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AGGLUTINATION FEST - Chiaromonte (PZ), 19/08/2017
25/08/2017 (4090 letture)
Il discorso è scontato quasi quanto quelli riguardanti l'inutilità di Barbara D'Urso alla causa del giornalismo: la situazione degli eventi metal dal vivo in Italia, ed al Sud in particolare, è sempre difficile a dir poco. La buona riuscita organizzativa ed il risultato numerico delle presenze di pubblico è quindi fondamentale per tenere insieme ciò che resta e, più ancora, per gettare le basi di un eventuale sviluppo della questione. L'edizione 2017 dell' Agglutination Fest può servire proprio a questo, dato che è stata un successo sotto ogni profilo.

MEMORIES OF A QUEUE
Ogni volta che ci si muove per raggiungere Chiaromonte dalla Sicilia, il problema è sempre lo stesso: partire ad un orario che consenta di arrivare con un certo anticipo. Ciò in modo da godersi in pieno la giornata dal punto di vista del divertimento puro e per cercare di seguire tutto dall'inizio alla fine da quello "professionale". Dato che quest'anno la data scelta corrisponde a quella dell'ultimo controesodo vacanziero, scegliamo di muoverci con un'ora di anticipo rispetto al consueto e ci presentiamo ai traghetti per Reggio Calabria poco dopo le nove e trenta del mattino. Purtroppo, però, sono necessarie circa due ore di coda per imbarcarsi e la conseguenza di ciò è l'arrivo a destinazione più o meno al solito orario. Espletate molto velocemente le formalità di rito, siamo dentro e lo scenario è sempre lo stesso: il giro degli stand nella parte posteriore del piazzale; la gente che comincia ad entrare; il grande palco sul quale sono ancora in corso le prove di alcuni dei gruppi che si esibiranno di lì a poco e, soprattutto, la solita atmosfera già rilassata ed improntata al diletto per tutti. Il ritardo accumulato durante il viaggio, però, provoca il ripresentarsi del problema delle interviste che si svolgono quando i concerti sono già iniziati ed a farne le spese, come già accaduto lo scorso anno per i Real Chaos, è il gruppo che inaugura il Festival. Pertanto, nulla posso dire dei Memories of a Lost Soul dato che li ho ascoltati solo in sottofondo mentre parlavo con i White Skull, se non che la gente che ho incontrato ne ha parlato bene. A titolo di cronaca, i pezzi eseguiti sono stati Destiny Awaits no One; The Darkest Aenima; Staring at God's Eyes e The Art of Never.

GHOST OF MARY
Non avevo mai avuto occasione di ascoltare questa band ed ero piuttosto curioso di capire la loro proposta, come per ogni realtà nuova nella quale mi imbatto. Autori di un melodic death con inclusione di elementi classici (presente un violino), i Ghost of Mary hanno presentato davanti ad un pubblico ancora numericamente contenuto, ma superiore all'ordinario, quattro pezzi tratti dal loro Oblivaeon. A spiccare di più fra i tre che sono riuscito ad ascoltare per le stesse ragioni che mi hanno impedito di seguire i Memories, sono stati Something to Know e Nothing. Soprattutto la prima per il suo arrangiamento dal sapore mediorientale. Troppo poco per sbilanciarsi in maniera definitiva, ma band che sembra avere dei numeri.

SETLIST GHOST OF MARY
1. The Ancient Abyss
2. Last Guardians
3. Something to Know
4. Nothing


GRAVESTONE
Incontrati recentemente in quel di Catania in occasione della calata degli Onslaught, i Gravestone si presentano a Chiaromonte con una novità di formazione. Il cantante Daniele Biagiotti ha infatti sostituito il precedente singer, ma l'assetto musicale della band non ne ha affatto risentito. Confermata quasi totalmente la scaletta siciliana, i Gravestone hanno ribadito le qualità del loro death con venature progressive già messe in mostra a Maggio tra un arancino e l'altro, con la riproposizione quasi integrale dell'EP Proud to be Dead. Ancora una volta, in attesa del nuovo disco, a colpire in particolare sono state Flagellation e la title-track dell'EP appena citato. Ciò nel quadro di una prestazione esecutiva di buon livello da parte di tutti.

