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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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TITO & TARANTULA - Birra Ceca Pub82, Rivoli (TO), 04/09/2016
08/09/2016 (1271 letture)
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Avevo quanto? Quattordici anni? Quindici? Non mi ricordo di preciso la prima volta che ho messo su il DVD di Dal Tramonto all’Alba, celebre horror/splatter in salsa messicana del folle e geniale Robert Rodriguez. Sono passati anni dalla prima volta che ho visto quel film, pazzo, violento, meravigliosamente esagerato dove Quentin Tarantino, George Clooney, Harvey Keitel, Juliette Lewis e molti altri grandi nomi del cinema tarantiniano, hanno collaborato nella creazione di uno dei film horror/splatter più belli della storia degli anni novanta. Ebbene, su quel palco del famigerato locale Titty Twister, suonavano tre elementi, relativamente giovani. Dapprima con strumenti veri. Poi, beh…per chi conosce la seconda parte del film, con strumenti molto più "in carne" in una vera e propria visione "rodrigueziana" del mondo musicale. Quel trio è una parte del progetto Tito & Tarantula, fondato da Tito Larriva nel 1992 e che ha prodotto alcune tra le più belle colonne sonore rock messicane della storia del cinema. Nel tour dei venticinque anni di carriera della band ci sarebbe dovuta essere la formazione originale: purtroppo, pochi giorni prima del concerto, il chitarrista Peter Atanasoff ha abbandonato il tour per un infortunio e la band si è dovuta un po’ rimaneggiare nella propria struttura, in assenza del solista. In ogni caso, la voglia di vedere dal vivo questo gruppo è tanta, per cui partiamo nel tardo pomeriggio per coprire i chilometri che ci distanziano da Rivoli ed arrivare al Pub per mangiare qualcosa prima dell’esibizione della band. Prezzi modici, considerando le porzioni di cibo in arrivo ed il fatto che l’evento è ad ingresso libero, senza il bisogno di pagare alcun biglietto. Tempo di consumare una buona birra ceca e di mangiarci un hot-dog che avrebbe potuto sfamare almeno due persone ed è il momento di prendere posto di fronte al piccolo palco del locale, dove tutti gli strumenti sono già stati posizionati (un po’ ad incastro a dire il vero, per lo spazio ristrettissimo) e sono in attesa dell’arrivo dei rispettivi proprietari.
TITO & TARANTULA Un po’ in ritardo rispetto a quanto annunciato nel programma, ecco che da uno stanzino laterale della piccola sala da concerti del Birra Ceca Pub82 esce la band composta dalla polistrumentista Allysa Grace, il batterista Johnny Vatos Hernandez con la sua consueta cresta, il chitarrista-tastierista Marcus Praed e la bassista Lolita Carroll Larriva. Poi lui, il frontman, Tito Larriva che prende posto al centro del piccolo palco, un breve cenno di saluto ai presenti che rispondono con calore ed il concerto ha inizio con Somebody to Love. La band, seppur orfana di Peter Atanasoff, ha un buon impatto sonoro ed una compattezza invidiabile e lo si può notare in brani come Jupiter, Bleeding Roses e Mexican Cry. Lo show procede senza intoppi e senza nemmeno tante perdite di tempo, con Tito che presenta a malapena alcuni brani e si limita a qualche breve ringraziamento: il resto viene affidato alla sua musica. E ad un piccolo errore nella presentazione del brano Bitch, a cui seguono risate tra i musicisti. Dead Person, Sweet Cycle e la succitata Bitch, scaldano ulteriormente un pubblico che non è numerosissimo, ma che dimostra tutto il suo calore per il combo messicano. Si smuove anche qualcosa nelle prime file, qualche spintarella, persone che ballano ed il gruppo che continua, imperterrito, ad elargire la propria carica mista di rock ’n’ roll, rhythm & blues e chicano rock. La scaletta è lunga, i brani vengono infilati uno dietro l’altro con sicurezza e non c’è un momento di pausa o di rifiato, mentre l’aiutante di Tito lo aiuta, praticamente quasi ad ogni brano, ad alternare le chitarre tra le sue classiche Duesenberg e la diavoletto della Gibson. I suoni sono discretamente buoni nella saletta del Birra Ceca Pub82 e le elaborate effettistiche dei vari strumenti, permettono di creare un avvolgente muro sonoro che si abbatte sugli spettatori, a partire dal terremotante Johnny Vatos dietro le pelli, sino ad arrivare allo stesso Tito, obbligato per forza di cose insieme a Marcus Praed a sostituire Peter Atanasoff ed il suo magico tocco solista. La setlist prosegue con estratti da ogni periodo della band, passando per Blow Dream, Forever Forgotten e la carichissima Motorcycle Girl, prima del piatto forte della serata che tutti quanti attendevano con ansia. L’accoppiata After Dark/Angry Cockroaches che ha emozionato milioni di persone in tutto il mondo come colonna sonora di Dal Tramonto all’Alba risuona nella saletta ed è un’esibizione carica d’emotività nella prima parte e di potenza sonora nella seconda parte. Durante la prima, Tito invita più ragazze del pubblico a salire sul palco per ballare, ridendo e divertendosi ancora come un ragazzino, quindi, al termine di Angry Cockroaches la band si congeda stringendo mani e sparisce nel backstage. Il pubblico inizia a rumoreggiare ed ecco che il gruppo rientra sul palco per il consueto Encore composto da Strange Face, Back to the House e La Bamba, ottenendo l’ultima, meritatissima pioggia di applausi.
SETLIST TITO & TARANTULA 1. Somebody to Love 2. Jupiter 3. Bleeding Roses 4. When You Cry 5. Mexican Sky 6. Mexico 7. Dead Person 8. Sweet Cycle 9. Bitch 10. Goodbye Sadie 11. Clumsy Beautiful 12. Blow Dream 13. Forever Forgotten 14. Motorcycle Girl 15. After Dark 16. Angry Cockroaches 17. Strange Face 18. Back to the House 19. La Bamba
CONCLUSIONI Alla fine, il concerto è durato poco più di un’ora e mezza ed ha soddisfatto pressoché tutti i presenti. La scaletta è stata varia, ben bilanciata ed il gruppo ha suonato con una compattezza ed una convinzione che si può riscontrare solo nelle band rodate da una sequela infinita di esibizioni dal vivo. Unico neo, per l’appunto, l’assenza di Peter Atanasoff che ha inficiato un po’ sulla carica solista dei vari brani, nonostante il buon lavoro di Marcus Praed e gli sforzi dello stesso Tito, ben lontano dall’essere un chitarrista solista. In conclusione, vedere una band che ha fatto la storia cinematografica di Robert Rodriguez è stata una gran bella soddisfazione ed è per questo che vi consigliamo di andare ad assistere ad un loro concerto almeno una volta dal vivo se state "buscando una fiesta" degna di questo nome. Non ve ne pentirete.
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