Nati nel 2012 come cover band, gli Eregion sono oggi un sestetto dedito a sonorità power, epic e folk metal rintracciabili in brani inediti. Abbiamo raggiunto la band piemontese per farci raccontare cosa troveremo in Age of Heroes, il loro secondo full-length in uscita il 13 dicembre a cinque anni dalla pubblicazione dell’esordio Lord of War. Il risultato è una chiacchierata molto spontanea e diretta in cui il gruppo appare entusiasta del disco in arrivo. Buona lettura!
Annie: Buonasera ragazzi e benvenuti sulle nostre pagine! Siete attivi dal 2012 e state per tornare con il vostro nuovo album Age of Heroes. Il disco è la vostra seconda fatica studio: come ci si sente a ridosso della pubblicazione e quali sono le aspettative che nutrite nei confronti di questo full-length?
Eregion: Naturalmente siamo tutti molto elettrizzati e piuttosto curiosi di capire come il nostro CD verrà accolto da critica e pubblico. Siamo convinti di aver realizzato un ottimo lavoro e speriamo che la stessa idea sia condivisa dai più.
Annie: Age of Heroes arriva a cinque anni dall’esordio Lord of War. È cambiato qualcosa negli Eregion nel corso di questi anni oppure troveremo la stessa formazione su Age of Heroes? In merito al sound, invece, cosa dobbiamo aspettarci?
Eregion: La formazione, dagli esordi, è cambiata. Alla batteria è subentrato Andrea che ha portato al gruppo un sound più power, e l'ingresso di Letiziamaria col suo violino ha introdotto sonorità decisamente folk. Oltre a ciò abbiamo la presunzione di essere maturati, come gruppo, soprattutto a livello compositivo. Per tutti questi motivi Age of Heroes rappresenta sicuramente un grosso passo avanti per noi rispetto alla nostra prima opera.
Annie: Hermod the Brave è il primo singolo che avete scelto per anticipare Age of Heroes. Ce ne volete parlare nel dettaglio?
Eregion: Hermod the Brave è un brano piuttosto veloce, caratterizzato da sonorità epiche e da un ritornello molto catchy. Rappresenta il secondo capitolo del trittico, presente sul CD, dedicato alla morte del dio norreno Balder. In esso raccontiamo la discesa di Hermod, sul cavallo di Odino, verso il regno di Hel per chiedere la restituzione appunto di Balder.
Annie: Cosa sta a significare il titolo del disco? Com’è nata l’idea?
Eregion: Nell'album parliamo di dèi ed eroi, soprattutto della mitologia nordica ma non solo. Così ci è venuta l'idea di questo titolo, Age of Heroes appunto, che ci sembra poter raccogliere insieme tutte le storie che raccontiamo.
Annie: Quali sono i tre brani di Age of Heroes di cui consigliereste, su tutti, l’ascolto?
Eregion: Dovendo sceglierne tre, diciamo The Stolen Hammer che più di altre rivela la nostra anima folk, Ascalon (Siege and Demise) per la sua complessità compositiva e le sonorità particolari che portano in Oriente, e Wings of Eagle che mostra infine la nostra natura più spiccatamente power.
Annie: Chi tra i nostri lettori è appassionato della letteratura fantasy non farà fatica a riconoscere nel vostro nome un chiaro rimando all’universo immaginario di Tolkien. Vi chiedo: i vostri testi si collegano in qualche modo all’universo fantasy del Signore degli Anelli e opere affini, oppure avete scelto il vostro nome per altri motivi?
Eregion: Abbiamo scelto il nome Eregion perché siamo stati tutti appassionati giocatori di ruolo e quindi anche grandi estimatori delle opere di Tolkien. Questo si riflette senza dubbio nei nostri testi dove le tematiche fantasy non mancano di certo.
Annie: I vostri primissimi esordi vi vedono con la veste di cover band. Facendo un salto indietro, qual è stata la scintilla che vi ha fatto decidere di intraprendere la strada della carriera su base inediti? Come ricordate quel periodo e cosa pensate, in generale, delle cover band?
Eregion: Il periodo in cui suonavamo cover è durato poco poiché ben presto abbiamo iniziato a comporre brani nostri. Non saprei quale sia stata a suo tempo la scintilla, in verità il tutto è avvenuto piuttosto naturalmente: avevamo bisogno di esprimerci attraverso la musica e così abbiamo fatto. La cosa ci è piaciuta e ci ha portato soddisfazioni consigliandoci di proseguire per quella strada. Continuiamo comunque a suonare molte cover in studio e alcune anche sul palco. Circa le cover band non ne pensiamo, a prescindere, né bene né male. Si tratta semplicemente di scelte diverse. Spesso ci rechiamo nei locali a sostenere le band della scena locale che propongono i loro inediti, ma altrettanto spesso sosteniamo le cover band che meritano.
Annie: Mi chiedevo come viveste dall’interno la scelta di dedicarvi oggigiorno ad un genere così longevo come il power metal. In altre parole, non vi capita mai di temere che sia già stato detto molto in questo genere musicale? Proprio in merito a ciò, ci sono delle peculiarità che vi distinguono da altre band dello stesso filone?
Eregion: Nel power metal molto è stato detto, è vero, ma noi non abbiamo la pretesa di essere troppo originali. Vogliamo dire che la ricerca dell'originalità non può essere fine a sé stessa perché ne perderebbe la naturalezza, e questo in fase compositiva si sente. Abbiamo delle cose da dire e le diciamo nel modo che ci piace, sperando che allo stesso modo possano piacere a molti. Detto questo, a conti fatti, ci sembra comunque di poter dire che il nostro sound possa riconoscersi come un fortunato connubio power, epic e folk che difficilmente si trova sul mercato.
Annie: In passato avete aperto a band come gli Airborn e i Drakkar. Se poteste scegliere un gruppo su tutti con cui suonare o con cui collaborare su disco, chi sarebbe e perché?
Eregion: Diremmo gli Elvenking perché sono bravissimi e ci piacciono molto e perché in passato ci è saltata una data con loro a Vercelli. Sarebbe bello recuperare quell'occasione e poterli conoscere personalmente.
Annie: Sempre in merito ai live, avete già qualcosa in programma per i prossimi mesi per supportare Age of Heroes?
Eregion: Abbiamo in programma qualche data da gennaio in poi con alcune band molto brave. Presto le comunicheremo sui social sperando che in molti vengano a sostenerci.
Annie: Vi ringrazio molto per il tempo concesso a questa intervista. Quest’ultimo spazio è tutto vostro!
Eregion: Grazie Anna, siamo noi a ringraziarti per lo spazio che ci offri. A chi legge diciamo di sostenerci e di sostenere la musica metal. Date un ascolto al nostro lavoro e diteci se vi piace, venite sotto al palco ai nostri live e comprate il nostro CD ché abbiamo speso un sacco di soldi…
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