SETLIST GRAVESTONE
1. Corpse Embodiment
2. Flagellation
3. Eyes Without Sight
4. Proud to be Dead


Appena scesi dal palco c'è il tempo per scambiare due rapidissime chiacchiere proprio con i Gravestone:

Francesco: Ciao ragazzi. Ci siamo visti recentemente a Catania, ma vedo già differenze nella formazione. Me ne volete parlare?
Marco Borrani: Si, ne approfittiamo infatti per presentare il nuovo cantante Daniele "Secco" Biagiotti, subentrato ad Alex. Sul nuovo disco ci sarà quindi lui, così come in un progetto che riguarda la ri-registrazione di alcuni vecchi pezzi che poi usciranno su vinile, sempre per la Sliptrick Records.

Francesco: Daniele, cosa mi dici di questa tua entrata nella band?
Daniele Biagiotti: Guarda, sono stato contattato dai ragazzi, che già conoscevo da tempo, mi hanno chiesto se ero disponibile a prendere parte al progetto e dato che sono tutti pazzi, sono entrato, eh eh eh..

Francesco: Com'è andata? Soddisfatti della vostra esibizione?
Marco Borrani: Si, c'era anche parecchio pubblico. Più del solito, mi dicono; e molto partecipativo. E' stata davvero una bella esperienza questa dell'Agglutination.

ASSAULTER
Numeri in ulteriore crescita (siamo già a tre cifre) e una certa agitazione tra gli astanti quando a salire sul palco sono gli Assaulter. Fautori di un thrash metal molto old-school nel segno degli Slayer, i tarantini si sono presentati più che convinti di poter mettere a ferro ed a fuoco Chiaromonte; e ci sono riusciti. I loro pezzi, proprio perché pienamente old-school e concepiti direttamente per una registrazione priva di orpelli, perdono un po' su disco, ma guadagnano nettamente dal vivo. Spettacolo molto fisico governato dal cantante/bassista Enzo De Bartolomeo, atmosfera alcolica e pubblico subito coinvolto in un mosh pit sfrenato nonostante il sole sia alto e la temperatura elevata. Niente di nuovo o rivoluzionario, né il minimo tentativo di proporlo; solo thrash. Di quello cazzuto, d'assalto -appunto- e fatto apposta per essere vomitato da un palco superando la resa su CD. And that's all, folks.

SETLIST ASSAULTER
1. Assaulter
2. Mind Control
3. Meat Grinder
4. Dead End Siding
5. Pay to Play
6. Beer!!!
7. Bestial Vomit


Anche per quanto riguarda gli Assaulter, la possibilità di parlare con i ragazzi, stavolta prima del loro concerto. Tra l'altro davanti ad una macelleria, pienamente in tema con il titolo del loro disco:

Francesco: Allora.. io partirei dal vostro album. Da come è stato accolto e da cosa avete fatto tra la sua uscita ed oggi.
Enzo: Dopo l'uscita di Meat Grinder la scorsa primavera, abbiamo cominciato a suonare molto in giro. Le recensioni sono state molto buone e chi lo ha ascoltato ne ha parlato bene. Le reazioni sono state molto positive e noi siamo ovviamente molto soddisfatti.

