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BDSM...ETAL - B.RIVIDI D.AL S.ACRO M.ETALLO... O NO?
05/07/2015 (6231 letture)
Metal e sesso; preferibilmente estremo. Un binomio la cui relazione è talmente intima da costituire un entanglement vero e proprio, testimoniato non solo dalla carica erotica della musica, dai trucchi e dell'abbigliamento, ma da una vera e propria cultura/movimento che attraversa diagonalmente la gran parte dei settori che costituiscono l'insieme comunemente noto come "mondo del metal". Nelle righe che seguono, cercheremo di saperne qualcosa in più, partendo da un documentario recentemente andato in onda su una piattaforma satellitare.

B.ENEDIZIONI D.A S.ANTA M.ARIA
Musica estrema/Sesso estremo. L'associazione sembra talmente scontata da non dover nemmeno essere messa in discussione, ma da discutere, invece, c'è davvero parecchio. Per farlo, prenderemo spunto dal documentario intitolato Sex & Music: Sesso, Bondage e Rock'n'Roll, recentemente andato in onda su uno dei canali culturali (e sottolineo: culturali) disponibili sul menù della più diffusa piattaforma satellitare presente in Italia. Per chi non lo sapesse, cioè gli eventuali under 14 capitati per sbaglio su questa pagina, la sigla BDSM non sta per "Benedizioni Da Santa Maria", ma per qualcosa di più stuzzicante. Andiamo allora a vedere di cosa si occupa il documentario appena citato. Prendendo come punti di riferimento vari generi musicali pienamente attinenti o perlomeno contigui a quelli compresi dalla ragione sociale di questa webzine -punk, hardcore, heavy, black, industrial, etc.- l'opera prende spunto dalla constatazione che abbigliamento e comportamenti connessi a bondage, disciplina, S&M e via discorrendo, pervadono letteralmente ogni aspetto interiore ed esteriore della musica estrema (comprendendo nella definizione ciò che viene visto come estremo dall'esterno) che, sublimando il tutto nei vestiti, nel trucco, nel modo di comportarsi fuori e dentro i palchi di tutto il mondo, ha di fatto sdoganato uno stile di vita che fino a pochissimo tempo fa ed in larga parte ancora oggi, veniva visto solo come devianza da reprimere e/o da evitare accuratamente. A margine: quali e quanti cose e comportamenti il rock ha svincolato da certi legacci -ed il riferimento non è casuale- e resi cultura nel corso della sua storia più che cinquantennale? Un giorno sarebbe bello fare una specie di cernita, ma questo è un altro discorso. Ma cosa lega esattamente il rock estremo al sesso dello stesso grado e come tutto questo incide sulla società? Per approfondire il tutto, il documentario prende a titolo di esempio alcuni personaggi pienamente inseriti nel mondo del metal o nei settori vicini, dalla notorietà diversamente elevata, per parlare di tutto questo senza peli sulla lingua, pur inquadrando il tutto all'interno di un'ottica prettamente americana, ed in particolare losangelina.

I WANNA BE YOUR DOG; FORSE
Il primo ad essere tirato in ballo è Sin Quirin dei Ministry, assiduo frequentatore della scena BDSM e dei locali "dungeon" o sadomaso di Los Angeles, da lui sempre naturalmente associati all'industrial, peraltro uno dei generi che effettivamente più si prestano allo scopo. Da lì si passa a Sir Nick Satanas, gestore di locali di genere, artista BDSM, organizzatore di seminari ed animatore delle nottate estreme di Hollywood, ispirato da rockstar quali Alice Cooper ed altri. Non manca uno sguardo al versante gay (prima di storcere il naso ricordate chi ha introdotto un certo abbigliamento nel metal) con Jessie Vanciel/Mr. Leather ed i suoi riferimenti ai Devo di Whip It. Singolare la ex manager di gruppi rock Mistress Cyan, "The most respected dominatrix in L.A.", dominatrice transgender, la quale durante gli anni 80 di giorno promuoveva band rock-heavy sul Sunset Boulevard anche tramite una rivista da lei edita e la sera diventava mistress, tenendo le cose ben separate per paura che il tutto avesse ripercussioni negative sulla sua attività di manager. Quando il BDSM cominciò a farsi strada nel mondo del rock non ci fu altra scelta che informare della faccenda i vari gruppi sotto il suo management, ma invece di creare danni, la cosa venne accolta in maniera entusiasta, dando ulteriore prova del fatto che la fusione tra i due mondi era ormai acclarata. Almeno da quelle parti. A seguire la testimonianza della black metal band dei Radiators, a me sconosciuta, i cui membri parlano del BDSM come arte ed espressività. Il documentario prosegue con un excursus storico sull'associazione tra rock e sesso a partire dagli anni 50, da Elvis e Gene Vincent, cioè da subito, sottolineando lo spirito di ribellione e di anticonformismo che lo animava. Gli abiti in pelle diventano subito un simbolo di ribellione e si scrivono canzoni a tema come avviene ancora oggi, poi negli anni 70 il punk arricchisce il tutto con accessori presi direttamente nei sexy-shop introducendo il vinile nell'abbigliamento, pur non avendo alcuna vera coscienza BDSM al di là di un certo masochismo di fondo. Diverso il discorso dell'Iggy Pop di I Wanna be Your Dog, che apre al concetto di sottomissione nel rock. Tocca poi a Fyl Sang D'or deliziarci ('nsomma) con le sue performance a base di siringhe, autolesionismo e tatuaggi, col piacere ricavato dal gioco sottile tra dominante e dominatore.

