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TRAFFIC CLUB - ROMA

WINTERSUN - Epicità pura
15/02/2017 (2326 letture)
Pur non particolarmente prolifici (solo due, i full-length al loro attivo: l’omonimo Wintersun e Time I), i finnici Wintersun non hanno mancato negli anni di far discutere, in particolare per alcuni peculiari aspetti extra musicali, quali i lunghi intervalli d’attesa tra un loro album e l’altro o i sempre elaborati progetti del loro eclettico fondatore e frontman Jari Mäenpää. In seguito al doppio annuncio della band relativo all’uscita di una loro nuova release, nonché all’ormai prossimo lancio di una campagna di crowdfunding, non abbiamo perso l’occasione per scambiare qualche chiacchiere con il loro bassista Jukka Koskinen, che si è dimostrato disponibile a descriverci che aria tiri, ad oggi, in casa dei finlandesi…

Akaah: Ciao Jukka, benvenuto su Metallized.it! Partiamo subito parlando ovviamente del vostro nuovo, atteso album The Forest Seasons. Avete annunciato che tale full-length si ispira a Le quattro stagioni di Vivaldi, ma allo stesso tempo che non ha nulla a che vedere con il noto compositore italiano, né con la musica classica. Che cosa ci dobbiamo dunque aspettare, da questo disco? E da dove è nata quest’idea?
Jukka: Ciao! L’idea è nata dal concetto delle quattro stagioni dell’anno e, come l’opera di Vivaldi, il nuovo album dei Wintersun è formato da quattro pezzi, ognuno dedicato ad una singola stagione. L’ispirazione in sé è partita dall’osservazione di una foresta vicino alla casa di Jari (Mäenpää, NdR), dove i cambiamenti radicali legati alle diverse stagioni sono davvero evidenti. Ciò ha permesso la creazione di un primo brano, che nel frattempo è diventato la traccia che si intitolerà The Forest That Weeps, e poi il concept si è sviluppato e cresciuto nel tempo fino a diventare un platter completo poco prima che cominciassimo a pensare ad un possibile crowdfunding.

Akaah: Pensi che The Forest Seasons si possa rintracciare la medesima evocatività e gli stessi parallelismi tra natura e musica presenti nell’opera di Vivaldi ?
Jukka: Penso proprio di sì, anzi, penso che i Wintersun siano stati in grado di evidenziarne ulteriormente i contrasti. The Forest Seasons conterà quattro brani, diversi l’uno dall’altro, ma allo stesso tempo legati da un forte concept. La canzone della primavera, Awaken from the Dark Slumber, si focalizza sulla rinascita dopo il lungo buio invernale; quella estiva, The Forest that Weeps, è un concentrato epico e atmosferico di asperità pura; quella autunnale, Eternal Darkness, trova spunti black metal dovuti alla morte di tutto quanto durante quella stagione, mentre quella invernale, Loneliness, verte sull’isolamento e sull’oscurità, pur rimanendo calma, in pieno stile Wintersun. La musica, le voci e il concept dei testi sono pura epicità!

Akaah: Come hai già anticipato tu tra le righe, avete da poco annunciato una campagnia di crowdfunding durante il prossimo mese di marzo. Ci puoi raccontare qualcosa di più, in merito? E che cosa si possono aspettare i vostri supporter dal pacchetto speciale Forest Package ad essa legato?
Jukka: L’idea è inizialmente partita dei nostri fantastici fan. Al momento la nostra condizione non ci permette di soddisfare appieno la visione che abbiamo quanto a come debba essere la musica per il nostro nuovo album. I dischi dei Wintersun hanno sempre necessitato di enormi produzioni, pertanto abbiamo bisogno di uno studio nostro per realizzare il tutto come lo vogliamo. Non possiamo utilizzare uno studio di terzi perché non possiamo permettercelo finanziariamente, mentre avere uno studio nostro è la scelta più ragionevole, più facilmente realizzabile ed ammortizzabile, in questo caso. L’idea del crowdfunding è quindi quella di finanziare tale studio di registrazione in maniera trasparente grazie all’aiuto di tutti e in modo equo, visto che il pacchetto Forest Package includerà molto altro oltre alla copia del nuovo disco. È qualcosa di speciale che vogliamo offrire ai nostri sostenitori per ringraziarli della loro pazienza negli anni, un pacchetto ricco che varrà molto più del mero suo prezzo.

