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21/03/24
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DREAM THEATER - Mediolanum Forum, Assago (MI), 12/02/2020
18/02/2020 (5641 letture)
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Pochi gruppi dividono i metalhead come i Dream Theater: c'è chi li trova tecnici ma prolissi, chi ritiene che il cantante James LaBrie non sia più all'altezza degli anni d'oro e chi invece li reputa semplicemente un insieme di musicisti stellari che suonano ottime canzoni. Qualunque sia la vostra idea è innegabile che la band di Boston sappia fare il suo mestiere e le due date di quest'anno sul suolo italico ne sono una testimonianza; non pago del gustoso antipasto di Grugliasco a luglio 2019 e complice la chicca della riproposizione di Metropolis, Part 2: Scenes From a Memory nella sua interezza ho comprato il biglietto appena è partita la prevendita, ed eccomi quindi nuovamente al Forum di Assago per un'altra serata all'insegna della buona musica. Dopo l'esperienza della sera precedente temo nuovamente dei ritardi all'entrata invece questa volta l'organizzazione si rivela efficace e puntuale anche nell'aprire i cancelli; bene così, entro nel parterre e aspetto l'inizio dello show in relax.
DREAM THEATER Ed ecco abbassarsi le luci, finalmente lo spettacolo può incominciare: tra gli applausi della paltea i musicisti fanno man mano il loro ingresso per attaccare subito con l'opener dell'ultimo album, l'energica Untethered Angel: LaBrie è l'ultimo ad apparire sulle assi del palco e impugna l'asta del microfono raffigurante il teschio della copertina di Distance Over Time, cui stasera sarà dato ampio spazio. Non so nemmeno io dove guardare: di fronte a me John Petrucci sciorina riff su riff sempre più complicati con una naturalezza imbarazzante, al centro dello stage Mangini si allunga per colpire tom, piatti e bongo montati sopra la sua testa come niente fosse, mentre Jordan Rudess si danna sui tasti d'avorio muovendosi di continuo e imbracciando anche la sua keytar e pure John Myung... no, lui no, in effetti il buon John (che mentre suona a capo chino ha un'inquietante rassomiglianza con Sadako, la protagonista del film Ring) è noto per essere piuttosto statico, ma è impossibile non notare la sua bravura al basso. Con Fall into the Light e relativo refrain la coppia LaBrie/Petrucci risplende di luce propria accompagnata dal Forum, e ancor più emozionante risulta l'assolo di chitarra introdotto dal piano della successiva Barstool Warrior: mi guardo attorno e vedo più di qualche occhietto lucido tra la platea, a conferma del fatto che non sono l'unico a ritenere questo brano degno di entrare nella cerchia dei capolavori storici della band, un vero e proprio instant classic che rapisce l'ascoltatore con una prestazione di Petrucci da pelle d'oca. Al microfono James se la sta cavando più che egregiamente, eclissandosi nei frequenti momenti strumentali e poi riapparendo sul palco per incitare il pubblico e ricominciare a cantare; in una pausa ci dice che sa che siamo qui anche per festeggiare il ventennale di Scenes From a Memory (boato affermativo del pubblico) ma di pazientare ancora un poco, quindi ci chiede chi fosse presente nel tour del 2000 e chi invece magari ai tempi non fosse neppure nato, e poi via alla conclusione di questa prima tranche di show con Pale Blue Dot, pezzo spaziale nel vero senso della parola, preceduto dalla lunga In the Presence of Enemies, Part I, estratta da Systematic Chaos che insieme a A Nightmare to Remember saranno le uniche "intruse" della serata. Un motivetto swing farà da intermezzo nella lunga pausa che precede la seconda parte del concerto ed ecco che dal maxischermo parte un'animazione a tema che ci presenta i vari personaggi dell'opera:
"Now as I count back from ten to one you will feel more peaceful and calm. 10, 9, 8, 7, 6... You will enter a safe place where nothing can harm you. ...5, 4, 3, 2... If at any time you need to come back all you must do is open your eyes. ...1"
Il pubblico scandisce questa Regression e siamo catapultati nel 1928 per seguire la triste vicenda di Victoria Page: è tutto bellissimo, sembra di essere a teatro e assistere alla rappresentazione con in sala i Dream Theater a eseguire la colonna sonora! La storia intrecciata di Victoria e Nicholas procede tra una Strange Déjà Vu e una Through My Words, fino allo shock di Fatal Tragedy; la gente segue musica e narrazione, sottolineando i passaggi più emozionanti con applausi convinti ma il clou lo si raggiunge quando su Through Her Eyes -così come per The Spirit Carries On che LaBrie ci invita a cantare tutti assieme- l'intero palazzetto si illumina delle luci degli smartphone creando un'atmosfera magica: non c'è che dire, saranno ipertecnici ma quei cinque fenomeni sul palco sanno come emozionare il pubblico. Finally Free pone fine al concept e i musicisti compiaciuti si ritirano dietro le quinte un'ultima volta per riapparire con il bis finale, affidato alla nuova At Wit's End (peccato per l'esclusione di Pull Me Under): ora è finita per davvero, Petrucci e compagni si inchinano al centro del palco e dopo aver salutato la folla abbandonano lo stage tra il tripudio generale. Un altro live da incorniciare per i Dream Theater; un nome, una garanzia.
