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SYMPHONY X + SAVAGE MESSIAH - Orion Club, Roma (RM), 12/05/2019
19/05/2019 (1502 letture)
È curioso che un gruppo intraprenda un tour di supporto a un disco uscito diversi anni prima, ma questo è quanto hanno fatto i Symphony X per Underworld in questa primavera 2019, imbarcandosi in varie date in giro per l'Europa, con l'intenzione di rimettere insieme le idee e prendere delle decisioni relativamente al futuro del gruppo e ad un eventuale nuovo album. Per l'occasione, gli statunitensi sono accompagnati dagli inglesi Savage Messiah, gruppo di casa Century Media, attualmente impegnati nella promozione del recentissimo Demons, in uscita proprio in questo periodo.
Andiamo a scoprire quindi che cosa ci ha riservato la serata romana tenutasi al noto locale Orion di Ciampino. Pur essendo questa la terza volta che assisto ad uno spettacolo dei Symphony X, mi muovo in tempo per far sì di non perdere il gruppo di apertura, incuriosito dalla loro proposta musicale. Incappo tuttavia in un problema di viabilità dovuto alla chiusura temporanea di parte della zona dove si trova il locale, a causa di una festa cittadina. Trovato parcheggio, mi avvio al locale nel quale risuona già a tutto volume la musica i Savage Messiah, che hanno appena cominciato a suonare.

SAVAGE MESSIAH
I quattro ragazzi, in attività dal 2007, sono dediti ad un thrash metal abbastanza canonico e fortemente influenzato da tinte heavy. Stupisce infatti che siano stati accoppiati per il tour a un gruppo progressive come gli headliner, e tuttora stento a trovare una ragione valida per farlo. Ad ogni modo, la prestazione dei Savage Messiah è piuttosto coinvolgente e riesce a intrattenere con successo i presenti mentre il locale si va pian piano riempiendo. Il perché è da riscontrarsi nel fatto che gli inglesi sono in possesso di buone doti tecniche e di un frontman molto spigliato e istrionico, che si è dilettato a interagire e a scherzare con il pubblico per tutto il tempo, sfoggiando anche un italiano improvvisato. I brani proposti in scaletta dal gruppo (tratti quasi tutti dall'ultimo lavoro Demons) sono tuttavia piuttosto derivativi di formazioni storiche come Megadeth e Metallica, e faticano un po' a decollare, ma nel genere è praticamente impossibile parlare di innovazione. Dopo circa 50 minuti dall'orario di inizio, l'Orion si è riempito notevolmente e i Savage Messiah terminano il concerto lasciando il posto ai Symphony X.

