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SINE QUA NON - # 23 - 'British Steel' e 'Ace of Spades'
12/11/2017 (2431 letture)
Diversi; molto diversi. Fondamentali; assolutamente fondamentali. Quando si parla di certi dischi e specialmente una volta che si pongono in relazione con lo stato dell'arte del rock duro al momento della loro uscita, non ci sono altri termini che possano definirli meglio. British Steel ed Ace of Spades sono infatti tanto differenti nella loro impostazione quanto lo sono i gruppi che li hanno firmati, ma l'uno più basilare dell'altro. Da un lato i Judas Priest, da qui in poi avviati ad incarnare nell'immaginario collettivo l'essenza della musica metal e della sua stessa immagine. Dall'altra i Motorhead, autori di un disco così violento e coinvolgente come forse non si era mai sentito prima. Per ambedue le band si trattava dell'acme temporaneo di un processo già in atto da tempo, ma è con questi due album che l'uno e l'altro poggiano sul terreno delle pietre miliari destinate a cambiare il corso della storia.

JUDAS PRIEST: British Steel
L'album in questione, in un certo senso, potrebbe essere definito sia come fine di un capitolo che come inizio di uno nuovo per il mondo del rock. British Steel, infatti, contiene al suo interno sia dei pezzi ancora legati agli anni 70 che, soprattutto, certi altri che aprono le porte al metal più fiero e "tale" degli anni 80. Anche la produzione, poi, fa la sua parte nell'introdurre la decade più importante per la storia dell'heavy, presentando contemporaneamente vari elementi ancora legati ad una dimensione DIY, per così dire, che riporta tutto ad una dimensione ed ad un'epoca in cui l'uso della tecnologia veniva integrato dal ricorso a scappatoie decisamente artigianali ed ancora pienamente settantiane. Prodotto da quel Tom Allom il quale, dato il suo apporto ad alcuni dischi targati Black Sabbath, già si era ritagliato un posto di rilievo nel panorama dei migliori professionisti del settore, British Steel sfoggiava un suono estremamente pieno e graffiante per l'epoca. Un suono che sarebbe arrivato a piena maturazione con Screaming for Vengeance prima e Defenders of the Faith dopo e che tanta parte ebbe nel far arrivare il gruppo al successo planetario. British Steel, intanto, era stato il disco che con maggiore eco aveva fatto "scollinare" verso il traguardo della maturità il metal più puro, quello che aveva trascinato il gruppone verso la metallizzazione totale. Comprendendo ancora elementi legati al pregresso (Living After Midnight, non per nulla primo singolo estratto) e strizzate d'occhio all'ascolto più facile (United; You Don't Have to be Old to be Wise), ma piazzando delle zampate heavy che nel 1980 erano davvero micidiali. Breaking the Law; Rapid Fire, l'anthemica Metal Gods; Grinder; dopo l'introduzione spiazzante The Rage e, per finire, Steeler. Tutte canzoni che canonizzavano il modo più incontaminato e poi divenuto classico di fare heavy, trascrivendolo in una specie di Bibbia metallica per la nuova era che stava cominciando. Così lasciando irrimediabilmente indietro le band legate al vecchio testamento degli anni 60/70. E tutto questo, beninteso, conservando ed esaltando qualità come classe, raffinatezza, eleganza e stile, senza sacrificare -anzi; esaltando- l'impatto sonoro. Ben diverso, ma altrettanto importante l'approccio alla pesantezza in musica targato Lemmy & C.

