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21/03/24
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DIO DRONE NIGHT: HATE & MERDA + NUDIST + TIBIA - Wishlist Club - Roma - 09/02/2019
15/02/2019 (1336 letture)
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A chiunque abbia un occhio di riguardo sull’underground nostrano, non sarà certo sfuggito l’incredibile lavoro della fiorentina Dio Drone, vera e propria fucina creativa in grado di dar spazio e voce ad alcuni dei progetti più interessanti della penisola -basti pensare ad OVo, Idlegod, La Cuenta, Lorø, a margine delle formazioni di cui si tratterà in questa sede. Per tale ragione qualsiasi evento posto sotto il vessillo dei Nostri, non può che rappresentare un’occasione imperdibile da godersi appieno. Se a ciò si aggiunge la possibilità di poter assistere ad uno spettacolo degli Hate & Merda, indugiare è sacrilego e delittuoso. Mi avvio dunque con cospicuo anticipo alla volta del Wishlist Club, incorniciato dall’amata/odiata movida di San Lorenzo. Il locale, ad uno sguardo veloce, si presenta come un ambiente accogliente, compensante le ridotte dimensioni della sala con un arredamento semplice ma gradevole, un palco piuttosto spazioso e dei suoni più che adeguati.
TIBIA A dischiudere la serata sono i romani Tibia. L’esibizione ha luogo quasi un’ora dopo rispetto all’orario fissato per l’inizio dei concerti, e la scelta risulta piuttosto condivisibile dal momento che gli avventori erano molto pochi. Sebbene la combo non faccia parte roster Dio Drone, aveva già condiviso il palco con gli Hate & Merda, in occasione della discesa dei transalpini Celeste. La proposta dei giovani romani non si discosta dall’hardcore/crust che avevamo avuto già modo di apprezzare in precedenza. La freschezza dei brani, la giovialità e simpatia dei membri della band – propensi ad ironizzare su qualsiasi problematica insorta nel corso della serata ed errori- rende lo spettacolo piacevole e coinvolgente, tanto che persino i più scettici si avvicinano progressivamente allo stage. Al termine della propria performance i Tibia, con il consueto sarcasmo mostrano sino ad ora, annunciano di voler lasciare il posto agli artisti veri, in grado di suonare correttamente.
NUDIST Ad un’attesa tutto sommato breve, segue il set dei Nudist. Sorta nel 2008 quale progetto strumentale, la formazione, dopo cambiamenti della lineup e l’introduzione delle linee vocali, si è approssimata ad un amalgama nel quale trovano posto, in una eracliteiana armonia, post-metal, sludge e post-hardcore, sul crinale delle produzioni targate Buried Inside e Downfall of Gaia. Nel corso dello spettacolo, sinuoso e senza alcuna sbavatura, emergono sussulti noise rock ad increspare la superficie delle composizioni. Non bisogna inoltre dimenticare come dietro le sei corde si celi un vero e proprio artista: dal lavorio in bottega di Gabriele “Gabo” Fabbri nascono le Nude Guitars, strumenti totalmente artigianali, dotati di un suono e di un’estetica inconfondibili. Ed è proprio imbracciando una di tali portentose asce che il nostro realizza una performance vibrante ed appassionante, perfettamente in sintonia con il resto della band. La pregevolissima esibizione non può che destare estrema curiosità nei riguardi del prossimo album dei Nudist, ad oggi in fase di lavorazione.
HATE & MERDA Giungiamo infine a quello che per la sottoscritta è il momento più atteso della serata, concretizzantesi quando gli Hate & Merda prendono il proprio posto sul palco, con il volto coperto, come di consueto. Poche formazioni sono in grado di dar luogo ad un’onda d’urto emozionale in sede live quanto i fiorentini, ancor meno hanno la capacità di lasciar fluire in tal modo la propria ispirazione, decostruendo ciò che è inciso in studio di registrazione e riconfigurandolo come una nuova creatura sul palco. Potete ascoltarli dal vivo quante volte desiderate: non eseguiranno mai gli stessi pezzi allo stesso modo. Ed è ancora una volta il tempo di ripetere il calvario de La Capitale del Male, quel fondo nero petrolio insinuato alle radici del nostro essere, la deiscenza originaria di un’identità che è da sempre il suo stesso negativo:
Il male non ce l'ha una capitale, o se ce l'ha può essere anche il terribile mondo oscuro dell'altra parte della luna. Dove vuoi che sia…in fondo a sé stessi
Nonostante i dichiarati problemi di salute di unnecessary 2 -vittima di un fastidioso malore stagionale- quest’ultimo è ancora una volta corpo e sangue della formazione: le sei corde non sono più un mero strumento -nel senso usuale in cui lo intendiamo, ovverosia come materia inerte mediante la quale esercitiamo la nostra azione sul reale- bensì una vera e propria appendice del corpo del musicista, il necessario mezzo attraverso cui si compie una dolorosa opera di espressione. Dopo un breve ritorno, compiuto mediante Pioggia Di Cicatrici E Sogni Negati, ai tempi dell’esordio L’anno dell’Odio, i nostri dedicano In Itinere al compianto Marco Klemenz, ricordando come i Nerorgasmo fossero il primo gruppo con i quali si erano esibiti su suolo romano. La Capitale Del Mio Male picchia invece forte proprio lì, dove credevamo di non essere in grado di non provare alcun dolore, dal profondo di quella voragine che costituisce senza che vi sia la possibilità, da parte nostra, di abbracciarla e comprenderla, bensì soltanto di avvertirla, in tutta la sua annichilente presenza/assenza:
la capitale del mio male è qui è qui e mi congeda e alla fine cosa resta di me resta poco forse niente non importa
Impossibile infine restare indifferenti ad una Vai Via in cui il ritorno a spirale di un passato che non passa viene gridato a pieni polmoni, vergato dalle corde, sussurrato nella sezione maggiormente atmosferica del brano e poi nuovamente vergato a colpi di batteria e corde. Inutile spendere ulteriori parole su una performance che qualsiasi appassionato di sonorità sperimentali ed estreme dovrebbe vivere, anche soltanto per esser travolti dall’incredibile muro sonoro quasi irrealmente creato da un duo.
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2
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Bel pezzo, non conoscevo la label e sono subito andato a cercare su Bandcamp (Hate & Merda, Nudist e La Cuenta che vedo che hanno fatto un disco che si chiama "La Confessione di Antonius Block" O_O ). Spero di beccarli dal vivo prima o poi... |
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Visti a Perugia il giorno dopo. Ottima performance dei Nudist, aspetto con ansia il nuovo disco. Gli Hate e Merda devastanti come sempre. Grandi! |
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