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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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MOONSPELL + DARK SIDE - Rainbow, Milano, 26/03/207
16/04/07 (3907 letture)
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A pochi mesi dalla bella esibizione in quel dell'Evolution Fest, i Moonspell tornano in Italia per due concerti; l'occasione é di quelle ghiotte perché i cinque portoghesi non suonavano nel nostro Paese da headliner da ben 8 anni! La prima data é al Rainbow Club di Milano, guest della serata sono gli austriaci Darkside che, purtroppo, non faccio in tempo a vedere (mi é stato detto però che hanno riscosso un discreto successo tra il pubblico).
Appena arrivata noto a malincuore che l'audience di stasera non é molto numerosa anche se, fortunatamente, si rivelerà subito molto partecipe (per la serie "pochi ma buoni"). I Moonspell, dal canto loro, sono decisamente in ottima forma e regalano un'ottima performance a tutti i presenti che, dopo i 90 minuti di show, possono tornare a casa contenti e soddisfatti.
La scaletta pesca equamente da quasi tutta la discografia (escluso The Butterfly Effect): si parte con From Lowering Skies e Finisterra, dall'ultimo Memorial (che danno subito un'idea della svolta più estrema che ha preso la band ultimamente), seguono le mitiche Wolfshade ed Opium, che in sede live fanno sempre un grande effetto e vengono accolte dall'entusiasmo generale. Fernando tiene molto bene il palco e ci intrattiene con le sue frasi metà in inglese, metà in italiano (tra le quali una bestemmia che non starò a riportare...), poi ringrazia di cuore tutti per essere presenti in quello che, a detta sua, é un "mierda de dia", dopo il quale la gente deve andare a lavoro o a scuola.
La serata va avanti veloce e l'affascinante portoghese estrae dal cilindro per noi molte chicche, tra cui Awake, Blood Tells!, Everything Invaded, Nocturna (unica estratta da Darkness And Hope) e la magica Vampiria (dedicata a tutti i vampiri milanesi). Alma Mater e Full Madness ci accompagnano verso la fine del concerto: Fernando saluta e ringrazia, il pubblico si lamenta ma lui dice di non preoccuparsi perché i saluti sono finti e fanno parte del "protocollo" (detto in italiano!). Trascorrono pochi minuti e i nostri tornano sul palco per i bis: per prima suonano la nuova Proliferation, poi la fantastica Mephisto, tratta dal leggendario Irreligius del '96 e Tenebrarum Oratorium, ripescata a grande Infine i Moonspell ci regalano Capricorn At Her Feet, dal loro penultimo album The Antidote, del 2003: una degna conclusione di una gran bella serata.
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