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PANNI SPORCHI + DAWN OF MEMORIES + ONELEGMAN - Circolo culturale Aquaragia, Mirandola (MO), 24/04/2018
28/04/2018 (1555 letture)
Con una carriera pluridecennale che ha attraversato non poche vicissitudini, tra alcuni cambi di formazione e uno scioglimento temporaneo, i Panni Sporchi sono ora pronti a tornare dal vivo con un album tutto nuovo, III, pubblicato lo scorso febbraio dalla Dysfunction Productions. Ad una manciata di giorni dalla calorosa esperienza nel contesto dell'Acciaio Italiano Festival, il quintetto della Bassa modenese è protagonista di un release party veemente e graffiante che, seguendo il famoso detto "I panni sporchi si lavano in casa", si tiene esattamente nel territorio di provenienza. In loro compagnia durante la lunga serata all'Aquaragia di Mirandola troviamo altre due band locali, ovvero la formazione melodic death/progressive dei Dawn Of Memories e, in apertura, la combo heavy/alternative metal dei OneLegMan.

ONELEGMAN
Di fronte ad un pubblico ancora non molto nutrito ma ben fidelizzato (dato che molti indossano le loro T-shirt) fanno il loro ingresso sul palco del locale i OneLegMan, che rompono il ghiaccio con l'intro e col midtempo Freak, traccia apripista dell'ultimo lavoro Do You Really Think This World Was Made for You? datato 2015. La band, accompagnata per l'occasione da Eddy Cavazza al basso e da un giovane alunno del batterista Riccardo Pinotti dietro le pelli, estrae pressoché in ugual misura brani dai due album all'attivo, passando quindi da una proposta più derivativa (The Crack) ad un'altra più originale (nel caso del disco più recente). Problemucci di acustica a parte, la gran bella voce del Cecca risulta essere sempre all'altezza della situazione, sia in versione clean che negli harsh vocals. L'accattivante ENN, la cadenzata Colors e la scanzonata OneLegDance (con quel motivetto fischiettato che ti entra in testa in tempo zero) sono senza dubbio le canzoni che dal vivo mostrano a tutto tondo le capacità della band, fautrice di una prova davvero buona. A brani più catchy come Tomorrow Morning Impressions e This is not the End si alternano pezzi meno strutturati come la tagliente Vortex e la rapida Black Lamb, senza rinunciare in entrambi i casi ad una sezione ritmica calibrata (tralasciando alcune sviste del batterista, chiaramente ancora in fase di rodaggio) e a parti di chitarra prettamente heavy, assoli e arpeggi inclusi. Che dire: pur conoscendoli da studio, non avevo ancora mai assistito ad un concerto dei OneLegMan prima d'ora e, visto l'impatto positivo, posso affermare che ci saranno sicuramente altre occasioni per replicare.

SETLIST ONELEGMAN
1.Freak
2. Deconstruction
3. The crack
4. ENN
5. Black Lamb
6. Onelegdance
7. Bricks and Concrete
8. This is not The End
9. Colors
10. Vortex
11. Tomorrow Mornig Impressions


DAWN OF MEMORIES
Dopo un veloce cambio palco (che include la comparsa del relativo backdrop) e check delle strumentazioni entrano in scena i Dawn Of Memories, fautori di una proposta diversa rispetto a quella degli altri due gruppi della serata. Il gruppo si esibisce di fronte ad un pubblico un po' più folto, anche grazie alla schiera di amici e storici sostenitori dei musicisti modenesi. La voce di Orion, valorizzata maggiormente qui che in studio in quanto a grinta e carisma, si muove su soluzioni prettamente melodiche, a tratti sinfoniche per quanto riguarda le basi, con cenni sperimentali vicini al progressive metal. Non mancano richiami ad entrambi i full-length pubblicati nel corso degli otto anni di carriera ed ecco infatti comparire brani come la opener Dominion Call e Lifetime Redemption da In the Sign of Sin (2013) e City of Lost Souls e Fear Wakes me Every Dawn dal più recente Unwritten Endings. A cogliere la mia attenzione è sicuramente l'importanza data alla batteria all'interno dei pezzi: Manuel Moove Castellani si esibisce senza sosta alternando sezioni a raffica ad altre meno frenetiche, dando il giusto supporto alla voce, clean o pungente a seconda dei casi. In quanto a tecnica, il brano che spicca (così come da studio) è Woman's Soul, con una giusta modulazione di intensità dall'inizio alla fine. Tra una chiacchiera col pubblico ed un'altra, Orion chiama sul palco per un duetto a fine concerto SVI, frontman del gruppo underground della zona Vajra, come omaggio alla collaborazione avvenuta anche su disco. Dopo la tiratissima Slavery Instead of a Dream spetta alla più melodica Be my Eyes il compito di consegnare i presenti nelle mani degli headliner.

