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TRAFFIC CLUB, VIA PRENESTINA 738 - ROMA

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ANGRA + DRAGONHAMMER
TRAFFIC CLUB - ROMA

METALLIZED CHARTS 2018 - Redazione B ''Death Metal, Grind, Brutal''
02/02/2019 (2550 letture)
Con un po' di fatica data dall'enorme quantità di uscite e dai dubbi sui nomi da inserire, ecco a voi gli album death, brutal e generi affini usciti nel 2018 che più ci hanno colpito e che sicuramente ascolteremo per tutto il 2019. Una buona occasione per recuperare qualche disco o, perché no, andare a scoprire qualche perla che vi è sfuggita. Non resta quindi che augurarvi buona lettura!

A cura di Marco "Kriegsphilosophie" Cunato e Nicolò "Nicko" Brambilla.



PORTALION
Onestamente, che dire? I Portal riconfermano la loro supremazia in ambito -si conceda l'azzardo– extramusicale con un disco per certi versi inaspettatamente diverso dai suoi predecessori. Più squilibrato e folle ma al tempo stesso ricco di quegli elementi che rendono la musica di queste entità unica e inimitabile.

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HATE ETERNALUPON DESOLATE SANDS
Aspettarsi un buon disco da Erik Rutan è un dovere e al tempo stesso qualcosa che l'ascoltatore sa benissimo che accadrà. Ma quanti si aspettavano un disco così riuscito? L'ultimo lavoro di "King Erik" ha stupito per le sue atmosfere velatamente desolanti e a tratti malinconiche, mettendo in scena soluzioni varie, a volte forse un po' caotiche sì, ma sempre d'impatto e travolgenti.

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OUTER HEAVENREALMS OF ETERNAL DECAY
Nostalgici del death anni '90? Amate i Morbid Angel del periodo Domination? Ecco qui gli Outer Heaven allora, ma attenzione, non pensate d'aver a che fare con una copia sbiadita, anzi. Pur essendo debitori del death di quegli anni, i nostri sono riusciti a rendere la proposta più fresca e personale aggiungendo dei tocchi hardcore ad una proposta che, nonostante debba migliorare in termini di identità, resta comunque coinvolgente e in grado di far colpo sugli amanti del genere.

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OBSCURADILUVIUM
Amati, odiati, sopravvalutati, geniali. Gli Obscura si sa, dividono dai tempi dell'indimenticabile (dato l'impatto che ebbe sul death più tecnico e progressive) Cosmogenesis. Dopo cambi di formazione e faccende tra membri del gruppo, Diluvium segna il ritorno di un gruppo che ancora si riconferma essere un punto di riferimento in ambito progressive. Progressive, perché nonostante si tratti di ciò che i fan si aspettavano, è ormai evidente che da Akróasis in poi, Kummerer e soci siano intenzionati a spingersi oltre i confini di quel tech death che loro stessi hanno contribuito a plasmare.

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BEYOND CREATIONALGORYTHM
Canadesi giunti al terzo fatidico disco, i Beyond Creation hanno realizzato quello che per molti è l'album più maturo e completo. Algorythm è insomma l'album che permette ai quattro di gettarsi definitivamente alle spalle l'etichetta di "gruppo simile agli Obscura", ma che, nonostante il grande apprezzamento generale, non ha accontentato chi si era innamorato del gruppo con l'altrettanto fantastico debutto. Preferenze e opinioni, ovviamente, ma che disco!

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NECROS CHRISTOSDOMEDON DOXODEMON
Puoi, in ambito death, rilasciare un triplo CD dalla durata complessiva di circa due ore? Se ti chiami Necros Christos, sì. Il gruppo di Mors Dalos Ra lascia le scene con una tripletta che chiude il mistico ed impuro percorso iniziato con Triune Impurity Rites: un grandissimo azzardo, ma tremendamente riuscito. Domedon Doxodemon è un album che, sebbene in linea con i predecessori, mostra delle differenze sia in termini di composizioni e arrangiamenti che di stile. Non è un lavoro facile, e inizialmente potrebbe non convincere come gli altri dischi, ma viaggiare nell'opera di questi profeti del male è un'esperienza unica.