MOTORHEAD: Ace of Spades
Ace of Spades è un lavoro che trasuda importanza fin dalla copertina e, da questo punto di vista, lo è certamente oltre le aspettative del gruppo, ammesso che ne avesse in tal senso. L'immagine che riportava per la prima volta una foto dei tre loschi figuri inglesi in un loro disco, non influenzò solo il modo di vestire di molti metalhead europei, ma ha prodotto in parte quello degli attuali cowboys del metal africani (per saperne di più vedi questo articolo), risultando esteticamente longevo come non mai, ma non è certo questa la sua qualità più importante. Uscito nel medesimo anno di British Steel, l'album dei Motorhead era impostato in maniera del tutto diversa. Tanto metal in senso stretto era il primo, tanto "raw", diretto, ribollente, sregolato e come sempre fino ad allora ed altrettanto in seguito, derivante dal rock'n'roll più antico il secondo. Quel rock primordiale che aveva nutrito e pasciuto l'imberbe Lemmy, pur reso talmente estremo e rumoroso da apparire più vicino al metal più oltranzista che, peraltro, era stato creato proprio da lui. L'Asso di Picche, a dispetto della fama non esattamente da portafortuna che possiede in territorio albionico, è stato invece un vero talismano benevolo per il metal e per il trio che lo ha inciso. Per i Motorhead ha costituito infatti la punta di diamante finale di una trilogia che comprende i precedenti ed imprescindibili Overkill e Bomber. Senza contare la favolosa appendice live No Sleep ’til Hammersmith. Ace of Spades, comunque, non era solo una clamorosa estremizzazione del rock'n'roll, ma si trattava di un lavoro già inserito nel tempo in cui usciva, con l'ardore della nascente N.W.O.B.H.M. che si respirava almeno in Live to Win, così mostrando coscienza di ciò che accadeva intorno al gruppo. In un settore come quello del metal, che stava cominciando a virare verso l'estremo e probabilmente senza volerlo essere, Ace of Spades rappresenta una pietra miliare dello sviluppo della velocità e della pesantezza della musica, quasi completamente slegata dalla commistione col punk che, invece, genererà più o meno nello stesso periodo il filone "venomiano". Altrettanto importante, certo, ma filosoficamente abbastanza distante dall'approccio di Lemmy alla musica ed alla vita. E forse, per descrivere sinteticamente l'essenza di questo album, sono le stesse parole di Lemmy, disincantate ed "easy" come sempre a funzionare meglio:

"Le canzoni di Ace Of Spades sono considerate dei classici dai fan dei Motörhead e, devo dire, sono davvero eccellenti. Ci divertimmo un sacco ad inciderle. Erano bei tempi; eravamo giovani e vincenti e ci credevamo davvero".

Anche noi ci credevamo, caro Lemmy. Come anche molti altri venuti dopo di noi ed altri che verranno per molto tempo ancora.

L'ASSO SUL BINARIO D'ACCIAIO
Dischi diversi, abbiamo detto, ma anche gruppi molto diversi inquadrati in periodi diversi. Per quanto riguarda i Judas Priest un disco basilare, più o meno volontariamente dotato di un sottotesto sociale relativo alla condizione della working class del periodo in Inghilterra, partorito all'interno di una carriera in parte ondivaga. Una carriera che annovera capolavori assoluti come questo, ai quali sono talvolta seguiti prodotti di caratura nettamente inferiore (in questo caso Point of Entry), se non volutamente rivolti alla monetizzazione della propria fama. Per ciò che attiene ai Motorhead, invece, un punto fermo della loro storia e di quella dell'estremo nel quadro di una carriera che certamente ha avuto alti e bassi, ma che è rimasta quasi sempre fedele alla propria formula, andando molto raramente fuori binario. Anche se, quando lo ha fatto, ha ottenuto risultati eccellenti al di là dell'accoglienza del momento. Tanto identificati con l'estetica e la forma canzone del metal in quanto tale i primi, quanto cristallizzati nell'icona di Lemmy quale rocker allergico a qualsiasi convenzione da "bravo ragazzo inglese", fedele al proprio ruolo fino alla morte per semplice coerenza con sé stesso i secondi. Suoni e uomini differenti, dunque, per due album che sono rimasti nella memoria e nel quotidiano di una massa enorme di rockers, ai quali continuano a parlare con voce forte sfidando i lustri e le contingenze del momento. Gente che insegnerà ai loro figli a prestare ascolto a quelle voci metalliche e fiere che parleranno anche ai giovani che vorranno ascoltarli.
Se non lo hanno già fatto.



Fabio Rasta
Lunedì 20 Novembre 2017, 14.56.47
55
Grazie ad entrambi. Non lo sapevo.
Painkiller
Domenica 19 Novembre 2017, 1.03.30
54
British Steel nasce proprio dalle storie che i genitori raccontavano loro, su come si forgiava l’acciaio a Birmingham. Forging the fournace, for the final grand slam...