SETLIST DREAM THEATER ACT 1 1. Untethered Angel 2. A Nightmare to Remember 3. Fall into the Light 4. Barstool Warrior 5. In the Presence of Enemies, Part I 6. Pale Blue Dot ACT 2 (Metropolis, Part 2: Scenes From a Memory) 7. Act I: Scene One: Regression 8. Act I: Scene Two: I. Overture 1928 9. Act I: Scene Two: II. Strange Déjà Vu 10. Act I: Scene Three: I. Through My Words 11. Act I: Scene Three: II. Fatal Tragedy 12. Act I: Scene Four: Beyond This Life 13. Act I: Scene Five: Through Her Eyes 14. Act II: Scene Six: Home 15. Act II: Scene Seven: I. The Dance of Eternity 16. Act II: Scene Seven: II. One Last Time 17. Act II: Scene Eight: The Spirit Carries On 18. Act II: Scene Nine: Finally Free ---Encore--- 19. At Wit's End
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Molto bella l interpretazione di Adrienne e bellissimi I cambi di chitarra del solista (mi pare anche cambi di camicia..), dal nero, al bianco, giallo....
Cmq lei bravissima ma I DT sono Jlbrie |
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Hai ragione c'è un cantante e, mi permetto di dire, un grande cantante e si chiama James la brie |
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Mi permetto una battuta, sperando di non offendere nessuno: più che parlare di musica, sembrate all'asta del fantacalcio |
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Senza fare della fantascienza basta guardarsi l'interpretazione di adrienne cowan in pull me under su YouTube per capire che gruppo potrebbe essere con una giovanissima cantante di talento, e lo dico da fan di James la brie |
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Potrebbero fare il colpaccio assumendo Geoff Tate ! |
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Ha settant'anni marcie, ci vuole una cantante giovane tipo adrienne cowan o Marina la torraca ma anche la nostra Mariangela de murtas |
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Allora rilancio con mercie free, ha i piedi in due staffe così accontenta tutti 🤟 |
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Tatiana in pulito canta come mel dei 99 posse, niente di più fantascientifico anche per un discorso anagrafico e di passaporto, sono proprio artisti differenti. James la brie è sempre stato un appassionato di Freddie Mercury e ha una voce molto femminile a mio parere quindi non riuscirei mai a sentire una pull me under cantata da un macho al testosterone come jorn lande o soto. |
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... sarebbe interessante....ma poco fattibile..... cercherebbero un clone di labrie sicuramente... |
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Io propongo Tatiana shmayluk la cantante dei jinjer. Magari ritrovano un po' di grinta.... 😂 |
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Tino - sai che una donna nei DT non sarebbe male mle... non ci avevo pensato |
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Ma per l'amor di Dio. Ci sono già i son of Apollo, io vedo bene solo la brie, al limite una donna, ma mai e poi mai una voce piena di testosterone |
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...tino..io vedrei bene come cantante....jeff scott soto....tu che ne dici?..... |
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Mah anche io sono da anni che non li seguo più perché il genere in se non mi attrae più come negli anni 90 però devo ammettere che anche io trovo immotivate le critiche a mangini e rudess che sono mostri dello strumento. Portnoy grande musicista e grande personaggio però non è che abbia combinato granché nei mille progetti che l'hanno coinvolto, un pelino sopravvalutato lo è senza dubbio, non tecnicamente ovvio, ma nel peso specifico del gruppo originale. Astonishing è stato un flop ma l'ultimo è un signor disco con belle canzoni. La brie è stanco e invecchiato male ma è stato un'interprete fantastico e perfetto per il gruppo che senza di lui sarebbero un'altra cosa, non obbligatoriamente migliore. Se dovesse mollare vedrei bene al suo posto una cantante e non un soto qualsiasi |
