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MERCYFUL FATE - Il giuramento di Melissa
17/08/2019 (1987 letture)
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Molti di voi lo avranno già letto qui o altrove: i Mercyful Fate torneranno insieme per una serie di concerti durante cui saranno suonate canzoni tratte dal mini album d’esordio, da Melissa e Don’t Break The Oath. A prescindere dalla formazione allestita alla bisogna, in ogni caso di tutto rispetto, l’occasione è da non perdere e la memoria degli appassionati con qualche primavera sulle spalle corre inevitabilmente a quei primi anni 80 durante cui tutto ebbe inizio. Nelle righe che seguono, quindi, parleremo non tanto della storia di questa imprescindibile formazione – già ben nota - e dei dischi da cui provengono i pezzi in questione, ripetutamente analizzati, ma delle sensazioni che accompagnarono la comparsa sulla scena di questa strana, ammaliante formazione.
UN SOLFOROSO ANNUNCIO Tutto è partito all’improvviso da un comunicato diramato lo scorso Primo di Agosto che così recitava:
NEVER BREAK THE OATH MERCYFUL FATE will be playing an unspecified number of concerts throughout Europe during the summer of 2020, including COPENHELL. It will be the “9” lineup, featuring: Hank Shermann - Guitar King Diamond – Vocals Bjarne T Holm - Drums Mike Wead - Guitar with Joey Vera on the bass while Timi Hansen is away. We asked Joey Vera (Armored Saint, Fates Warning) to fill in because he has a very unique style and sound playing with his fingers, much like that of Timi Hansen. This is very important, since the set list will only consist of songs from the very first “mini LP”, the “Melissa” album, and the “Don’t Break The Oath” album, plus some brand new songs written specifically in that very same style. This will very much be Mercyful Fate as we were in the very beginning, except for a brand new major stage production. See you at the Ruined Bridge. Stay Heavy...
Tantissime le sensazioni che sono subito montate dentro dopo aver letto queste righe, magari due o tre volte per tema di averle male interpretate la prima volta. Il fatto stesso che si possa rivedere su un palco quel demoniaco moniker intento a suonare estratti dai tre album che lo hanno imposto sulla scena come imprescindibile snodo per storicizzare l’evoluzione del metal di un certo tipo, del resto, è già di per sé stesso motivo sufficiente per interessarsi alla questione. Il tipico canto di King Diamond, capace di passare repentinamente da tonalità altissime ad altre profonde ed oscure, unitamente alla teatralità del suo personaggio e dell’intera proposta del gruppo, avevano colpito così profondamente il pubblico da restare impresse a fuoco per sempre nella memoria collettiva. Non che la trattazione di certe tematiche fosse una novità in senso assoluto, ma una cultura giovanile rock per molti fan ancora in itinere che non consentiva ai più di collocare la band esattamente al giusto posto nella storia, contribuiva ad ammantare tutto da un senso di novità che conferiva valore aggiunto al “pacchetto Diamante”. La proposta comunque originale rispetto al contesto generale dell’epoca (la band mantiene profondi tratti di originalità anche adesso), l’odore di zolfo che esalava ogni nota suonata da un gruppo che oltre ad un cantante come Kim Bendix Petersen poteva vantare una sezione ritmica di alto livello ed una delle coppie di asce più efficaci e seducenti di sempre, ne facevano in ogni caso un fenomeno assolutamente peculiare. Musica che stregava con il suo essere evocativa e sabbatica, che riprendeva la lezione morale dei grandi – dai Black Sabbath ai Coven - l’attitudine di certe spirali del progressive, la gioia liberatoria del metal e serviva tutto al pubblico in maniera ben più visuale e spiritata di quanto chiunque altro avesse fatto fino ad allora o, nella peggiore delle ipotesi, negli ultimi anni. Colori musicali forti, immagini che scandalizzavano e irretivano, sinistra trasgressione servita a ragazzi che non aspettavano altro che di essere stimolati in tal senso ed una voce ed un viso, quelli di King Diamond (peraltro ancora ottimamente in palla a dispetto degli anni ed anche per questo ancora da seguire), che invitavano a lasciar fluire i propri demoni interiori in maniera rituale e proprio per questo non solo liberatoria, ma addirittura catartica. Ed ognuno di quelli che ne ha vissuto in diretta l’irrompere sulla scena ha una piccola, grande storia da raccontare circa la sua esperienza con questo gruppo. Magari di seconda mano.
