Come abbinamento musicale ci starebbe bene del prog-rock visto che il piatto è leggero e abbastanza elaborato; ma io preferisco un bel disco dei Volbeat che fanno un heavy metal molto divertente e fresco, proprio come il gusto del piatto grazie all’aggiunta della buccia di limone.

GIUDIZIO
Ingredienti molto ben equilibrati anche se per la crema di piselli non userei mai quelli surgelati. Mancano le dosi, c’è qualche imprecisione nell’esposizione (si toglie un aglio che non è mai stato aggiunto), ma complessivamente la ricetta è forse quella che, più di tutte, mette voglia di accendere forni e fornelli. Tocco di freschezza finale e musiche azzeccate. Incognita sui vini. Facciamo un rosato?
VOTO: 71/100


E dopo questo excursus in terra campana, scendiamo ancora più giù, stavolta nella mia Sicilia dove, con una ricetta assolutamente tipica, direi un evergreen, andiamo a vedere chi si è aggiudicato la quinta piazza.

POSIZIONE NUMERO 5
Ad occupare la posizione con un super-classicone della tradizione pasticcera isolana è Carmelo C. Ecco come ha fatto.

PASTE DI MANDORLA
Essendo siculo, propongo un dolce tipico della nostra terra che abbino al black metal per via dello zucchero a velo e delle ciliegie candite che ricordano, secondo me, il facepaint di certi artisti. Ecco a voi le paste di mandorla.

INGREDIENTI
500 Gr di Mandorle Pelate
300 Gr di Zucchero Semolato
50 Gr di Miele (preferibilmente di Agrumi)
1 Fiala di Aroma Mandorla
3 Albumi d’Uovo

Tritare finemente le mandorle insieme allo zucchero in un frullatore fino a ridurle in farina, finita questa operazione mettere la farina ottenuta in un contenitore ed aggiungere i tre albumi, il miele e la fiala di aroma di mandorla. Impastare fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti e ad ottenere un composto omogeneo. Piccolo accorgimento: se non avete impastatore o planetaria ed impastate a mano, bagnatevi le mani altrimenti vi si appiccica tutto l’impasto. Finita questa operazione prendere una sacca a poche col beccuccio preferibilmente dentato, in modo da dargli la classica forma riccia, poi foderare le teglie con della carta da forno, mettere il composto nella sacca a poche ed iniziare a posizionare il composto nella teglia. Finito di fare questo, prendete le ciliegie candite tagliandole ognuna a metà e posizionatele sulle paste, quindi fatele riposare a temperatura ambiente per 10-12 ore (questa ultima fase è importantissima, infornarle subito significa ritrovarsi delle frittelle) e dopo la fase di riposo, infornate a 180 gradi per circa 20 minuti, fino a quando non saranno dorate (la gradazione o il tempo di cottura possono variare in base al forno, ognuno conosce il suo) ed una volta sfornate, mettete sopra ognuna un pochino di zucchero a velo e non appena fredde, gustatele! Spero di essermi spiegato bene.

GIUDIZIO
Ricetta dolcissima da vero rocker siciliano. Esposizione essenziale che ricorda un po’ James Joyce quando lasciava la punteggiatura nella penna. Essenziali le indicazioni per evitare i tranelli della finitura. Non sapevo che il black metal si abbinasse anche ai dolci, ma dalla vita c’è sempre da imparare. Con che cosa si accompagna poi questa delizia? Passito o Porto? Spumante secco o vino rosato? Vodka o Rhum?
VOTO: 73/100


Chissà, forse non lo sapremo mai (tuttavia, da sous chef e per di più siculo, in camera caritatis suggerisco assolutamente del passito pantesco o della malvasia liparota), ma non è il caso di perdere tempo, ci rifletteremo in seguito. Adesso è ora di controllare chi occupa la...

POSIZIONE NUMERO 4
A fregiarsi del merito di occupare una simile posizione è il nostro Giampaolo “Jek” M., il quale ha colto questo molto più che dignitoso risultato con un piatto che ci riporta verso nord, le sue...

