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M'ERA LUNA 2016
- DAY 2 - Hildesheim, Germania, 14/08/2016
25/08/2016 (1402 letture)
La mia seconda giornata al M'era Luna incomincia verso le sei di mattina con l'intenzione di fare un salto ad Hannover, a solo mezz'ora di treno da Hildesheim. Consiglio a chi ormai si è già fatto tutte le ore di strada per arrivare fin qui, di non farsi limitare dal perimetro transennato del festival. Hannover è una delle città tedesche più belle che ho visitato, ogni due metri c'è qualcosa da vedere. Nonostante ciò due ore di passeggiata bastano per incrociare molti dei punti interessanti della città. Tra questi consiglio il Municipio Nuovo e quattro passi sul Leibnizufer lungo il fiume Leine. Se le grandi città non vi piacciono venti minuti a nord-est trovate Celle, briosa cittadina sfuggita alle bombe della guerra, con case a graticcio autentiche.
Fatti i dovuti giri torno al M'era Luna per la seconda e ultima giornata di concerti.

FAUN
I Faun sono un altro di quei gruppi che ho ben apprezzato, malgrado una performance non proprio limpidissima. Ma si tratta di quisquiglie causate da un'acustica non infallibile e da delle voci talvolta non perfette. Poca cosa se consideriamo anche che i Faun sono stati uno dei pochi gruppi che si è impegnato nell'interagire per più di dieci secondi col pubblico e che non si è limitato a dirci:"Oh quanto siete belli!".
Altro gruppo tedesco, ma stavolta un po' più particolare. La band si riconosce per il suo stile folk, per il quale vengono impiegati strumenti inconsueti, come la ghironda, l'arpa celtica, i flauti, la nyckerharpa, l'oud, il cittern e così via. Allo stesso modo la varietà di idiomi di cui fanno uso comprende molte lingue di ieri e di oggi: tedesco, latino, ladino, alto islandese, lingua uigura e via dicendo. Anche se purtroppo solo il tedesco è stato usato in quest'occasione. Il palco è diventato una cartolina bucolica e i Faun vi hanno portato la musica della loro contea. Si va dalla ballata melanconica alla ronda bretone, mentre tematicamente si festeggia la fertilità e la vita. Oliver Pade, fondatore del gruppo, invita il pubblico a seguirlo in un rituale propiziatorio, che prevede il farci cantare durante Walpurgisnacht (Notte di Valpurga). Alle voci Katja Moslehner e Fiona Rueggeberg (di cui ho personalmente preferito il timbro).

THE LORD OF THE LOST ENSEMBLE
Quest'anno anche i Lord of The Lost si travestono. Chi li ha visti se li ricorderà, gli altri, tra cui io, si andranno a leggere la recensione del M'era Luna 2015 e a vedere i video. L'anno scorso la band si è infatti esibita coperta dal suo tipico grigiume ignorante sgrattuggiando quel suo metal un po' industrial un po' gothic. Mi piacevano.
Quest'anno Chris Harms ha deciso di circondarsi di giovani musicisti di stampo classico. Un vero e proprio "ensemble", nel quale tra violini, percussioni e tastiere guizza vispo un guiro. Nonostante si noti che in termini di outfit il cantante abbia una passione cromatica per il grigio, glielo si perdona da quando inizia ad aprire bocca. Il cantante dimostra un'ottima versatilità, utilizzando più tecniche vocali all'interno di un stesso pezzo. Gli elementi classici tra cui si esibisce creano tutti insieme una sensazione particolare e sinfonica. Quello che non conoscevo e che prevedevo un gruppo ignorabile e apprezzato solo in Germania, si è dimostrato alla prova dei fatti una piccola realtà musicale che collocherei tra le sorprese del festival.

EISBRECHER
Gli Eisbrecher sono, secondo l'app del M'era Luna, il gruppo più atteso dal pubblico di quest'anno. Posso essere d'accordo. Il gruppo rompe il ghiaccio con Verrueckt, prima di scambiare qualche battuta col pubblico e passare a Willkommen im Nichts. Qualche sbavatura nell'esecuzione qua e là, ma come suonano loro stessi: "Fehler machen Leute" (la gente sbaglia). Ciò che fa affezionare agli Eisbrecher è proprio un intreccio di serietà misto a goliardia che si esemplifica nella figura di Alexander Wesselsky. "Chi è qui oggi col suo partner?" chiede lui. Tante mani si alzano. "Chi è felice?" tantissime mani si alzano. "Chi è felice qui oggi col suo partner?" Mani su e uno "yeah" poco convinto. "Chi non ha un partner? Mi spiace, ma abbiamo una ricetta per voi, una ricetta che abbiamo provato molto a lungo". E' il preludio a Prototyp. "Forse un giorno funzionerà". Il gruppo della Neue Deutsche Haerte esegue qualche brano dall'ultimo cd Shock, arrivato in seconda posizione e rimasto nelle classifiche tedesche per trentatre settimane. La band vede inoltre al basso un giovane e charmante Rupert Keplinger, chitarrista per i Darkhaus, ospiti nella prossima edizione del festival. Saltare con gli Eisbrecher in mezzo metro quadro è impegnativo, seguo la prossima band da lontano.

IN EXTREMO
E' una delle band più famose per quanto riguarda l'anacronistico sottogenere del folk/medieval metal. Il cantante si fa chiamare Das letzte Einhorn (l'ultimo unicorno) e anche loro come i Faun fanno uso di strumenti inusuali, che siano cornamuse o arpe, piuttosto che ghironde o ciaramelle. Eseguono anche alcuni brani dall'album uscito a Giugno Quid Pro Quo, che in Germania sta venendo accolto molto bene. Il pubblico sembra entusiasta dell'ultimo unicorno, un po' meno io che non impazzisco per il suo stile. Però apprezzo la varietà di sottogeneri che il festival ha voluto offrire nonostante quasi tutte le band che ho visto siano di casa, ma la qualità fa cadere questa contestazione in secondo piano.