TORCE, CROCI, ESTINTORI E PARRUCCHIERI Il 24 Febbraio del 1984, poco dopo l’uscita di Melissa, un amico (lo stesso che mi aprì definitivamente le porte dell’universo metallico), andò a vedere il gruppo a Roma al Teatro Espero. Una location che oggi non esiste più ed a quanto mi riferirono anni fa poi diventata sede di un’azienda di forniture per parrucchieri. Tornò a casa portando storie che riferivano di un concerto incredibile tra bestemmie; gente esaltata dall’emozione e maleficamente istigata dal Re il quale, brandendo una torcia chiedeva loro se dovesse bruciare la croce posta sul palco; veri o presunti satanisti trasfigurati nell’espressione del viso nel seguire lo spettacolo; tensione provocata da alcuni spettatori che non sopportavano King Diamond per il suo trucco giudicato da poser e smaccatamente ispirato a quello di Gene Simmons - il bassista dei Kiss intentò una causa a questo proposito, poi persa – tanto da spargere in teatro storie sull’omosessualità di King e di presunti approcci avvenuti nei camerini. Sopra tutto, però, mi parlò della presenza di veri esaltati disposti a rischiare grossissimo pur di creare problemi e di vincere il premio "Demente dell’Anno 1984". Uno di questi ci provò provocando l’interruzione del concerto scaricando il contenuto di un estintore sul palco per bloccare l’esibizione, rischiando anche di essere linciato prima di darsi alla fuga e che il concerto riprendesse. Il mio amico mi disse che si trattava di uno dei membri degli Shotgun Solution, band OI! che peraltro ebbi modo di vedere dal vivo qualche anno prima al fianco di Gaznevada, Not Moving ed altri. Quando ascoltai questa storia, già possessore per la somma di 13.000 lire di Melissa e dopo aver registrato su nastro il mini album d’esordio proprio da lui, provai un’invidia bruciante per non essere potuto intervenire. Anche perché non ho mai più avuto occasione di seguire un live del gruppo o di King Diamond come solista. Invidierò anche chi potrà andare a vederli pure stavolta. Ed il fatto che dopo trentasei anni di distanza quel concerto sia ancora avvolto da un alone di oscura magia ed il pensiero di non poter seguire il gruppo dal vivo nemmeno stavolta sia ancora così sgradevole, indica chiaramente quanto tutti coloro i quali siano stati adepti della congrega del Re, non ne siano mai più usciti e ne siano felici. Una setta che del resto non prevedere proscritti e nemmeno che qualcuno possa volerla abbandonare davvero.
Come, come into my coven.
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Thrash the wall......su youtube ho visto che c’e’ l’intero disco in monotraccia,e la prima traccia e’ proprio dei mercyful fate! |
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La compilation si chiamava thasch in the wall.....c’erano sepultura,annihilator, helloween, runnin wild, lemmy, king diamond ,obituary ecc....
Provate a cercarla sul web questa copertina, sicuramente a qualcuno fara ‘ ritornare bellissimi momenti vissuti in quei favolosi anni musicali.
E’ del 1990.... |
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King Diamond e’ uno dei miei preferiti, non ha mai sbagliato un album! Il suo falsetto mi ha sempre affascinato! Fu tra i primi a conoscere e che mi apri le porte del metal....il disco era un vinile compilation 33 giri con king diamond....lemmy e altri che non ricordo nella copertina!
Me lo feci ascoltare la prima volta mio cugino e da li poi mi appassionai....
Mi piacerebbe un giorno vederli....
Purtroppo in italia non sono venuti con una frequenza annuale!
Il live dvd che e’ uscito ultimamente e’ da pelle d’oca....tutto abigal .... |
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Appunto Area: first wave of black metall = heavy-speed-thrash metal. Poi ci si può sbizzarrire, a volte l'elemento maggiore è più thrash e a volte è più heavy. Non è un genere ma una corrente fissa del tempo di quanto è stato ed è successo volando al futuro per quanto successo dopo. Come il proto-metal per dire, non esiste ma è un fattore scatenante. Ma Area, esiste un modo di vestirsi nel death metal? Non credo. Ci sono quattocchi banchieri che sono i piú ardui deathster di tutti. Beh i Darkthrone è heavy ma molto di più: heavy metal nero, quindi molto sporcato di prima ondata, si stanno divertendo in questo ora. Come i Mercyful Fate non c'è nessuno |
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@angus71, che non fossero "Glamorous" era evidente, non lo erano manco i WASP, ma entrambe le band fanno parte di quell'epoca Americana del Pop Metal che piaccia o meno. Anche il genere Sleaze era un ramo del Pop/Glam Metal. Tralasciando che era tutto Hard Rock (Motley compresi) é un tipo di sound che ancora ascolto con molto piacere.
@ObscureSolstice, ti ho già parzialmente risposto qui sopra, ma per quanto riguardo l'immagine e i testi i Mercyful Fate non discuto che siano dei precursori... i Darkthrone beh... suonano più Heavy Metal volutamente prendendo un po qui e un po.
