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19/02/21
THE DEAD DAISIES
LIVE CLUB - TREZZO SULL'ADDA (MI)
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ENSIFERUM + FLESHGOD APOCALYPSE + HEIDRA - Fabrique, Milano, 18/04/16
22/04/2016 (1821 letture)
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A poco più di un anno dalla loro ultima calata sul suolo italico, gli Ensiferum tornano a calcare un palco italiano in occasione del loro nuovo tour europeo, il Return of the One Man Army. La location è, per la terza volta consecutiva, lombarda, ma tale aspetto non smorza per nulla la trepidante attesa dei fan del combo di Helsinki, in questa occasione supportati anche da un’altra band di assoluto primo piano, i nostrani Fleshgod Apocalypse, freschi di nuovo album. Dopo le dovute e lunghe ore trascorse in attesa fuori dal locale, passate con la speranza che non si scatenasse il previsto diluvio, finalmente si aprono i cancelli del Fabrique di Milano.
HEIDRA Una volta aperte le porte e presa posizione nei pressi del palco, si rimane in attesa dell’inizio della performance della prima band, gli Heidra, che si fa attendere non poco, forse anche a causa dell’ancora esiguo numero di spettatori, visto che i presenti al momento non superavano la sessantina. L’ingresso degli Heidra, combo folk/viking con alle spalle un full-length e una manciata di demo, è tranquillo e pacato, forse troppo, ma la band danese riesce comunque a intrattenere la platea, probabilmente più interessata ai gruppi a seguire che a loro. Nonostante ciò, infatti, i brani presentati, scelti in larga maggioranza dalla loro fatica più recente, intitolata Awaiting Dawn, riscaldano abbastanza gli spettatori che, incrementati notevolmente in quantità, si accingono ad assistere all’esibizione degli italiani Fleshgod Apocalypse.
SETLIST HEIDRA 1. Awaiting Dawn 2. Witch Of Prophecy 3. The Eyes Of Giants 4. Betrayal 5. Sworn To Vengeance 6. Wolfborn
FLESHGOD APOCALYPSE È March Royale a preannunciare l’atteso ingresso della nota band di Perugia, di caratura oramai decisamente internazionale. I nostri aprono le danze con In Aeternum, che si rivela un grandissimo pezzo live e unisce tutta la platea in un unico coro durante il ritornello, alla quale seguono rispettivamente Minotaur (The Wrath Of Poseidon) e Pathfinder, annunciate in modo maestoso dal cantante e chitarrista Tommaso Riccardi, capaci di rompere completamente quel ghiaccio normalmente presente nei primi minuti, facendo sì che il concerto prenda in breve forma. Da qui in poi è tutto cori, headbanging, sudore e mosh pit. La successiva Cold As Perfection lascia infatti spazio a The Violation, annunciata con i celebri versi di Dante nel XXVI canto dell’Inferno:
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza
Il brano, noto per la sua velocità di esecuzione e violenza, è forse il più atteso e, anche grazie all’incitamento del frontman del gruppo, iniziano i primi atti “violenti” sotto il palco, come da copione. A calmare gli animi ci pensa la strumentale Prologue, ma la quiete dura però davvero pochissimo: Francesco Riccardi invita infatti subito dopo gli spettatori a dividersi fra destra e sinistra, ponendo a tutti gli effetti le basi per il wall of death che prende velocemente vita con la successiva Epilogue. La violenta ma triste The Fool non smorza affatto la piega che il concerto ha ormai preso e l’esibizione si chiude con The Egoism e The Forsaking, quest’ultima eseguita con una espressività impressionante da tutti i membri della band. Più di tutto colpiscono le prestazioni del batterista Francesco Paoli e di Francesco Riccardi il quale -in un live durante il quale non sono mancati purtroppo i problemi al microfono, ma nel quale la band non ha mai perso la grinta, completando una prestazione maiuscola-, non si è fatto mancare nemmeno un brindisi per festeggiare lo show ‘in casa’, con sentiti ringraziamenti per il pubblico presente.