Silvia
Sabato 18 Novembre 2017, 17.46.38
53
@Fabio, credo che Painkiller si riferisse al fatto che Ian Hill sposò la sorella di Halford (in seguito divorziarono). Non so poi se abbiano altri legami
Fabio Rasta
Venerdì 17 Novembre 2017, 9.55.25
52
2 cose su ciascun disco che non tutti sanno o potrebbero immaginare, anche se le ho già riportate in altro modo sulle rispettive recensioni: i Metal Gods furono creati facendo letteralmente "sbattere" dell'argenteria su un vassoio, entrambi presenti nel villone dove è stato inciso il disco con la lametta. Stesso posto dove JOHN LENNON ha inciso Imagine con un piano bianco che dev'essere ancora lì. Una volta campionato il suono si è creato questo effetto tipo giganti che marciano. Questa è creatività! Altra faccenda curiosa è che LEMMY, come accade a molti musicisti + o - affermati, aveva preso in antipatia proprio il pezzo che gli aveva dato la massima notorietà. Ovviamente, da persona intelligente quale era, sempre con la massima e obbiettiva riconoscenza. Il motivo era piuttosto chiaro, dopo 20 e passa dischi in studio ed altre songs memorabili, vorresti essere ricordato anche x qualcosa d'altro. Finito.
Fabio Rasta
Giovedì 16 Novembre 2017, 15.47.10
51
X Painkiller: la storia dei parenti mi è sfuggita. Potresti cortesemente illuminarmi? Grazie!
Raven
Mercoledì 15 Novembre 2017, 7.30.47
50
Inutlie; puoi rileggere 1000 volte e non accorgerti degli errori più evidenti farò correggere appena possibile e grazie per la segnalazione.
Elluis
Mercoledì 15 Novembre 2017, 1.08.18
49
@Raven ottimo articolo come sempre, però perdonami, da incallito motorheadiano quale io sono, il titolo corretto è Ace Of Spades, non Aces. Te lo dico perché questa inesattezza è ripetuta più volte nell’articolo, per il resto rimangono due album e due band fondamentali.
Painkiller
Martedì 14 Novembre 2017, 19.49.41
48
Bellissimo quel documentario. Tra l’altro la copertina con la mano insanguinata doveva essere pubblicata con la versione 30mo anniversario, ma alla fine hanno optato per una via di mezzo, dentro il sangue, via la mano. Comunque la loro biografia fa capire molto della genesi di questo disco. È anche per la loro estrazione, il fatto che siano diventati in parte parenti etc...che me li ha fatti amare.
Silvia
Martedì 14 Novembre 2017, 11.47.11
47
Sì infatti Halford ha sempre detto che la situazione socio-politica influenzo’ molto i testi di questo album. @Fabio, carina la storia
Raven
Martedì 14 Novembre 2017, 11.36.45
46
Già, il fatto che il disco sia "dotato di un sotto testo sociale relativo alla condizione della working class del periodo in Inghilterra" è di solito poco considerato, ma il commento precedente lo conferma in pieno.
Fabio Rasta
Martedì 14 Novembre 2017, 11.24.24
45
All'inizio la mano doveva essere insanguinata ma poi si pensò che così il giovane Metal Kid si sarebbe sentito al sicuro, o protetto o + o - qualcosa del genere (c'è su un documentario con interviste proprio su quest'album). In + rivelava la natura Workin' Class della Band che veniva da una città di acciaierie. Caso strano il disco piaceva a mio padre che era operaio dell' Italsider. Lo chiamava "quello cu-a-llametta".