PENNE CON CREMA AL RADICCHIO
DOSI PER 3-4 PERSONE:
1 gambo di radicchio trevigiano
1 porro
1 hg di speck
250 ml di panna fresca
2 cucchiai di parmigiano reggiano
Olio extra vergine d’oliva q.b.
80-90 g di mezze penne a testa (dosi variabili in base alla voracità, alla fame o eventuale dieta)

VINO:
“Gutturnio” frizzante dei colli piacentini (un po’ di partigianeria non guasta).

MUSICA D’ACCOMPAGNAMENTO:
Visto il colore della vivanda (tendenzialmente rosso porpora) consigliato un In Rock dei Deep Purple.
Nella preparazione Child in Time
Nella degustazione Speed King
Per un’eventuale digestione Into the Fire

PREPARAZIONE:
Mentre cuocio le mezze penne in abbondante acqua salata, taglio a strisce il radicchio e lo faccio ammorbidire in una padella con un po’ d’acqua e sale. Dopo aver colato il radicchio per togliere l’acqua e un po’ di amarognolo, lo faccio passare in una padella dove precedentemente ho preparato un soffritto col porro e l’olio. Insaporito il radicchio metto tutto in un contenitore, aggiungo il formaggio e la panna, poi frullo. Nella padella del soffritto faccio dorare lo speck, aggiungo le penne ormai cotte al dente e le faccio saltare con lo speck. Aggiungo la crema a fuoco spento, amalgamo il tutto e copro per alcuni minuti per far mantecare (se fosse troppo denso aggiungo un po’ di acqua di cottura). A questo punto Child in Time sfuma e parte Speed King, quindi impiatto, servo e buon appetito.

GIUDIZIO
Sapori del centro-nordest, sostanziosi ma debitamente stemperati. Vino ok, e colonna sonora intoccabile. C’è un errore di consecutio nella preparazione e, personalmente, rivedrei un po’ la finitura, altrimenti il tempo di cottura delle penne diventa un po’ costrittivo. Un po’ succinta l’esposizione generale e, per quanto riguarda la degustazione, sceglierei Black Night al posto della velocissima Speed King. Magari sbaglio, ma forse lascerebbe più respiro al palato.
VOTO: 74/100


Sempre più appetitose e metalliche le nostre ricette, no? Ma adesso entriamo nella zona calda, andando a vedere chi occupa le posizioni da podio. Medaglia di bronzo della nostra disfida è colui il quale occupa la...

POSIZIONE NUMERO 3
Il primo ad andare “a medaglia” è Riccardo T., il quale ottiene il gradino più basso fra i tre più importanti con la sua...

HARD-COTT
Ingredienti

2 fette di prosciutto cotto spesse 2 mm.
1 confezione di emmentaler a fette
1 manciata di capperi sotto sale
olio
1 copia di Dirty Rotten, CD dei D.R.I.

Preparazione

Fare stretching al collo per l’headbanging.
Accendere lo stereo e infilare con delicatezza il CD nel lettore.
Lavare sotto l’acqua corrente i capperi stando attenti a non farli volare durante l’headbanging.
Tritare i capperi aggiungendo olio in modo da ottenere una simil salsa.
Prendere una bistecchiera e scaldarla sul fuoco, poi appena è abbastanza calda mettere le due fette di cotto sopra e lasciarle “grigliare” per la durata della canzone di Who Am I?, girarle e lasciarle per la durata di Reaganomics.
Ok, dura 5 secondi di meno, ma quando girerete il prosciutto quel lato sarà già caldo, no?
Impiattare le fette e appoggiare sopra le fette di emmentaler in modo che il formaggio si sciolga un pochino e infine aggiungere la salsa di capperi.
Arrotolare come un involtino e lasciare raffreddare, poi ingerire brutalmente bevendo birra e ruttando copiosamente.
Straight edge f**k off :-)

GIUDIZIO
Medaglia di bronzo per questa micidiale ricetta metal tendente al doom: un po’ per la simpaticissima esposizione in stile hardcore, ma anche per quell’essenzialità degli ingredienti che mi ricorda il punk jugoslavo del tempo che fu. Bene l’abbinamento con i Dirty Rotten Imbeciles. Da infermeria invece, il raffreddamento del povero emmentaler (Gotthard e Krokus inorridirebbero) e l’ingestione brutale del tutto con birra e relativi flati.
VOTO: 76/100