Francesco: In questi ultimi anni c'è stato un ritorno notevole del thrash old school, forse anche a causa di una specie di rigetto verso produzioni troppo "da studio" e troppo pompate che ha provocato la voglia di suoni più veri.
Enzo: Io sono dell'idea che il thrash sia old school; punto e basta. Il thrash non ha mai smesso di vivere e quindi non è mai resuscitato. E' sempre rimasto. Con band underground se vuoi, ma è sempre rimasto, anche tra i giovani. Fortunatamente i ragazzini non sono tutti delle checche che ascoltano new-metal. C'è anche gente che appartiene ad un certo zoccolo duro di ascoltatori giovani e di questo dobbiamo essere fieri, così come ci sono ancora coloro i quali sono stati adolescenti negli anni 80. Noi siamo molto fortunati ad essere seguiti da tutti loro e siamo sicuri che la gente continuerà a seguirci. Perché la gente ama il thrash; vuole sentire thrash; e noi glielo daremo.
Paolo: Riguardo al piattume delle produzioni in ambito thrash, volevo aggiungere che questo è un aspetto al quale abbiamo guardato molto durante le registrazioni, cercando di ottenere suoni che fossero i più autentici possibile e non "gonfiati", con quei chitarroni giganteschi che si usano adesso. Il nostro sound è più grezzo, ma è una cosa che abbiamo cercato appositamente perchè a noi ci piace. Dal vivo devi poter ascoltare quello che c'è sul disco. Non puoi fare un disco di plastica e poi sul palco essere completamente differente.

Francesco: Domanda banale, ma inevitabile. Meat Grinder è alle spalle, cosa avete davanti adesso?
Enzo: Stiamo già lavorando sul nuovo disco ed i nuovi pezzi saranno ancora più estremi, più compatti, più veloci, più cattivi. Ne approfittiamo finché fisicamente ancora ce la facciamo, eh eh eh..

IN.SI.DIA
Rientro rapido all'interno dell'area del fest dopo una velocissima pausa birra/panino/birra e parte alta del tabellone inaugurata dagli IN.SI.DIA. La storica band bresciana, lo dico subito, ha dimostrato di non risentire affatto dello scorrere del tempo. Ascoltati dal vivo, anche in questo caso i nuovi pezzi acquistano notevolmente rispetto alle versioni in studio e lo stesso Lorini, parzialmente criticato come cantante da parte del sottoscritto in sede di recensione, risulta molto più performante al microfono di quanto non sembri su CD. Con lo scorrere del cantato, complice l'atmosfera live, che sembra più fluido. Ed anche questo è indice di qualità se inquadrato in un discorso relativo all'attitudine più live che il thrash richiede per essere davvero genuino. Dato quanto sopra il pubblico, già riscaldato a dovere dalla prestazione del gruppo precedente, risponde con buon entusiasmo agli input di una band che ha scritto un pezzo della storia italiana del settore, con alcune paia di occhi addirittura luccicanti in prima fila. Tra i brani dalla maggiore resa, da citare Mai Perdere Controllo, Terzo Millennio e Sulla Mia Strada. A fine esibizione molti sorrisi sopra e sotto il palco e grande soddisfazione per essere stati "della partita".

SETLIST IN.SI.DIA
1. Il Mondo Possibile
2. Mai Perdere Controllo
3. Terzo Millennio
4. Grido
5. Il Tempo
6. Parla Parla
7. Sulla Mia Strada
8. Tutti Pazzi


WHITE SKULL
All'interno di una edizione del Fest essenzialmente volta all'estremo o comunque a suoni molto taglienti, non poteva in ogni caso mancare la presenza di una band di area power/heavy, incarico assegnato ai White Skull. Ancora impegnati nel tour promozionale di Will of the Strong, i veneti hanno dato ampio sfoggio delle loro qualità. Show che si è quindi dipanato con estrema sicurezza dal punto di vista della presenza scenica, in particolare -ovvio- da parte di Federica "Sister" De Boni e Tony Fontò. Incentrando il loro set sui pezzi nuovi, i White Skull hanno proposto uno spettacolo avvincente per chi apprezza questi suoni ed hanno ottenuto un riscontro adeguato alla qualità del concerto che hanno offerto. Per loro, momenti migliori da identificare nelle esecuzioni di The Roman Empire; Under This Flag; Will Of the Strong e Asgard. Al termine delle ostilità, pubblico che applaude convinto e band palesemente appagata. Ed a pensarci bene, dare e ricevere felicità tramite la musica è il motivo per il quale ci si piazza sopra o sotto un palco. Ma siamo ormai al piatto più forte della serata: le due band principali.