Si possono "vestire di black metal o anche death" cose che non lo sono ma ben si prestano, guarda il video della apparizione TV di "Fire" dei Crazy World of Arthur Brown (lui era solito pittarsi come i gruppi Black già nel 1968), i God Dethroned ne fecero una cover che aveva reso benissimo. |
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"I don't think Twisted Sister is "Glam" because that implies glamour, and we're not glamorous. We should be called "Hid" because we're hideous." -Dee Snider |
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Sono precursori i Mercyful Fate. Nella loro tipologia di proposta heavy sfavillante ma tetro lo è stato e molti si sono ispirati a lui che è unico nel suo genere. Molte cose erano first wave of black metal in quel periodo se eccessivo, non che siano state solo nel thrash metal come i primi Sodom, anche nell'heavy, anche i nostrani Death SS lo sono sottintentendolo come fatto storico, loro sono l'istituzione dell'heavy metal tricolore i mercyful fate italiani come aurea mistica si puó dire è una band che ha preso molto spunto da loro rimanendo personali. I Twisted Sister li ho visti col trucco e senza trucco, uno dei gruppi più rock di sempre e per me il gruppo meno glam di sempre che mi dá fastidio anche accostare tale sinonimo a loro. Ritengo come già detto, anche l'ultimo album dei Darkthrone suona first wave of black metal e non quello generico, la buona musica torna sempre |
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@ObscureSolstice, No ma infatti per me di Heavy Metal si tratta, non di prima ondata black. Ripeto quelli che hanno effettivamente fatto una roba simile e che poi é stata giustamente definita Black sono tutte quelle cose uscite in Brasile (buon parte del catalogo Cogumelo), Svizzera e in Svezia dal 1985 al 1990 e non sto a fare degli elenchi perché sai a chi mi riferisco.
Comunque il discorso l'ho capito eh e infatti ho molto gradito il fatto che siano stati nominati i Coven che basandoci sull'influenza delle tematiche e dell'immagine erano già Black Metal nel 1969.
Per quanto riguarda i Twisted Sister... in origine non erano un gruppo Glam, come gli WASP erano più Metal di altri gruppi presenti all'epoca... erano truccati ma erano meno "carini" dei Poison o dei Motley Crue, ma comunque rientravano nella moda del "Pop Metal/Glam" perché appunto si truccavano, avevano dei costumi esagerati e avevano un sound tipicamente U.S.A come andava di moda all'epoca.
Per i Mercyful Fate vale un discorso simile ai Cheap Trick, non erano tecnicamente Glam, ma come i Montrose erano tra i gruppi americani dei 70 che hanno ispirato "quella scena" |
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@Area: il black metal di prima ondata è diverso da quello di seconda ondata. I Mercyful Fate e King Diamond è chiaro che sono heavy metal al 100%, ma alcune di quelle band hanno ispirato qualcosa che ancora non esisteva. In un genere come es. l'heavy metal devi capire che possono comprendere nello stesso tempo anche altri generi come i Venom, bisogna contestualizzarsi al periodo che ancora il black metal quello che si conosce degli anni '90 non esisteva. Tuttavia King Diamond con Gene Simmons non ha nessuna attinenza, se forse, con quello che suonava ancora più in passato, e Gene Simmons è molto demoniaco come figura della band nonostante l'assenza di horror nelle lyrics e le sonoritá non tetre differenti, ma se non avesse il face painting non lo diresti scommetto, come l'hanno detto anche altri, dato che i Kiss sono diversi da Diamond, suonano hard rock. Alice Cooper anche lui lo metteva il cerone, ma lieve. Ti posto un quesito: i Twisted Sister se li vedi col trucco da band ti possono sembrare un gruppo glam ma se li vedi senza trucco invece come li vedi, hard rock? È lo stesso rock'n'roll, non cambia. Bisogna ascoltare e non vedere. Finisco dicendo che un Dani Filth nel black di seconda ondata, prese molta e completa ispirazione prendendo alla lettera tutto: dalla teatralità e vocazione al metal horrorifico alla vocalità, appunto ha preso così spunto che alterna a più voci: quella da schizzato vampiro, da narratore e da slow cupo e profondo in stile goth quello vero. Fastidiosi entrambi si dice per la voce, io non credo, ma nella loro diversità e comune similiaritá sono unici |
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Ah comunque un paluso all'autore per la citazioni ai Coven, tra l'altro rettificata mesi mesi fa anche da me nei commenti della recensione di Melissa. |
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Mai stato un grande fan di King Diamond e anche quando mi piaceva il Metal estremo facevo fatica a vedere lui e la band in questione come uno dei padri di questa cosa del Black Metal. Per me era e resta una band Heavy Metal con testi Luciferini.