Comincio ad avere qualche difficoltà di digestione, ma per il rispetto che Metallized nutre da sempre nei confronti dei suoi lettori -e soprattutto perché sono stato io a dare il via a tutto questo ed ora devo gestire questa patata bollente- continuerò stoicamente. Anche perché ormai ci siamo quasi, dato che prima di proclamare il vincitore manca solo la medaglia d’argento, ma vediamo chi occupa la posizione d’onore.

POSIZIONE NUMERO 2
A sfiorare la vittoria è stata Monica L., con la sua oscura ed inquietante...

NUVOLA NERA DI NERGAL
Ingredienti:
3 uova (il seme)
230 gr. di zucchero (il nettare)
180 gr. di farina 00 (la polvere immacolata)
180 gr. di burro a temperatura ambiente (il caglio di vacca)
50 gr. di cacao amaro (l’oscuro sapore)
60 gr. di latte (il siero)
1 bustina di lievito per dolci (la miccia)
zucchero a velo (il velo di nettare)

Preparazione:
Addolcire il seme con il nettare (unendoli nello sbattitore) e amalgamare il tutto. Aggiungere il caglio di vacca ammorbidito, il siero e, frustando la poltiglia, aggiungere la polvere immacolata e l’oscuro sapore, entrambi setacciati. Amalgamare fino ad ottenere un composto omogeneo, di funereo colore (e profumo). Solo alla fine aggiungere la giusta dose di miccia. Ungere la vostra forma preferita (diametro max 24/26 cm.) con il caglio di vacca e la polvere immacolata prima di colarci l’ormai nera pozione. Preriscaldare la fiamma infernale raggiungendo la temperatura di 160° e ardere per 40 minuti circa. Trascorso il tempo indicato, sformare la “nuvola” lasciandola raffreddare su di una gratella. Prima di gustare, con il resto della bolgia, spolverizzare con la velatura di nettare.
Da consumarsi preferibilmente nei dintorni di Fantoft.

GIUDIZIO
Posto d’onore per una ricetta già edita nel blog dell’autrice, molto semplice, ma altrettanto ben sviluppata. Assolutamente geniale la caratterizzazione di ciascun ingrediente, richiamata poi nella preparazione. Torta “dark” che immagino sia da degustare ascoltando Burzum. E proprio per questo, consiglierei alla Chef di farne anche una versione flambé da incendiare con zippo argentato. Resta una sola curiosità: che ci beviamo insieme?
VOTO: 77/100


E adesso ci siamo. Squillino le trombe, rullino i tamburi, tintinnino le posate e soprattutto i bicchieri, perché stiamo per proclamare il vincitore, ossia il miglior chef metal non professionista d’Italia (Mastechef docet), il quale, oltre che l’onore e l’onere di chiudere questo articolo con la sua fatica cuciniera, riceverà anche la copia del libro di Martin intitolato Gast(rock)nomia, Storie di Cucina e Rock’N’Roll, che avevamo messo in palio e che il vincitore riceverà direttamente al proprio domicilio. Signore è signori, the winner is...

POSIZIONE NUMERO 1
Il vincitore è: Matteo B., il quale si aggiudica il nostro concorso con il suo più che musicale...

RISOTTO ALLA ZUCCA AROMATIZZATO CON VODKA E CAFFE’

Ingredienti:
400 gr di riso (carnaroli)
-250/300 gr di zucca già pulita
-1/2 cipolla
-80 gr burro
-1,5 L di brodo vegetale
-vodka
-formaggio parmigiano (o pecorino)
-caffè in polvere
-Dream Theater - A Change of Seasons
-Rush - Moving Pictures

