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19/04/24
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ROCKFEST BARCELONA - DAY 2 - Parc de Can Zam, Barcelona, 01/07/2017
11/07/2017 (1400 letture)
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INTRO Il secondo giorno del RockFest Barcelona prevede un bill molto ricco e di taglio piuttosto classico con artisti storici del panorama heavy. Oggi è quindi più che mai necessario centellinare le forze perché la giornata si presenta intensa e lunghissima ed ovviamente visto l’abbondanza di show dobbiamo effettuare delle scelte. Sveglia di buon’ora, pranzo abbondate e in men che non si dica siamo nei pressi del Parc de Can Zam, nessuna coda all’ingresso e siamo subito operativi dentro l’area del festival.
DIRKSCHNEIDER Ore 13:30 presenti per assistere allo show del carismatico UDO, affluenza ancora piuttosto scarsa e situazione decisamente tranquilla anche sotto il palco. Puntuale inizia il concerto con il tarchiato tedesco il quale, vestito nella consueta tuta mimetica, inizia lo show. Ovviamente la set list, come ormai da un paio d’anni a questa parte, verte essenzialmente sui classicissimi del periodo di militanza negli Accept. Brani come Breaker, Restless and Wild, Fast as a Shark,Princess of the Dawn non necessitano di troppi commenti, esecuzioni pressoché perfette per una band affiatata e coinvolgente che nella sua semplicità riesce sempre a far divertire e divertirsi: una sicurezza!
SETLIST DIRKSCHNEIDER Starlight Living for Tonite London Leatherboys Breaker Restless and Wild Son of a Bitch Princess of the Dawn Fast as a Shark Midnight Mover Metal Heart Screaming for a Love-Bite Balls to the Wall
SODOM Tempo per un paio di birre veloci ed è ora per un’altra band tedesca, capitananti dal carismatico Tom Angelripper i Sodom rappresentano un’istituzione del thrash di matrice tedesca, pezzi come Sodomy and Lust,Agent Orange e Bombenhagel rappresentano delle pietre miliari imprescindibili della setlist dei tedeschi che visibilmente coinvolti snocciolano senza soluzione di continuità un pezzo dietro l’altro scatenando un pogo selvaggio sotto il palco. Concerto lineare e old school che ha lasciato spazio solo alla musica senza nessun fronzoli. Unica “sorpresa” dell’esibizione, il coinvolgimento di Abbath nell’esecuzione della cover dei Motörhead, un divertente intermezzo di preambolo al concerto dei Bomber - per chi non lo sapesse è la band del norvegese dedita all’esecuzione di cover dei Motörhead - previsto per domenica.
SETLIST SODOM In Retribution In War and Pieces Sodomy and Lust Outbreak of Evil M-16 Iron Fist [Motörhead cover] Agent Orange Caligula City of God Ausgebombt Bombenhagel
EMPEROR Per molti dei presenti assistere a un concerto degli Emperor è il vero evento di tutto il festival. Come sopra, la band in questione non necessita certo di troppe presentazioni. Gli Emperor sono stati uno dei gruppi fondamentali per l’ascesa e lo sviluppo del black metal e in occasione del 25esimo anniversario dell’album i norvegesi si presentano più agguerriti che mai forti della formazione originale dell’album. Concerto sulfureo che ripercorre fedelmente tutta la scaletta dell’album Anthems to the Welkin at Dusk concede in chiusura anche estratti da altri album storici tra cui l’immancabile Inno a Satana che sigilla la fine di un concerto storico per tutti gli amanti del black metal e non solo.
SETLIST EMPEROR Intro - Alsvartr (The Oath) Thus Spake the Nightspirit Ensorcelled by Khaos The Loss and Curse of Reverence The Acclamation of Bonds With Strength I Burn The Wanderer Curse You All Men! I Am the Black Wizards Inno a Satana Outro - Opus A Satana
DEEP PURPLE Ore 21 il palco denominato “Rock” è già ben allestito con delle tastiere / organo hammond in bella vista, è chiaro quindi che sia scattata l’ora dell’headliner della giornata: i mitici Deep Purple. La stanchezza della giornata si fa sentire, non nascondiamo infatti che per assistere al concerto della band inglese prediligiamo una posizione più arretrata e defilata, non lontana da un chioso di birre per alleviare un po’ la fatica. Ad ogni modo un concerto dei Deep Purple oggi merita di essere goduto in tutta tranquillità e nonostante la set list abbia previsto numerosi estratti del recente album Infinite che non ci hanno del tutto convinto, il concerto ha comunque regalato momenti di interessanti e avvincenti come l’esecuzione dell’inno della Catalogna durante l’assolo di tastiere e naturalmente l’esecuzione di brani che hanno letteralmente accompagnato la storia della musica rock e metal come Fireball, Perfect Strangers e naturalmente Smoking on the water e Black Night, il tutto in una cornice colorata e psichedelica data dai bellissimi effetti proiettati sullo sfondo del palco.