TOO YOUNG TO FALL IN GORE
E' proprio nell'interazione tra piacere e dolore che è posta la chiave per comprendere tutto, con le endorfine che, entrando massicciamente in circolo e scatenando effetti superiori a quelli delle droghe, danno un senso a quel che sembra non averlo. Quanto viene fuori è che in realtà è il sottomesso ad avere il controllo di un gioco BDSM, diversamente si entrerebbe nel campo della coercizione, con ciò che ne conseguirebbe. Poi il documentario sottolinea come la vera svolta si abbia comunque già all'inizio degli anni 70, quando irrompe sulla scena "un rock che fa male: l'heavy metal", con immaginari e scenografie che saccheggiano a piene mani da iconografie sataniche e del BDSM. Passano fotogrammi riguardanti Alice Cooper, Kiss ed altri gruppi, posti in antitesi a band cupe come i Black Sabbath, meno "divertenti" in senso stretto e volte a parlare ad un diverso spicchio dell'ID. Ragionamento abbastanza americano, se vogliamo. Ciò che viene fuori, però, ed a dispetto dell'esplosione del punk, privo di vere sovrastrutture BDSM, è che la chiave di tutto sono stati i Judas Priest e Rob Halford. Il loro abbigliamento, del resto, veniva notoriamente da negozi specializzati in queste pratiche e gli atteggiamenti sul palco di Rob, vero promotore del tutto, non facevano che rinsaldare l'impressione. Le sue successive esternazioni sulle proprie inclinazioni personali, poi, si legano anch'esse ad una precisa componente dei mondi in esame già prima accennata dalla presenza nel documentario di Jessie Vanciel. Del resto, la parte gay della questione viene ampiamente affrontata e ripensando a quanto l'iconografia halfordiana si è imposta su tutto il mondo metal, è divertente pensare da dove veniva e come invece è stato interpretata. Nel mezzo, ad occupare letteralmente lo schermo è una nostra vecchia conoscenza, ossia Gaahl, il quale parla della componente psicologica dell'esplorazione del lato oscuro della psiche e del dolore mentre vanno spezzoni di un suo concerto, ma il nostro evita di parlare di quelli che chiama "rituali personali" legati appunto al dolore, in quanto "troppo intimi". Il passo successivo è affrontare la commistione degli anni 80 tra glam esasperato e BDSM, ed è con un sussulto che si assiste all'apparire sullo schermo di Tipper Gore, alfiera delle crociate anti-metal, anti-sesso, anti-sesso & metal, anti tarme (bastava che iniziassero con "anti" e per lei andavano bene) alla quale dobbiamo il diffondersi dell'etichetta Parental Advisory su tante copertine dei dischi che possediamo. Rivedere le immagini di lei che attacca Too Young to Fall in Love dei Motley Crue con i suoi capelli cotonati con la cementite, col suo completino così fine, W.A.S.P. -non la band- fino a midollo, diventare rossa quando deve spiegare a chi la sta intervistando che dai testi del mondo heavy emergono cose putride come il BDSM, è ancora divertentissimo. Gli W.A.SP. vengono però citati immediatamente dopo, unitamente ai locali del Sunset più in voga del tempo, dove i gruppi heavy-glam la facevano da padroni. Il tutto mentre si vedono le foto di Twisted Sister, Poison, Motley Crue, G'n'R e compagnia.

