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ENSIFERUM - Questa è la bellezza della nostra musica
29/04/2016 (1948 letture)
Gli Ensiferum ritornano in Italia a distanza di circa un anno dalla loro ultima calata, portando con sé le atmosfere allegre e battagliere del freddo Nord. Poco prima dell'entrata in scena del gruppo sul palco del Fabrique di Milano, abbiamo avuto l'opportunità di scambiare quattro chiacchiere con il bassista della band Sami Hinkka. L'artista finlandese ci ha rivelato qualche aneddoto di One Man Army e ha lasciato trapelare qualche piccolo dettaglio sull'uscita del nuovo album. Sami ci ha inoltre rivelato come sia la vita di tutti i giorni e non solo la mitologia della loro terra, ad essere una fondamentale fonte di ispirazione, applicata però allo stile virile e battagliero, ma che sa essere anche ironico e spassoso, ormai marchio di fabbrica degli Ensiferum.

Arianrhod: Ciao Sami, benvenuto su Metallized.it, è un piacere poter scambiare quattro chiacchiere con te. Prima di tutto, come stai?
Sami: Grazie! (in italiano, NdR) Sto benissimo, il tour sta procedendo in maniera eccellente, non saprei cos'altro dire.

Arianrhod: Nel dettaglio, come sta andando il tour? È la seconda volta che siete in Italia dopo l'uscita di One Man Army, quali sono le vostre impressioni su come è stato accolto l'album? Avete avuto un riscontro positivo?
Sami: Con One Man Army è stato diverso rispetto ai precedenti album: di solito quando registriamo un disco e poi iniziamo il tour suonando le nuove canzoni, il pubblico risponde con un “Ok, va bene”, ma serve loro del tempo per conoscere le nuove canzoni, perché la musica degli Ensiferum non è un pop ordinario, è il nostro modo di comporre. Con One Man Army invece è stato davvero pazzesco, perché fin dal primo concerto le persone cantavano in coro e facevano mosh pit incredibili anche con le nuove canzoni. Tutto ciò non era mai accaduto prima. Quindi anche se One Man Army ha ottenuto delle ottime critiche nelle recensioni e nei media, è la calda accoglienza che abbiamo ricevuto dal pubblico ad essere il feedback più onesto che si possa avere. Dunque sì, il feedback è stato davvero buono. Siamo stati qui un anno fa, è stato uno show strepitoso e anche se oggi è lunedì, le aspettative sono davvero grandi, perché i fan in Italia sono davvero pazzi.

Arianrhod: Parlando della vostra vita in tour, mi potresti raccontare come passate il vostro tempo durante il viaggio?
Sami: È solo una mia illusione sia sesso, droga e rock'n'roll! In questo tour appena mi sveglio vado a fare jogging, faccio anche yoga, leggo, ma questo per quanto riguarda me. Ovviamente dopo un concerto, beviamo un paio di bicchieri, ma durante questo tour abbiamo solo un giorno di riposo, abbiamo una tabella di marcia molto rigorosa, tanto che finora c'è stata solo una grande festa, in cui ci si è divertiti con del vino, qualche birra e un po' di vodka. Ieri abbiamo bevuto del rum e questa mattina l'ho sentito un po'. Suoniamo da molto tempo e abbiamo fatto qualche errore, ma non si può deludere chi è venuto a vedere il concerto e che ha pagato, nessuna festa vale la pena se poi essa è causa di un pessimo concerto, almeno per come la vedo io. Non mi perdonerei mai di aver fatto un concerto schifoso solo perché ero ubriaco. Ma a parte questo, ognuno usa questo tempo in modi diversi. Noi siamo davvero privilegiati, abbiamo dei tour bus equipaggiati, possiamo giocare alla Xbox o cose del genere. Per esempio Netta sta imparando l'italiano e sta anche insegnando ai ragazzi dei Fleshgod Apocalypse qualcosa in finlandese. L'altra sera o due sere fa sono rimasto così stupito, quando Tommaso (dei Fleshgod Apocalypse, NdR) è arrivato da noi e ha iniziato a parlarci in finlandese, gli ho detto “Cosa?? Come hai fatto ad imparare così velocemente, la nostra è una lingua così difficile!”. Comunque ci sono diversi modi per passare il tempo, il fatto è che abbiamo molto tempo libero e quindi è bene usarlo più saggiamente possibile, perché non possiamo mai averlo indietro.