Silvia
Martedì 14 Novembre 2017, 11.03.43
44
Ah mi son dimenticata di dire che secondo me la copertina di British Steele è un vero simbolo del metal x me. Sembrera’ ridicolo oggi lo so ma la considero una delle più belle copertine del nostro genere
Silvia
Martedì 14 Novembre 2017, 10.40.24
43
@Fabio concordo sulla produzione, anche quella fa spesso la sua parte. X quanto riguarda i commenti sinceri, cioè a parte i provocatori, pensa cosa può essere British Steele x chi magari considera il metal da un punto di vista tecnico e votato al virtuosismo, come molti ragazzi oggi. Certe sfumature di classe di British Steele non le cogliera’ mai. @Raven è vero, siamo spessissimo portati al confronto
Fabio Rasta
Martedì 14 Novembre 2017, 8.22.41
42
X Silvia: certo, come dimenticare gli ANGEL WITCH, che erano popolarissimi tra gli appassionati + "ricercatori"./// X Metal Shock: certo, hai ragione, mi sono espresso male; intendevo ovviamente "nella pagina dedicata alla recensione", quindi nei commenti. Così facendo, senza volere, ho tirato merda addosso al recensore, che guarda caso è proprio il Raven! Il fatto è che se il commento viene da un provocatore professionista non ci si fa caso, ma alcuni che criticavano il disco non lo parevano affatto. E tuttavia.../// X Galillee: anch'io dei MOTÖRHEAD preferisco LP meno "Heavy" e + R'n'B oriented, ma ovviamente, come sottolinei tu stesso, si discuteva dell'importanza storica. /// E comunque x l'epoca e x gli standard Motörheadiani Ace Of Spades ha una bella produzione che ha contribuito non poco. Cioè, i pezzi erano grandiosi, daccordo, ma immagino tutto diverso se il disco avesse avuto il suono ad esempio di Orgasmatron. Sarebbe stato lo stesso pietra miliare? Chissà... /// Salutoni a voi tutti e ONORE e GLORIA a LEMMY KILMISTER!
Raven
Martedì 14 Novembre 2017, 7.26.11
41
Francesco cEccamea è l'autore di un libro sulle riviste metal, ma ancora stiamo andando OT. Per tutti: comunque lo scopo di questi articoli non è stabilire quale sia il migliore tra i due dischi di una certa puntata, ma ricordare dei punti fermi della storia del metal, di particolare importanza per definire gli sviluppi del settore. Non necessariamente i migliori di un certo gruppo
gianmarco
Martedì 14 Novembre 2017, 1.38.21
40
x Jaw chi è Caccamea ?
Galilee
Lunedì 13 Novembre 2017, 23.28.11
39
Due dischi fondamentali per entrambe le band. Diciamo che sono di parte, quindi preferisco British steel, però devo ammettere che per i miei gusti Ace of spades nella lunga discografia dei Motorhead non è tra gli intoccabili.
duke
Lunedì 13 Novembre 2017, 19.21.53
38
e' troppo difficile decidere qual' e' il migliore ....sono troppo belli e fondamentali entrambi...
jaw
Lunedì 13 Novembre 2017, 18.23.46
37
Senza fretta mi piacerebbe leggere una tua recensione sul libro di Caccamea allora
Raven
Lunedì 13 Novembre 2017, 18.03.34
36
Se non ricordo male è andata persa per colpa di un bug, purtroppo.
jaw
Lunedì 13 Novembre 2017, 17.47.16
35
Si puoi senpre cancellare il commenro, tanto molri spariscono anche se non offensivi...oppure indicarmi dov e l intervista che non. riesco a trovarla
Raven
Lunedì 13 Novembre 2017, 17.35.52
34
Siamo leggermente OT, non credi?
jaw
Lunedì 13 Novembre 2017, 17.34.08
33
Stavo cercando l intervista a Titti D'Angeramo se ho sbagliato il nome ci siamo gia' capiti, ma non sono riuscito a trovarla.... ricordando i vecchi tempi, ancora attuali per me, volevo specificare che secondo me l incipit di Raven per me non era giusto in quanto inferno rock chiuse i battenti nell 87 e per merito di metal shock ( fuori ad aprile di quell anno ) non tanto per H/M sovrastato in tutto anche quello....insomma fatto privato tramandato dalle cilonne di hard and heavy...come diceva Keever la buona musica, quasi letale
Metal Shock
Lunedì 13 Novembre 2017, 17.32.43
32
@FabioRasta: mi sono riletto la recensione di British Steele, ma quei termini non vi sono, almeno in quella del sito. Se poi sono parole fatte nei commenti, che non ho letto, di cosa ti stupisci??? Qui scrivono tutti, compreso chi di musica capisce ben poco!! Grandi Priest!!!!