Il risotto è un piatto all’apparenza semplice, ma per ottenere la perfezione ci vogliono manualità e procedimenti a volte anche articolati. Cosa c’è di meglio dell’accompagnare la preparazione di questo piatto con un po’ di prog? Sì, proprio quel genere che all’ascolto superficiale può sembrare banale, perché tu guardi sul palco questi tizi che suonano brani infiniti e a volte noiosi. Sai che sono tecnicissimi, ma vedendo un musicista composto che ti suona cose impossibili per il genere umano, magari accompagnandolo con un sorriso mentre sta cantando o suonando un altro strumento in contemporanea (ogni riferimento a Geddy Lee è puramente casuale), ti fa pensare: “Hey, se questo lo fa in tranquillità, se mi impegno ce la faccio anche io”. E allora vai a casa, prendi la chitarra (o basso, bacchette ecc.) e ci provi. Dopo qualche tentativo o ti suicidi dalla frustrazione o ti metti sotto e impari piano piano.
Ecco, il risotto è così: “È un piatto semplice! lo saprebbero fare tutti!” E intanto capita che lo bruci. Capita che non cuoce e ti chiedi perché. Capita che risulti un pappone di riso sfracellato o peggio ancora, un piatto inconsistente di gusto, nonostante la tonnellata di sugo e sapori che hai aggiunto...

PREPARAZIONE:
A Change of Seasons: Petrucci inventa, Portnoy dirige, Myung preciso e muto, LaBrie emoziona, Sherinian accompagna e noi cuciniamo.

“I. The Crimson Sunrise”

È l’alba in casa Dream Theater, il sole cremisi si alza all’orizzonte, mentre nella nostra cucina il suo bagliore viene ricreato accendendo i fornelli.
Preparate un brodo vegetale, nel frattempo pulite la zucca e tagliatela a dadini ritmando il tutto con i colpi di Portnoy (non tagliatevi, le dita servono ancora). Versate un filo d’olio in un tegame e fate soffriggere la cipolla.

“II. Innocence”
...Life was filled with wonder
I felt the warm wind blow...


Aggiungete la zucca e lasciate insaporire per 10 minuti aggiungendo sale e acqua se è necessario.
Nel frattempo prendete una padella abbastanza alta (ad esempio wok), fate saltare il riso fino a quando non cambia colore (attenzione a non bruciarlo). Questo passaggio è fondamentale: i pori del riso si restringono e ciò farà in modo che tenga meglio la cottura senza sfaldarsi.

“III. Carpe Diem”
Carpe diem, seize the day

Fate molta attenzione a non bruciarlo (“carpe diem”), una volta tostato (da opaco deve diventare trasparente con le punte leggermente imbrunite) sfumate con un bicchierino di vodka e allungate 1-2 mestoli di brodo. Arrivati qui rallentiamo la corsa, in contemporanea con la canzone che si addolcisce, abbassate leggermente il fuoco, aggiungete la zucca e cuocete per 15-20 minuti (il tempo di cottura varia leggermente in base alla qualità del riso)


“IV. The Darkest of Winters”

A questo punto partono i funambolici passaggi strumentali della canzone, noi li seguiamo a ruota aggiungendo un mestolo di brodo di tanto in tanto tra un virtuosismo e l’altro. Non lasciate che il risotto si asciughi troppo, siate chirurgici come le plettrate di Petrucci.

“V. Another World”
...I was blinded by a paradise
Utopia high in the sky...


Siamo a quasi 5 minuti dalla fine, LaBrie vede il Paradiso e noi pure, perché è il momento di insaporire il nostro risotto con una cascata di parmigiano (o pecorino in base ai vostri gusti) e un pizzico di pepe (q.b.)

“VI. The Inevitable Summer”

L’immancabile estate... e l’immancabile mantecatura!
Il nostro riso è pronto, è fatta! Ma c’è ancora un passaggio fondamentale. Spegnete il fuoco, sta per arrivare il tramonto. Portate la padella lontano dal fuoco e mettete nel riso una noce di burro. Mescolate delicatamente e lasciate che si riposi. È in questo momento che si ammorbidisce e diventa bello cremoso.