MADONNA, CHE SVILIMENTO
Il racconto si sposta poi sull'industrial anni 90 derivato dagli anni 80, con la commistione con elettronica, new wave, etc. e sul suo immaginario, con i Ministry sempre sullo sfondo. Mentre sfilano immagini di Manson, Rammstein ed altri, una constatazione emerge: da quegli anni il BDSM assurge al ruolo di sesso per eccellenza all'interno del mondo heavy metal senza doversi in nessun modo nascondere, ma anzi, ostentando l'avvenuta conquista. A Los Angeles era il club Sin-A-Matic, frequentato ad esempio da Manson e Dita Von Teese a creare la scena a base di industrial, elettronica e sesso sfrenato nella saletta privata che, a poco a poco, diventa il vero punto d'attrazione del posto. Nell'arco di un paio d'anni è necessario addirittura avere la parola d'ordine per entrare nel locale e la gente è interessata solo a ciò che avviene nella saletta, che influenzerà l'intera scena dal punto di vista esteriore ed interiore, dall'Industrial al Goth. Molti dei campionamenti dei dischi dei Ministry vengono registrati proprio in quella sala. Un certo spazio viene dato ovviamente anche al fetish, il cui look è importante musicalmente in maniera che definirei estremamente palese. Poteva mancare il progetto Electro/EBM/Industrial/Punk Grausame Töchter? Ovviamente no, così filmati ed intervista ad Aranea Peel precedono una parte molto importante, direi fondamentale, purtroppo, in cui si narra dello svilimento introdotto nel mondo del BDSM da quello delle pop-star (Madonna, Rihanna, Miley Cyrus e compagnia) al fine di vendere album con shock a buon mercato per un pubblico facilissimo da manipolare, portando il tutto su un piano che non ha nulla a che vedere col BDSM e con ciò che c'è davvero dietro. A chiudere le Fet Pack, collettivo femminile dedito a pratiche varie ed organizzate come una vera band a base di assoli di frusta et similia. La conclusione finale è che, pur a fronte di una certa commercializzazione del tutto, non solo provocata da agenti esterni, la musica -quella metal in particolare- ha consentito al BDSM di entrare nello spettacolo e nella vita di tutti i giorni per alcuni e di farlo dalla porta principale, facendolo vedere in modo diverso un po' a tutti, pur perdendo in forza sovversiva. Da lì, aggiungo io, si è poi diffuso in tutti i settori, alta moda compresa, diventando qualcosa di disturbante solo per alcuni e per precise ragioni commerciali, rendendo tutto meno eversivo e meno interessante. Non è esattamente la stessa cosa, ma tanto per capire a che punto siamo, una nota catena di abbigliamento "giovane" ha lanciato il giubbotto di pelle nera con le toppe di finti gruppi inventati appositamente per piccoli pseudo-sovversivi fighettini. Questo fino all'esplodere della prossima moda, quando tutto questo verrà dimenticato alla velocità della luce da chi, appunto, segue solo le mode esteriori e verrà restituito alla fruizione sottotraccia dei veri appassionati. Appassionati che in Italia (e torniamo a parlare di BDSM) sono almeno 4.000.000. secondo le stime, ossia circa il 7% dell'intera popolazione compresi i bambini e circa il 9% di quella maggiorenne, molti dei quali probabilmente scocciati dall'attenzione superficiale riservata al fenomeno dalle industrie.

BDSMUSICA
Fin qui il documentario. Andando al pratico, però, ed inquadrando la questione in termini prettamente musicali, infiniti sono i gruppi e le singole canzoni che potrebbero essere inseriti/e nel filone BDSM a pieno titolo oppure solo occasionalmente, o ancora in maniera quasi involontaria. Canzoni che, nel complesso, toccano un po' tutte le possibili sfumature dei rapporti tra consenzienti all'interno di questo mondo: servo-padrone; master-slave; mistress-slave; bottom-down e così via. A titolo meramente indicativo, dato che un elenco completo sarebbe davvero lunghissimo, eccovi una breve lista di gruppi e canzoni di genere, con molti nomi già presenti nel nostro data base, omettendo ovviamente quanto già espressamente citato nel documentario:

Marduk, Obedience
Carpathian Forest, Sadomasochistic
Manowar, Pleasure Slave
Sodom, Sodomy and Lust
Rammstein, Ich tu dir Weh, Sonne, Mein Herz Brennt
Nine Inch Nails, Meet your Master, Closer, Discipline, Happiness in Slavery
Queens Of The Stone Age, Sick Sick Sick
The Sisters Of Mercy, Kiss the Carpet
The Smashing Pumpkins, Ava Adore
Tool, Prison Sex
The Stooges, I Wanna be Your Dog
TriORE, Pleasures & Tortures
Spiritual Front, Slave, Love Through Vaseline
The Sexless, La, mama
Ordo Rosarius Equilibrio. In My Little Black Dress
Under The Rose, Coitus Excelsis. Pain, Bondage And Subjugation
Mistress Of Hourglass Figure
Let Me Show You All The Secrets Of The Torture Garden

Electric Wizards, Venus in Furs, Sadiowitch
Danzig, She Rides
Type O Negative, Black n°1, Love You To Death
Merzbow, Music for Bondage Performance - Sadomasochismo
Depeche Mode, Master and Servant, Dressed in Black, Sister of Night
Joy Division (il nome stesso della band deriva dal "lurido romanzetto sadomasochista The House Of Dolls di Karol Cetinsky)
She's Lost Control (Dita Von Teese nel video della cover degli Agent Provocateur)
Masochist, Die Form
Coil, The Anal Staircase
Eurythmics, "Sweet Dreams (Are Made of This) (anche cover di Marilyn Manson)
The Velvet Underground, Venus in Furs
Siouxsie and the Banshees, Loveless
Cradle of Filth, Venus in Fear
Nancy Sinatra, These Boots Are Made for Walkin'
Duran Duran, The Chauffeur
The Cramps, Queen of Pain, Like a Bad Girl Should
Recoil, Breath Control (Fondati da Alan Wilder, ex membro dei Depeche Mode)
Genitortures, 120 Days of Genitorture
The Great Kat, Worship Me or Die

Oltre a ciò, a livello simbolistico possiamo perlomeno citare a titolo di esempio "la mano con la frusta" dei Death in June.

DANZA ADAGIO SUL MIO PETTO, BIAGIO
Come ognuno di voi potrà facilmente evincere da questa breve lista, oltre a singoli e band dalla chiara influenza BDSM, nel mucchio troviamo anche un paio di pezzi che magari avrete fischiettato un'infinità di volte senza far caso più di tanto a certi risvolti. Il video di Sweet Dreams (Are Made of This) diventò infatti un piccolo cult tra gli appassionati per via del look della Lennox abbigliata da uomo con tanto di bastone, senza contare la versione di Marilyn Manson con la modifica al testo: I'm gonna use you and abuse you/I gotta know what's inside you.. Per quanto riguarda la figlia di Sinatra, l'innocuo brano pop These Boots Are Made for Walkin' divenne anch'esso un cult per via del video che destò grande scandalo, nel quale si vedevano varie ballerine scarsamente vestite (per l'epoca) con indosso dei boots molto stuzzicanti, ballare con Nancy mentre lei magnificava le doti delle calzature. Volendo, si potrebbe addirittura coinvolgere quel santarellino dell'amore di Biagio Antonacci con Danza Sul Mio Petto del 1991, il cui testo vi invito a ricercare in rete. Sempre per quanto attiene al metal e zone limitrofe, è interessante notare come alcuni appassionati indichino il genere adatto alle necessità quasi a prescindere da quanto gli piaccia musicalmente. A quanto sembra, infatti, NU-Metal e Crossover non sono molto d'atmosfera, ma sono generi adatti a frustare a causa del loro ritmo costante, così come certo metalcore stile Caliban. Ottimo l'EBM e, a quanto pare, quotata la classica epica e/o sensuale e sinuosa, come il Bolero di Ravel. Insomma, si potrebbe continuare all'infinito, magari anche allargando il discorso ai fumetti partendo da Crepax, alla letteratura (Ayzad, tanto per fare un nome), alla pittura (Santilli, Buttò), alla fotografia (ci sono grandi fotografi che si cimentano con lo Shibari con risultati artisticamente eccellenti), etc., ed inserire il tutto in un quadro storico, geografico e sociale -abbiamo anche vere e proprie scuole di BDSM in Italia- ma non è questo che ci interessa in questa sede. Quello che volevamo fare era semplicemente scostare un velo, dare un po' di spazio ad un fenomeno che permea profondamente quasi ogni aspetto esteriore del rock e del metal in particolare e vive spesso in osmosi con molti stili musicali, ma del quale si parla poco in rapporto alla sua diffusione ed alla sua importanza. Speriamo con questo di aver superato ancora una volta certi bigottismi e certe ritrosie presenti anche all'interno del nostro giro, nel segno della cultura e della discussione matura tra persone adulte. Del resto, siamo tutti adult(er)i e vaccinati, no?