Silvia
Lunedì 13 Novembre 2017, 17.06.38
31
@Fabio concordo assolutamente! "Sempliciotto" e "banale" x chi forse ha altre idee sulla creativita' musicale o semplicemente non riesce a cogliere il significato di proposte che (ri)definirono un genere e furono delle bombe sonore in relazione ai tempi. Un anno magico davvero, usci' anche Angel Witch che a me piacque molto e che ascolto sempre ! @cycomiko, neanch'io ricordo l'anno esattemente....
Fabio Rasta
Lunedì 13 Novembre 2017, 16.54.38
30
Questi sono album, a prescindere che piacciano + o -, che non andrebbero contestati, in quanto appunto capisaldi di un genere, di un movimento e di uno stile di vita. Oggi rimango basito quando leggo sulla recensione di British Steel aggettivi tipo "banale" o "sempliciotto", quando 3/4 della musica che ascoltano gli stessi che li scrivono, deriva da questi anni irripetibili. Quando uscirono fu un botto colossale e la creatività ed il fermento che c'era dietro è forse oggi palpabile solo da chi lo ha vissuto, o da persone + predisposte o sensibili, onestamente non lo so, non me lo spiego. Comunque il 1980 fu letteralmente magico a dire poco. A parte i 2 LP in questione ci furono Back In Black, Wheels Of Steels e Strong Arm, Iron Maiden, Blizzard Of Ozz, Heaven & Hell, Animal Magnetism (e si parla solo di Hard'n'Heavy...). Ed era tutto underground ed il mainstream non aveva avuto modo di fare ancora danni! Avercene oggi rivoluzioni così...
cycomiko
Lunedì 13 Novembre 2017, 16.10.05
29
. Heavy con Kleever si parla del 1985 in poi... e duro' almeno qualche anno ... prima non ricordo
Silvia
Lunedì 13 Novembre 2017, 15.48.53
28
Ma prima ancora non c'era la Power Hour che trasmetteva di notte con repliche la mattina prima della scuola?
cycomiko
Lunedì 13 Novembre 2017, 15.35.05
27
i primi video metal li trasmetteva Videomusic di Cecchi Gori nella trasmissione Heavy con Kleever che trasmetteva dalle 2 alle 3 del pomeriggio . Ricordo che un giorno di ritorno da scuola vidi per la prima volta il video di "possessed to skate " e da li' rimasi fulminato come sulla via per Damasco. Grande trasmissione insieme a Linea rock di Garavelli su radio peter flower.
Ulvez
Lunedì 13 Novembre 2017, 15.27.08
26
gran bell'articolo come sempre, e quanta storia in questi due album! personalmente, quello a cui sono più legato è Ace of Spades, il quale mi accompagna praticamente dalla mia infanzia.
Vanni Fucci
Lunedì 13 Novembre 2017, 15.24.30
25
Gran bell'album British Steel, niente da dire. Però dei Priest me ne vengono in mente almeno 3 che mi piacciono di più, cioè Sad Wings, Defenders e Painkiller.... a testimonianza della discografia pazzesca di questa band.
Vanni Fucci
Lunedì 13 Novembre 2017, 15.24.30
24
Gran bell'album British Steel, niente da dire. Però dei Priest me ne vengono in mente almeno 3 che mi piacciono di più, cioè Sad Wings, Defenders e Painkiller.... a testimonianza della discografia pazzesca di questa band.
jaw
Lunedì 13 Novembre 2017, 10.25.03
23
Non ricordo quale fosse il canale pero' ha ragione tino era freewheel
Silvia
Lunedì 13 Novembre 2017, 10.01.49
22
@tino, l’ho pensato anch’io! Molto carino e ironico il video di Breaking the Law
tino
Lunedì 13 Novembre 2017, 9.04.09
21
secondo me il video era freewheel burning, dove c'erano i videogiochi anni 80 (la macchina da f1). Il video di breaking the law era stile poliziesco british anni 70 alla attenti a quei due.
Metal Shock
Lunedì 13 Novembre 2017, 7.47.00
20
Il primo disco che comprai dei Priest fu Unleashed in the east, non di certo Turbo, certi gruppi non si puo` non conoscerli. Pure i Motorhead, primo disco Overkill.....da sbavo....