“VII. The Crimson Sunset”
For better or worse, alive or dead
I realize there’s no turning back


E siamo veramente alla fine! Riposato abbastanza, inpiattate il riso e decorate con altro parmigiano e accompagnati dalla malinconica chitarra acustica diamo una spolverata di caffè per dare un curioso accostamento sia nell’aspetto che nel gusto di questo piatto: il caffè, infatti, oltre che per decorare, serve per bilanciare l’aroma dolce della zucca.

Per rendere il tutto perfetto, cosa manca? Un gruppo di amici con cui condividere la cena, una bottiglia di barbera e, soprattutto, Moving Pictures dei Rush!!!
Buon appetito!
Matt

GIUDIZIO
Il piatto vincitore. Dettagliate la preparazione e la finitura. Azzeccata la scelta del vino e, soprattutto, imprescindibile il curatissimo incipit musicale. Ricetta classica, ma della quale vengono spiegate bene le insidie più malfide. Unica pecca: nella finitura del risotto, non si menziona il sale che dovrebbe essere aggiunto a 2/3 della cottura. Errore grave per cui Cracco avrebbe fatto un terremoto, ma dato il buon livello complessivo, facciamo finta che sia stata una svista. Avvincenti e ben ponderati i due tocchi di classe: la vodka e il cioccolato. Autentica Gast(rock)nomia!
VOTO: 81/100


I REDALETTORI DI METALLIZED
Bene, con la solenne (o cazzona, fate voi) proclamazione del vincitore del nostro concorso e con un ringraziamento a J.N. Martin per essersi prestato, si chiude anche questo esperimento che ha cercato di unire in maniera quanto più scherzosa e leggera possibile letteratura, musica e cucina, tre aspetti del mondo dell’arte e della cultura che molto spesso vanno a braccetto. Oltre a “staccare” dai consueti argomenti affrontati nei nostri articoli, spesso molto “alti” come tematiche e dipinti con la dovuta serietà anche nel consueto dibattito tra i commenti, tra le righe di Cooking with the Devil potete però leggere anche dell’altro. Cosa? Semplice: il secondo obiettivo che questa iniziativa si è posta di cogliere è quello di dare un premio e di rendere omaggio all’altra faccia della medaglia della presenza di Metallized sulla scena musicale nazionale, ovvero voi lettori. Come avete infatti notato e come io stesso ho voluto esplicitamente sottolineare, la gran parte del testo di questo articolo è stato scritto da alcuni di voi un po’ in rappresentanza di tutti e questo, oltre a rendervi soddisfatti -almeno, spero- rende felici anche noi, perché Cooking with the Devil rimarrà a testimonianza di quanto stretto possa diventare il legame tra redazione e lettori di una realtà che ha come scopo soltanto quello di partecipare e far partecipare in maniera critica, lucida e propositiva al circuito cultural-musicale italiano cercando di contribuire a farlo crescere. Inoltre, lo scopo è di farlo non per conto proprio, ma con i propri lettori. In questo modo, lo spirito più vero del metal, ma direi della buona musica in generale, ossia quello che veicola unione e condivisione di esperienze che partono dalla musica per diventare cultura e amicizia non solo virtuale, come chi partecipa anche al nostro forum sa, diventa collante sociale, partecipazione a qualcosa che negli anni è passata da piccola realtà amatoriale a sito letto ogni giorno da migliaia e migliaia di persone. Anche per criticarci, perché no? Dopotutto, il confronto può e deve portare anche allo scontro, l’importante è che sia uno scontro nel nome del rispetto e della buona musica. Come sempre, però, mi sono dilungato troppo. Meglio che vada a farmi un risotto alla zucca, o una Nuvola di Nergal, oppure... dove ho messo il passito?