Si ringrazia Mara Zanetti "Unia" per la collaborazione nella ricerca dei riferimenti discografici.



bloob
Lunedì 27 Luglio 2015, 20.19.23
17
Una citazione anche ai pungent stench di club mondo bizzarre... praticamente un disco dedicato al BDSM
Prometheus
Sabato 25 Luglio 2015, 3.20.49
16
Bell'articolo! Lo citerò in un articolo che sto scrivendo su Halford e l'omosessualità in ambito metal.
Masterburner
Giovedì 23 Luglio 2015, 11.30.42
15
A me è sempre piaciuta The Great Kat, un vero caso clinico... ma simpatica!
LAMBRUSCORE
Mercoledì 22 Luglio 2015, 22.28.49
14
Non so voi, dalle foto, quella che mi ispira di più è Tipper Gore, mi sono sempre piaciute le bigotte, quelle che ...tu ascolti la musica del diavolo, non va bene...ma che poi appena trovano un fringuello, gli saltano sopra come un canguro....
Half Ano
Mercoledì 22 Luglio 2015, 21.44.44
13
Raven...è perché su questo sito (come su siti metal in generale), di gente che ha a che fare col sesso praticato, anche solo classico, è chiaro che non ne gira. Al massimo qualche sega con la carta vetrata...nulla più. Prova a scrivere un articolo che parla di Dungeons and Dragons o World of warcraft...o PES 2015...
Raven
Giovedì 9 Luglio 2015, 15.21.37
12
Che ti aspettavi da Antonacci?
black brains
Mercoledì 8 Luglio 2015, 23.34.02
11
i gusti sono gusti...come per la musica o per il cibo... e cosi vale per il sesso o pratiche sessuali... personalmente giusto per variare di tanto intanto non mi dispiace...anche se soft... dico soft perché l' ex coinquilina di una mia amica lavora nel settore... ovviamente mi sono fatto raccontare delle cose... lo sapete già... ma vi dico che in giro c'è tanta gente strana...poi alla fine sembra anche dai numeri citati nell'articolo che non sia più tanto di nicchia... ormai è ovunque.. nella musica estrema come in quella pop.. nelle pubblicità e cartoni animati e via dicendo... ps: ho ascoltato il brano di biagio antonacci...beh sarebbe stato meglio leggere solo il testo... ora vado ad ascoltarmi qualcosa degli anti-cimex per riprendermi...
Sicktadone
Mercoledì 8 Luglio 2015, 19.53.59
10
Nessun riferimento al pornogrind? ahahahah
Raven
Martedì 7 Luglio 2015, 20.41.58
9
Uhm... vi dirò: sono un po' deluso. Mi aspettavo qualche commento che analizzasse il fenomeno, oltre che qualche citazione di dischi. Non vi facevo così pudici
Full metal jacket
Martedì 7 Luglio 2015, 12.29.29
8
anche i Mentors
paolo
Lunedì 6 Luglio 2015, 21.03.42
7
Faster pussycat - whipped
Unia
Lunedì 6 Luglio 2015, 10.43.20
6
Articolo ben strutturato per un tema scottante ma allo stesso tempo affascinate, interessante anche il documentario. Grazie raven Let's play, master and servant...
Raven
Lunedì 6 Luglio 2015, 9.57.29
5
Il romanzo si basa su quello ed è da lì che il nome è tratto. La canzone No Love Lost ne è praticametne un sunto.
PVC
Lunedì 6 Luglio 2015, 9.51.47
4
Riguardo i Joy Division,il loro nome deriva dai bordelli dei nazisti nei lager
Raven
Lunedì 6 Luglio 2015, 9.12.50
3
Potrebbe essere anche B.rividi D.al S.acro M.etallo, caro Enomis
Matteo Cagnola
Lunedì 6 Luglio 2015, 9.00.22
2
Da citare anche i due dischi dei tedeschi Tsatthoggua, "Hosanna bizarre" 1996 e "Trans cunt whip" 1998 per stare nel metal estremo.
Enomis
Lunedì 6 Luglio 2015, 2.32.40
1
Articolo interessante, originale, su molto di quanto c'è scritto non avevo mai riflettuto. Ma... davvero non vuol dire Benedizioni Di Santa Maria?
IMMAGINI
Clicca per ingrandire
Rob Halford
ARTICOLI
05/07/2015
Articolo
BDSM...ETAL
B.RIVIDI D.AL S.ACRO M.ETALLO... O NO?
 
 
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