SETLIST WHITE SKULL
1. Holy Warrior
2. I Am Your Queen
3. The Roman Empire
4. Under This Flag
5. Will of the Strong
6. Lady of Hope
7. Red Devil
8. Asgard


SODOM
Nome storico della scena europea del thrash di matrice teutonica e punto fermo degli ascolti degli appassionati del genere ormai dal 1981, i Sodom hanno impartito due sonore lezioni. Una strettamente musicale data sul palco, dal quale hanno mitragliato un set corposissimo stabilendo un ottimo rapporto col pubblico fin dalle prime battute. Poi una seconda dietro il palco, comportandosi in maniera professionale, ma gentile e disponibile con tutti. Tornando a ciò che più interessa, ossia la musica, c'è forse poco da dire se non che chi li aveva già visti ha avuto conferma delle loro qualità, mentre chi non se li era ancora potuti godere ha appreso con certezza cosa significhi suonare e vivere in pieno il thrash metal. Con un 30% circa di pezzi estratti da Decision Day e saccheggiando a piene mani da una discografia in grado di fornire un numero di brani storici davvero molto alto, i tedeschi hanno steso tutti regalando più di un'ora di "divertente massacro" come da tempo non mi capitava di vedere ed ascoltare. In pratica: vincitori del Fest a mani basse. Tutto questo anche per merito degli spazi e dei suoni offerti dal palco, mai come quest'anno allestito con tutti i crismi del caso. Sodomy and Lust; Agent Orange; Blasphemer e Bombenhagel sono stati i momenti più distruttivi ed intensi di una serata che Chiaromonte ricorderà a lungo.

SETLIST SODOM
1. In Retribution
2. In War and Piece
3. Sodomy and Lust
4. Surfin Saw
5. Outbreak of Evil
6. Napalm in the Mornig
7. Secret Warpath
8. Agent Orange
9. Stigmatized
10. Caligula
11. City of God
12. Tired and Red
13. Belligerance
14. Blasphemer
15. Rolling Thunder
16. Remember
17. Bombenhagel


VENOM
E siamo al clou della serata. Il nome è di quelli che inquadrare come storico è decisamente riduttivo, ed anche se la formazione attuale propone il solo Cronos rispetto a quella che stabilì nuovi canoni nell'estremo, non posso certo stigmatizzare il fatto in sé. Non dopo aver pubblicato solo pochissimi giorni fa un articolo come la prima puntata della serie The Substitute. Quando, con un leggero ritardo, i tre calcano le tavole del palco dell'Agglutination, guardando dallo stage tra le prime file è possibile scorgere facce tra lo stupito ed il beato per la presenza di Cronos a pochi metri dagli astanti. Per la cronaca: a seguirlo dallo stage ed alla sinistra del pubblico, anche i Sodom. Il concerto parte subito con un paio di pezzi dell'ultimo, positivo album (alla fine saranno sei gli estratti dal CD) e nel suo svolgersi proporrà ovviamente la gran parte delle canzoni più attese. Stuart "Rage" Dixon fa il suo, ma senza certo entusiasmare; Danny "Danté" Needham è simpatico e molto coreografico, ma anche un po' impreciso, mentre Cronos è nelle movenze e nell'atteggiamento quello che noi ragazzi degli anni 80 vedevamo immortalato nei poster e nelle copertine dei dischi, ma gli anni passano per tutti. Molto mestiere; il solito look; qualche rabbioso ruggito in grado di regalare alcuni autentici brividi; la non-classe che è quella che ha partorito pezzi come Buried Alive; Welcome to Hell e tutti gli altri, ma tutto risulta un po' di maniera e non pienamente credibile. E se è vero che l'esecuzione di Countess Bathory e Warhead ha colpito nel segno, piuttosto deludente è stata quella di Black Metal, molto lontana da quella sulfurea che eravamo abituati a ricordare ed a dispetto della partecipazione del pubblico. Concerto che comunque sembra essere apprezzato tra le prime file e conclusione intorno alle 00,30 con In League Whit Satan, quando già le forze dell'ordine mugugnavano apertamente per i trenta minuti circa di ritardo sulla tabella di marcia.