d.r.i.
Giovedì 9 Aprile 2015, 11.55.23
22
Vabbè, vedremo cosa ci riserverà il futuro!
raven
Giovedì 9 Aprile 2015, 10.46.32
21
In quel caso dovremmo restringere al massimo alle prime 5 proposte per questioni di lunghezza, ma può essere un' idea.
AL
Giovedì 9 Aprile 2015, 10.14.27
20
complimenti a tutti!!! e che bella iniziativa!
d.r.i.
Giovedì 9 Aprile 2015, 9.00.10
19
Sì dai, io ho già in mente qualche ricetta! Sarebbe carino fare come ha fatto kia pensando al menu: Antipasto Primo Secondo Dolce anche se è difficile ma così si potrebbe scegliere una ricetta per tipo e fare il menu perfetto!
jek
Mercoledì 8 Aprile 2015, 20.01.02
18
"valuteremo di rifare qualcosa" lo prendo come si
raven
Mercoledì 8 Aprile 2015, 19.53.42
17
Affermazione assolutamente equivoca comunque siamo molto soddisfatti della vostra risposta, il prossimo anno valuteremo di rifare qualcosa.
d.r.i.
Mercoledì 8 Aprile 2015, 14.09.05
16
La mia alla mia età è dura da fare spesso
KIA
Mercoledì 8 Aprile 2015, 12.04.45
15
belle ricette, bravissimi ragazzi!!
monica
Sabato 4 Aprile 2015, 19.48.37
14
Davvero felicissima che la mia Nuvola Nera sia piaciuta, grazie infinite mi sono divertita molto!
jek
Sabato 4 Aprile 2015, 18.46.49
13
@Raven ripetere l'esperimento lo prendo come un impegno il resto è effettivamente molto improbabile
d.r.i.
Sabato 4 Aprile 2015, 17.59.44
12
Raven mai dire mai
raven
Sabato 4 Aprile 2015, 15.37.25
11
Un bell'esperimento. Chissà che non possa diventare consuetudine e magari diventare un appuntamento fisso negli anni. Sarebbe bello vedersi davvero e cucinare i piatti come celebrazione, ma immagino sia molto diffiicile.
Awake
Sabato 4 Aprile 2015, 14.48.19
10
Complimentoni ragazzi, ovviamente mi attrezzerò per preparare tutti i piatti, sono veramente curioso di vedere cosa salta fuori... il risotto alla zucca poi... mmmmmh!!!
jek
Sabato 4 Aprile 2015, 13.53.08
9
Grande, sono gasatissimo. Osservazioni giuste nel giudizio, cosa posso dire... grazie e ora ho sei ricette da provare.
Tatore77
Sabato 4 Aprile 2015, 13.25.14
8
È vero, l'aglio non andava tolto, perché non va proprio messo nei piselli...l'abitudine se usare l'aglio m'ha fregato nell'esposizione...ahahahah
d.r.i.
Sabato 4 Aprile 2015, 11.14.50
7
Errata corrige, non è il formaggio da frigo ma il lasciare raffreddare mi sembrava strano di aver messo il formaggio in frigo
d.r.i.
Sabato 4 Aprile 2015, 9.59.21
6
Una l'hai già provata
Unia
Sabato 4 Aprile 2015, 9.58.07
5
bravi! bravi! Compimenti sia ai lettori/cuochi, sia ai giudici Anch'io da buongustaia mi sono divertita a leggere le ricette, magari le applicherò pure...
d.r.i.
Sabato 4 Aprile 2015, 9.51.11
4
Ovviamente complimenti a tutti
d.r.i.
Sabato 4 Aprile 2015, 9.50.11
3
Onorato del podio. Confermo la cazzata del formaggio da frigo la cosa bella è che quando l'ho fatta il formaggio era sul tavolo da 15 minuti
Sambalzalzal
Sabato 4 Aprile 2015, 8.54.38
2
Ahahahahah questo me lo sparo in comodità questa sera! Sono d'accordo dovreste aprire una rubrica, che ne so "Il Gambero Nero"
Lizard
Sabato 4 Aprile 2015, 8.25.15
1
Splendido!!!! Un applauso a tutti i partecipanti, grazie per esservi messi alla prova e per queste invitanti ricette. Grazie a John N. Martin per i suoi puntuali e graditi giudizi e grazie a Francesco per l'idea e per essersi prestato al difficile ruolo di sous chef/presentatore del tutto. Chissà che non diventi una piacevole tradizione questa, nel tempo. Sarebbe sicuramente divertente
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04/04/2015
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COOKING WITH THE DEVIL
Come stringere un piatto col diavolo. Ovvero: i vincitori del concorso di cucina
 
 
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