Raven
Lunedì 13 Novembre 2017, 7.25.57
19
Lo hai visto quando?
jaw
Domenica 12 Novembre 2017, 22.44.23
18
Bah il primo clip che ricordo dei judas e breaking the law ...sembrava un video game stile pac man
Silvia
Domenica 12 Novembre 2017, 22.35.19
17
Grazie Raven, ho già incominciato il percorso, e infatti quando ho rivisto il video poco fa x citare il titolo giusto ho capito molte cose . Questo dimostra l’importanza di piazzare il disco giusto al momento giusto... Comunque ci tengo a precisare che il non averli seguiti non significa che non mi piacciano le cose che ho (ri)scoperto, anzi!
Raven
Domenica 12 Novembre 2017, 21.31.39
16
Lo sospettavo riprendili da Sad Wings of Destiny; British Steel; Screaming for Vengeance, Defenders of the Faith per ricostruire un percorso.
Silvia
Domenica 12 Novembre 2017, 21.25.59
15
Raven, doveva essere il periodo di Turbo, perchè ricordo distintamente che nelle rotazioni metal passavano parecchio il video di Turbo lover.
Raven
Domenica 12 Novembre 2017, 21.07.12
14
Silvia, scusa, per mia curiosità: che pezzi ascoltavi in radio e TV dei JP?
Silvia
Domenica 12 Novembre 2017, 21.00.27
13
Sì nessuno toglie niente al loro valore storico ma a me i loro pezzi sentiti in radio o TV non hanno mai preso tanto da spingermi a comprare i loro album. Non ho mai seguito la musica x moda o perché piacesse ad altri. Ci stiamo dimenticando che allora occorreva fare una grossa cernita nella musica perché x sentire un disco occorreva comprarlo o farselo prestare. Non è come oggi che con un click si ascoltano addirittura le rarità.
Metal Shock
Domenica 12 Novembre 2017, 20.49.13
12
Due grandissimi dischi, qualcosa da aggiungere??? No proprio no! Certo che non averli tanto seguiti, sopratutto i primi veri heavy metal band come i Judas....., hanno inventato il suono ed il vestiario prima di tutti, sono l'abc del metal!!!
ObscureSolstice
Domenica 12 Novembre 2017, 19.54.32
11
io non scelgo, è difficile per due dischi immancabili di questo tipo. Può uscire solo il valore affettivo di una persona che uno ha seguito e ha tenuto più uno o l'altro per diversi motivi, ma due dischi della miseria. Quanto ammiro l'Inghilterra..eeeh
lisablack
Domenica 12 Novembre 2017, 19.29.46
10
D'accordo in pieno, articolo molto utile per un "neofita" che si affaccia al Metal, così inizia bene..anche se per me i Judas troveranno l'apice con Defender. I Motörhead invece Ace of spades è il loro classico.
Silvia
Domenica 12 Novembre 2017, 18.53.41
9
Volevo aggiungere che questi articoli sono molto interessanti e anche utili x chi magari non sa da dove partire alla scoperta (o riscoperta) del passato
Silvia
Domenica 12 Novembre 2017, 17.43.36
8
Due gruppi che non ho seguito tanto ma chi è che non conosce almeno i singoli estratti da questi due album? Inoltre 2 gruppi e 2 frontmen fondamentali x alcune delle mie band preferite . Concordo con Lisa, Judas Priest tutta la vita in questo caso e condivido anche l'articolo x la loro analisi. Splendido Rob Halford qui mentre purtroppo la voce di Lemmy non rientra nei miei gusti.
Mulo
Domenica 12 Novembre 2017, 17.03.55
7
2 capolavori stupendi e immortali! British Steele è il disco preferito dai 3 Priest storici mentre Ace of spades x l’epoca era una mazzata tale con una batteria tellurica che ha influenzato in maniera devastante il thrash metal. Che anno il 1980!!
lisablack
Domenica 12 Novembre 2017, 16.42.58
6
Comunque per me Judas Priest a vita, senza nulla togliere ai Motörhead ci mancherebbe! Due album fondamentali, obbligo di possesso perché sono storia..