SETLIST VENOM
1. From Very Depths
2. The Death of Rock'n'Roll
3. Bloodlust
4. Smoke
5. Buried Alive
6. Pandemonium
7. Evil One
8. Fallen Angels
9. Long Haired Punks
10. Grinding Teeth
11. Welcome to Hell
12. Countess Bathory
13. Warhead
14. Rise
---Encore---
15. Black Metal
16. Witching Hour
17. In League With Satan


AGGLUTINATI COME NON MAI
Il bilancio finale dell'edizione 2017 dell'Agglutination Fest, certamente la più riuscita degli ultimi tempi, è largamente positivo. Ottima partecipazione di pubblico con 1500/1600 intervenuti, i migliori numeri degli ultimi anni; tanto calore e continui "scavalcamenti" delle transenne per una pacifica passeggiata sotto il palco accompagnati dalla security da parte di tanti ragazzi; location che si conferma più che adatta alla bisogna e molto altro. Personale del Fest all'altezza della situazione; prezzi onesti; grande ed attrezzato palco e, soprattutto, la solita atmosfera familiare con le altrettanto solite facce di gente che si incontra magari solo una volta l'anno a Chiaromonte, ma si abbraccia come fratelli che si ritrovano dopo anni in attesa che trascorrano altri dodici mesi. Ad esempio i colleghi Raffaele Pontradolfi di Verorock e Giuseppe Casafina di Truemetal. E poi tante famiglie anche con bimbi piccoli, tante risate ed artisti contenti di essere dove sono, particolari importanti per comunicare il mood della manifestazione. E quando alle sei del mattino si infilano le chiavi nella porta di casa al termine di un raid di quasi 24 ore, si stanno già contando i giorni che mancano alla prossima edizione e ci si dimentica anche del concreto rischio "ciabatta della moglie in faccia" e della stanchezza. La chiusura non può che essere affidata alle parole di Gerardo Cafaro, al quale ho chiesto di tracciare un brevissimo bilancio di quest'edizione 2017:

Un'edizione perfetta. Contento dell'affluenza e che tutto abbia funzionato alla perfezione. Gente entusiasta e feedback davvero ottimi da parte di tutti. Complimenti al pubblico per il comportamento sempre eccezionale ed alle band che hanno suonato, le quali hanno dato davvero il massimo per rendere tutto grandioso!


Foto a cura di Carmelo Currò e Francesco Gallina.
Si ringraziano Giuseppe Casafina di Truemetal.it e Raffaele Pontradolfi di Verorock.it per quelle dei MOALS.

Report dedicato al grande, indistruttibile Mario D'Adamo.