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NECROPHOBICMARK OF THE NECROGRAM
Non era facile, ammettiamolo. Rientrare in scena dopo i fatti che hanno coinvolto il gruppo e più in particolare l'ex cantante Tobias Sidegård, non tutti si aspettavano un album così riuscito, fresco e accattivante come Mark of the Necrogram. Womb of Lilithu stupì, certo, ma l'ultima opera dei maestri svedesi stupisce ancora di più per le questioni che lo hanno preceduto. I nostri, con l'arrivo/rientro al microfono di Anders Strokirk (non proprio uno a caso...), registrano un album oscuro e che si muove tra death/black ed heavy metal. Come hanno fatto? Esperienza e attributi, "semplice".

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WILL'O'WISPMOT
Entrare nel mondo dei nostrani Will'o'Wisp non è facile, ci vuole tempo, dedizione, attenzione. Mot è l'ennesimo disco che conferma la qualità compositiva, ma soprattutto la creatività, di un gruppo che nonostante rilasci materiale di qualità in continuazione, non riesce a farsi notare come si dovrebbe. Le sperimentazioni in ambito prog death continuano ad affascinare i nostri, che a fine disco, ci lasciano sempre con lo stesso interrogativo: sapranno andare oltre? A quanto pare sì.

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DEMONOMANCYPOISONED ATONEMENT
C'è poco da dire: uno splendido disco. Black/death carico d'atmosfera maligna quello dei Demonomancy, che con Poisoned Atonement registrano la loro prova migliore e al tempo stesso più interessante a livello di idee compositive nonostante non si parli di chissà quale complessità tecnica, anzi. Il grande pregio del lavoro, è infatti il riuscire a trascinare l'ascoltare nei meandri più oscuri dell'inferno. Mistico, rituale, dannatamente cattivo.

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INFURIATEINFURIATE
È uscito nel 2018 ma potrebbe tranquillamente essere uscito nel 1999, e in ogni caso, avrebbe convinto lo stesso. Gli Infuriate vanno controtendenza e registrano un ottimo debutto restando fedeli a quell'ondata di brutal death che fece impazzire gli ascoltatori sul finire degli anni '90. Non perfetto? Certamente, ma genuino, divertente e di una purezza unica.

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SKELETAL REMAINSDEVOURING MORTALITY
Terzo album per il gruppo death metal californiano, quello della conferma, accolta dal promettente ingresso in casa Century Media. Corredato dalla maestosa copertina di Dan Seagrave e prodotto da Dan Swanö, Devouring Mortality rappresenta un ottimo esempio di come un disco death metal uscito nel 2018 possa avere un cuore novantiano (qualcuno direbbe "old school") ma senza rinunciare ad essere moderno e odierno, o almeno non forzatamente vintage. Il disco vede la band abbassare l'accordatura, guadagnando in termini di punch, e implementare notevolmente il proprio songwriting, arricchendo la formula molto più revivalistica proposta nei primi due album.

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HYPERDONTIANEXUS OF TEETH
A riproporre un'estetica e un sound più vintage ma con una buona dose di originalità sono invece gli Hyperdontia, punto d'incontro della scena death e brutal di Istanbul (con membri di Decaying Purity, Engulfed ed ex Burial Invocation) e di Copenhagen, che presta invece il batterista dei Phrenelith e la voce gutturale dell'impegnatissimo David (Undergang, Phrenelith, ecc.). Se la metà danese porta il marcio e il sulfureo del death metal à la Incantation, quella turca arricchisce il tutto con un songwriting più vario, che pesca sia dallo stile finlandese che da quello americano. Complessivamente, una release interessante.

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OBLITERATIONCENOTAPH OBSCURE
Quarto disco per i norvegesi Obliteration, che riescono nel non banale obiettivo di farsi subito riconoscere e bissare così l'eccellente Black Death Horizon che compie ormai un lustro. La band ha nel tempo guadagnato uno status rispettabile arricchendo l'iniziale proposta Autopsy-ana di una sempre più ricca dose di melodia, articolazione ritmica e, chitarristicamente, di influenze black metal, quasi comunemente ai colleghi e compatrioti Execration e Reptilian. In questo caso il songwriting mantiene livelli veramente eccezionali, senza rinunciare all'atmosfera densa a cui ci avevano abituato.