Akaah: Per diversi motivi e problemi, Time II non è diventato il terzo album della band. Pensi che questo progetto vedrà in futuro la luce, o è qualcosa che è stato accantonato in via definitiva?
Jukka: Sì, abbiamo avuto ogni sorta di problema e la nostra frustrazione si è resa evidente anche pubblicamente, anche se chi ci conosce bene e sa cosa è successo, capisce che non è andata a crearsi per nulla, anche se al momento le cose stanno andando molto meglio che in passato. Abbiamo deciso che Time II avrà il sound che si merita, che non sarà come Time I. Non perché quello di Time I non fosse ben fatto, ma perché, per come abbiamo concepito Time II, il suo sound se ne discosta molto. Ovviamente va detto che nel frattempo siamo progrediti molto a livello di qualità delle registrazioni, del mixing e del mastering, e ciò farà la differenza, anche se non potrà concretizzarsi senza l’ausilio di uno studio nostro. Una cosa è certa: vogliamo finire e pubblicare Time II!

Akaah: I Wintersun sono certamente noti tra i metallari non solo per il loro stile epico, ma anche per altri fattori, quali la lunga attesa che ha da sempre contrassegnato gli intervalli tra un vostro disco e l’altro. Ritieni che una tale inconsueta caratteristica vi abbia nel tempo fatto perdere fan, o piuttosto che lo zoccolo duro di vostri supporter ne sia stato rafforzato, diventando, per così dire, a voi più devoto?
Jukka: Sono d’accordo, è qualcosa di davvero peculiare. Al giorno d’oggi molte band vanno e vengono e la gente se ne dimentica abbastanza facilmente. Penso che ad oggi sia così frequente il produrre a tutti i costi un platter ogni due anni, perché i gruppi non guadagnano abbastanza per sopravvivere solo facendo musica. Pertanto, solamente con una nuova uscita si possono ottenere opportunità per concerti quali tour e festival, che sono poi ciò che permette sul serio ai musicisti di guadagnare a sufficienza per vivere solo di questo. I Wintersun tuttavia sono differenti… vogliamo che ciò che produciamo sia il meglio possibile, senza mandare alle stampe qualcosa di malfatto e figlio di compromessi. Pensa per un momento per esempio agli scrittori: alle volte servono loro anni per completare un libro. Ma se il processo si svolge correttamente e nei giusti tempi, anche il risultato finale ne trarrà vantaggio, giusto? I Wintersun ragionano allo stesso modo, e penso che la gente si sia accorta di come noi non vogliamo mai scendere a compromessi. I nostri supporter sono semplicemente fantastici, sono incredibilmente pazienti con noi… anche se va detto che quando anche a me piace una band, non ho io stesso problemi ad aspettare i loro tempi. Meglio pubblicare nella maniera più appropriata, che troppo spesso o proprio mai!

Akaah: Tempo fa Jari Mäenpää ha annunciato di volersi in futuro dedicare dal vivo esclusivamente alla voce, dando inizio al contempo alla ricerca di un secondo chitarrista che si potesse occupare di quello che finora è stato il suo ruolo. Com’è andata la ricerca? Avete già trovato qualcuno?
Jukka: Direi che la ricerca è andata bene! In molti hanno fatto domanda e li abbiamo esaminati tutti, uno ad uno. E sì, al momento abbiamo trovato qualcuno, con cui stiamo già provando, per capire se la cosa funziona. Ovviamente, s’intende non solo dal punto di vista tecnico e musicale, ma anche di chimica con gli altri elementi della band. Ce la stiamo prendendo comoda, sicuramente capiremo meglio il risultato di questa scelta tra qualche mese…

Akaah: Come si sono trovati negli anni i Wintersun a lavorare con Kai Hahto, che come tutti ben sappiamo collabora anche con i Nightwish? Siete riusciti nel tempo a trovare un equilibrio, nonostante i tanti impegni legati ad una band prolifica come quella?
Jukka: Penso sia davvero una gran cosa che Kai si sia trovato a collaborare con i Nightwish, se lo merita sia perché è un batterista di talento, che in quanto brava persona. Ovviamente con i Nightwish il volume di impegni è radicalmente differente e decisamente più imponente rispetto a quello dei Wintersun, per cui ogni volta dobbiamo organizzarci nella maniera migliore possibile. Nonostante ciò, cerchiamo sempre di trovare la soluzione migliore per tutti, ogni singola volta.