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Concordo col tuo pensiero |
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Tutti a criticare e dire le solite cagate tipo{sono finiti dopo i&w, senza moore non sonopiu loro, senza portnoy non li riconosco ecc ecc). Tutte palle signori, vi ricordò che band con 35 anni di carriera che suonano così e che nel contempo sfornano lavori quantomeno decenti, c’è ne sono pochissime. Anche se citiamo i mostri sacri, ci sono pochissime band così longeve e così straordinarie |
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Sai al palaeur tutto è rimescolato causa appunto il fatto che non è adatto x concerti. Mio cugino ci vide octavarium seduto al centro rispetto al palco e mi ha detto che non è stato male a livello di suono... io cmq rosico come pochi non esserci stato |
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A pensarci bene però stavolta più che l'acustica (che di certo non è mai stata il massimo), si è trattato proprio di un mixaggio fatto alla carlona...i bassi non si sentivano proprio, distorcevano, troppi alti che coprivano tutto... |
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Non ho mai assistito ad un concerto al PalaEur ma non nascondo che, ogni volta che leggo i commenti sulla sua pessima acustica ecc (e cioè sempre) mi vien voglia di togliermi lo sfizio e, in un atto di autolesionismo, subire lo scempio di persona. 😁 |
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Mic, quando ho saputo del palaeur mi sono cadute le braghe
E x questo ho rinunciato... speravo nell auditorium dove ho visto i 25 di images.. ma tant'è... |
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Tutto giusto ma più che quei tre mostri sacri avrei citato i rush, sicuramente l'influenza più diretta dei newyorkesi |
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Il mio commento è relativo alla data di Roma. Inizio dalle note negative: 1. La Brie non ce la fa proprio più 2. L''acustica del Palalottomatica è da denuncia 3. Ma come si fa a a non fare il bis con Metropolis pt.1 dopo tutto Scenes from a Memory? Misteri 4. Il video di accompagnamento a Scenes è una bella idea, ma lo stile manga ha rovinato un po' il tutto. Note positive: 1. Scenes from a memory è un capolavoro immortale 2. il video di accompagnamento a Through her Eyes mi ha fatto piangere 3. la band dal vivo è in buona forma....riflessione conclusiva: i Dream Theater fino a Scenes from a memory sono stati un gruppo all'altezza dei mostri sacri di tutti i tempi (Pink, Genesis, King Crimson)...negli ultimi venti anni hanno davvero inflazionato le loro uscite...se si fossero sciolti 20 anni fa avrebbero raggiunto lo status di band di cult come, e forse pià, dei Tool....ahimé è andata diversamente... |
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io c'ero ed è stato un concerto veramente emozionate, non voglio sentir parlare di tecnicismi, ma piuttosto di virtuosismi che solo grandi musicisti come loro sanno performare. se poi il tecnicismo produce emozioni, ben venga anche quello.
le mie opinioni:
ho visto un LaBrie in splendida forma.
Mangini meno drum machine di quanto mi sarei aspettato
Rudes e Petrucci beh non ci sono parole, sembrano sincronizzati da un MIDI invisibile, precisione sovrumana.
John Myung sobrio come sempre, dedito a svolgere il suo lavoro con raffinata maestria, una linea di basso perfetta sula quale Petrucci e Rudes possono volare
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Concerto pazzesco, uno di quelli in cui dovresti stare in silenzio e concentrato per non perderti neanche un movimento dei musicisti.
LaBrie oltre le aspettative, personalmente mi aspettavo peggio. |
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Non sono andato alla data di roma , con dispiacep, per via
Della location indegna... qualcuno mi può dire a riguardo? |
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ANDATE A CANTARE VOI NELLE TONALITà DEI DREAM A QUASI SESSANT'ANNI E SE STECCATE VE STACCO LE BALE!