Lo dico da fan dei KiSS... A me lui in particolare sembrava più un Gene Simmons realmente demoniaco, che non suona il basso e con una voce totalmente debitrice a quella di Rob Halford. L'ho comunque sempre rispettato.
Tuttavia "Melissa" era un gran bel disco Heavy Metal!
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in effetti, al primo ascolto, la voce ti spiazza. poi non puoi farne più a meno. i primi dischi dei mercyful sono qualcosa di , contemporaneamente, oscuro e celestiale. immancabili. purtroppo, dal vivo, credo di non averli mai visti ma,l'anno prossimo, mi rifarò ampiamente. |
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Sul falsetto di King, per me è andata più o meno così: primo ascolto "ahahahah ma come canta questo?"; secondo ascolto "dai però la musica è figa, peccato per il troppo falsetto"; terzo ascolto "OH LADY CRYYYY AND SAY GOODBYEEE" |
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Anche io condivido il discorso sul falsetto, però a mio avviso in questo caso è un valore aggiunto nel senso che solo lui ha questa timbrica e l'alternare il falsetto alla sua vera voce da ai pezzi quella particolarità che li rende unici. È un caposaldo del genere con quelle atmosfere inquietanti e marcie che solo loro sapevano riprodurre. |
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Sarei un babbeo se criticassi la voce di King. È un super cantante ma a me non piace molto. Tante band thrash anni 80 non riesco ad ascoltarle per ugual motivo. Però mi piace la voce alta o il falsetto. Sennò Halford non sarebbe il mio cantante metal preferito. Senza sconfinare in altri generi musicali dove il falsetto è assoluto protagonista. È una semplice questione di gusti. Tutto qua. |
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Quoto tino, il falsetto e' come il growl..non piace a tutti! A me si😃 |
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Io da amante del falsetto di King apprezzo la sincerità di chi ammette di non gradirlo, al contrario non capisco chi sostiene che con un cantante"normale" sarebbero stati meglio, proprio perché il bello di questo gruppo e' il mix fra la.musica e questa voce con le sue estremizzazioni. La prova e' che King solista ha continuato ad avere consensi...no King no party |
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Stavo scrivendo il mio commento quando ho letto cosa ha scritto @Galilee. Faccio copio ed incollo e mi risparmio la fatica |
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Ho solo Melissa di questa band. Il disco mi piace parecchio ma la voce di Diamond la digerisco a fatica. Quindi mi sono fermato li. Purtroppo coi cantanti classici heavy ho di questi problemi. Digerisco poco i falsetto e gli acuti. Poi ci sono le eccezioni. |
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Il falsetto del cantante non mi piace, le chitarre sono magnifiche, il primo album dei Morbid Angel praticamente è la loro estremizzazione. |
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Mi prendi in giro vero Obscure😃? Non lo dici seriamente...Melissa oscuro come la notte piu' oscura..preferisco di poco il seguente, ma ripeto qui siamo nella storia. |
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Melissa uno degli album più oscuri e inquietanti di sempre. Anche a distanza di anni e anni non perde quell'aura sinistra che mette i brividi |
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Tu sei leggenda lisablack |
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Che dischi questi, non c'è parole tanto sono belli!!! Obbligo di possesso per chiunque si ritenga metallaro, questa e' leggenda.. |
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Eclettici, mai scontati e soprattutto con una capacità disarmante di creare affreschi sonori spettrali con una coppia d asce di prim'ordine. A parte un 'suono' che li distingue subito, indubbiamente è il falsetto (ma non solo, visto il suo ecletticismo vocale) di diamond a creare il trademark definitivo. Indubbiamente il mini lp unito ai primi due album, sono quanto di meglio gli early eighties potessero offrire ai metal head, quando ancora l heavy metal era oggetto di culto da parte di pochi ma agguerriti ragazzi/e ed era nella sua forma più genuina (imho) |
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un gruppo straordinario che seguo dal lontano 1984, in campo heavy i miei preferiti assieme a maiden e priest. Purtroppo la voce per molti è un handicap e quindi non hanno potuto capitalizzare un consenso maggiore ma comunque rimangono dei maestri del genere e un loro ritorno sulle scene, nonostante rimangano solo due titolari, è comunque una bellissima occasione per risentire dal vivo pezzi immortali. Spero che decidano di dare spazio a capolavori preistorici come doomed by the living dead o a corpse without soul, per non parlare di gemme come a dangerous meeting che è loro primo pezzo che ho ascoltato ed è ancora il mio preferito |
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Non è sottovalutata, essendo che è un must dell'heavy metal. Ai giovani piace altro (cit.) |
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Grande band, forse anche sottovalutata. Visti al Gods '99, ma spero di rivederli per questo tour. Magari un nuovo album? |
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