SYMPHONY X
Alle 21.15, accompagnati da un boato del pubblico, entrano in scena i tanto attesi Symphony X. Se i loro album da studio sono sempre stati sinonimo di qualità, altrettanto si può dire della dimensione live del gruppo. Capitanati dal corpulento Russell Allen, i Symphony X cominciano come una macchina schiacciasassi con la pesantissima title track di Iconoclast, che manda tutti in visibilio e spinge le prime file a scatenarsi come se non ci fosse un domani. Per l'occasione, la band ha deciso di portare una scaletta densa ma eterogenea, pescando dal presente e dal passato. Si torna quindi indietro nel tempo con Evolution (The Grand Design), purtroppo unico estratto da V, durante il quale Allen sfodera una prova vocale davvero maiuscola, riconfermandosi come uno dei più dotati cantanti metal in circolazione. Il terzo brano proposto, Serpent's Kiss, cattura tutti con il groove magistrale intessuto dalla chitarra del mastermind Michael Romeo, che per tutta la durata del concerto non si è mai risparmiato, esibendosi in virtuosismi strumentali a profusione per la gioia del pubblico. Lo stesso discorso purtroppo non si può fare per il buon Micheal Pinnella, apparso leggermente in sordina, pur sfoderando una prestazione priva di sbavature. Si ritorna al presente e Nevermore, singolo dell'ultimo lavoro Underworld, riscalda gli animi con un ritornello cantato a gran voce da tutti gli astanti, incitati dall'energico frontman. Accantonando momentaneamente l'energia profusa durante tutto il concerto, Russell Allen dona uno spazio a un momento di riflessione prima della semi-ballata Without You, dedicandola ai suoi amici scomparsi durante il grave incidente avvenuto mentre era in tour con gli Adrenaline Mob. Invita quindi i presenti a vivere il qui e ora, senza recriminare il passato e godendosi ogni momento. Durante l'inizio della successiva Domination, forse ancora commosso dal brano precedente o forse appesantito dalla carbonara mangiata per cena (come da lui dichiarato), Allen è vittima di una leggera défaillance, ma fortunatamente riesce a riprendersi in modo da interpretare egregiamente la complessa parte conclusiva del brano. La seguente Run With The Devil è certamente il brano più debole della scaletta, nonché forse la traccia meno ispirata di Underworld, colpa del ritornello un po' fiacco che lascia il pubblico freddino. Ci pensa il basso del fido e sorridente Mike Lepond a far ritornare il bel tempo con l'introduzione del super classico Sea Of Lies, presenza quasi fissa nelle scalette del gruppo. La prima parte del concerto viene chiusa dal terzo singolo tratto da Paradise Lost, ovvero la clamorosa Set The World On Fire, brano ormai diventato un classico grazie al pregevole chorus e alla sezione ritmica guidata da Jason Rullo. Purtroppo intorno a metà di questa canzone il segnale audio decide di abbandonare il microfono di Allen e la chitarra di Romeo, lasciando gli altri tre a riempire il vuoto per almeno 15 secondi. Risolto prontamente il problema, la canzone finisce tra gli applausi incessanti e il gruppo si ritira dietro le quinte. Il tempo di fare un salto allo stand del merchandise per acquistare una t-shirt e i cinque tornano più in forma di prima, per trasportarci in un lungo viaggio nelle terre greche. È il momento della lunghissima The Odissey, mastodontica suite tratta dall'album omonimo che, neanche a dirlo, racconta le vicende di Ulisse. Il brano è l'emblema dell'affiatamento del gruppo, ormai insieme da molti anni, ed è la degnissima conclusione di un ottimo spettacolo (forse solo un po’ breve), tra le intricate linee strumentali di Romeo e di Pinnella.
È giunto il momento dei saluti, i cinque musicisti ringraziano i presenti per la bella serata, e per noi arriva il momento di fare un bilancio. I Symphony X sono ancora in grandissima forma, e se da un lato l'attesa di 8 anni è stata ampiamente ripagata grazie alla performance carica di energia e al riuscito spettacolo, dall'altro avrebbe fatto magari piacere sentire qualche classico in più (per esempio tratto da Twilight In Olympus), ma soprattutto qualche nuovo brano in anteprima. È noto però che i nostri sono dei perfezionisti e quindi non ci resta che attendere pazientemente l'uscita del successore di Underworld.

SETLIST SYMPHONY X
1. Iconoclast
2. Evolution (The Grand Design)
3. Serpent's Kiss
4. Nevermore
5. Without You
6. Domination
7. Run With The Devil
8. Sea Of Lies
9. Set The World On Fire (The Lie Of Lies)

---ENCORE---
10. The Odissey



deris
Domenica 16 Giugno 2019, 12.31.46
5
io ero alla data di Roma.Mi sono sempre piaciuti ma non ho mai perso la testa per loro.Fino a quella sera….
Lento ma inesorabile
Lunedì 20 Maggio 2019, 13.58.26
4
Anch'io ero presente alla data di Milano, e posso dire di essermi goduto il concerto, nonostante l'acustica non eccezionale. Sono d'accordo con Ayreon sulla scaletta tranne che per Odyssey, che è stata davvero piacevole sentire dal vivo. Aggiungo che trovo discutibile la scelta di includere sia Domination che Sea of Lies (fin troppo simili tra loro) e soprattutto di dedicare Without You agli amici scomparsi di Allen. Una qualsiasi ballad del loro repertorio (eccetto The Sacrifice per qualità e testo) sarebbe stata preferibile a quella canzonetta semi-pop.
ayreon
Lunedì 20 Maggio 2019, 11.30.02
3
e comunque questo tour ha gettato forti dubbi sul mio ritorno a vederli e avranno un disco nuovo ce lo faranno quasi per intero, dedicando ancora meno spazio ai pezzi del periodo "pre"iconoclast
Wonderboy
Domenica 19 Maggio 2019, 19.33.10
2
@Ayreon: concordo, un paio di pezzi in più avrebbero potuto regalarceli...
Ayreon
Domenica 19 Maggio 2019, 19.27.29
1
Bellissimo a Milano,verAmente in gran forma,un po di dubbi sulla scaletta,troppo improntata sull'ultimo periodo.con niente da promuovere,potevano benissimo evitare"the odyssey"(troppo lunga)e ficcarci tipo"the accolade"per finire con "sins and shadow"o"smoke and mirror",e comunque potevano anche allungare il set di mezz'ora
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Orion Club, Roma (RM), 12/05/2019
 
 
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