Prong
Venerdì 1 Settembre 2017, 15.03.51
28
se la gente c'era, e posso confermatelo perchè io ero presente, allora il bill non era scadente. Probabilmente lo era per i tuoi gusti e questo ci può stare ma la risposta del pubblico è stata eloquente.
Gesu666
Venerdì 1 Settembre 2017, 11.36.56
27
Bill più scadente degli ultimi 666 anni, ma successo di pubblico. Qualcosa non quadra. A parte tutto, non credo che si possa criticare il costo del biglietto, che è comunque popolare. Io critico solo la scelta delle band, esclusi i Sodom, il resto era davvero di livello medio/basso. I venom sono diventati la cosa più patetica degli utimi 25 anni di metal. Ripeto nonostante il bill scadente, c'è stata molta più gente di altri anni, quindi Gerardo ha vinto lo stesso.
sminkiato
Venerdì 1 Settembre 2017, 9.26.35
26
Ho partecipato a tanti concerti quest' anno ma l'Agglutination é stato il TOP. Se si critica un festival per le bottigliette di acqua o per la maglietta allora siamo proprio alla fine, ma credo che chi lo fà non ha nulla a che vedere con la musica che noi ascoltiamo o lo fà per altro. Manifestazione straordinaria per organizzazione, con suoni davvero perfetti e la gente che ho incontrato io, era tuttta felicissima, questi sono i fatti. Ah ho visto che primi gruppi, alcuni con 20 anni alle spalle erano molto seguiti sin dall'inizio con già tanta gente... Fatti.
Riccardo
Mercoledì 30 Agosto 2017, 15.47.02
25
A chi critica il prezzo (immotivatamente) voglio ricordare che tra un paio di giorni a Milano ci sono Nokturnal Mortuum e Graveland, più tre gruppi italiani, alla non-modica cifra di 40 euro
Jo-lunch
Martedì 29 Agosto 2017, 18.34.58
24
Eccome se esiste! Ed è anche bella e accogliente. Sottoscritto da un torinese.
Fabio Rasta
Martedì 29 Agosto 2017, 18.04.52
23
Xchè la Basilicata .... ESISTE!
Raven
Martedì 29 Agosto 2017, 17.05.26
22
Ne lascio, ne lascio...
Therocker77
Martedì 29 Agosto 2017, 17.01.03
21
Da Lucano trapiantato in Romagna (presente all'Agglutination dalla prima esibizione degli Overkill) devo dire che questa edizione nulla toglie e nulla aggiunge a quanto visto negli ultimi anni, si tratta ormai di un festival collaudato, organizzato bene e con nomi importanti e/o storici supportati da bands valide, a prescindere da quali bands vorremmo o meno vedere suonare sul palco dell'Agglutination (a quanto i Chrome Division Gerardo??) ècomunque un gran bel festival metal che merita tutto il supporto, chiaramente non si può pretendere che soddisfi tutti ma l'affluenza (finalmente i numeri iniziano ad essere costantemente tra i 1300 - 1600 paganti) conferma che lo zoccolo duro non molla e gradice. Chiaramente ci sono state adizioni che ho gradito più di questa (esclusvamemente per le bands) ma il buon livello organizzativo e di professionalità delle bands è sempre garantito (si tratta di professionisti..e di gente che ancora ha un bel tiro..). Inoltre il meteo inizia ad essere clemente (nel senso della temepratura...in Lucania agosto può essere come fine ottobre). Come da rito porto sempre il cibo da casa (un panino con frittata ed uno con peperoni )in modo tale da avere più potere di spesa in birra..non credo che la birra fosse anacquata , a me è sembrata ok..forse si tratta proprio della marca...P.S : Raven, non bevi birra , non mangi i panini, immagino che il biglietto te lo offra l'organizzazione..lascia un pò di soldi in Lucania che ne abbiamo bisogno , scherzo avviamente..sempre il benvenuto e unn grazie per il servizio reso!
jek
Domenica 27 Agosto 2017, 17.48.52
20
Come sempre ottimo report.
ObscureSolstice
Sabato 26 Agosto 2017, 22.10.26
19