Arianrhod: Gli Ensiferum hanno iniziato con un sound decisamente aggressivo, ma con From Afar ma soprattutto con Unsung Heroes esso è diventato più evocativo, mentre ora con One Man Army siete tornati ad avere sonorità più dirette e pesanti, come mai avete sentito la necessità di questo cambiamento?
Sami: Penso sia una buona cosa: ogni album riflette un certo periodo di tempo nella storia di una band e nella personale storia di ognuno di noi, ovviamente anche la musica riflette la vita. Penso che sia positivo che ogni album abbia un proprio sound, anche perché mi piace il fatto che per ogni canzone di un nostro album si possa dire “Ah, ok, è di quel disco!”. Se tutto suonasse uguale, sarebbe come ripetere se stessi e come musicista: assolutamente no! (ride, NdR), Oltre a ciò, penso che sia importante evolversi. Come hai detto Unsung Heroes ha un approccio molto più leggero, ma anche i testi delle canzoni sono molto più pacati. È un album totalmente diverso rispetto a One Man Army, in cui le canzoni e i testi sono molto più aggressive, sarebbe stato da pazzi utilizzare sonorità più leggere, è un album che necessitava un sound più feroce.
Ora stiamo registrando delle nuove canzoni e stiamo cercando di avere una prima visione del nuovo disco. Appena due giorni prima della partenza per il tour abbiamo riprovato la setlist un paio di volte, continuando poi a lavorare sulle nuove canzoni. Sai, quando stai scrivendo del nuovo materiale, le cose accadono così velocemente, ti vengono in mente tonnellate di idee e tutto sembra funzionare bene, fino a quando improvvisamente non “sbatti contro un muro” e per alcune settimane nulla sembra procedere. È davvero frustrante: ti siedi in sala prove e non arriva nessuna buona idea, ma proprio appena prima del tour abbiamo avuto questa illuminazione: “Sì, questa è una nuova canzone, sì, questo è il modo in cui dovrebbe andare e tatata…” per poi realizzare che “Cavolo, bisogna andare in tour!” e allora abbiamo dovuto lasciar lì quei brani. La cosa bella però è che ci piace suonare dal vivo, fare i tour è la cosa più bella... è una delle cose migliori che si possa fare! (ride, NdR) Tuttavia tutti sono davvero entusiasti di rientrare in sala prove, quando torneremo a casa questo weekend, ci riposeremo per un paio di giorni e poi ci incontreremo per ripartire da dove eravamo rimasti. Ok, però ora non mi ricordo da dove eravamo partiti!

Arianrhod: Nessun problema, hai risposto comunque a una delle domande che volevo porti! Quindi procedo! In tutta la vostra discografia possiamo sentire un piccola dose di ironia, per esempio in Two Of Spades, per la quale ha collaborato il re della disco finlandese Frederik, e ovviamente anche in numerose bonus track, che fanno sempre sorridere! Pensi che sia necessario essere un po' pazzi dopo tutto?
Sami: (ride, NdR) Penso che sia quello che siamo, è questa la bellezza della nostra musica, ovviamente ogni musica cerca di essere vera, onesta, ma questo è quello che siamo. Se ascolti One Man Army, per esempio, puoi sentire fin da subito come ogni canzone sia molto diversa, non c'è traccia che possa essere considerata come un riempitivo o che ricordi un altro brano. Comunque, per quanto riguarda Two Of Spades, mi era passata per la mente una buona idea per il testo, così abbiamo iniziato a comporre la canzone, sinceramente non mi ricordo come è venuta fuori l'idea di inserire la parte disco. C'è una politica nella band: cioè che qualsiasi idea, non importa quanto sia fuori di testa, deve essere provata. Ciò richiede molto tempo, soprattutto quando si arrangiano i pezzi, ma ci diverte anche molto, visto che dopo tutto si possono avere non solo delle idee pazze, ma anche alcune molto valide. Penso che comunque sia iniziato tutto per gioco, Janne e io stavamo strimpellando, io stavo facendo una melodia funky, ed è diventato tutto chiaro, ho elaborato una linea vocale e l'ho registrata... No anzi, avevamo un paio di concerti in Finlandia ed erano le sei di mattina, quando siamo andati in sala prove, abbiamo preparato il tutto, faceva molto freddo e ho iniziato a canticchiare tra me e me questa idea e tutti hanno iniziato a ridere dicendo “è una figata!”. Markus conosce personalmente Frederik, è un qualcosa tipo conoscente di famiglia, così abbiamo pensato che sarebbe stato meraviglioso fargli cantare quella parte, lui ha un'immagine da maschio alfa in Finlandia e sarebbe calzato a pennello nella canzone. E sì, è stato pazzo abbastanza da fare questa cosa, anche se oggi è un gentiluomo maturo ed è una sorta di leggenda.