SETLIST IN EXTREMO
1. Rasend Herz
2. Feuertaufe
3. Zigeunerskat
4. Vollmond
5. Stoertbeker
6. Nur Ihr Allein
7. Quid pro Quo
8. Sternhagelvoll
9. Saengerkrieg
10. Frei zu sein
11. Kuess mich
12. Spielmannsfluch
13. Liam
14. Moonshiner


WITHIN TEMPTATION
Siamo arrivati al concerto chiusura del festival con i Within Temptation. Arriva lei, professionalità e dolcezza in una sola voce. Sharon den Adel è anche stilista, ma abito nero, trucco azzurro e ciocche bianche non siamo arrivati a capirli. La maternità deve averle fatto bene perché appare più empatica e amabile che mai. Dolcezza che raggiunge il suo massimo durante Candles, che canta con Robert Westerholt, marito e cofondatore del gruppo. Le movenze della cantante sono particolari, teatrali, suggeriscono qualcosa di elementare e liquido. Il palco sfrutta mega monitor posti a diverse altitudini, che permettono alla scenografia di mutare. Durante Stand My Ground viene proiettata una suggestiva orchestra fatta di pixel, con cori, archi e ottoni, in realtà registrati su base. Non è una registrazione però la seconda voce in Paradise (What About Us). Tarja Turunen salta fuori da dietro le quinte e le due danno spettacolo. Il duetto delle due è uno dei più alti picchi emozionali del festival. Dopo Mother Earth e un breve encore il palco si spegne e il M'era Luna 2016 volge al termine.

SETLIST WITHIN TEMPTATION
1. Ice Queen
2. Caged
3. Faster
4. In the Middle Of the Night
5. Black Sabbath
6. The Heart Of Everything
7. Sinéad
8. Candles
9. Stand My Ground
10. Paradise (What About Us?) -con Tarja Turunen-
11. Mother Earth

---- ENCORE ----
12. What Have You Done
13. Covered By Roses



La cosa bella di questo festival è come chi vi prende parte si affezioni. Ho notato infatti che i partecipanti del M'era Luna si stimano e amano reciprocamente senza nemmeno conoscersi, semplicemente riconoscendosi all'interno di un'unica comunità. Questo rende tutto sommato facile aprire una conversazione col tuo vicino di tenda piuttosto che con la ragazza che siede accanto a te. Camminando attraverso il campeggio mi ferma un tedesco sulla sessantina con una stampa sulla t-shirt: "Ich bin Gott" (Sono Dio). Mi chiede se stavo cercando lui. Un tedesco burlone da sobrio!
Dio dice di chiamarsi Arn e che lui a quel festival vi partecipa dalla prima edizione. Mi chiede cosa ne penso io. Non gli interessa la mia risposta giacché esclama subito: "Il M'era Luna è il festival più bello del mondo. E'amicizia, leggerezza e gioia. Io amo tutte queste persone, per me sono come una seconda famiglia." - "E adesso che è finito?" - "Aspetto che inizi quello del prossimo anno."
Finisce così la nostra esperienza a Hildesheim, mentre prendo la navetta, un paio di treni e un altro autobus per tornare a casa, intanto penso però che ne è valsa la pena.
Prossimo appuntamento all'edizione del 2017.
(A seguire il riassunto conclusivo anche in tedesco)


FAZIT
Nun ist es an der Zeit, Bilanz zu ziehen. Allerdings tun wir dies auf Deutsch, da es mir das Gefühl gibt noch in Deutschland auf dem Weg zum M'era Luna zu sein. Natürlich könnte ich nun von der einwandfreien Organisation des Festivals erzählen, jedoch ist dies kein Geheimnis und wiederholt sich pünktlich jedes Jahr. Alle Gruppen, die ich rezensiert habe, sind fähig gewesen, einen persönlichen und einzigartigen Musikstil auf der Bühne zu präsentieren. Nur einige akustische Fehler waren zu hören aber, wie Eisbrecher schon spielen: "Fehler machen Leute". Unter den Gruppen, die uns gefallen haben, findet man ohne Frage Apocalytica - mit ihrer Eleganz gemischt mit dem Schwung, den man nur in einem verzerrten Cello finden kann. Die VNV Nation von Ronan Harris gehört dank der total verrückten Vermischung von rasantem synkopischen Takt und melancholischer Stimme auch dazu. Am zweiten Tag möchte ich Faun und Within Tempation nennen. Faun, weil ein Gironde-Solo zu hören war - das passiert nicht auf jedem Festival, und Within Temptation aufgrund der visionären Choreographie und dem symphonischen Stil.

Außerdem sind alle M'era Luna Besucher respektvoll und freundlich miteinander umgegangen, obwohl sie sich nicht kennen. Somit war es äußerst einfach eine zufällige Unterhaltung mit fremden Menschen zu beginnen.
Arn, ein 60-jähriger Deutscher hat mir gesagt: "M'era Luna ist Fröhlichkeit, Freundschaft und Leichtigkeit. Ich liebe diese Leute. Sie alle sind meine Familie." Als ich fragte wie es für ihn weitergehen wird, da das Wochenende fast vorbei ist antwortete er: "Dann warte ich auf das nächste Mal!"-
Wie Arn, warten auch wir und lesen uns wieder in der Ausgabe 2017.


Tutte le foto a cura di Alexis




Ivo
Giovedì 25 Agosto 2016, 16.40.39
1
Bellissimo report Vera! Mi sarebbe piaciuto moltissimo partecipare a questo festival...
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