SETLIST DAWN OF MEMORIES
1. Intro + Dominion Call
2. City of Lost Souls
3. Lifetime Redemption
4. Fear Wakes me Every Dawn
5. Silent Outcry
6. Woman's Soul
7. Death Proof
8. Slavery Instead of a Dream
9. Be my Eyes


PANNI SPORCHI
La scenografia torna ad essere spoglia con l'ingresso sul palco degli headliner, fautori di una proposta graffiante che non lascia scampo a headbanging di massa. Il Pazzo (questo il monicker del tutto azzeccato del cantante) e i suoi danno il via all'esibizione partendo proprio da due brani estratti dall'album III, il tutto di fronte ad un pubblico che conosce già a memoria i testi del nuovo materiale, complice il fatto che siano tutti in italiano. Delle sette tracce del nuovo album oggetto del release party, cinque sono incluse nella setlist dell'evento, andando così ad occupare nel complessivo metà dello show. Oltre alla prova impeccabile sugli inediti, più strutturati, il sound heavy/thrash più grezzo della band si fa sentire nei brani meno recenti, tra cui spiccano la cupa e battente Aracnofobia e, su tutte, la furente Cupidigia, perfetta in ciascuna sezione. Nonostante i non pochi anni trascorsi dalla release omonima, i Panni Sporchi dimostrano sia dal vivo che su disco di appoggiarsi ancora appieno ai capisaldi della loro proposta, sempre "sporca" e cruda, ma con un'attenzione maggiore alla linearità e alla coerenza interna dei brani. Oltre alla già citata Cupidigia, le due chitarre di Valerio ed Emiliano spiccano in brani come Il Tempo, caratterizzato da una lunga intro strumentale, e nell'acuta In Fondo al Pozzo, ultimo singolo pubblicato. Con mia sorpresa, in scaletta sono inserite anche Senza Forma e Pecore e Dei, brani che ho largamente apprezzato da quando III è giunto in mio possesso. L'apice della serata si raggiunge con la maestosa Allarme Generale, pezzo ben conosciuto dai sostenitori più datati della band: l'ugola del Pazzo, qui non sporca ma limpidamente ed efficacemente acuta, si affianca a quella dello special guest Umberto Dotti (uno degli storici autori del brano) e agli ulteriori ospiti Eddy Cavazza (basso) e Andrea Gozzi (batteria), ricomponendo così la vecchia formazione. Chiudono il cerchio altri due brani degli esordi, ovvero Fantamen e Vomito (un nome un programma), segnando una degna conclusione di un ottimo release party che ha saputo accontentare vecchi e nuovi sostenitori, oltre che la band stessa.

SETLIST PANNI SPORCHI
1. Il Suono del Caos
2. Tra Fango e Polvere
3. Aracnofobia
4. Il Tempo
5. Panico
6. Cupidigia
7. In Fondo al Pozzo
8. Senza Forma
9. Pecore e Dei
10. Allarme Generale
11. Fantamen
12. Vomito



IMMAGINI
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Panni Sporchi - foto della band e locandina dell'evento
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Live Report
PANNI SPORCHI + DAWN OF MEMORIES + ONELEGMAN
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