Arianrhod: Puoi raccontare un episodio divertente accaduto durante la realizzazione di One Man Army? Dato che non avete fatto nessuno studio diary come per Unsung Heroes e le sue beer of the week!
Sami: È stato divertente registrare One Man Army, ma per un video ci vuole del tempo. Nel caso di Unsung Heroes, c'era un ragazzo che riprendeva e che ha montato il tutto, mentre con One Man Army abbiamo impiegato tutto il tempo a registrare l'album e non abbiamo avuto il tempo di rifare una cosa simile, vedremo poi per il prossimo disco cosa riusciremo a fare! Uno dei momenti più divertenti è stato per la creazione di Bonus Song. Sai, oggi viene richiesta una bonus track per ogni versione: digipack, jpack, Amazon, tutti vogliono del materiale bonus per rendere il proprio pacchetto più attraente, e ci siamo chiesti cosa diavolo avremmo potuto fare. È stato Janne a trovare la soluzione. Tutti stavamo pensando a quale cover potessimo fare, ma fare una cover è una sorta di onore perché vogliamo che questa canzone suoni nello stile Ensiferum, ma nello stesso tempo vogliamo che rispetti l'originale, perciò non è che l'aggiungiamo solo perché dobbiamo fare delle bonus song. Mi sembra sia stato Janne a dire detto “Facciamo una nuova canzone!” e noi abbiamo risposto “Cosa?”. Noi di solito ci impieghiamo degli anni per comporre una nuova canzone, non so come sia accaduto ma abbiamo detto tutti “Ok, facciamola!” e in un quarto d'ora la canzone era pronta! Mi sembra che la batteria sia stata completata alla prima o alla seconda take, Janne ha suonato l'intera canzone. In una manciata di ore anche le chitarre sono state registrate, ho scritto le parole quando i ragazzi stavano registrando le chitarre. Non abbiamo mai fatto una cosa simile! Ti faccio un esempio con la canzone di Unsung Heros, Pohjola: il disco è uscito nel 2012, mentre il primo demo per quel brano risale al 2005. Sono trascorsi quindi ben sette anni perché non eravamo mai contenti, c'era sempre qualcosa che non sembrava al posto giusto, perciò fare una canzone in quindici minuti ha quasi dell'impossibile, ma è stato anche molto divertente. La prima parte è cantata da Emmi, la nostra ex tastierista, che è stata colta di sorpresa: era nella cucina che stava preparando qualcosa mentre noi stavamo controllando il testo e quando si è avvicinata le ho detto “Oh, Emmi, tu canterai!” e lei “Cosa?” e le ho risposto “Sì, sì, canti subito!”. Poi ha fatto un buon lavoro.

Arianrhod: A proposito di Emmi, recentemente avete annunciato che Netta Skog la sostituirà in modo permanente, dato che Emmi ha dovuto abbandonare il gruppo per ragioni personali. Come avete preso questa decisione? E com'è lavorare e suonare dal vivo con Netta? Il fatto che lei suoni la fisarmonica lascia più libertà sul palco per l'intera band?
Sami: In realtà lei suona una fisarmonica digitale, che è praticamente una tastiera, può fare gli stessi suoni. Molte persone ce lo chiedono, ma effettivamente è una fisarmonica digitale. Comunque è stato abbastanza semplice, perché Netta ha sostituito Emmi dallo scorso anno in tour, pertanto è tutto avvenuto senza troppi scossoni. Con Emmi siamo cari amici ovviamente, è sempre parte della famiglia.
Netta è un'eccellente musicista ed esecutrice, per lei è stato molto naturale saltare a bordo, aveva già cantato Neito Pohjolan e in Cry For The Earth Bound e suonato in alcune canzone di One Man Army. Lei è una persona molto solare perciò è facile stare in sua compagnia e andare d'accordo, la sostituzione è stata molto naturale. Siamo molto felici che sia nella band e apprezzo il fatto che abbia già partecipato alla registrazione delle nuove canzoni, ha già dato alcuni input per le nuove tracce, non è per nulla timida, ha delle idee molto carine. Ha inoltre una formazione musicale completamente diversa dalla nostra e ha portato delle idee fresche. Sì, siamo decisamente felici di averla a bordo!