SETLIST DEEP PURPLE Time for Bedlam Fireball Bloodsucker Strange Kind of Woman Johnny's Band Uncommon Man The Surprising Lazy Birds of Prey Hell to Pay Keyboard Solo Perfect Strangers Space Truckin' Smoke on the Water Hush [Billy Joe Royal cover] Bass Solo Black Night
EXCITER Nemmeno il tempo per respirare ed è già ora di fiondarci nel tendone interno dove è allestito il terzo palco. Atmosfera più intima e raccolta che piace molto e che, pochi minuti alle 23 si trasforma in una bolgia infernale: tocca agli Exciter forti di un volume fragoroso e di un Dan Beehler indemoniato alla voce e alla batteria, che davvero non si risparmia, mentre John Ricci macina riff come se fossero dei fendenti indirizzati al cuore. Pubblico in visibilio che conta diverse nuove leve nelle prime file, letteralmente scatenate ad incitare il trio canadese. Gli Exciter non si risparmiano e non fanno prigionieri: Violence and Force, Heavy Metal Maniac e Stand up and Fight sono i pezzi che tutti attendono e puntualmente arrivano. Nonostante i suoni un po’ confusi per via del volume gli Exciter hanno convinto e la formazione originale dei primi dischi ha fatto fare un bel balzo nel tempo di oltre 25 anni a tutti i presenti.
SAXON Dobbiamo correre ancora perché è ora dei Saxon. Esausti ma mai domi sgomitiamo un po’ per raggiungere una posizione privilegiata per assistere all’ennesimo concerto di una band fondamentale per la NWOBHM. Da anni, per non dire decenni, ma di fatto da sempre, i Saxon sono i n forma smagliante, disco su disco, tour su tour questi attempati inglesi dominano le scene del panorama heavy e con un’ammirevole costanza e dedizione regalano sempre show entusiasmanti. Anche stasera i Saxon non sono stati da meno, forti di un set di luci gagliardo in cui svetta appesa la gigantesca aquila simbolo del gruppo, i britannici hanno regalato un concerto pressoché perfetto condito da numerosi estratti dai pezzi più recenti senza ovviamente disdegnare pezzi più noti quali: Motorcycle Man, Wheels of Steel, Denim and Leather, nonché The Eagle Has Landed in cui l’aquila di metallo viene completamente illuminata per celebrare ancora una volta il mito di una band che merita, ora più che mai, di essere annoverata tra le più gradi e significative del panorama heavy metal.
SETLIST SAX0N Crusader Battering Ram Motorcycle Man Sacrifice Power and the Glory 20,000 Ft The Eagle Has Landed Solid Ball of Rock Battalions of Steel 747 (Strangers in the Night) Heavy Metal Thunder Wheels of Steel Denim and Leather Princess of the Night
CONCLUSIONI Sono circa le 3 di notte e calato il sipario sui Saxon si conclude per noi il secondo giorno di festival. Una giornata molto molto intensa e decisamente stancante, ma altrettanto divertente e stimolante. Oggi si è manifestato un po’ il problema dei festival -nonché della nostra età più verso i 40 che i 30- ovverosia il sole rovente e le incessanti esibizioni live dalle prime ore del pomeriggio. Una combinazione che ha messo a dura prova tutti, ma dai cori e dalle risate che accompagnano migliaia di uomini e donne vestite di nero dirette alla metro e alle navette, possiamo dire che ne è valsa decisamente la pena.
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5
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l'avevano già annunciato e di questo non vedo l'ora. Se sono in forma come in sede live...si può stare tranquilli |
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4
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Infatti John Ricci ha detto che stanno componendo nuove canzoni per un futuro nuovo cd. |
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3
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Considerato che beehler è tornato con gli exciter, quasi quasi potrebbero fare un nuovo album ..... |
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2
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tino: e c'hai ragione pure tu |
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1
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tutto bello ,anche la recensione ma SETLIST DIRKSNAIDER nun se po' sentì |
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