8 band....35 euro....pochissimo. Io non ero presente, ci sono stato solo una volta all'Agglutination in una edizione anni fa...Ma e' normale che a ogni evento del genere bisogna partire molto prima per arrivare in tempo, per non incorrere in code di traffico lungo il tragitto o di code di persone nella zona fest per entrare o altri imprevisti che possano far perdere le prime band a suonare, per poi alla fine svignarsela appena finisce il festival per non rimanere bloccati nel traffico in zone parcheggi o altro. Bisogna sapersi organizzare. Agglutination...ormai, l'unico fest storico che abbiamo nel nostro paese...teniamocelo stretto. Sodom e Venom al sud Italia...madornaaaalll
Tullio
Sabato 26 Agosto 2017, 18.04.16
18
pollice verso per gli indigeni che nonostante l'evento si svolga ormai da anni, ci guardano sempre come animali strani, ahaha, dovreste solo ringraziare l'organizzatore che smuove un po l'economia di quel bucio di ....biiiiip.......ho capito che adoriamo il demonio ma un minimo di tatto . . ..
Riccardo
Sabato 26 Agosto 2017, 14.46.51
17
@Raven: Si critica qui perché volendo si può rimanere anonimi, su Facebook è tutto finito a tarallucci e vino. Come sempre. Guai a criticare mettendoci il nome eh.
Prong
Sabato 26 Agosto 2017, 14.06.52
16
Non capisco tutte queste lamentele. Come ha detto Raven l'unica pecca è stata la maglia con la scritta Frost. Ma alla fine nessuno ti costringeva a comprarla. Per quanto riguarda forze dell'ordine non è certo Gerardo a decidere cosa devono o possono fare. Qui si commenta giusto per criticare senza criterio da quel che vedo
Raven
Sabato 26 Agosto 2017, 13.29.32
15
E' curiosissima la dicotomia tra i commenti entusiasti su fb e quelli negativi che giungono solo qui. Comunque: l'aumento è stato di 5 euro, diviso tra 8 band quanto fa? Direi che si può sopravvivere. Dubito che la politica dell'ingresso delle bottigliette sia decisa dell'organizzazione del fest, in quanto ricadente nel settore ordine pubblico e quindi a cura delle autorità. Quanto alle magliette, bè... non me ne vorranno i ragazzi del fest, ma effettivamente non erano il massimo
Marco Bassi
Sabato 26 Agosto 2017, 13.21.21
14
Agglutination delutente quest'anno. Le prime band non sapevano di nulla, i venom hanno suonato cose bruttissime(smoke è talmente brutta da lasciarmi offeso a fine esecuzione) e rovinato quelle belle che hanno(black metal l'hanno suonata a pagliacciata proprio). Per quanto riguarda l'organizzazione ho trovato deludente l'aumento ingiustificato di prezzo, il cambio di politica sull'ingresso delle bottiglie(di solito le bottiglie di plastica senza tappo possono entrare, quest'anno potevano solo quelle da mezzo litro, che ovviamente erano vendute all'interno) e la maglia del festival brandizzata con il nome della birra sul lato frontale. Quest'anno si è puntato a far cassa senza compromessi.
Chaos Born
Sabato 26 Agosto 2017, 10.12.07
13
bill così così, io son venuto solo per incontrare gli EVERSIN e fare la foto con loro, mitici.
Pulver
Venerdì 25 Agosto 2017, 22.36.45
12
Che palle ormai ci sono sbirri ovunque.
Doom
Venerdì 25 Agosto 2017, 21.46.16
11
Fico! Mi fa' piacere della buona riuscita e devo dire che secondo me Sodom a parte, non era neanche il miglior Bill che abbiano messo su! Complimenti e speriamo sempre in meglio.
lisablack
Venerdì 25 Agosto 2017, 21.38.16
10
Sono contenta che ci sia stato un concerto così, specialmente per i fans del Sud, spesso penalizzati...Beato chi l'ha visto, dico io!!! Soldi spesi bene!
Morlock
Venerdì 25 Agosto 2017, 20.13.00
9
Tanto lo sò che poi alla fine ci torno ogni anno quando posso Raven ...però migliorare si può e si deve sempre ...ps ovviamente concordo in toto la tua recensione!