Akaah: Siete già stati confermati come ospiti di alcuni festival estivi quest’anno, suonerete degli estratti di The Forest Seasons in quelle occasioni? E, dal tuo punto di vista, cos’è meglio, suonare in un lungo tour o piuttosto in singole date, come ai festival?
Jukka: Sì, saremo presenti ai festival già annunciati e non solo, e chiaramente durante quegli eventi suoneremo The Forest Seasons dal vivo, ci sarà davvero molto nuovo materiale all’interno di quei concerti.
Per quanto mi riguarda, amo sia gli show singoli che i tour, è sempre una sensazione fantastica quando si suona per il proprio pubblico e fare qualcosa di giusto e di bello come mettere tutti di buon umore! I tour, essendo più lunghi, tendono però decisamente a esaurirti, visto che devi vivere una vita da nomade ogni giorno, viaggiando di città in città. Può davvero disorientare, lo svegliarsi ogni singolo giorno in un posto diverso, ma va detto che ti arricchisce sul serio il conoscere gente nuova e diversa ovunque.

Akaah: Rimanendo in tema di concerti, visto quanto mi dicevi, avete già qualche ulteriore data pianificata, dopo l’uscita di The Forest Seasons? Magari un tour, che magari vi riporti anche in Italia, dove mancate dal 2012?
Jukka: Sì, c’è già un’idea in merito ad un tour dopo la pubblicazione dell’album e durante la primavera sveleremo qualcosa in più circa i nostri piani per il 2017. L’Italia, assieme ad alcuni altri fantastici paesi, sarebbe una gran bella meta, anche considerando quanto poco abbiamo suonato dal vivo finora. Ti dirò, abbiamo davvero parecchi show già confermati ma che non sono ancora stati rivelati al pubblico, per cui tenete d’occhio la nostra pagina Facebook, ci saranno presto nuovi annunci!

Akaah: La nostra intervista finisce qui, grazie per il tuo tempo. Vuoi aggiungere qualcosa?
Jukka: Posso solo suggerivi di tenere d’occhio il nostro crowdfunding, che inizierà il prossimo 1 marzo. Anche solo per curiosità, visto che dopo tutto è un metodo nuovo e innovativo, quello di offrire album e nuovi prodotti così, con moralità. Il nostro nuovo album è molto vario al suo interno, per cui anche se non siete fan dei Wintersun, venite sulle nostre pagine ai primi di marzo per dare un ascolto alla nostra nuova musica, è epica!



Il Marchese Del Grillo
Martedì 21 Febbraio 2017, 13.16.36
9
Le Marquis è un grande!!!
Le Marquis de Fremont
Martedì 21 Febbraio 2017, 12.40.44
8
Merci Monsieur Jo-lunch. Leggo solo oggi e rispondo (sempre che Monsieur Raven non si arrabbi se vado OT...). In effetti può sembrare molto ma questo è un cru di Pinot Bianco, Chardonnay e Picolit e messo in bottiglia nel 2008. L'uva è macerata e poi è messo in botte per dieci mesi. Ha quindi un corpo che tiene bene gli anni, tendente al gusto pastoso e pieno, con 13,5 gradi di alcool. Esistono anche bottiglie più vecchie. Direi ottimo con la musica dei Wintersun. Au revoir.
terzo menati
Venerdì 17 Febbraio 2017, 20.23.58
7
ma figurati, gli vogliamo bene al marchese altrochè, anche se alle sue scelte di vino antepongo un aneddoto mingardiano, quando andò in francia e chiese una bottiglia al cameriere. Lui gli disse trebien, e mingardi: "ma che trebbien, me a voi dal lambrosc".
Jo-lunch
Venerdì 17 Febbraio 2017, 13.18.57
6
Ottima scelta Marquis. Un buon bianco Chardonnay dei nostri colli friulani. Allora prosit! Una domanda giusto per curiosità: ma l'annata del 2007 non è un po' passatella per un bianco? Ho bevuto quello del 2011 e concordo con te : Strepitoso! @ Ciccio, terzo menati, Steelminded : Suvvia, ridete un po', mica si può prendere tutto sempre troppo seriamente noh? Ciao a tutti.
Le Marquis de Fremont
Venerdì 17 Febbraio 2017, 13.02.19
5
Ferrero Rocher? Suvvia. Se senti un certo languorino, consiglio l'Illivio che sto bevendo. 2007, di Livio Felluga Strepitoso. Au revoir.
terzo menati
Venerdì 17 Febbraio 2017, 9.10.12
4
La pubblicità del Ferrero rocher...Ambrogio sento un certo languorino
Steelminded
Giovedì 16 Febbraio 2017, 23.44.41
3
Grande!
Ciccio
Giovedì 16 Febbraio 2017, 20.02.09
2
Sei semplicemente ridicolo. Maggiordomo, porta a sgambare i levrieri.
Le Marquis de Fremont
Giovedì 16 Febbraio 2017, 13.07.07
1
Darò ordine ad una delle nostre amministrazioni di partecipare al crowdfounding, magari con una delle nostre etichette. Questi meritano. La copertina è splendida. Au revoir.
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