Arianrhod: Bene, quindi la vedremo all'opera stasera! Gli Ensiferum traggono ispirazione dall'epica, dal folklore e dalla mitologia finnica, per esempio in molte canzoni vi riferite al Kalevala. Potresti dirmi di più a che cosa vi ispirate per i vostri testi?
Sami: Sembra abbastanza strano, ma non decido di scrivere io i testi, ma poi in qualche modo capita che sia io a scriverli. I ragazzi si fidano, forse perché sono quello che legge di più nella band! Penso che la principale fonte di ispirazione anche per One Man Army sia la vita reale, se vedi i libri sul folklore nazionale e le storie come delle metafore anche della vita reale, ci sono alcune caratteristiche umane e degli stereotipi in cui è facile ritrovarsi. Nello stesso Kalevala ci si può immedesimare, anche se spero di poter utilizzare di più l'epica di altre nazioni. Vedremo cosa avverrà, ma mi piacciono molto le mitologie degli altri paesi del mondo, anche se parto comunque dalla vita reale, anche da cose piccole, i testi poi prendono forma andando ad integrarsi nello stile degli Ensiferum, è sempre un processo molto impegnativo.
Anche se molti ci definiscono una band viking metal, di fatto ci sono poche canzoni che si riferiscono a quello, ma comprendo quanto sia facile pensarlo. Ma vedremo cosa ci sarà nel nuovo album, per ora è solo un mio desiderio, ma non c'è ancora nessun testo pronto, ho qualche idea per il testo di qualche brano. Ma vedremo, se prendere ispirazione da mitologie diverse, si potrebbe procedere con quest'idea ecco, vedremo! (ride, NdR)

Arianrhod: È vero che siete stati aiutati da Heri Joensen dei Týr per scrivere i versi in norvegese antico in Heathen Horde?
Sami: Sì, è stato incredibile! L'intera canzone ha preso l'ispirazione da storie vichinghe, più precisamente da una parte dell'Edda, una parte meravigliosa in cui il capitano parla al popolo, e cantarlo in inglese sarebbe risultato non autentico, ma il norvegese antico, chi lo parla? E poi ci siamo ricordati di Heri Joensen che è un ragazzo davvero intelligente, che parla molte lingue, ed è molto interessato in questo tipo di cose. L'abbiamo contattato e ha detto subito di sì, un professore sarebbe stato d'aiuto per la pronuncia e quant'altro, si è rivelata una scelta perfetta perché ha una voce molto virile ed è cantante molto talentuoso. È sempre molto bello lavorare con lui.