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… hanno suonato tutto Metropolis… me lo sono perso… sigh. |
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Testamatta, anche io ho avuto modo di vedere il tour teatrale di TA. Il disco mi era piaciuto molto, e dal vivo l'ho trovato ben reso. Invece poteva essere sfruttata meglio la location (Arcimboldi!!!), meravigliosa, per scenografie e video. Sotto quel profilo mi aspettavo di vedere molto di più, io speravo in un vero spettacolo. Invece, a parte qualche video, nulla di particolare.
Occasione a mio avviso in parte persa per un doppio disco molto lungo e quindi quasi impossibile da ascoltare tutto, ma per me il migliore del periodo Mangini. |
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@Testamatta ride: io ho avuto modo di vederli anche in occasione di quel tour, ti dico brevemente le mie impressioni, anche se è passato ormai qualche anno. Per quanto inizialmente il disco a me non fosse dispiaciuto, ti dico che stare seduti per due ore ad ascoltarlo tutto di fila è stato abbastanza pesante. Labrie quella sera per fortuna non ha tirato pacchi e gli altri del gruppo ovviamente sono stati impeccabili, però è proprio l'album in sé che è poco coinvolgente, sopratutto in un contesto quasi formale con tutte le persone sedute. La presentazione scenografica del disco peraltro non mi era parsa per niente entusiasmante, alla fine si trattava per la gran parte di scene già viste rilasciate nei filmati promozionale e nei video. Alla fine, a mio parere, niente di imperdibile, meglio un excursus dei pezzi classici come di solito hanno fatto negli altri tour. |
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Chiedo scusa al recensore, ma vorrei approfittare di questo spazio per chiedere un parere, a chi vi fosse presente, circa il concerto del tour di The Astonishing di qualche anno fa dove fu eseguito solo l'album in questione dall'inizio alla fine. So che non c'entra nulla ma in giro non ci sono mai stati molti resoconti e, seppur riconosca che il disco non fu un capolavoro, mi ci affezionai per altri motivi (il che pesa, in positivo, sul mio giudizio sull'album) e il fatto che fu impostato un tour in tal modo fu, per me, motivo di vanto per la band al di là, ripeto, del valore intrinseco del disco . |
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Visti a Roma, musicisti impeccabili come sempre, purtroppo LaBrie non e’ piu’ quello di un tempo. Grandi emozioni comunque |
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È interessante leggere pareri così contrastanti sulla prestazione di LaBrie. Io faccio parte di quelli che a volte (sottolineo a volte) non lo sopportano più, se mi passate il termine, e di video dove si palesa la sua precarietà ve ne sono parecchi (benché immagino non lesini l'impegno). Sulla sua performance del concerto in questione ovviamente non posso dire nulla non avendovi assistito ma, immagino, che con mestiere ed esperienza riesca in qualche modo a venirne a capo. Ma questo ragionamento vale, in realtà, per tanti cantanti non più di primissimo pelo. Tralasciando la questione LaBrie - ormai da tempo forse l'argomento principale quando si parla del gruppo - immagino sia stato un gran bello show. |
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Evidentemente abbiamo un concetto diverso di 'inascoltabile" LaBrie tempo fa aveva avuto problemi alla voce ma negli anni si è ripreso e definirlo penoso mi sembra davvero esagerato |
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LaBrie mi è sembrato sul pezzo soprattutto sul secondo set, mentre per assurdo nella prima parte l'ho sentito affaticato.
Ciò nonostante è stato un piacere aver presenziato |
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"cinque fenomeni"...se mai quattro...La Brie penoso...inascoltabile...poca voce e grandi steccate...se già al tour di Metropolis all'Idroscalo nel 2000 non era stato all'altezza...ora è un disastro totale...gli altri come sempre ineccepibili... |
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Hanno dimostrato ancora, qualora ce ne fosse bisogno, di essere assolutamente i migliori in circolazione. Esperienza mistica |
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A me non è sembrato proprio... Boh sarò di bocca buona |
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Bel concerto. Peccato solo per La Brie che non ce la fa proprio più: in certi momenti è stato imbarazzante. |
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