1919cava
Venerdì 25 Agosto 2017, 19.31.52
8
Grandeeeeeeeeeeeee AGGLUTINATION
Raven
Venerdì 25 Agosto 2017, 18.36.42
7
mah... tra le band che hai visto in pratica concordi con quanto ho scritto, ma il meglio per i tuoi gusti era stato prima. Non ho assaggiato né birra, nè Cibo, quindi non posso esprimermi e non ho visto le scene delle forze dell'ordine in quanto siamo scappati appena finiti i concerti, ma effettivamente c'era nervosismo per l'orario sforato. Certo potevano risparmiarselo. Nel complesso, però è stata un'ottima edizione, fidati.
Morlock
Venerdì 25 Agosto 2017, 18.33.01
6
Arrivato praticamente a fine esibizione degli Insidia causa anche noi del delirio dei traghetti ho potuto godere(e quì si far per dire) delle ultime 3 band....White Skull,Sodom e ovviamente Venom....per i primi diciamo che non sono proprio il mio genere ma dal vivo devo dire nulla da dire veramente energici,Sodom DEVASTANTI.....è l'unica parola che mi viene in mente...i Venom....beh diciamo che per tornare a vecchi discorsi,credo che quando sia arrivata l'età pensionabile tirare la corda sia solo un difetto.....pezzi nuovi degni delle peggiori jam da sala prove...vecchi classici suonati abbastanza senza parte e ne arte...insomma personalmente una bella delusione sopratutto dopo aver sganciato 35 euro......Passando a birra e cibo......la prima sembrava essere stata allungata una cinquantina di volte con fonti acquifere locali....i panini di almeno e qui nno esagero di almeno 2/3 giorni prima.....la ciliegina sulla torta le nostre magnifiche forze dell'ordine che arrivate le 00:40 rincorrevano la gente per cacciarle dalla location a suon di minacce......Personalmente PROFONDAMENTE deluso da questa edizione(vero pure che ho perso le prime band) per musica e contorno...mi auguro seriamente che l'anno prossimo si possa fare decisamente meglio !!!!
Chaos Born
Venerdì 25 Agosto 2017, 17.22.31
5
i Memories in apertura non andavano messi, avrebbero dovuto suonare al posto degli Insidia, decisamente bolliti e artisticamente morti . .
Raven
Venerdì 25 Agosto 2017, 14.31.31
4
Riccardo, se eri presente alle altre edizioni sai che c'è sempre stato spazio libero per la gente. quest'anno sono intervenute 200/300 persone in più, ma non si stava comunque stretti, dai
Riccardo
Venerdì 25 Agosto 2017, 14.29.58
3
Invidio la tenacia di mr Cafaro, che quest'anno dopo tanti sacrifici è stata ricompensata. Ad avercene anche altrove! Bravo Raven a non cadere nell'entusiasmo sfrenato nei report che non fa bene a nessuno, soprattutto al festival per migliorarsi ogni volta. Location: non sarà stata un po' stretta quell'area per la gente accorsa? Che sarebbe stata ok per un concerto di due o tre band, ma per un festival che iniziava dal pomeriggio? Gruppi: l'affluenza ha premiato la selezione, evidentemente al Sud gli eventi metal di medie dimensioni hanno bisogno di questi nomi, ma di fatto due gruppi dell'area melodeath e tre thrash, più i Venom. Di fatto c'è stata poca agglutinazione tra generi rispetto agli anni scorsi (indimenticabile vedere Taake, Nanowar e Exodus tutti inseme)
Giuseppe Casafina (TrueMetal.it)
Venerdì 25 Agosto 2017, 13.54.39
2
E' stato un piacere caro collega Francesco, quando serve qualcosa sai dove trovarmi! Giuseppe Casafina, Redazione TrueMetal.it
Fab
Venerdì 25 Agosto 2017, 10.48.55
1
Credo che Barbara D'Urso dia un contributo molto importante alla causa del giornalismo, che consiste nel togliergli almeno un po' di spocchia e seriosità. Sull'Agglutination non dico nulla: il reportage è perfetto.
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