Arianrhod: Gli Ensiferum sono una delle band folk metal più famose e molti giovani musicisti da tutto il mondo si ispirano al vostro stile mentre suonano, che cosa ne pensi? Come band vi aspettavate ai vostri esordi di arrivare ad un successo simile?
Sami: No! (ride, NdR) Sembra un po' strano, ovviamente è un onore poter essere un'ispirazione per qualcun altro, è pazzesco, però ci fa sentire anche un po' vecchi! (ride, NdR) Per essere completamente onesti, quando ho iniziato a suonare, un momento che è dunque accaduto 150 anni fa (ride, NdR), mi ricordo come mi esercitassi ogni giorno e come fosse piacevole andare in sala prove con altri ragazzi, trovandosi a suonare diversi di tipi di cose. Ed è quello che suggerisco ai giovani musicisti: cercate di suonare diversi generi musicali e ascoltare cose diverse, anche le cose che si odiano, bisogna cercare di ascoltarle e analizzarle. In sala prove suonavamo un po' di tutto: pop, funk, metal. Facevamo solo un paio di concerti all'anno ed era abbastanza, sentivo già come fosse sufficiente suonare con le persone giuste e scrivere le proprie canzoni. Avevamo già registrato dei demo, ma mi ricordo di aver pensato che il giorno in cui avrei registrato un vero album, in un vero studio, e suonato ad un vero festival, allora sì che la mia vita da musicista sarebbe giunta alla sua completa realizzazione. E ora con un po' di dischi e una dozzina di festival alle spalle, mi sento sempre legato a quello. Mi sembra di essere un privilegiato, perciò grazie a tutti i fan di tutto il mondo per rendere tutto ciò possibile. L'importante è restare sempre onesti e umili perché con l'album successivo potrebbe essere tutto diverso, considerando anche il mercato musicale. Quindi come musicista, anche se ci sono tante cose che possono distogliere la concentrazione, è necessario rimanere sempre concentrati sul perché hai iniziato a fare tutto questo, cioè il divertimento di fare musica con delle brave persone. Anche se il nostro prossimo album vendesse cinque copie, noi continueremmo lo stesso a fare musica, è parte della nostra vita, è ciò che siamo e questo non potrà mai cambiare. E ora non ho più assolutamente idea di che cosa tu mi abbia chiesto, ho di nuovo divagato, scusami! (ride, NdR)

Arianrhod: Nessun problema, eravamo partiti dal punto se come band vi aspettavate tutto questo successo?
Sami: Assolutamente no! Quando sono entrato negli Ensiferum nel 2005, avevano già all'attivo degli album e un tour con i Finntroll, ho pensato “Wow! Una vera band!”. Rispetto ad oggi era tutto più incerto, ovviamente eravamo giovani e non avevamo un'idea complessiva, anche se Markus sapeva aveva già dell’esperienza, perché aveva lavorato per l'etichetta Spinefarm Record, e quindi conosceva molto di più il mercato musicale. Anche Janne, suonava nei Waltari da quando aveva diciassette anni ed era già stato in tour. Tutto sommato l'importante è divertirsi, ma non avrei mai assolutamente pensato di raggiungere questo livello. E sono davvero grato per questo, sai, non sai mai che cosa ci si può aspettare dalla vita e perciò è bene godersi questo momento.

Arianrhod: Nel 2013 avete suonato in Italia al Fosch Fest Festival vicino a Bergamo, te lo ricordi?
Sami: Sì, sai, abbiamo suonato molte volte in Italia e qui abbiamo dei fan davvero scatenati. Da quando sono entrato negli Ensiferum, i ragazzi mi hanno sempre detto che più a sud andavi e più i ragazzi diventavano scatenati ed è vero! Mi piacciono i festival, tanta birra, ma per essere onesto fino in fondo preferisco i concerti normali, perché le persone sono molto più vicine, è molto più intimo, i festival sono completamente differenti sotto molti aspetti.

Arianrhod: Ora passiamo a qualcosa di più leggero, per curiosità, quale canzone preferisci suonare dal vivo e perché?
Sami: Ce n’è più d’una. In realtà dipende molto dalla setlist, quella attuale non è particolarmente cambiata rispetto allo scorso anno, dato che stiamo ancora promuovendo One Man Army ed essa pertanto include alcune canzoni estratte da quell'album, ma è divertente cambiare la setlist e suonare dei brani che non suonavamo più dal vivo da qualche anno. In questo tour portiamo sul palco Wanderer, che è una canzone davvero bella da suonare dal vivo, perché è di Victory Song, che è uscito nel 2007 ma ha ancora ottimo riscontro di pubblico. Sembra pazzesco, perché quel disco è uscito quasi dieci anni fa, ma è incredibile come le persone la cantino e si infervorino, quindi per me Wanderer rappresenta il culmine della serata.

Arianrhod: La nostra chiacchierata sta raggiungendo il termine, vuoi aggiungere qualcosa per i vostri fan italiani e per i nostri lettori?
Sami: Grazie! (in italiano, NdR) Venite ai concerti e comprate il disco e, nel caso non l'abbiate ancora sentito, andate a dare un ascolto a One Man Army. Bene, l'estate sta arrivando perciò godetevela, condividetela con amici, famiglia, grandi amori, bevande fresche e magari alcool (ride, NdR). Vivete la musica e andate ai festival. Godetevi la vita!



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