ObscureSolstice
Domenica 12 Novembre 2017, 15.56.39
5
I love you heavy metal. Non tutti si capacitano ancora quanto abbiano lasciato i Motorhead in una musica così veloce, sprezzante, pesante e distorta come mai successo prima soprattutto in quegli anni, ancora pensano di aver lasciato come un qualsiasi grande artista o tipo come un vicino di casa, a malincuore, ma non del tutto conscio di questo, della grandezza...e di solito l'essenziale, ce l'hai più vicino di quanto si possa credere
Doom
Domenica 12 Novembre 2017, 15.25.42
4
Due album come dice Raven, obbligatori. Poco importa se si preferisce uno o l'altro a seconda dei gusti o se per i Priest dopo verrano due album giganti ( soprattutto Defender). Due manifesti dell'heavy metal. Impossibile non passare di qui.
Raven
Domenica 12 Novembre 2017, 7.37.18
3
@Painkiller; bè, più che vincere facile è vincere "obbligatoriamente", dato che in una rubrica simile sono dischi che vanno citati per legge @RobFleming; certo che faranno di meglio dopo, ma come SNQ, ovvero come snodo verso quel miglioramento e come svolta per l'intero settore, questo disco bisogna necessariamente citarlo
Rob Fleming
Domenica 12 Novembre 2017, 7.21.31
2
Mi piace sui Priest soprattutto il passaggio in cui si specifica chiaramente come in British Steel ci siano mazzate metal che nell'80 erano micidiali e sonorità "facili" o rimandi alla decade precedente: la bellissima Living After Midnight è praticamente un pop vitaminizzato, The rage mischia reggae e rock-blues in modo convincente. Per me in termini heavy metal faranno molto meglio dopo (Screaming su tutti). Quanto ai Motorhead ho sempre avuto l'impressione che con Ace of Spades persero del tutto la patina hard/psichedelica che ancora si sentiva in Overkill e Bomber. Con Ace nascono i Motorhead che tutti conosciamo e apprezziamo. Però i due album prima sono quelli che preferisco con Another perfect day (e No sleep 'til...)
Painkiller
Domenica 12 Novembre 2017, 6.57.27
1
@Raven: per la serie “ti piace vincere facile” eh? 😊
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# 25 - 'In the Court of the Crimson King' e 'Gentle Giant'
30/01/2018
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# 24 - 'Epicus Doomicus Metallicus' e 'Born Too Late'
12/11/2017
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# 23 - 'British Steel' e 'Ace of Spades'
24/07/2017
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# 22 - 'Selling England By the Pound' e 'Misplaced Childhood'
08/05/2017
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# 21 - 'La Masquerade Infernale' e 'Themes From William Blake's the Marriage of Heaven and Hell'
16/04/2017
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# 20 - ’Left Hand Path’ e ’Under a Funeral Moon’
21/01/2017
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# 19 - 'The Gallery' e 'The Jester Race'
05/12/2016
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# 18 - 'Vincebus Eruptum' e 'Lucifer's Friend'
10/09/2016
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# 17 - ‘Angel Witch’ e ‘Iron Maiden’
24/07/2016
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# 16 - ’Sacrifice’ e ’Kingdom Come’
28/06/2016
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# 15 - 'Altars of Madness' e 'Left Hand Path'
24/05/2016
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# 14 - ‘Black Sabbath’ e ‘Sea Shanties’
06/04/2016
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# 13 - 'Morbid Tales' e 'Sign of the Hammer'
03/01/2016
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# 12 - 'On Stage' e 'Rock City'
18/09/2015
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# 11 - 'Melissa' e 'Deliver Us'
18/08/2015
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# 10 - 'Io Sono Nato Libero' e 'Zarathustra'
16/07/2015
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# 9 - 'Seven Churches' e 'Reign in Blood'
19/06/2015
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# 8 - 'Time Does Not Heal' e 'Arise'
05/05/2015
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# 7 - 'Apocalyptic Raids' e 'Bathory'
10/10/2014
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# 6 - ‘Restless and Wild’ e ‘Heavy Metal Maniac'
26/04/2014
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# 5 - 'Van Halen' e 'Disillusion'
26/07/2013
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# 4 - 'Rock Until You Drop' e 'Black Metal'
16/03/2013
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# 3 - 'Holy Diver' e 'Operation:Mindcrime'
03/09/2012
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# 2 - 'Kill 'em All' e 'Powerslave'
21/08/2012
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# 1 - 'The Number Of The Beast' e 'Master Of Puppets'
 
 
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