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TOMB MOLDMANOR OF INFINITE FORMS
Notevole è stato certamente il successo ottenuto dai Tomb Mold, prodi alfieri del death metal più cavernoso. Grazie alla propria sorprendente produttività (due full length in due anni, con un terzo previsto per il 2019), il gruppo di Toronto è rimasto sulla bocca di tutti in un periodo in cui questo tipo di proposta musicale raccoglie molti consensi, soprattutto in Nord America. Pur non essendo tra le release più originali degli ultimi anni, la fantasia dei riff e dei lead coglie subito l'attenzione, così come l'estetica piuttosto singolare (dalla copertina ai testi basati sul videogioco Dark Souls).

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DEPRAVITYEVIL UPHEAVAL
Esordio esplosivo quello degli australiani Depravity, autori di un disco dannatamente catchy e divertente. Rimescolando le influenze di gruppi come Cannibal Corpse, Morbid Angel ed Immolation, in Evil Upheaval ci sono tutte le caratteristiche che faranno impazzire gli amanti del death; tanti riff, un po' di tecnica, groove, ed un growl in grado di esaltare l'ascoltatore. Un ottimo inizio.

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RIVERS OF NIHILWHERE OWLS KNOW MY NAME
Sicuramente curiosa la scelta di incentrare il concept dei dischi sulle stagioni (ogni album una stagione), con la quale i Rivers of Nihil giungono al terzo disco cantando dell'autunno. Grandi cambiamenti? No, ma sicuramente si può parlare di un gruppo ormai maturo e che sa bene come muoversi. Il tech death dalle tinte progressive dei ragazzi è sempre vicino alle sonorità più moderne (i puristi possono starne lontani) non disdegnando qualche incursione deathcore. Violenti, tecnici ma sempre attenti alla melodia e all'aspetto più evocativo della proposta.

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Tra gli altri album del 2018 degni di menzione che non hanno ricevuto un trafiletto è possibile citare, in ordine sparso:

ABORTEDTERRORVISION

MONSTROSITY - THE PASSAGE OF EXISTENCE

BLOODBATH - THE ARROW OF SATAN IS DRAWN

COFFIN BIRTH - THE SERPENT INSIGNIA

BLOODTRUTH - MARTYRIUM

ULTHAR - COSMOVORE

PIG DESTROYER - HEAD CAGE

CONSTRUCT OF LETHE - EXILER

POSTHUMAN ABOMINATION - TRANSCENDING EMBODIMENT



thrasher
Giovedì 14 Febbraio 2019, 22.12.44
25
Boh
ObscureSolstice
Giovedì 14 Febbraio 2019, 21.41.53
24
Ma questa è la classifica di chi?
thrasher
Giovedì 14 Febbraio 2019, 21.21.29
23
Electric ascoltati gli slave dementia se ti piace l ultimo dei deicide
ElectricVomit
Giovedì 14 Febbraio 2019, 13.58.26
22
Be' dai, i Deicide hanno pubblicato un album carino. Seal the Tomb Below, Excommunicated , Anointed in Blood e Flesh, Power, Dominion hanno un bel tiro. Nulla di trascendentale ma carino. Sugli Skeletal mi trovi d'accordo.
thrasher
Giovedì 14 Febbraio 2019, 13.41.25
21
Deicide? Pessimo disco... At the gates? Mediocre come album, ottimo trovo nel 2018 quello degli skeletal remains
gianmarco
Giovedì 14 Febbraio 2019, 12.22.18
20
e i Deicide ? per me è stato un buon ritorno .
gianmarco
Giovedì 14 Febbraio 2019, 12.21.02
19
e gli at the gates ?
Andrea
Martedì 12 Febbraio 2019, 19.31.25
18
Un altro voto per i Sulphur Aeon!
thrasher
Venerdì 8 Febbraio 2019, 15.11.22
17
I monstrosity non hanno fatto un grande album per me... Solamente questo non mi ha convinto
Tatore
Venerdì 8 Febbraio 2019, 9.00.20
16
Non dedicare un "trafiletto" ad Aborted, Monstrosity e Bloodbath lo trovo un vero peccato Inutile citare altri gruppi i cui album li ho trovati fenomenali...tanto non verrò mai accontentato
ElectricVomit
Giovedì 7 Febbraio 2019, 6.30.42
15
Hagen, per curiosità li ho ascoltati ieri. Simpatici. Mi hanno ricordato gli Slayer prima maniera. Ammetto che il cantato in francese non è banale.
Hagen
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 22.07.19
14
@thrasher: se ti piace la roba più old school, prova a dare un ascolto a "Necrovortex" degli Outre Tomb.
d.r.i.
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 22.02.10
13
Portal? Ma per favore dai, un gruppo pessimo ad essere buoni.
thrasher
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 19.14.43
12
Quello degli skeletal remains a mio avviso è un grandissimo album...
Danimanzo
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 18.17.02
11
Ma stiamo scherzando?! Neanche un commento all'album Death Metal dell'anno? Segnatevelo subito. Sulphur Aeon - The Scythe of Cosmic Chaos.
thrasher
Martedì 5 Febbraio 2019, 11.15.20
10
Skeletal remains su tutti
Silvia
Domenica 3 Febbraio 2019, 17.02.27
9
È vero anche gli Obscura hanno fatto un ottimo lavoro
nonchalance
Domenica 3 Febbraio 2019, 16.29.58
8
Quello degli Obscura è stato un bel salto in avanti, secondo me. Finalmente un disco "diretto" e senza tanti fronzoli di sorta! Mentre, i Beyond Creation, stavolta, hanno puntato più sull'atmosfera.. Comunque, segnalo i Carnation con un "onesto" swedish raw sound!
duke
Sabato 2 Febbraio 2019, 18.55.43
7
...e i letters from the colony ?
duke
Sabato 2 Febbraio 2019, 17.02.16
6
..per me.....i dischi di obscura ed monstrosity sono quelli che piu' ho apprezzato...
FABRYZ
Sabato 2 Febbraio 2019, 16.07.43
5
A me sono piaciuti il nuovo Bloodbath, Atrocity con "Okkult II", Horrendous con "Idol", Feral con "Flesh for funerals eternal" , Fleshworks con "Engine of perdition" , Infuriate con "Infuriate" , Outer heaven con "Realms of the eternal decay" Lik con "Carnage" e Gruesome con "Twisted prayers"...discreto il nuovo Unleashed ma pensavo meglio...devo dire pero' che molti non li ho (ancora) sentiti, tipo Necrophobic o Jungle rot..aggiungo che il disco death + deludente del 2018 x me e' stato quello dei Deicide, il precedente in the minds of evil mi era piaciucchiato quindi speravo che overtures of blasphemy fosse meglio invece l'ho trovato veramente poca roba
Alessio
Sabato 2 Febbraio 2019, 11.09.41
4
Per me di veri top album, considerati i miei gusti ne conto 4. Necros Christos, Obliteration , Necrophobic e Cripple Bastards ( magari pure i turchi Burial Invocation). Tutto il resto tra il buono e il discreto ma cmq non mi ha fatto quella breccia necessaria. Quindi come diceva il Califfo, tutto il resto e' noia.
Silvia
Sabato 2 Febbraio 2019, 9.02.53
3
Bella lista anche x me e bello lo stile stringato 🙂. Avrei almeno menzionato Panoptic Horror dei Sepulcher anche se potrebbe essere considerato più thrash forse... Personalmente mi è piaciuto molto il lavoro degli Obliteration che resta una delle mie uscite preferite dell'anno scorso
lisablack
Sabato 2 Febbraio 2019, 5.31.45
2
Tutti bei dischi..preferenze assolute Necrophobic, Hate Eternal, Beyond Creation, Skeletal Remains, Obliteration, Monstrosity, Bloodthruth,..ma tutti album validissimi.
gianmarco
Sabato 2 Febbraio 2019, 0.17.15
1
di italiano c metterei anche spellbound dei SADIST .
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