SETLIST FLESHGOD APOCALYPSE 1. March Royale 2. In Aeternum 3. Minotaur (The Wrath Of Poseidon) 4. Pathfinder 5. Cold As Perfection 6. The Violation 7. Prologue 8. Epilogue 9. The Fool 10. The Egoism 11. The Forsaking
ENSIFERUM La band finlandese si fa attendere una decina di minuti, mentre in sottofondo si alternano canzoni popolari della loro terra, che finalmente poi lasciano spazio all’intro March Of War, alla quale segue l’attesissima Axe Of Judgement che, con i suoi ritmi veloci e violenti fa riprendere ad una parte degli spettatori le consuete pratiche di un concerto metal a cui tanto ci si era scaldati col gruppo precedente. Gli headliner tengono testa a tutta la durata del concerto senza mai abbassare il tiro in nessuna delle loro canzoni, scelte con cura da tutti gli album della loro discografia, lasciando giustamente più spazio al più recente One Man Army. Il meglio viene offerto dalla band finnica nella seconda metà dell’esibizione: brani come From Afar, Wanderer (durante la quale non è mancato il pogo, nonostante sia una traccia più lenta di molte altre), Two Of Spades, My Ancestors’ Blood e Twilight Tavern, risultano decisamente i migliori della serata. Segue la celebre Lai Lai Hei, la quale viene interrotta prima dell’ultimo coro per un breve siparietto fatto di presentazioni e comicità: la tastierista Netta Skog, appena entrata stabilmente nella line-up degli Ensiferum, si esibisce infatti in alcune frasi in italiano, suonando in seguito la tarantella, mentre il bassista Sami Hinkka fa scappare una risata agli spettatori dicendo in italiano “Ho un gamberetto sotto il gonnellino”. Lai Lai Hei termina in modo maestoso: tutte le voci dei presenti diventano un tutt’uno durante il famoso ritornello, che in molti conoscono a memoria. La band quindi si ritira dietro le quinte, per poi tornare sul palco per eseguire l’encore. Dopo Tale Of Revenge vengono proposte In My Sword I Trust e Iron. Queste ultime due tracce, complice anche la loro posizione in scaletta, risultano davvero molto espressive e coinvolgenti, nonostante la fatica ed il sudore ormai diventati compagni stessi degli spettatori, i quali non hanno mai interrotto le “danze” iniziate con i Fleshgod Apocalypse, anche grazie agli incitamenti del cantante e chitarrista Petri Lindroos, nonostante la sua presenza scenica altrimenti meno coivolgente del collega Sami Hinkka che, oltre alle battute già citate, non ha mai smesso di incitare energeticamente il pubblico e fare smorfie per tutta la durata del live, per strappare un sorriso e scatenare un po’ di ilarità tra gli astanti. Giunti quindi alla conclusione del loro show, gli Ensiferum, dopo aver ringraziato e aver fatto una foto con i fan presenti, lasciano il palco, mentre la folla inizia a dissolversi ed a dirigersi verso le uscite.
Tirando le somme di questa particolare serata, si può dunque dire che essa sia stata qualcosa di pressoché perfetto, sia per la taratura delle band e per le canzoni suonate dal vivo, sia per gli spettatori presenti. Poco importa se a volte la batteria non lasciava spazio alla voce ad alle chitarre, il tutto ha contributo a ben quattro ore (pause incluse) di indimenticabili emozioni.
SETLIST ENSIFERUM 1. March Of War 2. Axe Of Judgement 3. Heathen Horde 4. Guardians Of Fate 5. One More Magic Potion 6. Treacherous Gods 7. Warrior Without A War 8. From Afar 9. Wanderer 10. Two Of Spades 11. My Ancestors’ Blood 12. Twilight Tavern 13. Lai Lai Hei ENCORE 14. Mourning Heart (Intro) 15. Tale Of Revenge 16. In My Sword I Trust 17. Iron
Foto a cura di Andrea "Spinna" Spinnato
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E' stato un gran concerto e mi sono divertito un sacco! Gli Heidra non li conoscevo e sono rimasto molto soddisfatto della loro performance! Fleshgod forse suoni un pò pastosi, Ensiferum impeccabili! |
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5
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Onestamente, non vedo il problema. Purtroppo non è possibile presenziare a tutti gli eventi della penisola, c'è anche il lavoro, gli studi e la famiglia a cui pensare. Si fa quel che si può, dispiace ma è così. |
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Capisco... è come se i Deathspell Omega suonassero live a Milano e non riusciste a "coprirli". Beh, dal momento che gli Ensiferum non stanno riscuotendo grande interesse, ne approfitto per chiedere qualche notizia in più a Max, se vorrà rispondere, ad esempio la scaletta, anche a grandi linee e se c' era una buona affluenza di pubblico. Grazie. |
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3
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Vi invito a discuterne sul forum, questa non è la sede adatta. Ad ogni modo, @kroky78, dando un'occhiata al nostro database appare chiaro come, solitamente, non trascorre più di una manciata di giorni tra la data di un concerto e il nostro live report. Se quindi un reportage non è presente dopo tale breve lasso di tempo, con tutta probabilità non siamo riusciti, per un motivo o per un altro, a coprirlo. |
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2
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Magari non era presente nessuno. Comunque grandissima giornata con una media musicale qualitativa veramente buona per tutta la giornata e finalmente: Graveland! Se mi avessero detto anche solo 10 anni fa che avrebbe iniziato a fare concerti non ci avrei mai creduto! |
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Scusate tanto l' OT, ma è mai possibile che non facciate un live report del concerto dei Graveland del 2 aprile a Milano??? Si tratta di un evento assolutamente epocale (a cui non ho potuto assistere), capisco che non è una band politicamente corretta ma sti cazzi... |
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